Di Roberto Pintore

Sfida intensa tra Pro Patria e Virtus Verona con i padroni di casa che arrivano da cinque turni senza vittorie e gli ospiti da sette incontri ( quattro vittorie e tre pareggi) dove non hanno mai perso. Ne viene fuori malgrado la giornata invernale e la temperatura fredda in Lombardia, una partita dal ritmo basso e le fiammate improvvise. Cambia la terna arbitrale con il nuovo direttore di gara Bertolussi di Nichelino, alla sua prima gara in serie C, che ha sostituita quella in settimana , fermata da problemi di traffico. E’ con la curiosità dei due fratelli e gemelli Mehic che giocano uno contro l’altro, con due casacche diverse quest’anno in serie C. Dopo una reciproca conoscenza le due squadre iniziano a fare sul serio. Il primo affondo è di marca Pro Patria  al minuto quattro, con una mezza girata di Tocci ex Pro Sesto facile per il portiere virtussini Alfonso che sostituisce Sibi convocato dalla nazionale del Gambia. Il centrocampo è folto per entrambe, gli spazi liberi per spingersi in avanti sono così pochi. Al 10’ Pro Patria ad un passo dal vantaggio con un colpo di testa di capitan Ferri classe 2002 che per un soffio non inquadra la porta. Un minuto dopo è ancora lui che al termine di un’azione insistita tira da fuori area ma la sfera lambisce il palo della porta di Alfonso. Al 30’ Alcibiade libero sul secondo palo fa venire i brividi alla difesa virtussina ma la sua rasoiata debole e poco precisa, manca l’appuntamento con la porta. Al 38’ Bashi di testa alle stelle su calcio d’angolo battuto dal francesino ex settore giovanile del Marsiglia Pitou. Un minuto al primo squillo ed alla prima azione in attacco, la Virtus si porta in vantaggio con Contini che fa il classico scavetto davanti al portiere Rovida lanciato in contropiede. Subito il gol, la Pro Patria resta paralizzata, malgrado la costante iniziativa fin qui in avanti. I rossoblu veronesi possono così chiudere il primo tempo, con il sorriso sulle labbra. Nella ripresa è la nebbia che fa la sua parte ma da una porta all’altra la visibilità è ancora sufficiente. E viene fuori dal guscio anche la Pro Patria al 48’ con una punizione magistrale di Alcibiade che aggira la barriera e la sfera va dalla parte dove Alfonso non ci può arrivare. Fresco innesta dalla panchina la vivacità di Rispoli e Caia mentre i bustocchi aumentano il proprio baricentro offensivo. Dopo un ora di gioco la contesa è ancora brillante. Le due squadre si affrontano senza esclusione di colpi. Al 65’ finisce la sfida nella sfida tra i gemelli Mehic con Amer della Pro Patria che viene sostituito da Curatolo. Al 67’ ghiotta occasione per Pitau ma il suo radente non inquadra di poco la porta. La partita è sempre apertissima: chi sbaglia in difesa pagherà dazio. Al 82’ la Virtus perde per doppio giallo il forte difensore Nicolò Calabrese e gioca così il finale di partita in dieci effettivi. Un minuto dopo punizione al veleno di Palazzi e Alfonso c’è e subito sulla ripartenza Caia solo davanti al portiere Rovida fallisce, sprecando alto, il gol del possibile nuovo vantaggio. Ma alla fine il pareggio non cambia,positivo per le due contendenti . Per la Virtus siamo ora arrivati all’ottavo risultato utile consecutivo. Non male. La salvezza diventa sempre più a portata di mano.

Pro Patria vs Virtus Verona 1-1

Pro Patria: Rovida, Bashi, A.Mehic(65’ Curatolo), Pitou(81’ Palazzi), Alcibiade, Piran, Ferri, Somma, Toci, Sassaro(86’ Terrani), Mallamo ( 65’ Nicco) All Le Noci

Virtus Verona: Alfonso, Rigo(46’ Manfrin), D.Mehic, Daffara, Amadio, Contini(58’ Rispoli), Zarpellon, Gomez(58’ Caia), Toffanin, Gatti, Calabrese All Fresco

Arbitro: Bortolussi di Nichelino

Reti:39’ pt Contini,48’ Alcibiade 

Impegno sociale e legame col territorio, nasce così un progetto che mira ad eliminare le barriere attraverso lo sport e la partecipazione, coinvolgendo atleti con disabilità intellettive, relazionali e psichiatriche.

L’evento di presentazione della squadra affiliata al DCPS è stato il palcoscenico ideale per esibire la nuova terza maglia della squadra scaligera, creata dallo sponsor tecnico Erreà, di colore viola e ispirata al nuovo logo della Serie C NOW per celebrare i novanta anni, che ricorreranno nel 2025, dalla nascita della Divisione Nazionale, l’antenata dell’odierna Serie C.

“Siamo orgogliosi di avere nella nostra Serie C NOW squadre attente al sociale come la Virtus Verona. Progetti come questo sono fondamentali, aiutano il territorio e hanno la forza di unire” – ha commentato il Presidente della Lega Pro, Matteo Marani–. “Ringrazio la Società per aver voluto celebrare una data storica per la Serie C con una maglia dedicata, dimostrando un grande senso di appartenenza verso questo mondo. È bello vedere club e proprietà orgogliose di essere con noi” – ha concluso.

“Per la Virtus Verona è un onore iscrivere una propria squadra al campionato della DCPS della FIGC. Ci onora che il Presidente Marani e il Sindaco Tommasi abbiano portato la loro testimonianza in un giorno per noi così bello ed importante. È un progetto voluto, vogliamo essere sempre più un riferimento sociale verso la nostra comunità con l’obiettivo, come in questa occasione, di rendere il calcio accessibile a chiunque desideri vivere questa passione” – ha dichiarato il Direttore Generale della Virtus Verona, Diego Campedelli.

Queste le dichiarazioni di Manuel Daffara, difensore della Virtus Verona, premiato come miglior giocatore rossoblù della passata stagione al Galà del Calcio Triveneto

Parte in salita la gara per la Virtus che subisce un calcio di rigore al 7’ poi trasformato da Lepore Ma la reazione dei virtussini non si fa troppo attendere al 13’ con una staffilata di piatto destro di Zarpellon, il migliore in campo per intelligenza tattica, che pareggia. Il Lecco che era partito in quinta, capisce che l’avversario che ha di fronte, è ruvido e capace. E si rimette più guardingo a metà campo, sempre mantenendo però l’iniziativa con la frizzantezza degli attaccanti Tordini e Galeandro. La veemenza con la quale erano partiti i padroni di casa si spegne e la partita si gioca soprattutto a metà campo. Al 25’ tiro-cross al veleno di Lepore con il portiere Sibi che smanaccia in calcio d’angolo. Al 28’ si infortuna alla spalla Munaretti che è costretto ad uscire in uno scontro di gioco sostituito da Catena. Al 31’ colpo di testa del capitano del Lecco Celjak che sfiora il palo. Al 47’ in pieno recupero tiro-cross di Calabrese che sorvola di pochissimo la porta difesa da Furlan. La ripresa si apre con le sostituzioni di Rispoli per la Virtus ed escono Galeandro e Jonita per i blucelesti. Ma gli schemi delle due formazioni in pratica non cambiano. E’ la Virtus che quando è in avanti affonda con vigore. In tre occasioni con Toffanin al 48’, al 50’ con Zarpellon e al 55’ con Amadio manca per un soffio l’appuntamento, di nuovo con il gol. Mentre il Lecco in avanti è macchinoso e sterile. La partita può essere così decisa solo da sbavature difensive. Al 61’ colpo di testa altissimo di Frigerio. Il Lecco esaurisce le forze e la Virtus tranquilla controlla. Ma le emozioni si esauriscono qui, quando Gomez al 84’ con un pallonetto beffardo supera anche il portiere del Lecco ma finisce sulla traversa. Due minuti dopo rispondono i lariani con Frigerio ma a pugni chiusi para il portiere Sibi. Finisce così uno a uno con un pareggio prezioso per i rossoblu di Fresco che giocano un’ottima gara, rischiando pure di vincerla, al settimo risultato utile consecutivo. Virtus che tornerà in campo il 16 novembre in casa dei bustocchi della Pro Patria. Nella foto Amodio in azione a Lecco, photo by pagina social Virtus Verona.

Lecco vs Virtus Verona 1-1

Lecco: Furlan, Celjak, Galeandro(46’ Ilari), Battistini, Ionita(46’ Rocco), Tordini(63’ Mendoza), Sipos(72’ Zuberek), Frigerio, Lepore, Kritta(83’ Beghetto), Galli All Volpe

Virtus Verona: Sibi, Mehic, Daffara, Amadio(83’ Manfrin), Metlika(65’ Gatti), Zarpellon, Toffanin, Rispoli(46’ Cuel), Calabrese, Pagliuca(65’ Pagliuca), Munaretti(28’pt Catena) All Fresco

Arbitro: Carlo Esposito di Napoli

Reti: 7’ pt Lepore su calcio di rigore, 13’ pt Zarpellon

Queste le dichiarazioni di Gigi Fresco in vista di Lecco-Virtus Verona

Sesto risultato utile consecutivo per la Virtus Verona, che pareggia al Gavagnin contro la Pro Vercelli. I piermontesi tentano di prendere l’iniziativa nei primi minuti, mentre la Virtus difende con ordine, contenendo l’offensiva avversaria. Il primo spunto interessante arriva al 16′, quando la Pro Vercelli si rende pericolosa con uno schema su calcio piazzato. Schenetti manda un cross in area per Bunino, che però non riesce a impattare bene il pallone, e l’azione sfuma senza esito. Lo zero fotografa esattamente la sfida fatta di potevo ma non sono riuscito con poche azioni degne di notte, per infiammare gli animi degli spettatori presenti al Gavagnin-Nocini. Un pari che tutto sommato accontenta tutte e due le formazioni che anima la classifica. In una categoria come la serie C di quest’anno dove a volte, un punto è prezioso quando l’importante è mai perdere. Dopo alcune schermaglie al 30’ si fa sotto la Pro Vercelli con una telefonata di Schenetti, parata con facilità da Sibi. Risponde la Virtus al 35’ con un tracciante di Mehic in area ma il portiere ospite compie gli straordinari e chiude da campione la propria porta. Nella ripresa Fresco mischia le carte e fa entrare tutti insieme Gomez, Caia e Pagliuca. Via De Marchi, Zarpellon e Rispoli.Ma la mossa non va a segno con la Pro Vercelli che mantiene l’iniziativa. Tanto che l’unica azione sul nostro taccuino al 25’ è il colpo di testa di Marchetti che cade nelle mani di Sibi. Poi si addormentano, si fa per dire, i ventidue in campo è non succede più nulla di ecclatante.

VIRTUS VERONA-PRO VERCELLI 0-0

VIRTUS VERONA (3-5-2): Sibi; Daffara, Mehic, Munaretti; Amadio (dall’83’ Catena), Toffanin, Rispoli (dal 62′ Pagliuca), Metlika (dall’86’ Gatti), Rigo; Zarpellon (dal 62′ Caia), De Marchi (dal 62′ Gomez). A disposizione: Fortin, Alfonso, Contini, Manfrin, Filippi, Ronco, Calabrese, Cuel, Cielo, Odogwu. All. Fresco.

PRO VERCELLI (3-5-1-1): Rizzo; Clemente, Marchetti, De Marino; Iezzi, Iotti, Louati, Rutigliano (dal 63′ Contaldo), Pino (dal 63′ Carosso); Schenetti (dal 71′ Sow); Bunino (dal 63′ Comi). A disposizione: Passador, Lancellotti, Biagetti, Dell’Aquila, Emmanuello, Gheza, Cugnata, Sbraga, Vigiani, Coppola, Serpe. All. Cannavaro.

Arbitro: Sig.ra Silvia Gasperotti di Rovereto; Assistenti Federico Mezzalira di Varese e Sebastian Petrov di Roma 1; quarto uomo Marco Schmid di Rovereto.

Ammoniti: Iezzi (PV), Zarpellon (VV), De Marino (PV), Pagliuca (VV)

Espulsi: Nessuno

Recupero: + 1′ / + 4′

Note: 412 spettatori

Queste le dichiarazioni di Luigi Fresco dopo Trento-Virtus Verona

Più Trento che Virtus nei primi 45’ di gara. Anzi, solo Trento. Perché la squadra di Fresco non riesce mai a rendersi pericolosa. Anastasia e Petrovic avviano il monologo aquilotto e provano a farsi vedere sin dall’inizio, con una combinazione sulla destra che si conclude con un nulla di fatto al 5’. L’ex Spal liscia e Disanto non riesce a raccoglierla a sinistra. Un giro di lancette dopo, dalla parte opposta, Caia calcia con il mancino, ma viene murato dalla difesa in corner. Al quarto d’ora il Trento si accende, chiudendo per diversi minuti la Virtus nella propria metà campo con una pressione alta e feroce: Anastasia batte un calcio piazzato dalla sinistra, allontanato male dalla difesa virtussina direttamente verso la propria porta. Alla fine, per fortuna di Sibi, la sfera esce di poco. Dal corner che ne deriva, Disanto raccoglie con il destro, ma spara in cielo. Subito dopo, invece, Vallarelli è bravo a sfruttare un passaggio nello spazio, creato da una voragine difensiva, con un inserimento che lo porta a tu per tu con Sibi dentro l’area di rigore, ma l’ex Empoli, provando a insaccare, si lascia bloccare dall’uscita del portiere. I rossoblù sanno soffrire e tornare, poi, a far girare il pallone per qualche minuto, non sfruttando, però, due calci di punizione guadagnati sulla trequarti. A questo punto, i padroni di casa si riaffacciano in avanti, con un piazzato che permette a Vallarelli di sfiorare con una zampata di prima la porta al 32’. Palo accarezzato, per una delle occasioni più clamorose della prima frazione. Dieci minuti più tardi, infine, ci prova anche Giannotti con un tiro a giro, parato da un Sibi in grande forma in tuffo.

Nella ripresa la prima “chance” arriva al 53’: Anastasia da punizione, però, spedisce in curva. A dominare non è più il Trento, ma l’equilibrio, che vivacizza anche gli scontri in mezzo al campo. Cappelletti, Metlika e Rigo si beccano il giallo, poi Disanto da una punizione al limite dell’area cerca Petrovic in mischia, il quale prova a spizzare per Giannotti, non riuscendoci. Partita piatta, finché non la sblocca la Virtus al 63’ con una conclusione di Metlika sporcata dalla difesa gialloblù. Una beffa per Barlocco, per una traiettoria che non sembrava affatto insidiosa. Il Trento è costretto a inseguire, a tirare fuori i denti e a cercare di mordere con più cattiveria di quanto fatto fino a quel momento. Cappelletti in area con la testa non trova precisione, Petrovic da posizione defilata la passa a Sibi e al 71’ ecco il pari. Toffanin tocca la palla con la mano in area, l’arbitro concede il penalty e dagli undici metri il freddissimo Anastasia fa 1-1. Continua a premere il Trento, rinforzato dalle sostituzioni di Tabbiani e spinto dal pubblico: Ghillani si accentra e calcia sopra la traversa, ma qualche spazio di troppo lasciato dietro concede un’opportunità anche alla Virtus. De Marchi sfila alle spalle della difesa e con il destro impegna per la prima volta in serata Barlocco a un importante intervento. Nel finale c’è anche spazio per Di Carmine, subito vicino al gol della vittoria, negato ancora una volta all’85’ da uno straordinario Sibi, che poco dopo para ancora con le gambe su una botta di Anastasia. Quest’ultimo ci riprova nel recupero con un’incursione in area, ma un prodigioso intervento di Amadio in scivolata smorza la sua conclusione con il mancino. Il tempo scorre e così, al triplice fischio dell’arbitro, è 1-1 al Briamasco, tra due delle squadre più in forma dell’intero Girone A.

TRENTO 1-1 VIRTUS VERONA

Marcatori: 63’ Metlika (V), 71’ Anastasia (T)

TRENTO (4-3-3): Barlocco; Frosinini, Kassama (83’ Barison), Cappelletti, Fini; Vallarelli (67’ Di Cosmo), Aucelli, Giannotti; Anastasia, Petrovic (75’ Di Carmine), Disanto (67’ Ghillani). All.: Luca Tabbiani. (A disposizione: Santer, Tommasi, Vitturini, Uez, Sangalli, Puzic, Rada, Ruffato, Zanon).

VIRTUS VERONA (3-4-1-2): Sibi; Daffara, Toffanin, Munaretti; Calabrese (69’ Amadio), Metlika, Gatti, Rigo (70’ Ronco); Rispoli (70’ Zarpellon); De Marchi (82’ Gomez), Caia (59’ Mehic). All.: Luigi Fresco. (A disposizione: Zecchin, Fortin, Alfonso, Catena, Cielo, Fiori, Filippi, Pagliuca, Contini, Cuel).

Ammoniti: 51’ Cappelletti (T), 53’ Metlika (V), 61’ Rigo (V), 90+4’ Frosinini (T)

Espulsi: /

Arbitro: Fabrizio Pacella di Roma 2

Assistenti: Daniele Antonicelli di Milano – Fabio D’Ettore di Lanciano

IV: Andrea Scarano di Seregno

Minuti di recupero: 0’ pt, 5’ st

TRENTO (4-3-3): Barlocco; Frosinini, Kassama, Cappelletti, Vitturini; Di Cosmo, Rada, Giannotti; Anastasia, Di Carmine, Disanto. All. Tabbiani

VIRTUS VERONA (3-4-1-2): Alfonso; Daffara, Toffanin, Munaretti; Calabrese, Mehic, Metlika, Rigo; Rispoli, Caia; De Marchi. All. Fresco

VERONA – La Virtus Verona non si ferma più, trascinata da un Michael De Marchi in stato di grazia, al suo quinto gol consecutivo. Altro successo per la squadra di Gigi Fresco, che spedisce l’Union Clodiense a picco nel girone A e in grave crisi alla quarta sconfitta nelle ultime cinque partite. In un pomeriggio che non lascia spazio a dubbi, la Virtus si impone con autorità, chiudendo la partita con un netto 4-1 e consolidando la sua striscia di vittorie consecutive. Gli uomini di Fresco dimostrano una superiorità schiacciante sin dal primo tempo, chiuso sul 3-0 grazie alle reti di Caia, De Marchie e Rispoli, arrivate in un intervallo di appena sette minuti. Questo avvio fulminante destabilizza completamente l’Union Clodiense, incapace di reagire di fronte all’energia e alla determinazione dei rossoblù. Già al 6′, Caia sblocca il match con un colpo da maestro, seguito da De Marchie all’8′ e Rispoli al 13′, che completano un avvio travolgente. La Virtus sembra inarrestabile, padrone del campo e del gioco, mentre l’Union Clodiense si limita a subire il ritmo imposto dagli avversari. La prima frazione di gioco è caratterizzata da un predominio chiaro, con la Virtus che controlla il possesso palla e crea numerose occasioni da rete. Nella ripresa, la squadra di Fresco continua a gestire la partita senza affanni, consolidando il vantaggio e controllando le iniziative avversarie. Al 37′ Munaretti cala il poker, portando il punteggio sul 4-0 e chiudendo di fatto i giochi. L’Union Clodiense, pur subendo il colpo, trova la forza di siglare il gol della bandiera nei minuti di recupero con Serena, ma ciò non cambia l’andamento di un match dominato dalla Virtus. Con questa vittoria, i rossoblù salgono all’ottavo posto con 16 punti e sembrano pronti a continuare la loro ascesa. Martedì si presenta l’occasione di confermare il buon momento con un turno infrasettimanale sul campo del Trento, dove cercheranno di allungare la striscia di vittorie consecutive. Con un gioco così fluido e incisivo, la Virtus sembra pronta a affrontare qualsiasi avversario e a inseguire nuove ambizioni in questo campionato. Per Andreucci, invece, la crisi è sempre più profonda.

Queste le dichiarazioni di Michael De Marchi rilasciate dopo il quarto gol consecutivo segnato sabato a Trieste

TRIESTE – Non si ferma la crisi della Triestina, sempre più in basso, contestata dai propri tifosi, ancora senza un allenatore dopo l’esonero di Michele Santoni e con un caos societario senza fine. Ad acuire la gravissima impasse alabardata provvede Michael De Marchi, con un formidabile tiro dalla distanza a sigillare il suo quarto gol consecutivo. La partita è pesantemente condizionata dall’espulsione al 24′ per doppia ammonizione di Eetu Vertainen, che lascia in dieci la squadra per oltre un’ora. Decisivo il gol di De Marchi al 34′, con un tiro dalla distanza che non lascia scampo a Ross. Nella ripresa la Triestina attacca senza lucidità e una delle poche cose da segnalare è un brutto scontro al limite dell’area rossoblu, in cui Alfonso è costretto a uscire dal campo. Nel finale segna Gatti con la Triestina tutta sbilanciata davanti. Sorride Gigi Fresco, che conquista la terza vittoria consecutiva.

Rinfrancata dalle ultime due vittorie consecutive contro Caldiero e Arzignano la Virtus parte in quinta contro la blasonata ma ultima della classe Triestina affidata ancora per una gara a mister Geppino Marino. Da lunedì arriva l’ex Brescia il catalano Clotet Lo splendido stadio “Nereo Rocco” fa da scenario a l’accesa sfida. Ma i padroni di casa mettono tanta cattiveria agonistica, decisi a ribaltare il volto, al proprio campionato. Al 5’ cross di Olivieri al suo esordio stagionale, che mette in mezzo un invito a nozze in area di rigore, ma nessuno dei propri compagni ne approfitta. All’8’ è ancora lui per la Triestina protagonista ma il suo tracciante è ben parato dall’attento portiere Alfonso. Al 9’ traversa piena di Pavlev di destro con Alfonso battuto. La Virtus non ci sta e prova a reagire con disinvoltura, lasciando però l’iniziativa agli avversari. Al 17’ si affaccia in area la truppa ospite con Metlika che conclude alto. Al 22’ ingenuità colossale di Vertainen che si guadagna, si fa per dire nello spazio di dieci minuti un altro cartellino giallo per atterramento da dietro a centrocampo di Gatti, è viene così espulso, lasciando la Triestina in dieci. La Virtus ha ora la carta di giocare per tre quarti di gara in superiorità numerica. Marino è costretto a ridisegnare l’intelaiatura tattica della propria formazione. Ma al 34’ De Marchi con un tiro fortissimo da fuori firma per la quarta gara consecutiva un suo gol che porta in vantaggio la squadra di Borgo Venezia. Gol che ricorda quello segnato due anni fa sempre al Nereo Rocco però con la maglia del Padova. Ora si mette comoda la Virtus che può amministrare con acume la sfida. La Triestina sembra alle corde e subisce. E’ l’ottava partita di questo campionato, che deve superare un gol di svantaggio iniziale. Quando i rossoblu veronesi ripartono trovano tanto campo. Al 45’ colpo di testa di Mehic ben parato da Roos. Dopo il consueto tea le due squadre si affrontano per il secondo tempo. Al 56’ scontro di gioco tra Frare e il portiere Alfonso costretto ad abbandonare anzitempo il terreno di gioco, sostituito da Sibi alla sua nona stagione alla Virtus Verona. La partita si ferma per cinque minuti. Al 67’ scossa improvvisa della Triestina con la punta Olivieri ma il suo astuto colpo di testa, obbliga ad una difficile deviazione di Sibi in calcio d’angolo. Nell’ultimo quarto d’ora di gioco la Triestina si getta con veemenza in avanti sfatando una nuova sconfitta. La Virtus soffre ma tiene. Al 87’ Moretti è libero davanti a Sibi ma spreca malamente. Al 88’ tiro sempre troppe pretese di Cuel ben parato da Roos. Nei minuti finali mantiene a centrocampo il palleggio la Virtus che al 90’ con Cuel si deve superare il portiere locale Roos che nega il raddoppio ai virtussini. L’arbitro fischia un abbondante recupero di ben nove minuti. La Virtus raduna le ultime energie per chiudere a doppia mandata la saracinesca della propria difesa. al 96’ su ribaltamento di fretta tiro beffardo di Gatti che raddoppia per gli ospiti. Al triplice fischio finale urla di gioia per i ragazzi di Fresco: salgono a tre le vittorie consecutive per la sua Virtus, mentre il Rocco furioso contesta.

TRIESTINA – VIRTUS VERONA 0-2

GOL: 34′ pt De Marchi, 52′ st Gatti

TRIESTINA: Roos, Germano, Frare (36′ st Bijleveld s.v.), Moretti, Pavlev, Braima (36′ st Kiyine s.v.), Correia, Vallocchia (1′ st Krollis), Tonetto (14′ st El Azrak), Olivieri (36′ st Attys s.v.), Vertainen. (A disp. Diakite, Cebulj, Vicario, Struna, Jonsson, Baricchio). All. Marino

VIRTUS VERONA: Alfonso (16′ st Sibi), Calabrese (38′ st Catena), Toffanin, Munaretti, Daffara, Gatti, Metlika (25′ st Cuel), Rigo, Mehic, Pagliuca (16′ st Rispoli), De Marchi (25′ st Gomez Taleb). ( A disp. Fortin, Amadio, Contini, Filippi, Ronco, Cielo, Caia). All. Fresco

ARBITRO: Simone Gavini di Aprilia (assistenti Francesco Macchi di Gallarate e Gennantonio Martone di Monza, quarto ufficiale Andrea Zoppi)

NOTE: espulso Vertainen al 23′ pt per doppia ammonizione; ammoniti Calabrese, Pavlev, Toffanin; calci d’angolo: 4-10; minuti di recupero: 1′ e 9′

(a breve il servizio completo)

Queste le dichiarazioni di Luigi Fresco, allenatore della Virtus Verona, alla vigilia di Triestina-Virtus Verona

Virtus Verona: Alfonso, Catena, Rigo, Mehic, Daffara, Metlika(63’ Pagliuca), Contini, Zarpellon(78’ Gomez), De Marchi(78’ Gatti), Calabrese, Munaretti(63’ Toffanin) All Luigi Fresco

Arzignano ValChiampo: Manfrin, De Zen, Rossi(75’ Boccia), Bordo(75’ Ceretteli), Lakti, Benedetti(85 Nepi) , Cariolato, Barba(69’ Antoniazzi), Boffelli, Milillo( 85’ Rossoni), Mattioli All Alessandro Bruno

Arbitro: Michele Maccorin di Pordenone

Reti:15’ pt De Marchi su rigore, 44’ pt Benedetti, 92’ Pagliuca

di Roberto Pintore

VERONA Scontro salvezza al Gavagnin-Nocini tra due formazioni smaniose di muovere la classifica e conquistare posizioni più tranquille. E’ la Virtus che imposta la partita, tenendo con lucidità, il pallino del gioco. L’Arzignano non sta a guardare ed agisce di rimessa. Il primo guizzo della contesa è made in Virtus Verona con Milillo che atterra senza troppe pretese in area Zarpellon lanciato a rete. E’ calcio di rigore tirato con freddezza da De Marchi che spiazza il giovane portiere classe 2004 Manfrin , all’esordio stagionale, che segna il gol, terzo personale, di quest’anno dei rossoblu di Gigi Fresco.

Risponde al 23’ l’Arzignano con il tiro da fuori prevedibile e debole di Bordo che termina fuori.

I gialloazzurri ospiti vogliono la sferzata, nel tentativo di pareggiare, una gara nata in salita. Al 25’ su punizione di Bordo manca lo stacco di stacco Milillo che potrebbe mettere in soggezione l’esperto portiere Alfonso.

Un minuto dopo paratona ancora di Alfonso che nega il pareggio su rasoiata in area di Bordo che devia, da campione, in calcio d’angolo.

Al 29’ tiro forte e veloce di Lakti ma Alfonso ci mette una pezza e para a due mani, con un balzo prodigioso.

La partita è bella da vedere e scorre via veloce.

Al 36’ fa tutto da solo Boffelli che trova un buco nella difesa virtussina e tira a colpo sicuro il solito Alfonso che gli nega il possibile pareggio. Al 43’ può raddoppiare De Marchi ma trova il corpo di Boffelli che con il corpo, gli nega lo specchio della porta. Ma al 44’ Benedetti ex Pontedera, si trova in area al posto giusto nel momento giusto e da pochi passi, trafigge il portiere Alfonso e pareggia, le sorti della contesa.

Doccia fredda ed improvvisa per la Virtus Verona che deve rifare tutto.

Nella ripresa la gara si fa ancora più frenetica. Al 64’ colpo di testa Milillo fuori di pochissimo. Al 65’ conclusione di Di Pagliuca alta di poco per la Virtus.

Le due compagini giocano davvero a viso aperto ed alzano il ritmo della sfida.

Il pubblico sugli spalti si diverte.

Al 71’ Benedetti da fuori alle stelle così come Mattioli tre minuti dopo. E’ la compagine vicentina che ha maggiore brio dei padroni di casa. Ma la Virtus fronteggia con vigore, senza stare a guardare. Al 74’ cross al veleno di Calabrese per l’accorrente Pagliuca che non aggancia. L’ultimo quarto d’ora promette nuove colpi di scena. Le due squadre giocano il tutto per tutto. Al 92’ su conclusione di Gomez che trova la pronta respinta del portiere ospite Manfrin arriva come un fulmine Pagliuca che mette il pallone in rete. Sancendo il due a uno finale a favore della Virtus Verona di Gigi Fresco

Queste le dichiarazioni di Luigi Fresco dopo Caldiero Terme-Virtus Verona

È proprio dalla fascia mancina che arriva la svolta: al 20’, Rigo si libera con abilità e serve al limite dell’area Rispoli, che coglie impreparata la difesa del Caldiero, tardiva nell’uscire, e con un preciso destro a giro manda il pallone all’angolino, firmando il goal del vantaggio. Il giovane classe 2006 realizza così la sua prima rete tra i professionisti, mostrando grande freddezza e tempismo.

Il Caldiero sembra accusare il colpo, e la Virtus non si accontenta. Dopo un’occasione sprecata da Mehic, che non sfrutta un assist di Zarpellon, i veronesi trovano il raddoppio al 32’. De Marchi stacca più in alto di tutti su un calcio d’angolo battuto da Metlika e di testa insacca il 2-0. L’attaccante, al suo secondo goal consecutivo, si lascia andare a un’esultanza liberatoria, segno che sta superando il difficile inizio di stagione.

Il Caldiero, frastornato, tenta una timida reazione sul finale del primo tempo, ma Zerbato non riesce a impensierire Sibi con un tiro troppo debole. All’intervallo, il punteggio è fermo sul 2-0 per la Virtus.

Nella ripresa, mister Soave cerca di dare la scossa ai suoi inserendo Lanzi e Filiciotto. Il primo entra subito nel vivo della partita e sfiora il goal con un destro dalla lunga distanza, che però sorvola di poco la traversa. Poco dopo, ancora Lanzi mette un pericoloso cross teso, ma nessuno dei compagni riesce a intervenire per spingere il pallone in rete.

Il Caldiero, visibilmente più determinato rispetto al primo tempo, comincia a spingere con continuità, schiacciando la Virtus nella propria metà campo. Filiciotto va vicino al goal con un rasoterra insidioso che sfiora il palo. Lanzi continua a essere il giocatore più pericoloso per i termali e, su un suo cross perfetto, Quaggio colpisce di testa da pochi passi, ma il pallone si stampa sulla traversa, negando ai padroni di casa il goal.

La grande occasione per riaprire il match arriva quando Baldani prova il tiro da fuori area. Sibi non riesce a trattenere il pallone e, nel tentativo di recuperarlo, atterra Quaggio. Dal dischetto, però, lo stesso Quaggio calcia fuori, sprecando clamorosamente la possibilità di accorciare le distanze.

Graziata, la Virtus va vicina a chiudere definitivamente la partita con Zarpellon, che, dopo un’elegante serpentina, si presenta davanti a Giacomel, ma manda alto. Poco dopo, però, è Juanito Gomez a mettere la parola fine al match: trasforma con freddezza il rigore conquistato ancora da Zarpellon, portando il risultato sul 3-0.

Nel finale, Giacomel evita un passivo ancora più pesante, respingendo in corner una punizione insidiosa di Metlika. La Virtus festeggia una vittoria netta, mentre per il Caldiero cala il sipario su una giornata da dimenticare.