Queste le dichiarazioni di Alessandro Bruno alla vigilia di Arzignano-Padova

Queste le dichiarazioni di Lorenzo Bordo dopo il gol segnato lunedì sera

Nel primo tempo, le squadre si studiano, con poche azioni realmente pericolose. L’AlbinoLeffe passa in vantaggio al 51′ grazie a una splendida incursione di Zanini che, su assist di Mustacchio, trafigge Boseggia con un tiro preciso, portando gli ospiti avanti e gelando lo stadio “Dal Molin”. L’Arzignano, scosso dal colpo, fatica a reagire e, nonostante il possesso palla, non riesce a rendersi pericoloso.

Nella ripresa, i veneti cercano il pari, ma l’AlbinoLeffe sembra tenere bene il campo, fino a quando, al 78′, una confusa azione in area orobica porta Menabò a un tiro disperato che viene neutralizzato sulla linea da Marietta. È il segnale che l’Arzignano non ha intenzione di mollare. Gli sforzi dei padroni di casa vengono finalmente premiati all’83’, quando, da un calcio d’angolo, la palla attraversa tutta l’area e arriva sui piedi del capitano Bordo, che, tutto solo, scaglia una saetta all’incrocio dei pali, firmando il meritato 1-1. L’esultanza di Bordo, che si toglie la maglietta, gli costa un cartellino giallo, ma il pari infiamma i tifosi e riaccende le speranze della squadra di casa.

Il finale è al cardiopalma, con l’Arzignano che cerca addirittura il gol della vittoria, mentre l’AlbinoLeffe prova a difendersi per portare a casa almeno un punto. Tuttavia, il risultato non cambia più, lasciando le squadre con un pareggio che, per quanto meritato, lascia un po’ di amaro in bocca a entrambe, soprattutto per l’Arzignano, che ha dimostrato di saper reagire con carattere e determinazione.

Queste le dichiarazioni di Alessandro Bruno alla vigilia di Arzignano – Albinoleffe

A loro vanno i nostri Auguri più belli per il futuro, calcistico e personale!

Originario di Reggio Calabria, vive a Torino dove è cresciuto anche calcisticamente. Dopo i primi inizi, milita tre anni nel Toro passando successivamente alla Juventus. Svolge in bianconero il percorso delle giovanili fino all’Under 23. Seguono Grosseto, Siena e Torres.

«Sono molto contento di essere qui. Per me inizia una nuova avventura. Ringrazio il Direttore per l’opportunità che mi ha dato. Sono qui per rilanciarmi dopo la scorsa annata non positiva. Non vedo l’ora di cominciare […] Sono un ragazzo ambizioso, a cui piace lavorare in silenzio. Nel gruppo porto appunto la cultura del lavoro e tanta passione […] Obiettivo? È sempre quello di migliorarmi partita dopo partita mettendomi a disposizione del Mister e del gruppo per crescere tutti insieme. Se ognuno di noi penserà al bene della squadra ci potremo togliere delle soddisfazioni».

«Vestirò il 96. È l’anno di nascita di mio fratello. È un ragazzo strepitoso: augurerei a tutti di avere un fratello così. Mi sprona, mi aiuta, mi consiglia. Anche quando sono giù di morale è lui il mio faro».

Con 145 presenze all’attivo e una promozione conquistata, resterà tra i protagonisti della nostra storia.

Casini passa a titolo definitivo alla Torres e, al contempo, sveste il rossoblù per accasarsi in via dello Sport il difensore classe 2002 Giuseppe Verduci.

Queste le dichiarazioni di Alessandro Bruno, allenatore dell’Arzignano dopo il ko di Trieste

TRIESTINA – ARZIGNANO 3-0

Marcatori: 15′ st Correia, 18′ st Vertainen, 23′ st rig. Attys

TRIESTINA: Ross, Germano (28′ st Pavlev), Struna, Rizzo, Vallocchia, Braima, Correia, El Azrak (13′ st Vicario), D’Urso (28′ st Jonsson), Attys (28′ st Akpa Akpro), Krollis (13′ st Vertainen). (A disp. Borriello, Diakite, Moretti, Mutavcic, Voca, Thordarson). All.Santoni

ARZIGNANO: Boseggia, De Zen, Milillo, Boffelli, Lakti (24′ st Mattioli), Antoniazzi (20′ st Stefanoni), Bordo, Cariolato, Barba (13′ st Centis), Benedetti (20′ st Cerretteli), Nepi (24′ st Menabò). (A disp. Lotto, Manfrin, Rossi, Lunghi, Di Virgilio, Mauthe von Degerfeld, Boccia, Toniolo, Campesan). All.Bruno.

ARBITRO: Maria Marotta di Sapri (assistenti Davide Merciari di Rimini e Francesco Tagliaferri di Faenza, quarto ufficiale Leonardo Di Mario di Ciampino)

NOTE: ammoniti Struna, Attys, El Azrak, Antoniazzi, Akpa Akpro; calci d’angolo: 4-2; minuti di recupero: 2′ e 4′; spettatori: 3801

All. Alessandro Bruno. «Una partita molto complicata per noi in quanto affrontiamo una delle squadre più forti del Campionato. Dobbiamo essere subito pronti, aggressivi e battere colpo su colpo. La parte iniziale è fondamentale per noi […] Scendiamo in campo determinati con la voglia di fare punti ma sapendo che comunque ci saranno delle difficoltà. La Triestina ha giocatori molto forti e punta alla vittoria […] La squadra sta bene. Stiamo crescendo a vista d’occhio e sono contento. Abbiamo preparato bene la gara […] L’aspetto emotivo è molto importante. Ci sono tanti esordienti in Serie C, me compreso. Non dobbiamo sbagliare nulla, dall’atteggiamento alle situazioni che si vengono a creare in campo. Dobbiamo avere sempre rispetto degli avversari ma mai avere paura. Con la paura i risultati non arrivano».

Elia Boseggia, portiere. «Stiamo molto bene. Ci siamo preparati in tutto e arriviamo prontissimi e carichissimi. Sarà una partita difficile contro una squadra che punterà a vincere il Campionato però saremo sicuramente all’altezza della sfida […] Quest’anno siamo un gruppo molto coeso, con molti ragazzi giovani ma questo non è per forza un aspetto negativo. Anzi è un lato positivo: ho visto un gruppo carico e pronto per questa partita […] L’obiettivo personale è quello di consacrarmi nella categoria però io penso sempre al collettivo. Prima viene la squadra, prima viene l’obiettivo della salvezza […] Bisogna stare attenti e partire subito forte, entrando in campo con un atteggiamento coraggioso. Più sicuri di noi dall’inizio e cercare di far capire che non è giornata per loro […] La parola chiave è determinazione. E no paura».

Francesco Cerretelli è un nuovo calciatore Gialloceleste. Il centrocampista classe 2000 arriva dalla Carrarese, con la quale pochi mesi fa ha conquistato la finale Play Off Serie C NOW e la conseguente promozione in Serie B, firmando un biennale. Sua la maglia numero 8.

Originario di Firenze, è cresciuto per dieci anni nei Dilettanti. All’età di 14/15 anni arriva il trasferimento negli Allievi del Bologna. Successivamente, dopo una parentesi nella Serie D toscana al Gavoranno, viene acquistato dalla Pistoiese. Dopo quattro anni, il passaggio alla Cremonese e i conseguenti prestiti alla Pro Sesto e alla Carrarese. «Sono molto contento di aver fatto questa scelta. Ho avuto qualche problema ad inizio ritiro nella squadra in cui ero. Ho voglia di dimostrare: tocca a me ripagare la fiducia sul campo».

«Cercherò di trasmettere le mie caratteristiche umane e lavorative: perseveranza e voglia di raggiungere obiettivi insieme al gruppo. Arrivo con la volontà di fare bene sia a livello di squadra sia a livello personale, togliendoci partita dopo partita qualche soddisfazione importante tutti insieme».

Queste le dichiarazioni di Alessandro Bruno dopo la sconfitta e l’eliminazione dell’Arzignano a Rimini in Coppa Italia

È cresciuto nel settore giovanile del Cagliari, fino alla Primavera, collezionando convocazioni e panchine in Serie A e B. Seguono Olbia, Turris e Novara in C.

«Finalmente riassaggio allenamenti e ritiro: sono molto contento. Il mio desiderio è giocare e fare il meglio possibile per raggiungere gli obiettivi della squadra quanto prima, togliendoci qualche soddisfazione rispetto allo scorso anno […] Sono un ragazzo a cui piace lavorare e fare il professionista a 360 gradi. Cerco di dare sempre il mio contributo in ogni momento, in campo e fuori […] Ho scelto il 26 perché mi piace e lo avevo lo scorso anno».

Originario di Ascoli Piceno, inizia a giocare a pallone a 4 anni seguendo la passione per il calcio del padre, allenatore nel mondo dilettantistico. Milita nel settore giovanile dell’Ascoli per chiudere poi alla Beretti della Fermana dove, a 18 anni, debutta nei Pro. Seguono un anno di Serie D e il passaggio in C (Fano, Fermana, Lecco, Alessandria, Renate e Pro Vercelli). Attaccante generoso e moderno, tra i Pro conta oltre 130 presenze e 18 reti.

«Avevo diverse proposte però la chiacchierata con il Direttore Sportivo e il Presidente mi ha fatto accettare subito, senza pensarci. Ho trovato un gruppo sano e dedito al lavoro. Caratteristiche che fanno parte della mia persona. L’ambiente è umile: sacrificio e lavoro sono al primo posto […] Vengo qui con grandissima voglia di fare bene anche a livello personale e con il desiderio di segnare più gol possibili per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di squadra. Voglio ricambiare la fiducia che mi è stata data da tutto l’ambiente che mi ha fatto sentire immediatamente a casa».

Per la prima volta sulle spalle porterà il 90. «L’ho scelto per il significato che ha. È una combinazione del 9 e dello 0. Il primo rappresenta una persona lavoratrice, generosa e altruista; lo zero invece indica il cambiamento. Uniti formano un’ottima esplosione di nuove forze e un nuovo inizio. Spero mi porti fortuna […] Terrò, invece, la mia esultanza. La stessa che mi ha accompagnato fino a qui: il coltello tra i denti. Nella mia carriera mi sono dovuto conquistare ogni minima cosa: sono duro a morire e non mollo mai».