Delta Rovigo, Parlato: “Serve una mentalità vincente, ma ci vuole tempo”. E Dionisi…
martedì 11 Ottobre 2016 - Ore 15:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
È la terza sconfitta consecutiva fuori casa, però per la prima volta lontano da Rovigo il Delta ha imposto il proprio gioco. Se nelle altre due gare esterne del campionato di serie D, a Lentigione e Modena, le sconfitte erano meritate, sul sintetico di Piancastagnaio contro la Pianese i bianco azzurri guidati da Carmine Parlato hanno permesso poco agli avversari e avuto le più nitide occasioni da rete. La sconfitta non ci stava. Resta il problema realizzativo, occasioni come quelle giunte sui piedi di Oliveira, Sentinelli, Ferrari vanno concretizzate, senza contare la traversa su punizione di Fortunato. Il Delta Rovigo ha pagato l’unica distrazione difensiva dei 90 e l’unico tiro in porta dei locali (oltre a un tiro di Capone smorzato da Dukjc, giunto lento tra le mani di Boccanera) dove Fabbri si è fatto saltare da D’Addario, Sentinelli non è intervenuto poi e Dukjc era troppo distante da Mammetti nel momento in cui la punta ha ricevuto il passaggio poi segnando. Per il resto la difesa ha fatto il suo dovere, meglio ancora mediana e attacco. «La squadra è alla ricerca della propria identità spiega Parlato – di capire quale sia la via migliore. Stiamo lavorando su questo e su una base di giocatori buoni. Bisogna acquisire una mentalità vincente». A due settimane dal subentro non è facile vedere cambiamenti, la mano dell’allenatore sarà evidente fra un mese: «La società è al corrente che quando c’è un cambio, esce l’orgoglio dei ragazzi, ma c’è bisogno di tempo per lavorare e trasmettere alla rosa le idee». Dunque strada in salita come quella per raggiungere i 740 metri d’altezza di Piancastagnaio sul Monte Amiata, ma poi arriverà anche la discesa. Sul fronte mercato resta il solo Petar Torkovic (19 anni terzino sinistro) dei tre giocatori in prova altri ne arriveranno nei prossimi giorni. Il tecnico probabilmente avrà bisogno di un corridore e interruttore, non va ancora escluso l’arrivo di Matteo Dionisi (31 anni, esterno difesa-centrocampo). Come a dicembre potrebbe arrivare Emil Zubin (39 anni, attaccante) ora al Cordenons in serie D dove ha giocato 5 gare realizzando 2 reti. Non è giovane ma Carmine Parlato lo conosce bene e potrebbe utilizzarlo «alla Totti».
(Fonte: Gazzettino)
Commenti
commenti