Bassano-Pordenone, Tedino: “Sulla direzione di gara ci sarebbe da scrivere un poema…”
domenica 9 Ottobre 2016 - Ore 14:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Deluso, ma soltanto per il risultato. È un Bruno Tedino sereno quello che esce dalla pancia del Mercante, dopo una sconfitta che, a suo dire, non incide in alcun modo sul morale. «La squadra è sempre stata viva – afferma il tecnico –, ha avuto un buon impatto sulla partita, con ottima personalità, contro una squadra molto muscolare, che ci ha messo un po’ in difficoltà con un centrocampo a rombo che ci ha tolto idee in mezzo. Ma a maggior ragione dopo questa gara dico che abbiamo tutte le carte in regola per dire la nostra sino alla fine e disputare un campionato di alto livello. Non abbiamo fatto una prestazione difensiva, anzi siamo stati sempre propositivi contro un avversario molto forte, che non a caso sta ai vertici da anni. Nel primo tempo abbiamo sbagliato qualche appoggio di troppo, in realtà abbiamo fatto meglio dopo avere incassato la rete dell’1-0. La sconfitta, secondo me, ci ha insegnato molto». Per un attimo Tedino si sofferma sul gol annullato a Pietribiasi. «Il guardalinee – dice – ha alzato la bandierina clamorosamente in ritardo, a me pareva regolare il gol, noi stavamo già festeggiando l’1-2 e ci stavamo preparando a fare gli ultimi minuti col coltello tra i denti e il loro difensore era arrabbiato per un errore di valutazione. Invece il gol è stato annullato. Non amo parlare degli arbitri, ma stavolta sulla direzione di gara ci sarebbe da scrivere un poema. Comunque guardiamo oltre, pensiamo alla prestazione e alla personalità dimostrata. Ora cercheremo di migliorare il migliorabile, ma a me la squadra è piaciuta molto, la partita è stata sempre in bilico nonostante il risultato pesante, che è l’unica cosa negativa per quanto ci riguarda. Ai ragazzi non posso dire niente. Siamo rammaricati, ma sulla strada giusta». Due parole infine sui tifosi, ancora una volta encomiabili. «Dispiace soprattutto per loro – ammette Tedino –, ormai si è consolidato il rapporto tra supporter e squadra. Ci tenevamo a fare bella figura soprattutto per loro, è andata male, ma abbiamo la coscienza a posto».
(Fonte: Messaggero Veneto)
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