Bassano-Santarcangelo, Bianchi: “Segno un gol a campionato, con quello di sabato sono andato in bonus…”
martedì 27 Settembre 2016 - Ore 12:40 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Bianchi a colori. «Segno di media un gol a campionato, con quello di sabato sono andato in bonus…», ride. Dicono tutti così. Anche Guido Davì il suo predecessore la porta non la vedeva mai. Poi la prima volta che è accaduto l’hanno festeggiato come avesse vinto un’ eurocoppa. Finchè non ha cominciato a timbrare con una certa frequenza sino a non farci più caso. L’ultimo bersaglio con la maglia giallorossa è stato un tiro a giro col Piacenza dal limite dell’area da raffinato trequartista mica da carrarmato della mediana. È l’evoluzione della specie, il medesimo percorso che potrebbe ripercorrere proprio Nicolò Bianchi, più giovane di Davì e che rispetto a Guido ha impiegato molto meno per sbloccarsi.«Nel mio caso il capolavoro l’ha compiuto Falzerano che dopo aver fatto secchi due avversari in dribbling mi ha servito un pallone su cui c’era scritto “basta spingere”. Infatti il primo che sono andato ad abbracciare ringraziandolo è stato Marcello, se lo meritava alla grande».Il ragazzone comasco sta crescendo a vista d’occhio, sempre più nel vivo della manovra, lievita di condizione e si inserisce ripetutamente in fase offensiva. «Dai il mio bilancio di sabato non è neppure malaccio – sorride – il gol realizzato e il rigore innescato col tiro che Sirignano ha stoppato di mano in area e che è valso il 2-0. Se ci aggiungiamo la conclusione di Lumezzane sto iniziando a farmi sentire anche in fase di finalizzazione e non mi dispiace affatto. E questo avviene perché sto rintracciando il passo ideale. Non ho svolto la preparazione con la squadra perché sono arrivato qui ad agosto inoltrato e quindi anche se mi ero allenato ugualmente avevo necessità di recuperare smalto. Ora sto sempre meglio atleticamente e si vede».Il ko di Lumezzane alle spalle che tuttavia non smette di bruciare: «Sì perché mi secca non aver strappato punti in una gara sostanzialmente dominata. Paradossalmente col Lume si è fatto addirittura più possesso che col Santarcangelo che pure abbiamo steso per 4-0. La differenza l’ha solcata l’incisività. Però è anche complicato stanare chi pensa unicamente a difendersi e si schiera con 11 uomini dietro la linea della palla».Okay, acqua passata, meglio badare al presente o al massimo al prossimo faccia a faccia di Modena.«Il gol, il mio primo sigillo con la maglia del Bassano voglio dedicarlo ai compagni di squadra coi quali sto davvero alla grande».Il resto è l’incrollabile fede interista sublimata dal successo in rimonta di 10 giorni fa sulla Juve e che gli ha acceso il volto come a un bambino in pasticceria. E Nicolò, fisicone e tiro da fuori che è un castagnone, può diventare l’addizione più piacevole e sorprendente dell’estate virtussina con qualche ciliegina.
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