Bassano-SudTirol, l’analisi del “Giornale di Vicenza”
mercoledì 14 Settembre 2016 - Ore 11:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Un’ atroce crepa di Bastianoni, il rigore sul palo di Rantier e cara grazia che con Grandolfo il Bassano evita di rompersi l’osso del collo, ma questa squadra ha le mani bucate, fa e disfa come nessuno. D’Angelo come promesso avvia il suo bravo rimpastino, allarga le rotazioni azionando l’annunciato turn over per gestire energie e risorse in proiezione delle 3 gare in 7 giorni. Il risultato è immediatamente una partenza razzo degli altoatesini che nei primi 2′ fanno a fette la spaesatissima retroguardia virtussina, salvata per tre volte di fila da Formiconi che sembra il supereroe di quando eravamo piccoli, ci pensa lui e svanisce ogni pericolo. Sì perchè nello stesso assalto si oppone da cavaliere senza macchia nè paura murando in successione Furlan, Gliozzi e Tulli, tutti e tre sulla riga di porta, una mandrakata che vale molto più di un gol segnato. Per una decina di minuti Bassano imbarca acqua che neanche il Titanic, prova a rialzare la testa con l’assistenza di Minesso su cui Grandolfo non arriva in tempo a salire sulla coincidenza per la teorica capocciata ravvicinata, quindi Lancini sventa di testa sulla minaccia rivale dopo che Bastianoni aveva cannato il timing dell’uscita. Poi largo a un paio di conclusioni velleitarie di Falzerano e Grandolfo e si va già di thè freddo nell’afa della notte. Pare di stare in pieno luglio per il caldaccio e l’umidità che c’è mica a metà settembre. E insomma salvo l’avvio rabbrividente ed ansiogeno, i primi 45′ sono elettrizzanti quanto un documentario sulla riproduzione dei lombrichi trasmesso oltre la mezzanotte. Quando si riattacca nel lato B il Bassano muta istantaneamente faccia e registro ripartendo con tutto un altro piglio: fa subito incetta di angoli arpionandone tre in altrettanti minuti ma soprattutto alza il baricentro e conquista un rigore al 12′: Sarzi Puttini sbilancia Rantier in area e Prontera indica il dischetto. Alla battuta va lo stesso francese che prova ad angolare alla destra di Marcone, il portiere battezza il lato giusto ma il cuoio va ad infrangersi sul palo e come non detto, roba da divorarsi mani e gomiti. L’Alto prende coraggio e al quarto d’ora Ciurria va via in slalom meglio di Tomba, ne salta due in dribbling su un rimpallo felice eppoi viene stoppato da Bastianoni col piede provvidenziale. Dopodichè Obodo manca la volée sottomisura sugli sviluppi di un corner e, annotato un pericolo autografato Falzerano e abbrancato da Marcone, col Bassano in totale cortocircuito emotivo, travolto dallo choc del penalty in fumo, i bolzanini passano: corre il 23′, il bomberone Gliozzi si mette in proprio, esplode una conclusione dal limite dell’area tutt’altro che irresistibile eppure Bastianoni la combina grossa anche stavolta. La sfera gli attraversa le gambe eD è festa su un graziosissimo cadeau del guardiano del Soccer Team, a oggi l’anello debole della catena di D’Angelo. Un attimo dopo Bizzotto scongiura il peggio sventando di un soffio lo 0-2 su Ciurria e qui la panchina corre ai ripari lanciando Laurenti per Cavagna dopo che aveva già tolto il reprobo Rantier a favore di Fabbro. Qua Bassano fabbrica un assedio: Marcone mette i guantoni sulla sassata dalla lunga di Minesso (28′), poi alla mezz’ora Fabbro insacca sugli sviluppi di un mischione ma la rete è annullata per sospetto offiside tra le proteste veementi dei giallorossi. Nel mucchio anche il gigante Maistrello che di crapa al 36′ trasforma Marcone in un drago cattivo delle favole: l’ex Lane respinge eppoi Fabbro non bolla clamorosamente e fragorosamente da un passo. Ma siccome si gioca a una porta sola, dopo l’ennesima unghiata di Minesso, Bassano artiglia il tesoro del pari: calcio d’angolo al 40′ e capocciata perentoria di Grandolfo dove stavolta Marcone non può proprio arrivarci. Naturalmente i dangeliani si accendono come un cerino e inseguono il jackpot: Maistrello tenta il gran numero in acrobazia (pallone alto sulla traversa al 42′) e Bassoli ferma con le cattive la ripartenza del Bassano finalmente indemoniato. Ma è tardi e i rigori vanno segnati.
(Fonte: Giornale di Vicenza)
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