Caos Treviso, Realini: “Mi sono dimesso per il poco tempo a disposizione! E non dovevo versare alcuna quota…”
giovedì 20 Dicembre 2018 - Ore 10:40 - Autore: Staff Trivenetogoal
Stefano Realini l’altra sera si è dimesso da presidente del Calcio Treviso, adesso vuole fare chiarezza sui motivi della decisione. «Confermo che la causa è la scarsità di tempo che potevo dedicare al Treviso. La figura del presidente operativo non è così necessaria, in realtà c’è bisogno di qualcuno che sia presente fisicamente in sede, una specie di direttore generale che porti avanti ogni attività. Precisare che mi sono state attribuite cose non vere: ad esempio il campo di allenamento c’è ed è stato reperito con un accordo preliminare con il Casier Dosson; gli appartamenti per i giocatori sono a 200 metri dal Tenni. Sul settore giovanile, dopo tre giorni dalla mia nomina, la prima riunione è stata fatta con gli allenatori, quindi un’altra per capire la situazione dei campi di Silea; in quanto ai lavori più urgenti da fare al Tenni era stata indicata un’impresa al posto di quella di Visentin, poi, però, non s’è più fatta avanti». È accusato di non aver versato la sua quota di socio. «Stefani (il commercialista del club, ndr) può confermare che, in previsione, non c’era alcuna quota associativa da versare da parte mia». Ma lei si aspettava di fare il presidente solo per un mese e mezzo? «Assolutamente no. Chi mi conosce e coloro che mi sono stati vicini sanno bene come ho lavorato. Aggiungo che per deformazione professionale, visto che da 20 anni faccio l’intermediario, tendenzialmente sono uno che le persone le avvicina, non le allontana. Mi era stato chiesto di fare il presidente per essere una specie di collante, tutto qua».
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(Fonte: Tribuna di Treviso. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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