Treviso, Realini: “Ecco come stanno le cose a livello societario! E ci siamo seduti sopra una montagna di macerie…”
mercoledì 14 Novembre 2018 - Ore 11:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
Un presidente (Stefano Realini), 4 soci (lo stesso Realini, il direttore dell’area tecnica Claudio Capuzzo, la sua compagna Biljana Dasic ed il Gruppo Atlantis) e per finire la stagione un budget di non meno di 300 mila euro. Poco meno ce ne vorranno, in 5 anni, per rimettere in sesto il Tenni. E la collaborazione, che sfocerà in acquisizione, di una società slovena, l’Ak Primorje, fallita nel 2011, oggi in Promozione friulana, la cui prima squadra sarà sotto il controllo del Treviso. Il nuovo Acd Treviso “all’inglese” si è presentato ieri in sede per fare soprattutto chiarezza: i toni roboanti e le fantasmagoriche promesse del passato hanno lasciato il posto al basso profilo. Realini, accompagnato dal segretario Stefano Bazzacco, ha snocciolato cifre, incognite, problemi e prospettive con un’espressione tra il serio e il preoccupato: di lavoro ce ne sarà tantissimo, la squadra è in difficoltà, il campo di allenamento non c’è, al momento ci si arrangia al Tenni.
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Vi accusano di epurazioni. «Mai cacciato nessuno, solo avvicendamenti, normali quando subentra una proprietà al posto di un’altra». Che situazione avete trovato? «Devo dire che ci siamo seduti sopra una montagna di macerie, la situazione contabile da parecchi anni non è ricostruibile. Ricordo solo che gli ultimi 6 campionati, tutti nei dilettanti, sono costati un milione e mezzo di euro. Entrare in corsa è difficile, le trattative erano iniziate 5 mesi fa: il 20 settembre è stato firmato l’accordo senza avere la certezza della concessione del Tenni, arrivata il 21. Domani (oggi, ndr) sarò a Ca’ Sugana a parlare con il sindaco: gli avevo chiesto un incontro urgente, me l’ha dato dopo dieci giorni. Parleremo dello stadio e dei lavori, il cui cronoprogramma Visentin non ha mai presentato. Se vogliono garanzie gliele daremo, basta sapere quali. Spero di venire giudicato dai fatti e che la città ci dia una mano».
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(Fonte: Tribuna di Treviso. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Si parla di Atlantis quale principale azionista, ma guardando il capitale sociale che ha versato, 5mila euro, qualche dubbio rimane. Chiarisce Realini: «Si tratta di una società di scopo per un progetto che vede al centro il calcio Treviso e per creare una piattaforma di scouting tanto da aver stretto una collaborazione con la Primorje di Lubiana, una storica società slovena che dal prossimo anno farà parte della galassia del calcio Treviso e servirà per sdoganare i giocatori extracomunitari. Il socio di riferimento è Francesco Pioppi che opera nel settore biomedico». Quali sono i vostri progetti? «Intanto pensiamo a salvarci – dice Realini – e poi a salire in serie D entro due anni. A gennaio, alla riapertura del calcio mercato arriveranno dei rinforzi e questi rappresenteranno l’ossatura per la prossima stagione». Quanto avete previsto di spendere per concludere questa stagione? «Siamo sull’ordine dei 300mila euro e venerdì pagheremo gli stipendi ai giocatori».
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(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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