Milan-Chievo, D’Anna: “Ci danno per morti, ma io so che siamo vivi! E le colpe…”
domenica 7 Ottobre 2018 - Ore 11:30 - Autore: Staff Trivenetogoal
È il giorno numero 161 della gestione D’Anna. Ed è il più lungo. Bivio a San Siro: o il Chievo si desta (sì, ma come, visti i forfait di Giaccherini, Obi, Tomovic e Cacciatore più Djordjevic, cioè almeno quattro titolari?) oppure l’allenatore pagherà per tutti il prezzo di un avvio identico, per fatturato di punti, a quello del torneo 2006-07, quando poi il ribaltone Pillon-Delneri non servì comunque a scongiurare la retrocessione. Due gettoni in sette gare (raccolti anche all’epoca pareggiando con Empoli e Roma, coincidenza che piace poco agli scaramantici), più una valanga di gol subiti (16) e di gol mancati (appena 5 graffi totali), più un’identità di gioco che è ancora bozza e una mentalità che non tiene sui 90’, ecco il Chievo che vede Lorenzo D’Anna all’ultima chiamata in casa di un Milan che si sta ritrovando e rilancia il tridente con Higuain. Riflette, D’Anna: «Lavoro per questo club praticamente da 24 anni, non è un momento semplice ma anche se i giornali ci danno per morti io so che siamo vivi, che possiamo fare di più per personalità, corsa, qualità e tecnica, e che questo gruppo non ha ancora espresso il suo potenziale».
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Guardiamo alla difesa, quella che dovrà opporsi al trio Suso-Higuain-Calhanoglu: tutto obbligato, volendo confermare la linea a quattro, ossia Bani e Rossettini, Depaoli a destra, il centrale Barba adattato a sinistra. Alternative? Giusto il baby Tanasijevic, ancora vergine di serie A, il senatore Cesar, ultima da titolare il 30 dicembre scorso, e il laterale Jaroszynski, congelato dopo la batosta di Firenze. E il centrocampo che se la vedrà con Kessie, Biglia e Bonaventura? Senza Obi c’è poco da discutere: Rigoni-Radovanovic-Hetemaj, con un paio di seconde linee nel 21enne Kiyine, 85 minuti di A in carriera, e nell’argentino Burruchaga, al battesimo in Italia, per ora mai impiegato. Non sembra interessato a variazioni di modulo, D’Anna, quindi facile che saranno Birsa e Leris ad assistere l’unica punta Stepinski (uno che alle big fa gol). «Io devo far rendere al meglio chi ho a disposizione — rispondeva ieri D’Anna — forse sinora non ci sono riuscito ma non penso nemmeno che le colpe siano tutte del sottoscritto».
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(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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