Chievo, D’Anna continua a battere la strada del 4-3-3. Ma il 4-3-1-2 potrebbe essere l’alternativa adatta…
martedì 7 Agosto 2018 - Ore 13:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
Brutti, sporchi e cattivi, vecchio refrain. Ma il Chievo visto a Wels è stato così molle da aver timore di sporcarsi. Sarà pure calcio d’inizio agosto, ma a due settimane dall’appuntamento con CR7, cinque pappine con l’Hoffenheim sono una botta dura da assorbire. Lorenzo D’Anna non si è nascosto dietro scusanti di sorta, e non ha gradito: «Nel primo tempo ho visto alcune buone cose. Non mi è per nulla piaciuta l’arrendevolezza del secondo tempo. Vero che abbiamo le gambe pesanti dai carichi di lavoro, ma noi non dobbiamo mai smettere di lottare. La Juve? C’è tempo: adesso penso solo alla Coppa Italia».
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D’Anna intanto fa con quello che il convento gli passa battendo il sentiero del 4-3-3. In difesa sulle corsie esterne, in attesa di rivedere Jaroszynski, il tecnico si affida a Cacciatore e Depaoli; a centrocampo, a fianco dei pretoriani Hetemaj e Radovanovic chiama alle armi Kiyine e Rigoni. In avanti, Birsa e Giaccherini sostengono l’unica punta, Djordjevic o Stepinski. Almeno una pedina arriverà di sicuro, ma indipendentemente da ciò che uscirà dal mercato, ecco allora che un’idea da riconsiderare ci sarebbe. Tornare al collaudato 4-3-1-2 di Maraniana memoria: centrocampo a tre con Radovanovic, Hetemaj e Giaccherini, quest’ultimo a fare le veci di Castro; Birsa trequartista alle spalle di due punte, Djordjevic e Stepinski insieme. Una pazza idea d’estate? Forse. E se il Chievo la soluzione l’avesse già in casa…?
(Fonte: Corriere di Verona. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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