Pordenone-Bassano, Colucci: “Come si esce dalla crisi? Dando ognuno un piccolo, ma importante 1% in più…”
martedì 23 Gennaio 2018 - Ore 11:40 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Colucci non ci sta, a fare da capro espiatorio della situazione in cui si è cacciato il Pordenone, ai margini bassi della zona playoff, a 12 lunghezze dalla capolista Padova (costretta al riposo sabato) e senza vittorie dal 26 novembre (3-2 al Vicenza).
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Il tecnico ammette di sentirsi in discussione, anche se Mauro Lovisa ancora una volta, dopo lo scialbo 0-0 con il fanalino Fano gli ha confermato la fiducia. «Faccio l’allenatore di mestiere e so che, quando le cose non vanno come si era ipotizzato, il primo a essere messo in discussione è il mister. Quello che posso fare io è continuare a lavorare a testa bassa, anche 24 ore al giorno». Ciò che invece non può fare, sembra di capire dalle sue parole, è andare lui stesso in campo. «Con il Fano abbiamo sbagliato tanto sul piano tecnico. I cross dalle fasce sono finiti quasi sempre sulle schiene degli avversari per troppa fretta e frenesia nella ricerca della vittoria subito e a tutti i costi, anziché ragionare e far girare palla. In area avversaria è mancata la qualità per la giocata individuale, quella del singolo che salta l’avversario e ti fa vincere la partita. Noi abbiamo elementi tecnici in rosa, come Berrettoni e Gerardi, ma sono o sono stati fuori per infortunio. Anche i nuovi hanno qualità, ma pochi minuti nelle gambe, avendo giocato poco e quasi mai da titolari nelle squadre dalle quali provengono. Dobbiamo avere pazienza. Con il tempo entreranno in condizione». Intanto però arriva una Virtus Bassano che fa riaffiorare dolci ricordi: un 6-0 in campionato, con i centri di Arma, Bulevardi e le doppiette di Cattaneo (tutta gente che non veste più neroverde) e Berrettoni (acciaccato), e un 2-0 nei playoff (Stefani-bis). Altri tempi. Ora viaggia con il vento in poppa la Virtus, reduce da tre vittorie. Come fare per invertire la tendenza? «Dando ciascuno di noi un piccolo, ma importante 1% in più – osserva Colucci -. Mettendoli tutti insieme, fa quel 25% in più necessario a uscire dal tunnel».
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(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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