“Sono estremamente deluso da quello che ho visto in campo. Doveva essere la gara della svolta. Lo è stata ma in un senso esclusivamente negativo. Capisco quindi l’accesa contestazione di tutti i tifosi e il loro malessere che è pari, se non addirittura inferiore, in confronto a quello che ha dentro il sottoscritto. Sono decisamente amareggiato e molto infastidito. Ho parlato solo con lo staff, mentre con la squadra ci vedremo alla ripresa degli allenamenti e non per un confronto ma unicamente per comunicare i dovuti e seri provvedimenti nei loro riguardi. Così non si va da nessuna parte. Con il dovuto rispetto nei confronti di tutte le squadre che partecipano a questo torneo, dieci lunghezze dalla capolista, con la rosa allestita per questo Treviso, sono un abisso. Non ci sono giustificazioni. Chi non se la sente di indossare o di onorare questa gloriosa maglia lo dica apertamente e si faccia da parte. Una piazza come la nostra non merita certe umiliazioni e nemmeno il sottoscritto, per gli investimenti fatti e soprattutto per impegni futuri presi. Premesso tutto ciò, si rende noto che a partire da ora e fino a nuova comunicazione, tutti i tesserati sono in silenzio stampa in quanto oltre a non esserci alibi e giustificazioni, c’è poco da parlare ma unicamente da sudare e lavorare per cercare di riprendere immediatamente il cammino”.