Padova-Mestre, Neto Pereira: “Loro i favoriti per la promozione, ma vogliamo vincere! E se segno non esulto…”
martedì 7 Novembre 2017 - Ore 15:30 - Autore: Staff Trivenetogoal
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«Sono un po’ emozionato», confessa Neto Pereira, 60 presenze e 15 gol con il Padova negli ultimi due anni. «Emozionato e contento di tornare: a Padova ho lasciato tante persone a cui voglio bene, e che mi vogliono bene a loro volta. Il mio addio? Nel calcio sono cose che succedono. I cicli ogni tanto finiscono, le cose sono andate così: ci siamo separati, ma nella massima tranquillità che ci potesse essere: il rispetto e la stima reciproca sono rimasti». Delle dieci presenze (e un gol) collezionate finora a Mestre, solo due volte è partito dalla panchina. Ma una di queste è stata domenica, contro il Bassano: segno che Zironelli l’ha voluto preservare proprio in vista del derby col Padova? «Non credo, abbiamo un ottimo gruppo e forse ha voluto dimostrare che possiamo affrontare anche squadre come il Bassano con qualsiasi interprete. Giocare domani mi farebbe piacere, ma se dovessi andare in gol non riuscirei ad esultare: ho troppo rispetto per una piazza che mi ha trattato sempre in modo molto affettuoso. Il Padova è la squadra favorita per la vittoria del campionato, la vedo bene e mi sembrano una formazione di assoluto valore, poi domani sera si vedrà: il Mestre vuole provare a fare la partita e a vincere, abbiamo una filosofia precisa e cercheremo di applicarla anche all’Euganeo, anche se sappiamo che sarà difficile».
(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Neto Pereira, che effetto le fa tornare all’Euganeo? «È una sensazione strana tornarci da avversario, ma è un grande piacere perché ritrovo molte persone che mi hanno dato tanto affetto, per cui sono contento. Non so come mi accoglierà il pubblico, ma i tifosi mi hanno sempre sostenuto tanto e li ho sempre sentiti vicini. Sanno che per il Padova ho dato sempre il massimo». In estate non è stato rinnovato il suo contratto, magari le ha fatto un po’ dispiacere. «Assolutamente no. Nel calcio, come nella vita, i cicli finiscono. Non c’è stato alcun problema, sono molto contento della scelta che ho fatto venendo al Mestre».
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Immaginiamo che ci tenga molto a essere in campo domani. «Ci tengo a giocare sempre. Poi, ripeto, vengo a Padova con grande piacere perché lì ci sono tante persone che mi hanno voluto bene. Per il resto è una partita come le altre, proveremo come sempre a fare la nostra gara». Cosa le piace di più dell’attuale squadra biancoscudata? «È stato costruito per vincere il campionato, forse è la squadra più forte. Detto questo non abbiamo paura, però lo rispettiamo molto. E se segno, non esulto proprio per rispetto di tutte le persone che mi hanno sempre sostenuto». Due anni all’ombra del Santo, dicevamo: il suo ricordo più bello? «Il mio esordio con gol dopo neanche un minuto con la Reggiana, e nella stagione passata la vittoria in trasferta con il Venezia. Rientravo dopo un lungo infortunio e ho anche segnato». Sugli ex compagni: «Ogni tanto mi vedo e mi sento con i ragazzi dell’anno scorso. Abbiamo condiviso una bella esperienza e c’è stima reciproca».
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(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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