Mestre-Samb, Perna: “Sapevamo che sarebbe stata una partita così. Siamo dispiaciuti per la nostra prestazione”
giovedì 5 Ottobre 2017 - Ore 10:40 - Autore: Staff Trivenetogoal
“Chi non sarebbe dispiaciuto per una partita del genere?” Ha esordito così Armando Perna, capitano del Mestre, nella conferenza stampa subito dopo la sconfitta casalinga contro la Sambenedettese. “Se andiamo ad analizzare la gara, sapevamo che c’era una squadra che ci aspettava ed era brava nei contropiede. Se invece andiamo ad analizzare i goal, li abbiamo subiti su inegnuità nostre, come il primo, ma anche il secondo, perché abbiamo perso palla in mezzo al campo, e credo di non aver visto tante azioni manovrate, da parte della Sambenedettese. Più che altro, loro hanno sfruttato le loro caratteristiche, che sono quelle di ripartire con degli esterni veloci, e sapevamo che sarebbe stata una partita così”. Sulle reti subite, ha aggiunto: “Noi abbiamo un modo di marcare che è quello a zona, nel primo goal eravamo abbastanza aperti ed il portiere stava battendo la rimessa dal fondo. Nel secondo, io sono andato a chiudere l’esterno, poi, mentre stavo rientrando, Politti si è ritrovato due contro uno con l’esterno della Sambenedettese che chiudeva, quindi ha dovuto tirare davanti e lasciare smarcato Miracoli. Adesso, però, non voglio dare colpe a me oppure ai miei compagni; c’è molto rammarico per la prestazione, ma non mi preoccupo per il Mestre, perché se continuiamo a giocare così credo che compagini simili, in serie C, ce ne siano poche. Siamo quindi soltanto dispiaciuti”. Come analizzi il gioco degli avversari? “Troianiello e l’altro esterno d’attacco hanno sempre giocato a metà campo e poi ripartivano, quindi sempre azioni manovrate dal basso. Per il resto, la Sambenedettese, come dicevo, sfrutta le caratteristiche dei suoi giocatori: gente “di gamba”, ha degli esterni che quando ripartono fanno abbastanza male, e giustamente, se trovano una squadra come la nostra che vuole fare gioco, e si ritrova con cinquanta metri di profondità, li sfrutta bene, secondo me. Noi quindi cercavamo di giocare e loro ripartivano”.
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