Mestre-Triestina, Bussi: “E’ sempre strano giocare contro la squadra della propria città! E in futuro…”
domenica 24 Settembre 2017 - Ore 11:20 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Tra gli ex alabardati (giocò nella Triestina nel 2013, 18 presenze e ben 7 gol), il triestino Massimo Bussi ora nel Mestre, è sicuramente quello che di recente vanta più incroci con l’Unione: due la scorsa stagione, un mese fa quello in Coppa Italia, domani il primo in serie C. Ma il fatto che questa squadra sia anche quella della città dove è nato, continua a fargli provare sempre sensazioni di un certo tipo. Bussi, ormai alle sfide con la Triestina è abituato? “Vi assicuro che mi fa sempre una strana sensazione giocare contro la squadra della mia città: la Triestina andavo a vederla in serie B assieme agli amici quando facevo le scuole medie, poi ci ho giocato, quindi non può essere una partita come le altre. Poi ovviamente quando si entra in campo non si pensa più a niente e si dà il massimo per la squadra in cui si gioca”.
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C’è già qualche rammarico in questa vostra partenza? “Abbiamo preso gol a fine partita o per ingenuità, alcune partite potevamo chiuderle prima. Ma come finora abbiamo perso qualche punto rispetto a quello che meritavamo, così capiterà il contrario, queste cose nell’arco di un campionato si equivalgono. Il nostro obiettivo? Fare più punti possibili, poi vedremo”.
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Quello di rivestire la maglia alabardata è un sogno ormai riposto nel cassetto? “Io sono stato alla Triestina in un momento particolare, con fasi societarie difficili. Ora c’è una società seria, ci sono di nuovo tanti spettatori rispetto a quell’epoca: che dire, penso che per chiunque giocare nella squadra della propria città sia motivo di orgoglio. Staremo a vedere, nessuno sa cosa può succedere in futuro”.
(Fonte: Il Piccolo. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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