Mercato Bassano, D’Angelo: “Magari potesse verificarsi un’occasione del genere…”
sabato 11 Giugno 2016 - Ore 14:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Sul rettilineo d’arrivo la sagoma più nitida è quella di Luca D’Angelo. Da tre giorni lo davamo in pole position per la panchina del Bassano, e ora lo scatto decisivo pare proprio l’abbia compiuto questo omone di 45 anni, pescarese, un tempo roccioso difensore di provincia in B. La preferenza della proprietà e del digì Werner Seeber sembra proprio caduta sul tecnico che ha portato prima il Rimini in C2, poi l’Alessandria nella Lega Pro Unica e in mezzo ha salvato sempre i romagnoli alla prima annata tra i professionisti. Quest’anno ha preso in mano l’Andria da matricola della C e l’ha condotta a un brillantissimo settimo posto, quando in Puglia erano già belli felici per la salvezza. D’Angelo, uomo di poche parole e tanti fatti, nell’ultimo mese ha detto no al Pavia (prima che affiorassero serie criticità finanziarie) e soprattutto al Matera, che su di lui è andato in pressing forsennato ogni santo giorno e si è arreso solamente dopo aver incassato l’ennesimo rifiuto. Una doppia rinuncia, forse perché D’Angelo sapeva di avere sotto mano la chance di Bassano. Interpellato, l’allenatore se ne sta abbottonatissimo, come da copione. «È vero che ho parlato col direttore Seeber nelle scorse settimane – ammette – ma è stato un colloquio in superficie più incentrato su alcuni giocatori di categoria. Un’eventuale opportunità a Bassano? Chi non sarebbe felice lusingato di poter lavorare in una realtà di questo tipo, è tra le più solide e rinomate dell’intera Lega, magari potesse verificarsi un’occasione del genere…». Stop, fine delle trasmissioni. D’Angelo non si lascia scappare mezza parola di più, ma è indubbio che speri possa toccare a lui l’eredità di Sottili. Ovunque è andato ha lasciato eccellenti ricordi. Chi l’ha conosciuto ne esalta le qualità da timoniere e le doti umane. Leale e tutto d’un pezzo (da qui il soprannome di Orso). Niente uscite ad effetto, ma tanta concretezza. Ciò di cui ha bisogno Bassano.
(Fonte: Giornale di Vicenza)
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