Udinese-Milan 0-4, un ciclone si abbatte sul Bluenergy Stadium: show rossonero fra gol e occasioni

venerdì 11 Aprile 2025 - Ore 22:39 - Autore: Staff Trivenetogoal

UDINE – Il match tra Udinese e Milan non è stato solo una semplice partita di Serie A. È stato un racconto a più capitoli, fatto di giocate brillanti, episodi di tensione, cambi obbligati e segnali forti da parte di una squadra, il Milan, che sembra aver ritrovato quella scintilla che ogni tanto si perde tra le pieghe della stagione. L’Udinese cede di schianto e, per certi versi, sembra aver staccato la spina dopo una stagione davvero convincente. Il racconto della serata inizia al 1’, con un Milan che parte a razzo: Reijnders si trova subito davanti a Okoye dopo una dormita difensiva dell’Udinese, ma il portiere bianconero salva in extremis. È solo un antipasto. L’Udinese cerca di riprendersi ma è evidente che i rossoneri sono arrivati a Udine con un’altra testa. Il vantaggio del Milan arriva al 42’: recupero alto di Fofana su Lucca, scarico per Leao e il portoghese non ci pensa due volte. Una fucilata sotto l’incrocio per lo 0-1. L’Udinese accusa il colpo e al 45’ arriva anche il raddoppio: Pavlovic, sugli sviluppi di un corner, stacca più in alto di tutti e firma il 2-0. È un Milan spietato, cinico, che trasforma in oro ogni occasione. Il secondo tempo inizia con gli stessi 22, ma non durerà a lungo. Al 52’ l’episodio che cambia l’atmosfera della partita: scontro durissimo tra Maignan e Jimenez. Il portiere del Milan resta a terra, il Bluenergy Stadium si ammutolisce. I soccorsi sono rapidi, Maignan esce in barella ma cosciente, tra gli applausi di tutto lo stadio. Sportiello prende il suo posto. Più tardi arriverà la conferma: trauma cranico, ma il francese è lucido e verrà portato in ospedale per ulteriori accertamenti. Il Milan non si scompone e al 74’ Theo Hernandez mette il sigillo sulla partita: cavalcata, sinistro potente, 3-0. L’Udinese prova a reagire ma la sensazione è che la partita sia già finita. I cambi si susseguono, ma l’inerzia è tutta rossonera. All’81’ arriva anche il poker: contropiede fulminante, Abraham serve Leao, scavetto sull’uscita di Okoye e Reijnders chiude a porta vuota. 4-0 e titoli di coda. Nel finale c’è spazio per un altro episodio curioso: Abraham segna sull’ennesima azione insistita del Milan, ma il gol viene annullato per fuorigioco netto. Poco importa, perché la notte di Udine è tutta rossonera. È stata una prestazione completa, non solo per i gol ma per l’intensità, l’attenzione, la freddezza. Il Milan si è preso tre punti pesanti e, forse, ha lanciato un segnale alle rivali: questa squadra, quando è in serata, fa paura. L’Udinese invece dovrà riflettere, soprattutto sulla tenuta mentale e sull’approccio nei momenti chiave. Il calcio, come sempre, racconta storie. A Udine, quella scritta dal Milan è stata chiara, lucida, e tremendamente efficace.

UDINESE-MILAN 0-4

UDINESE (3-5-1-1): Okoye 6; Kristensen 5.5 (31’st Pafundi 5.5), Bijol 5, Solet 5.5; Ehizibue 6, Lovric 5.5 (20’st Iker Bravo 5.5), Karlstrom 6, Ekkelenkamp 5 (31’st Payero 6), Kamara 5 (20’st Rui Modesto 6); Atta 5.5; Lucca 5 (38’st Pizarro sv). In panchina: Sava, Padelli, Zarraga, Palma, Kabasele, Giannetti. Allenatore: Runjaic 5.

MILAN (3-4-3): Maignan 6 (10’st Sportiello 6); Tomori 6.5, Gabbia 6, Pavlovic 7; Jimenez 6 (28’st Sottil 5.5), Reijnders 7.5, Fofana 6.5, Hernandez 7 (38’st Bartesaghi sv); Pulisic 5.5, Jovic 5 (28’st Abraham 6.5), Leao 7.5 (38’st Terracciano sv). In panchina: Torriani, Chukwueze, Florenzi, Thiaw, Bondo, Camarda, Joao Felix, Musah. Allenatore: Conceicao 6.5.

ARBITRO: Sacchi di Macerata 6.
RETI: 42’pt Leao, 45’pt Pavlovic; 29’st Hernandez, 36’st Reijnders.
NOTE: serata serena, terreno di gioco in buone condizioni.
Ammoniti: Bijol, Terracciano.
Angoli: 7-4 per il Milan.
Recupero: 1′; 5′.

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