Trento-Atalanta U23 2-2, una magia di Disanto evita il ko a Tabbiani: che fatica contro la Dea!
sabato 11 Gennaio 2025 - Ore 16:54 - Autore: Pietro Zaja
TRENTO – Cime innevate e sole nascosto dietro ai monti. Fa freddo a Trento, dove a scaldare, però, sono i gialloblù di Luca Tabbiani e la giovane (terribile) Atalanta U23 di Francesco Modesto. Al Briamasco non c’è un momento di pace sul terreno di gioco, dove le due formazioni, in lotta per i posti più alti di classifica, si danno battaglia dal primo all’ultimo istante. I padroni di casa, affidandosi al solito 4-3-3 e al tridente Peralta-Di Carmine-Disanto lì davanti, gli ospiti, invece, a Vlahovic come punto di riferimento e al cambio tattico che inverte Gyabuaa e Kraja tra centrocampo e difesa.
Quattro enormi chance, tre gol e 1-2 alla fine di un primo tempo vivace e sentito da entrambe le squadre. Parte meglio il Trento, che al 5’ si guadagna subito un calcio di rigore per un pestone di Artesani su Rada. Nonostante il fallo sia stato commesso al limite dell’area, più precisamente sulla lunetta, l’arbitro decreta il penalty, non accortosi della corretta posizione dell’irregolarità di gioco, e dagli undici metri la sentenza Di Carmine spiazza Pardel. Ma il dodicesimo centro stagionale dell’ex Catania non serve a molto: passano 6’ e la Dea, alla prima vera folata, pareggia: Panada allarga sulla destra per Scheffer Bracco, il quale appoggia centralmente per Kraja, che si coordina e buca sul suo palo un troppo leggero Barlocco. Come avesse subito una scossa dopo il pari, l’Atalanta inizia a premere e a rinchiudere gli avversari nella propria area di rigore: sono insistenti gli assalti bergamaschi, bravi a far girare il pallone, un po’ meno a concretizzare l’ultimo passaggio, mentre il Trento, d’altro canto, prova a ripartire in velocità con le proprie schegge Fini, Peralta e Disanto e con delle sfuriate poco produttive. Dopo un inizio rocambolesco, questa è la trama della gara, che dura fino al 27’, quando Vlahovic, in seguito a un recupero palla di Artesani sulla trequarti, prende la mira e spedisce a lato. È il preludio al dominio nelle occasioni da rete dei nerazzurri, interrotto soltanto da una giocatona al volo di Di Carmine al 36’ che si schianta contro il palo alla destra di Pardel. Ma le meraviglie più concrete le crea una Dea che si trova a memoria: al 33’ Cassa imbuca per Vlahovic, che salta il portiere portandosi la sfera in una posizione defilata, calcia, ma sulla linea di porta un difensore del Trento interviene con la testa e salva tutto, mentre al 38’ arriva il sorpasso. Del Lungo serve in profondità Vlahovic, che vede e pesca l’accorrente Bernasconi sulla sinistra, il quale, dopo un velo leziosissimo di Cassa, spacca la porta e mette la freccia a Modesto con un potente mancino di prima.
Nella ripresa il Trento scende in campo con il fuoco negli occhi e con la giusta voglia di riprendere il punteggio: Giannotti schiaccia una conclusione con il destro dentro l’area di rigore servendo, di fatto, Pardel tra le braccia, Peralta mira alle stelle, mentre per l’Atalanta Panada calcia centrale al 55’. Carambola di cambi (tra i quali l’infortunio di Vitturini), ritmi costantemente elevati, ma poche opportunità per segnare. Poi, Vlahovic, per tre volte consecutive, si divora il tris davanti a Barlocco. Prima al 70’, poi al 79’ e infine all’82’, sempre con lo stesso schema: palla in profondità e dentro l’area di rigore per Vlahovic, che, però, perde sempre il duello con il giovane portiere classe 2004. Ma per la Dea, che in termini di chance si è data da fare come al solito, ecco la beffa più atroce: all’86’ viene concesso un calcio di punizione che Disanto, con una pennellata degna dei più bei gol, infila alle spalle di un inerme Pardel. Il pareggio accende un finale di partita in cui le due squadre provano a tutti i costi a riportarsi in vantaggio: Muhameti sbatte sulla traversa a pochi metri dalla porta e poi non centra lo specchio al volo, ma al triplice fischio di Castellano, dopo 5’ di recupero, il Trento e l’Atalanta si dividono la posta in palio.
TRENTO-ATALANTA U23 2-2
Marcatori: 6’ pt rig. Di Carmine (T), 11’ pt Kraja (A), 38’ pt Bernasconi (A), 41’ st Disanto (T)
TRENTO (4-3-3): Barlocco 5,5; Vitturini 5,5 (Sangalli 6 17’ st e Petrovic sv 35′ st), Kassama 6 (Trainotti sv 35’ st), Cappelletti 6, Fini 6,5; Rada 6, Aucelli 6 (Di Cosmo 6 13’ st), Giannotti 6; Peralta 5,5 (Anastasia 6 13’ st), Di Carmine 6,5, Disanto 6,5. All.: Tabbiani 6.
ATALANTA U23 (3-4-2-1): Pardel 6; Gyabuaa 6, Del Lungo 6, Navarro 6,5; Bracco 6,5 (Renault 6 8’ st), Kraja 6,5 (Manzoni 6 8’ st), Panada 6, Bernasconi 6,5; Cassa 6,5, Artesani 6,5 (Muhameti 6 9’ st); Vlahovic 6,5 (Michieletto sv 40’ st). All.: Modesto 5,5.
Arbitro: Castellano 5
Espulsi: 84’ Modesto (A)
Ammoniti: Kassama (T), Del Lungo (A)
Recuperi: 1’ pt, 5’ st
Spettatori: 1150 circa
Credits: Carmelo Ossanna
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