Triestina-Albinoleffe, Clotet: “Devo ringraziare i ragazzi sotto l’aspetto mentale, questo è un pareggio positivo”
mercoledì 30 Ottobre 2024 - Ore 22:45 - Autore: Staff Trivenetogoal
Al termine del pareggio 1-1 tra Triestina ed AlbinoLeffe, è intervenuto in sala stampa Pep Clotet: “Dopo sabato abbiamo analizzato molto bene le palle inattive, soprattutto sulle situazioni di calcio d’angolo e sulle punizioni laterali. Sapevamo che l’AlbinoLeffe è una squadra che sfrutta molto bene queste situazioni, abbiamo cambiato un po’ la disposizione difensiva e si è andati bene, lasciando più spazio a Roos di uscire e ci ha dato sicurezza. Devo ringraziare la squadra per questo, perché hanno saputo difendere bene queste situazioni, con molta concentrazione, imparando da sabato in un aspetto che in Serie C è determinante. Non sono invece soddisfatto sul gol che abbiamo preso, perché potevamo evitarlo ma mi prendo io la responsabilità. Nel tempo che ho avuto fin qui a disposizione non sono riuscito ad andare su quel dettaglio, sul quale evidentemente lavoreremo al meglio da domani. Devo saper trasmettere ai ragazzi che in una situazione un po’ confusa come quella bisogna iniziare subito la pressione, in quella circostanza è successo a Braima ma è un discorso esteso a tutta la squadra. Se iniziamo subito la pressione quel passaggio in uscita non esce con la stessa qualità, Zoma non prende palla come l’ha presa e possiamo difendere meglio. In diverse situazioni la squadra ha fatto bene questa giocata e il contropiede non l’abbiamo preso, è un peccato ed è questo il calcio che l’unica volta che non facciamo bene quella difesa, la palla arriva a Zoma con Bianconi con i crampi che non riesce a far fallo subito, lui poi fa una grande azione e trova il gol. Sapevamo che loro lavorano su palle inattive e ripartenze, ci hanno messo in difficoltà perché difendono molto bene, non era facile trovare spazi ma penso che oggi la Triestina ha saputo fare le cose meglio di sabato. Sui cross rispetto a Crema abbiamo riempito meglio l’area attaccando il primo palo, il secondo, avendo giocatori a rimorchio e pronti sulle preventive. Un’altra cosa che poi mi è piaciuta è che fisicamente abbiamo iniziato a prendere un certo ritmo e questo è importante, a me piace un calcio offensivo, di intensità, per poterlo fare dobbiamo arrivare a un livello fisico massimo. La squadra lo ha capito e sta lavorando moltissimo su questo. Devo ringraziare tutti i ragazzi anche sotto l’aspetto mentale, abbiamo preso gol in un momento nel quale stavamo bene e nel quale mai si pensava di poter finire sotto perché eravamo in controllo, è arrivata questa doccia fredda ma l’atteggiamento di non mollare, di non pensare a una possibile altra sconfitta mi ha colpito, con carattere e voglia di crederci è arrivato il giusto premio e raggiungerlo nel finale è qualcosa di molto positivo viste le situazioni precedenti. Poi chiaramente si gioca per vincere e si fa di tutto per cercare i tre punti. Ma questo è un pareggio positivo che ti aiuta a ripartire soprattutto per due fattori: la mentalità e la voglia della squadra e, in secondo luogo, perché hanno trovato il gol sotto la curva, vicino ai tifosi, sono sicuro che questa è una cosa per la quale la squadra è molto riconoscente. Ho inserito El Azrak perché tra centrocampo ed attacco nonostante gli spazi intasati c’era possibilità di scambiare, volevamo mettere in difficoltà l’AlbinoLeffe sulla velocità e sullo smarcamento anziché sulla forza, di fronte a una squadra fisica che giocava con cinque difensori e tre centrocampisti schiacciati pronti a intervenire sulle respinte, lui è un giocatore elettrico e ha lavorato molto bene creandosi spazi soprattutto sulla destra e mettendo dentro palloni importanti. L’aspetto offensivo? Penso tutto il giorno a come possiamo aiutare i ragazzi a migliorare sotto ogni aspetto. Analizzando sabato e stasera, le situazioni offensive sono sempre state più favorevoli alla Triestina che all’avversario, non mi riferisco solo al gol o al palo di Olivieri. Oggi abbiamo attaccato un 5-3-2 con giocatori che difendono tutta l’ampiezza del campo e due attaccanti fortissimi per fare quel tipo di calcio. Il segreto per far male a un sistema così è la velocità, ritmo alto, passaggi tra le linee che la squadra stasera ha provato e sui quali stiamo lavorando. Soprattutto però la squadra deve iniziare a vedere gli smarcamenti degli attaccanti in profondità, guardando in avanti e non al compagno accanto, per far male veloce non dando il tempo all’avversario di risistemarsi. A me non piace avere necessariamente la palla, a me piace attaccare, andare avanti, puntare, stiamo lavorando in questa direzione. Oggi abbiamo fatto un grande passo, se pensiamo che con la Pergolettese abbiamo fatto tanti cross senza riempire l’area, oggi abbiamo messo palloni con l’attacco ai due pali e la mezz’ala che si è inserita, è quello a cui dobbiamo puntare sapendo che siamo in un campionato nel quale tutti si mettono dietro a difendere col coltello tra i denti. Il progresso c’è stato, il dominio sulla seconda palla c’è stato e in alcuni momenti con le preventive è stato totale continuando ad attaccare, ci manca il saper sfruttare gli smarcamenti ed è in quella direzione che continueremo a lavorare. Voglio fare il massimo e dobbiamo fare il massimo, perché evidentemente quello che è stato fatto fino adesso non ha portato un sufficiente bottino di punti. Vallocchia ha avuto una distorsione alla caviglia sinistra, a una prima analisi lo staff medico ritiene possa non essere una cosa grave, ma dovrà recuperare e fare un esame venerdì per valutare meglio. E’ un peccato perché era entrato molto bene in partita, è un giocatore con caratteristiche diverse in mezzo al campo e che ci dà una certa serenità rispetto a una mediana energica, devo poi io trovare un certo equilibrio ma Andrea aveva capito perfettamente la partita e stava facendo molto bene. Peccato davvero perché è un ragazzo importante e che alla causa tiene molto. Approfitto poi per ringraziare tutti i tifosi che a fine partita ci hanno applaudito, per crederci fino alla fine insieme a una squadra che ha dimostrato che non esiste il menefreghismo, alla Triestina tutti ci tengono e fare in modo che la squadra ci metta l’anima fino all’ultimo secondo è parte del mio lavoro ed è una mia responsabilità. Ringrazio quindi la tifoseria per averci aiutato tanto sia oggi che a Crema, dopo sabato ho detto alla squadra che nonostante la sconfitta e l’ultimo posto, quando siamo andati a salutarli ci hanno applaudito ed è stato qualcosa di speciale. Ho detto loro che il minimo che si deve fare è dare tutto in campo, quando il tifoso poi ti applaude a prescindere dal risultato, per un calciatore è la ricompensa più grande. Nella situazione nella quale siamo in questo momento, tutta questa spinta positiva e la dimostrazione di aiutarsi l’un l’altro e di crederci insieme, è una cosa che non può che aiutare tantissimo il lavoro mio e dei giocatori stessi nell’avere sempre la giusta mentalità, quindi a nome mio e di tutta la squadra grazie ancora a tutti i tifosi”.
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