Venezia-Atalanta, Nicolussi Caviglia: “Di Francesco mi è piaciuto subito, questa per me era la scelta giusta: ho grande fiducia nella squadra”
giovedì 17 Ottobre 2024 - Ore 14:39 - Autore: Staff Trivenetogoal
Queste le principali dichiarazioni di Hans Nicolussi Caviglia rilasciate oggi in conferenza stampa
Com’è nato il trasferimento a Venezia?
“Ho parlato con il direttore, mi è stato presentato un progetto concreto, ben preciso. Il mister mi è piaciuto subito per le idee che ha, che sono coraggiose e vuole trasformare in fatti. Anche i tifosi hanno grande passione e valori in comune con me che mi appartengono”.
L’impatto com’è stato?
“Mi sono integrato subito bene in una società solida con un progetto chiaro. Siamo secondo me su un buon percorso, dobbiamo migliorare le cose che abbiamo sbagliato, ma ci lavoriamo in settimana”.
Il ruolo? Preferisci giocare a 2 o a 3 in mediana?
“Mi trovo bene sia nel centrocampo a 2 che a 3. A 2 mi trovo molto bene perché puoi anche avanzare e tirare, ti regoli con il tuo compagno di reparto. A 3 mi trovo bene ad impostare il gioco come vertice basso soprattutto”.
Arriva l’Atalanta. Come si affronta?
“Arriva in un ottimo stato di forma. Ha il suo modo di giocare che influenza anche le altre squadre ormai, che la imitano. Lascia pochi spazi agli avversari pressandoti uomo contro uomo, devi giocare bene sulle diagonali e sul passaggio in verticale, perché nel loro modo di giocare se sbagli la giocata poi paghi, loro sono aggressivi e ti lasciano poco tempo per pensare”.
A che punto della tua carriera arriva il Venezia?
“In un momento secondo me molto bello, ho la possibilità di esprimere il mio potenziale giocando in A con il Venezia, motivo d’orgoglio che mi sprona a dare il massimo”.
Le differenze tecniche o emotive rispetto alla Juve?
“Non ci sono troppe differenze, perché alla fine alla domenica entri in campo per vincere, cambia poco la squadra. L’importante è sentirsi parte di qualcosa di grande ed è così per me”.
Il momento più bello alla Juve?
“Ci sono stati molti momenti positivi come l’esordio in A con Allegri, la vittoria della Coppa Italia dello scorso anno. Ce ne sono stati anche molti altri. Anche nei momenti negativi cerchi di risollevarti per ottenere quelli positivi. Quando ci sono periodi più negativi devi rialzarti più presto”.
Le tue passioni fuori dal calcio?
“La natura e la montagna. Sono nato in un paesino che era a 1800 metri, nel Parco del Gran Paradiso, la montagna è un luogo dove amo fare passeggiate, rilassarti nella natura, ho tempo per pensare. Continuo a studiare scienze motorie e quando ho tempo faccio gli esami”.
Che ne pensi di questo inizio, dove avete preso complimenti per le prestazioni, anche se pochi punti?
“Sicuramente abbiamo espresso un buon gioco, nelle ultime partite abbiamo avuto anche parecchie opportunità per segnare. Dobbiamo limare i nostri errori. Ci abbiamo lavorato, possiamo partire da quello”.
Il 14 lo hai scelto per Cruijff. Ti piace essere in una squadra che per salvarsi non rinuncia a cercare di essere propositiva?
“Questo mi piace molto, come ho detto all’inizio infatti mi sono piaciute le idee coraggiose e propositive di Di Francesco, che vogliamo cercare di trasformare in punti salvezza. Un fattore che mi ha fatto scegliere a maggior ragione il Venezia. Come dici tu, la propositività è uno dei punti cardine sui quali lavoriamo”.
Sulle seconde squadre che ne pensi?
“Mi ha aiutato molto alla Juve a fare quello step intermedio fra la Primavera e la prima squadra, la Juve è stata all’avanguardia da questo punto di vista. Il salto da Primavera alla A è davvero grande, ora anche altre squadre lo stanno seguendo. Può aiutare i ragazzi che sarebbero costretti a fare step in prestito”.
I tuoi riferimenti alla Juve quando eri lì?
“Chiellini a livello umano, ti dà consigli da tutti i punti di vista. A livello tecnico anche solo guardandolo negli allenamenti Pjanic. In allenamento capitava di vedere certi comportamenti tecnici, lo vedevi che era di un’altra categoria”.
Anche Pogba?
“A livello tecnico uno dei migliori che ho visto, anche quando non era al cento per cento a livello fisico è un altro che si vedeva subito essere di un’altra categoria e un punto di riferimento”.
La Juve cos’é per te?”
La mia esperienza formativa, ho fatto il percorso dai pulcini alla prima squadra, una parte importante nella mia vita. Una bellissima parte della mia carriera, mi ha fatto crescere dal punto di vista calcistico e umano. Il club ci ha fatto crescere con tante esperienze dal punto di vista umano, ci aveva messo a disposizione anche il liceo, per esempio”.
Le esperienze a Salernitana e Sudtirol sono state importanti?
“Sì, ho conosciuto allenatori e compagni che sono stati importanti, ma soprattutto ho fatto esperienza giocando che per un ragazzo è importantissimo”.
A Venezia hai un ruolo importante e fiducia: quanto è importante per te? Avendo giocato già certe partite senti di essere uno dei più esperti anche se hai solo 24 anni?
“Personalmente ho avuto tante esperienze in passato e ho un bagaglio importante d’esperienza, dunque cerco di parlare sempre con i miei compagni. Sto cercando di diventare più incisivo e responsabile dentro il campo, è uno dei miei obiettivi quest’anno”.
Fra le tue passioni c’è anche l’arte. Aver scelto Venezia ti stimola da questo punto di vista, visiti la città?
“L’avevo visitata una volta sola prima di arrivare, dopo la firma nei giorni liberi ho visitato la città, che non ha bisogno di essere descritta, è bellissima a livello storico, ho visto diversi documentari sulla sua storia, su come è stata fondata, sui personaggi storici che le appartengono. Continuerò ad approfondire queste cose”.
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