Vicenza, Vecchi: “Se vogliamo essere protagonisti bisogna alzare l’asticella: i giocatori devono sapere che qui si deve vincere”
giovedì 12 Settembre 2024 - Ore 19:41 - Autore: Giulio Pavan
Il tecnico del Vicenza Stefano Vecchi è stato ospite della trasmissione “E’ solo calcio” del “Giornale di Vicenza”: “La squadra sta bene, abbiamo il problema di Carraro che si è fatto male contro la Pergolettese, anche oggi si sono allenati tutti come sempre. L’inizio poco convincente? Non ci sono alibi perchè i giocatori che sono arrivati sono di alto livello, addirittura Leverbe è sceso dalla B, la squadra è stata costruita bene, siamo riusciti a coprire la rosa in modo efficiente in tutti i ruoli. E’ logico che tutti si aspettano di più, bisogna però dimenticarsi la scorsa stagione; quest’anno logicamente pensavamo di partire con più punti e dovendo giocare per il primo posto ci si aspetta di vincere sempre mentre fino adesso siamo andai a fase alterna. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio e io devo essere bravo a capire chi mettere in campo con l’obiettivo di portare tutti al top, ora manca un po’ di equilibrio e condizione da parte di qualcuno. Il discorso è che a Vicenza bisogna vincere e non basta non perdere così come stiamo facendo in questo momento, non è abbastanza: serve il piglio della squadra autoritaria che vuole dominare, se vogliamo essere protagonisti bisogna alzare l’asticella. Le individualità ci sono: i giocatori devono sapere giocare in una piazza che deve vincere, ci sono oneri e onori, qui ci si sente calciatori ma bisogna andare in campo e dimostrare di saper valere la piazza. Il centrocampo? Ci sono state squalifiche, infortuni e febbre (di Zonta), non sono sempre riuscito a mettere in campo quello che avevo in mente. E’ un centrocampo molto diverso dall’anno scorso, ci sono giocatori non meno forti, hanno più dinamismo, più corsa, meno impatto fisico, sicuramente non c’è una coppia in stile Ronaldo-Tronchin, vanno però trovati i giusti equilibri. Cambio di modulo? No, siamo all’inizio e credo che questa squadra abbia valori importanti e la mia convinzione è che tutti alzino fiducia, atteggiamento e mentalità. I ragazzi vanno sostenuti e aiutati, in questo momento non abbiamo ancora le certezze dell’anno scorso ma ci arriveremo, ora non c’è il segnale della squadra schiacciasassi però si lavora e si troverà la quadra. La qualità tecnica è la delusione maggiore in questo momento? Dobbiamo esprimere un gioco migliore con più continuità perchè a tratti lo abbiamo fatto. In questa categoria bisogna arrivare prima degli altri sulla palla, bisogna essere in campo in undici, fino ad ora non è sempre successo perchè qualcuno è mancato. Che tempi ti dai per aspettare i giocatori? Non c’è tempo, se vogliamo dar valore al punto di Albinoleffe bisogna vincere la prossima, si può uscire da questo periodo con le vittorie che portano fiducia ed entusiasmo. Della Morte come sta dal punto di vista mentale? E’ un ragazzo intelligente e con l’Albinoleffe è uscito per un motivo tattico, non potevamo permetterci tre attaccanti e ho preferito averne due di peso. A livello di qualità è quello dell’anno scorso, in partita sta andando a sprazzi ma in allenamento no, quello che è successo in estate lo ha un po’ segnato, ma non c’è tempo.. ora gli avversari sanno come gioca e possono raddoppiarlo per cui non ci può essere solo lui. Deve tornare ad essere il ragazzo che conosciamo, serve solo lo spunto giusto. Talarico? L’anno scorso ha determinato una svolta in positivo, ha avuto qualche acciacco all’inizio di stagione ed è stato un po’ penalizzato in favore di De Col, poi per scelta tecnica non me la sono sentita di metterlo in campo, ma lo vedremo presto. Laezza? E’ al 100%, ha trovato continuità per allenarsi e la troverà anche nelle partite. Posso dire che dobbiamo trovare i giusti equilibri sia in campo che fuori, qualcuno si sta prendendo delle responsabilità in più che se non è abituato diventano un peso. Le assenze di Golemic, Ronaldo e Ferrari si sentono. La situazione di Greco? In questo modulo può stare un po’ ovunque, da noi attualmente il suo ruolo non c’è, però sa fare bene il mediano e l’esterno, ora è un po’ penalizzato dal modulo. Cosa ne pensi di Cester? E’ una risorsa, lo abbiamo visto poco per una frattura al piede e ora ha ripreso a correre, ha dimostrato di essere un jolly tra i due mediani. Gli servono ancora due settimane. Rolfini? Non vede l’ora di rientrare, lo stiamo frenando perchè non sono ancora i tempi giusti, non vogliamo rischiare nulla, fra qualche settimana potrà giocare qualche minuto. Quello che abbiamo fatto durante il mercato è stato calcolato anche in base ai tempi di recupero degli infortunati. Questa squadra è più forte? Qualitativamente sicuramente sì, ma bisogna arrivare primi sulla palla, non è vero che c’è poca umiltà, anzi ce n’è pure troppa. L’espulsione di Della Latta? E’ arrivato in ritardo e ha provato a togliere il piede ma ormai era tardi. Il Padova? Sta dimostrando di saper vincere meritatamente le partite, per questo non possiamo perdere terreno e rimanergli attaccati, ma il campionato è lungo e anche loro avranno momenti di difficoltà. Quando il Vicenza sarà al meglio? Domenica ci sarà una condizione migliore da parte di tutti, questo è senza dubbio. In genere le mie squadre hanno un po’ di fatica ma non misuro la preparazione sul lungo periodo. Cavion manca? Nello spogliatoio manca però penso che quest’esperienza a Carrara possa essere positiva e gli auguro di vederlo in campo. Ha qualche rimpianto? Sono felicissimo di essere qua, so le esigenze di questa piazza che mi fa sentire allenatore e mi dispiace non aver sfruttato l’occasione dell’anno scorso arrivando alla fine con otto partite ogni tre giorni ma abbiamo grande carica e spirito sapendo che le cose si possono sistemare e trovare la strada giusta. La C è un campionato difficile da vincere, o si arriva primi o poi è un terno al lotto. Vogliamo svoltare: qui serve tornare subito alla vittoria, in questo momento però siamo ancora in fase di crescita e dobbiamo ragionare una partita alla volta.
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