Trento, Pasquato svela i motivi dell’addio: “Zamuner non ha digerito i miei rilievi su Tedino, ma quando è stato esonerato la squadra ha cambiato marcia”
giovedì 5 Settembre 2024 - Ore 11:30 - Autore: Staff Trivenetogoal
«Con il senno di poi sì. Ora mi spiego meglio. A dicembre ho ritenuto opportuno confrontarmi con il direttore sportivo Giorgio Zamuner in merito alla mia posizione e a qualche situazione che riguardava più in generale la squadra. Sia chiaro nessun problema di carattere personale con Bruno Tedino che in quel momento allenava. Semplicemente a 35 anni pensavo di poter parlare con un dirigente che conosco da molto tempo e con il quale credevo di avere un certo tipo
di rapporto. Le potenzialità il gruppo le aveva e i fatti mi hanno dato ragione nella seconda parte del campionato. Durante la chiacchierata Zamuner ha ascoltato il mio punto di vista condividendo la maggior parte delle osservazioni per poi dirmi giustamente ciò che lui pensava. Salutandomi con un abbraccio mi ha ringraziato dello scambio assicurandomi che sarebbe rimasto tra noi. Salvo poi convocarmi in sede, il giorno dopo, per farmi ripetere il tutto davanti a Tedino. Ovviamente non ho avuto alcun problema a farlo anche perché – ripeto – si trattava di cose di campo. Da quel momento in poi, con Tedino, Moll Moll e inizialmente anche con Baldini non ho più visto il campo». Insomma ci sta dicendo che è rimasto ai margini per una sorta di diktat dello stesso Zamuner?
«Sì, e mi prendo tutta la responsabilità di quanto sto affermando perché ne sono certo. Evidentemente non ha digerito le osservazioni fatte nei confronti di un allenatore a lui molto vicino. Peccato però che quando in panchina si è seduto un altro professionista la squadra ha cambiato marcia in maniera pazzesca».
Così Cristian Pasquato al quotidiano “Il T” sui motivi dell’addio al Trento
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