Dolomiti Bellunesi, arriva un altro portiere: ecco Luca Carraro
giovedì 1 Agosto 2024 - Ore 09:31 - Autore: Staff Trivenetogoal
La SSD Dolomiti Bellunesi torna sul mercato. E decide di rafforzare la batteria dei portieri con un profilo arcinoto nel girone C di serie D: quello di Luca Carraro. Classe 2004, è cresciuto nel settore giovanile del Montebelluna e, dopo tre annate al Calvi Noale, ha esordito nella quarta serie per ordine di importanza con la maglia del Montecchio Maggiore: in biancorosso ha totalizzato 33 presenze (tre delle quali in Coppa Italia), arricchite da dieci “clean-sheet” e da quasi tremila minuti trascorsi sul rettangolo verde.
PALLA TRA I PIEDI – «Mi piace avere la palla tra i piedi e aiutare il più possibile la retroguardia, in vari modi – si descrive l’estremo difensore -. Per esempio, nelle uscite al di fuori dell’area di rigore o nelle palle alte. Modello di riferimento? Ho sempre osservato con ammirazione Manuel Neuer». Carraro conosce molto bene la SSD Dolomiti Bellunesi: «Nella scorsa stagione l’ho affrontata due volte. Grande squadra. E grande società: seria e puntuale. Senza considerare le infrastrutture, di altissimo livello. Insomma, sono in uno splendido ambiente: lo sto toccando con mano. Senza dubbio, la mia è stata un’ottima scelta».
CRESCITA – Il ventenne originario di Mirano ha già iniziato ad allenarsi agli ordini di mister Zanini. E del preparatore Gabriele Benetti: «A Montecchio ho vissuto un’esperienza importante, che ha contribuito ad agevolare il mio percorso di crescita. Perché ho giocato con continuità. Ed è solo giocando che si migliora».
STUDENTE – Carraro è un ragazzo educato, tranquillo e, allo stesso tempo, solare. Ma è soprattutto un giovane che cura gli studi universitari. E, nello specifico, è iscritto al corso di laurea in Ingegneria gestionale. A conferma di un giovane che non intende lasciare nulla al caso. Al contrario, punta ad aprirsi varie prospettive. Anche se ora il focus è rivolto al campo: «Per indole – conclude – non mi pongo obiettivi a lungo termine. Perché ogni traguardo raggiunto è la conseguenza del lavoro svolto di settimana in settimana. Un lavoro che intendo portare avanti nel migliore dei modi».
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