Dolomiti Bellunesi, il ds Torresin: “Volevamo persone che credono nel progetto e che ci mettono il cuore”
giovedì 25 Luglio 2024 - Ore 09:04 - Autore: Staff Trivenetogoal
Il curriculum e la carta d’identità, i gol segnati e gli assist sfornati, le presenze totalizzate e in quali campionati: sono tutti criteri fondamentali in sede di allestimento di una squadra. E, in questo senso, la SSD Dolomiti Bellunesi non fa eccezione. Ma c’è un’altra priorità, utile a fotografare il metodo di lavoro del direttore sportivo, Leopoldo Torresin: «Non volevamo individuare solo dei calciatori funzionali alla sfera tattica, ma delle persone che credono nel progetto e ci mettono il cuore. Ne siamo convinti: nel momento in cui più persone ambiscono allo stesso traguardo e hanno una visione comune, è più facile ottenere risultati importanti».
DIVERTENTE – Il ds conosce molto bene il campionato di serie D. E, fin dai primi allenamenti, osserva con fiducia il collettivo messo a disposizione di mister Nicola Zanini e del resto dello staff: «Spero di vedere una SSD Dolomiti Bellunesi che sia anche divertente sotto l’aspetto tecnico. Perché non mancano gli elementi con qualità. L’auspicio è di poter offrire qualcosa di bello e piacevole pure per chi verrà a sostenerci allo stadio».
STRUTTURE – Dopo Sedico, dove si è svolto il raduno, il gruppo ha “piantato le tende” a Rasai di Seren del Grappa, dove i dolomitici condurranno la preparazione estiva, mentre lo stadio Zugni Tauro di Feltre farà da teatro al primo test contro il Padova (sabato 27, ore 17): «L’ho sempre e detto e lo ribadisco, queste sono strutture di categoria superiore – argomenta il direttore sportivo -. E gli impianti rappresentano un aspetto rilevante per un atleta che svolge duecento allenamenti all’anno. A conferma che una società è formata da diverse componenti».
ZOCCOLO DURO – Tornando alla squadra impegnata in serie D, lo zoccolo duro è rimasto: dai giovani come Capacchione e Masut, al pacchetto arretrato guidato da capitan Perez, fino a Tardivo a centrocampo e Marangon in attacco: «Soprattutto a loro, dico di essere consapevoli di ciò che di buono hanno realizzato nella passata stagione, ma ora devono azzerare. Si riparte da capo. Ai nuovi, invece, ho sottolineato l’aspetto umano del club di cui sono entrati a far parte. Qui il calcio si porta avanti in maniera giusta, senza ansia. Vorrei che i ragazzi avessero autostima perché è una caratteristica che marca la differenza. Lo posso assicurare: anche in caso di errore, ogni calciatore sarà aiutato».
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