VENEZIA-CREMONESE 1-0, SERIE A SEI MIA! CAPOLAVORO VANOLI, ARANCIONEROVERDI IN PARADISO
domenica 2 Giugno 2024 - Ore 22:26 - Autore: Pietro Zaja
VENEZIA Un’emozione enorme e indescrivibile per un sogno che diventa realtà! Capolavoro Vanoli: il Venezia torna in Serie A dopo sole due stagioni in cadetteria! W-O-W! I lagunari superano prima il Palermo in semifinale e poi si aggiudicano la promozione contro la Cremonese. Il Venezia, così, è la terza squadra che nella prossima stagione militerà nel massimo campionato italiano, assieme a Como e Parma. Un assoluto capolavoro, intriso di meriti. A partire dai piani alti della società, ma soprattutto dal lavoro del direttore sportivo Antonelli, fenomenale nel comporre una rosa di assoluto livello con acquisti mirati e sostenibili, dal lavoro dell’allenatore, che ha saputo rivitalizzare e dare una precisa identità a una piazza con il morale a terra dopo la retrocessione e l’avvio della passata stagione a dir poco deludente con Javorcic in panchina, e dal lavoro di tutti i giocatori, che non hanno mai smesso di lottare su ogni pallone, onorando e sudandosi sempre la maglia arancioneroverde di partita in partita.
Pochi cambi, al Penzo, rispetto alla gara d’andata dello Zini di giovedì sera: Vanoli preferisce Zampano a Lella e Gytkjaer a Pierini, mentre Stroppa inserisce Pickel e Tsadjout al posto di Collocolo e Coda. Ritmi alti sin dalle prima battute, com’è giusto che sia con una posta in palio di questo calibro: non passano neanche venti secondi che Tessmann tenta la botta da fuori con il destro. Saro osserva uscire il pallone. Nonostante il prepotente avvio dei padroni di casa, però, è la Cremonese a inventare e a rendersi più pericolosa, soprattutto tra l’8’ e il 13’, tanto che i grigiorossi s’affacciano con regolarità dalle parti di Joronen. Il primo a farlo è Tsadjout dentro l’area di rigore, il secondo Sernicola con un destro a giro che sfiora il palo a Joronen immobile e il terzo, invece, Pickel, che con la testa non riesce a indirizzare la sfera in rete con la testa dopo un cross arrivato dalla sinistra. I lombardi scaricano i propri colpi e qualche minuto più tardi il Venezia si dimostra spietato più che mai: al 24’, infatti, nasce un contropiede micidiale con una sgasata sulla destra di Busio, che prima riceve da Gytkjaer e poi si lascia due uomini alle spalle scaricando a rimorchio proprio per il danese, che con il mancino incrocia e trafigge Saro, avvicinando sempre di più i colori arancioneroverdi alla promozione in Serie A! 1-0! Vazquez e compagni accusano il colpo e poi ripartono a martoriare un attento Joronen, che prima amministra un’altra magia di Sernicola terminata a fil di palo dopo un dribbling tra due difensori veneziani e successivamente respinge su una botta mancina di Castagnetti, abile a duettare con Tsadjout al limite dell’area di rigore. Poco dopo, però, è il turno del duetto nordico, che al 43’ si avvicina minacciosamente dalle parti di Saro: Gytkjaer serve Pohjanpalo alla perfezione, ma il vincitore del Pablito, che non ha segnato alcun gol nei playoff, non riesce a dare forza e angolazione al suo tiro.
A 45’ da uno dei momenti più belli della storia del club lagunare, la Cremonese cerca in tutti i modi di rovinare la festa a Vanoli e squadra. Stroppa inserisce Coda e Collocolo, esclusi d’eccellenza dagli undici titolari, dall’inizio per nuove energie in mezzo al campo e maggior fisicità lì davanti e Tsadjout impegna Joronen fin da subito. La Cremonese spinge ai mille all’ora, chiudendo il Venezia nella propria metà campo e assillando il terzetto di difesa dei padroni di casa, che reggono l’urto, con forza e fermezza. Zanimacchia calcia da posizione defilata trovando l’esterno della rete, i grigiorossi rischiano anche di guadagnarsi un penalty per un’uscita un po’ scomposta di Idzes e al 60’ Bjarkason con la testa va a un passo dal 2-0. Zampano pesca la testa dell’islandese dentro l’area di rigore, ma il suo stacco aereo viene smanacciato da un pronto Saro, mentre 5’ più tardi Tsadjout non va così lontano dal pareggio se non fosse per i miracoli di Joronen. I minuti scorrono più lenti che mai per il Venezia: Candela regala una punizione insidiosa al neoentrato Falletti, Ravanelli in girata spara a lato di qualche metro, Castagnetti viene murato da uno strepitoso Svoboda e al 79’ Vanoli è costretto a un triplo cambio per cercare di rinfrescare una squadra stanca e stremata dai continui assalti della Cremonese, che non cessano fino al triplice fischio del direttore di gara, arrivato dopo 6’ di recupero di pura incandescenza. Poi, Sozza fischia una, poi due volte e infine tre! Un attimo per realizzare e poi l’estasi, la gioia più profonda, le lacrime per i sacrifici e le battaglie vinte. Per una città, per la propria gente, per i colori arancioneroverdi: il Venezia è promosso in Serie A!
VENEZIA 1-0 CREMONESE
Marcatori: 24’ Gytkjaer (V)
VENEZIA (3-5-2): Joronen; Idzes, Svoboda, Sverko (79’ Altare); Candela (79’ Dembelè), Busio (59’ Lella), Tessmann, Bjarkason (79’ Andersen), Zampano; Gytkjaer (56’ Pierini), Pohjanpalo. All.: Paolo Vanoli. (A disposizione: Bertinato, Grandi, Modolo, Cheryshev, Jajalo, Ellertsson, Olivieri).
CREMONESE (3-5-2): Saro; Antov (86’ Ciofani), Ravanelli, Bianchetti; Zanimacchia (71’ Falletti), Pickel, Castagnetti, Buonaiuto (46’ Collocolo), Sernicola (86’ Quagliata); Tsadjout, Vazquez (46’ Coda). All.: Giovanni Stroppa. (A disposizione: Jungdal, Lochosvili, Marrone, Tuia, Abrego, Ghiglione, Majer).
Ammoniti: 28’ Vazquez (C), 28’ Sverko (V), 58’ Idzes (V), 71’ Candela (V), 79’ Sernicola (C), 84’ Pickel (C), 86’ Antov (C)
Espulsi: /
Arbitro: Sozza
Assistenti: Alassio – Colarossi
IV: Marcenaro
Var: Valeri
Avar: Marini
Minuti di recupero: 2’ pt, 6’ st
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