Cittadella, Marchetti: “Non farò una rivoluzione nella prossima stagione. Gorini? Grande uomo e simbolo di questa squadra, ogni valutazione a tempo debito”
martedì 14 Maggio 2024 - Ore 16:24 - Autore: Staff Trivenetogoal
A campionato concluso il Cittadella si prepara al “rompete le righe”; prima però, in tv negli studi di “Rigorosamente Cittadella” ci ha pensato il DG Stefano Marchetti a tracciare un bilancio della stagione, dando un’occhiata al futuro e mettendo già qualche base per quello che sarà il prossimo Citta. Marchetti, sulle frequenze di Telechiara, ha parlato a ruota libera rispondendo alle domande dello studio:
“In questo momento è normale essere scarichi. Ma tra un mese saremo di nuovo qui, con l’entusiasmo a duemila, per ripartire in quella che sarà la nona stagione consecutiva in serie B per il Cittadella. Lo ribadisco e lo sottolineo; la serie B è un campionato molto difficile e non è scontato per una realtà come la nostra esserci ancora una volta. Chiaro che siamo soddisfatti per la salvezza ma è altrettanto chiaro che, per come era andata la prima parte della stagione, un po’di rammarico per aver mancato l’accesso ai playoff c’è.”.
L’occasione è stata propizia anche per capire che strada prenderà il mercato in casa Cittadella in vista della prossima stagione:
“Non farò una rivoluzione in vista della prossima stagione, ma cercherò giocatori che sappiano reggere questa, ma anche altre categorie. Arrivare a Cittadella non è come arrivare a Bari o a Genova. Qui l’ambiente è diverso e qui serve gente che ha fame, che ha voglia di arrivare.
Chi parla di un Citta che non vuole andare in serie A sbaglia. Io inizio ogni stagione puntando ovviamente alla salvezza. Ma poi è chiaro che se mi trovo in una condizione tale da poter ambire alla serie A ci provo. Dopo i nove risultati utili consecutivi io in serie A ci volevo andare, ci mancherebbe che a quel punto non volessimo provare a salire. Non so bene cosa sia successo e analizzeremo bene quanto accaduto. Ma lo faremo non ora a caldo, ma tra qualche tempo.
Così come Gorini. Mi chiedete se sarà lui o meno sulla panchina del Cittadella anche l’anno prossimo. E io vi rispondo che certe valutazioni si faranno a tempo debito. Sui social, mi dicono, ci sono critiche nei confronti di Gorini; e questo mi dispiace. Perché Gorini è un grande uomo ed è un simbolo di questa squadra. Lo è stato da giocatore, da componente dello staff tecnico e ora da allenatore. La salvezza l’ha conquistata raggiungendo l’obiettivo richiesto.
Ci troveremo, ci interrogheremo sugli stimoli reciproci per proseguire. Restiamo una grande società. Sul fronte dei singoli, anche se di solito non amo fare nomi, dico che un giocatore che quest’anno ha incarnato al meglio lo spirito Cittadella è stato Amatucci. Giocatore che si è messo al servizio della squadra con tenacia, spirito di sacrificio e grande caparbietà.
Pandolfi e Pittarello? Sono due giocatori molto diversi lì davanti, con caratteristiche uniche. Grandi qualità e aspetti sui quali migliorare. E mi piacerebbe davvero averli con me anche la prossima stagione per lavorare assieme, alla loro crescita e a quella inevitabilmente dell’intero gruppo”.
Così Stefano Marchetti, DG granata, imbeccato durante la puntata dal conduttore di Rigorosamente Cittadella Johnny Lazzarotto e dai giornalisti in studio Enrico Leo, Diego Zilio e Vincenzo Pittureri. Rigorosamente Cittadella che chiuderà la sua settima stagione lunedì prossimo 20 maggio, con un’ultima puntata speciale in onda poco dopo le 22.20 circa, durante la quale sarà tracciato il bilancio definitivo dell’annata con le parole dei protagonisti, raccolte durante la cena finale del Cittadella in programma in settimana.
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