Reggiana-Cittadella, Gorini: “Passo importante verso la salvezza, 45 punti potrebbero bastare”
domenica 7 Aprile 2024 - Ore 15:54 - Autore: Staff Trivenetogoal
«È stata una partita di sofferenza. Arrivavamo da un momento di difficoltà la miglior medicina era la vittoria. Undici partite senza i tre punti ci hanno portato a giocare la palla con una certa tensione, paura, e si è visto. Il gol ci ha sbloccati. Il Cittadella nel girone di andata era una squadra che rischiava le giocate, siamo tornati a vincere contro un’avversaria forte. Ci portiamo a casa i tre punti e siamo felici. A Reggio Emilia abbiamo compiuto un passo importante, anche guardando ai risultati delle altre squadre. Sabato abbiamo un altro scontro diretto contro l’Ascoli, se riusciremo a portarlo a casa sarebbe un bel mattone verso la salvezza. È l’obiettivo più importante per una realtà come la nostra, chiaramente il successo contro la Reggiana potrebbe davvero sbloccarci in ottica delle rimanenti partite. Credo che 45 punti possano bastare per essere salvi. Certo è che in ogni turno le sorprese non mancano, l’ultima può vincere contro la prima, può succedere di tutto. Intanto abbiamo messo altro fieno in cascina e adesso prepariamoci bene alla prossima sfida». Gorini ne sottolinea l’importanza: «Per noi è come una finale. E in caso di vittoria, i 45 punti a cinque giornate dal termine rappresenterebbero un grande risultato per il Cittadella. La società? Unica, anche nel confermare un allenatore dopo otto sconfitte. Mi ritengo fortunato, ma il Cittadella da sempre crede nel lavoro e nelle persone. È una bella favola in questo calcio frenetico, dove il risultato viene prima di tutto. Una favola che deve continuare e, magari, tornare da esempio. Noi abbiamo un valore aggiunto come Marchetti, che trova i talenti nelle categorie inferiori, soprattutto italiani. La differenza la fanno la fame e la voglia di emergere. Poi la società e l’ambiente aiutano tanto. Qui i valori umani sono al primo posto, sin da quando c’era il presidentissimo Angelo Gabrielli, e adesso a portarsi avanti sono Andrea e la famiglia».
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