Como-Venezia, Vanoli: “Abbiamo sempre ricevuto lo stipendio, tutto il resto e i ban Fifa non ci devono interessare”
sabato 2 Marzo 2024 - Ore 13:38 - Autore: Dimitri Canello
“A volte mi arrabbio perché non si capiscono i momenti, non si capisce da dove siamo partiti. Ci si aspetta che dobbiamo sempre vincere 3-0, fare una grande partita e giocare bene. Se io mi ritrovo ad avere una rosa al completo, arrivare oggi e ad avere tutti a disposizione è un merito evidente. Ad apertura del mercato ho detto quello che pensavo, su Cheryshev è una scelta mia non farlo giocare, è una scelta tecnica. Ho detto chiaramente ai ragazzi quali potevano essere le conseguenze delle loro scelte, non ho mai nascosto la verità ai miei giocatori. Sono convinto che Denis se ci sarà bisogno di lui non si tirerà indietro. L’ho detto anche ai ragazzi, mi posso anche sbagliare. Noi abbiamo ricevuto sempre lo stipendio, quando è così deve continuare ad essere un grande professionista. I ban Fifa non mi riguardano, l’importante è essere chiari, quello che è mancato un po’ nei miei confronti. Le difficoltà economiche ci possono essere, quello che è successo prima non sono fatti miei. Sapevo che con i disastri che ci sono stati prima, sul mercato ho detto come la pensavo. Sono io a dovere dare il massimo per questo club, siamo retribuiti e dobbiamo essere professionisti. Il presidente ha dimostrato di voler bene a questo club, sta facendo di tutto per fare quello che ci siamo prefissati. Quando Paolo Vanoli andrà via da qui vuole lasciare una squadra con uno step in più rispetto a quello in cui sono arrivato. I treni nella vita passano poche volte, se la Cremonese va in Serie A non è una favola, se Como e Parma fanno lo stesso non è una favola, per noi è diverso”. Queste le dichiarazioni di Paolo Vanoli alla vigilia di Como – Venezia
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