Verona, “La Stampa”: club sotto sequestro, l’accusa è di bancarotta fraudolenta
mercoledì 20 Dicembre 2023 - Ore 15:11 - Autore: Staff Trivenetogoal
Il giudice delle indagini preliminari ha disposto il sequestro della società del Verona Calcio che milita attualmente nel campionato di serie A italiano. Il sequestro – secondo quanto scritto da La Stampa – è stato eseguito nei giorni scorsi dal nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Bologna. Nel procedimento da cui nasce il provvedimento è indagato per bancarotta fraudolenta l’attuale patron del Verona Maurizio Setti che avrebbe spostato la società Verona dal pacchetto azionario di una srl (sempre a lui riconducibile) fallita nel 2021, senza pagarne il corrispettivo. Nei fatti a Setti sarebbe contestata la finta vendita della società calcistica infragruppi sempre a lui riconducibili. L’inchiesta sviluppata dagli investigatori della Finanza di Bologna è nata dall’esposto di uno dei tanti creditori della H23 società che aveva in pancia il Verona Calcio: poco prima del fallimento della H23 Setti avrebbe «spostato» il controllo e quindi la proprietà del Verona sulla società StarBall. Gli accertamenti condotti hanno evidenziato episodi di distrazione, perpetrati tramite la cessione delle azioni rappresentative della società sportiva, dalla società fallita alla società a responsabilità limitata destinataria del provvedimento cautelare; quest’ultima anch’essa riconducibile al medesimo imprenditore.
Nei giorni scorsi un’altra inchiesta – diversa da questa – ribattezzata «Cyrano» diretta dalla Procura di Reggio Emilia e condotta da Guardia di Finanza e Polizia – ha visto indagate 26 persone tra cui il presidente della società di calcio, Maurizio Setti, ipotizza una presunta maxi frode fiscale da dieci milioni di euro. Nello specifico del Verona Calcio questa inchiesta riguarda esclusivamente la verifica di tre fatture emesse ormai 4 anni fa da una società terza, dal valore indicativo totale 50 mila euro. Le azioni della società tolte a Setti con il decreto di sequestro sono adesso nelle mani di un custode giudiziale. L’importo del sequestro corrisponde all’incirca al valore della società che oscilla tra i 45 e i 50 milioni di euro.
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