Dolomiti Bellunesi, Paolo De Cian confermato nel ruolo di presidente: gli aggiornamenti
lunedì 11 Dicembre 2023 - Ore 21:25 - Autore: Staff Trivenetogoal
La SSD Dolomiti Bellunesi guarda al futuro. Ma lo fa nel segno di una continuità garantita dai traguardi raggiunti nei due anni e mezzo di vita della società, sorta dalla fusione di Belluno, San Giorgio Sedico e Union Feltre.
Nella sala Ocri di Feltre, infatti, si è riunita stasera l’assemblea dei soci, con lo scopo di approvare il bilancio relativo alla stagione 2022-2023. E di rinnovare le cariche sociali.
I componenti del nuovo consiglio d’amministrazione saranno undici, con dieci conferme e una new entry: quella di Ivan Da Riz, mentre rimangono nel cda Dario Cremonese, Paolo De Cian, Claudio Fant, Michele Fant, Davide Fent, Nicola Giusti, Alberto Lazzari, Stefano Maset, Gianpiero Perissinotto e Matteo Roncalli. Gli undici rimarranno in carica fino al 30 giugno 2026.
Dall’assemblea è arrivato poi il via libera alla conferma di Paolo De Cian nel ruolo di presidente della SSD Dolomiti Bellunesi, affiancato da un unico vice: Nicola Giusti. «Sono contento – afferma il massimo dirigente – perché viene riproposto un gruppo che ha sempre lavorato molto bene. Al di là dei risultati strettamente sportivi, che comunque non considero affatto negativi, abbiamo allestito un buonissimo settore giovanile e fatto nascere il femminile, mentre le strutture in cui si alleneranno e giocheranno le nostre squadre si stanno evolvendo».
De Cian rimane quindi al timone: «Mi hanno chiesto se fossi disposto a proseguire e ho accettato con orgoglio. Ma tengo a ringraziare tutti gli altri componenti che hanno dato la loro disponibilità a prodigarsi per il club anche nei prossimi tre anni. In società c’è un profondo desiderio di lavorare per lo sviluppo sportivo della provincia. Dobbiamo continuare su questa strada: sono convinto che sia quella giusta».
Il presidente non ha perso un grammo del suo proverbiale entusiasmo: «Al contrario, ne ho ancor di più rispetto al primo giorno. Perché ora è subentrata la consapevolezza di aver dato vita a un progetto importante e rivolto realmente all’intero territorio: lo confermano pure le tante società legate al Patto Dolomitico».
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