Venezia, Vanoli: “Ho avuto altre opportunità, ma non ho mai pensato di andare via: Pohjanpalo penso voglia restare”
mercoledì 9 Agosto 2023 - Ore 16:06 - Autore: Pietro Zaja
Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Venezia Paolo Vanoli, questo pomeriggio presso Ca’ Venezia, nuovo centro sportivo e sede del club: «Voglio ringraziare il club e il direttore per questo prolungamento di contratto. Voglio ringraziare anche il mio staff, perché senza le sue persone fidate un tecnico non va da nessuna parte. Penso che se bisogna cambiare marcia, bisogna cercare sempre l’eccellenza in quello che si fa. Ho accettato questa proposta di contratto anche perché da quando sono arrivato i tifosi sono stati una grande forza per fare ciò che abbiamo fatto nel finale di stagione. Avevo promesso che avrebbero visto una squadra che sarebbe scesa in campo con il cuore. Poi, per me, la cosa più importante è il proclamo. È successo anche a me con La Gazzetta, che ha fatto uscire un titolone, però noi dobbiamo essere ambiziosi ma umili. Il progetto ha bisogno di tempo e la ristrutturazione di una società, per quello che ha detto il presidente, ci porterà ancora via del tempo. Però ho accettato anche perché mi hanno detto che cosa c’è da fare e io voglio avere gli obiettivi chiari. L’obiettivo è quello di costruire qualcosa di importante. Voglio lasciare qualcosa di importante. È un inizio e penso che attraverseremo ancora grosse difficoltà. È una squadra che dobbiamo ancora completare per arrivare alla mia idea. Voglio tenere pigiato l’acceleratore e vedere cosa possiamo fare. Siamo partiti da un’educazione diversa rispetto all’anno scorso e oggi vedo, in questa squadra, un atteggiamento diverso. Da questo ad arrivare al dire che si può vincere è azzardato. Vediamo cosa ci può dare il campionato. Pensiamo partita per partita e vediamo che cosa possiamo fare. L’anno scorso abbiamo fatto qualcosa di straordinario ed ero convinto di poter andare avanti, anche perché molte squadre hanno sbagliato, quindi oggi il nostro obiettivo è chiaro: partire da dove siamo arrivati l’anno scorso. Il direttore sta benissimo cosa sto cercando e sta facendo il massimo per darci l’opportunità di fare bene. La ricostruzione deve passare anche da dei talenti che hanno fame e sono d’accordo anche sulla sostenibilità economica. Io penso che si debba spendere bene. Poi, sono importanti anche i giocatori con più esperienza, come Modolo, che ne è l’esempio perfetto, visto il suo rinnovo. Però il direttore sa bene cosa ci serve e quali sono gli obiettivi. Non mi spaventa l’affrontare un campionato con questa base. Penso, poi, che il presidente ci abbia regalato una casa che in pochi hanno in Serie B. Penso che oggi sia più importante investire sulle strutture che sui calciatori, merito al presidente che lo sta dimostrando con i fatti. È stato un segnale importante anche per me. Ci aspetterà un lungo campionato. Questo è un momento zero, però il rinnovo lo faccio perché penso di avere delle persone con cui posso costruire qualcosa, sennò non sarebbe stato conveniente per me rinnovare. Non ho mai guardato il lato economico, ogni volta che l’ho guardato ci ho perso. Sono anche consapevole che c’è molto da fare. Non mi sono mai distratto dalle voci di mercato. Sicuramente le opportunità ci sono state e la società lo sapeva, sono cose che fanno piacere, però non ho mai pensato di andare via. Qui penso di avere le basi per costruire qualcosa di importante. I nostri giocatori devono avere la fortuna di essere in questo club. L’anno scorso a gennaio avevamo una squadra costruita per quello. La difesa è sicuramente il reparto che soffre di più. Aver preso un giovane con potenzialità come Idzes è importante, però c’è bisogno di pazienza. Le basi devono sempre partire per tenere i più forti. Su Pohjanpalo se n’è parlato, ma con noi ha sempre lavorato bene e penso che la sua voglia di rimanere è tanta, ma siamo pronti ad affrontare ogni situazione. Gytkjaer è un giocatore importante, ma oggi è una gestione per farlo lavorare a parte per far sì che sia al top dopo due o tre partite di campionato. Gytkjaer l’ho guardato e per me con le caratteristiche che ha può tranquillamente giocare con Pohjanpalo. Oggi mi aspetto tanto da Pierini e ha i mezzi per fare vedere qualcosa di importante. Johnsen deve prendersi delle responsabilità per fare vedere chi è. Pierini ha delle caratteristiche che mi possono aiutare a variare. Può spostare la bilancia. Penso che oggi il calcio, però, non dipende dai numeri. Sono sempre stato chiaro con tutti: quelli che mi sono portato in ritiro avrà una chance. Per me i titolari inamovibili non ce ne sono. Se qualcuno non sta bene qua, ho sempre detto di bussare al direttore che si risolve. Non prego nessuno. A me piacciono giocatori che stanno qua e che lottano per un posto. Come fai a lasciare in panchina un giocatore che migliora sempre? Alla fine gioca… Voglio questo spirito ed è per questo che sono molto in sintonia con il direttore. Con Fiordilino sono stato chiaro: è stato lui a voler andare, farà delle sue considerazioni. Io, però, in questi ragazzi ci credo. Io devo costruire una squadra che mi permetta di lavorare anche in prospettiva futura. Per me Modolo è un significato importante per tutti quelli che arrivano, sennò poi è difficile costruire un’anima se non c’è chi l’ha davvero portata. Per me sono più importanti queste persone a volte. Bjarkason mi ha sorpreso, perché per me è stato umile ed è andato a giocarsi due campionati dove c’è tanta fame. Questo è un esempio di come devono essere i giovani. Purtroppo il mercato a ora è difficile. I ragazzi giovani si sono comportati bene e qualcuno resterà in Primavera, qualcuno andrà in prestito durante l’anno, come successo per Neri. Abbiamo fatto un ritiro in cui abbiamo lavorato tanto e abbiamo affrontato delle squadre che fanno del calcio diverso ed è stata una bella esperienza. Queste difficoltà mi hanno fatto pensare di poter arrivare a qualche aggiustamento. Io devo fare rendere al massimo il mio giocatore, ma stiamo cercando dei profili che hanno voglia di venire a Venezia. Jajalo si sta riprendendo e sta facendo bene. Lavora ancora a parte. Haps ha avuto questo grave infortunio a Genova, pensavamo di recuperarlo un po’ prima e penso che sia vicino al rientro. Svoboda purtroppo l’anno scorso soffriva di tendinopatia e pensavamo che il mese di sosta potesse aiutarci, poi però ha riaccusato un fastidio e preferisco che si vada a curare e che rientri al 100%. Anche lui deve dimostrare. Quando parlo di responsabilità, parlo di queste responsabilità. Di Busio sono contento, perché ha fatto bene con la Nazionale. Era già un po’ più avanti degli altri, non si è mai fermato e anche da lui mi aspetto tanto, molto, perché è un giocatore che ha dei mezzi e delle qualità che non vanno buttate via. Quello che deve fare è quello di pensare a cosa vuole fare, perché se uno si accontenta è una mentalità un po’ poca. Ha il vantaggio di aver giocato in Nazionale e ha del valore. Pohjanpalo ha saputo mettersi in gioco. Comunque, io penso di essermi meritato il rinnovo. Finalmente il presidente rinnova il contratto perché qualcuno gli ha dimostrato qualcosa e penso che questa sia la parola chiave. Prima sono stati fatti dei rinnovi pensando che potevano diventare. E io penso che devo mettermi davanti, aiutare questi ragazzi. Ogni volta che vedo Dennis Johnsen picchio la testa contro il muro. Sono convinto che ci arriverà, però magari per arrivarci a volte bisogna cambiare aria. Abbiamo mandato dei giocatori in Serie A e non sono rimasti lì. L’anno scorso qualcuno mi ha dato del pazzo perché abbiamo dato via giocatori che sono andati in Serie A, però ora non ne vedo uno in A. Anche il giocatore si deve fare delle domande. Poi, li auguro un grandissimo in bocca al lupo, sono giocatori di valore».
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