Venezia, Vanoli: “Un motivo di orgoglio avere un presidente che ammette le sue colpe”
giovedì 27 Aprile 2023 - Ore 22:45 - Autore: Pietro Zaja
Queste le dichiarazioni rilasciate da Paolo Vanoli, tecnico del Venezia, ai canali ufficiali del club lagunare a margine di un evento organizzato con i tifosi presso lo store di Rialto: “Ho spesso citato la partita con il Palermo, perché come ho detto più di una volta, quando siamo entrati in campo al Barbera, il Perugia aveva giocato alle 15 e aveva vinto contro il Genoa e in quel momento eravamo ultimi in classifica. Quel punto lì, secondo me, è stato una chiave, perché ho detto ai ragazzi che eravamo ultimi e che non avevamo nulla da perdere e che da lì doveva iniziare il nostro percorso di crescita. Piano piano dovevamo arrivare a un obiettivo importante, che oggi non è più quello dell’inizio, ma è quello di salvarci. Da lì, penso che i ragazzi piano piano abbiano capito. Nel corso di questi mesi qua, come avete visto benissimo anche voi, ci sono state tante evoluzioni, soprattutto nel mercato di gennaio, e proprio dal mercato di gennaio penso che un’altra evoluzione è stata quella di perdere un giocatore come Jajalo. Però, da lì, penso che sia stata una nostra forza: la nostra base che ci eravamo costruiti ci ha dato l’opportunità di fare questo rush finale, di fare ottime prestazioni senza anche un giocatore importante. I complimenti vanno alla squadra, perché ho sempre detto che noi dobbiamo essere orgogliosi dei nostri tifosi e per essere orgogliosi dei nostri tifosi dobbiamo lavorare ogni giorno per crescere e dimostrare sul campo quello che ci ha sempre detto la nostra gente. Vogliono i giocatori che lottano e sudano e penso che ero d’accordo con loro. Questo è stato il nostro percorso di crescita, poi dopo è normale che avendo dei ragazzi giovani e avendo così tante responsabilità, devo fare i complimenti a loro, perché sono cresciuti tanto. Adesso non è finita e dobbiamo guardare alle prossime partite. Faccio i complimenti, tantissimo, al mio staff, perché è composto da ragazzi che hanno contribuito veramente in maniera importante a far crescere questo gruppo, ma anche questa società, perché quando sono arrivato, dopo una settimana, è arrivato anche il direttore Antonelli e da lì abbiamo creato il percorso. Quando ho intrapreso questo lavoro, ho sempre detto che il mio staff doveva pensare giorno e notte a quelli che erano gli obiettivi per crescere. Ho la fortuna di aver trovato delle persone che hanno a cuore e soprattutto sono delle persone preparate, per far crescere un club. Le mie esperienze mi hanno portato a capire che se si vuole costruire qualcosa di duraturo e vincente bisogna lavorare a 360 gradi. Mi fa piacere aver ritrovato questo feeling con i tifosi, secondo me il giocatore lo sente molto e su questo devo dire che sono stati bravi i giocatori a recuperarlo, così come il presidente, che ha ammesso degli errori, che oggi tutti insieme stiamo modificando e migliorando. E’ un motivo di orgoglio avere un presidente che ammette le sue colpe. Secondo me, anche per questi tifosi, è stato un passo importante, dopodiché io penso che il tifoso sia la cosa più importante del calcio. Ho vinto uno Scudetto da collaboratore con l’Inter nell’anno del Covid e quando festeggi senza tifosi ti accorgi che non è la stessa cosa. Sta a noi far divertire i nostri tifosi, con la passione e la voglia che deve arrivare anche nel corso della settimana”.
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