Treviso, le pagelle del campionato: difesa da 7! I voti a Salviato, Severgnini, Stefani…
martedì 25 Aprile 2023 - Ore 18:46 - Autore: Pietro Zaja
Non poteva essere altrimenti. E menomale che sia finita così. Sto parlando sia della promozione del Treviso in Serie D, dopo un’agonia durata dieci anni tra campionati regionali, più di venti allenatori che si sono sostituiti in panchina e una valanga di presidenti che hanno fatto promesse e non ne hanno quasi mai mantenuta una, e anche del fatto che la difesa biancoceleste è stata la meno perforata di tutto il girone B di Eccellenza veneta. Per una piazza storica come quella del capoluogo della Marca, che ha visto una stagione di Serie A e diverse annate di B, così come destreggiarsi sul prato del Tenni campioni di altissimo livello come Bonucci, Handanovic, Maggio, Poli, Acquafresca per citarne alcuni, non poteva essere che così. Anche perché la rosa assemblata a inizio stagione, e stravolta a dicembre, di grandi interpreti per la categoria ne ha avuti a bizzeffe. Numeri alla mano, la difesa del Treviso ha incassato 31 reti, meno due rispetto alla seconda miglior difesa, quella della Calvi Noale, acerrimo rivale biancoceleste per la corsa alla promozione diretta. Andiamo a vedere, però, i voti che abbiamo deciso di assegnare prima alla difesa del Treviso.
7 Difesa
Il reparto arretrato di Cunico ha spesso retto bene, non facendosi bucare in molte occasioni, ma altre volte ha concesso fin troppo, con qualche errorino soprattutto nelle sfide più delicate. La retroguardia ha anche spesso cambiato interpreti e disposizione. Si è passati da una difesa a quattro a un nuovo assestamento con un terzetto di difesa. Questo, soprattutto dopo i nuovi innesti di dicembre. Con il ritorno di Boscolo Berto al centro del reparto, poi, questa nuova difesa a tre è stata confermata in blocco. La difesa della prima in classifica, della squadra meno battuta del girone e composta da giocatori fuori categoria, non poteva essere valutata se non in questo modo, con un voto più che sufficiente.
6.5 Lorenzo Lombardi
La giovane età, è un 2003, spesso non l’ha aiutato, ma l’estremo difensore biancoceleste ha saputo sfoderare prestazioni di alto livello e parate di tutto rispetto. Buoni riflessi e un attaccamento alla maglia che si sono fatti sentire. Qualche pasticcio l’ha combinato, come nella partita contro il Portomansué, persa per 0-2 al Tenni, ma in fin dei conti un ragazzino può essere perdonato. Anzi, lui andrebbe elogiato: ha difesa con onore e grande caparbietà la porta di una squadra dal gran blasone. Una nobile decaduta che sta cercando di ripartire anche dai più giovani, proprio come lui. Chissà che nel corso della prossima stagione in Serie D possa essere ancora lui il portiere titolare.
s.v. Riccardo Fiorenzato
Troppo poco per valutare le sue prestazioni. Sarebbe servito vederlo di più all’opera, ma vogliamo sottolineare la sua bontà d’animo durante la festa promozione sul campo del Tenni. Generoso al massimo: si è sbattuto in continuazione per cercare di regalare magliette con la scritta “Ndemo via” a più tifosi possibili, ha posato con chi gli chiedeva una foto sempre, e ho sentito spesso definirlo dagli addetti ai lavori “un ragazzo dal grande cuore”. Insomma, un uomo, scusate, un “ragazzino” spogliatoio. Anche lui è giovanissimo, è un 2004. Dai baffi che porta non sembrerebbe…
5.5 Albinot Shukolli
Qualche sbavatura di troppo (per citarne una il cartellino giallo senza senso preso dopo 3′ nella decisiva partita contro il Giorgione di domenica per uno spintone da dietro a un avversario). Spesso si è incartato da solo, ma anche lui è un ragazzino. Stessa età di Fiorenzato, ma difensore roccioso e dal buon fisico. Pecca un po’ in corsa e qualità tecnica, ma ha tutto il tempo di crescere e migliorare.
7 Simone Salviato
Esperienza e carisma al servizio di Cunico. Si è definito lui stesso pesante da sopportare in un post su Instagram degli ultimi giorni, forse per i consigli continui che si è sentito di dare al gruppo vista la sua grandissima esperienza, ma come si fa a rifiutare un suo appoggio? Ha sfiorato la Serie A e ha disputato molte annate in B tra Novara, Livorno, Bari e quant’latro: ora al Treviso, per la seconda stagione di fila. Non sempre ha giocato, ma in campo si è fatto sentire. Si è preso anche l’incarico di battere le punizioni… Tuttofare.
7.5 Davide Boscolo Berto
Rientrato da un infortunio per la fine del campionato, ha ridato solidità al reparto e si è preso il ruolo di titolare fisso al centro della difesa a tre. Tutto ha ruotato attorno a lui. Solido.
7 Nicolò Severgnini
Arrivato a dicembre dal Mestre assieme ad altri quattro giocatori. E’ quasi sempre sceso in campo dal 1′ e ha trasmesso certezze alla difesa. Prima da centrale nella difesa a quattro, poi da braccetto di sinistra in quella a tre. Riconfermarlo per la prossima stagione in Serie D, conosce bene la categoria, non sarebbe una brutta idea.
7 Gianluca Stefani
Ha trovato più continuità con il passaggio al 3-5-2 o 3-4-1-2 da laterale a tutta fascia. Duttile e utile. Scusate il gioco di parole. Il tecnico biancoceleste ha saputo valorizzarlo al meglio. Sa agire sia da terzino che più avanzato, sa spingere in avanti come aiutare dietro in caso di necessità. Corsa e sacrificio, per un fiato quasi infinito. Pure lui è un ragazzino, classe ’03.
Andrea Boron – valutarlo come un difensore non avrebbe senso: più che un terzino, l’ha fatto a inizio 2023 nel 4-4-2 disegnato da Cunico, e un laterale di fascia, a volte è sembrata un’ala pura. Troverete la sua valutazione tra i centrocampisti!
Tommaso Busatto – s.v
Filippo Ghiraldo – s.v.
Luis Marinello – s.v
Foto: FotoStampa Treviso FBC 1993
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