Triveneto Live 24! Oggi la nuova data per l’inizio dei playoff di serie C? Verona: in 2mila allo Zini. Triestina, con l’elmetto verso i playout. Udinese: c’è Brenner
giovedì 27 Aprile 2023 - Ore 09:30 - Autore: Staff Trivenetogoal
Giovedì 27 aprile
Ore 17.30 – Trento: “Alla salvezza ci abbiamo sempre creduto, perché tra tutti i comparti chiamati in causa c’è sempre stata fiducia, empatia, voglia di superare i momenti infernali nei quali alle volte siamo incappati, ma dai quali siamo sempre usciti. Sapevamo di dover dare ogni giorno qualcosa in più, e così abbiamo fatto, tirando poi fuori l’orgoglio e la dignità che sono figlie del popolo trentino, sempre danna nostra parte: basti pensare che prima della decisiva sfida contro il Novara, circa 100 ultras sono venuti a darci la carica, non potevamo tradire la loro stima”: esordisce così, in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, il tecnico del Trento Bruno Tedino, tra i principali fautori della cavalcata che ha portato i gialloblù alla salvezza senza neppure passare dai playout.
“Gli allenamenti non li abbiamo mai sbagliati – prosegue il mister – e questo è il top per un allenatore, vedere come il lavoro viene recepito in maniera massimale dalla squadra, ma è chiaro che ci sono stati dei momento in cui abbiamo avuto paura: il gol all’80’ subito nel match di andata contro il Novara poteva essere una mazzata incredibile, avrebbe sancito la chiusura della prima parte di stagione con la settimana sconfitta consecutiva, ma al 92′ è arrivato il pareggio, la lanternina che si è accesa e ci ha poi portato alla fine di questo bellissimo percorso”.
Un percorso che potrebbe gettare basi per il futuro, magari partendo dalla sua conferma e da quella del Ds Zamuner…
“Le basi per il futuro ci sono, questo Trento mi ricorda il Pordenone di cui ho fatto parte: c’è anche qua un club molto attento e stimolato, composto da persone serie e ambiziose, che si sono circondate di professionisti come Zamuner e Di Taranto che fanno invidia anche in Serie B. Per progettare e pianificare un futuro di medio-lungo corso non manca niente, un progetto tecnico di un certo tipo è possibile. E non mi dispiacerebbe farne parte, qua sono stato benissimo, sia a livello lavorativo che umano”.
A proposito di questo, i momenti brutti hanno avuto come contraltare quelli belli. Se dovesse sceglierne uno tra questi, quale direbbe?
“Sì, di momenti belli ce ne sono stati tanti. Ma se proprio devo dirne uno, scelgo il triplice fischio del match di sabato, che ha sancito la salvezza, un obiettivo impronosticabile a dicembre: abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Ed è stata poi la festa di tutti, ci ho messo 40′ dal campo a rientrare negli spogliatoi, con la gente che mi diceva “grazie”: ecco, quel grazie è un rimbombo su cui costruire qualcosa”.
Parlava di spogliatoio. Proprio i ragazzi le hanno tributato un Bruno is on fire che ricorda un certo Stefano Pioli…
“Fermi tutti, l’unico comun denominatore tra me e Pioli è il preparatore atletico Roberto Peressutti, che ha lavorato con me una quindicina di anni e ora è al Milan! (ride, ndr) So di essere stato un vero rompicoglioni con i miei ragazzi, ma l’ho fatto per loro, per spronarli a fare sempre meglio, e vedere che loro mi hanno ascoltato da subito è stata una grande soddisfazione”.
Ore 16.40 – Serie C: Il Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C., ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare il presidente del CdA e legale rappresentante pro tempore dell’ACR Siena 1904, Emiliano Montanari, per il mancato versamento, entro il termine del 16 marzo 2023, delle ritenute Irpef relative alle mensilità di gennaio e febbraio 2023, dei contributi Inps relativi al periodo di gennaio 22-febbraio 23, nonché del permanere, alla data del 16 marzo 2023, del mancato versamento delle ritenute Irpef riguardanti gli emolumenti dovuti ai tesserati per il periodo ottobre 2021-agosto 2022. Con l’applicazione della recidiva prevista dall’art. 18, comma 1, del CGS per le condotte ascritte nell’ambito di altro procedimento disciplinare. La società è stata deferita a titolo di responsabilità propria e a titolo di responsabilità diretta per le violazioni disciplinari ascritte al proprio legale rappresentante pro tempore. Con l’applicazione della recidiva prevista dall’art. 18, comma 1, del CGS per le condotte ascritte alla società nell’ambito di altro procedimento disciplinare
Ore 14.30 – Udinese: queste le dichiarazioni di Andrea Sottil alla vigilia di Lecce – Udinese: “Sono sempre contento quando c’è il ritmo gara e si gioca ravvicinato – commenta Sottil – si rimane sempre con una mentalità ed intensità elevata. Giorni di allenamento eseguiti bene, con entusiasmo. Chiaramente quando vinci attraverso un’ottima prestazione, è la miglior medicina per l’autostima per affrontare le partite successive. Hanno lavorato bene in questi giorni ed oggi abbiamo rifinito per preparare al meglio la partita di domani.” Sottil sottolinea con dispiacere la perdita per infortunio di Success nell’ultima gara: “mi dispiace parecchio per lui, perché è un bravissimo ragazzo ed un giocatore importante per noi. Dispiace veramente a tutti, eravamo tutti contenti per il suo gol. Però dobbiamo accettare quello che è accaduto, fa parte del gioco. Spero recuperi presto per tornare protagonista.” “Dispiace non avere tutti gli attaccanti a disposizione come nella prima parte di stagione – continua l’allenatore – perché, in questo modo, puoi costruire delle strategie di gara a mio piacimento, anche a partita in corso. Abbiamo scelte quasi obbligate, nonostante abbia totale fiducia nei miei giocatori. Avere avuto la rosa completa è stato sicuramente un valore aggiunto, qualcosa abbiamo pagato ma fa parte del passato. Il presente dice che siamo ancora qui in posizioni importanti e dobbiamo affrontare la partita a Lecce, tosta e difficile.” Sottil analizza gli avversari di domani: “In serie A gare facili non esistono, non era scontato o semplice battere la Cremonese, lo si vede ogni giornata ed è quello che penso. Il Lecce è ben allenato e ben organizzato, veloce di gamba. Nelle ultime partite il loro cammino dice che non hanno fatto bene, un punto in otto partite, ma li ho visti vivi con il Milan ed hanno giocatori capaci di saltare l’uomo, con tecnica e per tutti questi fattori dovremo essere pronti, soprattutto nell’approccio della partita. Lo pretendo dai miei ragazzi. Strategicamente sarebbe un errore non approcciare bene la partita, lo ribadisco – continua l’allenatore – soprattutto domani con una squadra che viene da un periodo negativo di risultati, gioca in casa e per la salvezza. Dovremo essere super concentrati fin da quando scenderemo dal pullman. La concentrazione e la lucidità fanno sempre la differenza, con un giusto equilibrio.” “Walace ancora a zero gol? Secondo me sta facendo un campionato importante, è cresciuto molto. Abbiamo lavorato tanto su molti concetti e migliorie che ha già fatto e che può ancora fare. Sa benissimo di essere dotato di un ottimo tiro ed anche preciso. Si tratta solo di volerlo di più ed alzarsi nella manovra di attacco, sono convinto che anche da lui potremmo aspettarci dei gol.” La difesa bianconera ha segnato ben 15 gol tra campionato e coppa: “è un altro aspetto che curiamo e fa parte della nostra identità. Mi piace attaccare con molti uomini nella manovra. La nostra forza è proprio nel gruppo, tranne Beto, abbiamo diviso i nostri gol tra centrocampisti e difensori, è un valore aggiunto e deve esserlo da qui alla fine, avendo capacità di inserimento e diverse soluzioni sui piazzati. Il secondo gol con la Cremonese è frutto del lavcoro, eseguito alla perfezione. Dobbiamo continuare a portare tanti uomini ad attaccare la porta.” – conclude Sottil.
Ore 12.20 – Padova: «Non ho mai fatto polemica perché sono sempre stato convinto che sarebbe arrivato il mio momento. A gennaio sia il direttore sportivo Mirabelli che l’allenatore mi avevano comunicato che sarebbe stato meglio per me cambiare squadra. Sono stato a un passo dall’andarmene, poi mi sono detto che non potevo lasciare Padova, anche a costo di trascorrere un anno in panchina. Avendo due anni di contratto, ero pronto a giocarmi le mie chance anche nella seconda stagione. E adesso i risultati mi danno ragione»: queste le dichiarazioni rilasciate su Tv7 Triveneta – e riprese dal “Corriere del Veneto” – da Igor Radrezza, centrocampista del Padova.
Ore 11.50 – Feralpisalò: Semuel Pizzignacco, portiere della neopromossa Feralpisalò, si è raccontato dalle colonne de Il Giornale di Vicenza: “Siamo felicissimi. È stato un miracolo, un’impresa per la quale abbiamo tutti lavorato sodo. È un traguardo che ci rende molto orgogliosi“. Anche se subito non avrebbe detto che la squadra dei Leoni del Garda avrebbe vinto il campionato: “Eravamo magari partiti con un obiettivo diverso. Volevamo realizzare qualcosa di grande, ma certamente la promozione diretta era un po’ inaspettata. A distanza di giorni, c’è la sensazione di aver fatto qualcosa di enorme“. Per la Feralpisalò andare in B è un traguardo storico. Ma per l’estremo difensore cosa rappresenta? “Per me è una grande rivincita personale. A Vicenza avevo già vissuto qualcosa di importante, ero felice, mi sentivo cresciuto e pronto per ottenere delle soddisfazioni. Poi per svariati motivi le cose non sono andate come volevo e volevamo“. Pizzignacco parla anche della sua situazione contrattuale: “Il Vicenza mi ha ceduto alla Feralpisalò a titolo definitivo, fino al 30 giugno 2025, con diritto di recompra. Dunque potrei anche fare ritorno a Vicenza? Potrei, se le società trovassero un accordo economico. Poi ovviamente vale anche la volontà del giocatore. Per ora sono concentrato a parare per la Feralpi, con cui mi trovo benissimo. Il futuro si vedrà, di sicuro ho un bel ricordo di Vicenza“.
Ore 11.20 – Südtirol: «Il Südtirol? Sta facendo un campionato sopra le aspettative, ad inizio anno non ci si aspettava potesse fare così bene. Bravi a fare questo tipo di percorso, hanno continuato molto bene e trovato la quadra giusta. Secondo me sono stati importanti l’ossatura che c’era l’anno scorso, assieme alla programmazione portata avanti nel tempo, che sono risultati il miglior mercato del Südtirol. Oltre a questo la mentalità che si è portata dietro. I playoff? Anche se non è la squadra più attrezzata potrà certamente dire la sua. Conta l’entusiasmo con cui arrivi, e gli episodi: la testa e le gambe comunque che ce le hai dato che sei arrivato a fine stagione»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Davide Voltan.
Ore 10.40 – Cittadella: «È un momento difficile, particolare per noi, ma dico che tutti ci tengono tantissimo a questa squadra e alla società, e so che soltanto restando uniti potremo raggiungere l’obiettivo della salvezza. Le difficoltà dell’ultimo periodo sono da ricercare a livello mentale, non fisico. Analizzando le gare, infatti, ci accorgiamo che le prestazioni ci sono state. Commettiamo errori che si possono evitare, e comunque devi avere la forza di rimediare allo sbaglio. Adesso mancano quattro partite, saranno finali: cerchiamo di interpretarle al meglio, dando tutto noi stessi mettendoci il cuore per salvarci. A Bari sarà fondamentale non commettere sbavature di alcun tipo: con i pugliesi e contro qualunque avversaria dobbiamo restare concentrati per tutti i novanta minuti, cercando di non fare errori. In questo torneo ogni mezzo sbaglio lo paghi perché davanti a te hai avversari forti, ecco che bisogna sempre tenere l’attenzione il più alta possibile. Non ho mai vissuto un momento del genere da quando vesto questi colori, ma la grande squadra esce nei momenti più complicati: quando ti ritrovi con l’acqua alla gola tiri fuori forze che nemmeno pensavi di avere»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Simone Branca, centrocampista del Cittadella.
Ore 10.20 – Südtirol: “Sono felicissimo di essere ancora qui, di aver prolungato il rapporto con l’FC Südtirol. E’ una riconferma importante. Sono contento perché quello che ho fatto in campo, quello che ho dimostrato con i fatti mi ha premiato ed ora devo ripagare la fiducia del direttore e della società nel futuro prossimo. Qui ho riconquistato la Serie B sul campo ed è quindi una soddisfazione doppia. Sono arrivato da una retrocessione e non è mai bello. Lo scorso anno abbiamo vinto in modo incredibile il campionato di Serie C e quest’anno stiamo facendo un campionato straordinario e vogliamo continuare su questa strada. Dove mi mette il mister io gioco senza problemi, anzi lo devo ringraziare per la fiducia che lui mi ha dato. Devo lavorare ogni giorno per poter dimostrare le mie qualità. Questa è la cosa più importante. Quest’anno ho vissuto anche l’incredibile emozione di segnare la prima rete in serie B, spero di ripetermi presto. So che non è facile, ma tutti i giorni lavoro anche per questo. Il campionato in corso, secondo me, è uno dei più difficili degli ultimi dieci anni, senza ombra di dubbio. I valori si sono molto livellati. Per quanto riguarda noi, stiamo facendo qualcosa di impensabile, di straordinario che rimarrà comunque nella storia, comunque vada. A bocce ferme, a fine campionato ci renderemo con di quello che abbiamo fatto. L’elemento che contraddistingue questa squadra è sicuramente lo spirito di sacrificio, la voglia di migliorarsi ogni giorno nel campo di allenamento. Tutto quello che diamo in questo contesto è quello che poi raccogliamo in partita. L’effetto di uno Stadio Druso gremito è qualcosa di veramente bello. All’inizio dell’anno non pensavamo di riempire lo stadio così, fin da subito. Si è creata un’alchimia immediata con i tifosi, una cosa bellissima che vogliamo portare avanti fino in fondo”. Queste le parole di Filippo “Pippo” De Col, subito dopo la firma del rinnovo. Il direttore sportivo Paolo Bravo esprime grande soddisfazione per il rinnovo di “Pippo” De Col: “E’ un giocatore che da quando è arrivato è cresciuto e, opinione mia personale, sta facendo meglio quest’anno che nella passata stagione in C, quindi è un giocatore che si è ritrovato. Probabilmente ha lasciato degli anni importanti, si è messo in discussione anche lui, in maniera assolutamente meritocratica ha pienamente meritato la riconferma da parte dell’FC Südtirol. Gli dico sempre che nella sua carriera ha più lasciato che ottenuto, quindi l’aver riconquistato la Serie B sul campo, lo ribadisco, per lui significa essersi rimesso in discussione e aver ritrovato una categoria che per le sue qualità era dovuta. Proseguiamo il consolidamento, ma questo non vuol dire avere la pancia piena. Spero che tutte le cose che stiamo facendo insieme costituiscano i mattoncini per costruire l’FC Südtirol del futuro. Il consolidamento è quello che ci permette di avere una base sempre più solida, ben sapendo che in Serie B devi mettere i mattoncini uno sopra l’altro tutti i giorni perché è un campionato dove tutti possono vincere contro tutti”.
Ore 10.00 – Südtirol: FC Südtirol è lieto di comunicare il prolungamento del contratto di Filippo De Col. Il precedente accordo sarebbe scaduto al termine della corrente stagione, ovvero il 30 giugno 2023. Il 29enne terzino-centrocampista di fascia destra ha esteso di un anno il rapporto con il club biancorosso, con nuova scadenza fissata al 30 giugno 2024. Originario di Pieve di Alpago, nato ad Agordo, in provincia di Belluno il 27 ottobre 1993, 183 centimetri per 80 chilogrammi di peso forma, Filippo “Pippo” De Col è un difensore esterno basso o centrocampista di fascia destra, di piede destro, capace di giocare anche sulla fascia mancina. Dotato di ottima resistenza fisica e di buona velocità è abile sua in fase difensiva che in fase offensiva. Al 5 marzo 2023 vanta complessivamente 221 gare di Serie B con una rete e 13 assist, a cui si aggiungono 15 presenze in Coppa Italia (1 rete). Nel campionato cadetto ha vestito le maglie dello Spezia Calcio nel 2014-2015 e dal gennaio 2016 al gennaio 2020 (141 gare, 1 gol e 10 assist), della Virtus Entella in due periodi: dal gennaio 2020 al giugno 2021 (58 partire, 2 reti in B) e in C1 nel 2012-2013, della SS Virtus Lanciano 2013-2014 (38 partite, 2 assist) guidata dall’ex tecnico dell’FCS Marco Baroni, del Cesena (5 gare) nel 2015-2016. Vanta 29 presenze (con 3 reti) nel campionato di serie C1 girone A più 2 gettoni nei play-off con la maglia della Virtus Entella nella stagione 2012-2013, disputata dopo l’anno in serie D (2 reti) al Legnago Salus dopo essere uscito dalla Primavera. E’ cresciuto nelle giovanili del Monza prima e del Milan poi. Dopo la stagione in C1 con la Virtus Entella, nell’estate del 2013 viene acquistato in comproprietà dall’Hellas Verona, che lo cede subito in prestito alla Virtus Lanciano in B dove disputa una stagione da protagonista. Nel 2014 viene ceduto allo Spezia, in B. Debutta con i bianconeri liguri il 16 agosto 2014 nel turno preliminare di Coppa Italia contro il Lecce segnando il suo primo gol con la nuova maglia. Nell’agosto del 2015 viene ceduto al Cesena, in prestito con diritto di riscatto per poi tornare allo Spezia. Il 23 gennaio 2020 il ritorno alla Virtus Entella tra i cadetti. Nell’estate del 2021 è approdato in biancorosso. Ha contribuito in modo determinante alla promozione in Serie B collezionando 29 presenze, impreziosiste da 2 reti. La prima rete in B l’ha siglata nel corso della stagione corrente nel match interno contro la capolista il Frosinone, il 4 dicembre 2022 (1-1): mettendo a segno il vantaggio al 24’, di testa. Al momento di rinnovale l’accordo vanta in stagione 32 presenze in 34 giornate. Ha vestito 4 volte la casacca della nazionale italiana under 20 e 2 volte quella dell’Under 21 compresa la gara del 5 marzo 2014 valida per la qualificazione all’Europeo di categoria Irlanda del Nord-Italia 0-2 con Luigi Di Biagio c.t. azzurro e Italia-Montenegro 4-0 del 4 giugno 2014. Una presenza, nel 2015 con la nazionale azzurra di serie B in occasione dell’amichevole on la Croazia Under 21 del 15 aprile 2015 (1-1).
Ore 09.30 – «Il Venezia? Ero fiducioso, nel senso che il valore della squadra non è quello di un gruppo da retrocessione. Purtroppo alcune stagioni nascono male e, se non si fosse intervenuti in tempo cambiando allenatore e direttore sportivo, oltre che tanti giocatori a gennaio, sarebbe potuta finire male. Secondo me il Venezia non si fermerà: non escludo che possa fare un altro filotto in queste ultime quattro giornate. Venezia-Modena? È una partita da tripla: tra le due forse è il Venezia quella che sta meglio, ma il Modena ha un allenatore bravissimo che conosco molto bene come Tesser. Guardate la sua carriera: dovunque sia andato ha lasciato il segno. Chi riuscirà a trovare l’equilibrio giusto fra fase offensiva e copertura alla difesa, porterà a casa la partita: sia il Venezia che il Modena hanno gli uomini per farla propria»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Gianfranco Bellotto, doppio ex di Venezia e Modena.
Mercoledì 26 aprile
Ore 20.00 – Verona: per l’importantissimo scontro salvezza in programma domenica alle ore 15 allo stadio Zini di Cremona, sono stati acquistati al momento dai tifosi del Verona 1820 biglietti (capienza 2.436 posti) del Settore Ospiti. La prevendita termina sabato alle ore 19.
Ore 19.40 – Triestina: “Mio figlio mi ha chiesto di dare un mano alla prima squadra e quella è la priorità. Non mi sono certo spinto per allenare, anzi ho lasciato quell’attività otto anni fa, ma c’era la questione legata al patentino. C’è comunque una continuità tra Gentilini, Muiesan e il sottoscritto. Se passeremo il turno dovrebbe nuovamente sovrapporsi la Primavera con i play-out contro il Sangiuliano. E in quel caso tornerò accanto a Gentilini. Gentilini? Ha esperienza, anche da giocatore, e qualità umane: ero convinto che avrebbe fatto bene. La nostra Primavera ha avuto risultati eccezionali, per la prima volta fra i professionisti farà i playoff ha 17 giocatori triestini e le scelte fatte per completare l’organico sono state azzeccate. Ci sono elementi interessanti, in primis Iacovoni, su cui valuteremo a fine anno la questione del contratto. A inizio stagione ho detto a Simone che il settore giovanile è l’unico valore per poter guadagnare qualcosa dalla gestione di una società. Purtroppo manca il campo sportivo ed è una situazione penalizzante. Vedremo se ci saranno i presupposti per ampliare la programmazione. Intanto invito i tifosi a sostenere la squadra sabato. Perché noi possiamo anche non esserci il prossimo anno, ma la Triestina rimane e i giovani sono il suo patrimonio più importante”. Queste le dichiarazioni di Mauro Giacomini, allenatore della Primavera e responsabile dell’area tecnica della Triestina, intervenuto oggi in conferenza stampa
Ore 19.00 – Vicenza: Questo il programma degli allenamenti della squadra biancorossa dal 26 al 28 aprile.
- Mercoledì 26/04, allenamento alle ore 10:00 e alle ore 15:00 – Sporting55;
- Giovedì 27/04, allenamento alle ore 15:00 – Sporting55;
- Venerdì 28/04, allenamento alle ore 10:30 – Sporting55;
Ore 18.30 – Udinese: Continua a prendere forma l’Udinese 2023/2024. Udinese Calcio è lieta di annunciare l’acquisto di Brenner Souza da Silva. L’attaccante brasiliano è stato prelevato dall’ FC Cincinnati a titolo definitivo ed ha firmato un contrato con il club bianconero fino al 30 giugno 2028. Brenner è una punta classe 2000 dotato di grande tecnica e capacità realizzativa abbinate ad ottime doti atletiche. Caratteristiche che gli permettono di agire da attaccante centrale ma anche di svariare su tutto il fronte offensivo. Nasce a Cuiabà il 16 gennaio del 2000 e, giovanissimo, si trasferisce al San Paolo per svolgere tutta la trafila del settore giovanile in uno dei club più prestigiosi del Sud America. Ad appena 17 anni si affaccia già in prima squadra segnando un gol in 4 partite di campionato nel 2017. L’anno seguente, colleziona 10 presenze tra Brasilerao, Copa do Brasil e Sudamericana condite da due gol. Nel 2019, si sposta in prestito alla Fluminense per poi tornare, l’anno successivo, al San Paolo. Il 2020 è l’anno della sua esplosione, segna, infatti, ben 21 reti, in appena 4 mesi tra agosto e dicembre dopo l’interruzione per la pandemia, tra Campionato, Copa do Brasil, Copa Libertadores e Copa Sudamericana. Nel 2021 viene acquistato dall’FC Cincinnati e vola in MLS confermando ancora le sue capacità realizzative con 8 gol realizzati nella prima stagione e ben 18, con 6 assist, nell’annata 2022. Quest’anno, nel campionato americano appena iniziato, è andato a segno una volta in 7 partite. Numeri espressione di un talento importante. Si è laureato campione del Sudamerica con la Nazionale brasiliana under 17 nel 2017. Per lui, a partire da luglio, inizierà l’esperienza in bianconero. Bem-vindo Brenner!
Ore 17.20 – Triestina: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa presso la sala stampa dello stadio “Nereo Rocco” da Matteo Piacentini, difensore della Triestina, a qualche giorno dalla clamorosa rimonta contro la Pergolettese, che ha permesso all’Alabarda di giocarsi la salvezza ai playout: “Recuperare ci fa bene. Abbiamo speso molte energie psico-fisiche, soprattutto mentali e nelle ultime due settimane abbiamo vissuto emozioni incredibili, sia per la partita con il Sangiuliano, e soprattutto l’altro giorno contro la Pergolettese a Crema, quindi, seconda me la pausa ci farà bene, ma dobbiamo essere bravi ad allenarci forte, perché non è finita. I giocatori del Sangiuliano li conosciamo, ci abbiamo già giocato contro. Hanno cambiato allenatore, ma questo andremo a vederlo insieme con il nostro tecnico. Vedremo come attaccarli e come difenderci e speriamo di arrivare al nostro obiettivo. Non ho mai giocato partite simili: ho giocato dei playoff, era una partita secca e avevamo un risultato su tre, qua è diverso perché hai sia l’andata che il ritorno. Questa situazione ci libera un po’ la mente dalle preoccupazioni, ma non del tutto perché sennò quello che abbiamo fatto fino ad adesso sarebbe inutile. L’obiettivo è sempre lo stesso, quello della salvezza. Le preoccupazioni ci sono sempre, quindi dobbiamo essere bravi a fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per acciuffare questa salvezza. Se giochi per il pareggio magari ti metti dietro e rischi di prendere gol. Solo questo sport può regalare queste emozioni”.
Ore 16.50 – Triestina: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa presso la sala stampa dello stadio “Nereo Rocco” da Alberto Masi, difensore della Triestina, a qualche giorno dalla clamorosa rimonta contro la Pergolettese, che ha permesso all’Alabarda di giocarsi la salvezza ai playout: “Io credo che questa pausa sia un bene, perché abbiamo fatto una rincorsa lunga, per arrivare a giocarci i playout e abbiamo speso tanto, soprattutto energie mentali e fisiche. Siamo sempre stati a rincorrere e credo che questa settimana serva anche un po’ per allenarci, ma anche per staccare un po’ mentalmente qualche giorno. Credo che sia la medicina più giusta. Il Sangiuliano è un’ottima squadra, ha dei giocatori che hanno fatto categorie superiori, però credo che dobbiamo pensare a noi stessi e credo che dobbiamo capire e essere consapevoli della forza che ha questa squadra e che ha avuto in questo periodo. Possiamo arrivare all’obiettivo, vogliamo prenderlo. Dobbiamo giocare per vincere tutte e due le partite. Nella partita ci sarà un’altra partita, quindi dovremo riuscire a interpretarla bene e a cercare di colpirli. In un modo o nell’altro dovremo riuscire a vincere. Secondo me dobbiamo essere bravi a sfruttare la prima in casa e poi ci andremo a giocare il tutto per tutto là. Con la Pergolettese dovevamo pensare solo a noi stessi perché ci serviva solo vincere, però le altre partite le guardavamo quando non vincevamo. Adesso abbiamo la testa un po’ più libera e questo ci aiuta a pensare solo al Sangiuliano. Sappiamo che dobbiamo comunque fare una vittoria. Secondo me siamo una squadra consapevole di quello che dobbiamo andare a prendere. Daremo tutto, come abbiamo sempre fatto, per andarci a prendere questa salvezza, per noi, per la gente, per tutti. Penso che anche giocare per il pareggio, come potrebbero fare loro, non sia una cosa facile, perché quando pensi di giocare per il pari ti metti un po’ più dietro, concedi più campo all’avversario, ma noi dobbiamo essere spensierati nel dover cercare di andare a vincere. Faremo due partite che proveremo a vincere, come abbiamo fatto in tutte le altre partite. Mi è capitato poche volte di andare a giocare per un pareggio. Magari al 70′ certe volte un punto ti può andar bene, però non è che giochi per il pareggio. Sei più accorto, mentre noi dobbiamo cercare di essere liberi e di fare gol e poi rischi di perdere la partita. Ma questo problema non ce l’abbiamo, perché almeno una delle due partite le dobbiamo vincere. Da fuori la partita di Crema è stata bruttissima per un certo verso, poi bellissima, perché è stato una liberazione. Poi il fatto di non poter giocare. Era una vita che non provavo una tensione simile. Ero lì con il telefono a guardare i risultati degli altri… E’ stata una gioia incredibile, così come quella della settimana prima, perché appena entrati nello spogliatoio aveva fatto gol il Piacenza. Sono state due settimane di emozioni grandissime. Io e Matteo Piacentini abitiamo pure insieme, ci riguardavamo le azioni, i gol. E’ stato bello, perché il calcio sa regalarti anche emozioni positive. Finora sono state positive, speriamo sia così anche tra tre settimane”.
Ore 16.00 – Treviso: Solidità, freschezza, talento, precisione, dinamicità e tecnica, senza scordarsi di qualche pasticcio ogni tanto. Non sarebbe credibile senza qualche errorino. Tutti li commettono, anche il reparto centrale della prima in classifica. Così, in breve, il centrocampo del Treviso, che, proprio come la difesa, si è vista stravolgere diverse volte nel corso della stagione, sia a causa di diversi innesti nel periodo della rivoluzione di dicembre, non quella decabrista del 1825, ma d’organico, sia per alcuni cambi di modulo e di tattica. Perfetti non si può essere, bisogna imparare ad adattarsi alle situazioni, anche quelle più spiacevoli. Cunico l’ha saputo fare al meglio, valorizzando nei momenti più opportuni della stagione gli interpreti di una rosa fuori categoria. Ora, finalmente dopo dieci anni di agonia, la squadra potrà competere in una categoria nazionale, la Serie D. Ma andiamo a valutare, prima collettivamente e poi singolarmente, il centrocampo biancoceleste. Rimanere stretti di voti ci sembra quasi impossibile, d’altronde il Treviso ha vinto il campionato!
7.5 centrocampo
Con gli innesti di dicembre, il centrocampo si è rafforzato e non poco. Mancava un regista ed ecco Malagò approdare nella Marca, serviva un centrocampista di sostanza visto il lungo infortunio di Masoch, ed ecco Simeoni al servizio dell’allenatore. Senza dimenticarsi di Boron, il Theo Hernandez trevigiano, che ha giocato in quasi tutti i ruoli del centrocampo: gli è mancato solo il ruolo di mediano, ma quel compito lasciamolo a chi di piedi educati se n’intende. Fondamentale De Poli, a nostro modo di vedere il giocatore più importante dell’intera rosa dopo Sottovia (nessuno può raggiungerlo al momento), e Soncin, frizzante e sempre presente quando chiamato in causa. Il Treviso, tra i convocati lo ha sempre inserito nella lista dei centrocampisti, ma per noi è un attaccante, quindi di Marcolin parleremo nel prossimo articolo, in cui andremo a dare i nostri voti al reparto offensivo biancoceleste. Tiriamo le somme, però: il reparto centrale ha ben figurato, si è dimostrato a tratti debole e fragile, ma con il lavoro e la qualità tecnica in certe situazioni, così come con la fisicità e l’agonismo in altre, ha saputo dominare la maggior parte delle avversarie nel corso della stagione. 7.5!
6.5 Matteo Malagò
A Cunico serviva un regista ed è stato accontentato. Approdato a dicembre a Treviso, Malagò si è subito inserito all’interno del gruppo squadra, sfornando prestazioni di alto livello. Qualche ricaduta nel corso della stagione c’è stata, ma alla fine si è rivelato il giocatore giusto per far funzionare al meglio le manovre di gioco. Forse un po’ lento in certi movimenti.
8.5 Alberto De Poli
Di gran lunga il giocatore di maggior talento dell’intera rosa. Da trequartista nel 3-4-1-2 o da mezzala nel 3-5-2, senza dimenticarsi dell’iniziale 4-4-2, è cambiato ben poco, con la sua tecnica è spesso risultato decisivo. Che sassata con la Piovese! Dribbling a profusione, una visione di gioco non da Eccellenza. Stagione molto positiva per l’ex Fiorentina (ha un trascorso tra le giovanili della Viola) e uno dei veterani della rosa. L’attaccamento alla maglia si è fatto notare, speriamo possa rimanere a lungo. Unica pecca? Poteva segnare di più!
7 Nicolò Simeoni
Verso la fine della stagione Cunico gli ha preferito altri giocatori, ma con la sua fisicità in mezzo al campo è spesso risultato decisivo, siglando ben tre reti in campionato. Anche lui si è ambientato fin da subito, non solo in spogliatoio. Dentro l’area di rigore avversaria si è spesso fatto notare, così come a manovra in corso con giocate fuori dal comune per categorie simili. Approvato? Sì!
6.5 Stefano Mosca
Non sempre presente, come nell’ultima partita di campionato vinta per 2-0 contro il Giorgione, ma utile alla causa. Un giocatore più duttile di lui forse in questa rosa non c’è: diciamo che se la gioca con il buon Boron. È stato utilizzato sia da braccetto della difesa a tre, sia da esterno che da interno di centrocampo. Il suo secondo nome è “duttilità”. In campo non si può non notare per la sua chioma voluminosa, così come per l’impegno e la dedizione che ci ha sempre messo quando utilizzato. Tipico giocatore che ogni allenatore vorrebbe in squadra.
7.5 Andrea Boron
Uno dei più scatenati durante la festa promozione, solo per farvi capire quanto si sia preso a cuore la causa biancoceleste. Arrivato anche lui assieme a Simeoni e Malagò a dicembre, si è subito preso i galloni del titolare sulla fascia sinistra. Cross, cross, sgroppate e accelerazioni. Così, in breve, lo si potrebbe definire. Inoltre, di assist decisivi ne ha forniti. A tratti, soprattutto quando si è tinto i capelli di color platino, mi ha ricordato Theo Hernandez, con le dovute misure e distanze. Anche da interno di centrocampo ha spesso detto la sua. Con il Giorgione si è anche spesso allargato per servire i compagni che si erano inseriti in mezzo all’area. Una buona stagione!
6.5 Yari Masoch
Al Treviso Masoch ci è da un po’ di tempo in più rispetto ai suoi compagni, ma nel corso di quest’annata non ha giocato così tanto. Spesso fermo ai box per diversi problemi fisici, siamo sicuri si sia fatto sentire comunque a forza di insegnamenti e consigli allo spogliatoio, soprattutto ai più giovani. Chissà che Salviato non gli abbia insegnato al meglio! Sarebbe stato un piacere vederlo esultare per il rigore del possibile 7-1 contro la Robeganese Fulgor Salzano al Tenni, ma si è fatto parare la conclusione dal dischetto. Avrà modo di rifarsi.
7 Alex Soncin
Anche lui non sempre presente, ma utile in mezzo al campo. Dinamismo e qualche percussione in avanti, che fanno sempre bene alla squadra e che ogni allenatore apprezza, centrocampista dai buoni piedi a dal buon tempo di gioco. Anima della festa, vuole presentarsi in un’intervista dei prossimi giorni con la parrucca biancoceleste (e chi glielo impedisce!) con cui ha sfilato sul prato del Tenni per due buone orette dopo il triplice fischio dell’arbitro di domenica. Vero cuore trevigiano: giocatori così servono all’ambiente.
Ore 11.20 – Padova: «La favorita è il Padova, non c’è neanche da dirlo, ma non verremo in gita: cercheremo di fare un’impresa. Non è questo il momento di stravolgere niente negli allenamenti: adesso serve solo stare tranquilli e pensare a lavorare bene, soprattutto con intensità, in attesa di una data certa. Abbiamo disputato un girone di ritorno strepitoso nel quale abbiamo raccolto più punti dell’andata, pertanto siamo molto contenti: avere fatto cinquantuno punti e giocarsi un play off con una squadra come il Padova per noi è un onore. Il 3-0 all’Euganeo? Gli è stata data la giusta importanza con il filotto di risultati successivi. Non credo al discorso della bestia nera, è stata più una casualità fare due vittorie con il Padova che senz’altro sono state storiche per la nostra società. Sicuramente non incontreremo lo stesso Padova affrontato in campionato: adesso è molto quadrato, ha ottenuto grandi risultati e si è messo bene in pista. Sappiamo di dover vincere per passare il turno e cercheremo di mettere in difficoltà una squadra molto forte consapevoli che sarà molto difficile. Non siamo presuntuosi, sappiamo che è un po’ Davide contro Golia ma ci metteremo il massimo impegno»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Alberto Villa, tecnico della Pergolettese.
Ore 11.10 – Venezia: Lunedì, in occasione di Venezia-Modena, verrà consegnata una maglia personalizzata del Venezia FC all’ex difensore e bandiera arancioneroverde Simone Pavan. Pavan ha vestito la maglia del club dal 1995 al 2002, totalizzando 3 gol e in 175 partite tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, contribuendo alle promozioni in Serie A del Venezia nelle stagioni 1997/98 e 2000-2001.
Ore 10.40 – Pordenone: «I ramarri hanno finito il campionato nel miglior modo possibile, guadagnando il secondo posto e l’accesso diretto alla fase nazionale. Importante sarà ora l’aspetto mentale. Tutte le squadre rimaste in lizza sono arrivate a questo punto più o meno allo stesso livello di fatica, sia fisica che emotiva. Partire con la testa libera e con la convinzione nei propri mezzi sarà fondamentale. Di Carlo dovrà far emergere in tutti lo spirito di gruppo, il senso d’appartenenza e la voglia di sognare tutti insieme. Mimmo è un maestro anche in questo: sono convinto che la sua riconosciuta esperienza varrà moltissimo. Saprà certo fare in modo che ognuno dei giocatori a sua disposizione affronti questa preparazione con grande voglia ed entusiasmo. Io sono fiducioso, perché secondo me questo gruppo nella partita secca non è secondo a nessuno e potrà avvalersi del tifo e dell’amore di tutto il popolo neroverde»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Fabio Rossitto, ex allenatore del Pordenone.
Ore 09.30 – «Quattro venete ai playoff? È il risultato di un buon lavoro costruito nel tempo, mi riferisco soprattutto alle sorprese Virtus Verona e Arzignano. Per il calcio veneto è un grande segnale. Il Vicenza? Non doveva essere l’ammazzacampionato, ma la favorita per la promozione sì: è una squadra fortissima dalla trequarti in su che ha avuto delle lacune a centrocampo e soprattutto in difesa, anche a causa di alcuni infortuni. C’era il tempo per migliorare la situazione a gennaio e intervenire e inspiegabilmente non è stato fatto. Il Padova? Mi pare abbia ben assimilato le lezioni di Torrente: vedo una squadra in crescita, darà fastidio a molte. Credo sia in linea con gli obiettivi: ha un po’ ridimensionato rispetto agli altri anni ma ai playoff potrà recitare un ruolo da protagonista, anche perché è cresciuta molto nel girone di ritorno. La Virtus Verona? È la vera sorpresa in positivo, devo fare i complimenti a Gigi Fresco che si dimostra non solo un manager ma anche un bravo allenatore, un uomo di calcio che riesce con un mix di giocatori di esperienza e giovani a costruire piccoli capolavori: sarà una mina vagante ai playoff. L’Arzignano? Tanto di cappello alla società, all’allenatore e alla programmazione del club. Negli ultimi 4/5 hanno conquistato due promozioni dalla D, sono retrocessi nell’anno pandemia ma hanno imparato molto da quell’esperienza e i risultati si sono visti. Dall’inizio hanno giocato un buon calcio, sempre oltre la metà della classifica, vincendo gare importanti con Pordenone e Vicenza. Si sono regalati un sogno»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Gianni Grazioli, direttore generale dell’Associazione Italiana Calciatori e coordinatore del Club Italia della Figc.
Martedì 25 aprile
Ore 22.30 – Treviso: Non è stato uno dei principali protagonisti del Treviso nella cavalcata verso la Serie D, a causa di diversi problemi fisici che ne hanno frenato l’ascesa nel corso della stagione, ma Yari Masoch, centrocampista biancoceleste, ha voluto commentare la promozione trevigiana con un post su Instagram. Di seguito, le sue parole: “La Quadratura del Cerchio. Un viaggio iniziato due anni fa, in un momento difficile, che ho voluto affrontare come sempre di petto, sfidando me stesso. Una scelta tosta, perché impegnativa e costellata di ostacoli di ogni tipo, non solo e non tanto legati al campo, ma alla mia vita a tutto tondo. Scelta che ora so essere stata giusta. E oggi, dopo le innumerevoli navette sull’A27, dopo le delusioni, i sacrifici, gli infortuni, i troppi gufi, le lacrime, gli insulti, i leoni da tastiera e quelli da bar, sono qui a festeggiare una vittoria storica. Storica perché arriva con questa maglia, con questi colori, in questa splendida città e in questo magico stadio, al fianco dei Fioi della Sud. Storica per me. Grazie ai miei compagni, allo staff, alla società e ai nostri tifosi, vi porterò sempre tutti nel mio cuore. Grazie alla mia famiglia e a te Gigi, siete stati fondamentali per me. Grazie a me stesso, per non aver mai mollato, per l’impegno e la dedizione che riverso nelle cose, per tenere alta, sempre, la fiamma delle mie passioni. Se da bambino, prendendo a calci quel solito pallone, nella mia terrazza di Gosaldo, mi avessero detto che un giorno avrei riconquistato la serie D a Treviso, col Treviso, avrei pensato di stare sognando…perché piccoli o grandi che siano, si vive di sogni. Oggi, il mio sogno, è più vivido che mai!”.
Ore 20.40 – Vicenza: 14 sconfitte stagionali, 47 gol subiti e solo 10 vittorie in casa: sono questi alcuni dei numeri impietosi della regular season del Vicenza in cui i biancorossi hanno cambiato anche tre allenatori in conseguenza di un rendimento poco costante in tutto l’arco del campionato. Il Lane non ha mantenuto le aspettative a causa di “fantasie tattiche” troppo complicate da applicare che sin dalla scorsa estate lasciavano presagire che i biancorossi avrebbero faticato ad essere “l’ammazzacampionato” pronosticata da gran parte degli addetti ai lavori, e non sono stati sufficienti nomi di lusso per la C, così come a poco è servito avere bomber Ferrari capace di siglare 19 reti e superare il suo record realizzato a Pescara.
Il Vicenza ha così chiuso la regular season al settimo posto dietro a compagini ben meno quotate quali Lecco, Pro Sesto, Virtus Verona e al Padova partito con budget ridimensionato rispetto agli anni scorsi. Non tutto però è da buttare in questa strana stagione del club di Renzo Rosso che grazie a Dan Thomassen ha vinto la Coppa Italia di C e ha guadagnato l’accesso alla fase nazionale dei playoff, ovvero una bella scorciatoia per arrivare in fondo e provare a conquistare l’obiettivo.
Per i biancorossi non sarà semplice ma i playoff sono un nuovo torneo e, a causa del deferimento del Siena, il Vicenza scenderà in campo fra circa venti giorni, un tempo piuttosto lungo in cui il tecnico danese avrà la possibilità di lavorare soprattutto nell’aspetto mentale per innestare autostima e fiducia in un gruppo che durante tutto il campionato ha deficitato nella sicurezza dei propri mezzi.
La lunga attesa per il rientro in campo favorirà altresì il rientro di giocatori fondamentali nelle dinamiche del match: Ierardi, Valietti, Dalmonte e Bellich recupereranno e avranno la possibilità di trovare la condizione necessaria per essere utili. Altro fattore importante da non sottovalutare almeno nel primo turno dei playoff sarà l’essere testa di serie in quanto squadra vincitrice della Coppa Italia, cosa che garantirà il passaggio del turno in caso di doppio pareggio nelle sfide di andata e ritorno.
In definitiva il Vicenza ha l’ennesima possibilità di svoltare la stagione, rimettersi in carreggiata e far esultare tifosi e proprietà sempre presenti, ma avrà l’obbligo di scendere in campo con determinazione ed energie diverse da quelle mostrate contro il Piacenza, in cui giocatori che avevano avuto poco minutaggio sono parsi spenti e poco motivati, una cosa rilevante anche per l’allenatore del Vicenza che al termine della partita si è espresso in questo modo: “Dobbiamo essere più bravi di oggi nel dare quell’energia nella manovra e avere un po’ più di coraggio proprio nel gioco”.
Ore 18.45 – Treviso: Non poteva essere altrimenti. E menomale che sia finita così. Sto parlando sia della promozione del Treviso in Serie D, dopo un’agonia durata dieci anni tra campionati regionali, più di venti allenatori che si sono sostituiti in panchina e una valanga di presidenti che hanno fatto promesse e non ne hanno quasi mai mantenuta una, e anche del fatto che la difesa biancoceleste è stata la meno perforata di tutto il girone B di Eccellenza veneta. Per una piazza storica come quella del capoluogo della Marca, che ha visto una stagione di Serie A e diverse annate di B, così come destreggiarsi sul prato del Tenni campioni di altissimo livello come Bonucci, Handanovic, Maggio, Poli, Acquafresca per citarne alcuni, non poteva essere che così. Anche perché la rosa assemblata a inizio stagione, e stravolta a dicembre, di grandi interpreti per la categoria ne ha avuti a bizzeffe. Numeri alla mano, la difesa del Treviso ha incassato 31 reti, meno due rispetto alla seconda miglior difesa, quella della Calvi Noale, acerrimo rivale biancoceleste per la corsa alla promozione diretta. Andiamo a vedere, però, i voti che abbiamo deciso di assegnare prima alla difesa del Treviso.
7 Difesa
Il reparto arretrato di Cunico ha spesso retto bene, non facendosi bucare in molte occasioni, ma altre volte ha concesso fin troppo, con qualche errorino soprattutto nelle sfide più delicate. La retroguardia ha anche spesso cambiato interpreti e disposizione. Si è passati da una difesa a quattro a un nuovo assestamento con un terzetto di difesa. Questo, soprattutto dopo i nuovi innesti di dicembre. Con il ritorno di Boscolo Berto al centro del reparto, poi, questa nuova difesa a tre è stata confermata in blocco. La difesa della prima in classifica, della squadra meno battuta del girone e composta da giocatori fuori categoria, non poteva essere valutata se non in questo modo, con un voto più che sufficiente.
6.5 Lorenzo Lombardi
La giovane età, è un 2003, spesso non l’ha aiutato, ma l’estremo difensore biancoceleste ha saputo sfoderare prestazioni di alto livello e parate di tutto rispetto. Buoni riflessi e un attaccamento alla maglia che si sono fatti sentire. Qualche pasticcio l’ha combinato, come nella partita contro il Portomansué, persa per 0-2 al Tenni, ma in fin dei conti un ragazzino può essere perdonato. Anzi, lui andrebbe elogiato: ha difesa con onore e grande caparbietà la porta di una squadra dal gran blasone. Una nobile decaduta che sta cercando di ripartire anche dai più giovani, proprio come lui. Chissà che nel corso della prossima stagione in Serie D possa essere ancora lui il portiere titolare.
s.v. Riccardo Fiorenzato
Troppo poco per valutare le sue prestazioni. Sarebbe servito vederlo di più all’opera, ma vogliamo sottolineare la sua bontà d’animo durante la festa promozione sul campo del Tenni. Generoso al massimo: si è sbattuto in continuazione per cercare di regalare magliette con la scritta “Ndemo via” a più tifosi possibili, ha posato con chi gli chiedeva una foto sempre, e ho sentito spesso definirlo dagli addetti ai lavori “un ragazzo dal grande cuore”. Insomma, un uomo, scusate, un “ragazzino” spogliatoio. Anche lui è giovanissimo, è un 2004. Dai baffi che porta non sembrerebbe…
5.5 Albinot Shukolli
Qualche sbavatura di troppo (per citarne una il cartellino giallo senza senso preso dopo 3′ nella decisiva partita contro il Giorgione di domenica per uno spintone da dietro a un avversario). Spesso si è incartato da solo, ma anche lui è un ragazzino. Stessa età di Fiorenzato, ma difensore roccioso e dal buon fisico. Pecca un po’ in corsa e qualità tecnica, ma ha tutto il tempo di crescere e migliorare.
7 Simone Salviato
Esperienza e carisma al servizio di Cunico. Si è definito lui stesso pesante da sopportare in un post su Instagram degli ultimi giorni, forse per i consigli continui che si è sentito di dare al gruppo vista la sua grandissima esperienza, ma come si fa a rifiutare un suo appoggio? Ha sfiorato la Serie A e ha disputato molte annate in B tra Novara, Livorno, Bari e quant’latro: ora al Treviso, per la seconda stagione di fila. Non sempre ha giocato, ma in campo si è fatto sentire. Si è preso anche l’incarico di battere le punizioni… Tuttofare.
7.5 Davide Boscolo Berto
Rientrato da un infortunio per la fine del campionato, ha ridato solidità al reparto e si è preso il ruolo di titolare fisso al centro della difesa a tre. Tutto ha ruotato attorno a lui. Solido.
7 Nicolò Severgnini
Arrivato a dicembre dal Mestre assieme ad altri quattro giocatori. E’ quasi sempre sceso in campo dal 1′ e ha trasmesso certezze alla difesa. Prima da centrale nella difesa a quattro, poi da braccetto di sinistra in quella a tre. Riconfermarlo per la prossima stagione in Serie D, conosce bene la categoria, non sarebbe una brutta idea.
7 Gianluca Stefani
Ha trovato più continuità con il passaggio al 3-5-2 o 3-4-1-2 da laterale a tutta fascia. Duttile e utile. Scusate il gioco di parole. Il tecnico biancoceleste ha saputo valorizzarlo al meglio. Sa agire sia da terzino che più avanzato, sa spingere in avanti come aiutare dietro in caso di necessità. Corsa e sacrificio, per un fiato quasi infinito. Pure lui è un ragazzino, classe ’03.
Andrea Boron – valutarlo come un difensore non avrebbe senso: più che un terzino, l’ha fatto a inizio 2023 nel 4-4-2 disegnato da Cunico, e un laterale di fascia, a volte è sembrata un’ala pura. Troverete la sua valutazione tra i centrocampisti!
Tommaso Busatto – s.v
Filippo Ghiraldo – s.v.
Luis Marinello – s.v
Ore 18.00 – Verona: L’esterno del Verona Depaoli ha parlato a L’Arena della lotta salvezza e del momento di forma degli scaligeri: “Non guardiamo indietro ma avanti. Per la prima volta abbiamo giocato prima dello Spezia e questa volta la pressione l’abbiamo messa ad altri. È stata una grande vittoria quella sul Bologna. I risultati sono andati bene. Ora siamo in gioco. Se vinciamo a Cremona è tutto di nuovo in discussione. Dobbiamo fare più punti possibili. Questo ci siamo detti a gennaio prima della trasferta di Torino. 35 punti per la salvezza? Meglio trentasei, poi vedremo alla fine”.
Ore 17.00 – Venezia: Questo il messaggio recapitato nella nostra redazione in questi minuti del presidente del Venezia Duncan Niederauer: “Spero che tutti abbiano trovato il tempo di riflettere sull’importanza della Festa della Liberazione, nonché di celebrare la festa di San Marco, così cara a questa città Domenica abbiamo assistito a un’altra grande partita: anche in questa occasione abbiamo giocato insieme, con fiducia, e siamo stati decisivi quando serviva. Abbiamo parlato con la squadra prima della recente serie di partite: giocare contro sei squadre che ci precedevano in classifica era un’opportunità importante. Hanno sfruttato al meglio questa opportunità. Quattro vittorie, una sconfitta e un’altra partita da disputare lunedì. Dobbiamo continuare così, mentre affrontiamo i prossimi passi del nostro cammino, uno dopo l’altro. Abbiamo anche parlato con la squadra del buon risultato della squadra nel 2020. Hanno conquistato 18 degli ultimi 30 punti per concludere la stagione in bellezza, conquistando la salvezza e costruendo lo slancio per il campionato 2020/21. Nel complesso, è un grande risultato quello di Vanoli e dei ragazzi nelle ultime partite. Siamo molto grati ai tifosi per il modo in cui ci hanno sostenuto e la loro energia sarà importante lunedì per aiutarci a mantenere lo slancio che abbiamo costruito. Una prima squadra più forte, una Primavera che ha conquistato un posto nei playoff e la nostra squadra femminile che gioca la semifinale di Coppa Italia ci danno molte ragioni per essere orgogliosi. Forza Venezia!”
Ore 16.26 – Venezia: In occasione della partita della semifinale di coppa italia femminile di domani tra Venezia e Spezia, chi assisterà alla partita potrà acquistare il biglietto di curva sud e distinti della partita venezia-modena al costo di 5 euro. I biglietti potranno essere acquistati domani esclusivamente presso il Taliercio a partire dalle ore 14.00.
Ore 15.31 – Tifoseria: Con un totale di 11978 presenze in diciannove partite i tifosi biancorossi si piazzano al primo posto della classifica delle squadre con maggior seguito in trasferta. Al secondo posto vi è il Padova a quota 5348 mentre la Triestina è settima con 1500 tifosi in trasferta nell’arco dell’intero campionato.
Ore 15.08 – Udinese: Udinese Calcio comunica che il calciatore Isaac Success, all’esito degli esami strumentali effettuati, ha riportato una lesione muscolare al retto femorale della coscia destra. Simone Pafundi, invece, ha riportato un trauma contusivo alla spalla destra senza interesse capsulo-legamentoso. Pafundi, pertanto, non ha potuto prendere parte al raduno della Nazionale italiana under 20 per il quale era stato convocato ed è rientrato a Udine. Per entrambi i calciatori la prognosi sarà valutata giorno per giorno.
Ore 14.20 – Hellas Verona: Arrivano le decisioni del giudice sportivo dopo l’ultimo turno di campionato. Nel Verona fermato Davide Faraoni per cumulo di ammonizioni: “FARAONI Marco Davide (Hellas Verona): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione)”.
Ore 13.00 – Arzignano: «𝘈𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘶𝘯𝘵𝘰 𝘶𝘯 𝘵𝘳𝘢𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘤𝘰. 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘪 𝘴𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘶𝘱𝘦𝘳𝘢𝘵𝘪. 𝘕𝘦𝘴𝘴𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘪 𝘢𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢𝘷𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘦𝘱𝘪𝘭𝘰𝘨𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘢𝘨𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦. 𝘏𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘵𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘦 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘧𝘪𝘯 𝘥𝘢𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰, 𝘤𝘩𝘪 𝘦’ 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘦 𝘤𝘩𝘪 𝘦’ 𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘥𝘢 𝘧𝘢𝘤𝘦𝘯𝘥𝘰. 𝘚𝘰𝘯𝘰 𝘷𝘦𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘰𝘳𝘨𝘰𝘨𝘭𝘪𝘰𝘴𝘰 𝘥𝘪 𝘭𝘰𝘳𝘰 […] 𝘖𝘨𝘯𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘢 𝘧𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘢 𝘴𝘦’. 𝘐𝘭 𝘙𝘦𝘯𝘢𝘵𝘦 𝘤𝘪 𝘩𝘢 𝘣𝘢𝘵𝘵𝘶𝘵𝘰 𝘦 𝘷𝘦𝘥𝘳𝘦𝘮𝘰 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘢𝘵𝘵𝘢𝘳𝘤𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘴𝘪𝘮𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘢. 𝘋𝘰𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘷𝘪𝘷𝘦𝘳𝘭𝘢 𝘣𝘦𝘯𝘦, 𝘤𝘪 𝘷𝘶𝘰𝘭𝘦 𝘦𝘯𝘵𝘶𝘴𝘪𝘢𝘴𝘮𝘰 𝘦 𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘢𝘱𝘦𝘷𝘰𝘭𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘢𝘷𝘦𝘳 𝘨𝘪𝘢’ 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘵𝘢𝘯𝘵𝘰. 𝘔𝘢 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘣𝘢𝘴𝘵𝘢. 𝘗𝘰𝘴𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘵𝘰𝘨𝘭𝘪𝘦𝘳𝘤𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘴𝘰𝘥𝘥𝘪𝘴𝘧𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 […] 𝘈𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘤𝘢𝘭𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘢 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘢. 𝘌 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘦’ 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘮𝘦𝘳𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘭𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘷𝘦𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘢𝘭 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘰. 𝘏𝘰 𝘢𝘷𝘶𝘵𝘰 𝘭𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘵𝘶𝘯𝘢 𝘥𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘦𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘧𝘢𝘯𝘵𝘢𝘴𝘵𝘪𝘤𝘰. 𝘌 𝘯𝘰𝘯 𝘦’ 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘪𝘵𝘢». Queste le dichiarazioni di Giuseppe Bianchini dopo la matematica conquista dei playoff, in cui l’Arzignano affronterà il Renate
Ore 12.30 – Virtus Verona: “Risultato strameritato: essere sotto 1-0 con la Juve, che aveva tutti i migliori tranne chi è in prima squadra, e fare una rimonta così, dopo che abbiamo fatto anche malino, non era facile e abbiamo fatto bene secondo me. Diciamo che sono rigori un po’ pignoli, ma mi dà l’idea che hanno rispettato lo stesso metro. Magari nel gioco inglese passano, quello di Fabbro è stato uno spalla a spalla energico, tante volte non lo danno. O c’erano entrambi o nessuno dei due, la differenza è che noi lo abbiamo segnato. Volevo evitare il Novara, è l’unica squadra che ha fatto più punti di noi negli scontri diretti. Con le altre meglio noi, l’unica con cui siamo andati peggio sono stati loro. È pieno di avversari di qualità con annate altalenanti in questi playoff”. Queste le dichiarazioni di Luigi Fresco dopo la conquista del sesto posto e dei playoff, in cui la Virtus Verona affronterà al primo turno il Novara
Ore 10.40 – Trento: «Novara ci ha cambiato la stagione all’andata e ci ha dato la salvezza nel ritorno. Ci tenevo a chiudere così il campionato in casa mettendo la mia firma, ma mi sarebbe andato bene anche se non fosse arrivato il mio gol: l’importante era salvarsi. Il mio futuro? Se non mi cacciano io resto (ride, ndr). Io ho un contratto di un altro anno: speriamo di proseguire insieme ancora per tanto tempo, se fosse per me vorrei anche prolungare. La società è ambiziosa e ha voglia di crescere. Per come eravamo messi a gennaio siamo fieri del risultato raggiunto: certo, la salvezza era l’obiettivo minimo ad inizio anno. Avevamo una buonissima squadra anche all’andata, forse non amalgamati bene»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Cristian Pasquato, jolly offensivo del Trento.
Ore 09.30 – «La piazza d’onore nel girone A, che ci permette di essere fra le top 8 del campionato, è già di per sé un risultato importante e un buon punto di partenza per affrontare in pratica un nuovo torneo. Non concederà margini di errore, ma al tempo stesso sarà altamente stimolante e competitivo. Squadra, mister, staff, società e tifosi dovranno fare ancora più quadrato per affrontarlo nel migliore dei modi. Abbiamo tutto il tempo per prepararci al meglio in vista della prima sfida. Esserci classificati secondi ci consente di essere teste di serie nel sorteggio e ci garantisce la possibilità di disputare il ritorno al “Tognon”, che sarà certamente tutto esaurito. La spinta dei nostri fan potrà trascinarci verso il successo e il passaggio alle semifinali, indipendentemente dall’avversario che ci troveremo di fronte. Siamo consapevoli del nostro valore: mettendo in campo la nostra qualità, dopo aver lavorato con la giusta umiltà, potremo giocarcela sino in fondo con tutti»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Matteo Lovisa, responsabile dell’area tecnica del Pordenone.
Lunedì 24 aprile
Ore 23.30 – Treviso: Artefice della promozione in Serie D del Treviso, dopo dieci anni dall’ultima apparizione in un campionato nazionale, il tecnico biancoceleste Enrico Cunico, al termine della sfida di domenica pomeriggio al Giorgione, gara vinta per 2-0 grazie alle reti di Posocco e Sottovia nel secondo tempo, ha rilasciato diverse dichiarazioni subito dopo la fine della partita a La Tribuna della Stampa: “Ci siamo strameritato questa vittoria. L’abbiamo voluta dal primo giorno di ritiro fino a oggi, con tanta sofferenza, però strameritata questa vittoria di gruppo. Perché questo è un gruppo compatto, che è anche andato in difficoltà in certi momenti, però veramente siamo stati un gruppo coeso, che ha voluto a tutti i costi arrivare all’obiettivo e non era facile, non era semplice. Ci siamo giocati questo campionato contro tutti ed è veramente un grandissimo piacere vincere in questo stadio e davanti a questo grandissimo pubblico. Il momento decisivo della stagione penso sia stata la vittoria a Sandonà, dove venivamo da due partite, da due sconfitte, ci siamo compattati e da lì c’è stata la risalita, facendo una grande vittoria su un campo esterno. Da lì in poi ci siamo compattati, abbiamo ottenuto questa promozione storica e ripeto: un ringraziamento va fatto anche alla società, che ci ha dato una grossa mano nei momenti di difficoltà, a questo gruppo e a tutto lo staff che ci ha seguito e a tutte le persone che ci hanno seguito quotidianamente. E’ stata proprio una vittoria di gruppo, perché non era semplice. La testa, in questo momento, doveva solo pensare a vincere questo campionato. Adesso, in questa settimana, con calma, ci vedremo e valuteremo, ma in questo momento voglio solo fare festa per questa promozione storica”.
Ore 23.00 – Treviso: Queste le dichiarazioni rilasciate a La Tribuna di Treviso da Luigi Sandri, presidente del Treviso FBC 1993, subito dopo la vittoria per 2-0 di domenica pomeriggio contro il Giorgione, che è valsa la promozione dei biancocelesti in Serie D, dopo dieci anni di militanza in campionati regionali: “Era nei programmi e nei progetti arrivare a questa categoria. La cosa più importante che abbiamo fatto oggi è quella di aver chiuso un campionato vincendo. Adesso si prospetta un altro periodo di lavoro per la società, però io penso che quello che è stato fatto in questi quattro anni sia basilare per la società, proprio per metterla in una rampa di lancio, di poter comunque sostare nei campionati che più competono. La Serie D sarà sicuramente un campionato dove vedremo sicuramente più calcio e dove riusciremo magari anche ad esprimere di più il valore della piazza, rispetto a quanto è stato fatto in questi campionati, dove a ragion dei tifosi era veramente un’agonia riuscire a uscire da queste categorie. Mi auguro che oggi sia una giornata di festa e che sia anche interpretata anche sotto questo punto di vista, cioè come il coronamento di un lavoro e di un sacrificio di quattro anni, fatto a tutto tondo a partire dai collaboratori, dalla società, dalla squadra e soprattutto anche dai tifosi, dai simpatizzanti e gli ultras che hanno seguito sempre la squadra anche in trasferta anche nei momenti più difficili. Sono sempre stato uno con i piedi per terra, per cui non sono nelle condizioni di voler fare proclami. Dico solo che oggi abbiamo fatto qualcosa di importante per noi come società e per il Treviso Calcio e questo è già un motivo per poter passare almeno una settimana o due godendo questo risultato. Poi, quello che sarà da fare lo decideremo con la società e lo valuteremo nel corso del proseguo”.
Ore 19.00 – Serie C: arrivano le decisioni del giudice sportivo in vista di playoff e playout. Triestina e Pordenone perdono due protagonisti: fermati per un turno, infatti, Marco Crimi e Arlind Ajeti, che salteranno la prima gara in programma
Ore 18.40 – Udinese: Vivi una nuova, emozionante serata alla Dacia Arena per sostenere i colori bianconeri. Non perdere l’occasione di spingere i nostri ragazzi nel match contro il Napoli primo della classe!
Sono aperte le vendite per Udinese – Napoli in programma martedì 2 maggio, ore 20.45, alla Dacia Arena.
SI SEGNALA che, su decisione delle autorità competenti, i residenti nella regione Campania potranno accedere allo stadio solo nel settore ospiti e solo se in possesso di tessera del tifoso del Napoli.
Altresì, Udinese Calcio comunica che i biglietti per il settore Curva Nord saranno in vendita esclusivamente presso i botteghini della Dacia Arena quindi NON online e nei punti vendita autorizzati.
Si comunica anche che non è consentito il cambio utilizzatore per biglietti e per tutti gli abbonamenti.
lunedì 24 aprile dalle 16 alle 19
martedì 25 aprile dalle 10 alle 13
da mercoledì 26 a sabato 29 aprile dalle 9 alle 13 e dalle 13 alle 19
domenica 30 aprile dalle 10 alle 13
lunedì 1° maggio dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19
martedì 2 maggio dalle 9 alle 20.45
I biglietti del settore ospiti sono acquistabili fino alle ore 19 di lunedì 1 maggio.
Udinese Calcio declina ogni responsabilità riguardo ad acquisti di tagliandi fatti su siti diversi da quello ufficiale
www.sport.ticketone.it.
Si sconsiglia l’acquisto di biglietti su piattaforme diverse da quella ufficiale.
La tariffa ridotta si applica a donne, over 65 e invalidi 70%
Di seguito le tariffe:
Curva Nord: 35€
Curva Sud: 55€
Tribune laterali nord/sud: 70€ (intero); 65€ (ridotto); 60€ (under 18)
Distinti: 80€ (intero); 75€ (ridotto); 70€ (under 18)
Tribune centrali nord/sud: 100€ (intero); 90€ (ridotto); 80€ (under 18)
Settore ospiti: 55€
CORPORATE HOSPITALITY
Per acquistare biglietti nelle aree di corporate hospitality di Udinese Club House, si prega di scrivere, ENTRO VENERDÌ 28 aprile, una mail a hospitality@udinesespa.it .
CAMBIO UTILIZZATORE: Non attivo
SETTORE OSPITI: biglietti in vendita fino alle 19 di lunedì1° maggio ESCLUSIVAMENTE AI POSSESSORI DI TESSERA DEL TIFOSO.
lunedì 24 aprile dalle 16 alle 19
martedì 25 aprile dalle 10 alle 13
da mercoledì 26 a sabato 29 aprile dalle 9 alle 13 e dalle 13 alle 19
domenica 30 aprile dalle 10 alle 13
lunedì 1° maggio dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19
martedì 2 maggio dalle 9 alle 20.45
Ore 17.40 – Vicenza: A causa della decisione del Consiglio Direttivo di Lega Pro di rinviare la riunione tra le squadre partecipanti ai playoff programmata per oggi, è stato rivisto il programma degli allenamenti dei biancorossi che prevedeva alcuni giorni di ritiro, in vista dell’inizio dei playoff. I biancorossi di mister Thomassen si ritroveranno, dunque, domani pomeriggio alle ore 15:00 allo Sporting55, per una seduta di allenamento. Il programma dei giorni successivi verrà diramato in seguito.
Ore 16.10 – Treviso: Treviso campione del girone B di Eccellenza veneta! Ora è Serie D, dieci anni dopo l’ultima volta che i biancocelesti hanno disputato un campionato nazionale. Trascinatore assoluto della squadra Dario Sottovia, autore di 33 gol in stagione, ultima delle quali quella del decisivo 2-0 di ieri pomeriggio su assist di Marcolin contro il Giorgione. Prima Posocco, poi il bomber che ha fatto sognare per tutta la stagione la Curva del Tenni. Il numero 9 ha voluto commentare la promozione e la stagione con un post sul proprio profilo Instagram: “Sarebbe scadente e superfluo citarvi ( voi criticoni e grandi esperti) in un momento così di gloria.. forse meglio che continuate a guardarmi/ci vincere.. grazie a chi ci ha sempre creduto.. i miei compagni lo staff, società e tifosi.. grazie ai miei fisioterapisti roby e Gigi….grazie a me xke a 33 anni non smetto di avere fame e voglia di vincere.. AVANTI I BLU🤍💙”.
Ore 15.40 – Venezia: Sabato 29 Aprile, a partire dalle ore 10:00, i tifosi potranno assistere alla prima parte dell’allenamento della Prima Squadra presso il Centro Sportivo Taliercio.
Ore 15.15 – Eccellenza girone B: Treviso campione, Calvi Noale beffata all’ultimo proprio dai biancocelesti che hanno vinto per 2-0 contro i ragazzini del Giorgione, assicurandosi così la promozione in Serie D. Da dieci anni, dal lontanissimo 2013, il Treviso non disputava un campionato nazionale. Ora, la possibile rinascita. A retrocedere, invece, Liventina, Robeganese Fulgor Salzano e Piovese. Si giocheranno la promozione in D ai playoff Calvi Noale, Portomansué e Godigese, mentre la permanenza nel girone B d’Eccellenza veneta ai playout Eclisse Carenipievigina, Spinea, Istrana e Arcella Padova.
Di seguito, la classifica completa al termine del girone B d’Eccellenza veneta:
Treviso 75
Calvi Noale 74
Portomansué 68
Godigese 63
Opitergina 62
Sandonà 1922 59
United Borgoricco Campetra 57
Vittorio Falmec S.M. Colle 55
Liapiave 53
Union Limana Cavarzano 48
Città Caorle La Salute 44
Giorgione Calcio 2000 43
Eclisse Carenipievigina 40
Spinea 1966 39
Calcio Istrana 1964 39
Arcella Padova 37
Liventina 36
Piovese 35
Robeganese Fulgor Salzano (-1) 17
Ore 13.10 – Serie C: Firenze, 24 aprile 2023. Si è svolto oggi il Consiglio Direttivo Straordinario di Lega Pro, nel corso del quale si è discusso dei procedimenti pendenti dinanzi alla giustizia sportiva che coinvolgono alcuni club di Serie C. Il Consiglio Direttivo di Lega Pro, in ragione di quanto sopra, ha deciso di rinviare la riunione tra le squadre che avrebbero dovuto partecipare ai playoff programmata per oggi ed ha stabilito che nel corso della prossima riunione di Consiglio, in programma il 27 aprile, sarà fatto il punto della situazione e saranno prese eventuali nuove decisioni.
Ore 12.50 – Treviso: Il Treviso è in Serie D! Dopo dieci anni, i biancocelesti torneranno finalmente a disputare un campionato nazionale. Protagonista assoluto di questa stagione, capitano della squadra, Simone Salviato ha voluto commentare la stagione e la promozione ottenuta con un post sul suo profilo Instagram: “Che dire… ci sarebbero milioni di cose da dire su questi 2 anni passati a Treviso, le delusioni dell’anno scorso e le gioie di quest’anno… Un ringraziamento speciale va alla mia famiglia, a mia moglie che mi sopporta e supporta quotidianamente e sa quanto dedizione ho per questo sport, a mia figlia che è tutta la mia vita e non per ultimi mio papà e mia mamma, sempre presenti a soffrire e gioire con me! Grazie di cuore! Un super applauso ai miei compagni che devono sopportare la mia pesantezza quotidiana, allo staff, alla società e ai tifosi che anche oggi ci hanno spinto a buttare il cuore oltre l’ostacolo!! Ora lo posso dire è serie DDDDDD 🤍💙”.
Ore 12.40 – Serie C: La regular season di Serie C è terminata sul campo, ma, come prevedibile, non si è ancora chiusa fuori dal rettangolo verde. Come infatti raccolto da TuttoMercatoWeb.com, a breve arriverà un nuovo deferimento per il Siena (con conseguenti 2 punti di penalità, quelli previsti da regolamento per per mancato pagamento o di stipendi o di contributi), ma ricorsi e controricorsi porteranno allo slittamento dei playoff, la cui data iniziale era prevista già per domenica 30 aprile: gli spareggi dovrebbero slittare di circa 10 giorni.
Ore 12.20 – Serie C: “Playoff di Serie C verso il rinvio: difficile si parta il 30 aprile, forse si va all’11 maggio. Bisogna aspettare l’esito di tutti i procedimenti in corso. In questo la giustizia sportiva ancora una volta ha dimostrato che i tempi vanno rivisti”. Questo il post pubblicato sul suo profilo personale social dal caporedattore della Gazzetta dello Sport Nicola Binda, che ipotizza il rinvio dei playoff di Serie C.
Ore 12.00 – Venezia: Dopo il successo dei precedenti eventi e reduce dalla vittoria in trasferta contro la Ternana, il tecnico del Venezia FC Paolo Vanoli incontrerà i tifosi arancioneroverdi nella giornata di giovedì 27 aprile, a partire dalle ore 18:30, presso il Venezia FC Store di Rialto. Nell’occasione, il mister sarà a disposizione degli appassionati per firmare autografi e scattare foto. Inoltre, in vista della partita casalinga Venezia – Modena, in programma per lunedì 1 maggio alle ore 18:00, tutti i partecipanti all’evento in possesso di Supporters Card potranno acquistare uno o più biglietti nei settori Curva Sud Groppello e Distinti Solesin al prezzo speciale di €5,00.
Ore 10.40 – Südtirol: La società FC Südtirol comunica che in relazione alla partita valevole per la 35esima giornata del campionato di Serie B tra FC Südtirol e Genoa, in programma lunedì 1° maggio prossimo, alle ore 15.00, allo Stadio Druso di Bolzano, è stato raggiunto il sold out assoluto. Nel corso della mattinata sono stati venduti anche tutti i biglietti a disposizione nel settore ospiti.
Ore 09.30 – Udinese: “Complimenti ai ragazzi, volevamo assolutamente questa vittoria. Siamo una squadra seria, con uomini eccezionali ed ottimi calciatori. Dall’inizio alla fine non c’è stata partita. Complimenti a loro, se la meritano tutta.” – dichiara soddisfatto Sottil. L’abbraccio di tutti al gol di Success dimostra “che questo è un vero gruppo. Success si sacrifica per tutti, si prende un sacco di punizioni, si meritava questa rete e sono veramente dispiaciuto per il suo infortunio. Ha fatto un gran gol, siamo tutti contenti per lui.” – commenta l’allenatore. “La formazione iniziale è stata valutata attentamente in settimana. Formazione equilibrata, bisognava solamente attaccare di più gli spazi, muovendosi meglio senza palla. Tutto perfetto comunque, tranne l’infortunio di Success. Ehizibue? È cresciuto parecchio, è un ragazzo che lavora molto, attacca bene lo spazio e si muove bene. Tanti ragazzi sono cresciuti, come Lovric, Festy, Bijol, Perez e Samardzic. Tutte belle soddisfazioni per me e lo staff.” – conclude Sottil. (Fonte: Udinese Calcio)
Domenica 23 aprile
Ore 23.25 – Serie D: Countdown in corso: è -2 al termine del campionato. Il girone C di Serie D si sta avvicinando sempre di più alla sua fine e alcuni verdetti sembrano ormai chiari, a due weekend dallo stop. La 32ª giornata ha regalato come al solito molte emozioni, a partire da quelle del Legnago Salus, uscito vittorioso dal terreno di gioco per 2-1 contro il Montecchio Maggiore. Ora la capolista è a +5 dalla seconda della classe Union Clodiense, sconfitta al Baracca di Mestre per 2-1. Crolla anche l’Adriese, per 3-2 in casa del Cartigliano. L’Este non riesce nell’aggancio alla terza in classifica, complice il pareggio per 1-1 con il Levico Terme. Stesso risultato nella sfida tra Calcio Caldiero Terme e Cjarlins Muzane, appaiate entrambe a 46 punti. Poker del Campodarsego sulla Prodeco Calcio Montebelluna, ormai a un passo dalla retrocessione in Eccellenza, così come il Levico. La Luparense continua nella sua striscia positiva e si impone anche con la Dolomiti Bellunesi. Ok la Virtus Bolzano con il Portogruaro, è 2-1, pareggio tra Torviscosa e Villafranca Veronese. Union Clodiense, Adriese, Este e Campodarsego in zona playoff.
Questi i risultati dai campi di Serie D, girone C, delle partite di domenica pomeriggio:
Calcio Caldiero Terme 1-1 Cjarlins Muzane
Campodarsego 4-0 Prodeco Calcio Montebelluna
Cartigliano 3-2 Adriese
Dolomiti Bellunesi 1-2 Luparense
Este 1-1 Levico Terme
Legnago Salus 2-1 Montecchio Maggiore
Mestre 2-1 Union Clodiense
Torviscosa 2-2 Villafranca Veronese
Virtus Bolzano 2-1 Portogruaro Calcio
Questa la classifica aggiornata al termine della 32ª giornata del girone C di Serie D:
Legnago Salus 59
Union Clodiense 54
Adriese 52
Este 50
Campodarsego 50
Luparense 49
Virtus Bolzano 49
Cjarlins Muzane 46
Calcio Caldiero Terme 46
Cartigliano 45
Mestre 43
Dolomiti Bellunesi 39
Montecchio Maggiore 35
Torviscosa 35
Villafranca Veronese 33
Portogruaro Calcio 31
Prodeco Calcio Montebelluna 28
Levico Terme 27
Ore 23.05 – Triestina: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Mattia Felici, giocatore della Triestina e autore del gol del pareggio nella partita di ieri pomeriggio contro la Pergolettese, che è valsa l’accesso ai playout per l’Alabarda: “La partita ci insegna che non siamo mai morti. Ci crediamo fino all’ultimo minuto anche se questa partita ci ha fatto perdere tanti anni di vita (ride ndr.). Adesso abbiamo due finali e dobbiamo portarcele a casa. Dodici, tredici occasioni da gol, ma non solo in questa partita. Le creiamo in ogni partita, ma le sfruttiamo poco. Per questo siamo in questa posizione. Io e Adorante eravamo più freschi di loro ed è andata bene. Sul gol loro eravamo morti, poi il nostro grande cuore ci insegna che non moriamo mai. Come dice il mister, abbiamo giocatori che possono fare la differenza, sia i primi undici che giocano titolari, sia con le cinque sostituzioni. Chiunque può cambiare la partita. L’importante non è chi gioca. Un minuto, due minuti, novanta… L’importante è che diamo tutto e che portiamo a casa i tre punti. Abbiamo giocato con la pressione di vincere la partita e infatti si è visto nel primo tempo che non riuscivamo a fare anche il passaggio facile, che veniva sbagliato. Poi, nel secondo tempo siamo riusciti a pareggiarla e poi a vincerla”.
Ore 22.50 – Union Clodiense: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico dell’Union Clodiense Antonio Andreucci, alla fine della partita di questo pomeriggio contro il Mestre, persa per 2-1 al Baracca: “Nel primo tempo siamo partiti per giocare, ma loro alla prima opportunità hanno fatto gol. Noi abbiamo continuato a giocare e abbiamo anche tenuto il campo discretamente, anche se poi davanti, nel primo tempo in particolare, non siamo stati incisivi. Dopo siamo andati sotto di due, però alla fine del primo tempo i ragazzi erano convinti di poter ancora recuperare la partita. Ci siamo buttati all’attacco, siamo riusciti ad andare sul 2-1, poi abbiamo sfiorato il pareggio e in fondo il finale poteva anche essere meritato, per la generosità che ci abbiamo messo. Però ha vinto il Mestre e facciamo i complimenti. Andiamo avanti. Non è stata affatto una partita facile. Ci siamo presentati cercando in ogni caso di venire qui a fare la partita, perché sapevamo che il pareggio ci sarebbe servito a poco e purtroppo gli episodi iniziali della partita non ci hanno arriso e bisogna accettare il risultato anche se i ragazzi hanno dato tutto per poter ribaltare la situazione. Non parlo delle assenze, ci mancavano sei giocatori. Riccardo Serena ha recuperato solamente stamani e non potevo impiegarlo. I ragazzi che hanno giocato hanno fatto la partita e noi dobbiamo parlare di chi ha giocato. Chi non ha giocato ci dispiace che non c’era. Faremo il nostro dovere per le ultime due partite, ovvero quello di cercare di portarci a casa più punti possibili. Questa è la nostra realtà. Poi, dopo, tireremo le somme”.
Ore 22.35 – Mestre: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Lucas Finazzi, al termine della partita di oggi tra il suo Mestre e l’Union Clodiense, vinta per 2-1 dagli arancioneri grazie alle reti di Miccoli e Corteggiano: “Oggi ho fatto una prestazione sicuramente sufficiente. La vittoria è un risultato positivo, una bella prestazione di squadra. Siamo stati fin dall’inizio attenti su tutte le palle, poi siamo riusciti subito a sbloccare la gara e le occasioni che abbiamo avuto le abbiamo gestite abbastanza bene. Abbiamo vinto questa gara importantissima sia per noi che per loro, e fortunatamente siamo riusciti noi a portare a casa il risultato. Stiamo più tranquilli per la fine del campionato. Penso che partire bene sia sempre importante. Oggi abbiamo capitalizzato fin da subito le nostre occasioni, questo è stato l’importante. Siamo stati cinici, altre volte no e il calcio nostro è stato questo praticamente: quando siamo stati cinici subito abbiamo sempre portato la partita dalla nostra parte. Oggi il pubblico ci ha spinto tantissimo. Quando lo stadio è così pieno è come avere un uomo in più. Di Chioggia ho solo bei ricordi, a loro auguro il meglio. E’ una società che da 3/4 anni è sempre lì nei primi posti e secondo me merita il salto”.
Ore 22.20 – Mestre: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Mestre Gianpietro Zecchin, dopo la vittoria di questo pomeriggio per 2-1 contro l’Union Clodiense, con gol di Miccoli e Corteggiano: “L’obiettivo minimo è stato raggiunto, con un po’ di sofferenza, però purtroppo ci sono annate che hai aspettative che dopo ti rivelano tutt’altro. Può capitare. Sono stati bravi i ragazzi ad affrontare questa partita difficile. Abbiamo ottenuto un massimo risultato, una partita difficile. Portiamo a casa questi tre punti importantissimi e ora cerchiamo di finire bene questo campionato. Le aspettative erano ben altre, ma ogni anno è a sé e ti riserva qualche sorpresa, come le cinque sconfitte iniziali, che secondo me è stato un bel gap, però non è neanche facile ripartire come hanno fatto i ragazzi. Dopo c’è stato un altro periodo non positivo, quindi alla fine ci siamo salvati. E’ stata una stagione così, però prendiamo il lato positivo: siamo ancora in Serie D. Domenica scorsa abbiamo sbagliato, non l’approccio, perché eravamo partiti bene e si poteva fare subito gol all’inizio, poi abbiamo avuto un po’ di fretta e non siamo stati attenti, poi abbiamo subito gol. Quest’anno quando siamo andati sotto non abbiamo poi ripreso una partita… Vuol dire che è un dato di fatto e che è una pecca nostra, mia anche. Oggi l’approccio era importante ed è stato fatto nel modo migliore. Ci godiamo questa vittoria e i tre punti salvezza e adesso cerchiamo di finire bene. Penso ci siamo difesi bene, perché non abbiamo subito grosse occasioni loro. C’è stato questo fallo con l’espulsione, quindi un po’ di timore. Son stati bravi loro nel calcio di punizione e nella respinta, abbiamo tremato un po’ nel finale, però a parte l’ultimo tiro, quando le cose girano bene, ti va bene. L’ultimo neo è stato gli ultimi cinque minuti finali, però era caldo e i ragazzi hanno corso tanto, quindi anche un po’ di stanchezza era normale. Un po’ di lucidità in campo ti manca, però, l’importante è che l’abbiamo portata a casa. Penso sia bellissimo giocare con così tanti tifosi. Giocare con il pubblico penso sia l’anima di questo sport”.
Ore 21.55 – Mestre-Union Clodiense: A tre giornate dal termine, servivano i tre punti a entrambe. Al Mestre per allontanarsi in maniera definitiva dalla zona playout, che gli arancioneri evitano con tutto il piacere di questo mondo, all’Union Clodiense per rimanere in scia al Legnago Salus e avvicinarsi alla promozione diretta alla Serie C. A sorridere, al triplice fischio del direttore di gara Zoppi, gli Orange, che al Baracca di Mestre affondano la nave di Andreucci per 2-1. Il Mestre è aritmeticamente fuori dalla zona playout, a +8 dal Montecchio Maggiore e a 43 punti. I granata, invece, vedono sempre più allontanarsi la vetta della classifica. La sconfitta di questo pomeriggio, ore 15.00, costa caro e non poco ai ragazzi di Andreucci, che ora si trovano a -5 dal Legnago Salus, uscito vittorioso in casa proprio contro il Montecchio Maggiore. Incroci del destino, quasi fossero uno scherzo del fato. Un derby regala sempre emozioni: c’è chi si becca quelle positive, e chi quelle negative. Oggi così.
Davanti ai 1200 presenti allo stadio queste le due formazioni spedite in campo dai due allenatori Zecchin e Andreucci. Gli undici del Mestre: Albieri, Gabrieli, Corteggiano, Cardellino, Miccoli, Nicoloso, Finazzi, Ndoj, Segalina, Mele, Carini. Gli undici dell’Union Clodiense: Zecchin, Nalesso, Tinazzi, Duse, Munaretto, Calcagnotto, Serena F., Vecchione, Padovan, Fasolo, Calabrese. Partono fortissimo i padroni di casa, che appena dopo 6′ si ritrovano in vantaggio. E’ Miccoli a sbloccare il risultato e a portare avanti gli arancioneri, Corteggiano al 22′ a mandare in crisi l’Union. Non è neanche la metà del primo tempo che il Mestre si trova sopra di due reti. 2-0. Il risultato resta invariato fino al 41′ del secondo tempo, quando Filippo Serena accorcia le distanze. A nulla serve la sua rete, i tre punti sono tutti del Mestre. Festa arancionera per viale Garibaldi. L’Union Clodiense, invece, se ne torna a Chioggia con l’amaro in bocca. La promozione diretta appare un miraggio.
AC MESTRE 2-1 UNION CLODIENSE
Marcatori: 6′ pt Miccoli (M), 22′ pt Corteggiano (M), 41′ st Serena F. (U)
AC MESTRE: Albieri, Gabrieli, Corteggiano, Cardellino, Miccoli, Nicoloso, Finazzi, Ndoj, Segalina, Mele, Carini. All.: Gianpietro Zecchin (A disposizione: Pizzolato, Scanagatta, Pizzul, Chin, Costa, Feltrin, Ortega, Poletto, D’Apollonia).
UNION CLODIENSE: Zecchin, Nalesso, Tinazzi, Duse, Munaretto, Calcagnotto, Serena F., Vecchione, Padovan, Fasolo, Calabrese. All.: Antonio Andreucci (A disposizione: Magri, Salvi, Serena R., Gning, Rossi, Semenzato, Marocco, Ferrara, Pagan).
Arbitro: Andrea Zoppi – AIA Firenze
Assistenti: Vincenzo Russo – Umberto Galasso
Ore 18.40 – Venezia: “Questi ragazzi li vedo allenarsi ogni giorno e si meritano questa grande vittoria. Sotto stanno correndo tanto, ma sto vedendo la squadra focalizzata sull’obiettivo. Abbiamo cambiato marcia e goderci questa vittoria. Dobbiamo goderci questa vittoria e poi pensare al Modena. Penso che i nostri tifosi dovrebbero essere orgogliosi di questa squadra. Oggi i tifosi sono stati magnifici, poi un Penzo più pieno sarà trascinante. Il lavoro paga, ma questa vittoria non ci deve illudere. Dobbiamo stare con i piedi per terra. Io ho sempre lavorato di più con quelli che stanno fuori. Oggi mi è dispiaciuto per Novakovich, non l’ho messo dentro perché era diffidato. Un allenatore pensa a tanti aspetti. So che il ragazzo ci tiene tanto, dobbiamo lavorare sulla mentalità ed è quello che abbiamo fatto in queste settimane. Quello che posso insegnare è che sono stato a grandi livelli, per cui cerco di insegnare quello che serve. I playoff? Dobbiamo pensare solo alla partita con il Modena, quello che succede in questo campionato non lo sa nessuno. A Palermo sono entrato con la squadra ultima in classifica, questo non va mai dimenticato. Abbiamo passato talmente tante burrasche che non possiamo illuderci di nulla”. Queste le dichiarazioni di Paolo Vanoli dopo Ternana-Venezia
Ore 18.10 – TERNI – Il Venezia non si ferma più: schiaccia 4-1 la Ternana a domicilio e prende il volo in classifica. Il primo tempo è sostanzialmente perfetto e il Venezia chiude la pratica umbra già nei 45′. Gli arancioneroverdi mostrano subito di essere in giornata positiva e al 14′ Hristov colpisce la traversa con un tiro dalla distanza. La Ternana rimane nella propria metà campo e al 22′ Carboni ci mette la testa su un corner di Andersen e porta in vantaggio il Venezia. La squadra di Lucarelli gioca in modo piuttosto lento e prevedibile così al 32′ ne approfitta Pohjanpalo che beffa Iannarilli colpevole di un pasticcio troppo vicino alla propria porta e il finlandese insacca per il raddoppio. La Ternana continua a faticare in difesa, al 39′ Agazzi perde nuovamente la sfera e solo un errore di Pohjanpalo impedisce ai veneti di siglare il tris che arriva però al 44′ con Ellertsson che ribatte in rete dopo che Diakite. Il Venezia torna negli spogliatoi dopo aver dominato il primo tempo e al 50′ ha anche la chance per il poker ma Pohjanpalo fallisce un calcio di rigore ottenuto per un fallo di Di Tacchio su Hristov. Al 67′ gli arancioneroverdi hanno un’altra occasione con Pohjanpalo che viene servito da Johnsen ma Iannarilli si supera e allontana il pericolo. Vanoli decide quindi di cambiare qualcosa e al 70′ sostituisce Ellertsson con Cheryshev e proprio il russo al 72′ cala il poker. La partita è ormai chiusa ma al 79′ Capanni aggancia un cross di Martella, calcia in porta e batte Joronen per il gol della bandiera. Il Venezia vince 4-1 a Terni, domina il match e si allontana dalla zona calda della classifica dando uno sguardo anche ai playoff.
Ternana-Venezia 1-4
MARCATORI: 21’pt Carboni (V), 32’pt Pohjanpalo (V), 44’pt Ellertsson (V), 27’st Cheryshev (V), 34’st Capanni (T)
TERNANA (4-2-3-1): Iannarilli; Diakité, Bogdan, Sorensen, Corrado (30’st Martella); Agazzi, Di Tacchio (13’st Proietti); Partipilo (13’st Donnarumma), Falletti (21’st Capanni), Palumbo (1’st Defendi); Favilli. All.: Lucarelli
VENEZIA (3-5-2): Joronen; Hristov (37’st Sverko), Svoboda, Carboni; Candela (26’st Ciervo), Andersen (14’st Busio), Tessmann, Ellertsson (25’st Cheryshev), Zampano; Pohjanpalo (37’st Pierini), Johnsen. All.: Vanoli
ARBITRO: Perenzoni di Rovereto
NOTE: ammoniti Di Tacchio, Defendi, Joronen, Hristov, Johnsen e Bogdan
Ore 17.30 – TREVISO – Che sofferenza, ma è Serie D! Il Treviso vince il Girone B d’Eccellenza veneta e approda in Serie D. Promozione diretta. Era importantissimo vincere contro il Giorgione e il Treviso ci è riuscito. I gol nel secondo tempo di Posocco e Sottovia fanno tremare il Tenni: tre punti fondamentali, 75 punti in classifica e Calvi Noale beffata. Decisivo l’apporto di Marcolin, subentrato al posto di Salviato nel corso della seconda frazione. Giorgione sul terreno di gioco con un 4-2-3-1, che in fase difensiva si trasforma in un 4-3-3, con Rosin che si abbassa a mezzala dal ruolo di trequartista. Treviso con il 3-5-2 e non con il 3-4-1-2 delle ultime uscite. De Poli non da trequartista, ma da mezzala, così come Boron, con Malagò in cabina di regia. Sulle corsie laterali Shukolli e Stefani, in attacco il solito tandem Posocco-Sottovia. Reparto arretrato con il terzetto composto da Salviato, Boscolo Berto e Severgnini, a difesa della porta di Lombardi.
Treviso padrone assoluto del campo nel primo tempo, ma squadra poco concreta e non perfetta dietro, Giorgione rapido a ripartire in contropiede. Aleggia nervosismo nell’aria del Tenni, colorato di biancoceleste dai circa 2200 tifosi presenti. C’è sempre la percezione che la difesa possa farsi imbucare in contropiede dai ragazzini del Giorgione, che spedisce in campo ben otto giocatori nati dal 2000 in poi. A concludere per primo verso la porta, la generazione Z avversaria, che al 18′, dagli sviluppi di un calcio di punizione dal limite battutto da Dalla Santa Casa, che costa l’ammonizione a Boscolo Berto, seconda di giornata dopo l’intervento senza senso di Shukolli a tre minuti dal fischio d’inizio, impensierisce Lombardi. Palla terminata di poco a lato: conclusione potente e angolata, ma che pericolo… Al 23′ arriva la prima vera e propria chance trevigiana, che si guadagna un calcio di punizione. Salviato si presenta dal punto di battuta, ma il suo tiro, rasoterra a eludere l’intervento della difesa di Sandri, non il presidente del club di casa, è troppo debole e centrale. Nessun problema per Bonato. Poco dopo ci prova anche Boscolo Berto, su un cross di Malagò, sempre da calcio piazzato. Colpo di testa poco preciso, a lato. Il Treviso crea e ci prova con costanza e determinazione, ma la squadra appare troppo ferma e non in grado di colpire con la ferocia che servirebbe in casi simili. Diversi i cross rasoterra e alti che attraversano l’area di rigore avversaria, ma nessuno riesce a spedirla in rete. Al 31′ Shukolli, protagonista in negativo del primo tempo, spara alto da posizione ravvicinata in seguito a un cross dalla sinistra di Boron a scavalcare l’area. Passa un minuto e Posocco prova la girata di testa sempre su assist di uno scatenato Boron, che dal ruolo di mezzala s’allarga a esterno a tutta fascia, lasciando Stefani più basso. Proprio quest’ultimo ha sui suoi piedi l’occasione più ghiotta: al 35′ con il mancino da dentro l’area, si fa parare la conclusione da Bonato. Ipnotizzato e opportunità sprecata. Al 42′ Sottovia tenta di risvegliare i suoi compagni con una botta da fuori con il destro, palo sfiorato. Tre minuti dopo, allo scadere dei primi 45′ di gioco, Salviato ci riprova da calcio da fermo, questa volta con uno schema. Filtrante per Posocco, mandato davanti alla porta. L’attaccante biancoceleste spedisce a lato. 0-0.
Nella ripresa si parte a bomba, con il solito assedio biancoceleste: De Poli imbuca in area per Shukolli, che la mette dentro per Posocco dopo appena 54 secondi. L’11 si fa fermare in uscita da Bonato, sprecando così l’ennesima occasione della partita. Sempre dai suoi piedi arriva un’enorme opportunità al 7′, sprecata pure questa: rimpallo in area su un tiro di Stefani, a tu per tu con la porta l’ex Dolimiti Bellunesi, però, calcia addosso al portiere avversario. Porta che sembra stregata. Al 10′ assolo del Giorgione, alla prima occasione del secondo tempo, che arriva a impegnare Lombardi dopo un tiro rasoterra e angolato di Anile. Gran parata. Torna alla carica il Treviso: gran stacco di testa in area da parte di Boscolo Berto su assist di Boron, palla che termina di poco alta sopra la traversa. Arrembaggio che continua, anche in panchina: dentro Marcolin e fuori Salviato. Cunico si gioca il tutto per tutto, prevedendo quel che sarebbe successo. Sostituzione che porta bene, benissimo. Proprio dal mancino di Marcolin parte l’assist per il gol del vantaggio. Cross dalla sinistra al 23′, spizzata di Sottovia in area proprio per Posocco, che si fa perdonare ogni errore precedente spedendo in rete uno dei più semplici tap-in. 1-0: gol pesantissimo! Treviso avanti, ma l’assalto continua. Malagò ci prova da fuori, Bonato respinge, ma è al 35′ che il Tenni esplode di nuovo, con il suo bomber, Dario Sottovia, che sempre su assist del subentrato in campo Marcolin, sigla di testa la rete del 2-0! Passano dieci minuti di festa per i tifosi e al triplice fischio del direttore di gara Zampieri è festa biancoceleste: il Treviso è in Serie D!
TREVISO FBC – GIORGIONE CALCIO 2-0
Marcatori: 23′ st Posocco (T), 35′ st Sottovia (T)
TREVISO FBC 1993 (3-5-2): Lombardi; Salviato (19′ st Marcolin), Boscolo Berto, Severgnini; Shukolli, De Poli (29′ st Soncin), Malagò (41′ st Masoch), Boron (33′ st Simeoni), Stefani; Posocco, Sottovia (44′ st Guccione). All.: Enrico Cunico. (A disposizione: Fiorenzato, Busatto, Marinello, Ghiraldo).
GIORGIONE CALCIO 2000 (4-4-2): Bonato; Minato (39′ st Franchetto N.), Salomone, Bevilacqua, Scevola; Anile, Franco (34′ st De Lazzari); Dalla Santa Casa, Rosin (40′ st Curumi), Musaraj (39′ Marazzato); Pluchino Pierre. All.: Maurizio Sandri. (A disposizione: Antonello, Franchetto A., Dolce, Piazza, Baggio).
Ammoniti: 3′ pt Shukolli (T), 16′ pt Boscolo Berto (T), 44′ pt Rosin (G), 16′ st Minato (G), 22′ st Severgnini (T)
Espulsi: /
Arbitro: Omar Michele Zampieri – AIA Rovigo
Assistenti: Vincenzo Pallone – Luca Zanin
Recupero: pt 2′, st 5′
Spettatori: 2200
Ore 16.45 – UDINE – Torna alla vittoria l’Udinese, che travolge 3-0 la Cremonese e riscatta la brutta sconfitta dell’Olimpico contro la Roma. Vantaggio bianconero dopo appena due minuti con Samardzic: il centrocampista da fuori con l’esterno trova l’angolino lontano e beffa Carnesecchi. Al 27′ il raddoppio bianconero: Punizione dalla trequarti di Samardzic, Perez svetta in mezzo all’area e insacca per il doppio vantaggio. Al 35′ c’è gloria pure per Success: palla lunga di Bijol, Bianchetti sbaglia completamente l’intervento e l’attaccante fa centro. Poco dopo Success lascia spazio a Beto per infortunio, il resto dell’incontro è accademia pura con il punteggio già ampiamente acquisito. Nel finale Beto va vicino al 4-0, ma la palla esce di un soffio.
UDINESE-CREMONESE 3-0 (3-0)
RETI: 2′ Samardzic (U), 27′ Perez (U), 35′ Success (U)
UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue, Samardzic (65′ Arslan), Walace, Lovric, Udogie; Pereyra; Success (42′ Beto).
A disp.: Padelli, Piana, Festy, Masina, Arslan, Zeegelaar, Abankwah, Thauvin, Nestorovski, Pafundi.
All.: Andrea Sottil
CREMONESE (4-3-2-1): Carnesecchi; Sernicola (45′ Aiwu), Bianchetti, Vasquez, Valeri; Benassi, Meitè, Castagnetti (45′ Okereke); Tsadjout (44′ Afena-Gyan), Buonaiuto (75′ Basso Ricci); Dessers (60′ Quagliata).
A disp.: Saro, Sarr, Pickel, Ghiglione, Acella, Ferrari, Galdames, Lochoshvili.
All.: Davide Ballardini
ARBITRO: Sig. Francesco Fourneau della sezione di Roma 1 (Assistenti: Sig. Luigi Rossi di Rovigo e il Sig. Daisuke Emanuele Yoshikawa di Roma 1. Quarto uomo: Sig. Daniele Orsato di Schio. Var: Sig. Eugenio Abbattista di Molfetta. A-Var: Rosario Abisso di Palermo)
AMMONITI: Sernicola (C), Afena-Gyan (C), Arslan (U)
ESPULSI:
ANGOLI: 3-7
RECUPERI: 4′ – 4′
Ore 15.30 – Triestina:Fc Sangiuliano City comunica che da oggi Andrea Ciceri torna alla guida tecnica della prima squadra. La società desidera ringraziare mister Carmine Gautieri e tutto il suo staff, il vice Emanuele Bottoni e il preparatore atletico Francesco Delmorgine per il lavoro svolto e la professionalità dimostrata in questi mesi. A mister Ciceri un grande in bocca al lupo per le prossime e decisive due sfide nei play out.
Ore 14.20 – Cittadella: L’allenatore del Cittadella, Edoardo Gorini, ha parlato in conferenza stampa al termine della sfida contro il Genoa. Di seguito le sue parole: “Il cambio di Ambrosino? Ho pensato di tenere Antonucci in campo perchè pensavo che avendo più campo, con la sua velocità potesse sfruttare l’uno contro uno. L’espulsione è stata determinante. Nel primo tempo abbiamo messo in difficoltà il Genoa, logico che se giochi con un uomo in meno, è chiaro che soffri soprattutto con una squadra del genere. Non ho molta voglia di commentare l’operato dell’arbitro, dico solo che per il tipo di partita, che non era cattiva, devi ammonire da entrambe le parti. Possiamo sicuramente farcela, diminuiscono il numero di partite e diminuiscono le possibilità. Il primo tempo se c’era una squadra che poteva andare in vantaggio era il Cittadella. All’andata abbiamo vinto a Genoa e abbiamo fatto quattro sconfitte, ora vuol dire che faremo una sconfitta e quattro vittorie. Due vittorie sicuramente bisogna farle. Le partite sono tutte aperte , in tutte ce la giochiamo. Dobbiamo fare più quadrato, fare quello che abbiamo sempre fatto nei momenti di difficoltà. Sono fiducioso, il Cittadella può salvarsi. Abbiamo fatto un buon primo tempo, poi l’espulsione è stata determinante”
Ore 13.40 – Triestina: Queste le dichiarazioni rilasciate da Andrea Adorante in conferenza stampa, al termine della delicatissima e decisiva sfida contro la Pergolettese, terminata per 1-2 grazie a una sua rete in pieno recupero: “Sul gol loro ho visto davvero il buio totale. Poi c’è stata una carica di adrenalina tra il primo gol nostro e il secondo, che è stata una cosa davvero incredibile, perché comunque sono sensazioni e emozioni che non si provano tutti i giorni, quindi sono contento. Sono contento di com’è andata e di avere un’altra possibilità per salvare questa Triestina, che secondo me c’è. Il gol alla Pergolettese è stato liberatorio, ci ha dato il via libera e poi abbiamo pensato che non avevamo nulla da perdere. Questo è il gol più importante della mia carriera, assolutamente. Le scelte non le faccio io, però sono a piena disposizione del mister e della società. Quando mi mettono in campo e mi chiamano in causa do il massimo e spero si veda. Sta dando frutti e spero di continuare così anche nei playout e di poter dare un contributo a questa squadra che si merita la salvezza. Abbiamo tanta voglia di emergere e di salvare questa Triestina, perché se lo merita il pubblico e ce lo meritiamo anche noi, perché abbiamo mangiato tanta schifezza. Siamo contenti di quello che è successo e speriamo di continuare così anche nei playout e di fare anche meglio. Purtroppo ripenso a com’eravamo presi a gennaio. Magari è anche uno sprono a dare qualcosa in più, quindi ci pensiamo, ce lo diciamo in spogliatoio, ma è anche questa la forza di questo gruppo, che pensando alle cose brutte riusciamo a tirare fuori il meglio di noi. Abbiamo dimostrato che ci siamo e non vogliamo mollare di un centimetro. Noi ci giochiamo i nostri 90′ e quello che succede succede, ma dobbiamo onorare la maglia e dare il 100%. Purtroppo quel tiro che è finito fuori in curva ci ho pensato tutta la partita, menomale che ho segnato il gol, mi si è liberata la mente e ho pensato solo al risultato. Sono contento, peccato per quello, però, lo faremo ai playout, speriamo”.
Ore 13.25 – Cittadella: Il direttore generale del Cittadella, Stefano Marchetti, è intervenuto in conferenza stampa al termine della sfida contro il Genoa. Di seguito le sue parole: “Il Cittadella c’era, ha fatto quello che doveva fare contro una squadra forte come il Genoa. Quando però ti mettono nelle condizioni di non poter nemmeno alzare la testa diventa difficile. L’espulsione ha cambiato la partita. Faccio da vent’anni il direttore sportivo a Cittadella e appena apri bocca ti buttano fuori. Quando vedo il Cittadella bastonato non sto zitto. C’è una tranquillità infinita qui a Cittadella e gli arbitri sono sereni. Mi sto giocando il futuro di questa società e ora gli errori hanno dei pesi molto importanti. Non posso stare calmo quando so benissimo che giocando in dieci contro il Genoa serviva un miracolo, le cose le capisco prima che succedano. Mi dispiace per questo ambiente che meriterebbe più attenzione. Abbiamo una storia, una serietà e un modo di lavorare che ci ha contraddistinti in tutta Italia. Il Cittadella fa quello che può fare. Devi sapere se il fallo è da ammonire o no, perché giocare prima in undici e poi in dieci cambia tutto. Cosa posso fare ora? Devo stare zitto e subire, perché se parlo sono anche bastonato. Bisogna solo lavorare e giocarsi queste partite sapendo che sono importanti cercando l’episodio giusto. Dobbiamo salvarci, dobbiamo affrontare con coraggio la situazione. Se quella speranza che ho viene tranciata da cose che non sono più in nostro potere, da difficile diventa impossibile. Io credo nel calcio pulito e penso che sia pulito, dico però che a volte nelle partite si fanno degli errori, ma gli sbagli non devono influire su una partita, che gestita in un altro modo finiva 11 contro 11. Non bisogna essere leggeri e ammonire in maniera molto rapida. Ogni fallo va pesato perché ogni episodio fa la differenza. Non credo che il Genoa abbia bisogno di giocare in dieci per vincere, ma oggi non si può non dire che l’espulsione non è stata determinante”.
Ore 11.30 – Verona: È Simone Verdi il vincitore della 31a tappa di Cuore Gialloblù, il sondaggio che da sei stagioni permette ai tifosi di eleggere, tramite i voti nelle Instagram Stories del Verona, il calciatore dell’Hellas che più si è distinto in ogni singola gara di campionato. L’attaccante gialloblù conquista così la terza vittoria stagionale dopo quelle ottenute, sempre in gare casalinghe, contro Milan e Monza. Il classe 1992, oltre alla doppietta con cui ha deciso il match – salendo a quota quattro gol in questa Serie A – ha effettuato quattro tiri in porta, completando anche cinque dribbling, pari al 71% di quelli tentati. Migliore dei gialloblù anche per cross tentati (4) e passaggi completati (20).
Seconda posizione per Lorenzo Montipò, il quale ha effettuato ben sei parate, oltre a due prese alte, con cui ha dato il proprio grande contributo nella vittoria del Verona contro il Bologna. Il portiere gialloblù, inoltre, è stato il migliore dell’Hellas in quanto a lanci completati, ovvero sedici. Montipò allunga quindi in testa alla classifica generale del Cuore Gialloblù, salendo a quota 23 punti.
Infine, Marco Davide Faraoni chiude il podio. Una prestazione da due contrasti vinti, due palloni intercettati e otto recuperati; oltre a sette duelli vinti su nove ingaggiati. L’esterno difensivo classe 1991 ha collezionato la sua presenza numero diciassette in questa Serie A, l’ottava consecutiva da titolare dal 27 febbraio scorso.
Appena fuori dalla zona punti Fabio Depaoli e Pawel Dawidowicz.
CUORE GIALLOBLÙ – LA CLASSIFICA 2022/23
Montipò 23
Doig 16
Hien 16
Lazovic 16
Verdi 14
Tameze 10
Veloso 8
Djuric 7
Magnani 7
Terracciano 7
Depaoli 6
Henry 6
Ngonge 6
Coppola 5
Faraoni 5
Gaich 5
Kallon 5
Ceccherini 4
Duda 4
Sulemana 4
Lasagna 4
Perilli 3
***
Günter 3
Hongla 3
Ilic 1
1° classificato: 3 punti; 2° classificato: 2 punti; 3° classificato: 1 punto.
VINCITORI DI GIORNATA
1a Hellas Verona-Napoli: Kevin Lasagna
2a Bologna-Hellas Verona: Thomas Henry
3a Hellas Verona-Atalanta: Darko Lazovic
4a Empoli-Hellas Verona: Yayah Kallon
5a Hellas Verona-Sampdoria: Josh Doig
6a Lazio-Hellas Verona: Lorenzo Montipò
7a Fiorentina-Hellas Verona: Lorenzo Montipò
8a Hellas Verona-Udinese: Josh Doig
9a Salernitana-Hellas Verona: Josh Doig
10a Hellas Verona-Milan: Simone Verdi
11a Sassuolo-Hellas Verona: Federico Ceccherini
12a Hellas Verona-Roma: Miguel Veloso
13a Monza-Hellas Verona: Filippo Terracciano
14a Hellas Verona-Juventus: Ibrahim Sulemana
15a Hellas Verona-Spezia: Lorenzo Montipò
16a Torino-Hellas Verona: Milan Djuric
17a Hellas Verona-Cremonese: Darko Lazovic
18a Inter-Hellas Verona: Isak Hien
19a Hellas Verona-Lecce: Josh Doig
20a Udinese-Hellas Verona: Giangiacomo Magnani
21a Hellas Verona-Lazio: Cyril Ngonge
22a Hellas Verona-Salernitana: Cyril Ngonge
23a Roma-Hellas Verona: Lorenzo Montipò
24a Hellas Verona-Fiorentina: Darko Lazovic
25a Spezia-Hellas Verona: Simone Perilli
26a Hellas Verona-Monza: Simone Verdi
27a Sampdoria-Hellas Verona: Adolfo Gaich
28a Juventus-Hellas Verona: Giangiacomo Magnani
29a Hellas Verona-Sassuolo: Lorenzo Montipò
30a Napoli-Hellas Verona: Adrien Tameze
31a Hellas Verona-Bologna: Simone Verdi
Ore 11.20 – Pordenone: «Avevamo bisogno di un risultato importante e l’abbiamo ottenuto: questo ci permette di scalare non solo posizioni ma anche di ritrovare fiducia. Vogliamo condividerlo con tutta la nostra gente, tifosi e collaboratori. Finalmente, dopo un anno di turbolenze, il vento tira dalla nostra parte. Abbiamo un organico di qualità che aveva solo bisogno di ritrovare stimoli e motivazioni. Resto ottimista verso questo nuovo percorso che ci aspetta e che vogliamo giocarci nel migliore dei modi»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Mimmo Di Carlo, allenatore del Pordenone.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Udinese-Cremonese (ore 15). UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue, Pereyra, Walace, Lovric, Udogie; Beto, Success. All. Sottil. CREMONESE (3-4-1-2): Carnesecchi; Sernicola, Vazquez, Bianchetti; Pickel, Meité, Castagnetti, Valeri; Galdames; Tsadjout, Dessers. All. Ballardini.
Ore 08.30 – Pordenone: “In queste due settimane lavoreremo a testa bassa per affrontare al meglio l’ultima battaglia salvezza che ci attende contro il Mantova. I Playout sono un torneo a parte, sono certo che ce la giocheremo”, le parole di Claudio Foscarini ai microfoni ufficiali del club bluceleste dopo l’ennesima sconfitta di ieri a Pordenone.
Ore 08.00 – Triestina: “Ho un gruppo fantastico che anche oggi ha dimostrato per l’ennesima volta tutto il suo valore. Mi ero raccomandato negli spogliatoi che qualsiasi cosa fosse successa non si sarebbe mai dovuto mollare fino all’uscita dal campo. Il calcio è questo, quello che non accade in un anno può accadere in tre minuti com’è successo oggi. Adesso ci aspettano altre due battaglie, devo ringraziare tutto il gruppo e i tifosi per quello che hanno fatto e sono convinto che possiamo farcela”. Queste le dichiarazioni di Augusto Gentilini dopo Pergolettese – Triestina.
Sabato 22 aprile
Ore 21.15 – Triestina: “Dopo questo risultato dobbiamo restare uniti, affrontare l’ultimo passo e tifare per questa Triestina da crepacuore. Un ringraziamento speciale al mister Augusto Gentilini, allo staff e ai giocatori che hanno dimostrato un attaccamento alla maglia raro e un grande cuore. Inoltre un ringraziamento speciale va a mio padre, mister Mauro Giacomini, per il risultato ottenuto con la primavera e il sostegno alla società dato in questo lungo periodo. Forza Unione. Ci vediamo tutti allo stadio.’’ Queste le parole del presidente Simone Giacomini a ridosso della vittoria della Triestina contro il Pergolettese.
Ore 21.00 – VERONA – Chiusura di sipario esaltante per la Virtus Verona, che batte 4-1 la Juventus Next Gen e conquista il sesto posto in classifica superando il Vicenza. Al primo turno degli spareggi promozione i rossoblù affronteranno il Novara, un avversario ostico ma che la Virtus potrà superare forte di due risultati su tre. Fuori da tutto, invece, i bianconeri, che vanno in vantaggio al 12′ con Cudrig su assist di Savona, ma poi crollano nel corso della gara. Al 43′ segna Fabbro, coronando una bellissima azione corale. Nella ripresa ancora Fabbro decisivo nel conquistare un calcio di rigore superando Huijsen. Il fallo di quest’ultimo viene sanzionato da Di Reda. Sul dischetto si presenza Danti, che non sbaglia. La Juventus prova a reagire, ma al 40′ è ancora Fabbro protagonista di una prova strepitosa a servire Kristoffersen per il 3-1. La Juve avrebbe la possibilità di riaprire il match, ma Cerri fallisce un calcio di rigore e nel finale è Manuel Daffara a siglare il definitivo 4-1 su assist dello scatenato Lorenzo Lonardi, uno dei migliori in campo.
Virtus Verona Juventus Next Gen 4-1
Reti: 12′ Cudrig, 43′ Fabbro, 49′ Danti rig., 85′ Kristoffersen, 90’+2′ Daffara M.
Virtus Verona (5-3-2): Siaulys; Daffara, Mazzolo (60′ Ruggero), Cella, Cellai (71′ Santi), Manfrin (46′ Munaretti); Tronchin, Fabbro, Lonardi; Danti (82′ Talarico), Juanito Gomez (60′ Kristoffersen). All. Fresco. A disp. Giacomel, Freddi, Nalini, Begheldo, Zarpellon, Olivieri, Talarico, Priore
Juventus Next Gen (3-4-2-1): Daffara, Riccio (64′ Besaggio), Poli, Huijsen; Savona, Sersanti, Barrenechea, Cudrig; Compagnon (55′ Cerri), Sekulov (46′ Yildiz); Pecorino (64′ Da Graca). All. Brambilla. A disp. Raina, Muharemovic, Cotter, Lipari, Ntenda, Palumbo, Turicchia, Peeters
Arbitro: Di Reda di Molfetta
Ammoniti: 27′ Poli, 33′ Daffara M., 37′ Riccio, 64′ Tronchin, 72′ Besaggio
Ore 20.00 – Pordenone: Doppio sorpasso su Lecco e Pro Sesto. Il Pordenone torna al successo: 1-0 all’AlbinoLeffe al Tognon, prima affermazione dal ritorno di Di Carlo. In classifica i neroverdi chiudono secondi accedendo ai quarti playoff. Decisivo il gol di Pinato al 47’, di testa su cross di Zammarini.
PORDENONE–ALBINOLEFFE 1-0
GOL: 2′ st Pinato.
PORDENONE (4-3-1-2): Festa; Zammarini, Pirrello, Ajeti, Ingrosso; Giorico, Burrai, Pinato (36′ st Negro); Deli (14′ st Edera); Palombi (14′ st Dubickas), Candellone (21′ st Gucher). A disp.: Martinez, Gallo, Magnaghi, Maset, Puzzangara. All. Di Carlo.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Pratelli; Marchetti, Borghini, Milesi (36′ st Gelli); Miculi (15′ st Gusu), Giorgione, Genevier (36′ st Piccoli), Brentan (36′ st Toma), Doumbia; Cocco (22′ st Angeloni), Manconi. A disp.: Pagno, Offredi, Saltarelli, Muzio, Barcella, Agostinelli. All. Foscarini.
ARBITRO: Di Francesco di Ostia Lido, assistenti Pizzoni di Frattamaggiore e Palla di Catania. Quarto ufficiale Di Renzo di Bolzano.
NOTE: ammoniti Giorgione, Milesi e Burrai. Angoli 6-1. Recupero: 2′ pt. Spettatori 1.369. Incasso 10.709 euro.
Ore 19.53 – Arzignano: Al Dal Molin l’Arzignano chiude malamente la regular season perdendo 3-2 con il Renate. Al 6′ gli ospiti passano in vantaggio con Sorrentino ma i giallocelesti recuperano subito con Fantacci che pareggia i conti. Il Renate torna in vantaggio con Angeli al 28′ e al 71′ sigla il tris grazie alla rete di Malotti. L’Arzignano fatica a reagire e all’86′ Antoniazzi accorcia le distanze. Al 92′ Tremolada va vicino al pareggio ma ormai è troppo tardi e la partita si chiude 3-2 ma per i giallocelesti è una sconfitta indolore perché sono comunque qualificati per i playoff.
Ore 19.46 – Triestina: Sarà Triestina contro Sangiuliano ai playout! Follia totale al Voltini di Crema. A 8′ dal 90′ sembrava tutto finito per l’Alabarda contro la Pergolettese, grazie alla rete di Saccani, ma Felici e Adorante, subentrati a gara in corso nel secondo tempo, hanno dato vita una clamorosa rimonta, che ridà speranza ai ragazzi di Gentilini. Due reti arrivate nel momento più buio: due gol pesantissimi. Sembravano del tutto spente le speranze della Triestina, ma il calcio è anche questo: quante emozioni!
Parte fortissimo la Pergolettese, che costringe Matosevic a un miracolo in tuffo dopo appena 3′, ma con il passare del tempo la partita diventa sempre più equilibrata, con occasioni da una parte e dall’altra. Il primo squillo vero e proprio della Triestina, però, arriva al 19′, con una conclusione di Paganini. Subito dopo ci prova anche Celeghin, che verso la fine del primo tempo centra anche un legno. Trema la porta di Soncin, ma nulla da fare, la palla non entra. Cresce l’Alabarda: poco dopo uno scatto di Mbakogu su una palla lunga manda in crisi Soncin, che rischia grosso in uscita. Qualche altra occasione, ma dopo 45′ di gioco il risultato è ancora fisso sullo 0-0.
Nella ripresa, sempre dopo 3′ come nella prima frazione, Matosevic salva i suoi, sempre in tuffo. Al 50′ Tavernelli dà il via alle occasioni della Triestina, poco dopo Gentili decide di cambiare la disposizione dei suoi in campo. Dentro Ciofani e Adorante, fuori Rocchetti e Tavernelli, per un passaggio alla difesa a tre. Germano e Paganini sulle corsie laterali. Lo stravolgimento tattico non porta subito i suoi frutti, anzi: Matosevic salva ancora il risultato su una conclusione centrale da dentro l’area di Vilanova al 59′. Prova a reagire l’Alabarda, con l’inserimento anche di Pezzella, che al 70′ si presenta da calcio piazzato, ma il suo tiro a giro è troppo morbido. Presa sicura di Soncin. Assedio finale della Triestina: tentano la via del gol anche Germano, Minesso e Adorante, ma niente da fare. Tutt’altro. All’82’ arriva una mazzata pesantissima per la Triestina, che si vede spegnere quasi ogni possibilità di salvezza: Saccani s’inventa un gran gol saltando in dribbling mezza difesa rossoalabardata, sblocca il risultato e segna il suo primo gol con la maglia della Pergolettese. 1-0, e Alabarda affondata. Sembrava tutto finito, ma dopo 5′ Felici con il destro la spedisce in porta e regala una speranza in più a Mbakogu e compagnia.
Ci crede la squadra di Gentilini: assedio finale nel recupero di 6′ concesso dall’arbitro. Speranza che diventa realtà al quinto minuto di recupero: Adorante fa esplodere di gioia i 121 tifosi giunti da Trieste a Crema. Stacco di testa su un corner e festa sugli spalti. 1-2 il risultato finale: la Triestina è ai playout. Salvataggio all’ultimo respiro dalla retrocessione diretta. Se la giocherà contro il Sangiuliano. L’altro playout sarà Mantova-AlbinoLeffe. Piacenza in Serie D, nonostante la vittoria pesantissima sul Vicenza che ha tenuto la Triestina con il fiato sul collo per tutta la durata della partita.
PERGOLETTESE 1-2 TRIESTINA
Marcatori: 82′ Saccani (P), 87′ Felici (T), Adorante 90+5′ (T)
PERGOLETTESE (3-5-2): Soncin; Tonoli, Arini, Piccinini; Bariti (61′ Vitalucci), Mazzaroni, Artioli, Varas Marcillo, Villa; Doumbia (46′ Saccani), Guiu Vilanova (86′ Andreoli). All.: Alberto Villa. (A disposizione: Rubbi, Cattaneo, Lambrughi, Bevilacqua, Gabelli, Lucenti, Cancello, Verzeni).
TRIESTINA (4-4-2): Matosevic; Germano, Malomo, Piacentini, Rocchetti (54′ Ciofani); Paganini, Lollo (61′ Pezzella), Celeghin (75′ Felici), Tavernelli (54′ Adorante); Tessiore (75′ Minesso), Mbakogu. All.: Augusto Gentilini. (A disposizione: Mastrantonio, Pozzi, Ghislandi, Lovisa, Crimi, Sarzi Puttini).
Ammoniti: 62′ Tonoli (P), Adorante 90+5′ (T)
Espulsi: /
Arbitro: Croce
Foto: US Triestina Calcio Facebook
Ore 19.40 – Padova: Il Padova si impone per 3-1 sul campo del Mantova, Vicenza superato. I biancoscudati si qualificano ai play off al 4° posto. Il Mantova parte subito forte, al minuto 4′ cross dalla bandierina e deviazione sfortuna di Valentini che per poco non beffa Donnarumma, Radrezza salva il pallone sulla linea, evitando l’autogol. I lombardi spingono ancora e al 9′ è Mensah a spaventare la difesa biancoscudati, l’attaccante biancorosso entra in area di rigore ma sul più bello, arriva Delli Carri che con un grande intervento in scivolata mette la palla in out. Il Padova al 11′ risponde con Vasic, che non riesce però a inquadrare la porta con il colpo di testa. I biancoscudati sembrano esser rientrati in partita e al 32′ sfiorano il vantaggio, cross di Radrezza che trova la testa di Valentini, sfera che termina sull’esterno della rete. Tre minuti più tardi i biancoscudati trovano il goal del vantaggio, cross perfetto di Jelenic che trova ben piazzato dentro l’area di rigore Delli Carri, colpo di testa che non lascia scampo a Tosi. Nei minuti finali del primo tempo il Mantova trova il pareggio, dopo i tanti tentativi andati a vuoto. Pierobon riceve palla dentro l’area di rigore e lascia partire il destro sul secondo palo, sfera che termina nell’angolino. Nella ripresa il Padova passa all’11’, Russini tira addosso a Tosi, rimpallo che favorisce l’arrivo di Jelenic, che non deve far altro che appoggiare la sfera in rete di testa a porta vuota. Tre minuti più tardi Bortolussi sfiora il tris, ma Tosi con un gran riflesso tiene vivo il Mantova. Pochi minuti più tardi Bocalon si divora un goal clamoroso davanti alla porta, colpo di testa che esce fuori di pochissimo. Ilie mette in cassaforte i 3 punti a dieci minuti dalla fine, sinistro da pochi passi che non lascia scampo a Tosi.
MANTOVA-PADOVA 1-3
MANTOVA (4-3-3): Tosi; Fazzi (74′ Matteucci), Ghilardi, Panizzi, Ceresoli (85′ Yeboah); Pedone (67′ D’Orazio), De Francesco, Pierobon; Gucione (74′ Fontana), Bocalon, Mensah (85′ Rodriguez). A disp.: Chiorra, Malaguti, Darrel, Iotti, Padella, Silvestro, Gerbaudo, Conti, Luscietti. All.: Mandorlini.
PADOVA (4-3-3): Donnarumma; Kirwan (58′ Ilie), Valentini, Delli Carri, Crivello (74′ Cretella); Vasic (66′ Piovanello), Radrezza, Dezi; Jelenic (66′ Franchini), Bortolussi, Russini (74′ Curcio). A disp: Zanellati, Zanchi, De Marchi, Ceravolo. All.: Torrente.
ARBITRO: Domenico Castellone di Napoli (assistenti: Porcheddu di Oristano e El Filali di Alessandria).
RETI: 34′ Delli Carri, 46′ pt. Pierobon, 56′ Jelenic, 81′ Valentini.
NOTE: Ammoniti: Pedone, Kirwan, Fazzi, Ilie. Calci d’angolo: 8-4. Recupero: 0’+5′.
Ore 19.35 – Trento: Arrivederci al prossimo anno. I gialloblù portano a termine il loro compito battendo il Novara. E, in virtù dei risultati favorevoli provenienti dagli altri campi, festeggia la salvezza. Il Trento parte fortissimo. Costringendo il Novara ad una continua difesa. Il vantaggio dei gialloblù si concretizza al 21’ grazie ad un traversone perfetto di Damian che trova Attys sul secondo palo. L’ex Imolese è bravo a deviare di testa in rete e portare così in vantaggio i suoi. Il Trento è scatenato. E 2 giri di lancette più tardi trova anche il raddoppio con Pasquato, messo in porta da un preciso passaggio di Attys. I gialloblù continuano la propria spinta e al 33’ Ballarini, messo davanti al portiere da Petrovic, colpisce la traversa. Nella parte finale di frazione il Trento diminuisce i giri del motore e il Novara ne approfitta. Gonzales beffa dalla distanza Desplanches e al 44’ riduce le distanze tra le due formazioni. Nel secondo tempo le formazioni si affrontano senza crearsi particolari pericoli. Al 67’ i gialloblù si rendono pericolosi con la deviazione di Petrovic ma Desjardins è bravissimo a smanacciarla fuori. Sono sempre i trentini a rendersi maggiormente pericolosi: al 73’ Trainotti va vicinissimo di testa alla rete del tris che solamente un grande intervento di Desjardins evita. Dopo cinque minuti di recupero è festa grande al Briamasco. Il Trento centra la salvezza diretta senza playout!
TRENTO: 77 Desplanches, 3 Fabbri, 4 Trainotti (C), 5 Damian (80′ 34 Suciu), 8 Attys (57′ 30 Di Cosmo), 9 Petrovic (80′ 99 Carletti), 10 Pasquato (VC), 17 Galazzini, 25 Ballarini, 38 Sangalli, 66 Vitturini
A disposizione: 27 Marchegiani, 19 Sipos, 21 Osuji, 23 Simonti, 29 Semprini, 32 Brighenti, 33 Garofalo, 71 Barison
Allenatore: Bruno Tedino
NOVARA: 22 Desjardins, 10 Marginean (46′ 14 Galuppini), 11 Lazaar (23′ 30 Calcagni), 19 Gonzalez (C) (76′ 17 Margiotta), 21 Ranieri, 23 Ciancio (76′ 7 Tentoni), 24 Buric (76′ 18 Spalluto), 29 Benalouane (VC), 33 Varone, 42 Illanes, 51 Ariaudo
A disposizione: 12 Menegaldo, 20 Pelagotti, 4 Di Munno, 5 Bonaccorsi, 13 Carillo, 15 Khailoti, 16 Fragomeni, 38 Lanzarotti
Allenatore: Marco Marchionni
Arbitro: Sig. Giorgio Vergaro di Bari
Assistenti: Sigg. Emanuele Ranzullo di Torre del Greco e Alessandro Cassano di Saronno
Quarto Ufficiale: Dylan Marin di Portogruaro
Marcatori: 22′ Attys (T), 23′ Pasquato (T), 44′ Gonzalez (N)
Ammonizioni: 67′ Ciancio (N), 75′ Buric (N), 83′ Desplanches (T), 90’+2′ Ballarini (T), 90’+3′ Varone (N)
Calcio d’angolo: Trento 9 – Novara 4
Recupero: 1′ pt | 5′ st
Ore 19.34 – Vicenza: Le motivazioni fanno la differenza al Garilli e il Piacenza batte 1-0 il Lane con la testa già ai playoff. Passano appena due minuti e il Piacenza mostra subito di voler vincere: Rizza serve Cesarini al centro dell’area ma Confente è bravo nel respingere. Al 5′ si fa vedere in avanti anche il Vicenza con una punizione di Giacomelli deviata in corner dalla difesa emiliana. Sono proprio i biancorossi a fare la partita e a giocare con un buon fraseggio, al 10′ è nuovamente Giacomelli ad andare alla conclusione ma trova l’esterno della rete. Le due squadre giocano a viso aperto e al 25′ il Piacenza sblocca il risultato con una punizione di Suljic che batte un Confente non esente da colpe. Il Vicenza non reagisce con veemenza e al 40′ rischia di subire il raddoppio emiliano con Morra che viene imbeccato da Cesarini ma questa volta l’estremo difensore biancorosso è lesto nell’uscita ed impedisce al centrocampista del Piacenza di capitalizzare. A pochi istanti dal duplice fischio il Vicenza ha una bella occasione per il pareggio con Stoppa che entra in area e calcia in porta ma Nocchi intuisce la sfera. Al rientro in campo dopo l’intervallo Thomassen inserisce Greco al posto di Sandon. Al 51′ Stoppa prende palla sulla trequarti, supera un difensore e calcia in porta ma Nocchi respinge palla ed impedisce al Vicenza di pareggiare. Al 57′ Thomassen sceglie di sostituire anche Zonta con Begic e due minuti più tardi i biancorossi hanno una bella chance di Jimenez deviata però da Cappelletti. La partita si accende al 69’ quando il Vicenza si allunga e lascia spazio in difesa così i padroni di casa provano ad approfittarne con un contropiede e Plescia sciupa clamorosamente. Dalla parte Stoppa si coordina bene ma al momento del tiro carica troppo e conclude sopra la traversa. Al 71′ il Vicenza riesce a mettere palla in rete con un autogol di Cosenza ma l’arbitro lo annulla per un fallo in attacco. Negli ultimi minuti il tecnico biancorosso sceglie di mandare in campo anche i suoi pupilli della Primavera Tonin e Mogentale, il match ha ormai poco da dire e dopo cinque minuti di recupero il Piacenza porta a casa una vittoria inutile per la contemporanea vittoria della Triestina. il Vicenza chiude il campionato al settimo posto ma in virtù della vittoria della Coppa Italia comincerà i playoff dal turno nazionale.
Piacenza (3-5-2): Nocchi; Accardi, Cosenza, Masetti; Parisi (dal 20′ Munari), Suljic, Giorno (dal 79′ Palazzolo), Gonzi (dal 59′ Chierico), Rizza; Morra (da 59′ Plescia), Cesarini (dal 79′ Luppi). A disposizione: Fossati, Tintori, Nava, Zunno, Vianni, Zanandrea, Capoferri. Allenatore: Matteo Abbate.
LR Vicenza (4-2-3-1): Confente; Oviszach, Corradi, Cappelletti, Sandon (dal 46′ Greco); Zonta (dal 55′ Begic), Jimenez (dal 81′ Mogentale); Stoppa, Scarsella, Giacomelli (dal 72′ Della Morte); Rolfini (dal 72′ Tonin). A disposizione: Brzan, Iacobucci, Pasini, Ndiaye. Allenatore: Dan Thomassen.
Marcatori: 25′ Suljic (P)
Arbitro: sig. Francesco Carrione di Castellammare di Stabia, assistenti Francesco Valente di Roma 2 e Andrea Cravotta di Città di Castello, quarto ufficiale Carlo Virgilio di Agrigento.
Ammoniti: Gonzi (P), Corradi (LRV), Chierico (P), Masetti (P), Mogentale (LRV)
Spettatori: 3571 di cui 1155 abbonati e 324 ospiti
Note: giornata soleggiata, terreno in discrete condizioni
Venerdì 21 aprile
Ore 19.15 – Luparense: Con i due pareggi consecutivi rimediati nei derby contro Campodarsego ed Este, la Luparense ha allungato la sua serie utile a sei giornate, ma nonostante l’inversione di rotta non è ancora riuscita a mettere piede in zona playoff. A tre giornate dal termine della stagione regolare, la lotta per il quinto posto si fa sempre più serrata e agguerrita con ben sei formazioni racchiuse in appena quattro punti. Domenica, i Lupi salgono in quota, per la precisione a Sedico, dove alle ore 15 verrà dato il calcio d’inizio al match con la Dolomiti Bellunesi.
L’AVVERSARIA. Il club dolomitico, frutto del progetto comune di Belluno, San Giorgio Sedico e Union Feltre, aveva rinnovato le ambizioni societarie già espresse nel corso della passata stagione, ma ha dovuto fare i conti con le incognite di un campionato livellato e difficile, come in parte è avvenuto anche per i Lupi. La compagine di Diego Zanin (subentrato ad inizio stagione a Lucio Brando) si è così attardata in classifica, nonostante una rosa competitiva che può contare su elementi di sicuro valore. Prova ne è anche lo scorso turno, che ha visto i bellunesi cedere il passo all’Union Clodiense al culmine di un confronto pirotecnico e pieno di colpi di scena (4-3 il finale a Chioggia).
L’ANDATA. A proposito di partite pazze, quella dell’andata allo stadio Casèe fu indubbiamente una di queste: Dolomitici avanti due volte nel primo tempo grazie alle marcature di Svidercoschi e Artioli, poi riacciuffati nella ripresa dai rossoblù (2-2). In quell’occasione, Andrea Montesano bagnò il suo esordio tra le file della Luparense con il gol capace di dare il via alla rimonta completata dalla rete del pareggio messa a segno da Yves Gnago.
QUI LUPARENSE. «Oltre al debutto arrivò anche il gol, ma la gioia personale fu secondaria rispetto a tutto il resto», ricorda Montesano, «Da allora, siamo diventati un’altra squadra. In seguito alle sconfitte maturate contro Legnago e Caldiero, subito dopo il pari con la Dolomiti, c’è stato uno switch mentale e siamo ripartiti con più forza e convinzione. Ora abbiamo intrapreso un trend positivo e vogliamo continuare a inseguire la scia. Domenica giocheremo un’altra partita importante per la corsa playoff. Stiamo attraversando un buon momento, ma sappiamo anche che bisognerà battere un’ottima squadra: la Dolomiti ha giocatori di categoria che dovremo essere bravi a limitare. Ormai abbiamo capito tutti quanti che questo è un campionato talmente equilibrato in cui non esiste mai nulla di scontato».
Ore 18.35 – Arzignano: «È l’ultima partita della Regular Season e l’ultima in casa. Ci teniamo in particolar modo a fare bene e chiudere la stagione regolare nel migliore dei modi davanti al nostro pubblico. È una gara complicata. Il Renate è una squadra forte, ben costruita, con ottime individualità […] Cercheremo di fare la partita nostra, propositivi. Ci arriviamo bene […] I ragazzi sono carichi, concentrati, volenterosi di fare una cosa importante». Queste le dichiarazioni di Giuseppe Bianchini rilasciate alla vigilia di Arzignano – Renate
Ore 17.20 – «Siamo molto vicini a una conclusione positiva della trattativa con il Venezia Calcio. C’è la volontà comune di arrivare molto presto a un accordo totale che avrà effetto a partire dal prossimo mese di luglio. Se tutto andrà come pensiamo e come speriamo, Falcade diventerà il centro dello sport veneziano per la prossima estate, visto che la Reyer Venezia basket ha già confermato la sua presenza nel nostro Comune. Il territorio ha forti legami con Venezia e ci sono tanti veneziani che hanno la seconda casa a Falcade e che sicuramente saranno contenti della notizia». Parola di Mauro Salvaterra, sindaco di Falcade, che commenta così il probabile accordo per un ritiro estivo nel Comune dolomitico a partire dalla prossima estate
Ore 16.35 – Triestina: In vista della trentottesima giornata di campionato Pergolettese-Triestina, in programma domani allo stadio “Giuseppe Voltini” con calcio d’inizio alle 17:30, l’allenatore alabardato Augusto Gentilini ha convocato i seguenti giocatori:
PORTIERI: 1 Mastrantonio, 23 Matoševic 22 Pozzi
DIFENSORI: 13 Ciofani, 2 Ghislandi, 3 Malomo, 33 Piacentini, 31 Rocchetti, 74 Sarzi Puttini
CENTROCAMPISTI: 28 Celeghin, 99 Felici, 14 Germano, 20 Lollo, 17 Lovisa, 19 Paganini 8 Pezzella, 7 Tessiore
ATTACCANTI: 11 Adorante, 9 Mbakogu, 18 Minesso, 16 Tavernelli
Indisponibili: Alberto Masi, Marco Crimi, Mirko Gori
Giocatori non convocati: Diego Galliani, Filippo Iacovoni, Lorenzo Pellacani
Ore 16.25 – Cittadella: “I ragazzi in questa settimana hanno lavorato bene, tranne Asencio che si è allenato ancora a parte. Il pareggio di Cosenza? Piuttosto che perdere è meglio pareggiare, però potevamo fare qualcosa in più per vincerla. In queste ultime 5 partite ci giochiamo la vita, dobbiamo osare di più, per salvarci bisogna fare più punti possibili a partire già dalla gara di domani. Il Genoa? affrontiamo una squadra molto forte, ma non sono “extraterrestri” quindi cercheremo di batterli. Ambrosino-Embalo in avanti? ci sto pensando, è una scelta che sto tenendo in considerazione. Domani giocheremo contro una squadra storica, ci sarà tanta motivazione con uno stadio molto pieno. Matrantonio? è un giocatore che è cresciuto molto in questi 2 anni, potrebbe partire anche lui dall’inizio. Il vero tifoso lo vedi soprattutto nei momenti di difficoltà, per noi i nostri sostenitori sono importantissimi, quindi mi rivolgo a loro dicendogli di starci vicini. 5 squadre italiane alle semifinali delle competizioni euuropee? per il calcio italiano è una bellissima notizia, dispiace però che non ci sono tanti giocatori italiani”. Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini alla vigilia di Cittadella – Genoa
Ore 15.45 – Verona: Arriva un aggiornamento sulla prevendita in vista di Verona-Bologna, che si giocherà questa sera. In mattinata è stata superata quota 20mila presenze allo stadio, con il settore ospiti riservato ai tifosi del Bologna sold out
Ore 15.00 – Padova: “Speriamo che sia l’ultimo giro perché gli ultimi tempi sono stati veramente duri. Siamo pronti, ma Vercelli, Renate e Albinoleffe erano tutte partite che bisognava vincere per avere un’altra chance. Adesso ci giochiamo l’ultima partita senza più pensare a niente. La cosa bella che ho sempre detto è che dipende da noi. Il diavolo, come dico spesso, ci mette sempre la coda ogni tanto, perché bisogna stare molto attenti. Affrontiamo una squadra che ha altri obiettivi fin dall’inizio. Io a Padova andai via nel 2006-2007 e non dovevo andare via. Cestaro è stato un grandissimo, ho avuto la fortuna di conoscerlo, dovevo restare perché c’era un grande progetto. Sono ritornato dopo e siamo arrivati primi. Abbiamo dominato il campionato e i playoff, ma non siamo stati molto fortunati. Ho tanti amici a Padova, auguro loro di ritrovare la fortuna che non abbiamo avuto. Ricordo anche un gol di mano allucinante a Trieste. Ad Alessandria abbiamo avuto 5-6 occasioni, ma non siamo riusciti a segnare, fa parte del calcio. Non ho nessun tipo di acredine nei loro confronti”. Queste le dichiarazioni di Andrea Mandorlini alla vigilia di Mantova – Padova
Ore 14.20 – Sudtirol: “Il gruppo si sta riprendendo. Dobbiamo arrivare nei playoff nella miglior posizione possibile. Queste sconfitte credo ci abbiano fatto bene. Voglio che la mia squadra arrivi agli spareggi con la consapevolezza che abbiamo fatto un percorso straordinario. Fiordilino ha avuto problemi in settimana e non ci sarà. Però non dobbiamo lamentarci perchè stiamo tornando quelli di una volta. Questi ragazzi hanno avuto una leggera flessione ma è chiaro che ora dobbiamo tornare a pedalare. Sono fiducioso perché ho rivisto la squadra che piace a me e perchè ho la consapevolezza che arriveremo ai playoff nella condizione che avevamo qualche tempo fa. Chiedo ai tifosi un ulteriore supporto per questi ragazzi” queste le parole di Pierpaolo Bisoli alla vigilia della gara contro il Frosinone.
Ore 14.00 – Pordenone: “Insieme ai nostri tifosi andiamoci a prendere questi 3 punti, che ci possono far migliorare il posizionamento playoff. Con intensità, compattezza e coraggio nelle giocate, mettendo così in campo tutta la nostra qualità”. Domenico Di Carlo presenta così Pordenone – Albinoleffe
Ore 12.40 – Treviso: Dentro o fuori, con un occhio alla rivale Calvi Noale. La situazione in casa Treviso si è complicata lo scorso weekend con la sconfitta per 3-2 in casa del Liapiave, ma non per questo non è risolvibile. Anzi. La tanto agognata promozione in Serie D è ancora possibile e i biancocelesti hanno il proprio destino tra le mani. A una giornata dal gong finale, la classifica parla chiara: Treviso 72, Calvi Noale 71. Con una vittoria, i ragazzi di Cunico avrebbero vinto il campionato, ma ci sono anche altre possibilità. La via più semplice resta la vittoria dei padroni di casa davanti al proprio pubblico al Tenni, ma non è sbagliato fare altri calcoli. Infatti, nel caso in cui il Treviso dovesse pareggiare, dall’altro campo, che vedrà la Calvi Noale impegnata in casa dell’Istrana, andrebbe bene comunque un pareggio, meglio una sconfitta. Se il Treviso dovesse perdere, invece, a quel punto sarebbe meglio sperare e basta nella sconfitta della seconda in classifica, anche perché si sarebbe obbligati a giocarsi una sorta di “finale”, una partita aggiuntiva alle gare di campionato contro la rivale. Insomma: un vero spareggio. Chi vince approda in Serie D, chi perde rimane nel Girone B d’Eccellenza veneta. Meglio evitare e provare a portarsi a casa i tre punti. Sarebbe tutto più semplice. E poi, davanti a un Tenni stracolmo di gente, già 600 i biglietti venduti in prevendita, festeggiare sarebbe ancora più bello. Senza ansie e senza pressioni. In vista di domenica, comunque, la squadra sta bene, a eccezione di Mosca. Il ragazzo non è al meglio e non sarà della partita. Gli altri, ci saranno tutti. Cunico potrebbe puntare sul solito 3-4-1-2 con De Poli alle spalle di Sottovia e Posocco, ma meglio non fare troppi pronostici. L’allenatore biancoceleste ha già stravolto la squadra più di una volta, passando da un 4-4-2 a un 3-5-2 e poi al modulo attuale e per una partita così delicata e fondamentale, una sorpresa non è da escludere a priori. Appuntamento fissato a domenica, ore 15.30, in attesa di capire quale sarà il futuro della società di Sandri. Questione di vita o di morte. Ci si gioca davvero tutto.
Ore 12.15 – Vicenza: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Vicenza Dan Thomassen alla vigilia dell’ultima partita di campionato contro il Piacenza, ultimo in classifica, che si disputerà domani pomeriggio alle 17.30: “Noi arriviamo alla partita con motivazioni di un tipo, loro con motivazioni di tutt’altro tipo. Loro affrontano una gara da sopravvivenza pura. Si giocano l’eventualità di accedere ai playout e di evitare la retrocessione diretta, mentre noi arriviamo con motivazioni completamente diverse, che sono quelle di preparazione ai playoff. Non per questo, le nostre motivazioni devono essere meno, sono semplicemente diverse. Ci possono essere pro e contro da una parte e dall’altra. E’ chiaro che il Piacenza che troveremo mi aspetto che sia un Piacenza estremamente agguerrito, che avrà lo spirito davvero di chi vuole sopravvivere. Allo stesso tempo, queste situazioni portano anche a una certa fragilità, sempre del Piacenza, dove noi dobbiamo riuscire a mettere in campo tutto quello che abbiamo. Deve essere così, a prescindere dall’avversario che abbiamo di fronte. Il nostro approccio non deve cambiare. E’ un ottimo allenamento, senza voler far passare questa gara come allenamento, ma sarà un buon test per mettere in campo tutto quello che abbiamo, a prescindere dall’avversario e anche dagli interpreti che per noi domani saranno un po’ diversi rispetto ai soliti. La risposta in termini di atteggiamento e mentalità deve essere sempre la stessa, cambiano gli interpreti. La rosa è ampia, i ragazzi sono tanti e chi gioca domani dovrà assolutamente mettere questo in campo. Questa mattina abbiamo qualche verifica da fare su Cavion e Ronaldo. Apparentemente sembrano cose relativamente leggere, però non è sicuramente il momento giusto per rischiare due giocatori fondamentali. Attendiamo le risposte dello staff medico e questo pomeriggio prenderò una decisione per entrambi. Questa partita sarà un investimento su qualche giocatore, perché, un po’ per gli infortuni, un po’ per le varie diffide, siamo costretti a cambiare, ma in realtà questo termine non è correttissimo, perché alcune scelte su alcuni giocatori erano già state prese. Voglio arrivare a preparare i playoff da dopodomani con più giocatori possibili, sfruttandoli al massimo del loro potenziale. Domani si chiude un percorso di continuità, il campionato. Poi, si aprirà un altro percorso, ma intanto chiudiamo questo con il massimo rispetto per noi stessi e per il campionato stesso, non lasciando da parte quello che è l’argomento classifica, perché so che la percentuale è molto bassa, però si può. A volte le cose succedono e sarebbe un peccato non aver dato tutto senza essersi portati a casa i tre punti. Nel caso non dovesse succedere, saremo qui a mangiarci le mani. Si va assolutamente per fare risultato. Domani potrebbe esserci spazio per qualche giovane dall’inizio: potrebbe esserci spazio per Corradi, non tanto perché è giovane, lui fa parte della prima squadra dal ritiro, quindi è parte integrante della squadra e quindi fa parte dei ragionamenti che sto facendo anche per gli altri giocatori di movimento. Anche lui ha bisogno di trovare del minutaggio e domani può essere una buona occasione. Poi valuteremo oggi pomeriggio, anche in base alle risposte che avremo da Ronaldo e Cavion, se portare anche qualche altro giovane dalla Primavera, per essere numericamente completi. In questo momento, secondo me, Federico Tonin va sia valorizzato che preservato. Contro il Pordenone è stata un’ottima occasione, perché entrare con un risultato favorevole è sicuramente un’ottima condizione, però d’altronde è entrato contro un’avversaria diretta e di spessore molto alto. Questo conferma la buona prestazione che Federico ha fatto. Quando parlo di preservare, è un discorso che va fatto a trecentosesanta gradi sui giovani. Bisogna sempre metterli nelle condizioni di potersi esprimere, che vuol dire anche considerare tutti i fattori: il valore della squadra, gli avversari… Ci sono tante cose da prendere in considerazione. Si farà un ritiro, a breve la società lo comunicherà con tutti i dettagli. Di solito un ritiro è associato a qualcosa di negativo, ma in realtà lo sfrutteremo per stare insieme, curare i dettagli, lavorare e recuperare, quindi curare al massimo quello che è la qualità del lavoro. Ne sono molto contento. Al momento non abbiamo ancora organizzato amichevoli, stiamo fermi un weekend senza partita. Facendo un’analisi attenta di quello che è lo stato attuale della rosa, fisicamente e infortuni, stiamo valutando l’ipotesi di fare una gara tra di noi, in modo anche da poter gestire tra di noi il minutaggio. Fare un’amichevole vuol dire fare 45′ a testa. Facendo una gara interna, possiamo anche alzare il minutaggio e gestire chi ha bisogno di meno. Il primo obiettivo in assoluto è quello di avere più giocatori possibili a disposizione. Fatta questa premessa, non è così lunga la pausa: è una pausa di una settimana e dalla partita di domani ci aspettano due settimane di lavoro. Tra ritiro, che ci permette comunque di lavorare bene, e alla settimana prossima dove non avremo la gara, ma solo una gara interna tra di noi, lì possiamo tranquillamente gestire i volumi di lavoro. Non mi preoccupa assolutamente il fatto di non avere una gara, perché veniamo da due settimane in cui abbiamo fatto quattro gare. Calcolando tutto, con lo staff fisico e sanitario, direi che siamo assolutamente a un buon punto e mantenere questo stato fisico è fattibile. Domani sarà una gara viva. Questa formula che c’è da qualche anno in Serie C, che porta quasi tutte le squadre a essere coinvolte o in playoff o in playout, tiene il campionato vivo fino alla fine. Avremo una gara accesa e questi sono fattori che ci vengono incontro. La motivazione è intanto verso di noi, domani cercheremo anche il risultato oltre la prestazione. Sono molto focalizzato sulla gara di domani”.
Ore 08.30 – Le probabili formazioni di Hellas Verona-Bologna (ore 20.45). HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Abildgaard, Depaoli; Duda, Lasagna; Djuric. All. Zaffaroni. BOLOGNA (4-1-4-1): Skorupski; Posch, Soumaouro, Lucumi, Lykogiannis; Schouten; Orsolini, Dominguez, Ferguson, Kyriakopoulos; Sansone. All. Thiago Motta.
Giovedì 20 aprile
Ore 19.10 – Verona: Mister Marco Zaffaroni ha convocato 25 calciatori per Hellas Verona-Bologna, match valido per la 31a giornata della Serie A TIM 2022/23, in programma domani, venerdì 21 aprile, alle ore 20.45, allo stadio ‘Bentegodi’.
#VERONABOLOGNA – I CONVOCATI
1 Montipò
3 Doig
4 Veloso
5 Faraoni
6 Hien
7 Verdi
8 Lazovic
11 Lasagna
17 Ceccherini
19 Djuric
22 Berardi
23 Magnani
25 Braaf
26 Ngonge
27 Dawidowicz
28 Abildgaard
29 Depaoli
30 Kallon
32 Cabal
33 Duda
34 Perilli
38 Gaich
42 Coppola
61 Tameze
77 Sulemana
Il calciatore Filippo Terracciano non è stato convocato in seguito a una contusione all’anca.
Ore 17.30 – Venezia: La prossima trasferta vedrà il Venezia impegnato allo Stadio Libero Liberati contro la Ternana, all’undicesimo posto in classifica, nella Giornata 34 del campionato di Serie B 2022/23. I precedenti: La prossima sarà la sfida numero 14 tra Ternana e Venezia in Serie B: il bilancio pende a favore dei Lagunari con sei vittorie a quattro, tre pareggi chiudono il quadro. Nei sei incontri disputati sul campo degli umbri, tuttavia, i padroni di casa hanno prevalso in tre occasioni, a fronte di due vittorie per il Venezia e un pareggio. Venezia e Ternana hanno segnato l’una contro l’altra ben 22 e 19 gol, rispettivamente: la media di 3.15 gol a partita è fra le più alte nello storico dei confronti del campionato. Statistiche e curiosità Il Venezia ha vinto tre delle ultime quattro partite di campionato (una sconfitta); tante vittorie quante quelle registrate nelle precedenti 14 gare di Serie B. Da inizio febbraio, solo Brescia e Benevento (entrambe uno) hanno vinto meno partite della Ternana (due) in campionato. Tuttavia, la Ternana segna da sette partite casalinghe consecutive; gli umbri potrebbero registrare otto gare interne consecutive in gol – nella stessa stagione – per la prima volta da febbraio 2016. Da una parte, solo il Cittadella (uno) ha segnato meno gol di testa del Venezia (due) in questo campionato; dall’altra, nessuna squadra ne ha concessi meno della Ternana con lo stesso fondamentale (tre, al pari del Genoa). Il Venezia è la squadra che ha guadagnato più punti con gol segnati negli ultimi 10 minuti di gioco nel torneo in corso: nove, dei quali otto (l’89%) proprio in trasferta. Moduli e allenatori Paolo Vanoli e Cristiano Lucarelli non si sono mai incontrati nelle loro carriere da allenatori. Mister Lucarelli è tornato sulla panchina rossoverde nel febbraio 2023, ad appena tre mesi di distanza dal suo esonero, dopo le dimissioni di Aurelio Andreazzoli, tecnico della Ternana al tempo della sfida in casa del Venezia nel girone di andata, che ha visto i lagunari prevalere per 2-1. Nelle ultime tre partite, mister Lucarelli ha sperimentato con diverse variazioni del 3-4-1-2, per poi testare il 4-3-3 nell’ultima sfida interna contro il Pisa. Mister Vanoli è invece tornato al prediletto 3-5-2 in occasione degli ultimi impegni di campionato. I marcatori Una delle due marcature multiple di Andrea Favilli, capocannoniere della Ternana con 7 reti, in Serie B è stata realizzata proprio contro il Venezia, quando vestiva la maglia dell’Ascoli – il 14 ottobre 2017. Joel Pohjanpalo ha partecipato attivamente a 18 gol in questo campionato (12 reti e sei assist): nessun attaccante ha servito più passaggi vincenti del finlandese nella Serie B 22/23 (sei, al pari di Franco Vázquez).
Ore 17.05 – Vicenza: Marco Bellich, nel corso della gara LR Vicenza-Pordenone, ha subito un trauma distorsivo alla caviglia sinistra, con interessamento capsulo-legamentoso. I tempi di recupero sono stati stimati in circa 20 giorni.
Ore 16.50 – Padova: Nel pomeriggio di ieri la prima squadra ha ospitato il progetto Atleti al tuo fianco, iniziativa che avvicina il mondo dello sport alle emozioni di chi affronta un tumore. Il dr. Alberto Tagliapietra, medico chirurgo responsabile del progetto, ha incontrato giocatori e staff nello spogliatoio mettendo in luce la necessità di non lasciare sole, isolate e incomprese le persone coinvolte in un percorso oncologico e le motivazioni che portano una persona ammalata a trarre benefici da segni di vicinanza e supporto emotivo da parte dei suoi idoli sportivi. La squadra ha ascoltato con attenzione ed emozione il messaggio e si è subito attivata, partecipando con i giocatori Belli, Donnarumma e Liguori alla campagna fotografica “A mani unite sotto il sorriso” che verrà condivisa sui canali social di Atleti al tuo fianco per promuovere l’importanza della presenza fisica e del sostegno emotivo verso chi lotta contro il cancro. Lo spogliatoio ha poi reso totale disponibilità alle iniziative di Atleti al tuo fianco e ha consegnato al dr. Tagliapietra una maglia autografata da mettere in asta per le attività di supporto emotivo che il progetto ha in corso. Un momento speciale di grande intensità emotiva che ha coinvolto i participanti in maniera profonda, affinché la squadra conosca i tanti risvolti sociali che il calcio può offrire a chi affronta percorsi difficili e sfide importantissime. Tutta l’attività di Atleti al tuo fianco è consultabile su Facebook (www.facebook.com/atletialtuofianco) e Instagram (www.instagram.com/atletialtuofianco)
Ore 16.25 – Virtus Verona: Luigi Fresco, presidente e allenatore della Virtus Verona, punta al risultato pieno in ottica play-off contro la Juventus Next Gen: “Noi cerchiamo di fare un risultato che ci permetta di avere due partite su tre al primo turno dei play-off e anche ad un eventuale secondo turno. Per noi è già importante fare parte di questo club, le squadre che faranno gli spareggi sono tutte forti. Adesso è emersa anche la possibilità che, se il Vicenza arriva secondo o terzo, la Juventus passa automaticamente e c’è una squadra in più del nostro girone che rimane fuori, ma noi siamo comunque dentro e questo è molto importante. Noi faremo la nostra, abbiamo già vinto in casa loro all’andata e non abbiamo timore. Tra assenze e diffidati, saremo condizionati ma giocheremo per vincere”. Fresco guarda in prospettiva: “Forse c’è solo una partita che conta poco, quella della Pro Patria, tutte le altre sono decisive per la salvezza o per gli spareggi. In teoria potremmo ritrovare la Juventus ai play-off ma è un’ipotesi molto remota e al momento l’avversaria più probabile per noi è la Pergolettese. Infortuni? Degli assenti storici rimane fuori solo Amadio, oltre a Vesentini”. Sul possibile incrocio con la Pergolettese ai play-off: “L’abbiamo battuta due volte ma è sempre difficile.
Ore 13.50 – Serie C: Sta per arrivare una giornata davvero importante per la Serie C e per il girone A. La tabella che segue è stata proposta da Varesesport con un paio di opportune correzioni. Queste le possibili combinazioni e tutti i possibili piazzamenti delle squadre coinvolte. In caso di arrivo a pari punti questi i criteri per stabilire la migliore classificata:
– Punti negli scontri diretti.
– Differenza reti negli scontri diretti.
– Differenza reti generale
– Reti realizzate in generale
– Sorteggio
68 FeralpiSalò (PRO SESTO) (Serie B)
61 Lecco (PRO VERCELLI) (da 2^ a 4^)
60 Pro Sesto (FeralpiSalò) (da 2^ a 5^)
59 Pordenone (ALBINOLEFFE) (da 2^ a 6^)
58 Vicenza (Piacenza) (da 2^ a 7^, comunque alla Fase Nazionale dei playoff in virtù della Coppa Italia vinta)
56 Padova (Mantova) (da 4^ a 7^)
55 Virtus Verona (JUVENTUS NEXT GEN) (da 5^ a 9^)
53 Arzignano (RENATE) (da 7^ a 11^)
52 Novara (Trento) (da 7^ a 12^. Non va ai playoff solo se perde, Renate e Juventus Next Gen vincono e la Pergolettese pareggia. L’arrivo a 3 a 52 favorirebbe infatti Pergo e Juve per la classifica avulsa. Il tiebreaker con la singola Juventus è invece favorevole)
51 Pergolettese (TRIESTINA) (da 8^ a 12^. Non va ai playoff solo se perde o pareggia e Renate e Juventus Next Gen vincono. Vanta tiebreaker favorevole con il Novara)
50 Renate (Arzignano) (da 8^ a 13^. Va ai playoff se vince, se pareggia e la Juventus Next Gen non vince e se perde e Juve e Pro Patria non vincono. Se vince sabato con l’Arzignano sopravanza i veneti essendosi imposto anche all’andata per 3-0)
49 Juventus Next Gen (Virtus Verona) (da 10^ a 13^. Va ai playoff se vince e Pergolettese e/o Renate non vincono. Se il Vicenza arrivasse terzo, approderebbe comunque ai playoff nella Fase Nazionale in quanto finalista di Coppa. Ma le partecipanti ai playoff del Girone A sarebbero in ogni caso 10)
47 Pro Patria (Sangiuliano City) (da 11^ a 15^. Va ai playoff se vince e Renate e Juventus Next Gen perdono. Il tiebreaker è infatti favorevole con i nerazzurri. In caso di arrivo a 3 a quota 50, con classifica avulsa pari i biancoblu dovrebbero recuperare i 4 gol di scarto nella differenza reti generale con i piemontesi)
45 Mantova (PADOVA) (da 13^ a 17^. Si salva se vince, se pareggia o perde e Trento e Sangiuliano City non vincono o la Pro Vercelli perde. In caso di arrivo a 3 a quota 45 con Pro Vercelli e Sangiuliano sarebbe comunque salvo)
45 Pro Vercelli (Lecco) (da 13^ a 17^. Si salva se vince, se pareggia o perde e Trento e Sangiuliano City non vincono. In caso di arrivo a quota 46 con Mantova e Trento o a quota 45 con Mantova e Sangiuliano City sarebbe ai playout)
43 Trento (NOVARA) (da 14^ a 17^. Si salva se vince e una tra Mantova e Pro Vercelli perde o pareggia. Oppure se vince e una tra Triestina e Piacenza non vince.
42 Sangiuliano City (PRO PATRIA) (da 15^ a 17^. Si salva se vince, Mantova e Pro Vercelli perdono e il Trento perde o pareggia)
38 AlbinoLeffe (Pordenone) (da 18^ a 20^. Retrocede se perde, la Triestina vince e il Piacenza vince recuperando 8 gol nella differenza reti generale)
36 Triestina (Pergolettese) (dal 18^ a 20^. Retrocede se pareggia o perde e il Piacenza vince, oppure se pareggia, il Piacenza vince e il Trento vince
35 Piacenza (VICENZA) (da 18^ a 20^. Va ai playout se pareggia e la Triestina perde o se vince e la Triestina perde o pareggia o se vince e l’AlbinoLeffe perde nelle condizioni di cui sopra. Retrocede se vince, il Trento vince e la Triestina pareggia)
Ore 12.55 – Südtirol: “Sono contentissimo di proseguire con questa società alla quale sono particolarmente legato, non solo per i successi che abbiamo raggiunto insieme, ma anche e perché cominciano ad essere quattro anni insieme e ormai conosco bene l’ambiente, la città. E’ una realtà a cui sono molto affezionato. Con l’FC Südtirol ho vissuto il salto di categoria, approdando ad un campionato molto più complicato rispetto a quello di Lega Pro, c’è molta più qualità e molta più fisicità, però guardando i risultati che abbiamo ottenuto direi che ci siamo adattati benissimo nonostante un inizio un po’ difficile, poi ci siamo uniti e ora dobbiamo solo finire in bellezza questo campionato. Cosa mi resterà scolpito nella mente? La doppietta di Trieste è avvenuta in un giorno storico per la società e importante per me. Ha suggellato la mia prima promozione e ogni tanto quella partita me la vado a riguardare e continua a tirarmi fuori emozioni sempre belle da rivivere. Mi è stato detto che mi mancano dieci reti per diventare il miglior realizzatore dell’FC Südtirol. Non lo sapevo. Nell’apprenderlo con piacere non posso che inserire questo tra gli obiettivi che mi pongo, con la speranza di riuscire a raggiungerlo. Quest’anno, magari manca qualche mio gol, quindi nel rimanente periodo di campionato cercherò di recuperare. I miei obiettivi? Proseguire su questa strada, che reputo sia quella giusta. Lavorare sempre tanto con l’intenzione ferma di migliorare sempre di più sia individualmente che nel contesto di squadra. E’ per questo che ho deciso di proseguire in questa realtà, di allungare il contratto in quando sono convinto sia il posto giusto e la squadra giusta”. Queste le dichiarazioni di Daniele Casiraghi rilasciate oggi in occasione della firma del prolungamento contrattuale con il Südtirol
Ore 12.40 – Südtirol: FC Südtirol è lieto di comunicare il prolungamento del contratto di Daniele Casiraghi. Il precedente accordo sarebbe scaduto al termine della prossima stagione, ovvero il 30 giugno 2024. Il 30enne centrale-centrocampista-trequartista di sinistra ha firmato il rinnovo, con nuova scadenza fissata al 30 giugno 2025. Nato a Treviglio in provincia di Bergamo il 10 marzo 1993, residente a Pozzo d’Adda, comune di poco più di seimila abitanti in provincia di Milano, al confine con la provincia bergamasca, Daniele Casiraghi è approdato in biancorosso il 2 luglio 2019 proveniente dal Gubbio. Il trequartista si è subito fatto notare per le sue doti da finalizzatore e assist-man. Nella prima stagione con la casacca dell’FCS (quella del lockdown) ha disputato 26 gare di campionato impreziosite da 6 reti e 4 assist, più una gara di playoff. Nella stagione 2020-2021 ha messo a segno 17 reti e fornito 7 assist in 41 presenze, tra campionato e playoff (4 gare). Nella scorsa annata agonistica, culminata con la storica promozione in Serie B vincendo la Serie C girone A con 90 punti, ha firmato 11 gol e 9 assist, risultando decisivo spesso e volentieri. Solo in un’occasione la squadra non ha vinto una gara di campionato quando ha segnato o fatto assist: Albinoleffe-Sudtirol 1-1 del 4 settembre 2021, con Casiraghi che pareggia al 51’ la rete iniziale di Manconi al 21’. Sicuramente, però, i gol che ricorderà di più sono i due messi a segno a Trieste il 24 aprile 2022. La doppietta siglata contro la Triestina al “Nereo Rocco” ha suggellato la promozione in Serie B dell’FC Südtirol. 175 cm per 73 kg, Daniele Casiraghi ha debuttato tra i professionisti con la Tritium 1908 in C2 nel campionato 2010-2011 conquistando la promozione in C1. Con la formazione di Trezzo sull’Adda ha disputato il due successivi campionati in terza divisione nazionale. Complessivamente 64 gare con 3 reti. Lo tessera il Lecce che lo gira alla Pro Patria nel 2013-2014 (24 gare), quindi passa dal Lecce al Parma, che lo destina al Gubbio nella stagione successiva in C, quindi Ancona nel 2015- 2016 (C: 37 gare, 7 reti e altrettanti assist) e altri tre anni a Gubbio in C. Con gli eugubini ha giocato complessivamente 145 partite con 24 reti e 23 assist. Dal 2019 ad oggi ha vestito per 142 volte la maglia dell’FCS mettendo a segno 39 reti e 28 assist. 28 le presenze in B nella corrente stagione con 2 reti e 6 assist. “Sono contentissimo di proseguire con questa società alla quale sono particolarmente legato, non solo per i successi che abbiamo raggiunto insieme, ma anche e perché cominciano ad essere quattro anni insieme e ormai conosco bene l’ambiente, la città. E’ una realtà a cui sono molto affezionato. Con l’FC Südtirol ho vissuto il salto di categoria, approdando ad un campionato molto più complicato rispetto a quello di Lega Pro, c’è molta più qualità e molta più fisicità, però
guardando i risultati che abbiamo ottenuto direi che ci siamo adattati benissimo nonostante un inizio un po’ difficile, poi ci siamo uniti e ora dobbiamo solo finire in bellezza questo campionato. Cosa mi resterà scolpito nella mente? La doppietta di Trieste è avvenuta in un giorno storico per la società e importante per me. Ha suggellato la mia prima promozione e ogni tanto quella partita me la vado a riguardare e continua a tirarmi fuori emozioni sempre belle da rivivere. Mi è stato detto che mi mancano dieci reti per diventare il miglior realizzatore dell’FC Südtirol. Non lo sapevo. Nell’apprenderlo con piacere non posso che inserire questo tra gli obiettivi che mi pongo, con la speranza di riuscire a raggiungerlo. Quest’anno, magari manca qualche mio gol, quindi nel rimanente periodo di campionato cercherò di recuperare. I miei obiettivi? Proseguire su questa strada, che reputo sia quella giusta. Lavorare sempre tanto con l’intenzione ferma di migliorare sempre di più sia individualmente che nel contesto di squadra. E’ per questo che ho deciso di proseguire in questa realtà, di allungare il contratto in quando sono convinto sia il posto giusto e la squadra giusta”. Queste le parole di Daniele Casiraghi, subito dopo la firma del rinnovo. Il direttore sportivo biancorosso, Paolo Bravo esprime grande soddisfazione per il rinnovo biennale di Casiraghi: “La cosa che mi ha fatto più piacere è che con Daniele non c’è stata trattativa. Con lui e con il suo agente ci siamo seduti e dopo cinque minuti abbiamo trovato un accordo in piena sintonia di vedute. Questo mi inorgoglisce. Quando ci si siede al tavolo della trattativa ci sono quasi sempre visioni diverse. Con Daniele questo non è mai successo in tutti questi quattro anni. Il mio personale ringraziamento è rivolto a quello che Daniele Casiraghi ha fatto e sta facendo in campo, che è sotto gli occhi di tutti e all’elevato spessore umano del ragazzo. Daniele è un giocatore che in questi anni all’FC Südtirol si è trasformato, diventando da giocatore di grande talento a giocatore
di talento ma anche di intuizione e di fisicità. Ha migliorato diverse cose. E’ un giocatore che in questi quattro anni è stato tra quelli che hanno fatto i miglioramenti più importanti e significativi. Cosa mi aspetto da lui per il futuro? Mi aspetto che riesca a ripetere quello che ha fatto fino ad oggi. E’ un ragazzo che non si è mai lamentato quando è stato fuori e quando ha giocato è stato spesso determinante. Mi aspetto questo tipo di comportamento, l’aspetto tecnico lo gestirà poi l’allenatore. Sono convinto che con Daniele abbiamo trovato un altro pezzo importante su cui l’FC Südtirol può poggiare”.
Ore 12.00 – Cittadella: «Stiamo studiando gli avversari, proveremo le migliori strategie per tenere testa a una squadra forte come lo è il Genoa. Dobbiamo fare meglio negli ultimi metri, nella finalizzazione. A volte pecchiamo nella scelta decisiva, siamo troppo frenetici, quindi non siamo precisi nella giocata. Lavoriamo ogni giorni sui dettagli, speriamo di raccogliere i frutti nella prossima partita. Nelle ultime cinque gare serviranno più concentrazione e determinazione. Il Cittadella non dovrà perdere le partite: quando non riesce a vincere, deve saper comunque portare a casa un risultato positivo. Anche il punto, al momento di tirare le somme, può risultare decisivo. Sabato affrontiamo la seconda in classifica, che occupa quella posizione con merito, ma ce la giocheremo. Non bisognerà mai farli respirare, per tutti i novanta minuti: se lasci il palleggio nelle loro mani, rischi di grosso perché sono bravi, quindi dovremo andare a prenderli alti, senza lasciarli giocare. Il Cittadella non parte sconfitto: sarà dura anche per loro. Saranno tutte complicate da qui alla fine, ma ci giochiamo la salvezza»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Alessandro Salvi, terzino del Cittadella.
Ore 11.30 – Pordenone: «Ora più che mai serve positività. Sto vedendo invece troppa negatività intorno alla squadra. È vero che abbiamo perso due partite di fila, ma sia al “Menti” con i veneti che in precedenza al “Tognon” con i leoni piemontesi abbiamo dominato per lunghi tratti. Sono certo che sabato contro l’AlbinoLeffe i ragazzi forniranno una grande prestazione e incasseranno i tre punti. Facciamo i tifosi veri e nutriamo fiducia nei confronti dei ramarri, visto che ci stiamo ancora giocando qualcosa di importante»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Mauro Lovisa, presidente del Pordenone.
Ore 11.00 – Padova: Arriva un aggiornamento sulla prevendita per il settore ospiti di Mantova – Padova. Alle ore 10 sono 300 i biglietti acquistati dai padovani.
Ore 10.30 – Venezia: Si è svolto ieri sera presso il ristorante “La Perla Rosa” di Borbiago un nuovo incontro tra i tifosi arancioneroverdi ed il Venezia FC. Il Club Calimero ha ospitato una folta delegazione del club di Viale Ancona, guidata dal DS Filippo Antonelli, dall’allenatore Paolo Vanoli e dal Direttore dell’Area Tecnica Cristian Molinaro. Tantissimi i tifosi che hanno voluto scattare foto e scambiare due parole con i dirigenti del Venezia, in un clima di grande cordialità ed affetto.
Ore 09.30 – «Sono arrivate due sconfitte, ma comunque dopo due buone prestazioni, soprattutto quella contro il Bari: dobbiamo continuare a fare le cose fatte finora e i risultati ci saranno. Ora ci attendono due partite toste, contro le squadre più forti del campionato, ma noi ci faremo trovare pronti. Le mie cinque reti? Una stagione così positiva sia dal punto di vista personale e dei gol non me l’aspettavo: sono molto contento, spero di poter dare ancora una mano alla squadra con qualche altro gol. I playoff? Dovremo dare il massimo ed essere squadra, che è quello che ci ha contraddistinto fino a questo momento, e allora potremmo essere un avversario fastidioso. Chi vorrei evitare? Cagliari e Parma, anche se credo che prima o poi una delle due andrà affrontata. Avremo meno pressione rispetto alle squadre con più blasone, però essendo la prima volta per la maggior parte di noi un po’ di tensione la sentiremo»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Giovanni Zaro, difensore del Südtirol.
Mercoledì 19 aprile
Ore 22.20 – Serie CIl regista della Feralpisalò, Federico Carraro, ha parlato sulle colonne di TuttoB per commentare la storica promozione in cadetteria dei gardesani: “Sono arrivato qui tre anni fa, la società voleva vincere già allora anche se mancava qualcosa per compiere il salto di qualità definitivo. Negli ultimi anni il club è cresciuto molto e la continuità tecnica è stato uno dei fattori determinanti. Il gruppo, quest’anno, ha reagito bene alle sconfitte incassate ad ottobre che ci avevano fatto perdere un po’ di terreno”. Sui play-off: “Il fattore pubblico conta molto. Le mie favorite sono il Vicenza, che è cresciuto molto e ha vinto anche la coppa, il Cesena e il Crotone”.
Ore 19.50 – Serie C: Al termine del Consiglio federale di oggi il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato anche di seconde squadre: “Sull’introduzione delle seconde squadre in Lega Pro dal prossimo anno abbiamo ribadito le considerazioni positive di tutto il sistema calcistico al riguardo. Oggi modificare l’assetto così come è previsto dalla Lega Pro non è possibile”. Sulla riforma complessiva delle norme attualmente in vigore ci si dovrà necessariamente aggiornare a valle di una successiva delibera assembleare della Lega Pro che consenta il sovrannumero in Serie C. Di conseguenza, resta valida la normativa attualmente in vigore che prevede l’alternanza nei possibili ripescaggi.
Ore 18.00 – Luparense: È ufficiale la conferma di Stefano Romanin alla guida del settore giovanile della Luparense. Arrivato alla corte rossoblù nel 2021 in piena pandemia, il tecnico (classe 1972), ex Padova e Cittadella tra le altre, era subentrato al compianto Luca Moro, mettendo a disposizione il proprio bagaglio d’esperienza (frutto anche di un trascorso significativo negli Stati Uniti) per “svezzare” i giovani Lupi. In meno di due anni di lavoro, sono stati mossi importanti passi avanti, ma l’obiettivo per il prossimo futuro è crescere ancora, instaurando un interscambio di know how tra giovanili e prima squadra. «Nel corso di una riunione abbiamo condiviso con Mauro Zironelli come allenare al meglio la tecnica, cosa prediligere a livello tattico e in che modo formare la mentalità per avviare la transizione dal calcio giovanile a quello adulto», spiega Romanin, «Bisogna porsi degli obiettivi, a seconda della fascia d’età, che prevedano anzitutto miglioramenti dal punto di vista motorio, avendo al tempo stesso la capacità di trasmettere degli input adeguati ai giovani calciatori per inserirli man mano in un contesto di calcio diverso. Se parliamo di Pulcini o Esordienti, è chiaro a tutti che devono principalmente divertirsi, poi però subentra anche altro. Sono convinto che tra le annate 2008 e 2009 troveremo dei giocatori che con il tempo arriveranno in prima squadra. Purtroppo, il rovescio della medaglia è che dobbiamo scontrarci con limiti di natura strutturale: non disponiamo di campi d’allenamento, giochiamo ovunque tranne che a San Martino di Lupari. Siamo costretti a “emigrare” nei comuni limitrofi. Così diventa difficile, se non impossibile, programmare il futuro. Dispiace per i giovani e le loro famiglie, che sono i primi a reclamare strutture e impianti di gioco in loco». Nonostante le problematiche logistiche, le squadre giovanili della Luparense si stanno destreggiando abbastanza bene nei rispettivi campionati di categoria: dalla Juniores Nazionale di Luigi Mendicino, agli Allievi Regionali allenati da Mario Masini, passando per l’Under 15 di Diego Barduca e l’Under 14 di Jacopo Scelzo, fino all’Under 13 di Renato Massaro, per poi finire con i Pulcini Misti seguiti da Mauro Tombolato. «Sono enormemente soddisfatto del lavoro portato avanti da Romanin», chiosa Stefano Zarattini, presidente della Luparense FC, «Stiamo crescendo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Siamo anche riusciti a portare qualche ragazzo in prima squadra come Andrea Carossa. È sicuramente motivo d’orgoglio. Speriamo che qualche altro elemento del nostro vivaio possa presto entrare a far parte della rosa di Serie D. Abbiamo bisogno di dare spazio ai giovani. Ce lo chiede anzitutto San Martino di Lupari».
Ore 17.20 – Venezia: vicino l’accordo per il ritiro estivo a Falcade. Mancano alcuni dettagli da definire per la prossima estate
Ore 16.20 – Padova: “Ovviamente c’è soddisfazione per l’esito. Come ho dichiarato sin dall’avvio dell’indagine e anche in Consiglio Comunale, ho sempre avuto completa fiducia e massimo rispetto nei confronti della Magistratura, nella sincera e profonda convinzione di aver sempre agito esclusivamente nell’interesse pubblico, senza compiere alcun atto contro la legge. Anzi, ringrazio chi ha doverosamente svolto gli approfondimenti ritenuti necessari per accertare eventuali illeciti, quindi in particolare il Pubblico Ministero ed il Giudice per le Indagini Preliminari, per la scrupolosa attività di verifica e di controllo giurisdizionale svolta. È un dovere di tutti i cittadini, e a maggior ragione di un uomo delle Istituzioni, avere atteggiamenti di piena collaborazione e rispetto nei confronti dell’Autorità giudiziaria, che possano servire da esempio e aiutino a consolidare nella comunità la fiducia verso i poteri dello Stato. Questo è sempre stato il mio stile in ogni frangente della mia carriera, non solo politica, e lo resterà sempre. Ritengo giusto, infatti, che la realizzazione delle grandi opere pubbliche sia sottoposto a controllo, a tutela della collettività. Chi come me è chiamato a ricoprire il delicato e prestigioso ruolo di primo cittadino sa bene che può essere del tutto fisiologico che alcune sue stesse azioni siano verificate: ciò è del tutto normale ed è questa la ragione per la quale ho vissuto questo passaggio con grande serenità, nella piena consapevolezza di aver sempre agito nella massima buona fede per il perseguimento dell’interesse pubblico. Ringrazio ovviamente anche i miei legali per la grande loro professionalità. Ringrazio tutte le molte persone che mi sono state vicine in questi mesi. Per quanto concerne il cantiere dello stadio continueremo, sotto la guida dei tecnici responsabili, col più grande zelo affinché la città possa raggiungere nella trasparenza e nel rispetto di tutte le regole questo importante obiettivo strategico per la città”. Queste le dichiarazioni di Sergio Giordani rilasciate oggi dopo la notizia dell’archiviazione dell’indagine a suo carico per la costruzione della nuova Curva Sud dello stadio Euganeo
Ore 15.50 – Padova: Il sindaco Sergio Giordani e l’assessore allo sport Diego Bonavina dichiarano: “In data odierna i nostri legali, Alberto Berardi e Michele Godina, ci hanno comunicato che il Giudice per le Indagini Preliminari, in accoglimento alla richiesta di archiviazione avanzata dal Pubblico Ministero assegnatario del fascicolo, ha disposto l’archiviazione del procedimento iscritto a nostro carico con riferimento alle presunte pressioni svolte per accelerare il completamento della curva Fattori dello Stadio Euganeo. Il decreto emesso dal Giudice attesta – all’esito di approfondimenti investigativi che la stessa Autorità giudiziaria ha definito, per quanto ci riguarda, completi e non suscettibili di ulteriori sviluppi – che non vi è stata alcuna condotta illecita da parte nostra. È stata altresì accertata la nostra totale estraneità rispetto alla concreta gestione dell’appalto in questione e delle società che operavano nel cantiere, tutt’ora in fase di accertamento. L’assessore allo sport Diego Bonavina da parte sua sottolinea: “La notizia mi ha reso ovviamente felice, anche se non mi è giunta inaspettata, in quanto, in considerazione della mia attività professionale, ero fiducioso del positivo esito delle indagini. Nonostante ciò, la definitiva chiusura della vicenda ha posto termine ad un periodo per me molto difficile, sia sul piano umano che per ciò che riguarda la mia attività di amministratore pubblico.Ho sempre dichiarato di godere della massima fiducia nei confronti della Magistratura e l’esito delle indagini ha confermato questa mia convinzione. In questi mesi ho dovuto continuare il mio lavoro e la mia attività di amministratore, cercando di rimanere sereno, nonostante il fatto che in città si sapesse che ero sottoposto ad indagini penali e, per un avvocato e un assessore, ciò non è stato semplice. A fronte delle notizie apparse sulla stampa, come padre ho dovuto spiegare ai miei figli quello che stava accadendo e, come ho già avuto modo di dire, ho avuto il loro pieno appoggio, cosa che mi ha molto aiutato. Auspico che anche le posizioni dei funzionari comunali possano essere chiarite e che i lavori dello stadio e dei palazzetti dello sport possano riprendere il prima possibile, in modo che la cittadinanza possa finalmente usufruire di queste opere pubbliche. Voglio infine ringraziare tutte le persone che in questo frangente mi sono state vicine ed in particolare il mio avvocato che mi ha assistito con grande professionalità ma anche con una vicinanza umana che ho molto apprezzato”.
Ore 15.35 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Francesco Zampano a pochi giorni dalla partita di Serie B tra il suo Venezia e la Ternana: “Abbiamo preparato bene la partita con il Palermo, siamo andati poi in svantaggio, ma abbiamo trovato il pareggio poi con Dennis e poi l’abbiamo vinta. E’ stata una vittoria meritata. La coesione del gruppo sta incidendo molto, così come i tifosi. Se sono contenti loro, siamo contenti anche noi. Ultimamente stiamo anche facendo delle ottime partite e siamo contenti anche per i tifosi. Anche prima eravamo uniti, adesso stanno andando bene i risultati, ma il gruppo c’è stato anche all’inizio. Le giocate, però, ci vengono meglio adesso, ci vengono di più. Noi siamo sempre stati un gruppo, sono tutti bravi ragazzi. Vedo anche i giovani, tutti umili, molti stranieri che stanno cercando di imparare l’italiano, ma il cambio di clima per me è più un qualcosa di fisico. Siamo più squadra adesso, ma si vede che siamo un gran gruppo. Sembra che appena ci danno una batosta riusciamo a reagire, però all’inizio giochiamo sempre bene, magari con qualche svista, ma non è che partiamo molli. Siamo sempre concentrati e si vede che abbiamo una marcia in più. Questo è quello che percepisco. Magari all’inizio dell’anno sembrava che potevamo prendere più facilmente gol, adesso va molto meglio e ci alleniamo meglio anche durante la settimana. I risultati stanno arrivando, ci sta che ci voleva un po’ più di tempo. Sembra un po’ un campionato anomalo, nulla è scontato, anche in zona bassa, niente di scontato. Infatti noi dobbiamo stare concentrati e dobbiamo cercare di arrivare alla salvezza il prima possibile. Quest’anno non sono soddisfatto a livello personale, potevo e devo fare meglio. Sono contento di star giocando, ma devo fare di più. All’inizio giocavo terzino destro a quattro, che mi piace di più, poi mi sono spostato a sinistra, da adattato, però a livello personale non c’è alcun problema. Adesso, invece, il mister vuole che noi quinti attacchiamo la profondità, ma ci vuole la bombola d’ossigeno (ride ndr.). Candela è molto giovane, sta facendo un buon campionato, ma può fare meglio, come tutti. Vanoli fa crescere molto i giovani, ma in allenamento è dura per tutti, sia per i più giovani che per noi più vecchietti. La Ternana penso sia una grande squadra, come ogni squadra di Serie B, ma penso che se giochiamo come vogliamo noi è dura per tutti affrontarci. Loro sono una squadra di velocisti, hanno cambiato molti moduli, ma ci sono molti giocatori della Ternana a cui dobbiamo stare molto attenti”.
Ore 15.00 – Pordenone: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal capitano dei Ramarri Salvatore Burrai, a pochi giorni dall’ultima partita di campionato del suo Pordenone contro l’AlbinoLeffe: “Partita fondamentale. Bisogna capire che non è una partita qualunque, ma per noi potrebbe essere veramente una svolta, anche per la stagione, perché conquistare una posizione migliore di quella che abbiamo adesso può cambiare sicuramente la storia dei playoff, quindi dobbiamo capire tutti insieme l’importanza di questa gara e spingere al massimo per cercare di ottenere i tre punti. C’è moltissimo in ballo, perché vincere ci dà sicuramente autostima e fiducia per il prosieguo, e dobbiamo dare una risposta anche a noi stessi. Dobbiamo essere bravi a trascinare anche il nostro pubblico, quindi penso che ci siano tutte le componenti per creare quell’entusiasmo che non dobbiamo assolutamente perdere per affrontare questo mini campionato che ci aspetta. Da quando siamo tornati al Tognon i tifosi ci hanno sempre sostenuto, ci sono sempre stati vicini e l’ambiente che si crea è veramente fantastico. Spero che anche sabato i tifosi siano numerosi e che ci spingano come hanno fatto fino ad oggi. Andiamo tutti insieme verso l’obiettivo, che è la vittoria. Piano piano sto risentendo le emozioni del Bottecchia: mi ricordo quando venivano da noi gli avversari, era dura per chiunque. Adesso, qui al Tognon, abbiamo sbagliato qualche partita, ma penso che insieme ai tifosi, il dodicesimo uomo in campo, potremo ricreare quel fortino che per noi può essere davvero importante. Ringrazio i tifosi perché ci sono sempre stati vicini: è normale che quando perdiamo i primi a essere rammaricati siano loro, perché ci tengono tantissimo. Cercheremo sin da sabato di dare loro una gioia e delle emozioni, perché qui siamo una famiglia e dobbiamo ragionare insieme, creare entusiasmo, perché andiamo insieme tutti verso una direzione, quindi personalmente, a nome della squadra, li ringrazio. Spero che sabato siano davvero tanti tanti per creare una bella festa in casa. Penso che per i playoff in casa, il successo sia tutto da costruire, perché sicuramente andremo in stadi molto caldi e in piazze molto importanti, perché le società che sono nei playoff sono tutte molto forti e ambiziose. Creare entusiasmo al Tognon, una bella bolgia, potrebbe essere molto importante”.
Ore 09.30 – «Ribaltando il Palermo è stato fatto un bel passo avanti, importante però non ancora decisivo: adesso è il momento di “sgasare” verso la salvezza e il Venezia sta dimostrando di avere tutto per riuscirci. Vedendo il Venezia attuale, cresciuto a 360 gradi, sono ancora più orgoglioso di aver contribuito ad avviare la scalata all’inizio dell’era americana. Il Venezia attuale è molto più strutturato, basta vedere gli investimenti in corso sul Taliercio e come è stato sistemato bene il Penzo, che quando ci venivo da avversario onestamente faceva schifo: il fascino resta impagabile, tuttavia l’oggettiva scomodità è un problema e il nuovo impianto in terraferma farebbe davvero la differenza. Ricordo bene il Paolo Vanoli giocatore, non lo conosco personalmente ma l’impatto che ha avuto al Venezia è sotto gli occhi di tutti. Nessuno si sarebbe aspettato dopo la retrocessione dalla A una partenza di così basso livello: aver raddrizzato la rotta è un merito non da poco ma i giochi non sono chiusi. Quindici punti in palio restano molti e nessuna avversaria mollerà, guai ad illudersi di essere al riparo»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Gianni Fabiano, ex calciatore arancioneroverde.
Martedì 18 aprile
Ore 19.45 – Verona: Dopo il grande successo della prima, è tutto pronto per la seconda asta delle maglie preparate per Hellas Verona-Sassuolo, il match nel quale il Club gialloblù ha celebrato i 120 anni dalla sua fondazione. Tanti i cimeli disponibili, come la maglia e i pantaloncini utilizzati dal match winner Adolfo Gaich, oppure il kit indossato da un altro attaccante gialloblù, Milan Djuric. Questi e molti altri sono solo alcuni dei tanti pezzi imperdibili disponibili fino alle 15.30 di domenica 23 aprile solo sul sito Match Worn Shirt. I materiali, inoltre, sono resi ancora più esclusivi dalla patch ‘match worn’ posizionata all’interno sia del colletto della maglia che dei pantaloncini. Come in occasione della prima asta, l’intero ricavato sarà poi utilizzato dalla Fondazione gialloblù, Hellas Verona Foundation, per sostenere il primo progetto sposato dalla charity: il finanziamento della costruzione di uno dei quattro miniappartamenti del progetto ‘Casa ABEO Alloggi’.
Ore 17.45 – Südtirol: Al Radisson Blu GHR Hotel a Roma è andata in scena l’edizione del 2023 del Gran Galà del Calcio, organizzato dall’ADICOSP, l’Associazione Italiana Direttori e Collaboratori Sportivi. L’evento, giunto alla quinta edizione è culminato con la consegna di una serie di premi. Tra le varie personalità premiate, il direttore sportivo dell’FC Südtirol Paolo Bravo ha ricevuto un prestigioso riconoscimento: il Premio Franco Janich quale “Migliore direttore sportivo della Serie C”. Premiati anche i d.s. Pierpaolo Marino (alla carriera), Piero Accardi (serie A), Simone Giacchetta (serie B), Marcello Serratore (Futsal), Marcello Sebatsiani (Segretario Sportivo Professionista), Pasquale Paladino (Segretario Sportivo Dilettante), Giuseppe Pasini (Premio Speciale). Premiati anche: Matteo Cancellieri – Premio Daniel Guerini “Miglior Giovane”, Cristian Volpato – Premio Daniel Guerini “Miglior Under 19”, Wisdom Amey – Premio Daniel Guerini “Miglior Under 17”, Alessio Guerini – Premio Daniel Guerini “Miglior Giovane Futsal”, Vincenzo Vergine – Premio Daniel Guerini “Miglior Responsabile Settore Giovanile, Alberto De Rossi – Premio Daniel Guerini “Miglior Allenatore Settore Giovanile”, Massimiliano Bellarte – Premio Daniel Guerini “Miglior Allenatore Futsal”, Demetrio Albertini – Premio Speciale Daniel Guerini, Jacopo Volpi – Premio Adicosp “Stampa E Tv”, Fabio Massimo Splendore – Premio Adicosp “Stampa”, Claudio Donatelli – Premio Adicosp “Sport E Cultura”, Antonio Candreva – Premio Rabona Mobile “Miglior Goal” (Sampdoria – Udinese del 03/10/2021) e Giuseppe Giannini – Premio Rabona Mobile “Miglior Goal Vintage” (Foggia – Roma del 20/03/1994).
Ore 16.00 – Virtus Verona: Gianmarco Begheldo, attaccante della Virtus Verona, a margine del pareggio col Renate, ha dichiarato: “Non giocavo dal girone di andata contro il Sangiuliano. È una bella soddisfazione essere tornato in campo. Sono emozionato e contento. Diciamo che poteva andare meglio la gara, abbiamo comunque conquistato un punto su un campo difficile.”
Ore 11.20 – Trento: “Il Trento si salva se vince contro il Novara e una tra Mantova e Pro Vercelli perde e pareggia, o se vince con il Novara e Triestina e Piacenza perdono o pareggiano. Il Trento va ai playout se perde o pareggia contro il Novara, o se vince contro il Novara ma vincono anche Mantova, Pro Vercelli e una tra Triestina e Piacenza”: queste le combinazioni elaborate dal “Corriere del Trentino”. Che ricorda anche la regola della “forbice di punti tra la penultima e la quintultima”: qualora vi fossero almeno otto lunghezze di distacco tra il Trento e chi arriverà penultima, infatti, quest’ultima andrà direttamente in serie D insieme all’ultima classificata.
Ore 10.40 – Padova: La certezza è che il Padova, ai playoff, c’è. Da quale posizione partirà, però, è ancora tutto da vedere: sulle colonne de “Il Gazzettino” il collega Andrea Miola traccia tutte le possibili combinazioni per il Biancoscudo a 90 minuti dalla fine. Partendo dall’eventuale sconfitta con il Mantova: in quel caso la truppa di mister Torrente potrebbe scendere dall’attuale sesto posto al settimo qualora la Virtus Verona battesse la Juventus Next Gen, mentre l’Arzignano, qualora vincesse con il Renate, raggiungerebbe a sua volta il Padova ma rimarrebbe sotto causa scontri diretti a sfavore. In caso di pareggio a Mantova, a superare i Biancoscudati anche in questo caso potrebbe ovviamente essere solo la Virtus Verona, a 55 punti contro gli attuali 56 del Padova, mentre qualora Radrezza e compagni espugnassero il “Martelli” potrebbero addirittura agganciare il quarto posto. Serve tuttavia una difficile concatenazione di eventi, come viene testualmente spiegato sul quotidiano locale: “Il Vicenza, avendo vinto la Coppa Italia, accederà direttamente al primo turno nazionale per cui, anche se davanti in graduatoria, ai fini della griglia non va considerato, mentre l’aggancio al Pordenone permetterebbe di scalare ulteriormente la classifica e saltare il primo turno dei play off. Questa opzione richiede un successo biancoscudato e una nuova sconfitta dei neroverdi, che affronteranno in casa l’Albinoleffe invischiato nella zona retrocessione. In tale ipotesi si tornerebbe a guardare gli scontri diretti che premierebbero il Padova che ha vinto in trasferta e pareggiato in casa. E il Padova sarebbe addirittura quarto se a quota 59 ci fosse pure il Vicenza, eventualità possibile se pareggiasse a Piacenza perché anche in questo caso entrerebbe in ballo la classifica avulsa che vedrebbe Vasic e colleghi avanti a quota otto, seguiti da Vicenza (cinque) e Pordenone (quattro). In pratica, anche perdendo una posizione in classifica, il Padova giocherebbe il primo turno play off in casa (domenica 30 aprile) e con due risultati su tre a disposizione. Idem mantenendo l’attuale posizione. Superando il Pordenone, invece, entrerebbe in gioco nel secondo turno (mercoledì 3 maggio), anche in questo caso giocando all’Euganeo e passando con un pareggio”.
Ore 09.30 – Venezia: «Il Venezia si salverà? Sta facendo un ottimo finale di stagione e i risultati delle ultime settimane sono lì a dimostrarlo. Vanoli è riuscito a far capire al gruppo che l’unico obiettivo possibile quest’anno è quello di salvarsi, e la squadra alla fine si è messa nell’ordine di idee di agire di conseguenza. Adesso vedo un gruppo eccellente in tutte le sue sfaccettature, anche quando perde è sempre sul pezzo, mentre prima non lo era. Pohjanpalo? Penso che abbia dimostrato di essere un giocatore da massima serie, ci può stare tranquillamente in una squadra di medio-bassa classifica. È lucido e preciso, penso che possa segnare ancora da qui a fine stagione e trascinare con i suoi gol il Venezia alla permanenza in Serie B. Come valuto il calendario del Venezia? Gli scontri diretti con Perugia e Cosenza saranno le partite che gli regaleranno la salvezza. Il Cittadella si salverà? Penso che ce la farà, magari per un punto o per la differenza reti: è una squadra abituata a lottare, è vero che negli anni precedenti viaggiava in altre posizioni, ma è una squadra di categoria, che sa mettere l’elmetto»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” dall’ex allenatore arancioneroverde Michele Serena.
Ore 00.40 – A questo link l’editoriale settimanale del nostro direttore Dimitri Canello
Lunedì 17 aprile
Ore 23.15 – Union Clodiense: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico dell’Union Clodiense Antonio Andreucci, al termine della partita vinta per 4-3 contro la Dolomiti Bellunesi: “Una partita ricca di episodi, è successo un po’ di tutto. Ci sono state più partite in una partita sola. Direi che il primo tempo, sinceramente, abbiamo costruito e creato tantissimo e andare in parità sull’1-1 è stata un po’ una pecca nostra, anche se la squadra era partita molto forte e aveva creato tanto. E’ stato molto bravo il portiere loro in più di un’occasione. Nel secondo tempo sapevamo che era stato un episodio, noi eravamo partiti forte, siamo andati meritatamente in vantaggio e credo che la partita sul 3-1 fosse messa al ghiaccio. Poi c’è stata l’espulsione di Tognoni, che è stata un’ingenuità nostra, perché dobbiamo stare attenti a queste cose qua. Dobbiamo capire il momento in cui siamo: è stata un’ingenuità e in più l’infortunio dell’arbitro, che ci ha rotto il ritmo, perché in dieci stavamo giocando molto bene, poi è arrivato questo gol su mischia, perché sappiamo che può capitare e ci è toccato soffrire fino alla fine. Ripeto: una partita che per lunghi tratti i ragazzi hanno interpretato bene e che ci ha visti protagonisti di tante situazioni da gol. Questo significa che la squadra sta bene, che il nostro gioco sta dando frutti, per cui continuiamo questo cammino, questa battaglia, e chiaramente dobbiamo pensare ora alla prossima gara e organizzare bene la prossima partita. Merito al Legnago, che è riuscito a vincere due partite di fila fuori casa, però noi non possiamo guardare gli altri. Dobbiamo guardare noi stessi. Martedì inizieremo a organizzare la partita e farlo bene. Più che sagra degli errori difensivi, direi che sul loro autogol è stata una grande azione nostra, per cui non è che si son fatti gol da soli. Siamo arrivati in corsa nell’area piccola e può capitare. Succede anche ad altri livelli. L’unica cosa che non doveva capitare, per quanto mi riguarda, era il nostro terzo gol subito. Abbiamo fatto anche il 4-2, con un grandissimo gol di Padovan, un’azione personale bellissima, per cui la partita doveva finire lì. Invece, c’è stata questa palla tagliata dentro l’area di rigore. Non bisogna mai mollare, perché abbiamo visto che questo campionato, ogni minuto, può succedere qualcosa. I cambi sono stati fatti per dare più freschezza a una squadra che era in dieci. Calabresi aveva dato tanto, lo stesso Graziano (Aliu), per cui sono cambi che ci stavano in quel momento là, per dare un po’ più di freschezza a una squadra che in quel momento lì era con un uomo sotto e di due gol sopra. E’ stata una partita che dovevamo e potevamo chiudere tranquillamente prima, perché i ragazzi hanno creato veramente tanto, giocando un ottimo calcio. Da questo punto di vista qui dobbiamo essere soddisfatti. Con il Mestre, oltre a Tognoni, non ci saranno anche Aliu e Minicucci. Dobbiamo far fronte a queste situazioni. La squadra, però, ha mostrato in queste due ultime giornate un grande carattere, che ha preso cinque pali. Credo che noi dobbiamo crederci e dobbiamo pensare di fare una grande partita domenica contro il Mestre. Questo è quello che ci sarà. Non so se è dura riprendere il Legnago, perché questo dipende anche dagli altri. Noi dobbiamo pensare a noi e prepararci bene alla prossima partita. Poi, quello che succede sugli altri campi noi non ci possiamo fare niente”.
Ore 22.40 – Mestre: Che la stagione del Mestre non si sia rivelata all’altezza delle aspettative d’inizio stagione era chiaro ormai a chiunque da un po’ di tempo. Nonostante i molti tifosi che accompagnano la squadra ogni domenica, come confermato dallo stesso ds Busolin in un’intervista a TG Plus Venezia: “Mestre è un po’ la piazza più importante di questo girone, perlomeno per il seguito che ha”. Un tifo meraviglioso, non ripagato forse a dovere dai risultati che gli arancioneri hanno ottenuto nel corso di quest’annata sul campo. Ultimo dei quali, il risultato negativo ottenuto domenica pomeriggio in casa della Prodeco Calcio Montebelluna. 2-1 il risultato finale. Schiaffo potente ai ragazzi di Zecchin, che potevano ipotecare la salvezza e allontanarsi ancor di più dalla zona playout.
Con la sconfitta di domenica, invece, il Mestre si trova a sole 5 lunghezze dal Montecchio Maggiore. Oranje 40 punti, Montecchio 35. Lì in mezzo la Dolomiti Bellunesi, a quota 39. In tre giornate è dura che il Mestre possa venir raggiunto, ma sarebbe stato meglio togliersi ogni dubbio, per affrontare con più serenità le ultime tre sfide e per cercare di guadagnare più punti possibili, utilissimi al morale, in vista anche della prossima stagione, che dovrà essere ben diversa da quella attuale. Soprattutto per quanto riguarda i risultati. Con il Monte, alla disperata ricerca di punti, una prestazione non negativa. I trevigiani se la sono giocata meglio, capitalizzando le occasioni da rete avute. Prima capitan Fabbian al 45′ del primo tempo, poi uno scatenato Fasan al decimo della ripresa per il 2-0. Poco prima del secondo gol Albieri, estremo difensore arancionero, ha pure neutralizzato un calcio di rigore a Akammadu. Gli ospiti sono riusciti a reagire, siglando però solo una rete, quella di Cardellino al 17′ del secondo tempo. Non abbastanza per agguantare almeno un pareggio. 2-1. Zero punti e spauracchio dei playout non ancora del tutto allontanato. E pensare che la zona playoff dista appena 7 punti: utopia raggiungerla. Meglio concentrarsi su una salvezza tranquilla e programmare al massimo la prossima stagione.
PRODECO CALCIO MONTEBELLUNA 2-1 AC MESTRE
Marcatori: 45′ pt Fabbian (P), 10′ st Fasan (P), 17′ st Cardellino (M)
PRODECO CALCIO MONTEBELLUNA (4-3-3): Masut; Martin, Nava, Fabbian, Boccafoglia; Sagrillo (21′ st Salvador), Bottani, Zago; Fasan (33′ st Carlevaris), Akamaddu, De Paoli (44′ st Malandrino). All.: Bordin.
MESTRE (4-4-2): Albieri; Pizzul, Feltrin, Ndoj, Mele (13′ st Scanagatta); Corteggiano, Finazzi (13′ st Poletto), Miccoli (38′ st Gabrieli), Segalina (33′ st Costa); D’Apollonia (13′ st Chin), Cardellino. All.: Zecchin.
Ammoniti: Sagrillo, Miccoli, Poletto
Espulsi: /
Arbitro: Pani di Sassari
Spettatori: 200 circa
Minuti di recupero: pt 0′, st 5′
Ore 22.00 – Serie D: Mancano tre giornate al gong finale, ma la classifica resta ancora compatta e tutto può succedere da qui alla fine di un campionato stranissimo. Un po’ meno in questo weekend, che ha visto scendere in campo le squadre del girone C di Serie D per la 31ª giornata, visto che il terzetto che comanda la classifica non si è fermato. Il Legnago Salus si è preso i tre punti di misura sul Cjarlins Muzane per 0-1, vittorie interne per Adriese, 2-1 sulla Virtus Bolzano, e Union Clodeinse, 4-3 sulla Dolomiti Bellunesi. Este e Luparense pareggiano, restando così a una certa distanza dalle tre davanti, mentre frena il Campodarsego. Sconfitta inaspettata in casa del Portogruaro, inguaiato più che mai nella lotta per non retrocedere di categoria. Sfida termale tra Calcio Caldiero e Levico, aggiudicata dai primi sul risultato di 0-1, con tanto di dimissioni da parte dell’allenatore per i secondi. Colpaccio della Prodeco Calcio Montebelluna contro il Mestre: tre punti di vitale importanza. Pareggiano per 2-2 Montecchio Maggiore e Torviscosa, così come sul risultato di 1-1 Villafranca Veronese e Cartigliano. In zona playoff: Union Clodiense, Adriese, Este e Campodarsego.
Questi i risultati dai campi di Serie D, girone C, delle partite di domenica pomeriggio:
Adriese 2-1 Virtus Bolzano
Cjarlins Muzane 0-1 Legnago Salus
Levico Terme 0-1 Calcio Caldiero Terme
Luparense 1-1 Este
Montecchio Maggiore 2-2 Torviscosa
Portogruaro Calcio 1-0 Campodarsego
Prodeco Calcio Montebelluna 2-1 Mestre
Union Clodiense 4-3 Dolomiti Bellunesi
Villafranca Veronese 1-1 Cartigliano
Questa la classifica aggiornata al termine della 31ª giornata del girone C di Serie D:
Legnago Salus 56
Union Clodiense 54
Adriese 52
Este 49
Campodarsego 47
Luparense 46
Virtus Bolzano 46
Cjarlins Muzane 45
Calcio Caldiero Terme 45
Cartigliano 42
Mestre 40
Dolomiti Bellunesi 39
Montecchio Maggiore 35
Torviscosa 34
Villafranca Veronese 32
Portogruaro Calcio 31
Prodeco Calcio Montebelluna 28
Levico Terme 26
Ore 18.45 – Serie C: arrivano le decisioni del giudice sportivo dopo l’ultimo turno di campionato. Questi gli squalificati delle squadre trivenete
FERRI LUCA (TRENTO)
GARCIA TENA POL (TRENTO)
PIANA LUCA (ARZIGNANO V.)
GORI MIRKO (TRIESTINA)
MASI ALBERTO (TRIESTINA)
ANDREONI CRISTIAN (PORDENONE)
TORRASI EMANUELE (PORDENONE)
Ore 18.15 – Serie C: Ennesima multa per la Triestina dopo l’ultimo turno di campionato contro il Sangiuliano. € 100 TRIESTINA per avere alcuni dei suoi sostenitori presenti nella Curva Furlan (circa 200
sui totali 2289) intonato cori oltraggiosi nei confronti delle Istituzioni dello Stato, al 15° minuto della gara per tre volte e al 68° minuto per due volte. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 25, comma 3, C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti, considerate le misure previste e poste in essere in applicazione dei modelli organizzativi attuati ex art. 29 C.G.S. (r. proc. fed.)”. Ancora una multa anche per il Padova. E la motivazione è la stessa della settimana precedente. Ossia cori contro la polizia: “€ 200 PADOVA per avere, circa il 50% dei suoi sostenitori posizionati nel Settore Tribuna Est (numero totale presenti 1418) intonato, al 19° minuto del secondo tempo, cori oltraggiosi nei confronti delle Forze dell’Ordine. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 25, comma 3, C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti (r. proc. fed., r. c.c.)”
Ore 17.30 – Reggina: Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Carlo Sica, ha sanzionato la Reggina 1914 (Serie B) con 3 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva, disponendo anche l’inibizione di 3 mesi per l’amministratore delegato e legale rappresentante pro tempore della società Paolo Castaldi. La società era stata deferita su segnalazione della Co.Vi.So.C. per il mancato pagamento in favore di diversi tesserati degli emolumenti relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2022 nonché per il mancato versamento delle ritenute Irpef relative alle mensilità di novembre e dicembre 2022. Il TFN ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura Federale per ulteriori approfondimenti.
Ore 16.20 – Udinese: “Abbiamo preso molti gol ultimamente ed è un fatto che preoccupa tutti – commenta il centrocampista – Sono convinto che abbiamo una buona difesa ed ottimi giocatori. Stasera non è andata bene, archiviamo subito la gara e pensiamo subito alla prossima sfida. Io penso che il mister abbia preparato bene la gara. Dobbiamo gestire la partita e valutare meglio quando essere più alti o più bassi. Secondo me dobbiamo analizzare gli errori in settimana, il mister troverà sicuramente la soluzione. Dovremo lavorare sodo e duramente in settimana per fare meglio con la Cremonese.” – conclude il centrocampista brasiliano Walace
Ore 15.50 – Verona: È Adrien Tameze il vincitore della 30a tappa di Cuore Gialloblù, il sondaggio che da sei stagioni permette ai tifosi di eleggere, tramite i voti nelle Instagram Stories del Verona, il calciatore dell’Hellas che più si è distinto in ogni singola gara di campionato.
Il centrocampista gialloblù – che contro il Napoli ha collezionato la sua presenza numero 100 in Serie A con la maglia del Verona – si è aggiudicato il premio di migliore in campo per la prima volta in questa stagione, dopo un secondo e cinque terzi posti conquistati. Il classe ’94 ha chiuso il match con quattro duelli vinti, nove palloni recuperati e due cross effettuati, salendo a quota 2564 minuti giocati in campionato e confermandosi così come il giocatore di movimento più utilizzato dell’intera rosa gialloblù.
Secondo posto per Isak Hien, all’ottavo podio stagionale, autore di un’ottima prestazione contro il miglior attacco del campionato, recuperando dieci palloni – il migliore del Verona in questa statistica – oltre a cinque duelli vinti su sei ingaggiati.
Infine, terzo gradino del podio per Kevin Lasagna, che contro il Napoli è stato uno dei più pericolosi, calciando per quattro volte verso la porta difesa da Meret. Partita anche di sacrificio oltre che di attacco per il numero 11 gialloblù, che ha ingaggiato 15 duelli con gli avversari e ha dato una grossa mano in fase difensiva marcando a uomo per tutto il match Olivera.
Appena fuori dalla zona punti Lorenzo Montipò e Oliver Abildgaard.
CUORE GIALLOBLÙ – LA CLASSIFICA 2022/23
Montipò 21
Doig 16
Hien 16
Lazovic 16
Verdi 11
Tameze 10
Veloso 8
Djuric 7
Magnani 7
Terracciano 7
Depaoli 6
Henry 6
Ngonge 6
Coppola 5
Gaich 5
Kallon 5
Ceccherini 4
Duda 4
Faraoni 4
Sulemana 4
Lasagna 4
Perilli 3
***
Günter 3
Hongla 3
Ilic 1
1° classificato: 3 punti; 2° classificato: 2 punti; 3° classificato: 1 punto.
VINCITORI DI GIORNATA
1a Hellas Verona-Napoli: Kevin Lasagna
2a Bologna-Hellas Verona: Thomas Henry
3a Hellas Verona-Atalanta: Darko Lazovic
4a Empoli-Hellas Verona: Yayah Kallon
5a Hellas Verona-Sampdoria: Josh Doig
6a Lazio-Hellas Verona: Lorenzo Montipò
7a Fiorentina-Hellas Verona: Lorenzo Montipò
8a Hellas Verona-Udinese: Josh Doig
9a Salernitana-Hellas Verona: Josh Doig
10a Hellas Verona-Milan: Simone Verdi
11a Sassuolo-Hellas Verona: Federico Ceccherini
12a Hellas Verona-Roma: Miguel Veloso
13a Monza-Hellas Verona: Filippo Terracciano
14a Hellas Verona-Juventus: Ibrahim Sulemana
15a Hellas Verona-Spezia: Lorenzo Montipò
16a Torino-Hellas Verona: Milan Djuric
17a Hellas Verona-Cremonese: Darko Lazovic
18a Inter-Hellas Verona: Isak Hien
19a Hellas Verona-Lecce: Josh Doig
20a Udinese-Hellas Verona: Giangiacomo Magnani
21a Hellas Verona-Lazio: Cyril Ngonge
22a Hellas Verona-Salernitana: Cyril Ngonge
23a Roma-Hellas Verona: Lorenzo Montipò
24a Hellas Verona-Fiorentina: Darko Lazovic
25a Spezia-Hellas Verona: Simone Perilli
26a Hellas Verona-Monza: Simone Verdi
27a Sampdoria-Hellas Verona: Adolfo Gaich
28a Juventus-Hellas Verona: Giangiacomo Magnani
29a Hellas Verona-Sassuolo: Lorenzo Montipò
30a Napoli-Hellas Verona: Adrien Tameze
Ore 13.00 – Virtus Verona: “Avevamo cinque giocatori a un’ammonizione dalla diffida. Sabato prossimo non faremo giocare nessun diffidato. Abbiamo dovuto mettere Talarico dopo l’infortunio, non abbiamo impiegato Cella. Vesentini stava facendo molto bene e spero che non sia niente di grave. Mi sento un po’ in colpa per il suo infortunio, l’avevo rimproverato perché gli avevo detto di saltare l’uomo. Lui l’ha fatto e si è fatto male”. Queste le dichiarazioni di Luigi Fresco rilasciate dopo il pareggio conquistato a Meda contro il Renate dalla Virtus Verona
Ore 12.20 – Arzignano: «𝘜𝘯𝘢 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘦 𝘷𝘪𝘵𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘲𝘶𝘢𝘥𝘳𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘵𝘦 𝘱𝘪𝘦𝘯𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘢𝘭𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢𝘵𝘰 𝘧𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭’𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘰 𝘢 𝘳𝘦𝘤𝘶𝘱𝘦𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘢. 𝘐 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘪 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘨𝘢𝘳𝘢 𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘪𝘥𝘦𝘦, 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘪𝘵𝘢’, 𝘤𝘶𝘰𝘳𝘦 […] 𝘊’𝘦’ 𝘴𝘰𝘥𝘥𝘪𝘴𝘧𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦𝘯𝘰𝘳𝘮𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘭𝘢 𝘑𝘶𝘷𝘦 𝘕𝘎 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘦𝘳𝘢 𝘴𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 […] 𝘐𝘯 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘪𝘮𝘢𝘯𝘢 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘦𝘳𝘦𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘢𝘭 𝘴𝘰𝘭𝘪𝘵𝘰: 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘦 𝘢𝘯𝘥𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘧𝘰𝘳𝘵𝘦 𝘤𝘶𝘭𝘭𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘪𝘭 𝘴𝘰𝘨𝘯𝘰 𝘗𝘭𝘢𝘺 𝘖𝘧𝘧. 𝘐 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘢𝘵𝘪 𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘷𝘰𝘨𝘭𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘴𝘵𝘶𝘱𝘪𝘳𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢». Queste le dichiarazioni di Giuseppe Bianchini rilasciate dopo Juventus Next Gen – Arzignano
Ore 09.30 – “La squadra aveva iniziato bene – dichiara Sottil – con personalità e coraggio. Si poteva gestire qualche scelta meglio negli ultimi metri, eravamo in partita. Nel secondo gol avevamo palla noi a 80 metri dalla porta e abbiamo lasciato campo alla Roma. Qui bisogna far fallo, interrompere l’azione e fare meglio la preventiva su Belotti. Siamo tornati aggressivi, con pressing alto e, se avessimo concretizzato il rigore, forse l’andamento della gara sarebbe cambiato. Il terzo gol è esagerato per quanto visto in campo. Probabilmente andava ammonito Mancini ad inizio secondo tempo su Success e, con il rigore, sarebbe stato espulso. La mancanza di Beto? Non mi piace parlare degli assenti, è chiaro che in questo momento la coppia Beto-Success è molto complementare. Mancando lui manca molto l’attacco della profondità. Dovevano essere innescati di più i quinti, l’avevamo preparata così. Beto per noi è fondamentale, la sua assenza si è sentita. Ripeto però che la squadra è sempre stata in partita, peccato il secondo gol, questo mi fa arrabbiare. Mi dispiace per tutti, per i tifosi. Archiviamo la gara e pensiamo subito alla prossima sfida” (Fonte: Udinese Calcio).
Domenica 16 aprile
Ore 22.45 – ROMA – Brutto k.o. per i bianconeri all’Olimpico, la Roma si impone per 3-0. La squadra di Sottil non riesce ad accorciare sul Bologna, si complica la corsa verso l’Europa. La Roma conquista 3 punti d’oro e allunga sul Milan. L’Udinese non trova molti spazi e dunque ci prova dalla distanza con Samardzic al 9′, sinistro a giro che si spegne di poco fuori sopra la traversa. Da lì in poi i bianconeri non riescono a creare occasioni importanti e subiscono il forte pressing dei giallorossi. All 22′ la Roma sfiora il vantaggio, cross in area, Smalling fa da torre per Mancini che stacca bene di testa ma trova l’ottimo riflesso di Silvestri a dirgli di no. Pochi minuti più tardi è Wijnaldum a spaventare la difesa friulana, destro a botta sicura, Silvestri si distende e salva in angolo. Al 34′ l’arbitro Giua grazie all’aiuto del VAR vede il tocco di braccio di Pereyra all’interno dell’area e assegna il calcio di rigore per i giallorossi; dal dischetto si presenta Cristante che becca il palo pieno ma sulla respinta irrompe Bove che gonfia la rete. Nei minuti finali del primo tempo, la Roma sfiora anche il raddoppio, punizione insidiosa calciata da Pellegrini, Silvestri in tuffo con un gran intervento sventa il pericolo. Nella ripresa la Roma trova il goal del 2-0 al 55′, imbucata perfetta di Belotti, che manda in porta Pellegrini, il capitano giallorosso con un dolce scavetto supera Silvestri e fa esplodere di gioia l’Olimpico. La Roma non si ferma più e al 59′ va vicina al tris ma Belotti da pochi passi sbaglia e si fa intercettare facilmente il tiro da Silvestri. Al 67′ l’Udinese ha la chance di accorciare le distanze per riaprire la partita, grazie al rigore procurato da Lovric ma Pereyra spreca tutto e si fa intercettare il tiro da Rui Patricio. Abraham al 90° mette in cassaforte i 3 punti, colpo di testa che non lascia scampo a Silvestri.
Roma-Udinese 3-0
Marcatori: Bove 37′ (R), Pellegrini 55′ (R), Abraham 90′ (R)
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Llorente; Celik (74′ Zalewski), Cristante, Bove, El Shaarawy (74′ Spinazzola); Pellegrini (89′ Tahirovic), Wijnaldum (60′ Matic); Belotti (74′ Abraham). A disposizione: Svilar, Boer, Ibanez, Kumbulla, Spinazzola, Darboe, Camara, Zlaewski, Matic, Tahirovic, Volpato, Abraham, Majchrzak, Solbakken. Allenatore: Mourinho.
UDINESE (3-5-2): Silvestri; Rodrigo Becao, Bijol, Perez N.; Ehizibue, Samardzic (78′ Pafundi), Walace, Lovric (78′ Nestorovski), Udogie (86′ Masina); Pereyra; Success (78′ Thauvin). Adisposizione: Padelli, Piana, Masina, Zeegelaar, Ebosele, Pafundi, Thauvin, Nestorowski. Allenatore: Sottil.
Arbitro: Giua. Assistenti: Preti-Lombardo. IV uomo: Sacchi. Var: Banti. Avar: Manganiello
Ammoniti: Pereyra (U), Success (U), Ehizibue (U), Mancini (R)
Ore 20.05 – Union Clodiense: Allo stadio Aldo e Dino Ballarin di Chioggia succede di tutto e di più, ma alla fine, ad aggiudicarsi la vittoria e i tre punti l’Union Clodiense, su una buona Dolomiti Bellunesi, che nel finale di partita ha messo in seria difficoltà la squadra di casa. 4-3 il risultato finale. Andreucci si tiene strettissimo tre punti fondamentali, utili per rimanere in scia al Legnago Salus, uscita vittoriosa dal campo contro il Cjarlins Muzane per 0-1. Subito dietro un’agguerrita Adriese, che ha battuto per 2-1 la Virtus Bolzano. La classifica ora recita: Legnago Salus 56, Union Clodiense 54, Adriese 52. Lotta alla promozione in Serie C apertissima più che mai, a tre giornate dalla fine.
Questi gli undici scelti dal tecnico dei granata Antonio Andreucci: Zecchin, Marocco, Tinazzi, Duse, Munaretto, Cuomo, Tognoni, Serena R, Aliu, Serena F, Calabrese. Questo pomeriggio è andata in scena una partita davvero folle, piena di reti e occasioni da gol. Il primo tempo termina 1-1, grazie alla rete di Aliu dopo 10′ e al pareggio ospite, poi succede di tutto: prima un colpo di testa di Tognoni, espulso poco dopo, e un autogol poi portano la sfida sul 3-1, ma nel finale la gara si accende. La Dolomiti accorcia le distanze all 89′, poi l’arbitro concede 7′ di recupero a causa di un suo infortunio. Poco dopo Padovan cala il poker e all’ultimo Corbonese sigla il 4-3. Sofferenza nel finale, ma questo il risultato al triplice fischio del direttore di gara. Vincono tutte e tre le squadre in cima alla classifica. Union Clodiense attesa dalla dura trasferta di Mestre di domenica 23 aprile, sperando in un passo falso della capolista Legnago.
UNION CLODIENSE 4-3 DOLOMITI BELLUNESI
Marcatori: 10′ Aliu (U), 39′ Arcopinto (D), 61′ Tognoni (U), 67′ autogol (U), 89′ Pettinà (D), 90+4′ Padovan (U), 90+5′ Corbanese (U)
UNION CLODIENSE: Zecchin, Marocco, Tinazzi, Duse, Munaretto, Cuomo, Tognoni, Serena R, Aliu, Serena F, Calabrese. All.: Andreucci
DOLOMITI BELLUNESI: Virvilas, Corbanese, Artioli, Cossalter, Conti, Toniolo, Cucchesi, Alari, Faraonz Vavassori, Arcopinto. All.: Zanin
Arbitro: Carsenzuola di Legnano (MI)
Ore 19.30 – Trento: “𝘓𝘢 𝘴𝘲𝘶𝘢𝘥𝘳𝘢 è 𝘷𝘪𝘷𝘢, 𝘴𝘵𝘢 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘧𝘪𝘴𝘪𝘤𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘦𝘥 𝘩𝘢 𝘢𝘷𝘶𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘦𝘨𝘨𝘪𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘴𝘪𝘯 𝘥𝘢𝘭 𝘧𝘪𝘴𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘥’𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘰. 𝘊’è 𝘪𝘭 𝘳𝘢𝘮𝘮𝘢𝘳𝘪𝘤𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘯𝘰𝘯 𝘢𝘷𝘦𝘳 𝘴𝘦𝘨𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘭’𝘪𝘮𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘷𝘢𝘯𝘵𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰, 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩é 𝘪 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘪 𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪𝘤𝘪𝘯𝘲𝘶𝘦 𝘮𝘪𝘯𝘶𝘵𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘧𝘰𝘳𝘴𝘦 𝘪 𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘴𝘪𝘦𝘥𝘰 𝘴𝘶 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘱𝘢𝘯𝘤𝘩𝘪𝘯𝘢. 𝘈𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘴𝘣𝘭𝘰𝘤𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘦 𝘱𝘰𝘪 𝘢𝘷𝘶𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘵𝘳𝘦 𝘱𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘨𝘰𝘭 𝘯𝘪𝘵𝘪𝘥𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘳𝘢𝘥𝘥𝘰𝘱𝘱𝘪𝘢𝘳𝘦. 𝘗𝘰𝘪 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘴𝘶𝘣ì𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘱𝘢𝘳𝘦𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘴𝘶 𝘳𝘪𝘨𝘰𝘳𝘦, 𝘮𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘤𝘪 𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘪𝘴𝘶𝘯𝘪𝘵𝘪 𝘦 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢𝘵𝘰 𝘢 𝘴𝘱𝘪𝘯𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩é 𝘷𝘰𝘭𝘦𝘷𝘢𝘮𝘰 𝘷𝘪𝘯𝘤𝘦𝘳𝘦. 𝘈𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘧𝘪𝘯𝘢𝘭𝘦, 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘢 𝘳𝘪𝘮𝘢𝘴𝘵𝘪 𝘪𝘯 𝘥𝘪𝘦𝘤𝘪, 𝘪 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘪 𝘤𝘪 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘦. 𝘈𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 29 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘪 𝘪𝘯 18 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘨𝘪𝘳𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘯𝘰: 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘴𝘶𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘦, 𝘢𝘭𝘭𝘰𝘳𝘢, 𝘥𝘰𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘤𝘪 𝘪𝘭 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘰, 𝘤𝘪 𝘳𝘪𝘮𝘣𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘶𝘭𝘵𝘦𝘳𝘪𝘰𝘳𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘮𝘢𝘯𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘱𝘳𝘦𝘱𝘢𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘭 𝘮𝘦𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘴𝘢𝘣𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘴𝘪𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘪𝘭 𝘕𝘰𝘷𝘢𝘳𝘢. 𝘚𝘢𝘱𝘱𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘰𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘷𝘪𝘯𝘤𝘦𝘳𝘦: 𝘥𝘢𝘳𝘦𝘮𝘰 𝘭’𝘢𝘯𝘪𝘮𝘢 𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘪𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘦 𝘭𝘢 𝘧𝘢𝘳𝘦𝘮𝘰!” così Bruno Tedino dopo il pareggio con l’ Albinoleffe
Ore 18.30 – Trento: “Purtroppo abbiamo sbagliato l’approccio alla gara. Poi la squadra si è sciolta ma abbiamo sprecato molto. Peccato, perché per il numero di occasioni create avremmo meritato qualcosa in più. Il punto di oggi è un contentino ma anche questo aiuta per affrontare al meglio il finale di stagione. Ora è troppo importante arrivare alla prossima gara nel modo giusto” così l’allenatore dell’Albinoleffe, Claudio Foscarini al termine del match pareggiato contro il Trento.
Ore 18.10 – Triestina: Queste le dichiarazioni di Augusto Gentilini rilasciate in conferenza stampa dopo Triestina – Sangiuliano: “Non sono d’accordo se si dice che abbiamo avuto paura. Nel primo tempo abbiamo dominato e avremmo meritato di andare in vantaggio non di uno ma di due gol e non ci sarebbe stato niente da dire. La prestazione è stata perfetta sotto ogni punto di vista, ci è mancato purtroppo il gol, purtroppo non riusciamo a buttarla dentro, questa è la verità. Non dobbiamo arrenderci, siamo ancora in ballo. Sapevamo che avremmo avuto delle difficoltà ma speravamo di uscirne prima, ma purtroppo non è stato cosi. Andiamo avanti a testa alta e cerchiamo di portare a casa i punti che ci mancano per andare ai playout. Poi penseremo a quello che succede dopo”
Ore 17.58 – Treviso: A un passo dal traguardo, il Treviso ancora una volta si è inceppato. Ko doloroso a San Polo di Piave contro il Liapiave, contemporanea vittoria della Calvi Noale contro l’Unione Limana Cavarzano e adesso appena un punto in classifica fra le due squadre. Biancocelesti a quota 72, Calvi Noale a 71 in attesa dell’ultima giornata. Nel primo tempo a segno Zanetti e Stefani, poi ecco i sigilli di Padoan e De Poli e il gol decisivo di Toffoli all’ultimo minuto. Ammutoliti i tifosi biancocelesti accorsi per l’occasione. Tutto si deciderà all’ultima giornata. Al Tenni Treviso-Giorgione sarà decisiva, mentre la Calvi Noale sarà impegnata in trasferta sul campo dell’Istrana.
I biancocelesti saranno obbligati a vincere contro il Giorgione per portarsi a casa l’attesissima promozione in Serie D. Il gol subito all’ultimo minuto da Toffoli ha fatto male: la squadra era sbilanciata in avanti per cercare di portarsi a casa i tre punti, poi la rete subita. Ombre oscure si abbattono sul Treviso, se si pensa anche che ai trevigiani è stato annullato un gol per fuorigioco, sempre all’ultimo minuto, e che a metà del secondo tempo, dagli sviluppi di un calcio di punizione battuto dalla sinistra, la traversa avversaria ha tremato dopo una girata al volo di mancino di Sottovia. Ora Cunico dovrà riordinare le idee dei suoi per cercare di affrontare nel miglior modo possibile l’ultima partita di campionato, decisiva più che mai. Così in campo il Treviso, con il solito e ormai collaudato 3-4-1-2: Lombardi tra i pali, supportato dalla difesa a tre composta da Shukolli, Boscolo Berto e Severgnini; Stefani e Boron larghi sulle due corsie, con Simeoni e Soncin nel mezzo; sulla trequarti De Poli, alle spalle del tandem offensivo Sottovia-Posocco.
ASD LIAPIAVE 3-2 TREVISO FBC 1993
Marcatori: Zanetti (L), Stefani (T), Padoan (L), De Poli (T), Toffoli (L)
ASD LIAPIAVE: Yabre; Gardenal, Granzotto (Furlan), Scarabel, Kostadinovic, Gastaldo, Zanetti (Toffoli), Girardi, Cattelan, Paladin, Padoan (Boggio). All: Zoppas
TREVISO FBC 1993 (3-4-1-2): Lombardi; Shukolli, Boscolo Berto, Severgnini; Stefani, Simeoni, Soncin, Boron; De Poli; Sottovia, Posocco. All.: Cunico
Ammoniti: Scarabel (L), Cattelan (L), De Poli (T), Stefani (T), Kostadinovic (L)
Espulsi: /
Arbitro: Illiano
Assistenti: Bortoluzzi – Puggina
Spettatori: 1000
Ore 17.35 – Padova: Queste le dichiarazioni rilasciate da Niko Kirwan al termine di Padova-Lecco: «Bellissimo tornare dopo sette mesi, il coro e gli applausi al mio ingresso in campo sono stati da pelle d’oca e mi hanno dato una carica in più. Non so come ringraziare i tifosi, davvero. Sono contentissimo di essere tornato e di aver dato il mio contributo per questa vittoria. Credo molto in questo gruppo. Vincere aiuta a vincere, stiamo migliorando: dobbiamo crederci fino alla fine»
Ore 17.15 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Franco Ferrari dopo Vicenza-Pordenone: “Sono contentissimo per i gol, hanno contribuito, ho superato il record dell’anno scorso. Abbiamo saputo soffrire, martedì abbiamo anche vinto un trofeo dopo tanti anni in cui il Vicenza non ne vinceva. Serviva tanto vincere la Coppa, siamo consapevoli di quello che stiamo facendo e poi ai playoff comincerà un altro torneo. Speriamo di arrivare in finale e che succeda quello che tutti vogliamo”
Ore 17.10 – Alessandria: L’Arzignano espugna Alessandria, conquista tre punti fondamentali sulla strada dei playoff ed è ufficialmente qualificata con una giornata di anticipo per gli spareggi promozione. A decidere un gioiello di Bordo al 29′ del primo tempo: assist di Lattanzio per Barba che serve Bordo. Colpo da biliardo del numero 8 che batte Daffara. Il portiere bianconero tocca la palla, ma non riesce ad evitare la rete dell’Arzignano. La Juventus va vicina al pareggio due volte con Sekulov. Nel finale Tremolada viene atterrato in area: al 94′ Daffara para il rigore del 2-0 a Grandolfo, che si fa ipnotizzare dal dischetto. Ma in casa gialloceleste è festa grande. L’Arzignano è qualificato per i playoff con un turno di anticipo
JUVENTUS NEX GEN – ARZIGNANO 0 -1
Reti: 29′ pt Bordo (A)
JUVENTUS NEXT GEN (3-4-1-2): Daffara; Huijsen, Poli, Muharemovic (67′ Besaggio); Cudrig (89′ Lipari), Sersanti, Barrenechea, Turicchia (46′ Savona); Yildiz (93′ Palumbo); Sekulov, Cerri (46′ Pecorino). All. Brambilla. A disp. Raina, Riccio, Da Graca, Cotter, Ntenda, Peeters
ARZIGNANO (4-3-1-2): Saio; Cariolato (67′ Davi), Molnar, Piana, Lattanzio; Bordo (67′ Nchama), Casini, Barba (84′ Milillo); Lunghi (73′ Tremolada); Parigi, Fyda (73′ Grandolfo). All. Bianchini. A disp. Morello, Pigozzo, Cester, Gemignani, Nannini, Antoniazzi, Bonetto, Belcastro, Fantacci
Arbitro: Gangi (Enna)
Ammoniti: 56′ Cariolato, 60′ Barba, 70′ Saio, 75′ Casini, 77′ Piana, 92′ Sekulov
Ore 17.05 – Queste le dichiarazioni di Mimmo Di Carlo dopo Vicenza-Pordenone: “Abbiamo messo in difficoltà il Vicenza e siamo andati meritatamente in vantaggio, poi abbiamo preso gol al primo loro tiro in porta. Mi sembrava ci fosse fallo di Ferrari su Giorico, poi la partita è stata dalla parte del Lane, abbiamo provato a pareggiarla e sarebbe stato forse il risultato più giusto ma il calcio è fatto di episodi ed è andata così. Abbiamo fatto una buona gara e la squadra ha tenuto bene il campo. Inutile stare a guardare la classifica, contro l’Albinoleffe dovremmo provare a fare i tre punti perché tutto è ancora possibile”
Ore 17.03 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Dan Thomassen dopo Vicenza-Pordenone: “Abbiamo avuto difficoltà anche all’inizio, il Pordenone è venuto qui carico, i ragazzi sono andati oltre le loro possibilità e 5/6 ragazzi hanno avuto i crampi, frutto anche del carico emotivo. Dopo un quarto d’ora abbiamo fatto qualche accorgimento. Porto a casa una prestazione di carattere. Il diverbio tra Cappelletti e Ronaldo? Non siamo in ufficio, a volte se non viene fatto questo tipo di atteggiamento è un errore e quando si chiariscono in campo è giusto così. Il giovane Tonin? Lo conosco bene perché lo avevo fino poco fa in primavera ed è entrato bene contro una squadra costruita per vincere il campionato. Bellich? Distorsione alla caviglia da valutare l’entità. Cavion? Volevo far entrare un giocatore come Jimenez per avere meno dinamicità e più gestione della palla”.
Ore 17.00 – Meda: Torna da Meda con un pareggio la Virtus Verona, che viene scavalcata al sesto posto in classifica dal Padova in attesa dell’ultima giornata di campionato, dove i rossoblù ospiteranno al Gavagnin la Juventus Next Gen. Il pomeriggio rossoblù comincia male, con l’infortunio di Vesentini, che dopo diciassette minuti deve lasciare spazio a Talarico. Alla mezzora prima occasione per Artistico, che spara alto da buona posizione. Al 5′ della ripresa il vantaggio della Virtus: angolo di Lonardi e splendido stacco di testa di Juanito Gomez che mette il pallone in fondo al sacco. Il Renate ci mette un po’ a riorganizzarsi, ma al 17’pareggia: cross dalla trequarti, sponda di Baldassin per il nuovo entrato Sorrentino che beffa Sibi in uscita. Alla mezzora Casarotto colpisce un clamoroso palo, a Furlanetto battuto, nel finale in pieno recupero l’occasionissima è per Ghezzi, che spara incredibilmente alto un pallone che chiedeva solo di essere spinto in porta
RENATE – VIRTUS VERONA 1-1
Reti: 5’st Gomez (V), 17’st Sorrentino (R)
Renate: Furlanetto, Angeli, Anastasia (12’st Sorrentino), Baldassin, Malotti (12’st Ghezzi), Possenti, Nelli (1’st Simonetti), Silva, Marano, Esposito (40’st Gavazzi), Artistico (1’st Nepi). All. Dossena
Virtus Verona: Sibi, Tronchin, Daffara, Ruggero, Lonardi, Kristoffersen (1’st Gomez), Faedo, Vesentini (17’pt Talarico), Casarotto (33’st Begheldo), Munaretti (39’st Manfrin), Fabbro (33’st Nalini). All. Fresco
Arbitro: Sacchi di Macerata
Ore 16.45 – Queste le dichiarazioni di Renzo Rosso al termine di Vicenza-Pordenone: “Peccato perché se guardiamo la classifica siamo là e giocando così potevamo essere dove meritavamo di essere. C’è energia, team e ci crediamo di più, anche la Coppa è servita. Tonin? Se faceva quel gol veniva giù lo stadio. Comunque abbiamo tanti giovani parcheggiati in altre squadre. Le basi le abbiamo. Il bisticcio Cappelletti-Ronaldo? Fa bene”.
Ore 16.40 – TRIESTE – Pari a reti bianche tra Triestina e Sangiuliano, la squadra di Gentilini esce dal campo tra i fischi, si deciderà tutto all’ultima giornata. Il gol della Pro Patria in pieno recupero col Piacenza evita agli alabardati l’ultimo posto, che significherebbe retrocessione. La Triestina nel primo tempo crea tanto ma non riesce a trovare la via del goal. Mbakogu al 12′ sfiora il vantaggio, destro a botta sicura dentro l’area di rigore, Grandi si distende e intercetta la sfera con un buon intervento. Tre minuti più tardi è Gori a illudere i tifosi alabardati, conclusione da fuori area che si spegne di pochissimo fuori sopra la traversa. La Triestina spinge e al 22′ va vicina ancora al goal, sfonda di Mbakogu che libera al tiro Tavernelli, palla che termina di poco fuori alla sinistra di Grandi. Gli ospiti si rendono pericolosi solo al 30′, colpo di testa di Alcibiade che supera Matosevic ma non Gori, il capitano alabardato salva prontamente sulla linea di porta. Gli alabardati vanno vicinissimi all’1-0 nel finale del primo tempo, Mbakogu vede l’inserimento in area di Tavernelli, tiro però troppo angolato che si spegne sul fondo. Nella ripresa calano i ritmi, gli alabardati risultano pericolosi solo in due circostanze Rocchetti al 72′ esplode il destro dal limite, fuori di un niente. All’80’ Tavernelli sbaglia praticamente un rigore in movimento, destro che non inquadra la porta.
TRIESTINA – SANGIULIANO CITY 0-0
TRIESTINA: Matosevic, Germano, Masi, Piacentini, Rocchetti, Paganini, Gori (23’ st Lollo), Celeghin, Tessiore (23’ st Felici), Tavernelli, Mbakogu (35’ st Adorante). (A disp Pozzi, Laganis, Ghislandi, Malomo, Pezzella, Ciofani, Lovisa, Minesso, Sarzi Puttini). All. Gentilini
SANGIULIANO CITY: Grandi, Pascali, Alcibiade, Serbouti (44’ st Zanon), Zugaro, Floriano, Metlika, Morosini (33’ st Baggi), Volpicelli (37’ st Cogliati), Miracoli (44’ st Firenze), Salzano. (A disp. D’Alterio, Cocilovo,, Ippolito, Bruzzone, Qeros, Saggionetto, Fall). All. Gautieri
ARBITRO: Ermes Fabrizio Cavaliere di Paola (assistenti Vittorio Pedone di Reggio Calabria e Giacomo Monaco di Termoli, quarto ufficiale Andrea Terribile di Bassano del Grappa)
NOTE: ammoniti Gori, Salzano, Paganini, Celeghin, Zugaro, Masi; calci d’angolo: 6-4; minuti di recupero: 1’ e 4’
Ore 16.34 – ZANICA – Si deciderà tutto negli ultimi 90 minuti. Il Trento non riesce a vincere contro l’Albinoleffe e scendere in zona playout. Eppure la partita si era messa bene già nei primi istanti con il Trento subito in vantaggio: Sangalli verticalizza per Petrovic che è altrettanto bravo a battere Pratelli in diagonale. Al 12’ Petrovic va vicinissimo al raddoppio con una conclusione che si spegne di pochissimo a lato dopo essere stata deviata da un difensore locale. Preludio ad un’altra occasione aquilotta: questa volta è Attys a deviare con la spalla la sfera che termina a lato di pochissimo. A metà del primo tempo sale in cattedra l’Albinoleffe che prima impegna Desplanches dalla distanza con Zouma e poi pareggia grazie al penalty conquistato per l’ingenuo fallo di Trainotti su Giorgione. Dagli undici metri Marconi non sbaglia e ristabilisce la parità. Nel secondo tempo le occasioni da rete sono poche. Con il Trento a rendersi maggiormente pericoloso e l’AlbinoLeffe a difendersi. Tutto cambia quando Ferri, già ammonito, ferma Zoma e riceve il secondo cartellino giallo. Episodio che cambia gli equilibri e che porta l’Albinoleffe ad attaccare maggiormente. Finisce 1-1. Tutto rimandato all’ultimo turno.
ALBINOLEFFE TRENTO 1-1
Marcatori: Petrovic 1’pt, 26’ Manconi (r),
ALBINOLEFFE (3-5-2): Pratelli; Borghini, Marchetti, Saltarelli; Giorgione (31’st Frosinini), Doumbia, Genevier, Brentan (22’st Piccoli), Zoma (42’st Petrungaro); Cocco, Manconi. A disposizione: Offredi, Pagno, Milesi, Ntube, Angeloni, Toma, Gelli, Miculi, De Felice, Muzio, Rosso. All.: Foscarini
TRENTO (4-4-2): Desplanches; Ferri, Trainotti, Garcia Tena, Vitturini; Attys (7’st Carletti), Sangalli (25’st Suciu), Damian (39’st Garofalo), Ballarini (39’st Di Cosmo); Petrovic, Pasquato. A disposizione: Marchegiani, Galazzini, Tommasi, Simonti, Semprini, Brighenti, Barison. All.: Tedino
Arbitro: Dario Madonia
Espulsi: Ferri al 34’st
Ammoniti: Manconi, Attys, Ferri, Garcia Tena, Giorgione, Frosinini
Recuperi: 2’ più 4’
Ore 16.32 – VICENZA – Al Menti il Vicenza torna in campo dopo la conquista della Coppa Italia di C e ritrova l’ex Di Carlo nuovamente sulla panchina del Pordenone a cui non fa un bel regalo e piega i ramarri 2-1. Thomassen schiera giocatori che fino a questo momento hanno avuto meno spazio come Scarsella e Rolfini e i biancorossi attaccano subito con decisione: al 1′ Cavion va in progressione, crossa in mezzo ma l’arbitro fischia un fallo in attacco. Il Pordenone sembra in difficoltà e il Lane prova ad approfittarne: al 4′ Ndiaye conquista palla dopo un’azione concitata e serve Rolfini che non riesce però a battere Festa. L’equilibrio viene rotto al 9′ quando la difesa del Vicenza non capisce la combinazione tra Piscopo e Dubickas, e proprio l’attaccante neroverde trova lo spazio per calciare a rete e battere Confente. Al 12′ le cose per Thomassen si complicano ulteriormente anche per l’infortunio di Bellich che costringe l’allenatore danese a sostituirlo con Cappelletti. Il Vicenza cerca di impostare il gioco con fraseggi corti e precisi, al 25′ Ronaldo potrebbe tirare dal vertice dell’area ma perde l’attimo giusto e l’occasione sfuma. Il Lane migliora però a vista d’occhio e dopo tre minuti conquista una punizione dalla trequarti, il tiro di Della Morte viene respinto da Festa e Rolfini è lesto nell’andare a ribattere e pareggia i conti. A questo punto i biancorossi acquistano entusiasmo e aumentano i giri del motore: al 34′ Cappelletti prende palla e serve Cavion in velocità che a sua volta vede El Loco Ferrari che con la sua solita freddezza mette la sfera in rete e ribalta il risultato. Il Vicenza continua a giocare in modo ordinato fino al duplice fischio e anche al rientro in campo i biancorossi sono padroni del campo fino al 55’ quando il Pordenone si riversa in avanti, Ndiaye “dimentica” Candellone che può andare al tiro indisturbato. Al 58′ è invece Zammarini ad impensierire Confente ma il centrocampista del Pordenone non inquadra la sfera. La squadra di Di Carlo capisce il momento di confusione del Vicenza e cerca di affondare soprattutto dalla parte di Ndiaye con l’ex romanista spesso e volentieri fuori posizione. Al 64′ è Confente ad intervenire in modo provvidenziale su Piscopo ed evita che il giocatore neroverde calci in porta. Thomassen interviene ed inserisce Jimenez, Oviszach e Tonin per Cavion, Della Morte e Ferrari; la porta del Vicenza regge l’urto e il Vicenza porta a casa tre punti che consentono di rimanere teoricamente ancora in corsa per il secondo posto mentre il Pordenone rischia di perdere ancora posizioni in vista della griglia playoff.
Vicenza-Pordenone 2-1
Vicenza (4-3-3): Confente; Ndiaye, Pasini, Bellich (dal 12′ Cappelletti), Sandon (dal 75′ Tonin); Scarsella, Ronaldo, Cavion (dal 60′ Jimenez); Della Morte (dal 75′ Oviszach), Ferrari (dal 60′ Begic), Rolfini. A disposizione: Brzan, Iacobucci, Corradi, Zonta, Giacomelli, Greco, Stoppa, Manfredonia. Allenatore: Dan Thomassen.
Pordenone (4-3-1-2): Festa; Andreoni (dal 64′ Edera), Pirrello, Ajeti, Ingrosso; Zammarini, Giorico (dal 64′ Torrasi), Pinato (dal 76′ Gucher); Piscopo; Dubickas (dal 53′ Palombi), Candellone (dal 76′ Magnaghi). A disposizione: Martinez, Gallo, Deli, Maset, Negro, Destito. Allenatore: Domenico Di Carlo.
Marcatori: 9′ Dubickas (P), 29′ Rolfini (LRV), 34′ Ferrari (LRV)
Arbitro: sig. Filippo Giaccaglia di Jesi, assistenti Alessandro Antonio Boggiani di Monza e Diego Peloso di Nichelino, quarto ufficiale Alessio Marra di Mantova.
Ammoniti: Sandon (LRV), Piscopo (P), Giorico (P), Andreoni (P), Ingrosso (P), Torrasi (P), Pirrello (P)
Spettatori: 7.647 di cui 132 ospiti, incasso pari a 56.850,00 euro, compreso rateo abbonamenti
Note: giornata soleggiata, terreno in buone condizioni.
Ore 16.30 – PADOVA – Non c’è due senza tre: dopo quelle con Sangiuliano e Trento il Padova trova la vittoria anche contro il Lecco, che viene battuto 3-1. Alla prima occasione – occorsa dopo cinque minuti di gioco – i Biancoscudati passano in vantaggio: cross col contagiri di Russini per Vasic, che lasciato colpevolmente libero in piena area dalla difesa ospite trafigge Melgrati di testa. Tra i minuti 26 e 27 accade di tutto: prima il Lecco sfiora il pari trovando però sulla propria strada Valentini e Donnarumma, che salvano sulla linea le conclusioni di Giudici e Mangni, e quindi il Padova raddoppiano grazie a una meravigliosa ripartenza sull’asse Vasic-Bortolussi, il cui cross pennellato viene raccolto da Jelenic, che di testa non perdona. A fine frazione il Padova sfiora il tris con Valentini, il cui colpo di testa viene respinto da Melgrati sulla linea. Nella ripresa il Lecco prende coraggio, e al minuto 64 accorcia le distanze con Tordini, che con un preciso piatto destro di prima intenzione non lascia scampo a Donnarumma. La truppa di mister Torrente inizia a soffrire, ma dopo 13 minuti cala il tris con Russini, che parte in contropiede e a tu per tu con Melgrati lo beffa con un diagonale. Da quel momento il Lecco non riesce più a pungere, e il Padova porta a casa i tre punti.
PADOVA-LECCO 3-1
MARCATORI: Vasic (L) al 5′ p.t., Jelenic al 27′ p.t.; Tordini (L) al 20′ s.t.; Russini (P) al 31′ s.t.
PADOVA (4-3-3) Donnarumma; Belli, Valentini, Delli Carri, Crivello (dal 34′ s.t. per Zanchi); Vasic (dall’11’ s.t. Franchini), Radrezza (dal 25′ p.t. Cretella), Dezi; Jelenic (dal 25′ s.t. Piovanello), Bortolussi, Russini (dal 34′ s.t. Kirwan). (Zanellati, Fortin, Ilie, Ceravolo, Curcio, Cannavò, De Marchi). All. Vincenzo Torrente.
LECCO (3-5-2) Melgrati; Celjak, Battistini, Enrici (dal 9′ s.t. Zambataro); Giudici, Galli (dal 20′ s.t. Ilari), Girelli (dal 1′ s.t. Pinzauti), Zuccon, Lepore; Mangni (dal 1′ s.t. Bunino), Tordini (dal 37′ s.t. Lakti) (Stucchi, Maffi, Maldini, Scapuzzi, Stanga, Martorelli, Cusumano, Bianconi, Ardizzone). All. Luciano Foschi
ARBITRO Mario Perri di Roma 1
NOTE Giornata serena e assolata; terrenoin discrete condizioni; 139 i tifosi blucelesti; 1,499 paganti, 1.451 abbonati, quasi 3.000 in totale gli spettatori. Incasso di 10.898,3 euro. Angoli 7-3. Ammoniti: Mangni, Crivello, Giudici, Zuccon, Franchini, Lepore, Bunino.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Padova-Lecco (ore 14.30). PADOVA (4-3-3): Donnarumma; Belli, Valentini, Delli Carri, Crivello; Vasic, Radrezza, Dezi; Liguori, Bortolussi, Russini. All. Torrente. LECCO (3-5-2): Melgrati; Celjak, Battistini, Enrici; Giudici, Girelli, Zuccon, Ilari, Zambataro; Mangni, Pinzauti. All. Foschi.
Sabato 15 aprile
Ore 22.25 – Trento: Queste le dichiarazioni di Bruno Tedino alla vigilia di Albinoleffe-Trento: “Bisogna avere i nervi saldi in un momento come questo, mancano due partite e le due squadre hanno bisogno di vincere. Bisogna essere corti e dinamici, Mi aspetto un Trento aggressivo, non finirò mai di ringraziare i tifosi, speriamo di fare bene anche noi sul campo. Ci siamo inguaiati con alcune prestazione al di sotto delle nostre possibilità, ma abbiamo ancora la possibilità di risalire la china”
Ore 21.30 – Verona: Queste le dichiarazioni di Marco Zaffaroni a DAZN dopo Napoli-Verona:
Quanto vale questo punto?
“Un punto che vale tantissimo per la nostra classifica e una grande iniezione di fiducia, perché fare risultato qui è una cosa importante. Avremo un finale di stagione intenso e questo risultato ci deve dare grande morale”.
Rammarico per l’occasione di Ngonge?
“Una grandissima occasione. Abbiamo preparato la gara in questo modo: il Napoli ha individualità e organizzazione e sapevamo di dover fare una gara di attenzione e intensità. La cosa positiva è che tutte le volte che potevamo ripartire l’abbiamo fatto. Questa occasione sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma in generale siamo soddisfatti”.
Difesa a 4 e Lasagna esterno: una soluzione solo per Napoli?
“Dovevamo rispettare molto il Napoli, che ha messo sotto tutti in Italia e in Europa. Kevin da quella parte poteva fare questo tipo di partita perché ha qualità fisiche eccezionali. Ci voleva gamba per ripartire e lui ha fatto una grande gara a livello difensivo e sempre protagonista nelle ripartenze. Ha caratteristiche eccezionali”.
Ore 21.05 – Vicenza-Pordenone: Arriva il dato della prevendita di Vicenza – Pordenone. Sono cieca 7400 le presenze garantite allo stadio, 130 delle quali nel settore ospiti
Ore 20.25 – Verona: Oggi ai 181 tifosi gialloblù arrivati da Verona non è stato permesso di esporre lo striscione ‘Hellas Army’, pertanto i sostenitori scaligeri hanno deciso di rientrare a Verona. Nel Settore Ospiti erano presenti solo 23 veronesi.
Ore 19.52 – NAPOLI – Grandissimo risultato del Verona al Maradona, dove matura uno 0-0 che avvicina a soli tre punti la salvezza. Lo Spezia sente il fiato sul collo gialloblù, dopo una prestazione tutta cuore, muscoli e polmoni. Per un tempo non succede praticamente nulla e il Napoli senza tutti i suoi primattori (Zielinski, Kvaratskhelia, Osihmen, Lobotka) in panchina. L’Hellas erige un muro altissimo con l’obiettivo di portare a casa un punto. Al 37′ la prima chance è gialloblù: tiro da fuori di Lasagna, che però non trova la porta. Nella ripresa non cambia il tema tattico: Hellas tutto indietro e Napoli all’assalto con l’80% di possesso palla. Al 12′ Colpo di testa di Di Lorenzo su traversone di Anguissa e palla sul fondo. Poi arrivano i cambi, entrano Zielinski, Kvaratskhelia, Osihmen, Lobotka, mentre Zaffaroni inserisce Djuric, Verdi e Ngonge. La migliore chance è per Osimhen, che al 7′ colpisce una clamorosa traversa. Ma è il Verona a divorarsi con Ngonge, tutto solo davanti a Meret, il gol che avrebbe spalancato le porte all’impresa.
NAPOLI-HELLAS VERONA 0-0
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Minjae, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Demme (dal 65′ Zielinski), Elmas (dal 73′ Lobotka); Politano (dall’84’ Zedadka), Raspadori (dal 73′ Osimhen), Lozano (dal 65′ Kvaratskhelia)
A disposizione: Marfella, Gollini, Mario Rui, Rrahmani, Bereszynski, Zerbin, Ostigard
Allenatore: Luciano Spalletti
Hellas Verona (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Hien, Ceccherini (dal 65′ Coppola); Faraoni (dal 70′ Terracciano), Tameze, Abildgaard, Depaoli; Duda (dal 70′ Verdi), Lasagna (dall’87’ Ngonge); Gaich (dal 65′ Djuric)
A disposizione: Berardi, Perilli, Braaf, Kallon, Cabal, Sulemana
Allenatore: Marco Zaffaroni
Arbitro: Federico La Penna (Sez. AIA di Roma 1)
Assistenti: Domenico Rocca (Sez. AIA di Catanzaro), Nicolò Cipriani (Sez. AIA di Empoli)
NOTE. Ammoniti: Ceccherini, Terracciano, Dawidowicz.
Ore 17.45 – Venezia:Queste le dichiarazioni di Dennis Johnsen rilasciate oggi in conferenza stampa dopo Venezia-Palermo.
Dennis Johnsen, oggi non ti sei fatto mancare davvero nulla, fra assist, goal e prestazione. Il tuo goal poi è stato incredibile.
“Ho potuto approfittare di un rimpallo fortunato, però ho avuto anche la prontezza di cogliere la posizione del portiere, in quel momento, e il tiro è andato a segno nel modo giusto”.
Si può dire che sia stato il miglior Johnsen della stagione?
“Sì, in questa stagione, fino a questo momento sì, ma c’è un grande margine di miglioramento. E voglio continuare così”.
Che cosa vuoi dire al pubblico che oggi vi ha trascinato tantissimo, e che ti ha applaudito quando poi sei uscito?
“Il supporto dei tifosi chiaramente è fondamentale, a questo punto della stagione. La squadra è consapevole di quanto, in determinate fasi, del campionato, sia stato difficile, ma questo è il momento giusto per venire al Penzo e sostenere tutta la squadra”.
Pensi che quella di oggi contro il Palermo sia stata un po’ la fotocopia della partita con il Como?
“Dal punto di vista personale sì, nel senso che sia in quel caso che anche oggi mi sono sentito al massimo della forma. Mi rendo conto che in questi momenti il contributo che posso dare alla squadra è ancora maggiore. A livello individuale, oltre che come risultato finale, è stata la medesima cosa, perché ho mantenuto lo stesso momento di forma”.
Non ti abbiamo visto esultare in occasione del goal del 2-0. Avevi intuito che poteva esserci il fuorigioco?
“Sì, mi sono reso conto che magari ho avuto un po’ di difficoltà nel coordinarmi con Joel, sul passaggio, ma ho tentato comunque il tiro, perché non si può mai sapere”.
Ore 17.15 – Südtirol: “Nel primo tempo abbiamo sofferto la pressione dell’Ascoli, non siamo riusciti ad arrivare a contrasto e a limitare gli inserimenti delle loro mezzali. Nella ripresa, invece, abbiamo fatto meglio, ma ci è mancata la giusta cattiveria in fase offensiva. Rilassamento? Non credo si tratti di questo, ma vedo meno cattiveria e concentrazione negli episodi decisivi. Non possiamo commettere quell’errore in area di rigore, avremmo dovuto essere più concentrati. Non sono comunque preoccupato per questi due passi falsi di fila: siamo quarti e abbiamo ancora un bel vantaggio sull’ottavo posto, anche se è importante mantenere la miglior posizione in classifica in vista dei playoff” queste le parole rilasciate da Pierpaolo Bisoli in conferenza stampa e raccolte da CalcioAscoli dopo la gara contro l’Ascoli.
Ore 17.10 – Triestina: In vista della trentasettesima giornata di campionato Triestina-Sangiuliano City, in programma domani allo stadio “Nereo Rocco” con calcio d’inizio alle 14:30, l’allenatore alabardato Augusto Gentilini ha convocato i seguenti giocatori:
PORTIERI: 1 Mastrantonio, 23 Matoševic, 22 Pozzi
DIFENSORI: 13 Ciofani, 2 Ghislandi, 3 Malomo, 26 Masi, 33 Piacentini, 31 Rocchetti, 74 Sarzi Puttini
CENTROCAMPISTI: 28 Celeghin, 99 Felici, 14 Germano, 5 Gori, 20 Lollo, 17 Lovisa, 19 Paganini 8 Pezzella, 7 Tessiore
ATTACCANTI: 11 Adorante, 9 Mbakogu, 18 Minesso, 16 Tavernelli
Giocatori non convocati: Marco Crimi, Diego Galliani, Filippo Iacovoni, Lorenzo Pellacani
Ore 16.40 – Venezia: Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, il tecnico del Venezia Paolo Vanoli ha così commentato il successo sul Palermo. Che giudizio dà su questa partita? “Dobbiamo guardare noi stessi, erano 3 punti fondamentali per noi. Su questa partita c’è molto da migliorare, poi recuperare e andare sul 3-1 ma dobbiamo gestire meglio e non soffrire sempre così tanto”. Dove può arrivare questo Venezia durante la prossima stagione? “Se stiamo programmando? Assolutamente no, perché la vittoria di oggi non ci dice niente. Siamo sempre lì, non è facile. Il futuro lo decideremo a salvezza acquisita”.
Ore 16.35 – Cittadella: Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini dopo Cosenza-Cittadella: “Siamo venuti qui per cercare di vincere la partita. Il Cosenza è andato in vantaggio molto presto, siamo stati bravi a rimediare a una partita difficile contro una squadra in grande condizione. Nel secondo tempo abbiamo creato qualche situazione in cui si sarebbe potuto fare meglio. L’atteggiamento della squadra mi ha molto soddisfatto. Bisogna mettersi l’elmetto e portare a casa il risultato. I punti si possono fare con chiunque, quello che conta è l’atteggiamento con cui si scende in campo. L’atteggiamento deve essere sempre quello giusto. La posta in palio era molto alta, la volontà di provare a vincere di tutte e due le squadre c’è stata fino alla fine. Siamo stati poco pericolosi nei calci piazzati, questo è un aspetto da migliorare”
Ore 16.00 – ASCOLI – Che beffa per il Südtirol. Ancora una volta nel finale. Dopo la sconfitta maturata nei minuti di recupero contro il Bari, i biancorossi vengono puniti nuovamente nel finale. Questa volta dall’Ascoli. Al Del Luca finisce 1-0 in favore dei locali. Per gli altoatesini si tratta della seconda sconfitta consecutiva.
Cronaca. L’Ascoli parte forte e al 18′, grazie alla conclusione di Botteghin dai 30 metri, colpisce il palo alla sinistra di Poluzzi. E’ sempre la squadra bianconera a fare la partita con gli ospiti chiamati a difendersi, aiutati soprattutto dalle belle parate di Poluzzi. Nel secondo tempo gli uomini di Bisoli entrano in campo con un piglio diversi ma è ancora l’Ascoli a portarsi a centimetri dal vantaggio. Questa volta è Dionisi a provarci dal limite, col pallone che termina a lato di pochissimo. Quando la partita sembrava indirizzarsi sui binari del pareggio, ecco all’87’ l’episodio decisivo. Celli da terra stende Eramo e per l’arbitro non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Dal dischetto Cedric Gondo non sbaglia e porta in vantaggio i suoi, regalando loro tre punti importantissimi in chiave salvezza. Per il Südtirol si tratta della seconda sconfitta consecutiva con il terzo posto che si allontana ulteriormente. Nel prossimo turno i biancorossi affronteranno il Genoa. E il Druso di Bolzano è già sold out.
ASCOLI SUDTIROL 1-0
MARCATORI: 87′ Gondo (r).
ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Donati (61′ Adjapong), Botteghin, Simic, Giordano; Collocolo, Buchel (61′ Giovane), Proia (76′ Eramo); Mendes (70′ Marsura); Forte, Dionisi (70′ Gondo). All.: Breda
SUDTIROL (4-4-2): Poluzzi; Curto, Zaro, Masiello, Celli; De Col (46′ Rover), Tait, Schiavone (81′ Siega), Lunetta (46′ Casiraghi); Odogwu (86′ Larrivey), Mazzocchi (73′ Cissé). All.: Bisoli
AMMONITI: Buchel, Donati, De Col, Lunetta, Collocolo, Rover, Forte, Proia, Masiello, Simic.
Foto Südtirol
Ore 15.57 – COSENZA – Preziosissimo pari per il Cittadella, che acciuffa l’1-1 al Marulla e che impone lo stop al lanciatissimo Cosenza. I granata, che viaggiano a pari punti con i rossoblù, sono avanti per la differenza reti se alla fine della regular season la situazione dovesse essere la stessa. Decisivo il decimo gol stagionale di Mirko Antonucci, che fa riemergere la squadra dal buio dell’inizio della gara, tutto di marca cosentino. Comincia malissimo il pomeriggio del Cittadella. Giraudo stende Marras e prende subito il cartellino giallo, poco dopo all’12’ passano i rossoblù. Nasti serve D’Orazio con una grande giocata, quest’ultimo allarga per Marras che innesca sul secondo palo l’ex D’Urso, che anticipa Salvi e batte Kastrati. Il Cittadella va in confusione e rischia di subire il raddoppio, con un bellissimo tiro al volo di D’Orazio dalla distanza, che costringe Kastrati a un grande intervento in tuffo all’angolino. I granata, però, riescono a pareggiare al primo tiro in porta con Antonucci, che firma il suo decimo gol stagionale e batte Micai anche grazie a una deviazione su assist di Vita. Il Cosenza accusa il colpo e arretra il baricentro, il Cittadella si vede nel finale di tempo con un tentativo di Crociata fuori misura. In apertura di ripresa si vede Nasti, che tenta la soluzione personale, senza tuttavia trovarla. Al 14′ Venturi rischia l’autorete con un goffo rinvio al volo che per poco non beffa Micai. Al 19′ c’è una grande occasione per il Cittadella, con Antonucci che trova sulla sua strada un super Micai e sfiora soltanto la doppietta personale. Da lì in poi tanti cambi e pochissime occasioni degne di nota, con la tensione per l’importanza del risultato che si fa sentire.
COSENZA-CITTADELLA 1-1
Marcatori: 12′ pt D’Urso (Cs), 27′ pt Antonucci (Ci)
COSENZA (4-4-2): Micai; Martino, Venturi, Meroni, D’Orazio; Marras, Voca (Kornvig 31′ st), Calò, D’Urso (Cortinovis 18′ st); Nasti (Delic 31′ st), Zilli (Finotto 1′ st). All.: Viali
CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati; Salvi, Frare, Perticone, Giraudo (Donnarumma 27′ st); Vita, Branca, Pavan (Carriero 44′ st); Crociata (Ambrosino 27′ st); Antonucci, Maistrello (Magrassi 12′ st). All.: Gorini
Arbitro: Doveri
NOTE: Spettatori 7.177 di cui 11 ospiti. Incasso di 19.467 euro (esclusa quota abbonati). Espulsi: -. Ammoniti: Giraudo (Ci), D’Orazio (Cs), Magrassi (Ci). Angoli: 8-3 per il Cittadella. Recuperi: 1′ pt, 6′ st
Ore 15.55 – Al Penzo emozioni, gol e check del VAR per il 3-2 del Venezia che piega il Palermo e mette la freccia verso la salvezza. Nel primo tempo i ritmi sono molto alti e al 5’ Brunori viene lanciato da Verre e con una conclusione potente e precisa porta in vantaggio i rosanero. Al 15’ Soleri sciupa clamorosamente il raddoppio e calcia palla addosso a Joronen. Gol sbagliato, gol subìto e al 19′ Johnsen pareggia i conti con un pallonetto perfetto dopo un errore di Pigliacelli in fase di rinvio. Il Palermo torna però a premere e al 22’ Valente ha una doppia chance per il 2-0 ma Joronen è bravo a respingere in entrambi i casi. A pochi minuti dal duplice fischio Pohjanpalo va vicino al gol che può ribaltare il risultato ma l’arbitro fischia il fuorigioco, per il Venezia c’è comunque modo di festeggiare perché al 61′ Pohjanpalo capovolge le sorti dell’incontro trasformando un rigore per un fallo di Nedelcearu. Il Palermo non ha nemmeno il tempo di metabolizzare il colpo che al 63’ Tessmann sigla il tris capitalizzando un contropiede iniziato da Zampano. Per i tifosi lagunari le emozioni non sono ancora terminate perché al 72′ Candela viene servito da Johnsen e calcia a rete trovando la rete ma l’arbitro annulla il poker dopo il check del VAR. All’81’ il Palermo prova a riaprire i conti con una girata di Brunori che finisce sulla traversa. I siciliani non sono ancora al tappeto perché all’85′ Tutino viene atterrato in area di rigore e l’arbitro comanda il penalty che lo stesso attaccante napoletano trasforma e accorcia le distanze. Per le speranze del Palermo è però ormai troppo tardi e dopo sei minuti di recupero il Venezia porta a casa tre punti fondamentali per la salvezza
VENEZIA – PALERMO 3-2
Marcatori: 5′ pt Brunori, 19′ pt Johnsen, 16′ st Pohjanpalo (rig.), 19′ st Tessmann, 41′ st Tutino (rig.)
VENEZIA (3-5-2): Joronen; Svoboda, Ceppitelli (Modolo 21’st), Carboni; Candela, Milanese (Andersen 1′ st), Tessmann, Ellertsson (Cheryshev 1′ st), Zampano; Johnsen (Pierini 36′ st), Pohjanpalo (Novakovich 43′ st). All. Godinho
PALERMO (3-5-2): Pigliacelli; Mateju, Nedelcearu, Marconi; Valente (Masciangeo 22′ st), Saric, Gomes (Broh 21′ st), Verre (Tutino 22′ st), Aurelio (Sala 32′ st); Brunori, Soleri (Vido 30′ st). All. Corini.
Arbitro: Gariglio
Ammoniti: Soleri
Recuperi: pt 2′, st 6′
Ore 15.00 – Arzignano: «Andiamo ad incontrare una squadra giovane, piena di giocatori di talento. Ci aspetta una partita difficile da affrontare nella maniera giusta […] Dovremo andare a fare una partita coraggiosa con le nostre qualità, gestendo bene la fase difensiva e cercando di far male […] Fin dall’inizio abbiamo sempre cercato di vivere partita per partita e di cogliere il massimo da ogni gara. Abbiamo totalizzato finora 50 punti. Non ci bastano e vogliamo farne ancora […] Spero che i miei facciano una partita tosta, di personalità, cercando di tenere i ritmi alti. Vedo in loro la voglia di essere propositivi e di finire bene». Queste le dichiarazioni di Giuseppe Bianchini alla vigilia di Juventus Next Gen – Arzignano
Ore 14.50 – Serie B, fine primo tempo: Venezia-Palermo 1-1, Cosenza-Cittadella 1-1, Ascoli-Südtirol 0-0 (live)
Ore 14.20 – Pordenone: “Il destino ha voluto che tornassi proprio a Vicenza. Loro hanno vinto la Coppa Italia, faccio i complimenti al Vicenza, perché è come se fossero terzi, noi dobbiamo recuperare terreno e siamo indietro. Puntiamo ancora il secondo posto, vogliamo fare playoff da protagonisti. Mi aspetto una prestazione di alto livello da parte della squadra. Quando si ritorna al Menti in mezzo ai miei amici tifosi, so cosa possono dare e cosa stanno dando. In campo sarà battaglia, vogliamo un risultato importante contro una squadra che ha il mio affetto. All’andata giocammo a ritmi alti, non c’è stata continuità né da parte nostra e né da parte loro. C’è tanta voglia di uscire da un periodo altalenante”. Queste le dichiarazioni di Domenico Di Carlo alla vigilia di Vicenza-Pordenone
Ore 14.00 – Udinese: “Non mi piace parlare delle partite passate, come dico sempre vanno archiviate. Non prendere gol fondamentale, batto sempre su questo punto. Abbiamo analizzato, come sempre, la gara e cercato di correggere gli errori.” – dichiara Andrea Sottil ad inizio intervista in vista di Roma – Udinese. La settimana di lavoro “è stata una settimana standard, come normalmente facciamo a livello di intensità ed abbiamo preparato la partita nei minimi dettagli.” Sottil commenta anche due giocatori chiave del centrocampo bianconero: “per me Pereyra è fondamentale, per esperienza tatticismo, qualità ed invenzione. Soprattutto, essendo il nostro capitano, per la sua leadership. È sempre a disposizione di tutti per dare i consigli giusti. Un allenatore dentro al campo, per me un valore aggiunto. Lazar sta crescendo molto – continua l’allenatore – deve migliorare ancora tanto nei duelli e nei contrasti, nell’essere più continuo all’interno della gara. Sta facendo molto bene, ci darà una grande mano con le sue invenzioni e le sue giocate. Che inizi o subentri è un giocatore importante.” Sottil analizza gli avversari di domani: “Mi aspetto una Roma carichissima, Mourinho è un maestro in questo e lo ammiro, è capace di tirare fuori il meglio dai suoi ragazzi. La Roma è solida, pratica con all’interno grandi giocatori. Prende pochi gol e sfrutta bene i contropiedi. Ci aspetta una partita difficile, lo sappiamo, dovremo essere molto concentrati. Come dico sempre andremo in campo per fare la nostra gara. L’assenza di Dybala e Abraham? Perdono due giocatori importanti ma la Roma dispone di una rosa di altissimo livello, giocatori come El Sharaawi e Belotti sono assolutamente all’altezza per sostituirli.” – commenta Sottil. La gara di domani “è una partita che non ha bisogno di tanti stimoli, davanti all’Olimpico pieno, con tre punti importanti in palio, le motivazioni arrivano da soli. Non ho nessun dubbio che i miei ragazzi non arrivino carichi, con personalità, coraggio, giocando a viso aperto.” – conclude l’allenatore.
Ore 13.25 – “Vincere aiuta a vincere, in questo momento dobbiamo dare continuità ai risultati, vogliamo conquistarne matematicamente i Play-off, cercando di puntare al 6°posto. Il Lecco è una squadra forte, ma noi giochiamo in casa e daremo il massimo. Nei ragazzi vedo molto più coraggio e tanto spirito di sacrificio. Vasic? Sta facendo grandi cose come tanti altri suoi compagni. Situazione infortunati? Credo sia la prima volta che avrò tutti a disposizione a parte Gasbarro. Radrezza? Non ha niente di grave, è a disposizione. Ai play off preferisco giocare subito, senza aspettare troppo tempo. Non ho dubbi sugli 11 iniziali, ho già le idee chiare, penso che scenderanno quelli di Trento. Noi siamo il Padova, quindi dobbiamo fare il massimo e provarci fino alla fine”. Queste le dichiarazioni di Vincenzo Torrente alla vigilia di Padova – Lecco rilasciate oggi in conferenza stampa all’Euganeo
Ore 12.45 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Dan Thomassen alla vigilia di Vicenza-Pordenone: “C’è il rischio di appagamento dopo la Coppa? Ci può essere in generale ma per noi non ci deve essere, ci siamo guadagnati un vantaggio notevole per i playoff ma come ho detto ai ragazzi questi vantaggio dev’essere sfruttati. Ora abbiamo allenamenti e partite, poi non ci potremo più allenare per partite ravvicinate, quindi questo dev’essere un investimento. Come hai visto i ragazzi? Contenti e consapevoli di quello che dovremo affrontare adesso. È possibile vedere scelte diverse domani? Ci sono tante cose da prendere in considerazione e diventa questione di priorità ad esempio per il minutaggio che dovranno fare alcuni. Ndiaye come sta? Con me ha già fatto una partita con l’Arzignano, ho tutto l’interesse di allargare la partecipazione a tutta La Rosa. I playoff sono lunghi e ho l’interesse di far partecipare tutti. Ierardi? Contiamo di avere lui, Valietti e Dalmonte per la prima dei playoff. Mario vogliamo aggregarlo al gruppo già dalla prossima settimana. La partita contro Di Carlo? Non lo temo, personalmente mi farà molto piacere incontrarlo perché ha segnato la storia del Vicenza, sarà un onore stringergli la mano. Il Pordenone ci obbligherà a mettere in campo aggressività. Il Vicenza domani avrà l’obiettivo di impedire ai ramarri di arrivare al secondo posto? Possiamo ancora migliorare la nostra classifica e magari essere testa di serie, pertanto dobbiamo pensare a noi più che al Pordenone. Ferrari sarà messo a riposo? Sarà a riposo chi dovrà ricaricare le batterie e ha problemi fisici. Rolfini titolare? Ci sono considerazioni che vanno fatte per dare minutaggio a chi non ha giocato molto fino adesso”.
Ore 12.00 – Le probabili formazioni di Napoli-Hellas Verona (ore 18)
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Elmas; Politano, Raspadori, Kvaratskhelia. All. Spalletti
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Hien, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Duda, Doig; Ngonge, Lasagna; Djuric. All. Zaffaroni
Ore 11.20 – Le probabili formazioni di Cosenza-Cittadella (ore 14)
COSENZA (4-4-2): Micai; Rispoli, Venturi, Meroni, D’Orazio; Marras, Voca, Calò, D’Urso; Nasti, Delic. All. Viali
CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati; Salvi, Perticone, Frare, Giraudo; Vita, Pavan, Branca; Crociata; Antonucci, Magrassi. All. Gorini
Ore 10.40 – Le probabili formazioni di Ascoli-Südtirol (ore 14)
ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Donati, Quaranta, Botteghin, Falasco; Collocolo, Buchel, Proia; Mendes; Forte, Dionisi. All. Breda
SÜDTIROL (4-4-2): Poluzzi; Curto, Zaro, Masiello, Celli; De Col, Tait, Siega, Rover; Odogwu, Mazzocchi. All. Bisoli
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Venezia-Palermo (ore 14). VENEZIA (3-4-1-2): Joronen; Hristov, Ceppitelli, Carboni; Candela, Tessmann, Milanese, Zampano; Cheryshev; Pohjanpalo, Johnsen. All. Vanoli. PALERMO (3-5-2): Pigliacelli; Mateju, Nedelcearu, Marconi; Valente, Saric, Gomes, Verre, Aurelio; Brunori, Soleri. All. Corini
Venerdì 14 aprile
Ore 19.25 – Südtirol: Il Sudtirol di Pierpaolo Bisoli potrà fare affidamento su un discreto numero di tifosi al seguito per il match con l’Ascoli in programma domani alle ore 14 allo stadio “Del Duca” per la 33esima giornata del campionato di Serie B. Alla chiusura ufficiale della prevendita delle ore 19 di oggi, Venerdì 14 Aprile, sono infatti 22 i biglietti acquistati dai sostenitori altoatesini per il Settore Ospiti Distinti Nord-Est dell’impianto piceno. Complessivamente sono stati venduti finora 5.739 biglietti, un dato che comprende i 3.970 abbonati bianconeri ed i tifosi ospiti.
Ore 18.40 – Verona: Mister Marco Zaffaroni ha convocato 22 calciatori per Napoli-Hellas Verona, match valido per la 30a giornata della Serie A TIM 2022/23, in programma domani, sabato 15 aprile, alle ore 18, allo stadio ‘Maradona’ di Napoli.
#NAPOLIVERONA – I CONVOCATI
1 Montipò
5 Faraoni
6 Hien
7 Verdi
11 Lasagna
17 Ceccherini
19 Djuric
22 Berardi
24 Terracciano
25 Braaf
26 Ngonge
27 Dawidowicz
28 Abildgaard
29 Depaoli
30 Kallon
32 Cabal
33 Duda
34 Perilli
38 Gaich
42 Coppola
61 Tameze
77 Sulemana
Il calciatore Josh Doig non è stato convocato in seguito a un trauma distorsivo al piede sinistro.
Ore 18.30 – Venezia: Arriva un aggiornamento della prevendita di Venezia-Palermo. Sono 4755 i tagliandi acquistati di cui 420 nel settore ospiti
Ore 16.35 – Venezia: Domenica 16 aprile dalle ore 9.00 alle 13.30 è previsto un nuovo grande appuntamento al Taliercio, con il torneo Arancio-Nero-Verde targato Academy per le categorie esordienti, pulcini e primi calci. Nelle varie categorie si affronteranno infatti i giovani atleti del Venezia FC Academy, della Cantera Adriatica Pescara e dell’Inter. Da gennaio ad oggi i piccoli calciatori del Venezia FC Academy hanno partecipato a tornei e test match confrontandosi con i principali top club italiani quali Milan, Inter, Juventus, Atalanta, Bologna , Udinese e Sassuolo dimostrando di tenere loro testa e non sfigurando contro nessuno.
Ore 16.00 – Venezia: “Il campionato è molto equilibrato, non c’è pericolo di sottovalutare gli avversari. Abbiamo fatto prestazioni importanti in trasferta, andando vicini alla vittoria. Fa parte tutto del percorso di consolidamento. C’è un lavoro quotidiano che può vivere una fase di rallentamento. Dobbiamo ambire ai playoff con leggerezza, servono dei passaggi fisiologici. Le ultime sette/otto gare ‘pesano’ di più a prescindere. La squadra ha fatto quello che doveva fare, ha sempre fatto la partita, cercando di mettere in campo le nostre idee. Il Cosenza sette giorni prima aveva battuto il Pisa, bisogna capire chi vai ad affrontare e il periodo che sta vivendo. La partita è stata bloccata e tattica ma che noi abbiamo affrontato con giocatori che venivano da periodi di inattività. La squadra ha fatto una gara equilibrata, non vedo compagini che attaccano all’arma bianca. In questo campionato spera anche l’ultima in classifica, ogni giornata determina la soglia playoff, tutti hanno degli obiettivi. Il nostro è quello di vincere più partite possibili, in questo momento cerco di spingere in questo senso. Il Venezia è una delle squadre che certifica l’equilibrio del campionato. Stanno facendo buonissime gare e stanno bene in campo; all’andata non dovevamo perdere, siamo stati penalizzati”. Queste alcune delle dichiarazioni di Eugenio Corini alla vigilia di Venezia – Palermo
Ore 15.40 – Südtirol: “E’ stata una settimana in cui, al di là degli allenamenti, abbiamo fatto delle considerazioni come squadra e abbiamo constatato che non sempre riusciamo a dare continuità all’intensità mentale; col Frosinone dovevamo ricordarci che erano primi e quindi bisognava mettere in campo una grande determinazione nei duelli e negli scontri uno contro uno. Nella prima mezz’ora non abbiamo fatto male ed è stata una partita molto equilibrata, ma, in occasione dei due gol subiti, alcune letture andavano fatte meglio. Da lì non abbiamo più reagito, come invece era accaduto la settimana precedente col Brescia in cui ci avevamo creduto fino alla fine ed eravamo sempre rimasti in partita. A Frosinone da un certo punto in poi questo non è successo. Noi non possiamo fare a meno di certe cose e mi riferisco sia a chi parte dall’inizio che a chi subentra, che tante volte ci ha dato qualità, intensità, ha alzato i ritmi e ci ha permesso di vincere come col Brescia”.
Sul Sudtirol: “Sappiamo che giochiamo contro la quarta in classifica, una squadra con caratteristiche diverse dal Frosinone, ma che merita rispetto. Anche noi abbiamo le nostre armi, la posta in palio è talmente alta per noi che le motivazioni fra le due squadre devono essere diverse e noi dobbiamo far valere le nostre con tutti i mezzi possibili. Il Sudtirol è la rivelazione del campionato, stanno facendo un grandissimo lavoro, società, squadra e allenatore. Bisoli ha rivoltato il dna di questo gruppo inserendo le sue caratteristiche, le sue squadre hanno mentalità, capacità di adattamento e di rimanere in partita. In ogni caso il Sudtirol è una squadra che non ha vinto tutte le gare, quindi avrà dei punti deboli e noi abbiamo dei punti di forza e, soprattutto in casa, tante volte siamo riusciti a farli valere, al di là del risultato. Non partiamo dall’idea che siano imbattibili, ma dall’idea che dobbiamo fare una grande partita e fare di tutto per portare a casa più punti possibili, a prescindere da quello che l’avversario ha fatto fino ad ora. Si parte sempre dallo 0-0 e vale quello che si farà domani in campo”.
Sulle scelte tattiche: “Abbiamo lavorato su due moduli nell’ultimo periodo, quindi l’alternativa al sistema col trequartista l’abbiamo, ma si deve essere corretti nelle analisi: da quando sono qui abbiamo perso quattro gare, contro la prima, la terza, contro il Cagliari – che secondo me è sbagliato che non sia primo – e il Venezia al 94’, quindi mettere tutto in discussione è poco razionale. Pensiamo alle alternative, ma soprattutto a fare le cose che sappiamo fare. Bellusci? Si è allenato con la squadra, sta stringendo i denti in modo encomiabile, a dimostrazione del grande attaccamento all’Ascoli. Al di là del fatto che manca ancora un giorno e farò tutte le valutazioni possibili fino all’ultimo momento, non chiedetemi chi giocherà perché sarebbero valutazioni incomplete e, anche laddove abbia già deciso, si vedrà domani. Chi sostituirà Caligara? Abbiamo due o tre alternative, vediamo”.
Queste le dichiarazioni di Roberto Breda, allenatore dell’Ascoli, alla vigilia di Ascoli-Südtirol
Ore 14.00 – Venezia: Sono 23 i giocatori convocati dal tecnico Paolo Vanoli per la Giornata 33 del campionato di Serie B 2022/23, che vedrà il Venezia affrontare il Palermo domani alle ore 14:00 allo Stadio Pier Luigi Penzo.
Portieri: Bruno Bertinato, Jesse Joronen, Filippo Neri
Difensori: Antonio Candela, Andrea Carboni, Luca Ceppitelli, Petko Hristov, Marco Modolo, Afonso Peixoto, Marin Šverko, Michael Svoboda, Francesco Zampano
Centrocampisti: Magnus Andersen, Gianluca Busio, Mikael Egill Ellertsson, Tommaso Milanese, Tanner Tessmann
Attaccanti: Denis Cheryshev, Riccardo Ciervo, Dennis Johnsen, Andrija Novakovich, Nicholas Pierini, Joel Pohjanpalo
Ore 12.50 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Paolo Vanoli alla vigilia di Venezia – Palermo: “La squadra è consapevole dei punti che ci sono in palio. Dobbiamo lottare per obiettivi importanti, abbiamo recuperato quasi tutti eccetto i lungodegenti. Il Var? Oltre alla sfida salvezza, sarà una sfida in più verso decisioni che sono andate contro di noi. Ci è mancato il guizzo, ci è mancata la cattiveria di segnare. Ho detto ai ragazzi di guardare quanto siamo cresciuti. Domani chi sostituisce l’allenatore saranno i nostri tifosi, che dovranno spingere i nostri ragazzi e li sosterranno come hanno sempre fatto. Il Palermo? Temo il fatto che abbiano aumentato la qualità a centrocampo. Sono andati a prendere giocatori esperti per la B che hanno lavorato veramente bene. Il Palermo è più avanti di noi e viene qui per vincere per provare a entrare nei playoff. Dobbiamo guardare a noi stessi e stare sempre in partita. Saranno importanti anche i cambi, che potranno darci una grossa mano. Il Palermo è una squadra che dobbiamo temere e stare attenti. Dobbiamo essere bravi a usare la testa e a non lanciarci subito. Questa partita la dobbiamo vincere, ma dobbiamo trovare la strada per farlo. Abbiamo recuperato anche Hristov. Questa squadra ha ancora grandi margini di miglioramento. Per me questa è una squadra che può salire ancora di livello”
Ore 12.40 – Südtirol: Al primo di maggio, giorno in cui si affronteranno Sud Tirol e Genoa manca ancora molto, ma la prevendita iniziata martedì 11 aprile ha esaurito i tagliandi per poter assistere all’evento in 48 ore e considerando che questo è avvenuto il giorno seguente alla sconfitta rimediata contro il Bari è un indice di maturità e consapevolezza dei risultati eccellenti conquistati nelle ultime due stagioni. La città di Bolzano si sta appassionando di giorno in giorno alla sua squadra e se fino a pochi mesi fa gli appassionati di calcio seguivano lo sport nazionale in tv, sulla carta stampata e sugli arti organi di informazione, principalmene per le squadre blasonate delle sere A, la conquista della serie cadetta e la fantastica rimonta effettuata da settembre ai nostri giorni dai “Bisoli boys” ha conquistato i cuori di sportivi attempati, bambini, ragazzi e con lo spuntare della primavera, di piacenti signore che sempre più numerosi riempiono in toto le tribune dello stadio Druso facendo risultare il tutto esaurito.
Il calcio come sempre è imprevedibile e se ad agosto la capienza di 5.500 posti poteva apparire più che sufficiente oggi non lo è, al punto tale che a prescindere dalla categoria dove giocheranno i biancorossi, saranno necessari lavori di ampliamento per soddisfare la richiesta di biglietti. I ragazzi della Gradinata Nord nell’ultima partita casalinga hanno esposto un gigantesco bandierone sopra di loro per emulare quello che avviene in molte curve della massima serie sognando e sperando in una curva tutta per loro in tempi relativamente brevi.
L’imprevedibilità del calcio è avviene anche sul rettangolo verde; analizzando le ultime due partite a Cagliari gli isolani si erano espressi meglio del Sud Tirol, ma ne è uscito un pareggio, mentre contro Il Bari anche la spartizione dei punti andava stretta ai Bolzanini ed invece è arrivata la sconfitta con una rete dei pugliesi al 93’ complice un fallo assurdo di Pompetti nella metà campo avversaria che ha rimediato il cartellino rosso lasciando i compagni di squadra in dieci per il finale di gara. E’ arrivata pertanto la prima sconfitta del 2013 dopo dodici risultati utili consecutivi, così come erano state dodici le partite positive di Bisoli nel girone di andata dopo il suo insediamento in panchina.
Ad Ascoli oltre allo squalificato Pompetti non ci saranno gli indisponibili Belardinelli, Schiavone e Fiordilino. Rientreranno Celli che ha scontato il turno di squalifica ed al centro della difesa Masiello e dopo le due buone prestazioni contro Cagliari e Bari dovrebbe essere confermato Lunetta nell’undici di partenza che potrebbe vedere davanti a Poluzzi, Curto Zaro Masiello e Celli, sulla linea mediana De Col Tait e Lunetta con Casiraghi a rifinire per il tandem Mazzocchi Odogwu.
Ore 11.30 – Feralpisalò: Il Lino Turina di Salò si rifà il vestito in vista della prossima stagione, quella dello storico debutto in B della Feralpi. Come riporta Brescia Oggi, nei giorni scorsi gli uomini della Lega B hanno visionato l’impianto per esaminare i servizi esistenti e quelli mancanti. Per partecipare al campionato bisogna avere una capienza di 5.500 spettatori ma la Lega è disposta ad accettarne in deroga 3.500 (il Turina al momento ne può ospitare 2364). Ieri mattina si è aperto il tavolo con il sindaco di Salò, Giampietro Cipani, il vice Federico Bana, l’assessore allo sport Aldo Silvestri e il geometra Angelo Delmiglio. L’orientamento è di innalzare una struttura in curva e allungare le tribune.
Ore 11.00 – Trento: «Il gruppo sta bene: in quePadovasta settimana, dopo la sconfitta maturata contro il Padova, ci siamo allenati ad alti livelli, dando sempre il 100% in ogni sessione di allenamento. Cosa è mancato nella gara persa contro il Padova? Abbiamo affrontato un avversario forte, che ha giocato con un modulo che ci ha messo in difficoltà. Ciononostante, pur soffrendo, credo che la squadra abbia fatto una partita discreta. Purtroppo abbiamo commesso alcuni errori individuali che ci sono costati caro e che hanno permesso al Padova di vincere. Dobbiamo assolutamente ritrovare al più presto dentro di noi quello spirito che ci ha contraddistinto durante il periodo positivo, così da affrontare al meglio le ultime due partite di campionato. La sfida con l’Albinoleffe? Sarà una partita importantissima e bella da giocare. Ci vorrà, allo stesso tempo, sia tanto coraggio che molta attenzione: dovremo essere bravi a scendere in campo con grande intensità e voglia di vincere. Quello di domenica potrebbe essere un match equilibrato quindi dovremo sfruttare tutti gli episodi favorevoli che ci si presenteranno. Potremo pensare ai risultati delle altre sfide solamente al termine dei 90 minuti di Zanica»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Trentino” da Sergiu Suciu, centrocampista del Trento.
Ore 10.00 – Padova: in arrivo un’altra plusvalenza per il Padova a fine anno. Aljosa Vasic ha cambiato agente, affidandosi al noto Giuseppe Riso e alla sua GR Sport. Si tratta della stessa scelta compiuta a suo tempo da Lovato e da Moro, che poi sono stati ceduti a Verona e Sassuolo. Su Vasic diversi club, fra cui Sassuolo e Frosinone, ma anche Roma e Fiorentina. Presto la scelta
Ore 09.30 – «La vittoria della Coppa Italia darà una spinta importante per i playoff. La finale di Coppa Italia? Primo tempo in difficoltà, poi meglio con Della Morte e Cavion. Ai playoff da terzo salti i primi due turni e puoi lavorare più tranquillo, preparandoti al meglio, senza l’angoscia della posizione di classifica. Mentalmente, poi, sei più carico dato che hai battuto una squadra forte, giovane e che gioca a calcio: chiaro, sei il Vicenza e in serie C devi vincere. La Lega Pro non si addice al Vicenza, dovrebbe essere in B e provare a tornare in A. Logico che ai tifosi della Coppa Italia di C non importi molto: il Vicenza non ha fatto il campionato che doveva fare, sale la Feralpi e il Lane è ancora a lottare. Il tifoso ragiona così, ma finché le contestazioni vengono fatte in maniera civile non si può dire niente alla Curva: hanno fatto dieci minuti di silenzio e poi un gran tifo. Io non ho mai sentito la pressione a Vicenza o altrove, anzi è uno stimolo: se soffri la pressione significa che non sei un giocatore da piazza importante, e per giocare in certe piazze devi avere carattere forte e personalità. Vincere il campionato è difficile, tanto più se ti chiami Vicenza: se sei quarto o quinto in un’altra piazza va bene, a Vicenza no. Io spero di tornare a commentare il Lane il prima possibile: mi auguro che possano festeggiare la B anche se è difficile, ai playoff trovi squadre attrezzate e devi essere pronto alla battaglia»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Stefan Schwoch, ex attaccante del Vicenza.
Giovedì 13 aprile
Ore 22.20 – Feralpisalò: Stefano Vecchi, allenatore della neopromossa Feralpisalò, ha parlato a Il Mattino del salto di categoria dei lombardi: “Già lo scorso anno avevamo fatto una stagione importante tenendo il passo di Südtirol e Padova e giocando dei playoff di altissimo livello fino alla semifinale col Palermo. Dal gruppo sono arrivati segnali importanti. Abbiamo capito che era giusto insistere. Siamo ripartiti mettendoci dietro alle corazzate. Di casuale, però, non c’è nulla. Il nostro è un lavoro partito da lontano valorizzando i giovani e mantenendo l’ossatura costruita nel tempo, nonostante la scelta di fare minutaggio. I campionati in genere li vincono le squadre più esperte, noi siamo stati un’eccezione. Siamo tra le prime cinque squadre del girone A ad aver utilizzato di più gli Under e non c’è stata una sola partita in cui ne abbiamo schierati meno di 3. Qualche gara l’abbiamo chiuso addirittura con 7 Under. Un classe 2000 credo sia riduttivo etichettarlo come giovane se gli dai modo di giocare in Lega Pro con una certa continuità. Il lavoro, il sudore è alla base di qualunque successo. Prima pareggiare con squadre come Vicenza o Padova ci lasciava soddisfatti, con il tempo è aumentata la consapevolezza nei propri mezzi e nella capacità di poter anche vincere contro queste squadre. La mentalità vincente ti permette di accrescere la fiducia nei propri mezzi anche se il nostro budget è metà o un terzo di altre big”.
Ore 20.00 – Vicenza: Il capitano del Vicenza Stefano Giacomelli ha postato su Instagram un suo pensiero in merito alla vittoria della Coppa Italia: “Serata magica🏆 Alzare quel trofeo, insieme ai miei compagni, è stato qualcosa di incredibile che mi porterò dentro per tutta la mia vita… Ps: Questa maglia, amala più che puoi fino alla fine🤍❤️ Forzalane sempre #coppaitalia #seratafolle #campioni #tuttiinsieme #stadiomenti #11-04-23 #Vicenza”
Ore 18.20 – Feralpisalò: “Siamo stati capaci scrivere la storia, una storica promozione che ha radici profonde. Una società forte , uno staff unito e competente ,un gruppo che nelle difficoltà ha lavorato duramente mettendo a disposizione degli altri tutta la determinazione e le proprie capacità per arrivare primi al traguardo. Conquistare la Serie B in questa piazza ha un sapore speciale. Mi avete portato in alto e lanciato in cielo e sarò sempre grato a voi ragazzi, a questo gruppo che ha scritto una pagina che nessuno mai cancellerà. #feralpisalò #vincere Così l’allenatore della Feralpisalò Stefano Vecchi su instagram per celebrare la promozione della sua squadra in Serie B
Ore 17.50 – Südtirol: Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli in vista di Ascoli – Südtirol in programma sabato allo stadio Del Duca: “La squadra sta molto bene. La sconfitta ci ha fatto bene, abbiamo capito gli errori commessi e compreso che per tornare ad essere super concentrati come quando era iniziato questo percorso, ogni tanto fa bene prendere uno schiaffo. Ti fa tornare con i piedi per terra e ti dà quel qualcosa di più che i risultati ti tolgono, come succede a tutte le squadre del mondo. Sono convinto che arriveremo nelle migliori condizioni al finale di campionato. Ripeterei tutto quello che abbiamo fatto, è stata la migliore delle ultime sette sul piano tattico. Il Bari è una squadra molto forte, ma non ha avuto un’occasione da gol, non mi faccio condizionare dal risultato, con il Cagliari ad esempio abbiamo giocato molto peggio. Dobbiamo arrivare all’appuntamento e credo potremo farcela, nei migliori dei modi e questa sconfitta ci permetterà di limare quello che nelle ultime 5-6 partite non avevamo. La squadra ha reagito bene in questi giorni, non è una tragedia perdere. Va sottolineato che siamo l’unica formazione ad aver subito una sconfitta dopo tante partite. Leggo, che abbiamo perso terzo posto. Non dimentichiamoci che dovevamo salvarci all’ultimo minuto dei playout, abbiamo fatto un percorso straordinario, 12 risultati positivi all’andata e 12 al ritorno non l’ha fatta nessuna squadra di serie B. Ad oggi tutti i centrocampisti, tranne Tait, Siega e Mawuli non ci sono. Belardinelli ( non verrà convocato, Schiavone ha avuto l’influenza, e Fiordilino è stato male. E questi ultimi due non so se partiranno per Ascoli. Sto cercando di trovare delle soluzioni, in ogni caso siamo abituati alle emergenze, non ci piangiamo addosso. Proverò Lunetta in quella zona di campo perché credo che abbia le caratteristiche simili a quelle di Siega”
Ore 16.20 – Udinese: In merito alla notizia dell’incidente stradale che, la scorsa notte, ha coinvolto Destiny Udogie alla guida della sua auto, Udinese Calcio informa che il calciatore non ha riportato alcuna conseguenza e si è regolarmente allenato con la squadra. Udogie, inoltre, come stabilito dal regolamento interno, sarà sanzionato nella misura prevista dallo stesso.
Ore 15.50 – Udinese: Altro brutto incidente automobilistico per Destiny Udogie in pieno centro a Udine. L’esterno dell’Udinese, che il prossimo anno giocherà nel Tottenham, non ha riportato traumi fisici. In piena notte, alla guida della sua Mercedes Gle, Udogie ha urtato alle tre del mattino i tavoli del White Bar in via Deciani. Udogie ha sfondato il finestrino dell’auto oltre ad avere ammaccato il paraurti. Non ha avuto traumi fisici. Si tratta del terzo incidente automobilistico accaduto a giocatori dell’Udinese. Il primo era stato l’ex Soppy, ceduto all’Atalanta, che aveva avuto problemi di parcheggio in centro: l’auto gli era stata ritirata. A ottobre risale l’incidente di Walace salvato dalla sua Audi. Urtò un marciapiede in viale Venezia e uscì illeso, estratto dall’abitacolo da un passante.
Ore 14.10 – Padova: “Sto molto meglio, con la Pro Sesto ho provato a rientrare ma ho affrettato i tempi quindi mi ci è voluto più tempo per recuperare, non sono ancora al 100% della condizione ma sono disponibile per dare una mano alla squadra. Contro il Lecco dobbiamo fare un’altra grande partita, abbiamo tante motivazioni e quindi vogliamo conquistare i 3 punti. Vogliamo vincere queste ultime due finali. Il ruolo? Decide il mister, io mi adatto ovunque. In questa stagione ci sono state tante difficoltà ma siamo riusciti a reagire, vincendo si acquisisce più fiducia, dobbiamo continuare così. I Play-off? È importante arrivarci bene mentalmente, può succedere di tutto. Siamo carichi per un grande finale di stagione”. Queste le dichiarazioni di Jacopo Dezi rilasciate oggi alla Guizza in vista di Padova – Lecco
Ore 11.50 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal difensore del Venezia Marco Modolo: “Sto bene, da circa un mesetto mi sto allenando con la squadra, quindi fisicamente sto bene e mi sento pronto se ci sarà bisogno di me. La squadra è arrabbiata perché abbiamo perso una partita che non dovevamo perdere. Credo che quello che sta un po’ mancando è che dobbiamo imparare a leggere meglio i momenti della partita. Ma abbiamo analizzato la gara e sono sicuro che saremo pronti per sabato, perché per noi è una partita decisiva. L’intoppo sul mio infortunio è stato una responsabilità mia, nel senso che ho saltato il ritiro a causa della riabilitazione in seguito all’infortunio di maggio. Se salti il ritiro un po’ te lo porti dietro, ho sempre avuto qualche acciacco e sono pronto ad aiutare la squadra. La nostra forza è quella di remare tutti sulla stessa barca. Da gennaio vedo questo spirito e sono sicuro che ce la faremo. Il campionato è sicuramente di un livello superiore rispetto a quello in cui siamo retrocessi ai playout. Dopo una retrocessione c’è sempre un punto di domanda, ma abbiamo capito che puoi essere forte quanto vuoi, ma bisogna raggiungere il proprio obiettivo. Siamo stati bravi a capire che l’obiettivo non poteva più essere quello di andare su, ma che doveva essere solo quella della salvezza. Nel girone di ritorno la squadra ha cambiato marcia. Dobbiamo essere consapevoli che con il Palermo sarà una sfida importante e decisiva. Dobbiamo migliorare nei momenti della lettura della partita. Affrontiamo una squadra che deve vincere a tutti i costi se vuole rimanere attaccata al treno dei playoff, dovremo stare attenti e attaccarli quando troveremo spazi. Credo che il Palermo, assieme alla Salernitana, abbiano rappresentato un po’ gli ultimi nostri otto anni, perché sono state squadre che abbiamo affrontato nei momenti più importanti e delicati e caso vuole che domenica ci giochiamo una partita fondamentale con loro. Ci dobbiamo però focalizzare su noi stessi, perché se miglioriamo sull’aspetto che ho detto prima il futuro è solo nelle nostre mani. Se siamo quelli con il Como, possiamo fare bene. I tifosi ci hanno dato una grande spinta. Credo che se siamo noi stessi, sarà da qui alla fine un aspetto positivo e che ci permetterà di arrivare al traguardo. In panchina cerco di dare una mano per quello che si può. Da gennaio siamo un gruppo unito, dove il noi viene prima dell’io. Basta vedere la reazione dei gol o nei momenti di difficoltà tutti cerchiamo di aiutare. Siamo in 25, ma il mister fa sentire tutti importanti allo stesso modo, non solo gli undici che giocano. Questa deve essere la nostra forza: il noi e non l’io. Ho guardato il Cosenza e se sono riusciti ad arrivare dove sono adesso è perché tutti hanno voglia di sacrificarsi per la squadra. Da gennaio abbiamo preso la strada giusta e siamo pronti. La cosa più importante è che il mister abbia il rispetto di tutti, sia di chi gioca che di chi non gioca. E’ un pregio che ha Vanoli e lo ringrazio tantissimo. Lo fa con tutti e questo per un giocatore è la cosa più importante, cosa che nel recente passato non è stato così. Se si va a pensare che il problema principale dell’anno scorso è stato quello della lingua, credo che questo sia stato il problema minore, e quindi, ripeto, il fatto che ci fa sentire tutti importanti è determinante. Se il mister vede una formazione che in questo momento possono dare più di me non c’è alcun problema, darò il 100% comunque. Il mister fa le scelte in base a quello che vede durante l’allenamento, ma ci fa sentire tutti importanti. Non abbiamo capito perché ci è stato tolto il gol di Pohjanpalo a Reggio Calabria. Noi siamo lì a lottare per qualcosa di troppo importante e pretendiamo che ci venga dato quel che meritiamo. Se c’era una certezza è giusto che il Var intervenisse, ma non c’era alcuna certezza che Johnsen avesse toccato la palla. Chiediamo ciò che ci meritiamo”.
Ore 11.00 – Alessandro Malomo, difensore della Triestina, intervenuto sulle colonne de Il Piccolo, ha dichiarato: “La partita con la Feralpi ci ha lasciato l’amaro in bocca, ma le partite in cui dovevamo far meglio erano altre. A questa ci arriviamo sicuramente carichi: quando noi nuovi siamo arrivati eravamo a -4 dal Piacenza, poi siamo stati anche a +4, insomma il cammino da febbraio in poi è positivo, ma siamo consapevoli che tutta la fatica fatta finora deve per forza trovare ora un riscontro positivo. Secondo me, se avessimo fatto il cammino recente a metà campionato, sarebbe apparso molto più positivo di quanto non sembri ora: è stato un cammino importante fino a quattro partite fa, poi sono arrivati tre pareggi in cui meritavamo qualcosa di più e una sconfitta. Ma è normale che ora qualsiasi pareggio o sconfitta pesa tantissimo nella situazione in cui siamo. Credo però sia più importante pensare a quanto possiamo fare rispetto a cosa succede se non vinciamo. Magari domenica potremmo anche uscirne con una situazione migliore dell’attuale. Al di là della tattica, sappiamo che alla fine si racchiude tutto in queste due partite, un anno di lavoro per chi c’era dall’inizio e cinque mesi per chi è arrivato dopo: ognuno deve scavare dentro se stesso e dare qualcosa di più.”
Ore 09.30 – «Per la Roma quella bianconera sarà una squadra ostica, difficile da superare: i giallorossi rischiano. Ci vorrà la Roma vera per sperare di vincere, e potrebbe anche non bastare. Poco importa che l’Udinese non abbia fatto bene nelle ultime due gare: non difetta di qualità ed è in grado d’imporre il suo gioco. In questa stagione ha retto il confronto con tutte le grandi, anche se con qualcuna di loro alla fine ha perso: a febbraio con l’Inter, per esempio, meritava ben altra sorte. La Roma cercherà di dare il massimo, essendo in corsa per partecipare alla Champions League, un traguardo che significa notevoli ritorni dal punto di vista economico, però domenica affronterà una squadra che era preferibile evitare, in questo momento. Inoltre i bianconeri hanno ben poco da perdere: visti gli stimoli saranno al 100% della loro forza fisica, atletica e mentale. Il cammino dell’Udinese? Positivo, e lo dice la classifica visto che occupa il decimo posto»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Manuel Gerolin, doppio ex di Roma e Udinese.
Mercoledì 12 aprile
Ore 20.00 – Vicenza: Il patron del Vicenza Renzo Rosso ha scritto un post su instagram per esternare la sua soddisfazione per la vittoria della Coppa Italia di C: “Un grande team per una grande vittoria. Grazie delle emozioni Vicenza, si soffre e si gioisce insieme sempre”
Ore 19.40 – Venezia: «La prossima sfida sarà molto importante per noi e vogliamo tenere il ritmo che stiamo avendo nelle ultime partite casalinghe. Abbiamo lavorato molto bene in settimana e speriamo di poter dimostrare il nostro valore. Speriamo che anche in questa occasione, grazie al bel tempo previsto per sabato, ci sia tanta gente a sostenerci e che possiamo gratificare chi ci vuole bene con un grande risultato». Queste le dichiarazioni rilasciate da Tanner Tessmann oggi all’M9 di Mestre
Ore 18.35 – Venezia: “Siamo amareggiati per la sconfitta di Reggio Calabria. Volevamo tornare a casa con qualche punto, ma non tutte le partite vanno come si vorrebbe. Dobbiamo resettare in fretta e concentrarci su sabato. Il Penzo pieno potrà darci una mano, speriamo che i tifosi arrivino in massa a sostenerci. Nell’ultima partita con il Como la loro spinta ci ha aiutato a vincere e a prenderci tre punti importanti”. Queste le dichiarazioni rilasciate oggi all’M9 di Mestre da Antonio Candela
Ore 17.00 – Udinese: Udinese Calcio è lieta di annunciare l’ingaggio del calciatore Jordan Zemura. Il difensore andrà a rinforzare la rosa bianconera a partire dalla stagione sportiva 2023/2024 ed ha sottoscritto un contratto che lo lega al club bianconero fino al 30 giugno 2027. Zemura, dunque, terminerà la stagione al Bournemouth in Premier League. Jordan è un laterale sinistro in grado di agire sia in una difesa a quattro che da quinto, dotato di ottime qualità tecniche e velocità. Zemura nasce a Londra il 14 novembre 1999 ed inizia a giocare a calcio nel settore giovanile del QPR prima di trasferirsi, a 12 anni, nell’academy del Charlton con cui ha militato fino alla formazione under 21. Nell’estate 2019 viene ingaggiato dal Bournemouth squadra in cui ha militato fino ad oggi e con la quale, nella stagione 21/22, è stato tra i protagonisti della promozione in Premier League segnando tre gol in 33 presenze in Championship. Nella stagione in corso, ha disputato con le Cherries 19 partite in Premier, due in Coppa di Lega ed una in FA Cup. Zemura, inoltre, ha collezionato anche sei presenze con la nazionale dello Zimbabwe.
Ore 16.25 – Vicenza: “Un’emozione incredibile questa doppietta. Sono sincero, abbiamo avuto una piccola discussione con Cappelletti, ma ha portato bene, sono cose che capitano nello spogliatoio. Sono felice che abbiamo vinto questo trofeo, ne avevamo bisogno e l’abbiamo portato a casa contro un avversario fortissimo”. Queste le dichiarazioni di Franco Ferrari rilasciate a Raisport
Ore 15.25 – Union Clodiense: Tegola per Andreucci a quattro giornate dal termine del campionato. L’Union Clodiense, infatti, dovrà fare a meno di Issa per le prossime gare contro Dolomiti Bellunesi, Mestre, Calcio Caldiero Terme e Este. Uscito anzitempo nel corso della partita con il Campodarsego, persa per 0-1, a causa di uno scontro di gioco con il difensore Perez Pablo Blanco, il giocatore granata è stato sottoposto agli esami del caso per valutare l’entità dell’infortunio e stabilire i tempi di recupero. Il bollettino medico è tutt’altro che positivo: Issa ha subito la rottura del legamento collaterale. La sua stagione, infatti, può dirsi terminata. L’Union Clodiense dovrà fare a meno di lui per il rush finale e dovrà cercare di recuperare i due punti di svantaggio dal Legnago Salus per arrivare alla promozione diretta in Serie C senza una delle sue più grandi certezze. A comunicare l’esito dell’infortunio subito da Issa è stata la stessa società granata con una nota sul proprio profilo Facebook: “Union Clodiense comunica che durante la gara contro il Campodarsego, a seguito dello scontro di gioco avvenuto a centrocampo ed a palla lontana, con il difensore Perez Pablo Blanco, il nostro Issa Ouro Agoudá ha subito la rottura del legamento collaterale che sancisce per lui la fine anticipata della stagione. Rammaricati per quanto accaduto, formuliamo ad Issa i migliori auguri per una pronta e completa guarigione!”.
Ore 14.45 – Euro2032: È stato consegnato alla UEFA il Final Bid Dossier di candidatura della FIGC a ospitare in Italia EURO 2032. Dopo mesi di lavoro coordinato, che ha visto scendere in campo accanto alla Federazione il Governo, il Parlamento, i Comuni e tutti gli altri stakeholder, la documentazione richiesta è ora nelle mani della UEFA: nei prossimi mesi è attesa la valutazione da parte del massimo organismo calcistico europeo che, durante il Comitato Esecutivo in programma il prossimo 10 ottobre, renderà nota la sede degli Europei del 2028 e del 2032. L’altra federazione ad aver presentato il dossier di candidatura per quest’ultima edizione è quella turca. Le città designate a ospitare la fase finale dell’Europeo sono Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Cagliari. La città di Palermo continuerà a essere coinvolta nell’iter a supporto della candidatura. “Il dossier di candidatura dell’Italia per l’organizzazione di UEFA EURO 2032 è ispirato ad un ‘Nuovo Rinascimento’ – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina –; è stato realizzato attraverso continue connessioni con i territori, da un lato esaltandone le bellezze storiche e artistiche, dall’altro rispettandone l’impatto e la sostenibilità. Il dossier è il frutto di un lavoro intenso, in cui il calcio si è fatto ancora una volta strumento di unità e di aggregazione trasversale, concretizzatasi nell’adozione di diversi provvedimenti, governativi, parlamentari e comunali, che nobilitano la nostra candidatura. Abbiamo immaginato l’Italia e il calcio europeo fra 10 anni, nella consapevolezza che il lascito positivo di un evento del genere moltiplichi straordinarie opportunità per l’intera nazione. Ringrazio tutti gli stakeholder coinvolti, che hanno sposato il progetto con grande entusiasmo e spirito collaborativo”.
Ore 12.10 – Pordenone: “Ripartiamo con grandi motivazioni, carica e responsabilità. I playoff sono un nuovo campionato, la nostra seconda opportunità. Iniziamoperò già domenica al Menti (proprio al Menti), non c’è spazio per calcoli o temporeggiamenti. Lavoriamo a testa bassa tutti insieme: Società, squadra, staff e tifosi. Un insieme che potrà (e dovrà) fare la differenza. Forza PN!”. Queste le dichiarazioni di Domenico Di Carlo rilasciate sul suo profilo ufficiale Facebook dopo il ritorno sulla panchina del Pordenone.
Ore 11.20 – Serie C: Trenta punti nelle ultime diciotto partite, ovvero un ruolino di marcia che vede il Padova dietro solo alla Virtus Verona con 35 e alla FeralpiSalò, fresca di promozione in serie B, con 34: questo il “bottino” conquistato da mister Vincenzo Torrente, la cui media punti, come calcolato da “Il Gazzettino”, è di 1,67. Avesse sempre mantenuto questa “velocità”, il Biancoscudo – come riporta sempre il quotidiano locale – sarebbe ora “a quota 60 insieme alla Pro Sesto e dunque terzi alle spalle di Feralpi Salò (68) e Lecco (61)”. Questa la classifica completa dei punti raccolti nelle ultime 18 partite: Virtus Verona 35, FeralpiSalò 34, Padova 30, Trento 29, Lecco 28, Pordenone 27, Pergolettese e Pro Sesto 26, Arzignano 25, Juventus Next Gen e Triestina 23, Mantova, Novara, Piacenza, Renate e Vicenza 22, Pro Vercelli 19, Pro Patria 18, Sangiuliano City 16, AlbinoLeffe 14.
Ore 10.40 – Padova: «Nessuno credeva nel Padova 14 anni fa, e noto che anche adesso il cammino della squadra è circondato da molto scetticismo. Ma io dico che essere gli underdogs a volte può essere molto interessante, perché parti a fari spenti, nessuno ti considera il favorito e a volte gli avversari non giocano come quando affrontano quella che considerano la squadra migliore. L’anno scorso in panchina c’era il mio amico Massimo Oddo e ammetto di aver seguito molto da vicino il suo percorso: un peccato per la finale persa, una mazzata doppia considerato la sconfitta anche dell’anno precedente, ma il Palermo ha meritato la promozione, questo dobbiamo riconoscerlo. Conosco Torrente e lo ritengo un ottimo allenatore: fa un 4-3-3 molto interessante e quest’anno ha valorizzato un giocatore come Vasic che ha fatto veramente passi da gigante. Mi piace anche Liguori, un giocatore che ha fatto molti progressi. Andare in doppia cifra da esterno due volte consecutivamente in due diverse stagioni è molto significativo: penso che sia pronto per il salto di categoria. A gennaio, poi, è arrivato un centravanti come Bortolussi che ha alzato il tasso tecnico della rosa. Io penso che il Padova possa essere una sorpresa in questi playoff: ormai li ha raggiunti, può salire ancora e va ricordato che il Cosenza li vinse dopo essere arrivato quinto. Per cui, semplicemente, si può fare»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Gianluca Falsini, ex Biancoscudato.
Ore 10.00 – Cittadella: «È un momento difficilissimo, forse uno dei più difficili della nostra storia, ma va vissuto con orgoglio e a testa alta giocandoci tutto a mille sino alla fine. Gli episodi arbitrali contro il Parma? Noi vediamo gli episodi in un modo, gli arbitri in un altro. Per loro non era rigore, ma allora non c’è neanche il fallo a metacampo di Del Fabro su Vazquez e sarebbe stato corretto far ripartire il gioco dal fondo. Non bisogna comunque attaccarsi a questi episodi, anche se il rigore avrebbe cambiato il corso della partita. Dobbiamo fare di più noi, dobbiamo fare meglio. A volte è come viene gestita la partita che solleva perplessità. A Modena abbiamo preso sei cartellini gialli: è chiaro che siamo una squadra aggressiva per natura perché è il nostro modo di interpretare il calcio, però siamo corretti. Sto vedendo partite super equilibrate dove a fare la differenza sono le virgole come una squalifica o una punizione. Gli arbitri possono sbagliare, ma bisogna stare molto attenti perché gli equilibri sono enormi e ci si gioca il futuro. L’episodio con il Parma, giusto o sbagliato che sia, andava gestito in un altro modo e lo sanno anche loro. Adesso si gioca sul filo dei nervi e bisogna avere la capacità di tirare fuori qualcosa in più nell’attenzione e nei particolari. Abbiamo perso con il Parma, ma i nostri avversari non ci hanno schiacciato. Indubbiamente c’è grande tensione però, ripeto, bisogna viverla e affrontarla a testa alta, finendo il campionato senza avere rimpianti. Dobbiamo essere tutti capaci di vivere nel modo giusto le prossime partite, ne va il futuro di tutte le persone che vivono e lavorano al Cittadella: qui c’è un mondo che è legato ai risultati»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Stefano Marchetti, direttore generale del Cittadella.
Ore 09.30 – Queste le dichiarazioni di Stefano Rosso rilasciate dopo Vicenza-Juventus Next Gen: “Una bella soddisfazione, alla fine portare a casa un trofeo è importante. Noi siamo tifosi, se un presidente e una proprietà non lo sono non ha senso che facciano calcio. Hai temuto? Si perché abbiamo incontrato una squadra molto forte. Una bella soddisfazione, ho esultato e cantato, abbiamo conquistato un trofeo e fa veramente piacere. Contro una Juventus fortissima, ci è voluto il miglior Vicenza e devo fare i complimenti al pubblico che stasera è stato meraviglioso”
Ore 09.00 – Queste le dichiarazioni di Renzo Rosso dopo Vicenza-Juve Next Gen: “Ce lo siamo meritati, ci credevamo tutti, il campionato non è finito e abbiamo sempre sostenuto di avere una grande squadra, ma il calcio alle volte è strano. Il primo trofeo? Ne avevamo tutti bisogno, io per primo. Quanta fatica, sudore e rabbia. Ora i playoff? La squadra si vede che c’è, si entra dagli ottavi e la possibilità c’è. Tutti ci crediamo”.
Martedì 11 aprile
Ore 22.39 – Vicenza: “Questa Coppa è relativamente poco mia, ci sono stati due allenatori prima di me e devo rendere merito a chi mi ha preceduto perché ha portato la squadra sin qui. Abbiamo faticato nel primo tempo, siamo andati in difficoltà, nella ripresa ho chiesto ai ragazzi di essere più aggressivi. Quel poco ci ha permesso di prendere in mano il pallino del gioco e di dominare. La rosa del Vicenza ha tanta qualità, è molto ampia, nelle ultime due partite contro Trento e Pergolettese abbiamo schierato 16 titolari, ma ci sarà bisogno di tutti”. Queste le dichiarazioni di Dan Thomassen a Raisport dopo Vicenza – Juventus Next Gen
Ore 22.28 – VICENZA – Sofferenza, grinta e determinazione per arrivare all’obiettivo e conquistare la Coppa Italia, così il Vicenza batte 3-2 la Juve Next Gen e guadagna l’accesso ai playoff dagli ottavi di finale. La Curva Sud espone lo striscione “Questo è quello che meritate” lasciando anche vuoto il centro degli spalti ad inizio match. Il Vicenza deve gestire il vantaggio di 2-1 dell’andata e nei primi minuti i biancorossi vanno subito in difficoltà ma al 7′ Begic scalda gli animi del Lane perché entra in area e cade senza però subire fallo e l’arbitro lascia correre. Nel frattempo, Al 10′ esatto, il centro curva si riempie con la solita torcida biancorossa che spinge la squadra di Thomassen. È la Juve però ad avere il pallino del gioco e al 18′ Sekulov riceve palla in veticale, va al tiro d trova un Iacobucci troppo in ritardo nell’uscita e subisce così il vantaggio dei piemontesi. Il Vicenza è in completa difficoltà e al 29′ i bianconeri vanno vicini al raddoppio con Iling che propone un tiro cross che viene respinto da Iacobucci. Dall’altra parte il Lane non riesce a costruire azioni degne di nota, il centrocampo biancorosso non argina le ripartenze avversarie e non crea nulla. Al 38′ Thomassen è costretto ad inserire Della Morte per Dalmonte infortunato (fino a quel momento autore di una prestazione impalpabile). A pochi istanti dal duplice fischio Ferrari viene ammonito per fallo su Sersanti ma al 47′ proprio El Loco si fa perdonare e insacca la rete agganciando palla sul filo del fuorigioco. L’entusiasmo del popolo biancorosso dura poco perché al 57′ Poli prende di testa un corner battuto da Iling e gonfia la porta di Iacobucci. Il Vicenza è però consapevole dell’importanza della partita e si riversa in avanti: al 63′ Della Morte crossa in mezzo dove trova l’incornata di Cappelletti che torna al gol riequilibra ancora il risultato ora sul 2-2 e corre ad abbracciare tutta la panchina dopo tanta sofferenza dovuta a problemi fisici. Il Lane cerca di controllare il risultato e all’80′ Thomassen sostituisce Valietti e Bellich per Oviszach e Sandon. Negli ultimi minuti la Juve si porta in avanti e Zonta “regala” un rigore ai bianconeri per fallo su Iling ma lo stesso attaccante spara alle stelle e dopo sei minuti di recupero il Lane conquista la Coppa
VICENZA – JUVENTUS NEXT GEN 3-2
Marcatori: 19′ pt Sekulov (J); 2′ st Ferrari (V), 10′ st Poli (J), 16′ st Cappelletti (V), 38′ st Ferrari (V)
VICENZA (4-2-3-1): Iacobucci; Valietti (34′ st Oviszach), Pasini, Cappelletti, Bellich (34′ st Sandon); Zonta, Greco (1′ st Cavion); Dalmonte (38′ pt Della Morte), Stoppa, Begic (23′ st Scarsella); Ferrari. All. Thomassen
JUVENTUS NEXT GEN (3-4-2-1): Daffara; Riccio, Poli (37′ st Yildiz), Huijsen; Barbieri (23′ st Compagnon), Sersanti, Barrenechea (37′ st Besaggio), Iling; Soulé, Sekulov (33′ st Pecorino); Da Graca (23′ st Cerri). All. Brambilla
o
Arbitro: Bonacina
Ammoniti: Ferrari, Greco, Riccio, Barbieri, Scarsella
Recuperi: pt 4′, st 6′
Ore 19.20 – Pordenone: Multa di 500 euro e inibizione fino al 18 aprile dopo l’ultimo turno di campionato per il direttore dell’area tecnica del Pordenone Matteo Lovisa: “LOVISA MATTEO (PORDENONE) per avere, al 24° minuto del secondo tempo, tenuto una condotta irriguardosa nei confronti dell’Arbitro, in quanto si alzava dalla panchina aggiuntiva per dissentire nei confronti di una sua decisione pronunciando al suo indirizzo frasi irrispettose. Misura della sanzione in applicazione degli artt.13 comma 2, e 36, comma 1, lett. a), C.G.S., valutate le modalità complessive della condotta (r. IV Ufficiale, panchina aggiuntiva)”.
Ore 18.10 – Triestina: Ennesima multa per la Triestina dopo l’ultimo turno di campionato. Queste le motivazioni: “€ 100 TRIESTINA per avere i propri sostenitori posizionati nel Settore loro riservato, intonato cori oltraggiosi nei confronti di Istituzioni dello Stato, al 20° ed al 55° minuto della gara. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 25, comma 3, C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti, rilevato che la Società sanzionata disputava la gara in trasferta, considerate le misure previste e poste in essere in applicazione dei modelli organizzativi attuati ex art. 29 C.G.S. (r. proc. fed.)”
Ore 17.40 – Verona: Il Giudice Sportivo della Lega Serie A ha squalificato per una giornata effettiva di gara Giangiacomo Magnani e Miguel Veloso per sopraggiunto limite di ammonizioni (5). I calciatori gialloblù non potranno quindi prendere parte al match di sabato 15 aprile (ore 18), allo stadio ‘Diego Armando Maradona’ contro il Napoli, sfida valida per la 30a giornata della Serie A TIM 2022/23.
Ore 17.20 – Triestina: Matteo Di Gennaro si era trasferito in prestito alla Feralpisalò nel mercato di gennaio. Nel contratto firmato con i Leoni del Garda era presente una clausola di rinnovo automatico e, dunque, di cessione definitiva, in caso di promozione in Serie B della Feralpi. Di Gennaro, dunque, è adesso a tutti gli effetti di proprietà del club di Pasini
Ore 15.40 – Clivense: Come ufficialmente comunicato dal Comitato Regionale Veneto, al fine di mantenere la contemporaneità delle ultime due giornate e in attesa del ricorso dell’Academy Plateola che verrà discusso dal Collegio di Garanzia il 26/04, il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Veneto ha deliberato la sospensione delle ultime due gare del Girone A di Eccellenza, con la seguente rimodulazione del calendario: A) Nel caso il Collegio confermasse le decisioni assunte dal Giudice Sportivo e dalla Corte Territoriale del CRV:
Domenica 30 aprile 2023 recupero Academy Plateola – FC Clivense;
Mercoledì 3 maggio 2023 recupero 33^ giornata di ritorno (FC Clivense – Calcio Schio) in origine programmata per il 16 aprile 2023;
Domenica 7 maggio 2023 recupero 34^ giornata di ritorno (Pescantina Settimo – FC Clivense) in origine programmata per il 23 aprile 2023;
Mercoledì 10 maggio 2023 eventuali spareggi e/o, in assenza, 1^ gara play off;
Domenica 14 maggio 2023 1^ gara play off (se in presenza di spareggi) e/o 2^ gara play off;
Mercoledì 17 maggio 2023 2^ gara play off (se in presenza di spareggi).
B) Diversamente:
Domenica 30 aprile 2023 recupero 33^ giornata di ritorno (FC Clivense – Calcio Schio) in origine programmata per il 16 aprile 2023;
Domenica 7 maggio 2023 recupero 34^ giornata di ritorno (Pescantina Settimo – FC Clivense) in origine programmata per il 23 aprile 2023;
Mercoledì 10 maggio 2023 eventuali spareggi e/o, in assenza, 1^ gara play off;
Domenica 14 maggio 2023 1^ gara play off (se in presenza di spareggi) e/o 2^ gara play off;
Mercoledì 17 maggio 2023 2^ gara play off (se in presenza di spareggi).
Ore 15.25 – Pordenone: Il Pordenone Calcio comunica di aver riaffidato la guida tecnica della Prima squadra a mister Domenico Di Carlo. Mister Di Carlo, unitamente al vice Davide Mezzanotti, riprende il percorso avviato lo scorso luglio. Con grandi motivazioni nell’affrontare a tutti gli effetti un nuovo campionato, con le ultime due giornate di regular season e i successivi playoff. Il presidente Mauro Lovisa e la Società ridanno il benvenuto a mister Di Carlo, che oggi pomeriggio dirigerà l’allenamento della squadra.
Ore 15.00 – Venezia: Sabato, in occasione di Venezia-Palermo, verrà consegnata una maglia personalizzata del Venezia FC all’ex difensore e bandiera arancioneroverde Gianluca Luppi. Luppi ha vestito la maglia del club dal 1997 al 2001, totalizzando 7 gol e in 122 partite tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, contribuendo alle promozioni in Serie A del Venezia nelle stagioni 1997/98 e 2000-2001. Luppi inoltre ha allenato il Venezia nel finale della stagione 2010/11, guidando la squadra ai playoff di Serie D.
Ore 14.40 – Pordenone: Il Pordenone Calcio comunica di aver sollevato mister Mirko Stefani dall’incarico di allenatore della Prima squadra. Insieme al tecnico è stato sollevato dall’incarico di allenatore in seconda mister Andrea Toffolo. Il presidente Mauro Lovisa ringrazia mister Stefani e il vice Toffolo: “Si sono messi a disposizione in questo mese di lavoro con grande applicazione e attaccamento ai colori, che fanno parte della loro storia professionale. La decisione che abbiamo assunto non intacca la gratitudine e la stima per entrambe le figure, che – con ruoli diversi – negli anni hanno dato tanto per la nostra maglia ottenendo e condividendo grandi soddisfazioni. Sia per Mirko, con cui era stato iniziato un percorso nel Settore giovanile, che per Andrea le porte del Club saranno sempre aperte”.
Ore 12.55 – Treviso: Rigore concesso all’ultimo respiro, rete realizzata da Sottovia e tre punti dal peso d’oro messi in cassaforte. Sottovia di gol pesanti ne ha segnati a valanga, ma quello di sabato pomeriggio contro la Liventina in trasferta ha una sapore abbastanza differente. Al 90′, per tre punti fondamentali per rimanere distanti dalle inseguitrici. Un sapore di rivalsa e di rivincita, per una piazza importantissima, di una città stupenda e dalla grande storia, che per quanto riguarda il calcio, negli ultimi anni ha vissuto annate a dir poco negative. L’Eccellenza non può essere la categoria di una società di questa portata e con un tifo simile. Quest’anno la possibile rinascita: non è ancora finita, però, che sia chiaro. Mancano ancora due partite al gong finale, ma l’obiettivo promozione in Serie D è più vicino che mai. La vittoria dei ragazzi di Cunico, ottenuta solo al 90′ contro un’ostica Liventina, sarà una grande spinta per la prossima sfida, cruciale, in casa del Liapiave. La classifica sorride ai biancocelesti: è +4 dal tandem composto da Calvi Noale e Portomansuè, ferme a 68 punti. Ora, il rush finale. Liapiave, che tra l’altro giocherà in settimana con il Sandonà, in trasferta, e Giorgione in casa, magari proprio per festeggiare una promozione tanto desiderata quanto voluta. Con una vittoria il Treviso avrebbe vinto il Girone B di Eccellenza veneta visto proprio il vantaggio di 4 punti, con un pareggio o una sconfitta potrebbe essere invece più complesso. La Calvi Noale, infatti, sta bene ed è reduce da una netta vittoria per 4-0 contro l’Eclisse Carenipievigina e anche il Portomansuè non scherza: poker all’Istrana, che è riuscita comunque a segnare un gol per il 4-1 finale, nell’ultima uscita. Sarebbe importantissimo tornare a casa con una vittoria e una promozione in tasca, per non rischiare di giocarsi l’ultima carta al Tenni tra l’ansia generale dei tifosi e dei giocatori stessi. Sempre che le seconde della classe vincano nel prossimo turno. Se entrambe dovessero perdere, così come il Treviso, sarebbe comunque Serie D.
Ore 11.40 – Venezia: A partire dalle ore 10:00 di mercoledì 12 aprile sarà attiva la prevendita per Venezia – Palermo, gara valida per la Giornata 33 del campionato di Serie B 2022/2023 che si disputerà sabato 15 aprile alle ore 14:00 allo Stadio Pier Luigi Penzo. Venezia – Palermo rientra tra le partite per le quali è previsto l’ingresso gratuito, nei settori di Curva Sud Groppello e Distinti Solesin, ai minori di anni 14 accompagnati da un adulto pagante tariffa intera nella misura massima di due minori per ciascun maggiorenne (ai sensi dell’art. 11 Legge 4/4/2007 n. 41). Il biglietto omaggio dovrà essere emesso contestualmente a quello a tariffa intera, esclusivamente allo Store M9, allo Store di San Marco e ai botteghini dello Stadio il giorno gara, che apriranno alle ore 12:00. In occasione del meet and greet in programma mercoledì 12 aprile a partire dalle ore 18:30 allo Store M9, tutti i possessori di Supporters Card potranno acquistare uno o più biglietti alla tariffa speciale di €5,00. Le iniziative sono valide esclusivamente nei settori Curva Sud Groppello e Distinti Solesin.
Ore 11.10 – Verona – SSC Napoli ha comunicato le informazioni relative ai biglietti del Settore Ospiti per la gara Napoli-Hellas Verona, 30a giornata della Serie A TIM 2022/23, in programma sabato 15 aprile (ore 18) allo stadio ‘Diego Armando Maradona’ di Napoli.
INIZIO PREVENDITA
La prevendita relativa al Settore Ospiti è già attiva e lo sarà fino alle ore 19 di venerdì 14 aprile.
DOVE ACQUISTARE
– Punti vendita TicketOne nella provincia di Verona con obbligo di tessera ‘Non vi lasceremo mai’ di Hellas Verona FC. Nei punti vendita riconoscimento con fidelity card ed emissione del titolo cartaceo.
PREZZO
35€
RESTRIZIONI
– Vendita dei tagliandi per i residenti nella provincia di Verona esclusivamente per il Settore Ospiti e solo se sottoscrittori dei programmi di fidelizzazione della società sportiva Hellas Verona FC
– Il giorno della gara non saranno in vendita i tagliandi per il Settore Ospiti
INFO UTILI
– Ingresso allo stadio ‘Diego Armando Maradona’ dal Gate 26.
Ore 10.40 – Pordenone: “Popolo NeroVerde, sono qui a scrivere dopo la delusione di ieri! Dopo due anni lontano da qui sono tornato grazie alla società con tanto entusiasmo e attaccamento per questi colori! Tutti noi, che amiamo i colori Neroverdi ci aspettavamo un epilogo diverso rispetto a quello che ora ci dice il campo! Negli ultimo 10 anni di Lega Pro solo una squadra è riuscita dopo la retrocessione a risalire subito, è stato il Perugia di cui facevo parte io due anni fa, questo per far capire che non è per nulla semplice! Sono qui a metterci la faccia, con orgoglio e passione sono il capitano e ci tengo a dire che… Finiamo bene ora il nostro cammino, mancano due finali, dopo di che inizia un altro percorso che deve essere insieme a voi una cavalcata da vivere con entusiasmo, grinta, impegno e soprattutto con la consapevolezza che siamo una famiglia che lotta per un unico obbiettivo! Non servono polemiche per quello che è stato etc, serve fiducia! INSIEMETUTTOÉPOSSIBILE! ForzaRamarri!”: questo il messaggio scritto ieri – prima dell’esonero di Stefani e del ritorno di Di Carlo – sul proprio profilo Instagram da Salvatore Burrai, capitano del Pordenone.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Vicenza-Juventus Next Gen. VICENZA (4-2-3-1): Confente; Valietti, Pasini, Cappelletti, Bellich; Cavion, Greco; Dalmonte, Stoppa, Begic; Ferrari. All. Thomassen. JUVENTUS NEXT GEN (3-5-2): Daffara; Muharemovic, Poli, Huijsen; Cudrig, Sersanti, Barrenechea, Yildiz, Iling-Junior; Cerri, Da Graca. All. Brambilla.
Lunedì 10 aprile
Ore 00.00 – A questo link, l’editoriale settimanale del nostro direttore Dimitri Canello
Ore 21.40 – Vicenza: Il Vicenza domani giocherà una partita fondamentale per il prosieguo della stagione che non è stata sicuramente esaltante e non ha rispettato le attese. Proprio per le delusioni patite nel corso del campionato i tifosi della Curva Sud hanno annunciato uno sciopero nei primi dieci minuti della finale di ritorno contro la Juve Next Gen. Nel messaggio diventato virale tramite i social si legge i tifosi “non possono dimenticare le umiliazioni e le sconfitte patite negli ultimi tempi senza dignità. Per questo motivo i primi 10 minuti lasceremo il centro Curva tra le 2 entrate vuoto (con uno striscione di protesta). Al decimo tutti pronti sotto per entrare compatti e carichi (invitiamo tutti a presenziare in Curva, zona banchetto, almeno un’ora prima per spiegare bene cosa si farà) e mostrare per l’ennesima volta chi siamo… per noi, per la Sud, per la Città e per questi colori! Avanti Curva Sud”
Ore 21.02 – Pordenone: un clamoroso dietrofront che matura in questi minuti. Domenico Di Carlo torna sulla panchina del Pordenone e prenderà il posto di Mirko Stefani. Domani arriverà l’ufficialità di una decisione già presa dal presidente Mauro Lovisa. Di Carlo torna sulla panchina neroverde a due giornate dalla fine della regular season e in vista dei playoff
Ore 20.05 – Cittadella: «Sappiamo che dobbiamo fare meglio, ma nel primo tempo abbiamo creato i presupposti per la mettere in difficoltà il Parma, che poi, dopo essere andato in vantaggio, ha chiuso gli spazi. Non stiamo segnando molto, ma è sempre una questione di episodi da sfruttare. Lo stesso Parma ha fatto solo quel tiro e un altro, niente di più. Il rigore? Era netto e l’arbitro ha sanzionato un fallo a metà campo che non c’era. Sono andato a parlare con lui a fine primo tempo e mi ha detto: per me non c’erano né l’uno né l’altro. Non solo, dalle immagini si vede che dice “palla”. A quel punto mi sarei aspettato però che indicasse di ripartire da una rimessa dal fondo, e non l’ha fatto. Sono episodi importanti perché da lì poi la partita è cambiata. Non dobbiamo attaccarci a questo, ma io chiedo solo che ci venga dato quello che è giusto». Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini dopo Cittadella – Parma
Ore 18.30 – Südtirol – Bari, Tait: “Questa sconfitta ci brucia parecchio. Credo che la squadra abbia giocato alla pari contro una squadra forte. Sono gare che si giocano sugli episodi e oggi noi non siamo sempre stati brillanti. Pensiamo partita dopo partita a fare bene. Venivamo da 12 partite nelle quali non perdevamo. Sarebbe stato meglio non perdere ma dobbiamo reagire subito, andando avanti con il nostro cammino. Loro oggi sono stati bravi a sfruttare i dettagli”.
Ore 18.21 – Südtirol-Bari, Bisoli: “Queste partite si determinano sugli episodi. Nel primo tempo abbiamo tenuto bene e nel secondo tempo abbiamo avuto il predominio della gara. Oggi la squadra non meritava di perdere. Dobbiamo capire che non possiamo permetterci questi errori. La partita era da 0-0. Ma sono convinto che questa sconfitta ci possa fare bene: ripeto, dobbiamo capire che non ci possiamo permettere questi errori. È la nostra prima sconfitta nel girone di ritorno, prima o poi doveva arrivare”.
Ore 18.20 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Joel Pohjanpalo dopo Reggina-Venezia: “Effettivamente è stata una partita con il massimo del possesso palla da parte nostra. La Reggina ha avuto poche occasioni. Non possiamo mettere la testa sotto la sabbia, ma dobbiamo guardare avanti e migliorarci. Non so veramente cosa dire sul gol annullato, l’arbitro ha detto due cose diverse, è incredibile che sia stato annullato. A noi ha detto che sul primo passaggio io ero in fuorigioco, mentre alla panchina ha detto che c’era stato un tocco di Johnsen. Il Var difficilmente riesce ad essere allineato sulla linea dei giocatori in Serie B ed è la terza volta che ci succede una cosa simile. Mancano sei partite e dobbiamo dare tutto, vogliamo assolutamente raggiungere il traguardo salvezza e speriamo che i nostri tifosi ci diano una mano”
Ore 18.10 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Filippo Inzaghi dopo Reggina-Venezia: “Oggi abbiamo fatto una prova straordinaria, non abbiamo rischiato nulla. Continuiamo su questa strada, potevamo fare qualche gol in più, su qualche contropiede dovevamo fare meglio. I ragazzi si meritano il giorno di riposo, è stata una gara commovente. La prestazione di Loiacono, Bouah e Liotti è stata importante, quando sono stati chiamati in causa hanno fatto egregiamente. Rispetto ad altri hanno giocato meno e si sono fatti trovare pronti. Bondo ha bisogno di minutaggi, è bravo, lo ha dimostrato. Nonostante le assenze abbiamo dimostrato di avere dei ragazzi che si impegnano al massimo, sono contento per la nostra gente e speriamo che dalla prossima ci sia una bolgia. Siamo salvi, ora inseguiamo il nostro sogno”.
Ore 17.35 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Lino Godinho, vice di Paolo Vanoli, rilasciate oggi in conferenza stampa: “Non siamo sicuramente soddisfatti del risultato. Oggi abbiamo capito dove dobbiamo migliorare e ci è mancato qualcosa. Il Venezia sta crescendo, siamo positivi nel cercare di applicare i nostri principi di crescita. Abbiamo preso gol presto e abbiamo cercato di reagire. La qualità del gioco va migliorato, siamo mancati nell’ultimo spicchio di campo, in zona gol. Dobbiamo migliorare sotto questo aspetto”
Ore 17.04 – BOLZANO – Nel corso della gara succede poco o nulla. Accade invece tutto nei minuti di recupero del secondo tempo: prima viene espulso Pompetti e qualche istante più tardi Morachioli condanna Bisoli alla sconfitta finale. Nel primo tempo ci provano per primi i locali con Capitan Tait che all’11’ calcia verso la porta ma Vicari allontana. La risposta pugliese si concretizza al 18′ con la gran conclusione dalla distanza di Folorunsho, bravo Poluzzi nella circostanza a distendersi e mettere in angolo. Negli ultimi istanti del primo tempo sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi, questa volta con Cheddira che da pochi passi non riesce a calciare verso lo specchio per l’opposizione di Zaro. La trama non cambia neppure nella seconda frazione. Una delle occasioni più importanti si verifica al 74′ quando Rover impegna la retroguardia barese. Caprile para senza grossi problemi. La partita cambia però nel recupero: prima Pompetti commette un brutto fallo su Folorunsho, terminando anzitempo la propria gara. Poi Morachioli irrompe in area e devia il cross di Pucino, battendo Poluzzi e regalando ai suoi compagni tre punti pesantissimi in ottica terzo posto. Termina, dopo 12 lunghi turni, l’imbattibilità del Südtirol che il prossimo turno affronterà l’Ascoli.
Südtirol-Bari 0-1
MARCATORI: 48’st Morachioli (B)
Sudtirol (4-4-2): Poluzzi, Curto, Vinetot, Fiordilino (21’st Pompetti), Lunetta (34’st Cissè), Mazzocchi (1’st Rover), Casiraghi (44’st Larrivey), Zaro, Tait (c), De Col, Odogwu. All. P. Bisoli
Bari (4-3-1-2): Caprile, Pucino, Di Cesare (c), Vicari, Mazzotta, Maita, Maiello, Benedetti (42’st Molina), Folorunsho, Antenucci (24’st Morachioli), Cheddira (24’st Ceter). All. M. Mignani
Arbitro: Sig. Marco Guida (Torre Annunziata)
NOTE: Ammoniti: Vicari (B). Espulso: 46’st rosso diretto a Pompetti. Angoli: 5-8. Recupero: 3’pt; 7’st. Stadio ‘Druso’, Bolzano; soleggiato, 17°C, terreno in ottime condizioni; circa 5.500 spettatori.
Ore 17.03 – CITTADELLA – La Pasquetta non porta bene al Cittadella che al Tombolato capitola 1-0 contro il Parma e torna nel calderone della bassa classifica. Al 18′ i granata reclamano un rigore per un presunto fallo su Antonucci, ma l’arbitro lascia correre dopo aver rivisto al monitor l’azione. Al 21′ ci pensa quindi il Parma ha sbloccare il risultato con Camara che approfitta di un errore di Del Fabro e batte Kastrati per il vantaggio gialloblù. Sul finire della prima frazione è ancora l’ivoriano a rendersi pericoloso ma la sua conclusione finisce sopra la traversa. Nella ripresa il Cittadella fatica a creare azioni degne di nota e perde così una partita che lo rimette in una situazione di classifica delicata.
CITTADELLA – PARMA 0-1
Marcatori: 20′ pt Camara.
CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati; Salvi (39′ st Carriero), Del Fabro, Pavan, Giraudo; Vita, Branca (C) (22′ st Mastrantonio), Crociata (31′ st Danzi); Antonucci; Embalo (1′ st Ambrosino), Maistrello (31′ st Magrassi). All. Gorini
PARMA (4-2-3-1): Chichizola; Delprato, Osorio, Cobbaut, Coulibaly; Juric, Estevez (39′ st Sohm); Zanimacchia (21′ Man), Camara (13′ st Bonny), Benedyczak (21′ st Hainaut); Vazquez (39′ st Inglese). All. Pecchia
Arbitro: Matteo Gualtieri (Asti)
Ammoniti: Estevez, Salvi, Ambrosino, Pavan, Bonny.
Note: Angoli: 2-2 recupero: pt 3′, st 6′
Spettatori: 2.613
Ore 16.58 – REGGIO CALABRIA – Si comincia a mille all’ora, con la Reggina che al 5′ sfiora subito il vantaggio: Pierozzi viene servito in profondità da Strelec, tiro che centra in faccia Joronen. Il portiere resta a terra dopo la parata, ma in qualche modo sventa il pericolo. All’11’ ecco il vantaggio: Rivas salta Svoboda nell’uno contro uno e serve Liotti che mette forte in mezzo, carambola con ultimo tocco di Ceppitelli, con la palla che si insacca alle spalle di Joronen. Il Venezia cerca di risalire la corrente e al 24′ è Ellertson che dalla distanza sfiora l’eurogol. Al 28′ il Venezia pareggia con Pohjanpalo, ma il Var interviene e cancella il gol del finlandese per un fuorigioco. Nel finale di tempo Pohjanpalo va ancora una volta vicino al gol, ma la fortuna gli volta le spalle. Si ricomincia con fiammate sull’uno e sull’altro fronte: quella di Canotto al 5′ manda il pallone vicino al palo. Vanoli, in tribuna per la squalifica, getta nella mischia Busio e fa esordire Sverko, al debutto assoluto in maglia arancioneroverde. Girandola di cambi, ma poche occasioni per fare male. Vanoli, che dirige i suoi dalla tribuna, si gioca tutte le sostituzioni già al 19′ della ripresa, gettando nella mischia Novakovich, Cheryshev, Busio, Sverko e Ciervo. La Reggina si chiude con grande efficacia, il Venezia non trova mai i varchi per fare male e deve scegliere il tiro dalla distanza come soluzione alternativa. Al 37′ Tessman ci prova, ma il pallone è ampiamente fuori misura. Finale ad alta tensione, con Novakovich che ha palla del pareggio, ma trova sulla sua strada un grande Colombi a sbarrargli la strada
REGGINA-VENEZIA 1-0
Marcatori: 11′ pt Ceppitelli aut.
Reggina (3-5-2): Colombi; Cionek, Camporese, Loiacono; Bouah (21′ st Di Chiara), Fabbian, Crisetig, Liotti (26′ st Terranova), Pierozzi (26′ st Bondo); Rivas (1′ st Canotto), Strelec (22′ st Gori). All.: Inzaghi.
Venezia (3-4-1-2): Joronen; Svoboda, Ceppitelli, Carboni (9′ st Sverko); Candela, Tessmann, Milanese (9′ st Busio), Zampano (19′ st Ciervo), Ellertson (18′ st Novakovich); Johnsen (18′ st Cheryshev), Pohjanpalo. All.: Vanoli (squalificato, in panchina Filipe).
Arbitro: Matteo Marchetti di Ostia Lido.
Ammoniti: Sverko, Cionek, Bouah
Minuti di recupero: pt 5′, st 4′
Ore 09.30 – Reggina-Venezia, le probabili formazioni (ore 15). REGGINA (4-3-3): Colombi; Bouah, Cionek, Camporese, Di Chiara; Fabbian, Crisetig, Liotti; Rivas, Menez, Gori. All. Inzaghi. VENEZIA (3-5-2): Joronen; Svoboda, Ceppitelli, Carboni; Candela, Milanese, Tessmann, Ellertsson, Zampano; Pohjanpalo, Johnsen. All. Vanoli
Domenica 9 aprile
Ore 09.30 – Tanti auguri di buona Pasqua a tutti i nostri lettori!
Sabato 8 aprile
Ore 20.25 –VERONA – Non molla il Verona, che rimonta il Sassuolo,vince 2-1 al Bentegodi e risale a quattro punti dallo Spezia. I gialloblù risalgono la corrente dopo essere andati sotto. Il vantaggio neroverde al 34′, quando Berardi con un grande spunto se ne va sulla destra e crossa per Harroui, che deve soltanto spingere il pallone dentro. Al 41′ ancora Sassuolo pericolossisimo: inserimento centrale di Frattesi, servito da Berardi. si salva in qualche modo la difesa gialloblù, in grave difficoltà. Nella ripresa cambia Zaffaroni, che mette Ceccherini e Ngonge. Al 10′ Lasagna ha una buona chance, ma tira fuori misura col sinistro. Il Sassuolo spreca due palle gol per il 2-0, soprattutto grida vendetta quella di Rogerio, su cui Montipò salva di piede. Al 33′ Djuric trova sulla sua strada la respinta da Lopez. Il Verona pareggia al 39′: angolo di Ngonge e splendido stacco di Ceccherini che insacca alle spalle di Consigli. In pieno recupero Montipò è superbo nel negare il 2-1 ad Alvarez. In pieno recupero Consigli fallisce incredibilmente il rinvio e Gaichh con un pallonetto regala l’incredibile 2-1 al Verona.
HELLAS VERONA-SASSUOLO 2-1
Rete: 34′ Harroui, 39′ st Ceccherini, 94′ Gaich
Hellas Verona (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Tameze; Faraoni (dal 67′ Kallon), Terracciano (dall’81’ Gaich), Veloso (dal 46′ Ngonge), Doig (dal 46′ Ceccherini); Lasagna, Duda; Verdi (dal 61′ Djuric)
A disposizione: Berardi, Perilli, Braaf, Dawidowicz, Abildgaard, Cabal, Coppola
Allenatore: Marco Zaffaroni
Sassuolo (4-3-3): Consigli; Toljan, Tressoldi, Erlic, Rogerio; Frattesi (dall’82’ Thorstvedt), Lopez, Harroui (dal 68′ Henrique); Berardi (dal 68′ Defrel), Pinamonti, Laurienté (dall’82’ Bajrami)
A disposizione: Pegolo, Russo, Marchizza, Alvarez, Ferrari, Obiang, Ceide, Romagna, Zortea
Allenatore: Alessio Dionisi
Arbitro: Francesco Fourneau (Sez. AIA di Roma 1)
Assistenti: Filippo Meli (Sez. AIA di Parma), Andrea Niedda (Sez. AIA di Ozieri)
NOTE. Ammonito: Laurienté, Veloso, Tressoldi, Pinamonti. Spettatori totali: 23.660.
Ore 19.33 – VERONA – Partita al cardiopalma per la Virtus Verona, super vittoria in rimonta dei rossoblu contro l’Albinoleffe, i ragazzi di Fresco conquistano altri 3 punti d’oro per la corsa ai Play-off, al Gavagnin-Nocini termina 2-1. L’Albinoleffe si rende pericolosa al 13′, conclusione violenta dal limite di Doumbia, palla che sfiora il palo alla destra di Sheikh. Tre minuti più tardi è ancora Doumbia a spaventare la difesa rossoblu, destro insidioso e sfera che viene deviata in out grazie al super intervento del portiere veronese. La Virtus Verona nel primo tempo si vede solo al 40′, Daffara da pochi passi spreca tutto e spara addosso a Offredi. Un minuto più tardi arriva l’occasione più importante dei primi 45′, l’Albinoleffe sfiora il vantaggio con il colpo di testa di Gusu, a dirgli di no è il palo. Nella ripresa non cambia il ritmo della gara, gli ospiti ci provano al 49′ con Cocco, mancino dalla distanza che impegna non di poco Sheikh. La Virtus ci prova con le conclusioni dal limite, Lonardi carica il destro, tiro però troppo largo. Al 67′ arriva il sorpasso dell’Allbinoleffe, cross dalla bandierina e colpo di testa angolato di Cocco, nulla può Sheikh. All’87’Juanito Gomez riporta in equilibrio il match, l’ex Hellas Verona scavalca di testa Offredi e gonfia la rete. Nei minuti finali Kristoffersen realizza la clamorosa rimonta, cross dalla sinistra di casarotto e stacco di testa in tuffo dell’attaccante norvegese che non lascia scampo a Offredi.
Ore 19.30 – SALO’ – La Feralpisalò batte 1-0 la Triestina, vola in serie B e ora gli alabardati tremano. Nel primo tempo le formazioni giocano a viso aperto e al 22′ Siligardi ci prova da posizione defilata con Mastrantonio che ci mette una pezza. Al 28′ sono ancora i Leoni del Garda ad essere pericolosi con Balestrero che calcia un rigore in movimento e solo un salvataggio di Ghislandi sulla linea salva gli alabardati. Nella ripresa le squadre non alzano troppo il ritmo e al 54′ ci provano Guerra e Carraro ma la difesa della Triestina allontana il pericolo. Al 68′ l’equilibrio viene rotto da un errore di Mastrantonio che si lascia sfuggire la palla su tiro di Butic e la Feralpisalò passa così in vantaggio. La Triestina non reagisce e all’86′ Balestrero va vicino al raddoppio ma sciupa l’occasione è il risultato non si sblocca più. La Feralpi vola in serie B mentre la Triestina dovrà ancora lottare per evitare l’ultimo posto.
Ore 19.25 –FONTANAFREDDA – Si chiude nel peggiore dei modi la regular season del Pordenone, sconfitto al Tognon anche dalla Pro Vercelli. Si tratta del primo ko nello stadio di Fontanafredda dopo il trasloco dal Teghil di Lignano Sabbiadoro. Al 13′ destro di Rojas di prima intenzione: pallone sul fondo. Tre minuti dopo 16′ cross teso di Candellone, Dubickas non arriva di un soffio per il tap-in vincente. Al 18′ la Pro Vercelli passa in vantaggio: sugli sviluppi di un angolo Anastasio riceve palla sul lato corto sinistro dell’area e lascia partire un tiro-cross che si insacca alle spalle di Festa. Al 31′ Pro Vercelli ancora pericolosa, ma Festa respinge il sinistro a botta sicura di Arrighini. Nella ripresa al 5′ occasione neroverde con un snistro alto di Candellone, bravo a smarcarsi in area avversaria. Il Pordenone prova a reagire e al 12′ un sinistro di Torrasi termina alto sopra la traversa. La migliore chance neroverde arriva al 31′ quando Edera scheggia la traversa. Finale all’assalto ma con scarsissima lucidità. Alla fine la Pro Vercelli la spunta e conquista i tre punti, il Pordenone perde e di certo ai playoff dovrà cambiare registro se vorrà avere qualche speranza di conquisare la B
PORDENONE–PRO VERCELLI 0-1
GOL: 18′ pt Anastasio.
PORDENONE (4-3-1-2): Festa; Andreoni, Negro, Ajeti, Benedetti (41′ st Palombi); Torrasi (23′ st Pinato), Giorico (31′ Magnaghi), Zammarini (23′ st Edera); Piscopo; Dubickas (1′ st Burrai), Candellone. A disp.: Martinez, Gallo, Bruscagin, La Rosa, Gucher, Ingrosso, Pirrello. All. Stefani.
PRO VERCELLI (4-2-3-1): Valentini; Iezzi (33′ st Clemente), Cristini, Perrotta, Anastasio; Louati, Calvano (33′ st Corradini); Laribi (21′ st Gatto), Rojas (21′ st Vergara), Iotti; Arrighini (42′ st Saco)). A disp.: Lancellotti, Vaccarezza, Costanzo, Gheza, Macanthony, Guindo, Contaldo. All. Gardano.
ARBITRO:
NOTE: ammoniti Benedetti, Iotti, Iezzi, Burrai, Vergara e Valentini. Angoli 5-2. Recupero: 0′ pt, 8′ st. Spettatori 1.629. Incasso 15.692 euro.
Ore 18.00 – Padova: “Sono molto contento, sono sette gol con questo. Ci eravamo messi d’ accordo con Liguori, gli avevo detto di mettermela dove me l’ha messa. Ho un ottimo rapporto con tutti i compagni, anche con Ilie e Jelenic. La scommessa che abbiamo fatto con un amico è che l’avrei portato in barca a Chioggia, ma la guiderà qualcun altro. Il nostro obiettivo è quello di arrivare più in alto possibile. Se giochiamo come oggi possiamo arrivare lontano, non mi pongo limiti. Posso aiutare la squadra e voglio essere determinante. Io sono convinto delle potenzialità di questa squadra, abbiamo avuto un momento di difficoltà, quando ci guardiamo fra di noi sappiamo che possiamo fare qualcosa d’importante”. Queste le dichiarazioni di Aljosa Vasic dopo Trento-Padova
Ore 17.40 – Verona – Le formazioni ufficiali di Hellas Verona-Sassuolo, 29a giornata del campionato di Serie A TIM 2022/23.
HELLAS VERONA-SASSUOLO
Hellas Verona (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Tameze; Faraoni, Terracciano, Veloso, Doig; Lasagna, Duda; Verdi A disposizione: Berardi, Perilli, Ceccherini, Djuric, Braaf, Ngonge, Dawidowicz, Abildgaard, Kallon, Cabal, Gaich, Coppola
Allenatore: Marco Zaffaroni
Sassuolo (4-3-3): Consigli; Toljan, Tressoldi, Erlic, Rogerio; Frattesi, Lopez, Harroui; Berardi, Pinamonti, Laurienté A disposizione: Pegolo, Russo, Marchizza, Henrique, Alvarez, Ferrari, Obiang, Ceide, Romagna, Bajrami, Zortea, Thorstvedt, Defrel
Allenatore: Alessio Dionisi
Arbitro: Francesco Fourneau (Sez. AIA di Roma 1)
Assistenti: Filippo Meli (Sez. AIA di Parma), Andrea Niedda (Sez. AIA di Ozieri)
Ore 17.10 – Padova: Queste le dichiarazioni di Vincenzo Torrente rilasciate dopo Trento-Padova: “Sono molto soddisfatto soprattutto del primo tempo perché abbiamo dominato. Ci è mancato solamente il gol. Potevamo chiuderla prima. Siamo contenti del supporto dei nostri tifosi che ci hanno supportato anche a Trento. Ora puntiamo a fare bene anche nei playoff. Nel finale abbiamo sofferto perché il Trento ha messo 4 punte”.
Ore 17.00 – Trento: “Non siamo stati abbastanza pericolosi. Dobbiamo continuare a lavorare. Non dobbiamo correre dietro a paure ed ansie. Sono orgoglioso del mio gruppo di ragazzi perché lavorano sempre sodo. Purtroppo abbiamo commesso degli errori. Non dobbiamo pensare che Pasquato o Attys possano sempre risolverci la partita. Dobbiamo essere bravi a riaccendere il fuoco. La situazione è difficile ma eravamo consci di poter trovarci in queste difficoltà” queste le parole di Bruno Tedino dopo la sconfitta contro il Padova
Ore 16.30 – TRENTO – Vince il Padova che conquista tre punti importantissimi in ottica playoff, salendo così al sesto posto in classifica. Perde ancora il Trento che scende a ridosso della zona playout. Prova ancora una volta insufficiente dei gialloblù che tirano una sola volta verso lo specchio avversario. A decidere è una rete di testa di Vasic in avvio di ripresa. Il primo squillo è dei padroni di casa: Garofalo crossa al centro dove Carletti impatta di testa, senza però inquadrare lo specchio della porta. La risposta del Padova è affidata a Russini che salta due uomini ed entra in area da sinistra: il suo tiro esce di poco a lato. Attorno alla mezz’ora, nel giro di pochi minuti, si rendono pericolosi prima i patavini con il colpo di testa di Bortoluzzi e poi i trentini con la con conclusione di Garofalo. Entrambe le occasioni non sbloccano il risultato. Si conclude dunque sul punteggio di parità la prima frazione. Succede tutto n avvio di ripresa. Il Padova passa grazie alla rete di Vasic, bravo a deviare di testa il cross di Liquori. Nei minuti finali il Trento ci prova ma senza mai risultare davvero pericoloso. Anzi è la squadra di Torrente ad impensierire, in più di una circostanza, la retroguardia aquilotta, salvata da più parate Marchegiani. Finisce 1-0 in favore del Padova che riceve gli applausi dei suoi tifosi. Per i trentini è notte fonda. Tedino, domenica prossima contro l’Albinoleffe, potrà solo vincere.
TRENTO – PADOVA 0-1
Marcatori: 2′ st Vasic
TRENTO (4-3-1-2): Marchegiani 6,5; Galazzini 5,5, Garcia Tena 5,5 (22′ st Trainotti 6), Ferri 6, Vitturini 5,5 (40′ st Simonti sv), Di Cosmo 6, Suciu 5,5, Garofalo 5 (9′ st Damian); Attys 5 (22′ st Sipos 5); Petrovic 5, Carletti 5,5 (9′ st Pasquato 5,5). All.: Tedino 5
PADOVA (4-3-3): Donnarumma 6, Belli 6,5 (44′ st Ilie sv), Valentini 6,5, Delli Carri 7, Crivello 6; Vasic 7,5, Radrezza 7 (33′ st Franchini sv), Dezi 6 (16′ st Cretella 6); Liguori 6,5 (33′ st Piovanello 6), Bortolussi 6, Russini 6,5 (16′ st Jelenic 6). All.: Torrente 7
Arbitro: Restaldo di Ivrea 6,5
Ammoniti: Belli, Sipos, Delli Carri
Minuti di recupero: pt 1′, st 6′
Ore 15.30 – Udinese: “L’interpretazione della partita nel primo tempo mi è piaciuto molto, l’avevamo preparata proprio così – dichiara Sottil – siamo andati molto al tiro, con le mezzali e gli attaccanti, potevamo andare anche sul 2-0. L’inizio del secondo tempo ovviamente non è stato all’altezza, non possiamo prendere un gol con la difesa schierata. Dovevamo essere più attenti e concentrati. In questo dobbiamo crescere, non è piaciuto a me e soprattutto ai ragazzi. Siamo stati bravi a riprendere una gara che si era fatta difficile a livello psicologico. Io penso di aver instaurato un rapporto con questi ragazzi un rapporto di grande trasparenza e rispetto, si devono sentire tutti indispensabili, e sapere che tutti possono dare il proprio contributo alla squadra. A Nestorovski ho già dimostrato la mia fiducia, questo è l’esempio di un ragazzo serio che, con la sua esperienza, si è procurato un rigore che ci ha consentito di ottenere un punto prezioso.” – commenta l’allenatore. Al termine dell’intervista, Sottil spiega i cambi effettuati: “Festy bene, sta crescendo e migliora sempre di più. Thauvin sta avendo delle possibilità e può essere che, come ho detto ieri, il cambio di campionato possa aver rallentato il suo inserimento. In settimana Pafundi è stato più pimpante, l’ho visto più attivo e quindi ho deciso di schierare prima lui perché se lo è meritato.”
Ore 14.30 – L’Udinese evita la sconfitta in extremis, al Dacia Arena termina 2-2. I bianconeri dopo il vantaggio del primo tempo, tornano in campo assenti e il Monza punisce subito con due goal, i friulani pareggiano nei minuti finali del match, grazie al rigore realizzato da Beto. L’Udinese al 18′ sblocca la partita grazie alla rete di Lovrič, l’austriaco si presenta a tu per tu con Di Gregorio e non sbaglia. Pochi minuti più tardi Lovrič sfiora la doppietta personale, conclusione di destro sul secondo palo, Di Gregorio in tuffo sventa il pericolo. Il Monza ci prova al 33′ con Colpani, tiro insidioso sul primo palo ma Silvestri fa buona guardia e salva il risultato. Nella ripresa arriva la clamorosa rimonta dei brianzoli, a riportare in equilibrio il risultato ci pensa Colpani al 48′, cross dalla sinistra di Carlos Augusto e tiro al volo dall’ex Atalanta che gonfia la rete. Dieci minuti più tardi Rovella firma il sorpasso, filtrante di Sensi che manda in porta l’ex Juve, tiro di prima che non lascia scampo a Silvestri. Al 75′ il Monza rischia anche il terzo goal, colpo di testa di Rovella da pochi passi e sfera che termina fuori di pochissimo. A rendere meno amaro il risultato, ci pensa Beto; Petagna atterra in area di rigore Nestorowski, l’attaccante portoghese si presenta dal dischetto e trova il clamoroso 2-2 finale.
UDINESE-MONZA 2-2
Marcatori: 18′ Lovric (U), 3′ st Colpani (M), 11′ st Rovella (M), 47′ st Beto rig. (U).
Udinese (3-5-2): Silvestri; Becao, Bijol, Perez (38′ st Thauvin); Ehizibue (23′ st Ebosele), Samardzic (23′ st Pafundi), Walace, Lovric (35′ st Arslan), Udogie; Beto, Success (38′ st Nestorovski). Allenatore: Sottil. A disposizione: Padelli, Piana, Festy, Masina, Zeegelaar, Abankwah, Buta, Guessand.
Monza (3-4-2-1): Di Gregorio; Antov (15′ st Caldirola), Pablo Marí, Izzo; Ciurria, Pessina, Rovella (35′ st Barberis), Carlos Augusto; Colpani (23′ st Birindelli), Sensi (15′ st Petagna); Valoti (35′ st Machin). Allenatore: Palladino. A disposizione: Cragno, Sorrentino, Donati, Marlon, Gytkjaer, Carboni, Maric, D’Alessandro, Vignato.
Arbitro: Sig. Massimi di Termini (Cipressa – Trinchieri).
Ammoniti: Izzo (M), Antov (M), Perez (U), Palladino (M), Petagna (M).
Note: recupero 1′ + 6′.
Ore 14.00 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Paolo Vanoli in vista I Reggina – Venezia in programma lunedì al Granillo: “La squalifica? Sarò stato sfortunato a incontrare Serra, è stata una scelta mia non richiedere il ricorso, la sanzione credo che sia stata eccessiva. Mi dispiace non essere in panchina, però dall’altra parte voglio vedere quanto sia matura la mia squadra senza avermi da vicino. I ragazzi stanno lavorando forte e quindi sono consapevoli di cosa devono fare in campo. La Reggina è una squadra forte, ha reagito molto bene contro il Perugia, mi aspetto sicuramente un averrsario difficile; sono guidati anche da un ottimo allenatore come Inzaghi. Hristov è in dubbio, spero di recuperarlo all’ultimo. Inzaghi? A Venezia ha fatto la storia, ho avuto la fortuna di giocare con tanti campioni e lui è uno di quelli, aveva una fame da goal fuori dal normale. Johnsen? Credo molto in lui, come gli dico sempre deve masticare più di calcio, anche se non fa goal può essere determinante comunque, come si è ben visto nella scorsa partita; deve credere di più in se stesso”
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Udinese-Monza (ore 12.30). UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue, Samardzic, Walace, Lovric, Udogie; Success; Beto. All. Sottil. MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; Marlon, Pablo Marì, Izzo; Ciurria, Pessina, Rovella, Carlos Augusto; Mota, Colpani; Gytkjaer. All. Palladino
Venerdì 7 aprile
Ore 22.40 – Virtus Verona: Gigi Fresco, tecnico della Virtus Verona, in conferenza stampa ha presentato la sfida con l’Albinoleffe: “Sarà il peggior avversario da trovare viste le difficoltà che hanno avuto nelle ultime settimane. Se fai risultato è una cosa scontata, se perdi sei un bischero. Nella scorsa gara non siamo stati aggressivi e non abbiamo fatto bene nel primo tempo, abbiamo giocato nettamente meglio nella ripresa. Abbiamo analizzato nel dettaglio gli errori che ci hanno portato al loro gol partita. Come giocheremo? Ormai ci stiamo abituando a giocare con più di un modulo all’interno della stessa partita: 4-2-3-1, 4-3-1-2 e anche 3-5-2, in modo da essere abituati a cambiare sempre. Infortuni? Kristoffersen è rientrato, Nalini ha un acciacco che lo terrà fuori un paio di settimane, Hallfredsson settimana prossima inizierà a lavorare in campo e Zarpellon si unirà tra qualche giorno al gruppo. Spero infine di recuperare Amadio per gli eventuali playoff”.
Ore 20.00 – Pordenone: “Dobbiamo fare più punti possibili in questo finale per ottenere la miglior posizione: ciò può però avvenire solo attraverso le prestazioni. Con la Pro Vercelli facciamo valere il fattore Tognon, insieme ai nostri tifosi. Serve una prestazione di livello per arrivare più in alto possibile e fare più punti possibili fino a fine stagione. Ho fatto un discorso alla squadra, dobbiamo concentrarci sulle nostre prestazioni. Se facciamo prestazioni, poi arriveranno i punti in classifica”. Queste le dichiarazioni di Mirko Stefani rilasciate oggi alla vigilia di Pordenone-Pro Vercelli.
Ore 19.30 – Padova: Arriva il dato finale della prevendita per il settore ospiti dello stadio Briamasco per Trento – Padova. Sono 517 biglietti acquistati dai tifosi padovani
Ore 18.00 – Verona: Mister Marco Zaffaroni ha convocato 23 calciatori per Hellas Verona-Sassuolo, match valido per la 29a giornata della Serie A TIM 2022/23, in programma domani, sabato 8 aprile, alle ore 18.30, allo stadio ‘Bentegodi’.
#VERONASASSUOLO – I CONVOCATI
1 Montipò
3 Doig
4 Veloso
5 Faraoni
6 Hien
7 Verdi
11 Lasagna
17 Ceccherini
19 Djuric
22 Berardi
23 Magnani
24 Terracciano
25 Braaf
26 Ngonge
27 Dawidowicz
28 Abildgaard
30 Kallon
32 Cabal
33 Duda
34 Perilli
38 Gaich
42 Coppola
61 Tameze
Ore 17.15 – Serie B: Campionato Serie BKT 2022/2023
PROGRAMMA GARE 18ª – 19ª giornata di ritorno*
18a GIORNATA DI RITORNO
Sabato 13 maggio 2023 ore 14.00
ore 14.00 SÜDTIROL – CITTADELLA
ore 14.00 VENEZIA – PERUGIA
19a GIORNATA DI RITORNO
Venerdì 19 maggio 2023 ore 20.30 CITTADELLA – COMO
ore 20.30 MODENA – SÜDTIROL
ore 20.30 PARMA – VENEZIA
Ore 17.00 – Arzignano: «Ci attende una bella sfida contro una squadra costruita per fare un campionato di vertice. Il Novara è una squadra forte con giocatori di categoria superiore. Ci stiamo giocando una posizione bella da ottenere. Dobbiamo arrivarci con entusiasmo. Siamo pronti e carichi […] Anche noi siamo diversi rispetto all’Andata. Siamo cresciuti e siamo consapevoli. Dobbiamo non dimenticare gli errori fatti e andare a fare una prestazione tosta […] Abbiamo voglia di raccogliere ancora punti. Dobbiamo rimanere concentrati pensando partita dopo partita. Il gruppo è sano e responsabile di quello che si sta costruendo». Queste le dichiarazioni di Giuseppe Bianchini rilasciate in conferenza stampa in vista di Arzignano – Novara
Ore 16.30 – Triestina: In vista della trentaseiesima giornata di campionato Feralpisalò-Triestina, in programma domani allo stadio “Lino Turina” con calcio d’inizio alle 17:30, l’allenatore alabardato Augusto Gentilini ha convocato i seguenti giocatori:
PORTIERI: 45 Laganis, 1 Mastrantonio 22 Pozzi
DIFENSORI: 13 Ciofani, 2 Ghislandi, 3 Malomo, 26 Masi, 33 Piacentini, 31 Rocchetti, 74 Sarzi Puttini
CENTROCAMPISTI: 28 Celeghin, 99 Felici, 14 Germano, 5 Gori, 20 Lollo, 17 Lovisa, 8 Pezzella, 7 Tessiore
ATTACCANTI: 11 Adorante, 9 Mbakogu, 18 Minesso, 16 Tavernelli
Giocatori non convocati: Marco Crimi, Diego Galliani, Filippo Iacovoni, Kristjan Matoševic, Luca Paganini, Lorenzo Pellacani
Giocatori diffidati: Matteo Piacentini, Yuri Rocchetti, Umberto Germano, Mirko Gori , Lorenzo Lollo
Ore 16.20 – Vicenza: Vicenza-Juventus Next Gen, finale di ritorno di Coppa Italia Serie C, è uno degli appuntamenti più importanti del mese di aprile per Eleven Sports. Il commento della gara, in programma martedì 11 aprile alle 20.30, sarà affidato a Pierluigi Pardo. Si riparte dal 2-1 maturato, in favore dei biancorossi, nella prestigiosa cornice dell’Allianz Stadium. La partita di ritorno si disputerà al Menti di Vicenza e già sono stati staccati circa 10mila biglietti. La Juventus punta al bis del 2020, il Vicenza ha vinto il trofeo nel 1982.
Ore 15.30 – Trento: “È stata una settimana complicata perché abbiamo avuto diversi problemi che ci hanno portato ad avere delle assenze (mancheranno: Desplances, Fabbri, Terrani e Barison, ndr). Domani occorrerà la giusta dose di rabbia e intelligenza. Contro il Vicenza abbiamo fatto diversi errori. Abbiamo avuto poco coraggio. Per domani mi aspetto un Trento arrabbiato, carico e coraggioso. Dobbiamo replicare tutte le caratteristiche che ci hanno permesso di fare un ottimo girone di ritorno. Sappiamo che quando la squadra gioca bene, possiamo giocarcela con tutti” queste le parole di Bruno Tedino alla vigilia della gara contro il Padova.
Ore 14.00 – Udinese: Andrea Sottil apre l’intervista facendo una premessa riguardo al lavoro svolto da inizio stagione: “Sono nove mesi che lavoro con questi ragazzi in questo fantastico percorso, a cui mancano ancora ben dieci partite da giocare con trenta punti in palio. Ho sempre detto una cosa a loro, in campo non deve mai mancare la nostra identità ed i ragazzi hanno dimostrato di giocarsi sempre ogni partita. Ne siamo consapevoli tutti, abbiamo steccato la partita con il Bologna e forse il primo tempo con il Torino. La seconda cosa – continua Sottil – è giocare sempre con una mentalità vincente, giocare sempre e solo per vincere ed anche questo penso che i ragazzi lo abbiano sempre dimostrato. Abbiamo fatto un ottimo percorso: in una stagione, sono convinto, che ogni squadra ha in classifica i punti che merita alla fine dell’anno. I nostri 38 punti sono quelli che ora probabilmente dovevamo avere. Domani inizia un mini campionato, la parte finale di questo percorso. L’unico vero obiettivo è fare una grande prestazione, individuale e di quadra e poi cercare di vincere. Spero e mi auguro che i nostri tifosi ci stiano sempre vicino, soprattutto in questo momento in cui i punti contano più che mai per la classifica. Loro devono sapere che questa squadra vuole assolutamente fare queste ultime dieci battaglie da protagonista.” Per concludere l’analisi sull’ultima partita disputata, l’allenatore bianconero dichiara: “a Bologna non è stata una partita all’altezza. Non ci sono alibi o scuse, sono io l’allenatore e la colpa è mia. Domani sono sicuro che faremo una prestazione decisamente migliore.” Sottil fa il punto della situazione sulla rosa che avrà a disposizione per la gara con il Monza: “tranne Pereyra e Deulofeu, gli altri ragazzi sono tutti a disposizione. Questo è molto importante per me per scegliere, senza vincoli, i titolari e chi subentrerà a gara in corso. Sottolineo l’assenza di Deulofeu perché, nessuno lo evidenzia più, ma Gerard per questa squadra è un giocatore fondamentale. Ancora oggi è infatti il primo assistman della serie A, nonostante non giochi da mesi. Riguardo a domani – continua l’allenatore – abbiamo preparto bene la partita. Vogliamo continuare con questa mentalità e con la nostra identità e, soprattutto a livello caratteriale e motivazionale, vogliamo assolutamente sfoderare una prestazione importante da Udinese.” “Thauvin e Zeegelaar? I giocatori non sono tutti uguali, per caratteristiche, storia personale e ruolo. Sicuramente, giocare davanti a spalle girate nella grande attenzione alla marcatura in serie A non è semplice. Florian è un campione, è chiaro che le differenze di campionato in termini di intensità sono diverse tra Messico Italia, ci sta che nell’adattarsi ci sia stato un rallentamento. È fisiologico e normale. Lui è un grande professionista che si impegna tantissimo in allenamento ed in campo ha sempre dato il massimo cercando di dare alla squadra il suo contributo. Sa benissimo che deve trovare la condizione migliore. Zeegelaar è arrivato in buone condizioni fisiche e forse, nel reparto difensivo, è più semplice adattarsi in un club. Inoltre, conosce già l’ambiente e la serie A, quindi è stato più facile per lui adattarsi.” Il Monza, l’avversario di domani, “è una squadra che gioca un buon calcio e che sta facendo un ottimo campionato – analizza Sottil – All’interno ha giocatori forti, che giocano anche in nazionale. Non è una squadra di provincia, come molti possono pensare: nella rosa ha infatti giocatori di livello come Pessina, Sensi, Petagna e Pablo Marì. Bisogna stare quindi molto attenti, giocano bene ed hanno qualità. Rispetteremo tutti come al solito ma sappiamo di avere le qualità per fare male al Monza. Abbiamo fame, l’ho visto durante la settimana, dovremo fin da subito imporre il nostro gioco ed il nostro pressing per conquistare i tre punti.” – conclude l’allenatore.
Ore 13.30 – Padova: Le dichiarazioni di Vincenzo Torrente alla vigilia di Trento-Padova: “La squadra sta bene, dobbiamo giocare con la giusta concentrazione, loro vorranno i 3 punti per la centrare la salvezza e quindi dovremo dare il massimo. È fondamentale non sbagliare in fase difensiva ma anche in quella offensiva, dobbiamo sfruttare al meglio le occasioni da rete. Vogliamo centrare la matematica per i play off. A centrocampo e in attacco cambierò qualcosa. Dezi? Si è ripreso, la sua esperienza e qualità ci aiuterà. A parte Ceravolo, ho tutti a disposizione . Kirwan? Sarà convocato, vedrò se farlo entrare in campo qualche minuto, non lo mando con la primavera perché giocano sul sintetico e non vorrei rischiarlo. Domani non voglio cali di tensione. Superare il Vicenza? Pensiamo partita per partita e poi alla fine vedremo”.
Ore 12.30 – Südtirol: “Abbiamo alcune difficoltà in difesa. Celli non ci sarà, Belardinelli ha un problema così come Curto. Dobbiamo essere bravi a trovare la quadra giusta per la difesa. La squadra al momento è in una buona condizione sia fisica che mentale. Veniamo da una buona striscia di risultati utili. Ci aspetta una partita importante ma non determinate. I ragazzi sono talmente bravi che riescono a sopperire qualsiasi assenza. Il Bari ha molti buoni giocatori. Non temo nessuno ma ha grande rispetto per il collettivo pugliese. Sono anche loro una neopromossa e stanno facendo bene. Cercheremo di limitarli” queste le parole di Pierpaolo Bisoli in vista della partita contro il Bari.
Ore 11.20 – Padova: «Quanto è difficile essere il centravanti del Padova? È una piazza particolarmente esigente, che però sa premiare quando vede che un attaccante dà tutto ed esce dal campo con la maglia sudata: questi sono concetti molto importanti per il pubblico padovano. Bortolussi? Quando sali su un treno in corsa a gennaio le difficoltà raddoppiano, perché non conosci bene i compagni nuovi, devi entrare in nuovi schemi, ma Bortolussi lo conosco di fama e i suoi numeri dimostrano che in questa squadra sta facendo la differenza e che in questa categoria può fare la differenza. Come va servito? Ci vogliono i cross dal fondo o i palloni in verticale. Domenica, per esempio, ha segnato proprio su questo tipo di situazione: io credo che i compagni stiano cominciando a capirlo e a capire i suoi movimenti. Penso che possa soltanto migliorare e sono convinto che continuerà a segnare, anche ai playoff, perché sono sicuro che il Padova ci arriverà, e anche bene. Io credo sia giusto crederci: abbiamo visto lo scorso anno che anche arrivando secondi nella regular season non c’è alcuna certezza o garanzia di vincerli. Inizia un altro campionato e ci sono squadre come il Cosenza che li hanno vinti arrivando quinti in classifica»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Marco Guidone, ex attaccante Biancoscudato.
Ore 10.40 – Südtirol: «Con il Bari gara decisiva per il terzo posto? Importante sì, decisiva no: dopo mancheranno ancora sei gare, ci sono tanti punti in palio. Adesso saranno sette finali, a fine campionato tireremo le somme: certo siamo lì e non ci nascondiamo, puntiamo a fare qualcosa di straordinario, portando avanti quello che siamo stati finora. Voglio che non venga dato per scontato quanto fatto fino adesso. Bisoli? È unico nel suo genere: ne ho avuto alcuni che, come lui, pretendono tanto, fanno lavorare molto la squadra e sono grandi motivatori. Mi ha dato e ci ha dato tanto. Il segreto di questa squadra? L’umiltà: sappiamo stare nelle difficoltà e nella sofferenza. Dicono che siamo catenacciari: è un nostro modo di essere e la nostra forza»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Fabian Tait, capitano del Südtirol.
Ore 10.00 – Venezia: «La salvezza? Fino a quota 40 sono tutte dentro il calderone. Quante possibilità ha di salvarsi il Venezia? Dopo le ultime due partite le quotazioni arancioneroverdi si sono impennate, ma è anche vero che non è stato fatto ancora nulla: le distanze fra le contendenti sono davvero esigue. La partita di Reggio Calabria è molto importante e non sarà facile, sono due squadre che ho allenato e a cui mi lega un sincero affetto. Adesso il Venezia ha un’identità precisa e si muove in modo armonico: ha troppi stranieri, ma ha cambiato un po’ politica a partire da gennaio e non per caso probabilmente i risultati stanno cambiando»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Angelo Gregucci, doppio ex di Reggina e Venezia.
Giovedì 6 aprile
Ore 23.15 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Dan Thomassen rilasciate dopo Pergolettese – Vicenza: “Mi sento anche io di dire peccato. È venuta fuori una prestazione assolutamente di livello con una squadra che sì è difesa con tutto quello che aveva. Siamo riusciti a limitare le loro iniziative. Nel secondo tempo quando loro sono calati con le forze avremmo dovuto fare goal. È mancata la giocata individuale e un ultimo passaggio. Un goal l’abbiamo fatto ma è stato fischiato il fallo. Non mi sento di dire che non abbiamo fatto quello che dovevamo fare per vincerla. È mancata la giocata vincente. Mi è piaciuto il modo di stare in campo oggi con un avversario che faceva grande attesa per prendere palla e ripartire. Nel primo tempo qualche volta sono ripartiti ma senza creare grossi pericoli. La scelta di Jimenez era parte della strategia della gara. Ci siamo riusciti ababstanza bene. C’erano diversi compiti oggi, loro sono una bella squadra; giocano un calcio molto propositivo. Chiamarlo Vicenza di Thommasen non mo lo sento. È il Vicenza di tutti, dei ragzzi, dello staff, dei dirigenti. Ognuno sta dando il proprio contributo. Da due partite stiamo dando l’impressione di una squadra che sta in campo in una certa maniera. Io chiedo continuita e oggi c’è stata. Domani bisogna ricaricare le pile per lavorare bene i prossimi giorni. Abbiamo una rosa ampia e di qualità. Oggi è stata anche la dimostrazione di questo. Nonostante siano cambiati alcuni interpereti l’intensità e l’aggressività sono rimaste invariate. Mi fa molto piacere. Oggi Cavion era sul pezzo e ha fatto una bella partita. Sono molto contento abbia trovato una gara di livello in entrambe le fasi”.
Ore 22.22 – Südtirol: L’ex calciatore del Cagliari e del Vicenza, oggi commentatore tecnico, Jeda ha parlato ai microfoni di Tuttobari circa la prossima gara dei Galletti contro il Südtirol che riaffiora brutti ricordi nella mente dei tifosi del Bari circa le cause che riguardano l’ex difensore biancorosso Masiello. Sarà, però, presumibilmente assente lunedì, per via delle note vicende. Di seguito le sue parole: “Sono una persona molto schietta e sincera. Quella è stata una delle delusioni maggiori della mia carriera. Il derby Bari-Lecce porta dietro una grande rivalità. Io ho percepito dal campo che la partita fosse tutt’altro che irregolare o combinata, al netto di tutto quello che è stato detto dai protagonisti. Il Lecce già vinceva prima del mio gol sui cui c’è stato il suo intervento, di cui lui ha più volte parlato ma a cui io non credo. Fare un gol apposta in quel modo è impossibile o improbabile. Piuttosto uno fa un gol di mano o provoca un fallo apposta, ma un gol del genere è improponibile. È stata una partita giocata fino alla fine, basta rivedersi la partita. I calciatori del Bari fino all’ultimo minuto hanno giocato per segnare. Purtroppo le cose sono andate così. Il Lecce a fine anno forse non si è difeso come doveva ed è poi retrocesso. Io personalmente non sono mai stato chiamato da nessuno per deporre o parlare dei fatti. Io non ho mai parlato in seguito con Masiello. Amo diffondere la legalità e la correttezza. Persone come lui dovrebbero solo vergognarsi, sono senza onore. Noi calciatori ci dobbiamo comportare in modo corretto e questo spesso non avviene. Non ci parlerò mai, non ritengo Masiello sia un uomo. Persone così ingannano i tifosi e l’onore di un popolo, oltre che della propria famiglia. Ora sono passati un po’ di anni, ma uno non dimentica. Alla fine, come spesso capita in Italia, questa vicenda è finita in un nulla di fatto”.
Ore 21.52 – CREMA – Non va oltre lo 0-0 a Crema contro la Pergolettese, un Vicenza ancora convalescente e troppo incostante anche nella proposta di gioco. Dopo un primo tempo soporifero, nella ripresa i biancorossi si scuotono, costruendo diverse palle gol senza però riuscire a trovare il guizzo vincente. Sorprende in avvio, Dan Thomassen, che schiera il 4-2-3-1 già visto domenica col Trento, ma cambia tantissimo. In porta a sorpresa c’è Confente, difficile capire il perché, considerate le prestazioni di Iacobucci. La gestione dei portieri della stagione lascia più di qualche ombra. Ancora panchina per Ronaldo, mentre a Greco viene schierato terzino e accanto a Zonta c’è Cavion. Davanti trovano spazio, oltre a Ferrari e Rolfini, anche Della Morte e Jimenez. Per almeno 25 minuti di emozioni neppure l’ombra, poi la partita prova a sbloccarsi, senza grossa convinzione. Al 35′ la prima palla gol, con il tiro da fuori area di Della Morte che trova l’opposizione di Soncin. Sembra un episodio isolato, ma nel finale finalmente qualcosa succede. Varas cerca al centro Mazzarani dopo una giocata sulla destra, il centrocampista tenta prima un colpo di tacco e poi gira a rete trovando Confente sulla propria strada. Il Vicenza si scuote e, a un minuto dalla fine del primo tempo, Jimenez mette Zonta nelle condizioni di colpire, ma il suo tiro termina alto da ottima posizione. Si va al riposo senza recupero e con una sensazione non certo entusiasmante. Nel secondo tempo le cose migliorano, soprattutto dopo i cambi di Thomassen, che spedisce in campo Dalmonte e Stoppa al posto di Rolfini e Zonta. Al 23′ arriva la migliore doppia chance della partita per i biancorossi: prima ci prova Dalmonte, con Soncin che respinge sui piedi di Della Morte, che calcia a botta sicura trovando l’opposizione del portiere della Pergolettese. Poco prima Pasini aveva messo dentro, con un’azione però interrotta per un fallo di Dalmonte. Nel finale Stoppa ha la palla buona, ma calcia malamente fuori un rigore in movimento da ottima posizione
PERGOLETTESE-VICENZA 0-0
PERGOLETTESE (3-5-2): Soncin 7; Tonoli 6, Arini 6, Piccinini 6,5; Bariti 6 (25′ st Saccani 6), Mazzarani 5,5 (25′ st Figoli 5,5), Artioli 6,5, Varas 6,5, Villa 5,5 (43′ st Lambrughi sv); Abiuso 5,5, Vitalucci 5 (18′ st Doumbia 6). All. Villa 6
VICENZA (4-2-3-1): Confente 6; Valietti 5,5 (30′ st Oviszach 6), Pasini 6,5, Bellich 6,5, Greco 6; Cavion 5,5, Zonta 5,5 (18′ st Stoppa 5); Della Morte 6 (30′ st Scarsella 6), Jimenez 6 (36′ st Ronaldo sv), Rolfini 5,5 (18′ st Dalmonte 6,5); Ferrari 6. All. Thomassen 5,5
ARBITRO: Enrico Gigliotti di Cosenza 6 (Zezza, Chichi; quarto uomo Castellano)
Ammoniti: Ferrari, Piccinini, Arini.
Minuti di recupero: pt 0′, st 5′
Ore 19.40 – Luparense: Allo Stadio Gabbiano, va in scena il sentitissimo derby Carpodarsego-Luparense, valido per la trentesima giornata di Campionato. I padroni di casa sono reduci da quattro risultati utili consecutivi, con la ciliegina sulla torta della vittoria esterna sulla Clodiense. I Lupi, sicuramente la squadra più in forma del Campionato, vengono invece da quattro convincenti vittorie, trovando nelle ultime partite uno schieramento ed una formazione iniziale stabile, con il “trio delle meraviglie” Gnago-Bussi-Roberti (oltre a Beccaro) a deliziare il popolo rossoblù. Due squadre dunque in grande spolvero, che hanno dato vita ad una partita maschia ed equilibrata: fosse stato un match di boxe, ai punti avrebbero vinto i ragazzi di Mister Zironelli per decisione unanime. Ma è una partita di calcio, ed è mancato il guizzo vincente, specie nella fase conclusiva della prima frazione di gioco. E’ un pareggio che peraltro non serve a nessuna delle due contendenti: entrambe devono probabilmente abbandonare le residue speranze di vittoria ed accontentarsi di una buona posizione nella griglia per i playoff di fine stagione. LA CRONACA Squadra che vince non si cambia e Zironelli schiera lo stesso “undici” che ha impressionato nelle quattro vittorie con Mestre, Cartigliano, Bolzano e Villafranca (in quest’ ultimo match con Milan tra i pali). Al “tridente delle meraviglie” dei Lupi, prova a rispondere specularmente il Campodarsego con l’ ex Rivi, spalleggiato da Buongiorno e Prevedello. La partita entra subito nel vivo al terzo minuto: sugli sviluppi di un calcio d’ angolo, Peschiutta tocca il pallone con il braccio in area. Il signor Cipriano di Torino assegna senza indugi il calcio di rigore: dal dischetto Buongiorno batte con il piatto destro e coglie in pieno la traversa. Tre giri di lancette più tardi, Ballan imbecca Oneto: destro al volo e grande intervento di Voltan. Rispondono i Lupi con Beltrame, che impegna Boscolo Palo direttamente da calcio d’ angolo (11′). La parte centrale del primo tempo è invece avara di emozioni, ma al minuto trentadue si riaccende il match: sgroppata sulla sinistra di Gnago e assit perfetto per Bussi, che con il sinistro impegna severamente Boscolo Palo. A tempo praticamente scaduto, altro acuto degli ospiti, sempre sul tandem Gnago-Bussi: l’ attaccante di origini ivoriane serve l’ ex Cjarlins, che sottoporta manca un comodo tap-in. Sfuma dunque in extremis la possibilità per i ragazzi di Zironelli di andare al riposo in vantaggio. SECONDO TEMPO Pronti-via ed i Lupi si rendono subito pericolosi con Roberti, il cui potente sinistro finisce di poco a lato. Il Campodarsego non riesce ad incidere e Mister Masitto rivede i due terzi del fronte offensivo: fuori Rivi e Prevedello, dentro Diarrassouba e Cupani (58′). La partita è bloccata e Zironelli risponde con la carta Beccaro, che rileva Bussi. Alla mezz’ora, così come nella prima frazione, la partita sale di tono: prima è Orlandi a servire Ballan, che con il sinistro mette di poco a lato, poi è Cabianca, sugli sviluppi di un calcio di punizione, a testare i riflessi di Boscolo Palo con un gran colpo di testa (77′). Quattro giri di lancette più tardi, splendida imbucata di Boscolo per Roberti, il cui sinistro si infrange sul muro eretto dalla difesa biancorossa. Il signor Cipriano di Torino concede quattro minuti di recupero, ma l’ equilibrio non si spezza ed il derbissimo del girone C finisce a reti bianche, con una complessiva supremazia della Luparense peraltro non sfociata nell’agognata quinta vittoria consecutiva. I playoff rimangono a due punti, ma a quattro partite dal termine sfuma con ogni probabilità il sogno di una clamorosa rimonta.
Ore 17.40 – Serie D: Interessanti novità nel girone C del campionato di Serie D nel turno prepasquale giocato oggi. Il Legnago, espugnando Este per 1-0 con una rete di Rocco al 6′ del secondo tempo, mette la freccia e si prende il primato in solitaria a +2 sull’Union Clodiense. La squadra di Andreucci non va oltre l’1-1 a Bolzano contro la Virtus (reti di Kaptina e Aliù) e adesso si trova costretta a inseguire. Pari nel derby padovano fra Campodasergo e Luparense, che impattano 0-0. Blitz dell’Adriese, che espugna Villafranca Veronese e adesso sogna la rimonta in chiave primo posto. Giornata di gloria, infine, per il Mestre, che travolge per 4-1 il Levico Terme
Classifica (prime posizioni)
1. Legnago 53 punti
2. Union Clodiense 51
3. Adriese 49
4. Este 48
5 . Campodarsego 47
6. Virtus Bolzano 46
7. Luparense 45
8. Cjarlins Muzane 43
9. Caldiero Terme 42
10. Cartigliano 41
11. Mestre 40
Ore 16.30 – Venezia: Il Venezia FC presenta la foto ufficiale della Prima Squadra 22/23, scattata a Palazzo Ducale dall’astro nascente della fotografia italiana Francis Delacroix, già autore di scatti iconici a personaggi del panorama artistico internazionale. Lo scatto, realizzato dal fotografo come di consueto in analogico, vuole essere l’espressione di ciò che la squadra lagunare rappresenta nel mondo, ovvero l’unione dell’universo calcistico con quello della tradizione veneziana e della cultura. La squadra è infatti stata immortalata dinnanzi al capolavoro del Tintoretto “Il Paradiso”, opera realizzata dall’artista e dalla sua bottega fra il 1588 ed il 1592 e che si trova all’interno della Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, uno dei simboli cittadini, nonché luogo dove si tenevano le assemblee della più importante magistratura dello Stato veneziano. Delacroix ha dunque dato voce ad una delle grandi tematiche dell’arte tutta, il dualismo fra l’umano e il divino, facendo incontrare l’umano, rappresentato dai giocatori, simbolo di una delle fedi terrene dell’uomo, quella calcistica, con il divino, rappresentato nello scatto dall’iconografia del Tintoretto. Scegliendo di scattare per la prima volta un soggetto sportivo, il fotografo italiano realizza così un unicum nel suo genere, traslando il Venezia FC in una dimensione che trascende il mondo del calcio
Ore 15.00 – Südtirol: La Pasqua si tinge di biancorosso nel reparto di Pediatria dell’Ospedale di Bolzano. Una folta delegazione dell’FC Südtirol, composta dai giocatori Fabian Tait, Jack Poluzzi, Nicholas Siega, Andrea Masiello, Simone Mazzocchi e Joaquín Larrivey e dai rappresentanti della società ha fatto visita ai bambini ricoverati in pediatria.
La delegazione biancorossa è stata accolta dal dottor Pierpaolo Bertoli, Coordinatore Sanitario del Comprensorio di Bolzano e già medico sociale dell’FCS e dalla dottoressa Laura Battisti, primario del Reparto di Pediatria del nosocomio bolzanino, oltre che dallo staff del reparto stesso.
La folta delegazione dell’FCS ha trascorso un po’ di tempo con i piccoli degenti portando alcuni simpatici doni pasquali e soffermandosi per foto e autografi, particolarmente apprezzati. L’iniziativa ha portato tanti sorrisi e un gradito momento di serenità ai piccoli pazienti e ai loro genitori. Un bel momento, che i bambini e i ragazzi presenti in reparto hanno atteso con ansia e colto al volo, dimenticando per qualche tempo i loro problemi, entusiasti di poter conoscere personalmente, di fare qualche domanda e perché no di scattare almeno un selfie con i giocatori biancorossi protagonisti nel campionato di Serie B in corso.
I calciatori, disponibili come sempre si sono fatti trasportare subito dal coinvolgente entusiasmo dei bambini. Gadget, foto e autografi sono stati i regali più ambiti. Ancor più di quelli ricevuti direttamente dalle mani dei calciatori, che si sono dedicati anche ai bambini costretti a letto. Si riconferma e si consolida così il legame di collaborazione tra la società biancorossa e l’Ospedale di Bolzano, come è stato ribadito dai funzionari del nosocomio del capoluogo.
La dirigenza dell’Ospedale e il team della Pediatria hanno ringraziato ed hanno espresso la loro gratitudine a tutti i giocatori e allo staff dirigenziale dell’FC Südtirol che, appena le condizioni lo hanno permesso, hanno voluto anche quest’anno, dimostrare con questa azione la loro vicinanza ai piccoli ricoverati.
Ore 12.30 – Trento: Riguardo la sfida A.C. Trento 1921 – Calcio Padova, in programma sabato 8 aprile alle ore 14.30 presso lo stadio “Briamasco”, il Club comunica quanto segue:
– Il parcheggio individuato per la tifoseria ospite (che dovrà obbligatoriamente posizionarsi nella Tribuna Sud) è lo stallo “CTE – TRENTO EXPO” in via Bomporto, disponibile a partire dalle ore 12.00.
– Via Sanseverino verrà chiusa al traffico, nel tratto dal parcheggio Sanseverino sino alla rotatoria del Muse a partire dalle ore 13
– I cancelli dello stadio “Briamasco” apriranno alle ore 13.30
1. Indicazioni per raggiungere il parcheggio “CTE – Trento Expo” provendendo dall’A22:
– uscire dall’autostrada al Casello di Trento Sud e, alla rotonda, prendere la prima uscita e raggiungere la seconda rotonda dopo aver percorso il ponte sull’Adige
– uscire dalla rotonda e prendere la quinta uscita in direzione Trento Centro
– entrare in Tangenziale – Statale 12 e percorrere circa 2 chilometri
– imboccare l’uscita 4 e, alla rotonda, imboccare la 3a uscita
– all’incrocio svoltare a destra e prendere via Sanseverino
– procedere per circa 600 metri, sino alla successiva rotonda e poi imboccare la prima uscita, procedendo lungo via Monte Baldo sino a sino a Largo Prati e, alla rotatoria, imboccare la terza uscita
– procedere lungo via Veneto e svoltare subito a sinistra in via Bezzi, Percorrere via Giusti sino alla successiva rotatoria
– Imboccare la seconda uscita, procedere lungo via Rosmini, superare il cimitero (posto sulla propria sinistra) e, dopo l’incrocio con semaforo, svoltare a sinistra, imboccando via Bomporto dove è sito il parcheggio dedicato
2. Indicazioni per raggiungere il parcheggio “CTE – Trento Expo” provendendo da SS 47 (Statale della Valsugana) e SS 12 (Statale dell’Abetone)
– uscire dalla SS12 all’uscita 4 e procedere lungo via Sanseverino sino alla rotatoria Monte Baldo e imboccare la prima uscita
– procedere lungo via Monte Baldo sino a Largo Prati e, alla rotatoria, imboccare la terza uscita
– procedere lungo via Veneto e svoltare subito a sinistra in via Bezzi, Percorrere via Giusti sino alla successiva rotatoria
– imboccare la seconda uscita, procedere lungo via Rosmini, superare il cimitero (posto sulla propria sinistra) e, dopo l’incrocio, svoltare a sinistra, imboccando via Bomporto dove è sito il parcheggio dedicato
Una volta raggiunto il parcheggio dedicato, sarà obbligatorio seguire le indicazioni degli steward presenti in loco per raggiungere a piedi il settore dedicato (Tribuna Sud) dello stadio “Briamasco”.
Ore 12.00 – Triestina: Problemi in vista in infermeria per la Triestina, secondo il quotidiano “Il Piccolo” in edicola oggi. Ko Crimi: l’ecografia ha riscontrato una lesione importante al retto femorale, un infortunio per il quale non si prospetta un recupero in tempi brevi. La prossima settimana il giocatore andrà rivalutato alla luce di un altro esame, ma si può già dire che le speranze sono al massimo quelle di rimetterlo in campo per i play-out, tra un mese, non sicuramente prima. Un’assenza pesante dal momento che in questo momento, oltre a Gori, Lollo e Germano diffidati nello stesso settore, c’è anche Celeghin fuori. Ma proprio per quest’ultimo, almeno, le ultime notizie sono confortanti, visto che il giocatore è tornato ad allenarsi di buona lena. Volendo, potrebbe forse addirittura essere rischiato per uno spezzone di partita a Salò. Niente di buono dagli esami strumentali anche per Felici, seppure non nei termini così pesanti di Crimi. Il biondo esterno alabardato ha riportato una forte contusione alla coscia, una botta che ha provocato un ematoma e parecchio dolore al muscolo. Insomma è quasi certo che sabato Felici non sarà disponibile. Anche Matosevic è uscito malconcio dalla sfida di domenica scorsa al Rocco: il portiere ha riportato anch’esso una contusione alla gamba, ma per fortuna in maniera meno traumatica rispetto a Felici. Andrà valutato in questi giorni, ma almeno Matosevic dovrebbe farcela in vista di Salò.
Ore 11.20 – Trento: «Lo spareggio del 1980? Il Padova aveva al seguito tantissimi tifosi vista la concomitante festa del loro patrono, ma al mio calcio di rigore rimasero ammutoliti: fu un’esperienza bellissima. Io seguo e tifo ancora Trento: mi è rimasto nel cuore. Per me con il Padova arriverà un risultato positivo: la tradizione ci porta ad essere fiduciosi. La salvezza? I gialloblù si salveranno senza bisogno dei playout»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Trentino” da Rosario Parlato, ex calciatore del Trento che segnò il rigore decisivo nello spareggio del 1980 contro i Biancoscudati.
Ore 10.40 – Cittadella: «In questo momento ci manca qualcosa per tornare a vincere. Dobbiamo fare qualche cosa in più rispetto a quando prodotto nelle ultime uscite: è un periodo un po’ così, ma non parlerei di crisi del Cittadella. Un aspetto positivo ce lo siamo portati a casa dalla sfida con il Modena, e non può che giovarci a livello mentale: non abbiamo incassato gol, prestando molta attenzione nelle retrovie. Ci è invece mancata un po’ di personalità nelle giocate da centrocampo in su: potevamo osare qualcosa in più, e vale anche per noi difensori quando abbiamo ricevuto il pallone a metacampo. In qualche partita dovevamo fare certamente meglio, ripenso a Ferrara. In questo momento il pallone pesa, i punti sono tutti decisivi e non è facile giocare con la mente sgombra: con i tre punti fai strada, ecco che nella fase offensiva bisogna essere più decisivi. La prossima gara con il Parma? Secondo me questo tipo di sfide facciamo meno fatica nel prepararle rispetto ad altre. Meglio affrontare il Parma che non altre formazioni di pari classifica: spero di non sbagliarmi, ma lunedì potrebbe essere una giornata positiva per noi»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Federico Giraudo, terzino del Cittadella.
Ore 10.00 – Padova: «Dobbiamo inanellare almeno due vittorie di fila, perché da quando sono arrivato non ci siamo mai riusciti. E poi, cosa più importante, serve guadagnare la matematica qualificazione ai playoff: a quel punto potremmo giocare con la testa più sgombra e trarne benefici, anche perché ai playoff si azzera tutto e inizia un percorso nuovo. Di 17 partite che ho allenato ne ho perse solo due, quindi a conti fatti manca soltanto qualche successo casalingo in più che avremmo anche meritato per quanto espresso. Io credo che il vero Padova sia quello visto nel secondo tempo contro il Sangiuliano: devo ringraziare i tifosi che dopo un brutto primo tempo non hanno mugugnato ma ci hanno incitato anche al rientro dagli spogliatoi. Io personalmente ho vinto due campionati, e sogno di centrare il tris in una piazza così importante come Padova»: queste le dichiarazioni rilasciate alla trasmissione Supermercato su Telenuovo – e riportate sulle colonne de “Il Mattino di Padova” – da Vincenzo Torrente, allenatore del Padova.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Pergolettese-Vicenza (ore 20). PERGOLETTESE (3-5-2): Soncin; Tonoli, Arini, Piccinini; Bariti, Mazzarani, Artioli, Varas, L. Villa; Abiuso, Vitalucci. All. A. Villa. VICENZA (4-2-3-1): Iacobucci; Valietti, Pasini, Cappelletti, Bellich; Zonta, Ronaldo; Dalmonte, Stoppa Della Morte; Ferrari. All. Thomassen.
Mercoledì 5 aprile
Ore 23.00 – Serie B: Torna alla vittoria la Reggina, che batte il Perugia al Curi per 3-1 e fa un bel favore a Venezia e Cittadella. Con un successo gli umbri avrebbero infatti scavalcato le due venete, salendo a quota 37. Rimangono invece al quartultimo posto a quota 34, dietro a Cosenza (35) e a Venezia e Cittadella (36)
Ore 20.00 – Venezia: Nella mattinata di oggi, lo Stadio Pier Luigi Penzo ha ospitato ben 1350 fra studenti, docenti e appassionati in occasione delle finali del Trofeo Annarosa Sigalotti, ormai storico torneo fra le scuole superiori veneziane fra i più sentiti della città. Ad aggiudicarsi la quindicesima edizione della manifestazione è stato l’Istituto Superiore Algarotti, che ha superato Sarpi, Barbarigo e Benedetti Tommaseo per ricevere la coppa dalle mani di Roberto Sigalotti, fratello di Annarosa. Fra i premiati, l’istituto Benedetti Tommaseo ha conquistato la Coppa Fair Play, mentre i giovani Dario Bellizio (Barbarigo) e Tommaso Sambo (Algarotti) si sono distinti rispettivamente come Capocannoniere e Miglior Giocatore. Ha presenziato all’evento anche una delegazione della dirigenza del Venezia FC: in particolare, il Direttore Tecnico Cristian Molinaro ha personalmente premiato l’istituto Sarpi, classificatosi al secondo posto. A coronamento dell’iniziativa, dopo aver omaggiato ogni giocatore partecipante alle finali con una maglia del Venezia FC, a tutti gli studenti delle scuole coinvolte è stata data la possibilità di sottoscrivere la Venezia FC Supporters Card a titolo completamente gratuito.
Ore 19.20 – Vicenza: i convocati di Thomassen per la partita con la Pergolettese. Out Sandon, ancora infortunato
Ore 17.50 – Pordenone: Il Vescovo Monsignor Giuseppe Pellegrini ha incontrato oggi pomeriggio al centro De Marchi i calciatori e lo staff del Pordenone Calcio, portando loro e per loro tramite alle famiglie, ai ragazzi del Settore giovanile e a tutti i tifosi i migliori auguri di buona Pasqua. Per l’occasione a monsignor Pellegrini è stato donato un pallone autografato da tutti i ramarri.
Ore 15.40 – Verona: Oggi, mercoledì 5 aprile, allo Sporting Center ‘Paradiso’, i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: attivazione, lavoro tattico e partita. I giocatori Darko Lazovic, Diego Coppola e Ibrahim Sulemana hanno svolto un allenamento differenziato. Domani, giovedì 6 aprile, è in programma una seduta di allenamento mattutina.
Ore 14.45 – Trento: Prima fuori lista a Padova adesso incapace di incidere a Trento. Non si ferma la crisi di Giovanni Terrani – 5 presenze per ora in gialloblù – di cui ha parlato ai colleghi de Il Gazzettino il direttore sportivo Giorgio Zamuner. “Purtroppo non è riuscito ad incidere come mi aspettavo non perché non sia forte, ma perché ha pagato sette mesi di attività parziale al Padova. Ci avevano detto che si allenava con la squadra, in realtà non era così. Quando è entrato in forma ha avuto un piccolo stiramento che adesso ha smaltito, ma ha perso tre settimane di allenamento”.
Ore 14.35 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal difensore del Venezia Michael Svoboda: “Secondo me abbiamo fatto con il Como davvero un buon primo tempo, però potevamo fare anche di più. Alla fine è andato tutto bene, non potevamo iniziare meglio il secondo tempo. Eravamo concentrati a difendere la porta e per fortuna abbiamo preso solo un gol all’ultimo minuto. Adesso mi trovo bene con il mister, anche con lo staff, sono contento quando posso giocare. Ho preso più fiducia, mi sento pronto per giocare. In questo momento sappiamo tutti che servono solo i punti, quindi è vero che vogliamo giocare bene, però l’importante sono i punti. Dobbiamo andare su ogni contrasto al 100%, dare il massimo. Con la Reggina sarà una battaglia, come tutte le partite, però vogliamo prendere qualcosa lì. Giochiamo ancora per la salvezza, dobbiamo continuare a lavorare e giocare di partita in partita. Non è ancora finita, siamo ancora in zona salvezza, ci sono solo 2 punti, quindi non ne siamo ancora usciti da questa situazione. Vedremo tra qualche partita come siamo messi. Sono venuto quasi come un bambino nel calcio, ho giocato solo due anni da professionista e quando sono arrivato qua sono migliorato molto nel difendere, perché in Austria non c’è molta tattica. Ho avuto la fortuna di avere due o tre mister, come Zanetti e Vanoli, che mi hanno aiutato tanto. Secondo me sono cresciuto tanto, sono migliorato. Non sono ancora perfetto, giustamente, devo ancora migliorare a difendere, perché a volte non penso la situazione peggiore e devo migliorare. Dobbiamo continuare così, dobbiamo arrivare alla salvezza il prima possibile. Sappiamo che le altre squadre stanno vincendo e facendo punti, ma è normale. Sappiamo che dobbiamo continuare così e prendere punti. Io mi ricordo quella partita di Reggio Calabria di due anni fa, so cos’è successo, ma adesso è una partita completamente diversa. Il mister Inzaghi adesso è di là, sarà difficile. Secondo me nel calcio è sempre meglio quando hai compagni che hanno tanta qualità, perché impari tanto e il livello degli allenamenti è alto. Deve essere così. Io mi trovo tanto bene con i ragazzi e facciamo anche cose insieme. A me piace giocare in mezzo, centrale a tre, però questo non mi interessa. E’ importante giocare, mi sento pronto quando gioco. Penso alla squadra. Speriamo di vedere il mio nome tra i marcatori nelle prossime gare. Alla fine, però, questo non è importante. Nel calcio contano i punti, a me non interessa tanto chi segna. L’importante è far vedere il nostro spirito, alzare il livello. L’inizio non era buonissimo, non abbiamo giocato tanto bene e anche noi abbiamo sbagliato. Dobbiamo prendere anche noi giocatori le nostre responsabilità di ciò che è successo all’inizio, ma l’importante è la squadra. Abbiamo cambiato il mister e abbiamo iniziato a giocare bene. Ci mancavano solo i risultati, che ora stanno arrivando. La stagione, però, non è finita e dobbiamo fare ancora tanti punti per raggiungere la salvezza il prima possibile. Sto bene qui al Venezia, ho ancora un contratto di un anno e sto bene qui. Vedremo”.
Ore 13.20 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Dan Thomassen alla vigilia di Pergolettese-Vicenza: “Le vittorie portano autostima ma incide il modo in cui arrivano, valuto sempre la prestazione e atteggiamento di domenica supportati poi dal risultato. Domani? Dobbiamo assolutamente rimanere focalizzati sul presente. Non è una settimana con tre partite perché poi abbiamo qualche giorno in più, farò qualche considerazione ma non troppe. Rimango focalizzato sul presente e voglio continuità di prestazione. Ferrari? Sta bene e si sta allenando. Ho ribadito ai ragazzi l’importanza di chi entra a partita in corso. Anche su Sandon abbiamo avuto notizie positive, già ieri ha ricominciato ad allenarsi ma non ancora con il gruppo, starà fuori meno di quello che pensavamo. Cosa dovremo fare? Stiamo lavorando per fare qualcosa di straordinario, loro sono propositivi e domani ci aspetta una bella sfida”
Ore 11.10 – Vicenza: Firenze, 5 aprile 2023. In occasione della cinquantesima edizione della Coppa Italia, che martedì 11 aprile alle 20.30 allo stadio Menti vedrà sfidarsi L.R. Vicenza e Juventus Next Gen nella partita di ritorno per la finale serie C, Lega Pro in collaborazione con l’amministrazione comunale e le due società sportive organizza una serie di eventi ed attività pre-gara. Dalle 9 alle 13.30 il trofeo sarà esposto in Loggia del Capitaniato, in piazza dei Signori; alle 11 si terrà un breve momento istituzionale alla presenza dell’amministrazione comunale e del Segretario Generale della Lega Pro Emanuele Paolucci. Nel pomeriggio, dalle 16 alle 18 sarà possibile ammirare il trofeo in Largo Paolo Rossi, dove sarà allestito uno Sport Village, nel quale saranno organizzati giochi e attività per i più giovani a cura della società L.R. Vicenza.Alle 18.30, quindi, sempre in Largo Paolo Rossi, sarà presentata la finale di ritorno di Coppa Italia con uno scambio di maglie e maxi figurine Panini simbolico dedicato al grande ex dei due club, Paolo Rossi. Tra i presenti: la moglie di Paolo Rossi, Federica Cappelletti, e il figlio Alessandro, l’amministrazione comunale, il presidente della Lega Pro Matteo Marani, il presidente di L.R. Vicenza Stefano Rosso e il Football Teams Staff Coordination Manager di Juventus Gianluca Pessotto. Alle 20.30, infine, sarà possibile assistere alla finale di Coppa Italia tra L.R. Vicenza e Juventus Next Gen.
Ore 10.40 – Pordenone: Il Messaggero Veneto in edicola oggi parla della situazione del Pordenone: “Pordenone, il gol è un problema. La squadra segna poco, manca un bomber di alto profilo. La società alle prese con il ‘nodo’ Buna”. I tre paragrafi di cui consta il pezzo sono intitolati: “Burrai decisivo”, “Cercasi bomber” e “Il nodo direttore generale”. Quest’ultimo evidenzia che Lucia Buna è stata eletta consigliere regionale e per questo sta riflettendo sul suo futuro e sul suo ruolo dirigenziale in seno ai neroverdi. Nel trafiletto di spalla ‘le ultime’: “Sabato Stefani riavrà Dubickas con Candellone”.
Ore 09.30 – «Quella biancoscudata è una piazza difficile ma bella e non posso che avere ricordi positivi. Anche se l’ultima stagione non è andata come tutti speravamo: eravamo consapevoli che non sarebbe stato facile mantenere la B, però un po’ di confusione l’abbiamo fatta anche noi e purtroppo il Padova è tornato indietro. L’unico rammarico nonché dispiacere enorme è questo, ossia avere riportato dopo tanti anni il Padova nella categoria in cui dovrebbe stare e poi perderla subito. Però ho lavorato con assoluta serietà e trasparenza con quello che poteva fare la società in quell’annata. Quando mi ha chiamato il Trento mi è sembrata una bella sfida da cogliere. Nel girone di ritorno abbiamo fatto ventotto punti e saremmo terzi dietro Feralpi Salò e Virtus Verona: c’è stato un calo fisiologico perché quando tiri la carretta per tanto tempo con l’obiettivo di risalire la classifica, poi paghi un po’ dazio fisicamente e mentalmente, ma la squadra ha fatto un percorso importante e la ciliegina sulla torta è la salvezza diretta. Abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti e sabato arriva il Padova che è forte, anche se forse ha fatto un po’ meno di quello che poteva fare sulla carta. Però ha una rosa valida e con il cambio di allenatore ha trovato la quadra con un rendimento abbastanza costante, pur non avendo vinto tanto in casa dove magari ci si aspettava il salto di qualità definitivo. Comunque ha vinto in trasferta e ha perso poco, pertanto è un test importante nel quale anche noi abbiamo bisogno di fare punti»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Giorgio Zamuner, direttore sportivo del Trento.
Martedì 4 aprile
Ore 23.0o – A questo link l’editoriale settimanale del nostro direttore Dimitri Canello
Ore 20.00 – Südtirol: In relazione a quanto indicato dal responsabile sanitario dr. Marco Walter Cassago si comunica che il giocatore Luca Belardinelli, costretto a saltare la trasferta a Cagliari, ha riportato una lesione al retto femorale sinistro; si spera di recuperarlo per la gara con l’Ascoli. Il giocatore Mirko Carretta ha invece risolto i problemi di lombalgia ed è rientrato in gruppo.
Ore 19.30 – Vicenza: oltre 4.500 biglietti venduti questo pomeriggio nella fase di vendita libera e circa 8.800 i tifosi biancorossi già pronti a sostenere i nostri ragazzi in finale! Sono infatti, quasi esauriti i tagliandi a disposizione per i settori riservati ai nostri tifosi, in occasione della finale di Coppa Italia Serie C tra LR Vicenza e Juventus! Ancora poche decine i biglietti a disposizione per la gara in programma martedì 11 aprile, alle ore 20, allo stadio Romeo Menti. A causa dell’esaurimento dei tagliandi, la biglietteria presente presso LR Store, allo stadio Menti, non sarà più attiva per la vendita della gara. Eventuali ulteriori biglietti disponibili per i settori locali, attualmente riservati in prelazione all’organizzatore, verranno posti in vendita libera dalle ore 12 di martedì 11 aprile, esclusivamente sul sito https://sport.ticketone.it/seatmap/49235/90600526/lr-vicenza-vs-juve-next-gen.-finale-coppa-italia-serie-c
Ore 18.30 – Arzignano: Dopo Giacomo Parigi, anche Francesco Grandolfo si laurea: l’attaccante, classe 1992 e autore di sei reti in campionato, si è laureato in Scienze Motorie con una tesi dedicata a “L’importanza della forza nel calciatore moderno”. Il club veneto si è complimentato con il giocatore: “𝐂𝐨𝐧𝐠𝐫𝐚𝐭𝐮𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐃𝐨𝐭𝐭. 𝐆𝐫𝐚𝐧𝐝𝐨𝐥𝐟𝐨! La Famiglia Gialloceleste festeggia l’importante traguardo raggiunto dal nostro attaccante Francesco Grandolfo che ieri si è laureato in Scienze Motorie con una tesi dedicata a “L’importanza della Forza nel calciatore moderno”.
Ore 18.00 – Udinese: Tornano finalmente gli Udinese Summer Camp, l’appuntamento dell’estate atteso da centinaia e centinaia di ragazze e ragazzi, dai 6 ai 14 anni, che potranno vivere settimane di divertimento e crescita tecnica, confrontandosi da vicino con i tecnici qualificati di Udinese Calcio. Una full immersion calcistica per affinare il proprio bagaglio tecnico ma anche per crescere umanamente e vivere dinamiche di gruppo. Per tutti i portieri ci sarà un’attività specifica con allenatori dedicati. Oltre al lavoro sui campi non mancheranno i momenti di gioco e svago con tante ed attività ed iniziative speciali riservate agli scritti.
Quest’anno i camp si terranno a Udine nel Centro Sportivo Bruseschi, nelle seguenti settimane:
– 12/17 giugno 2023
– 19/24 giugno 2023
– 26 giugno / 1° luglio 2023
Ore 17.25 – Triestina: Arrivano le decisioni del giudice sportivo dopo l’ultimo turno di campionato. Ennesima multa alla Triestina. Ecco le motivazioni: “€ 400 TRIESTINA A) per avere i suoi sostenitori, presenti nella Curva Furlan, causato un ritardo di 3 minuti circa sull’orario di inizio della gara per il fumo causato dall’accensione di fumogeni; B) per avere i suoi sostenitori, presenti nella Curva Furlan, intonato cori oltraggiosi nei confronti delle Istituzioni dello Stato, al 22° minuto della gara, per due volte, e al 70° minuto per una volta. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 25, comma 3, C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti, considerate le misure previste e poste in essere in applicazione dei modelli organizzativi attuati ex art. 29 C.G.S. (r. Arbitrale, r. proc. fed., r. c.c.)”.
Ore 17.15 – Venezia: Nel comunicato settimanale del giudice sportivo c’è anche una multa al Venezia dopo l’ultimo turno di campionato: Ammenda di € 1.000,00: alla Soc. VENEZIA per avere, al 47° del secondo tempo, lanciato nel recinto di giuoco un fumogeno; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS”. Squalificato per un turno anche Domenico Frare (Cittadella) e Alessandro Celli (Südtirol)
Ore 17.00 – Vicenza: Il bomber del Vicenza Franco Ferrari ha rilasciato un’intervista a DAZN e questi sono i principali temi trattati: “Il record di gol? Volevo superarlo e ora sono contentissimo e ora speriamo di continuare così. La vittoria carica in vista della coppa? Certo, ora aspettiamo il ritorno, per noi la coppa è importante e vedremo cosa accadrà. Per noi è importante così come per la società, anche perché guadagneremmo l’approdo ai playoff come se fossimo terzi in classifica. Il nostro campionato? Ci siamo complicati la vita da soli, siamo una squadra molto aggressiva e contro il Trento ci siamo ritrovati e ora dobbiamo continuare a lavorare. Le difficoltà ci sono state, in tante partite cominciavamo bene e poi andavamo sotto. Ora vogliamo concludere al meglio con i playoff che per noi sono importantissimi, tutti vogliono salire. Speriamo di fare con tanta aggressività il finale in modo da farlo diventare positivo. Il mio rapporto con Vicenza? È molto bello, ho trovato tante cose positive qui, anche il cibo. Ti senti un po’ italiano? Un po’ si anche perché i miei nonni lo sono ed è da otto anni che sono qui. Andresti nella nazionale italiana? Magari. In quale città sono stato meglio? A Firenze per la cultura, a Pescara sono stato da Dio perché c’era il mare e quell’anno era fenomenale. L’obiettivo stagionale? Priorità è andare in B, dopo vengono le cose personali. Una canzone che rappresenta questo Vicenza? Un po’ di rock perché ci dobbiamo caricare per la finale con il sogno promozione. Ti senti pronto per la serie A? È il mio sogno, attualmente ci sono altri ritmi, ma spero di poterci arrivare
Ore 16.45 – Verona: Le principali dichiarazioni di Maurizio Setti alla Gazzetta dello sport nell’edizione odierna
LA CITTÀ. «Mi dispiace di essere stato capito poco, probabilmente ho sbagliato nella comunicazione e il fatto di non vivere la città mi ha penalizzato. Ho portato tanti giocatori e diversi dirigenti che poi hanno fatto carriera; loro sono andati via, io invece sono sempre rimasto».
I GIOCATORI. «Tanti calciatori sono passati da Verona e sono affezionato a tutti. Iturbe è stata una mia grande soddisfazione: lo volevano tutti, poi si è smarrito perchè ha perso l’umiltà. Sono legato a Luca Toni, aveva intrapreso anche un percorso dirigenziale. Ha un grande cuore. Rrahmani mi sta piacevolmente sorprendendo, titolare nella squadra che sta vincendo lo scudetto».
LA SALVEZZA. «Io e la squadra crediamo ancora nella salvezza, in fondo ci sono ancora trenta punti in palio. Le cessioni sono state necessarie, non si può tenere chi vuole andare via. In questa stagione tante cose sono andate storte: infortuni, dirigenti che sono andati via, un allenatore come Cioffi che non è stato capito, qualche acquisto non all’altezza e alcuni giocatori che non sono abituati alla pressione della bassa classifica. Qualche partita l’abbiamo persa immeritatamente, ma quando si mette in mezzo la sfortuna…».
IL FUTURO. «Al Verona tengo tantissimo, noi possiamo dare molto alla città e la città può dare molto a noi. Ci sono tante voci su tante società, io resto anche in caso di Serie B».
Ore 15.50 – Venezia: Stangata su Paolo Vanoli dopo l’ultimo turno di campionato. Il tecnico era stato espulso per doppia ammonizioni e aveva perso le staffe dopo il cartellino rosso, trattenuto a stento dai componenti della panchina. Per lui due turni di squalifica e 10mila euro di multa: “ESPULSI SQUALIFICA PER DUE GIORNATE EFFETTIVE DI GARA ED AMMENDA DI € 10.000,00 VANOLI Paolo (Venezia); doppia ammonizione; per avere inoltre, alla notifica del provvedimento di espulsione, entrando sul terreno di giuoco, contestato con veemenza la decisione arbitrale e, successivamente, mentre abbandonava il recinto di giuoco, rivolto un’espressione gravemente insultante all’Arbitro”
Ore 15.40 – Verona: Arrivano le decisioni del giudice sportivo dopo l’ultimo turno di campionato: “Ammenda di € 5.000,00: alla Soc. HELLAS VERONA per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, intonato cori beceri nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria, percepiti da tutti i collaboratori della Procura federale posizionati nelle varie parti dell’impianto”.
Ore 14.00 – Serie C: Dopo l’ultimo turno di campionato e il posticipo di ieri fra Renate e Lecco vinto dalla formazione di Foschi per 2-0, si delinea la nuova classifica del girone A del campionato di Serie C
GIRONE A
Primo Posto: FERALPISALO’ 65
Playoff:
PRO SESTO 60
PORDENONE 59
LECCO 58
L.R. VICENZA 54
VIRTUS VERONA 51
PADOVA 50
RENATE 49
ARZIGNANO VALCHIAMPO 49
NOVARA 48
Pergolettese 47 (ai playoff in caso di conquista della Coppa Italia del Vicenza)
Juventus Next Gen 46
Pro Patria 46
Trento 42
Pro Vercelli 42
Playout:
SANGIULIANO CITY 41
MANTOVA 39
ALBINOLEFFE 37
TRIESTINA 35
Retrocessa: PIACENZA 31
Ore 12.00 – Trento: «In queste ultime partite stiamo faticando molto, e non siamo più riusciti a trovare la via della rete. Come squadra possiamo solo continuare a lavorare per cercare di migliorare il prima possibile quest’aspetto. Non dobbiamo però commettere l’errore di abbatterci: sono sicuro che riusciremo a sbloccarci quanto prima. Spero di tornare a segnare presto, così da riuscire ad aiutare ancora di più i miei compagni. La classifica non ci fa stare sereni: siamo vicini ai playout, e questo ovviamente non ci fa piacere. Ci mancano ancora tre finali e vogliamo fare di tutto per ottenere più punti possibili. In queste ultime gare abbiamo avuto un calo fisiologico, probabilmente dovuto alla grande rincorsa che abbiamo dovuto fare nel girone di ritorno. Sabato dovremo scendere in campo con la giusta fame, così da tornare a conquistare i tre punti»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Trentino” da Cristian Carletti, attaccante del Trento.
Ore 11.30 – Cittadella: «Dovevamo ripartire con il piede giusto dopo la sosta, sono contento di aver contribuito all’obiettivo con la mia prestazione. Sono felice quando faccio buone prestazioni e aiuto il Cittadella: quando faccio bene il “mio”, sono contento. A Modena non siamo riusciti a fare il colpo, ma il punto in trasferta non è malaccio: quando non si vince, l’importante è non perdere, soprattutto in questa fase del campionato, molto delicata. Ogni punto sarà importantissimo e pesante. La fase difensiva è andata bene, tutti si sono comportati egregiamente, i centrali hanno fatto un paio di interventi decisivi, risolvendo situazioni intricate, ma se non la butti dentro non fai tanta strada: è importante tenere bene in fase difensiva, però davanti occorrono i gol dei nostri attaccanti. La salvezza? Sarà una battaglia sino alla fine: le partite diventeranno sempre più difficili, le squadre saranno sempre più chiuse e tutti proveranno a sbagliare il meno possibile, ma noi siamo pronti»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Elhan Kastrati, portiere del Cittadella.
Ore 11.00 – Venezia/Cittadella: «Questa squadra ha fatto un percorso preciso, iniziato dal momento in cui ha cambiato allenatore. Da quando è arrivato Vanoli sono mutati, equilibri, tattica, uomini: non è stata una cosa immediata, si è sviluppata nell’arco di alcuni mesi, con alcuni momenti molto difficili, come quello dopo la sconfitta interna contro il Südtirol, ma la società ha avuto il merito di tenere duro, di non cambiare ancora allenatore e di puntare decisa su Vanoli e i risultati adesso si vedono. Sono convinto che alla fine questo Venezia si salverà: ora in campo si vede uno spirito di squadra ritrovato. I tifosi? Quando dico che il Venezia ha compiuto un percorso, mi riferisco anche al legame ritrovato con la tifoseria. Era a pezzi, a inizio stagione, c’era un tutti contro tutti che era deleterio per il gruppo e per il lavoro di chi dirigeva. È cambiato il direttore sportivo, è cambiato l’allenatore, adesso si stanno facendo le cose giuste e i risultati arrivano. Penso che sia il Venezia che il Cittadella dovranno lottare fino alla fine. L’errore che non deve commettere il Venezia è quello di mollare, perché non ha ancora fatto nulla e si fa presto a tornare dentro le sabbie mobili. Il Cittadella non credo corra questo rischio, perché è abituato a lottare e conosce la categoria a menadito»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Giuseppe Pillon.
Ore 10.30 – Venezia: Questo il messaggio consegnato in questi minuti alla nostra redazione dal presidente del Venezia Duncan Niederauer:
“È stato un vero piacere stare con i ragazzi e i tifosi a Venezia in questi ultimi giorni. Sabato abbiamo giocato una grande partita: siamo stati uniti, aggressivi e veloci.
Mi associo a quanto detto da Candela: i giocatori sentono il sostegno dei tifosi e lo apprezzano più di quanto possiate immaginare. L’energia durante la partita è stata grande e ho avuto modo di incontrare molti tifosi durante la passeggiata da Sant’Elena a via Garibaldi dopo la partita. Il loro sostegno è stato evidente.
Nella seconda parte del campionato abbiamo conquistato 13 punti su 15 contro Benevento, SPAL, Brescia, Ascoli e Como. Dobbiamo continuare il nostro percorso in questa maniera, pensando ad una gara per volta.
Sono anche orgoglioso di come sta giocando la nostra squadra Primavera – un altro buon risultato contro una squadra molto agguerrita come il Parma – e altrettanto orgoglioso della nostra squadra femminile, che ho potuto veder vincere facilmente domenica. Saremo entusiasti di vederle giocare una semifinale di Coppa Italia, alla fine del mese.
Infine, ho avuto l’opportunità di vedere la nostra nuova sede, che presto sorgerà sul terreno del Taliercio. Non vediamo l’ora di invitare i nostri sponsor, i nostri sostenitori e i media nel nostro nuovo quartier generale nella tarda primavera.”
Ore 09.30 – Pordenone: «Questa squadra, Burrai a parte, non ha grande personalità. Riesce a dare il meglio solo quando è spinta con grande calore dal popolo neroverde, come è successo nelle ultime gare al “Tognon”. Se avessimo giocato sempre a Fontanafredda avremmo sicuramente qualche punto in più. Giocare a Lignano, soprattutto ultimamente, era come essere fuori casa. Ho sbagliato io a non accettare subito il trasferimento al “Tognon”. Pensavo che la serie B avrebbe attirato l’interesse dell’intera regione, ma non è stato così. Ora a Fontanafredda i ragazzi sentono tutto il calore che c’è nei loro confronti e reagiscono di conseguenza»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Mauro Lovisa, presidente del Pordenone.
Lunedì 3 aprile
Ore 18.20 – Venezia: Continua a funzionare la cura Paolo Vanoli in casa Venezia. Da quando l’ex tecnico dello Spartak Mosca infatti la squadra lagunare viaggia a una media da play off e si è riportata fuori dalla zona rossa anche se per la salvezza servirà continuare così visto il solo punto di vantaggio sul Cosenza sedicesimo. Meglio del Venezia nelle ultime 19 partite hanno fatto infatti solo le prime della classe: Genoa (38), Frosinone (36), Bari e Sudtirol (33), Pisa (31) e Cagliari (30), il Venezia invece è a quota 27 punti da quando Vanoli è in panchina al pari di Palermo, Como e Perugia, con quest’ultimi che però hanno una gara da recuperare. Numeri che fanno ben sperare nel rush finale per la permanenza in cadetteria come riporta La Nuova di Venezia e Mestre.
Ore 16.45 – Venezia: Il tecnico del Venezia Paolo Vanoli intervenuto nel corso di Tutti Convocati su Radio 24 è tornato a parlare dell’espulsione subita contro il Como da parte dell’arbitro Marco Serra e della sua reazione rabbiosa, da molti paragonata a quella di José Mourinho contro lo stesso arbitro di qualche settimana fa: “Era una partita che sentivamo tanto, a volte si chiede collaborazione e in quel momento lì il quarto uomo poteva aiutare Serra in quella piccola mia richiesta, che forse poi è diventata un po’ eccessiva, perché mi sono arrabbiato. – continua Vanoli – Cosa gli ho detto? Di ammonire il portiere del Como perché continuava a perdere tempo. Dopodiché non so cosa abbia riferito all’arbitro che è arrivato e mia ha subito dato il cartellino senza dirmi niente. Servirebbe più collaborazione e più buon senso”
Ore 15.45 – Virtus Verona: “C’è da fare i complimenti ai nostri avversari perchè nel primo tempo sono partiti forte, abbiamo fatto fatica a prendere le misure. Eravamo molli sui contrasti, con il modulo non riuscivamo ad andarli a prendere. Portavamo i mediani troppo alti e facevamo fatica. Nella ripresa siamo venuti fuori, li abbiamo messi in difficoltà. la Pro Sesto non ha mai tirato in porta quindi credo che il risultato di parità sarebbe stato più giusto. Sono contento per il gol fa sempre piacere, lo cerco ma dispiace per aver perso. Questa partita ci insegna che se stacchi un attimo la spina, la partita può ribaltarsi rapidamente. La nostra forza è stata sempre la concentrazione, forse è mancata oggi subendo gol in contropiede”. Queste le dichiarazioni di Carlo Faedo rilasciate dopo il gol segnato alla Pro Sesto e la sconfitta di ieri della Virtus Verona
Ore 15.15 – Virtus Verona: “La Pro Sesto è una bella squadra, nei primi venti minuti ci hanno messo in difficoltà, poi ci sono stati i due gol e il pareggio è stato sostanzialmente giusto. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio noi, però non siamo riusciti a fare gol mentre loro sì e la differenza sta lì. Probabilmente ho sbagliato modulo nel primo tempo, nella ripresa col 4-2-3-1 abbiamo rischiato un po’ e siamo stati più aggressivi, ma nel complesso è stata una bella partita che abbiamo provato a vincere. La sconfitta ci sta, ora pensiamo alla prossima”. L’obiettivo play-off rimane sempre alla portata: “Ci sarebbe piaciuto arrivare quarti e saltare un turno play-off ma ora è un po’ più difficile, anche se non è detto che sia un vantaggio entrare più avanti, perché sei fermo e giochi contro squadre che hanno già il ritmo partita”. Queste le dichiarazioni di Luigi Fresco dopo la sconfitta subita con la Pro Sesto che ha interrotto una striscia di 11 partite senza sconfitte per la Virtus Verona
Ore 14.45 – Pordenone: Storica soddisfazione per il Settore giovanile del Pordenone. La squadra Under 14 ha conquistato l’accesso alla fase nazionale del campionato – mai successo prima in questa categoria – dopo il secondo posto finale della fase triveneta. L’aritmetica qualificazione è maturata ieri dopo la vittoria per 8-2 sul Sudtirol B (Gjeci 3, Rajouani 2, Bianchet, Cecchini, Zanatta), mentre l’avversaria per la piazza d’onore, l’Hellas Verona, ha pareggiato 1-1 con la capolista Padova. Il girone si è quindi concluso con questa classifica: Padova 62 punti, Pordenone 58, Hellas Verona 56, Cittadella 41, LR Vicenza 40, Udinese 29, Sudtirol A 26, Trento 21, Venezia 20, Triestina 11, Sudtirol B, Arzignano 8. Il Pordenone di mister Giulio Geremia ha collezionato 19 vittorie (di cui 10 consecutive), 1 pareggio e 2 ko. 96 i gol realizzati, 33 quelli subiti. Capocannoniere neroverde (e del campionato) Delis Gjeci, autore di 37 reti. Nella fase nazionale il Pordenone – team “Gruppo Scudo” – sarà inserito in un girone con Padova e due formazioni della Lombardia. Il sogno neroverde, quindi, continua. Il Settore giovanile del Pordenone vanta una tradizione importante, nella storia recente, di soddisfazioni nazionali. Da ricordare gli scudetti Under 17 2017/18 e 2018/19, la finale Under 16 2017/18 e lo scudetto Under 19 femminile 2021/22.
Ore 14.00 – Arzignano: Queste le dichiarazioni rilasciate da Giuseppe Bianchini dopo Pro Vercelli – Arzignano: “Abbiamo perso e ci sta. La Pro ha fatto valere le motivazioni forti che aveva e noi dovremo riprendere a lavorare come abbiamo sempre fatto. Ci siamo fatti sorprendere dal loro avvio e abbiamo preso gol subito, complicando tutta la partita. Bravi loro, però noi ci abbiamo messo del nostro. Poi l’abbiamo anche ripresa, creando situazioni pericolose così come la Pro poteva andare sul 2-0 nell’occasione del rigore parato da Pigozzo. Nel secondo tempo si è giocato poco, siamo stati un po’ troppo frenetici”
Ore 09.30 – «Ci sono sfuggiti i tre punti ma sapevamo che sarebbe stata una partita equilibrata: abbiamo cercato di non perderla perché il beneficio di evitare la sconfitta sarebbe stato molto più importante del punto ottenuto. Visto l’equilibrio del campionato le sconfitte vanno accettate ancor di più per poter immediatamente ripartire. La prossima sfida a Bolzano? Speriamo di poter avere a disposizione tutti gli effettivi, soprattutto quelli del reparto offensivo anche se il rientro di Fasolo è quasi impossibile, e nelle prossime ore capiremo qualcosa in più in merito all’entità dell’infortunio di Ouro. La motivazione sarà sicuramente forte, perché è nei momenti difficili che riemerge l’impeto per ottenere il massimo. Bisogna sempre ricordare che ci sono state già parecchie situazioni quest’anno nelle quali i ragazzi hanno dimostrato grande spirito di reazione e di personalità, non deve sfuggire l’aspetto che questo è un campionato molto equilibrato nel quale viene richiesto ulteriore sacrificio e propensione a stringere i denti: tutte le partite sono difficili. Sono certo che ci sarà questo equilibrio sino all’ultima giornata perché tutte le squadre lottano per raggiungere un obiettivo e questa è stata, e sarà, la bellezza del girone»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Antonio Andreucci, allenatore dell’Union Clodiense.
Domenica 2 aprile
Ore 23.15 – Treviso: Niente Cunico in conferenza stampa al termine della straripante vittoria per 6-1 contro la Robeganese. Al suo posto il direttore sportivo del Treviso Alberto Briaschi. Queste le sue dichiarazioni: “Loro sono una squadra che non smette mai di giocare, hanno questa caratteristica lì e devo dire che sono stati bravi i ragazzi a rimanere sul pezzo. Adesso, da qui alla fine, sono tutte partite fondamentali. Sappiamo che abbiamo ancora tre finali e dobbiamo affrontarle nel miglior modo possibile. Dobbiamo essere un gruppo mentale, perché adesso la preparazione ce l’hanno tutti. Quel che è stato fatto è stato fatto, più che altro è una questione mentale. Ma le caratteristiche per stare lì ce le abbiamo. Il mister non è venuto perché è stremato dal caldo e almeno così ogni tanto vedete qualche faccia nuova (ride ndr.)”.
Ore 22.45 – Cittadella: “Il Modena è una squadra che segna tanto e subisce anche tanto. Non so se i due 0-0 siano causali, nel secondo tempo abbiamo sofferto un po’ di più, ma ci teniamo stretti questo punto. E’ una partita che si è giocata tanto sulle seconde palle, secondo me siamo stati bravi a tenere e se non si può vincere bisogna accettare anche di pareggiare. Fino a qualche partita fa avevamo 5 punti di vantaggio sulla zona calda, se non dai continuità rischi di essere recuperato. Ci sono tante squadre invischiate nella lotta per non retrocedere, ci sarà da battagliare fino alla fine”. Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini rilasciate dopo Modena-Cittadella
Ore 18.25 – Triestina: Queste le dichiarazioni di Augusto Gentilini rilasciate oggi in conferenza stampa dopo Triestina – Piacenza: “È stata una gara tosta sotto l’aspetto fisico. Voglio ringraziare i miei ragazzi perché per l’ennesima volta hanno tirato fuori gli attributi. Il nostro pubblico è stato eccezionale dal primo minuto fino alla fine. Penso che oggi abbiamo raccolto meno del dovuto, anche se non è stata la miglior Triestina. Crimi? Ha avuto un risentimento durante il riscaldamento, non so ancora quando rientrerà. Abbiamo concesso un po’ di spazio e ci hanno punito subito, dobbiamo mettere più concentrazione. Contro il Piacenza non era facile perché era una partita fondamentale per tutte e due le squadre. Paganini? È normale che qualche giocatore dopo tante partite abbia una giornata no, lui è importante per noi. Gori? L’ho cambiato per non rischiare di rimanere in 10”
Ore 18.10 – MODENA – Avanti a piccoli passi verso l’obiettivo. Il Cittadella strappa un punto a Modena e continua la lotta per evitare i playout. Prima occasione al 13′ con un tiro dalla distanza di Crociata che viene deviato in corner da Gagno. Al 22′ cross di Falcinelli e conclusione a botta sicura di Magnino che viene respinta in angolo da Kastrati. Il Modena insiste e un minuto dopo costruisce una nuova doppia occasione. Cross di Tremolada e colpo di testa di Silvestri che Kastrati riesce a respingere, poi sulla ribattuta arriva Armellino ma il portiere granata è ancora attento e sventa la minaccia. La migliore chance del primo tempo capita al 33′ ad Antonucci, che si trova solo davanti a Gagno ma non riesce a centrare lo specchio. Fioccano le occasioni: al 39′ il Modena protesta per una trattenuta in area di rigore, ai danni di Falcinelli ma l’arbitro lascia proseguire. Dopo un rapido check, il Var conferma la decisione di Perenzoni. In apertura di ripresa il Modena batte un colpo: al 12′ punizione di Tremolada che viene respinta da Kastrati. Il Cittadella soffre e non tira più in porta. Al 31′ è ancora il Modena a rendersi pericoloso: da posizione defilata Giovannini sferra un tiro che viene respinto in angolo da Kastrati.
MODENA-CITTADELLA 0-0
Modena (4-3-2-1) Gagno; Oukhadda, Silvestri, Pergreffi, Renzetti (81′ Ponsi); Magnino, Gerli, Armellino (81′ Duca); Tremolada (72′ Giovannini), Falcinelli; Strizzolo (66′ Diaw). A disposizione: Seculin, Ferrarini, Coppolaro, De Maio, Ponsi, Panada, Mosti, Ionita, Duca, Giovannini, Diaw. All. Tesser
Cittadella (4-3-1-2) Kastrati; Salvi, Perticone, Frare, Giraudo; Vita (66′ Asencio), Branca (66′ Pavan), Mastrantonio (59′ Carriero); Crociata; Maistrello (80′ Lores Varela), Antonucci (80′ Magrassi). A disposizione: Maniero, Del Fabro, Embalo, Mattioli, Pavan, Carriero, Danzi, Lores Varela, Donnarumma, Asencio, Magrassi. All. Gorini
Arbitro: Sig. Daniele Perenzoni di Rovereto (Assistenti Sergio Ranghetti di Chiari e Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia, quarto uomo Edoardo Gianquinto di Parma, Var e Avar Paolo Valeri di Roma 2 e Matteo Gariglio di Pinerolo)
Ammoniti: Frare, Vita, Branca, Magrassi, Crociata
Note: 10.418 spettatori (di cui 181 ospiti)
Ore 17.00 – SESTO SAN GIOVANNI – Si ferma a undici la striscia vincente della Virtus Verona, che cade nel finale a Sesto San Giovanni e vede sfumare, almeno per il momento, il sogno di poter raggiungere il quinto posto, vista la contemporanea vittoria del Vicenza. La partita inizia al piccolo trotto, poi al 23′ c’è una prima grande occasione per la Pro Sesto: Gerbi appena entrato al posto di D’Amico libera dentro l’area Sgarbi, che manda incredibilmente a lato da ottima posizione. Ma la Pro Sesto passa al 33′. Tiro di Capelli deviato sui piedi di Bianco, che calcia un rigore in movimento e batte Giacomel con un destro potentissimo. La Virtus non si perde d’animo e prova a risalire la corrente. Al 10′ della ripresa ecco il pareggio: lo firma Faedo, che di testa su azione d’angolo di Danti scolpisce l’1-1. La Virtus ci crede e al 33′ colpisce un clamoroso palo con Nalini a Del Frate battuto. Ma nel finale arriva la beffa, confezionata da Gerbi, che con una bellissima girata fulmina Giacomel e spinge ancora in alto la Pro Sesto
PRO SESTO – VIRTUS VERONA 2-1
Reti: 33’ Bianco (PS), 55’ Faedo (V), 91′ Gerbi
Pro Sesto: Del Frate, Gattoni, D’Amico (22’ Gerbi), Capelli, Radaelli, Sgarbi, Bianco, Giubilato, Suagher (74’ Marzupio), Corradi, Toninelli. All. Castellazzi
Virtus Verona: Giacomel, Cella, Tronchin (81’ Fabbro), Daffara, Danti (67’Nalini), Manfrin, Ruggero (46’ Vesentini), Lonardi, Gomez (66’ Talarico), Faedo, Casarotto (87’ Kristoffersen). All. Fresco
Arbitro: Centi di Terni
Ore 16.50 – BUSTO ARSIZIO – Si ferma allo Speroni di Busto Arsizio la corsa promozione del Pordenone. I Ramarri, che non vanno oltre il pareggio, con la contemporanea vittoria della Feralpisalò adesso dovranno sperare soltanto nei playoff per cercare di tornare in Serie B. Poche emozioni nel primo tempo: al 26′ destro alto di Benedetti su sviluppo da corner. Al 32′ sinistro di Nicco alto sopra la traversa. Il Pordenone fa densità offensiva, ma non trova mai i corridoi giusti per colpire l’avversario. Al 42′ punizione di Burrai e spizzata di Candellone: blocca Del Favero. A inizio ripresa cambia Stefani, che inserisce Magnaghi per Pinato. Al 19′ 19′ destro da fuori di Burrai, si salva Del Favero in corner. AL 24′ insiste il Pordenone alla ricerca del vantaggio: Del Favero questa volta neutralizza il sinistro di Magnaghi. Ma è un fuoco di paglia. Nel finale è la Pro Patria a rendersi più pericolosa. Al 45′ destro di Nicco sul fondo, poi altre due occasioni potenziali mancate per errori negli ultimi sedici metri. Per il Pordenone un pomeriggio triste, ormai bisogna pensare solo a centrare il secondo posto e ai playoff.
PRO PATRIA-PORDENONE 0-0
PRO PATRIA (3-5-2): Del Favero; Vaghi, Lombardoni, Boffelli (10′ pt Molinari); Piran (38′ st Vezzoni), Nicco, Fietta, Ferri, Ndrecka; Pitou (25′ st Stanzani), Castelli (38′ st Chakir). A disp.: Mangano, Molinari, Sportelli, Brignoli, Rossi, Citterio, Gavioli. All. Vargas.
PORDENONE (4-4-2): Festa; Bruscagin, Negro, Ajeti, Benedetti; Zammarini (25′ st Deli), Torrasi (42′ st Pirrello), Burrai, Pinato (1′ st Magnaghi); Piscopo (25′ st Palombi), Candellone (25′ st Edera). A disp.: Martinez, Gallo, Andreoni, Giorico, La Rosa, Gucher, Ingrosso, Destito. All. Stefani
ARBITRO: Virgilio di Trapani, assistenti Centrone di Molfetta e Monaco di Termoli. Quarto ufficiale Canci di Carrara.
NOTE: ammoniti Piran, Pitou, Molinari, Nicco, Negro, Benedetti, Deli, Ajeti e Ferri. Angoli 0-8. Recupero: 4′ pt, 4′ st.
Ore 16.45 – VERCELLI – A Vercelli la Pro batte 1-0 l’Arzignano e raffredda gli entusiasmi giallocelesti dopo la vittoria al Menti contro il Vicenza. Pronti via e al 1′ Laribi propone un mancino che non lascia scampo a Pigozzo e porta in vantaggio i bianchi. Passano tre minuti e Molnar la tocca di mano causando un rigore: dagli undici metri va Laribi ma Pigozzo para. La squadra di Bianchini fatica a reagire e l’unica occasione è di Fyda all’86′ con un colpo di testa che finisce a lato di poco. Nonostante il ko l’Arzignano rimane in zona playoff
Ore 16.33 – TRIESTE – Gli alabardati pareggiano in rimonta contro il Piacenza e continuano a sperare nella salvezza. Al Nereo Rocco finisce 1-1. Partita accesa già nei primi minuti di gara, gli ospiti si rendono pericolosi subito al 1′, tiro-cross di Parisi che per poco non beffa Matosevic, bravo a distendersi e a deviare in out la sfera. La Triestina ci prova al 25′, punizione di Tavernelli che non inquadra la porta di poco, due minuti più tardi sempre il numero 16 alabardato lascia partire il destro dalla lunga distanza, miracolo di Rinaldi che in tuffo intercetta il pallone e salva il risultato. Il Piacenza nei minuti finali del primo tempo sfiora il vantaggio, Plescia grazia gli alabardati e sbaglia clamorosamente un rigore in movimento. Nella ripresa arriva il goal che gela il Nereo Rocco, Chierico gonfia la rete da pochi passi e porta in vantaggio gli emiliani. Al 56′ Cosenza lascia i suoi in 10 e viene espulso per doppia ammonizione. All’82’ l’occasione più importante degli alabardati, Malomo stacca bene di testa, palla che si stampa sul palo e torna sulle braccia di Rinaldi. Gli ospiti finiscono addirittura in 9 all’85’ per l’espulsione di Accardi. Triestina che sfrutta al meglio il doppio uomo in più e all’87’ trova il meritato pareggio, destro angolato di Piacentini che non lascia scampo a Rinaldi.
Ore 16.25 – PADOVA – Alla fine è arrivata: il Padova centra la prima vittoria casalinga del 2023 battendo 2-0 il Sangiuliano. Il primo tempo è tutto di marca lombarda, con i gialloverdi che intorno al decimo minuto sfiora due volte il gol prima con Fusi e poi con Volpicelli, ma le loro conclusioni vengono rispettivamente respinta e alzata sopra alla traversa da Donnarumma. Nella ripresa la musica cambia, con il Padova che dopo otto minuti trova il vantaggio: azione caparbia di Vasic, che recupera palla e serve d’esterno Bortolussi, che di tacco trafigge Grandi. Al minuto 73 il raddoppio: Vasic viene atterrato in area, e dal dischetto Liguori non sbaglia. I Biancoscudati sfiorano anche il tris con Cretella, il cui diagonale termina sul palo: il Sangiuliano non riesce a reagire, e i tre punti vanno al Padova.
PADOVA-SANGIULIANO 2-0
Marcatori: Bortolussi (Pd) al 8′ st, Liguori (Pd) su rigore al 28′ st
PADOVA (4-3-3): Donnarumma; Belli, Valentini, Delli Carri, Crivello; Vasic, Radrezza (dal 29′ st Cretella), Franchini (dal 1′ st Dezi); Liguori (dal 29′ st Jelenic), Bortolussi, Cannavò (dal 1′ st Russini). All. Torrente
SANGIULIANO (4-3-3): Grandi; Zanon, Alcibiade, Bruzzone (dal 30′ st Fall), Serbouti; Fusi, Metlika, Morosini (dal 34′ st Floriano); Volpicelli (dal 30′ st Cogliati), Miracoli, Salzano. All. Gautieri
Arbitro: Dario Madonia di Palermo (Dell’Orco-Romano). Quarto uomo Daddato
Ammoniti: Delli Carri, Morosini, Metlika, Fusi, Belli
Minuti di recupero: pt 1′, st 5′
Ore 16.23 – VICENZA – Dopo un mese da incubo il Vicenza batte 2-0 il Trento e ritrova entusiasmo in vista della finale di Coppa, i gialloblù invece sentono il fiato sul collo della zona rossa che si avvicina. Thomassen schiera una difesa con scelte quasi obbligate e a centrocampo punta sulla rapidità di Greco mentre davanti Rolfini gioca dal 1′ per qualche acciacco di Ferrari. Dall’altra parte Tedino sceglie la formazione “tipo” con Desplanches che si mostra per la prima volta ai tifosi del Vicenza, proprietario del suo cartellino. Nei primi minuti il Lane cerca di rispondere alle critiche dei tifosi che invitano i biancorossi ad avere “dignità” e soprattutto tramite Dalmonte e Zonta crea profondità e si porta più volte in avanti: al 12′ Zonta crossa in mezzo dalla destra e trova la testa di Rolfini ma l’incornata dell’ex attaccante dell’Ancona viene respinta da Desplanches. Il Trento non rimane a guardare, al 19′ Pasquato crossa in messo dove Carletti compie una girata che costringe Iacobucci a rifugiarsi in corner. Il Lane torna però subito ad alzare il baricentro e al 22′ Stoppa va in discesa sulla destra, mette palla in mezzo dove trova Begic che con un rigore in movimento insacca la porta di Desplanches per il vantaggio biancorosso. Il Trento fatica a contenere gli esterni del Vicenza e al 31′ è ancora Stoppa a scappare lungo la destra e questa volta serve Rolfini che conclude in porta ma trova un Desplanches prodigioso che nega il raddoppio ai biancorossi. Al 37′ il Vicenza rischia di farsi male da solo con un erroraccio di Cappelletti che svirgola male e favorisce Carletti il quale viene però ipnotizzato da Iacobucci. Il primo tempo si conclude con il Vicenza avanti meritatamente per il gioco espresso e al rientro in campo Tedino rivoluziona la squadra sostituendo Ballarini, Sangalli e Attys con Garofalo, Damian e Petrovic ma la prima azione degna di nota è di marca vicentina con Dalmonte che al 56′ viene servito al limite dell’area da Stoppa e lascia partire un tiro che finisce sopra la traversa. L’inerzia offensiva biancorossa comincia a diminuire così al 60′ Thomassen effettua un doppio cambio e sostituisce Rolfini e Begic con Ferrari e Della Morte; passano due minuti e Cappelletti si lascia scappare Sipos che arriva nei pressi di Iacobucci, la palla viene conquistata da Bellich che per un soffio non commette un autogol. Come nella più classica delle situazioni, dal possibile gol del pareggio arriva invece il raddoppio del Vicenza: al 63′ Dalmonte si trova in posizione defilata e con un destro potente e preciso piazza la sfera all’incrocio dei pali. A questo punto la squadra di Thomassen potrebbe giocare con più tranquillità ma al 74′ la coppia Pasini-Cappelletti rischia di combinare un altro pasticcio ma Di Cosmo non è bravo nel concludere a rete e sciupa l’occasione. Nonostante il doppio vantaggio il Vicenza non abbassa il ritmo e all’82′ il tecnico danese manda in campo anche Giacomelli per Dalmonte e proprio il numero dieci va più volte in avanti alla ricerca del tris che però non arriva e il match si chiude con il ritorno alla vittoria del Lane dopo quattro turni di digiuno mentre il Trento vede avvicinarsi la zona playout su cui mantiene un solo punto di margine.
VICENZA – TRENTO 2-0
Marcatori: 21’ pt Begic, 19’st Dalmonte
VICENZA (4-2-3-1): Iacobucci; Valietti, Pasini, Cappelletti, Bellich; Zonta, Greco; Dalmonte (36’st Giacomelli), Stoppa (25’st Ronaldo) (25’st Oviszach), Begic (15’st Della Morte); Rolfini (15’st Ferrari). A disposizione: Confente, Brzan, Ndiaye, Corradi, Cavion, Mion, Scarsella, Mores. Allenatore: Dan Thomassen
TRENTO (4-3-1-2): Desplanches; Di Cosmo, Ferri, Vitturini, Fabbri; Ballarini (1’st Damian), Suciu, Sangalli (1’sr Garofalo); Pasquato (28’st Galazzini); Carletti (15’st Sipos), Attys (6’st Petrovic). A disposizione: Marchegiani, Terrani, Tommasi, Simonti, Semprini.
Allenatore Bruno Tedino
NOTE: Ammoniti: Fabbri, Sangalli, Petrovic. Recupero 1+4. Totale presenze 7356 (6.000 abbonati e 160 ospiti). Totale incasso: 52.744
Ore 14.32 – BOLOGNA – L’Udinese cade a Bologna, i rossoblu si impongono per 3-0 e annientano i bianconeri. Il Bologna passa subito al 3′, bolide dai 30 metri di Posch che spedisce la sfera sotto la traversa, nulla da fare per Silvestri. I rossoblu dieci minuti dopo, trovano il secondo goal con Moro, destro dal limite dell’area di rigore, che non lascia scampo a Silvestri. L’Udinese risponde con Zeegaler, colpo di testa che supera Bardi ma non Posch, il difensore si avventa sul pallone e prontamente salva tutto sulla linea. Nei minuti finali del primo tempo i bianconeri si rendono nuovamente pericolosi, tiro a giro di Beto che sfiora l’incrocio dei pali. Nei primi minuti del secondo tempo, Barrow mette in cassaforte i 3 punti, l’attaccante rossoblu segna un rigore in movimento e da pochi passi gonfia la rete. Da lì in poi non succedono grandi occasioni particolari e la formazione di Sottil non riesce a trovare spazi per incidere; prestazione deludente dei bianconeri che dopo la super vittoria contro il Milan non riescono a ripetersi. Continua invece il momento magico verso l’Europa per il Bologna di Thiago Motta.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Bologna-Udinese (ore 12.30). BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Soumaoro, Lucumi, Lykogiannis; Schouten, Moro; Orsolini, Ferguson, Kyriakopoulos; Zirkzee. All. Thiago Motta. UDINESE (3-5-2): Silvestri; Ehizibue, Bijol, Masina; Ebosele, Pereyra, Arslan, Lovric, Udogie; Beto, Success. All. Sottil
Sabato 1 aprile
Ore 23.25 – Verona: Dopo il ko contro la Juventus, il tecnico del Verona Marco Zaffaroni ha parlato ai microfoni di DAZN: “La prestazione mi ha soddisfatto, era quello che era stato chiesto ai ragazzi. Gli avevo chiesto di giocare per non farsi dire nulla a partita finita. La squadra ha fatto un’ottima gara, poi ci è mancata la gestione degli ultimi metri, un po’ di qualità e le scelte giuste nell’ultimo passaggio. È quello che stiamo ricercando e che ti può consentire di pareggiare, quando i presupposti per segnare li hai creati”.
C’è stata una flessione nell’ultimo periodo. Perché?
“Dobbiamo andare avanti per la nostra strada. La cosa più difficile è quella di riuscire a stare concentrati su noi stessi. È complicato, sei condizionato dalla classifica, siamo a -5, -4, -6 e questo aspetto dà particolarmente fastidio. Dobbiamo avere la capacità di guardare solo noi stessi, i nostro miglioramenti e le nostre cose. Quando fai un percorso come il nostro è logico che periodi così si devono mettere in conto e dobbiamo farli durare il meno possibile, invertendo il trend. La cosa fondamentale è mantenere la concentrazione su noi stessi. Da qui in poi conterà l’aspetto nervoso più che quello tecnico-tattico. Questa sarà la chiave per l’obiettivo”.
Come vede la squadra?
“Stanno lavorando bene, questo mi rende fiducioso. Questa squadra è reduce da anni di grandi campionati, in questo momento deve esserci un’abitudine a giocare gare diverse che il Verona ha giocato l’anno scorso. Sono gare che ti impegnano molto nell’aspetto nervoso, non puoi sbagliare e dobbiamo abituarci”.
Ore 22.35 – VERONA – Ancora uno stop per il Verona, che perde a Torino contro la Juventus e vede sempre più lontana la salvezza. Sconfitta di misura, quella gialloblù, ma non priva di elementi positivi. Resta l’enorme difficoltà a segnare, che prosegue anche con l’avanzamento di Duda sulla linea dei trequartisti. Inizia bene il Verona, ma al 3′ il tiro di Duda è troppo centrale e viene sventato facilmente da Szczesny. Il Verona insiste e Depaoli al 14′ sfiora il palo. La Juventus piano piano esce dal guscio: prima una punizione di Cuadrado, poi soprattutto il palo di Danilo ancora su punizione deviata. Nel finale altra chance per Cuadrado e si vede pure Gaich, senza esito però il suo tentativo. Nella ripresa al 12′ il vantaggio bianconero: Miretti serve sulla trequarti Locatelli, che a sua volta dà il pallone in area a Kean. Controllo dell’attaccante e palla alle spalle di Montipò. Girandola di cambi e il Verona perde quota: alla mezzora un brutto errore di Duda spalanca la strada a Di Maria, tiro smorzato parato da Montipò. Al 37′ il Verona va vicino al pareggio: bellissimo spunto da fuori area di Terracciano, che trova sulla sua strada un ottimo e attento Szczesny. Finisce così, nonostante la buona volontà gialloblù. La permanenza in Serie A è sempre più una chimera.
JUVENTUS-HELLAS VERONA 1-0
Rete: 55′ Kean
Juventus (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cuadrado (dal 65′ Kostic), Fagioli, Barrenechea (dal 46′ Miretti), Locatelli, De Sciglio; Kean (dal 60′ Vlahovic), Milik (dal 60′ Di Maria)
A disposizione: Pinsoglio, Perin, Alex Sandro, Rugani, Soulé, Iling-Junior
Allenatore: Massimiliano Allegri
Hellas Verona (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Magnani, Ceccherini (dal 66′ Cabal); Faraoni (dall’81’ Terracciano), Tameze, Veloso (dal 66′ Verdi), Depaoli (dal 66′ Doig); Duda, Lasagna (dal 77′ Ngonge); Gaich
A disposizione: Perilli, Ravasio, Braaf, Abildgaard, Kallon
Allenatore: Marco Zaffaroni
Arbitro: Matteo Marchetti (Sez. AIA di Ostia Lido)
Assistenti: Damiano Di Iorio (Sez. AIA di Vco), Vittorio Di Gioia (Sez. AIA di Nola)
NOTE. Ammoniti: Depaoli, Gaich, Kean.
Ore 18.30 – Il Campodarsego conquista una vittoria di assoluto peso e prestigio: battendo 1-0 in trasferta l’Union Clodiense capolista, la formazione di mister Masitto continua a rosicchiare punti alle formazioni impegnate nella lotta playoff, e ora si porta a due punti dal terzo posto del girone C, agguantando in classifica l’Adriese fermata sul pari. Al “Ballarin” decide la rete di Buongiorno, una pregevole azione nata all’inizio del secondo tempo sugli sviluppi della ripresa del gioco.
In avvio, la gara di Chioggia parte in maniera molto nervosa, le due squadre sentono l’importanza della gara e in campo lo si avverte. Tanto che la prima vera occasione, se così si può definire, arriva al 25′ sul destro di Aliù, che viene però murato da Perez sul più bello – encomiabile, il difensore biancorosso nello scendere in campo con una mascherina sul volto dopo il colpo subito contro il Cjarlins. Al 37′ il primo squillo della squadra di Masitto, che ci prova Buongiorno, e poi replica un minuto dopo con Orlandi, senza trovare lo specchio. Al 39′ la formazione di Andreucci va in rete con Rossi ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Si va all’intervallo in parità, ma la gara si sblocca quando, sul calcio d’inizio della ripresa, i biancorossi attuano lo schema che risulterà vincente: palla a Prevedello che crossa, palla prolungata di tacco da Rivi e colpo di testa risolutivo di Buongiorno, è 0-1. La Clodiense accusa il colpo e i biancorossi insistono: al 13′ Alluci ci prova su invito di Prevedello, ma viene chiuso da Zecchin; al 18′ Buongiorno si incunea in area e viene atterrato, l’arbitro lascia correre. Dopo una punizione alta di Michelotto (24′), i padroni di casa ci riprovano con Serena (35′) e poi al 40′ con Calabrese. Nel finale grande agonismo, ma l’ultima, uscita sicura di Boscolo sull’ennesimo lancio lungo dei padroni casa chiude la gara: finisce in gloria per il Campodarsego.
UNION CLODIENSE-CAMPODARSEGO 0-1
UN. CLODIENSE: Zecchin, Nalesso, Gning, R. Serena (19′ st Calabrese), Munaretto, Cuomo, Tognoni (34′ st Minicucci), Vecchione (9′ st Padovan), Aliù, F. Serena, Ouro (11′ pt Rossi, 9′ st Duse).
A disposizione: Bragato, Calcagnotto, Salvi, Ferrara.
Allenatore: Andreucci.
CAMPODARSEGO: Boscolo Palo, Oneto, Girardello (12′ st Negrin), Buratto, Perez (12′ st Guitto), Farabegoli, Rivi (17′ st Michelotto), Alluci (36′ st Vitetta), Buongiorno, Orlandi (41′ st Bertazzolo), Prevedello.
A disposizione: Minozzi, Cupani, Cocola, Marini.
Allenatore: Masitto.
Arbitro: Arcidiacono di Acireale.
Reti: 1′ st Buongiorno.
Note: ammoniti Perez, R. Serena, Vecchione, Girardello, Farabegoli, Duse, Minicucci, Masitto (all. Campodarsego) e Calabrese. Calci d’angolo 4-2. Recupero 3′ e 6′.
Ore 17.50 – Triestina: In vista della trentacinquesima giornata di campionato Triestina-Piacenza, in programma domani allo stadio “Nereo Rocco” con calcio d’inizio alle 14:30, l’allenatore alabardato Augusto Gentilini ha convocato i seguenti giocatori:
PORTIERI: 1 Mastrantonio, 23 Matoševic, 22 Pozzi
DIFENSORI: 13 Ciofani, 4 Galliani, 2 Ghislandi, 3 Malomo, 26 Masi, 33 Piacentini, 31 Rocchetti, 74 Sarzi Puttini
CENTROCAMPISTI: 28 Celeghin, 25 Crimi, 99 Felici, 14 Germano, 5 Gori, 20 Lollo, 17 Lovisa, 19 Paganini, 24 Pellacani, 7 Tessiore
ATTACCANTI: 11 Adorante, 9 Mbakogu 18 Minesso, 16 Tavernelli
Giocatori non convocati: Filippo Iacovoni, Salvatore Pezzella
Giocatori Diffidati: Marco Crimi, Luca Paganini, Matteo Piacentini, Yuri Rocchetti
Ore 17.00 – Südtirol: “Questo punto vale molto in ottica playoff, fa capire che la mia squadra è disposta al sacrificio. I miei sono stati bravi, ho ragazzi stupendi che hanno dimostrato di non mollare mai. Io sogno, come sognano tutti: la salvezza l’abbiamo fatta, non capisco perché non puntare ai playoff da giocare poi da protagonisti”. Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli a Skysport dopo Cagliari-Südtirol
Ore 16.30 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Paolo Vanoli rilasciate dopo la bella e importante vittoria sul Como di oggi al Penzo: “Ho visto un grande Venezia e in parte me lo aspettavo, perché in queste due settimane abbiamo lavorato veramente bene. Non è facile giocare a calcio quando c’è un obiettivo così delicato, siamo andati in svantaggio meritatamente. Abbiamo fatto un gran risultato davanti a un pubblico stupendo che ci sta aiutando. Dobbiamo essere più scaltri in area, quando si è acceso ci ha dato una grossa mano. L’espulsione? Sono andato dal quarto uomo a dirgli che il portiere del Como perdeva soltanto tempo. Da lì il quarto uomo si è offeso, ha chiamato l’arbitro e mi ha espulso”
Ore 16.02 – Cagliari-Sudtirol 1-1. CAGLIARI – Tra Cagliari e Südtirol termina con un pareggio. Gli altoatesini centrano così il loro 12esimo risultato utile consecutivo. Confermandosi al terzo posto, in attesa che il Bari giochi la propria partita. Dopo 12 minuti il Cagliati passa in vantaggio: Mancosu prende la mira e in semirovesciata batte Poluzzi. Prontera, dopo aver convalidato, la annulla a causa di un fuorigioco di Lapadula. Al 23′ i padroni di casa si rendono nuovamente pericolosi. Questa volta è Zappa ad impegnare Poluzzi. Il portiere biancorosso, però, non si fa sorprendere e devia in calcio d’angolo. Preludio alla rete sarda che arriva qualche minuto più tardi. Questa volta Lapadula è caparbio e respingere in rete una corta respinta del portiere bolzanino. Il Cagliari passa e l’Unipol Domus esplode. Il Südtirol si riorganizza e negli ultimi istanti di prima frazione, va a centimetri dal pareggio. Rover trova Odogwu che si presenta davanti a Radunovic. Il portiere locale è bravo nel respinge in tuffo alla propria sinistra. Nella seconda frazione le squadre ci provano con continuità. All’81’ Luvumbo va vicino al 2-0 ma la palla si spegne di poco alla destra di Poluzzi. Il definitivo pareggio si concretizza all’84’ quando Larrivey trasforma il calcio di rigore che Protera assegna, dopo il controllo del Var, per un tocco di mano in area sarda. Termina 1-1. Poluzzi e compagni compiono un’altra piccola impresa in questo meraviglioso campionato.
Cagliari-Südtirol 1-1
RETI: 30′ Lapadula, 86′ Larrivey (rig.)
CAGLIARI (4-3-1-2): Radunovic; Zappa, Dossena (88′ Falco), Obert, Azzi; Nandez (71′ Kourfalidis), Makoumbou, Lella (60′ Deiola); Mancosu (71′ Luvumbo); Prelec (71′ Altare), Lapadula. A disposizione: Aresti, Ciocci, Barreca, Di Pardo, Goldaniga, Viola. Allenatore: Claudio Ranieri
SUDTIROL (4-4-2): Poluzzi; Curto (82′ Larrivey), Zaro, Masiello, Fiordilino (70′ Pompetti); De Col, Siega (45′ Schiavone), Celli (54′ Lunetta), Rover; Mazzocchi (45′ Casiraghi), Odogwu. A disposizione: Minelli, Berra, Vinetot, Cissè, Eklu, Davi, Giorgini. Allenatore: Pierpaolo Bisoli
AMMONITI: 25′ Mazzocchi, 42′ Azzi, 48′ Fiordilino, 51′ Celli, 63′ Dossena, 85′ Zappa
Ore 16.00 – Venezia-Como 3-2: VENEZIA – Al Penzo il Venezia non fallisce il turno casalingo, piega 3-2 il Como e si allontana dalla zona rossa. Nel primo tempo gli arancioneroverdi dominano letteralmente il gioco ma all’8′ si trovano ad inseguire per la rete di Da Cunhã che sigla il tap-in vincente dopo che Svoboda aveva sventato la prima conclusione. Il Venezia prova a rialzarsi subito e all’11’ Johnsen calcia in porta ma Odenthal devia in corner. Al 19′ è ancora Johnsen ad essere pericoloso con un’incornata su cross di Zampano ma la sfera colpisce la traversa. La squadra di Vanoli continua ad orchestrare belle azioni di gioco, Johnsen e Pohjanpalo si trovano spesso nei pressi della porta lariana e al 44′ proprio l’attaccante finlandese si trova sui piedi un rigore in movimento che viene però respinto dalla difesa del Como. A pochi istanti dal duplice fischio Carboni mette palla al centro dove trova Candela che sfugge a Ioannou e di mancino gonfia la rete per il pareggio del Venezia. Nella ripresa è un monologo lagunare: il Como rimane letteralmente negli spogliatoi, al 48’ Milanese aggancia un cross di Johnsen e con un tiro al volo ribalta il risultato. Passano solo due minuti e Pohjanpalo chiude con un gol una bella azione in compagnia di Johnsen e sigla il tris che gela il Como. A questo punto il Venezia cerca di amministrare i due gol di vantaggio con Vanoli che impartisce indicazioni dalla tribuna per un’espulsione conseguente a proteste dopo il raddoppio. L’arbitro assegna quattro minuti di recupero e Al 91′ Gabrielloni sugli sviluppi di un corner va di testa e mette in rete il gol del 3-2 ma è ormai troppo tardi per agguantare il pareggio così grazie a questa vittoria il Venezia tocca quota 36 e ha un punto di vantaggio sulla zona playout.
VENEZIA-COMO 3-2
Marcatori: Da Cunha all’8′, Candela al 45′ pt; Milanese al 3′, Pohjanpalo 5′, Gabrielloni al 45′ st.
VENEZIA (3-5-2): Joronen; Svoboda, Ceppitelli, Carboni; Candela, Milanese (dal 33′ st Pierini), Tessmann, Ellertsson, Zampano; Pohjanpalo (dal 28′ st Novakovich), Johnsen (dal 18′ st Cheryshev). A disposizione: Bertinato, Neri, Redan, Modolo, Ciervo, Cheryshev, Jonsson, Sverko. All. Vanoli.
COMO (3-5-2): Gomis; Odenthal, Scaglia, Binks (dal 9′ st Parigini); Vignali (dal 26′ st Da Riva), Da Cunha, Bellemo, Faragò (dal 26′ st Gabrielloni), Ioannou; Cerri (dal 9′ st Mancuso), Cutrone (dal 26′ st Blanco). A disposizione: Vigorito, Cagnano, Iovine, Chajia, Canestrelli, Arrigoni, Pierozzi. All. Longo.
Arbitro: Serra di Torino.
NOTE – Espulsi: Vanoli al 45′ pt. Ammoniti: Novakovich, Scaglia. Angoli: 6-1.
Ore 15.30 – Trento: “Sarà una partita molto difficile, perché affronteremo una delle squadre più forti del girone. Sono troppo esperto per farmi trarre in inganno dal momento negativo del Vicenza, compagine attrezzata dal punto di vista tecnico e con una struttura significativa. Come arriviamo a questa sfida? Bene, dopo una proficua settimana di allenamenti, durante la quale i ragazzi hanno lavorato sodo, come sempre del resto, preparando il match con molta attenzione e cura del dettaglio. Servirà una prestazione di grande umiltà e sacrificio, con la volontà d’ “infastidire” i nostri avversari e “sporcare” le loro giocate ma, allo stesso tempo, dovremo avere il coraggio di proporre gioco e creare occasioni. Il contesto sarà certamente molto bello, perché non capita tutti i giorni – in questa categoria – di giocare davanti ad un pubblico così caldo e numeroso, ma io non vedo l’ora di vedere e sentire i nostri meravigliosi tifosi che domani saranno al “Menti” per sostenerci. A loro, senza dimenticare tutti quelli che ci seguiranno da casa e hanno questi colori nel cuore, vogliamo dedicare i nostri sforzi. Anzi, lo sforzo lo faremo assieme a loro, perché il nostro pubblico gioca sempre assieme a noi!”. Le parole di mister Bruno Tedino alla viglia di L.R. Vicenza – Trento
Ore 14.51 – Fine primo tempo delle partite delle 14: Cagliari – Südtirol 1-0, Venezia Como 1-1
Ore 14.20 – Treviso: Per allungare ancor di più in classifica da Portomansuè e Calvi Noale, ferme a quota 62 punti. Per ipotecare una promozione in Serie D tanto voluta quanto cercata. Un +4 in classifica che lascia ben sperare, ma che allo stesso tempo incute timore. Il sorpasso degli avversari era stato a un passo in seguito alla sconfitta interna proprio con il Portomansuè. Poi, la grande reazione a Camposanpiero con il Borgoricco. Domani pomeriggio, alle ore 15.30, la possibilità di mantenere le distanze o chissà, di allungarle, contro la Robeganese Fulgor Salzano, ultimissima in classifica e ormai retrocessa in Promozione. Mancano pochissime partite al gong finale e i punti iniziano a farsi pesanti. Guai a farsi trovare impreparati. Il tecnico biancoceleste Enrico Cunico lo sa: di seguito tutti i convocati per la partita di domani. Assenti Masoch e Mosca. Il primo è ancora infortunato, il secondo è squalificato.
PORTIERI: Casella, Fiorenzato, Lombardi
DIFENSORI: Busatto, Boscolo Berto, Salviato, Shukolli, Severgnini, Ghiraldo
CENTROCAMPISTI: Boron, De Poli, Malagò, Marinello, Marcolin, Stefani, Soncin, Simeoni
ATTACCANTI: Sottovia, Guccione, Posocco
INDISPONIBILI: Masoch
SQUALIFICATI: Mosca
Ore 14.05 – Pordenone: “Quella di domani sarà una gara impegnativa. Affronteremo un avversario che ha voglia di rivalsa. Noi dovremo essere all’altezza, sia mentalmente che fisicamente. Sarà una partita maschia, di categoria nella quale non potremo mancare a livello di intensità. L’ultima vittoria ci ha dato fiducia. Ma in questo momento occorre continuità. Domani dovremo riproporre la partita di lunedì. Non esistono partite impossibili né facili” queste le parole di Mirko Stefani alla vigilia della gara contro la Pro Patria.
Ore 13.45 – Padova: Queste le dichiarazioni di Vincenzo Torrente rilasciate in conferenza stampa all’Euganeo prima della rifinitura a porte chiuse prima di Padova – Sangiuliano City: “Domani è una partita da non sbagliare, sarà un match fondamentale come anche le prossime. Il Sangiuliano in attacco ha giocatori importanti come Miracoli, hanno qualità ma noi dobbiamo pensare di fare una grande prestazione per cercare di vincere. Abbiamo bisogno di ritrovare la vittoria in casa, vogliamo regalare una soddisfazione ai nostri tifosi. Dezi? Sarà convocato ma non è ancora al meglio così come Curcio e Jelenic. Zanchi e Ceravolo sono out. Mi aspetto una squadra che si chiuderà e ripartirà in partenza, dovremo stare attenti. Cretella? è normale avere alti e bassi durante la stagione, è sicuramente un ragazzo valido di prospettiva. I nostri tifosi sono un valore aggiunto, abbiamo bisogno del loro supporto, dobbiamo riconquistare la loro fiducia. Ci manca la continuità di risultati, mi auguro di trovarla al più presto. Vogliamo entrare nei playoff è il nostro obiettivo, dopodiché potremo giocarcela con chiunque. Penso che il nostro girone sia il più difficile di tutti”.
Ore 13.35 – Udinese: “La sosta porta sempre un’interruzione dei ritmi – comincia così l’intervista l’allenatore bianconero – ma è anche vero che ne abbiamo approfittato per recuperare giocatori in termine di infortuni e condizione fisica. Avevamo molti giocatori in Nazionale ed abbiamo lavorato in dieci, ma questo penso sia un problema comune. Abbiamo comunque svolto una buona settimana, individualizzando gli allenamenti. I ragazzi hanno lavorato bene e la squadra, da inizio settimana, ha lavorato con grande concentrazione e con una bella atmosfera. L’obiettivo principale è andare a Bologna a fare risultato.” Sottil analizza gli avversari: “il Bologna è una squadra scorbutica, di qualità. Dobbiamo fare una partita molto intelligente tatticamente ed ordinata. Mi aspetto una gara combattuta con due squadre che giocano a calcio. È una squadra che difende compatta, da quello che abbiamo visto e per i numeri, conquista pochi palloni nella metà campo avversaria. È inoltre una squadra manovriera che gioca a palla bassa. L’arma vincente sarà l’ordine tattico, la pazienza e l’intelligenza nel muoversi con o senza palla. Anche nell’uno contro uno sono pericolosi, con Orsolini e Barrow. L’abbiamo preparata come secondo me doveva essere preparata. L’importante è andare in campo consapevoli di poter fare male a tutti e consapevoli delle nostre forze. Vogliamo continuare assolutamente questo momento positivo.” “Dispiace non essere in panchina, mi manca un pezzo. Luca per me è un collaboratore ed amico da tanti anni, su di lui non ha alcun tipo di dubbio. Però mi dispiace molto non essere vicino ai ragazzi e vivere la partita. La squalifica va accettata e fa parte del gioco. Dall’alto vedrò meglio la gara – scherza Sottil L’allenatore bianconero fa il punto della situazione su alcuni giocatori della rosa: “su Bijol eravamo preoccupati nell’immediato, ma siamo stati rassicurati subito dopo da lui. Masina sta bene, ha avuto una ricaduta muscolare: con lui, lo avevo già detto, abbiamo forzato il rientro, consapevoli che sarebbe potuto accadere e lo ringrazio per la sua disponibilità. Come sempre domani farò le ultime considerazioni e schiererò la miglior formazione possibile. Walace – continua Sottil – per caratteristiche fisiche e tecnico/tattiche è insostituibile. Però abbiamo all’interno della rosa giocatori duttili, intelligenti e che sanno giocare a calcio. Lovric e Tolgay hanno fatto sia il play che il mediano a due, quindi le soluzioni ci sono. Dobbiamo essere bravi a capire che dobbiamo giocare sempre con la nostra identità e adattarci alle caratteristiche dei giocatori che nell’insieme metterò in campo. Come dicevo prima, sono convinto che i ragazzi faranno una grande prestazione.”
Ore 12.30 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Dan Thomassen alla vigilia di Vicenza-Trento: “Situazione delicata? Abbiamo poco tempo a disposizione, non siamo riusciti a fare bene con l’Arzignano e ci proveremo domani, voglio alzare il livello di intensità anche in allenamento. Per me passa tutto da lì. La squadra ha bisogno di una scintilla, per me non è così lontana, nessuno regala niente e dobbiamo guadagnarcela sul campo: dobbiamo trasformare ogni evento positivo in una scintilla. Sandon si è aggiunto agli indisponibili per un risentimento nella zona del pube, si è fermato martedì. Non sono abituato a cercare alibi. Scarsella è tornato fra i convocati è da martedì si è integrato completamente in gruppo. Perchè questa squadra non vince da troppi anni? Non lo so, non ho nemmeno il tempo per analizzarlo. Perché provi il 4-2-3-1 e poi fai il 4-3-3 in partita? Perché ritengo che la squadra possa fare entrambi i sistemi e non cambiano tantissimo le dinamiche. Il Trento? Ha cambiato diversi giocatori a gennaio con un’identità ben chiara e domani vedremo che approccio avranno alla gara, resto convinto che dobbiamo pensare a noi prima di tutto. Cosa dirai ai ragazzi? Passa tutto attraverso la fase di non possesso. La Curva ha detto che si è vergognata della prestazione di domenica scorsa, cosa pensa la squadra? Ha sicuramente subìto la sconfitta con l’Arzignano”
Ore 12.00 – Padova: «Padova è una realtà di primissimo piano, una tra le più ambite in Italia e nella quale ogni allenatore vorrebbe starci. Affrontiamo una squadra importante, una delle più forti del girone, e allenata da un tecnico come Vincenzo Torrente che stimo molto, per cui dobbiamo essere attivi per tutta la durata della partita senza concederci distrazioni di alcun genere. In questo momento siamo usciti dalla zona play out, ma la strada verso la salvezza è ancora lunga e piena di ostacoli a cominciare dal Padova. Il gruppo fa tanti sacrifici e tutti si allenano sempre al massimo, sono molto contento di come la squadra lavora»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Carmine Gautieri, allenatore del Sangiuliano.
Ore 11.20 – Padova: «Questo Padova può ripetere il miracolo che abbiamo fatto noi vincendo i playoff? Io glielo auguro: negli ultimi due anni ha avuto una dose straordinaria di sfortuna, e questa stagione ricalca un po’ quella che ho vissuto io ma con la fortuna che l’ingresso ai playoff è allargato a molte più squadre. Basta veramente poco per far svoltare un’annata, e quando arrivano i playoff tutto può cambiare: i giocatori forti ci sono, e spesso nel calcio l’anno giusto arriva quando meno te l’aspetti. Bortolussi mi somiglia? Mi hanno chiamato molti amici di Padova per dirmelo: gli auguro di segnare tanto. Il segreto? Padova è una piazza esigente come altre, basta non farsi buttare a terra dalle critiche quando il gol non arriva e reagire sempre con un pizzico di cattiveria in campo, che non è mai un difetto»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Mattino di Padova” da Massimiliano Varricchio, ex attaccante Biancoscudato.
Ore 10.00 – Le probabili formazioni di Como-Venezia (ore 14)
COMO (3-5-2): Gomis; Odenthal, Scaglia, Binks; Vignali, Da Cunha, Bellemo, Arrigoni, Ioannou; Cerri, Cutrone. All. Longo
VENEZIA (3-4-1-2): Joronen; Hristov, Ceppitelli, Carboni; Candela, Milanese, Tessmann, Zampano; Cheryshev; Pohjanpalo, Novakovic. All. Vanoli
Venerdì 31 marzo
Ore 23.05 – Union Clodiense: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico dell’Union Clodiense Antonio Andreucci, alla vigilia della sfida di domani pomeriggio tra i granata e il Campodarsego: “A Campodarsego sono stato diversi anni, quindi il ricordo è positivo. Molte persone con cui ho lavorato sono ancora là e sono in ottimi rapporti. Domani, però, come sempre, saremo avversari e ognuno cercherà di vincere la partita al massimo delle possibilità. Il nostro obiettivo è quello di andare in campo e di fare più punti possibili a partire da domani. E’ una bella sfida, con un avversario che si propone. Noi siamo una squadra che ha fatto una lunga rincorsa, ma i ragazzi li ho visti molto motivati, li ho visti preparare bene la gara, per cui sono molto fiducioso. Noi abbiamo giocato sabato scorso, loro sono stati fermi: vedremo sul campo queste dinamiche, che poi si esprimono sempre durante il gioco. Vedremo se sarà stato un vantaggio restare fermi, oppure lo sarà stato dare continuità di prestazione e avere più ritmo partita. I ragazzi si sono allenati bene, abbiamo valutato insieme la partita di sabato scorso. Sicuramente c’è voglia di fare un passo in più, per cui bisogna avere la fiducia nei ragazzi, che possano costruire domani una prestazione migliore di quella che hanno fatto con il Villafranca. Il Campodarsego è una squadra che si propone, che ha degli ottimi valori. Questo è un campionato molto equilibrato. Noi dobbiamo stare attenti a giocar bene ogni situazione che si verifica in campo. Oltre alle due assenze per squalifica, sono tutti disponibili e tutti possono far parte dei venti che vanno dentro”.
Ore 23.02 – Verona: L’attaccante dell’Hellas Verona, Cyril Ngonge ha parlato al portale olandese La Derniere Heure. Le sue dichiarazioni faranno sicuramente discutere: “Non volevo venire qui. Avevo altre opzioni in Germania e in Inghilterra. L’Italia è stata la mia ultima scelta, perché il calcio italiano non mi ha mai interessato, ma mio padre mi ha convinto che questa sarebbe stata la decisione migliore e non me ne pento. Spero di andare in Inghilterra dopo questa esperienza, ma non ancora. Il prossimo passo vorrei farlo in Italia. Se rimaniamo in Serie A, io vorrei restare qui. Ma per il resto voglio finire bene la stagione e poi trasferirmi in un club migliore in Italia”.
Ore 22.00 – Luparense: Prima della pausa di campionato, la Luparense è stata in grado di inanellare tre vittorie consecutive rilanciando la sua candidatura per i playoff. La zona più nobile della classifica dista appena due punti con la quinta posizione appannaggio del Campodarsego, che sarà anche l’avversario del turno infrasettimanale in calendario per giovedì 6 aprile, ore 15, allo stadio Gabbiano. Il derby patavino contro il “Campo” è anticipato da un altro atteso confronto, quello di sabato 1 aprile, ore 15, nella tana del Casèe, con il Mestre.
L’AVVERSARIA. La formazione mestrina ha raccolto uno scalpo eccellente nello scorso turno piegando la capolista Legnago. Un successo preziosissimo per i ragazzi di mister Gianpietro Zecchin, che hanno potuto conservare un margine di quattro lunghezze dai playout. Durante la sessione di mercato invernale, la società arancionera è intervenuta in maniera oculata rinforzando soprattutto il centrocampo e la difesa con diversi innesti, che rispondono ai nomi di Mattia Poletto, Davide D’Appolonia, Tommaso Miccoli (dal vivaio del Padova), Filippo Pizzolato (portiere giunto in prestito dal Sassuolo), Edoardo Scannagatta, l’ex biancoscudato Filippo Carini e il rientrante Matteo Chin.
QUI LUPARENSE/1. Luparense-Mestre non può essere una partita come le altre. Si è parlato di “derby del cuore” e in effetti è così se si considerano i tanti ex arancioneri che militano ora tra le file dei Lupi. Da capitan Alberto Rubbo, a Marco Beccaro e Andrea Boscolo Papo, passando per il duo d’attacco formato da Massimo Bussi e Yves Gnago, fino ai giovani Gianluca De Leo ed Eddy Cabianca. E poi l’ex che ha lasciato un segno tangibile nella storia del calcio mestrino: mister Mauro Zironelli, artefice della promozione in Serie C nel 2017 e dell’approdo ai playoff l’anno successivo nella nuova categoria. «Veniamo da un buon momento», ammette l’allenatore della Luparense, «Mi aspettavo che il cambio di marcia avvenisse già prima di Natale, ma ormai è inutile piangere sul latte versato. Abbiamo lavorato bene durante la sosta, ora è importate cavalcare l’onda e non commettere gli stessi errori del passato. Ci aspettano altre partite belle e interessanti, con diversi scontri diretti: bisognerà farsi trovare pronti».
QUI LUPARENSE/2. «Mestre? Non posso certo dimenticare quell’esperienza e come me anche i ragazzi della Luparense che hanno avuto il piacere di giocare lì», confida “Ziro”, «No, non sarà una partita come le altre, l’avevamo già vissuta così all’andata. Ma non possiamo lasciare spazio all’amarcord e alle emozioni: il passato è passato, pensiamo a vivere il presente. Affronteremo una squadra tecnica, che ha appena battuto la capolista e che scenderà in campo al completo per giocarsela a viso aperto. Dovremo mettere intensità e ritmo, se vogliamo indirizzare la gara per il verso giusto».
INFO TICKET. Il biglietto del match, valido per la ventinovesima giornata del girone C di Serie D, si può acquistare in prevendita sul circuito live.ticket.it, oppure presso la Tabaccheria Petrin di via Roma 153 a San Martino di Lupari. Prezzi: intero a 9 euro (1 euro per il diritto di prevendita); ridotto a 6 euro (1 euro per il diritto di prevendita) riservato a Under 18 e Over 65. L’ingresso è gratuito per Under 14.
Ore 20.20 – Virtus Verona: Queste le dichiarazioni di Gigi Fresco, presidente-allenatore della Virtus Verona, in vista della partita contro la Pro Sesto: “Siamo pronti perché finalmente siamo salvi matematicamente, perciò ci prepariamo a questo nuovo ruolo. Vogliamo andare ai playoff e andarci bene, avendo raggiunto la salvezza non abbiamo tolto pressione, adesso tutti si aspettano tanto da noi. Da quando abbiamo cominciato a vincere la prima partita siamo la squadra professionistica italiana che ha fatto più punti dopo il Napoli. La Pro Sesto facendo un grandissimo campionato e oltretutto gioca anche bene, hanno 6 punti in più perché noi siamo partiti col piede sbagliato. Al momento non siamo inferiori, siamo al loro livello e cercheremo di azzerare questo gap. Al momento siamo quinti e vogliamo rimanerci anche se dovremo fare i conti contro una squadra molto forte come il Vicenza. Intanto pensiamo a guadagnarci i playoff e poi la miglior posizione possibile”.
Ore 19.50 – Südtirol: “Curto ha avuto una distorsione alla caviglia, mentre Belardinelli è stato rallentato da un’influenza. Oltre allo squalificato Tait, che comunque prende parte alla trasferta, mancherà anche Carretta, che soffre di un problema alla schiena”. Così il tecnico del SudTirol Bisoli ha parlato della situazione della rosa con il difensore centrale che è stato comunque convocato anche se non al meglio. Questa la lista dei 24 giocatori che partiranno alla volta della Sardegna per la sfida contro il Cagliari:
Portieri: Poluzzi, Minelli, Marano
Difensori: Berra, Celli, Curto, Davi, De Col, Giorgini, Masiello, Vinetot, Zaro
Centrocampisti: Casiraghi, Eklu, Fiordilino, Lunetta, Pompetti, Schiavone, Siega
Attaccanti: Cissé, Larrivey, Mazzocchi, Odogwu, Rover
Ore 19.30 – Südtirol: Il campionato di serie B entra nella fase decisiva con le ultime otto giornate che determineranno le due promozioni dirette nella massima serie e la terza che le raggiungerà dopo essersi aggiudicata la fase dei play off che saranno disputati dalle squadre che occuperanno le posizioni dal terzo all’ottavo posto.
In questo turno spicca la gara che si disputerà all’ Unipol Domus dove si affronteranno il Cagliari ed il Sud Tirol. Sulla carta sembrerebbe una partita da zero a zero, considerando che la squadra di Ranieri nelle ultime 11 gare di campionato, 6 le ha concluse senza subire reti e la neopromossa di Bolzano (unica squadra imbattuta nel 2023) non subisce una rete in trasferta dall’ otto dicembre quando affrontò il Genoa a Marassi. Ma è cosa nota a tutti che il calcio è bello ed affascinante nel smentire i pronostici.
Per il Sud Tirol questo è il primo di 5 incontri delicati ed importantissimi; dopo la trasferta in Sardegna ci sarà l’impegno casalingo contro il Bari previsto per il lunedì di Pasqua (10 aprile), a cui faranno seguito due appuntamenti consecutivi in trasferta ad Ascoli e Frosinone, per poi ritornare al Druso ad affrontare il Genoa lunedì 1 maggio. A proposito dello stadio Druso, dopo i sold out fatti registrare nelle gare casalinghe contro Parma, Cagliari, Palermo e Spal ci sarà il tutto esaurito anche contro i pugliesi, ed è abbastanza prevedibile che si ripeta anche negli ultimi due appuntamenti casalinghi con Genoa e Cittadella che concluderanno la regolar season. In considerazione di tutto questo la società biancorossa sta già ragionando con comune e provincia per l’ampiamento dell’impianto sportivo a prescindere da quella che sarà la categoria dove si giocherà nella prossima stagione. Sempre per quanto riguarda il futuro la società si è già mossa anche per quello che riguarda il direttore sportivo rinnovando il contratto di Paolo Bravo in scadenza al 30 giugno per altre 2 stagioni.
Tornando all’impegno contro il Cagliari Pierpaolo Bisoli ha portato sull’isola tutti gli effettivi della rosa, tranne l‘indisponibile Carretta.
Fa parte della comitiva anche lo squalificato Tait che cederà la fascia di capitano a Poluzzi o a Casiraghi. Il tecnico di Porretta Terme recupera Alessandro Celli sulla corsia di sinistra, mentre sono in dubbio Curto e Belardinelli che in settimana hanno avuto qualche piccolo problema, ma dovrebbero farcela entrambi a scendere in campo.
L’undici iniziale potrebbe essere il seguente: Poluzzi; Curto Zaro Masiello Celli; De Col Belardinelli Rover Casiraghi; Mazzocchi e Odogwu.
Tutto esaurito da giorni anche nel capoluogo sardo che grazie al tecnico romano ha riconquistato l’entusiasmo dei tifosi isolani.
Ore 18.00 – Verona: Marco Zaffaroni ha convocato 22 calciatori per Juventus-Hellas Verona, match valido per la 28a giornata della Serie A TIM 2022/23, in programma domani, sabato 1 aprile, alle ore 20.45, all’Allianz Stadium di Torino.
#JUVEVERONA – I CONVOCATI
1 Montipò
3 Doig
4 Veloso
5 Faraoni
6 Hien
7 Verdi
11 Lasagna
17 Ceccherini
23 Magnani
24 Terracciano
25 Braaf
26 Ngonge
27 Dawidowicz
28 Abildgaard
29 Depaoli
30 Kallon
32 Cabal
33 Duda
34 Perilli
38 Gaich
61 Tameze
71 Ravasio
Ore 17.20 – Vicenza-Pordenone: Vicenza-Pordenone, il big match della penultima giornata del girone A di Lega Pro, verrà trasmesso in diretta anche da Raiplay, oltre che da Elevensports. Lo ha comunicato in giornata la Lega Pro
Ore 16.00 – Trento: Ha fatto tappa a Trento l’Integrity Tour della Lega Pro, giunto alla sua dodicesima edizione. Il progetto, nato dalla collaborazione tra Lega Pro e Sportradar AG per contrastare il fenomeno del match fixing, sta proseguendo con determinazione il suo percorso formativo, fornendo agli atleti tutte le informazioni utili e gli strumenti per difendersi dalle frodi sportive. All’incontro, tenutosi questa mattina nella sede della “Cassa di Trento” partner dell’AC Trento e rivolto alla prima squadra, hanno partecipato Emanuele Paolucci, Segretario Generale Lega Pro, l’Avv. Marcello Presilla, responsabile Integrity per l’Italia di Sportradar AG e Paolo Bianchet, Referente AIC per il nord Italia. “Questi incontri sono importanti, si riesce a conoscere molte piccole sfumature perché sono argomenti delicati e fondamentali per la regolarità delle gare di campionato” ha dichiarato l’attaccante Cristian Pasquato. Lunedì prossimo l’Integrity Tour incontrerà i giovani della Primavera del Trento.
Ore 15.00 – Venezia: Sono 21 i giocatori convocati dal tecnico Paolo Vanoli per la Giornata 31 del campionato di Serie B 2022/23, che vedrà il Venezia affrontare il Como domani alle ore 14:00 allo Stadio Pier Luigi Penzo.
Portieri: Bruno Bertinato, Jesse Joronen, Filippo Neri
Difensori: Antonio Candela, Andrea Carboni, Luca Ceppitelli, Marco Modolo, Marin Šverko, Michael Svoboda, Francesco Zampano
Centrocampisti: Mikael Egill Ellertsson, Kristófer Jónsson, Tommaso Milanese, Tanner Tessmann
Attaccanti: Denis Cheryshev, Riccardo Ciervo, Dennis Johnsen, Andrija Novakovich, Nicholas Pierini, Joel Pohjanpalo, Daishawn Redan
Ore 13.40 – Vicenza: La gestione dei portieri del Vicenza è uno dei grandi enigmi della stagione biancorossa. Desplanches, a lungo corteggiato in estate è poi arrivato all’ombra dei Berici dove però non ha avuto fortuna e non ha mai avuto l’occasione per mettersi in mostra, così nel mercato invernale l’ex attaccante del Milan è stato ceduto in prestito al Trento dove sta aiutando i gialloblù a raggiungere la salvezza e sulle colonne de il Corriere del Veneto il ds Zamuner si è così espresso: “A Vicenza Desplanches non giocava e aveva perso un po’ la misura della porta, poi ha lavorato forte e sta facendo benone. Se il Lane ce lo lascia noi lo teniamo volentieri un altro anno”
Ore 13.10 – Südtirol: “La squadra non sta benissimo. Abbiamo avuto qualche problemino: Curto ha saltato due allenamenti, Belardinelli ha avuto un’influenza. La partita però è molto importante e stimolante. Troveremo uno stadio pieno e ricco di entusiasmo. Noi dovremo essere bravi a fare la nostra partita, sapendo che abbiamo di fronte una delle più forte, se non la più forte del campionato. Ranieri è uno degli allenatori più importanti del panorama europeo. Sarà una gara molto difficile da affrontare. Cercheremo di esaltare le nostre qualità. Dobbiamo essere molto compatti. Anche chi non gioca dovrà portare il proprio contributo” queste le parole di Pierpaolo Bisoli alla vigilia della gara contro il Cagliari.
Ore 12.55 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Venezia Paolo Vanoli, alla vigilia della sfida di campionato di domani con il Como, che si disputerà al Penzo: “Dalla partita di andata ci sono state tante rivoluzioni. Da quando sono entrato io è cambiata in un modo, a gennaio ancora. Però, in queste evoluzioni c’è sempre stata una crescita mentale e di gruppo. Forse adesso è una squadra completamente diversa, che ha capito qual è l’obiettivo. Una squadra che sa sacrificarsi e che sa che a volte non sempre serve giocare bene, ma arrivare a essere completi. A parte i nazionali che erano via, abbiamo lavorato bene in queste due settimane. Sono felice. Sono stato onorato di allenare Fabregas. E’ un campione che ha vinto tanto, che ha una mentalità vincente. Quando sono arrivato al Chelsea, tutti gli spagnoli mi hanno impressionato come mentalità. Avevano una qualità tecnica e mentale impressionante. Era un giocatore che giocava poco e ogni allenamento ha voluto dimostrare all’allenatore che stava sbagliando a lasciarlo fuori e alla fine Conte non l’ha lasciato più fuori. Tante volte ai miei centrocampisti faccio vedere i suoi movimenti, perché penso sia uno dei più forti a verticalizzare. Il Como sta avendo un rendimento importante con dei giocatori importanti, di struttura. Sono una squadra strutturata e completa. Noi siamo completamente un’altra squadra, non ci dobbiamo paragonare a quelli che eravamo all’andata. Dobbiamo essere umili e capire anche che gli altri hanno qualcosa in più di noi. Domani ci aspetta una partita non bella, ma siamo consapevoli che anche le partite brutte si possono vincere. Dobbiamo essere una squadra, consapevoli di quello che vogliamo. Mi inorgoglisce il fatto che stiamo cercando di dare una linea insieme al direttore. Cambiare e dare una mentalità. La mentalità non dipende solo dai giocatori, ma anche da tutto quello che sta intorno alla società. Penso che un allenatore debba essere anche un manager, debba capire cosa vuol dire una società e un club. Lo sto facendo per il bene della società, però devo dire che su questo abbiamo sistemato molte cose. La squadra mi piace, mi piace lavorare con i giovani, mi danno entusiasmo e fame. La gente preferisce vedere i miglioramenti di un giovane. Piano piano dobbiamo riuscire ad amalgamare i vecchi e i giovani, così diciamo. Tante cose però non si vedono. Sembra che voglio tanto, ma come lo pretendo da me stesso, lo pretendo anche dal mio staff e da quello che è intorno a noi. A volte mi arrabbio quando mi dicono che mi devono dare tutto. Dobbiamo darlo al club e ai tifosi, non a me. Quando sono arrivato qua parlavo di salvezza e invece si pensava di arrivare ai playoff. Far capire ai giocatori che c’è una difficoltà è stato difficile e forse la gente non si rende ancora conto che la salvezza è il nostro obiettivo. Sono convinto che Novakovich, Cheryshev, come sono entrati con l’Ascoli, con giocatori così posso cambiare marcia. Ma non devono farlo per me, per la squadra e il club. Sputeremo sangue per raggiungere il nostro obiettivo. Siamo valutati giustamente per il risultato, però io voglio uscirne a testa alta. A Venezia voglio lasciare qualcosa di importante, non solo di risultato. Questa squadra, se guardate i dati statistici, è la seconda che ha più occasioni su azione manovrata dopo il Frosinone. Tutti hanno l’opportunità di fare gol. Pohjanpalo è vero che è un bomber, ma anche gli altri hanno avuto le occasioni. E’ lì che punto il dito e dico che cerco qualcosa in più da loro. So che non ho tempo, ma ci vuole anche del tempo per mettere questi ragazzi in una condizione di crescere mentalmente. La mentalità vincente non è facile da trasferire. La mia riflessione in queste tre settimane è stata come gestire la nuova generazione di giocatori. Se tu parli loro di sacrificio e resilienza non lo capiscono, non ce l’hanno. Devono capire la responsabilità di guadagnarsi dei soldi e di conquistarsi dei sogni. E’ il sociale che sta cambiando e secondo me anche oggi il presidente sta cercando di capire che cosa vuole il Venezia. Maenpaa e Busio son fuori, ma rientrano settimana prossima. Pierini ha avuto la febbre, ma ha recuperato e oggi si è allenato. Modolo c’è, è rientrato nel gruppo. Sono contento. Ha recuperato. E’ una persona importante per questo gruppo.”.
Ore 12.20 – Brescia: Carlo Bonomi potrebbe rientrare nel mondo del calcio. L’imprenditore, a capo di un gruppo industriale leader nel settore dell’idraulica, ha parlato sulle colonne di Brescia Oggi: “Il 14 e il 15 maggio Brescia sceglierà il nuovo sindaco e il primo cittadino dovrà riunire attorno al tavolo almeno una decina di industriali e prospettare loro un coinvolgimento nella nuova società. Ognuno mette una quota ma è importante avere qualcuno che abbia carisma per questa operazione. Io andrei a sentire di cosa si tratta e, per quanto mi riguarda, con un gruppo forte e affiatato potrei metterci qualcosa di mio”. Le rondinelle sono a forte rischio retrocessione: “In Serie B si iniziano a prendere i soldi delle pay-tv e si ha la prospettiva di salire in A. La Serie C sarebbe un disastro. Ci sono società che da anni tentano la scalata. Penso al Vicenza e al Pordenone, che costano molto di più della Feralpisalò eppure stanno dietro in classifica”.
Ore 12.00 – Padova: «Deluso dal Padova? Sarei deluso se la squadra non entrasse nei playoff, ma non mi dispererei per una partita persa non nel modo migliore a Meda. Si può ancora arrivare sesti o settimi, che sarebbe un risultato in linea con quello che ci si poteva attendere Il problema è che non segna nessuno, o quantomeno che si fa una fatica tremenda a buttare la palla dentro. Alla lunga questo diventa un problema, perché non è possibile chiudere sempre le partite senza prendere gol. I problemi dell’attacco sono superiori a quelli della difesa. Gli equilibri di questa squadra sono molto fragili, e manca sempre il salto di qualità: ogni volta che la squadra ha la possibilità di farlo, regolarmente perde o non vince. E dire che basterebbe davvero poco, considerato questo campionato. Mirabelli? Non può essere il capro espiatorio: miracoli non se ne possono fare, se il budget è drasticamente ridotto, ha fatto con quel che aveva. Spero vivamente di sbagliarmi, ma ho i miei seri dubbi che possa accadere qualcosa di buono ai playoff: questa squadra non sembra avere al suo interno le risorse per un risultato eclatante»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Fulvio Simonini, ex giocatore del Padova.
Ore 11.30 – Trento: «L’espulsione? Ci sono momenti particolari della partita, in cui gli arbitri e il quarto uomo sono giustamente più attenti: in panchina eravamo tutti in piedi, volevamo a tutti i costi portare a casa quel punto con la FeralpiSalò. Il Vicenza? Giocare al Menti davanti a quel numeroso pubblico ti può avvantaggiare come no, specialmente se non si riesce a incanalare la partita a proprio favore nei primi minuti. Mi aspetto una risposta caratteriale da parte loro dopo gli ultimi risultati: troveremo una squadra in difficoltà dal punto di vista dei risultati, ma costruita per vincere e quindi forte. Ha una rosa profonda, con giocatori che possono spostare gli equilibri in qualsiasi momento. Sarà una gara giocata a viso aperto: ci caleremo nel match con voglia di fare risultato. Obiettivo salvezza? Siamo in una posizione di limbo che non ci dà ancora la certezza. Questa squadra ha ancora energia, forza e carattere per arrivare allo sprint finale: sarebbe una salvezza miracolosa visto da dove siamo partiti alla fine dell’andata»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Trentino” da Carlo Marchetto, viceallenatore del Trento.
Ore 11.10 – Verona: Queste le dichiarazioni di Marco Zaffaroni in vista di Juventus – Verona: “Abbiamo lavorato bene durante la sosta, cercando di smaltire le scorie di un periodo lungo e difficile. Siamo stati un po’ condizionati però, come tutti, dai giocatori che non erano a disposizione per gli impegni con le rispettive nazionali. Nel giudizio bisogna essere equilibrati, sappiamo che dobbiamo migliorare, ma è anche vero che tante cose di buone sono state fatte. Dobbiamo guardare solo noi stessi, anche se sappiamo che non è affatto facile. La cosa che ci ha più demoralizzato è stata la vittoria dello Spezia contro l’Inter. Non saranno della sfida di domani Djuric, Sulemana, Zeefuik, Lazovic e Coppola, con quest’ultimo che è squalificato. Ngonge e Verdi? Si sono allenati quindi saranno convocabili. Hien? Un minimo di ricaduta ti fa compromettere il finale di stagione, non dobbiamo sbagliare nelle scelte. Valuteremo oggi durante la rifinitura se domani sarà della partita. Duda sulla trequarti contro la Juventus? Questa può essere la volta buona. Se lo staff tecnico e la squadra sentono la fiducia di società e tifosi? La sconfitta in casa della Sampdoria ha dato fastidio, ma la volontà di tutti noi è quella di raggiungere il nostro obiettivo, anche se siamo consapevoli che non è affatto facile. Gaich? Sta bene e si è allenato con regolarità. In questo periodo ha potuto migliorare la sua condizione e l’intesa coi compagni. Doig e Faraoni? Insieme a Depaoli e Terracciano sugli esterni siamo al completo. La Juventus? Parliamo di una delle squadre più importanti in Italia ed in Europa. Ha una rosa che non ha bisogno di presentazioni. Nella seconda parte di campionato hanno avuto un’ottima regolarità e senza la penalizzazione sarebbero secondi. Occorrerà quindi fare una partita seria, mettendo in campo tutto quello che abbiamo”.
Ore 11.00 – Udinese: Come ogni anno, in occasione delle festività Pasquali, il responsabile del settore giovanile bianconero Angelo Trevisan, ha consegnato l’uovo di Pasqua gigante donato da “Udinese per la Vita”, al reparto di Oncologia Pediatrica dell’Ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone. La Onlus bianconera è da sempre vicina alle esigenze della comunità e del territorio e, come da tradizione, ha voluto regalare un sorriso e manifestare la vicinanza ai bambini che soffrono in occasione delle festività Pasquali.
Ore 10.55 – Südtirol: «Il terzo posto? È tutto vero, ed è bellissimo: stiamo facendo un grandissimo percorso, speriamo di continuare così. La sfida di Cagliari? Sarà una delle partite più difficili. Il nostro segreto? Più che una difesa impenetrabile direi un lavoro di squadra fatto con tanto sacrificio. Quest’anno siamo consapevoli che ci giochiamo qualcosa di molto importante. Parliamo di serie A in spogliatoio? Qualcosa si dice anche se per scaramanzia non tutto viene fuori, penso che ognuno in cuor suo lo pensi»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Marco Curto, difensore del Südtirol.
Ore 10.30 – Venezia: «I progetti dello stadio di Firenze e del Bosco dello Sport di Venezia non erano parte del piano di Recovery iniziale dell’Italia», ha detto all’agenzia Ansa una portavoce della Commissione europea. L’Italia, scrive il Corriere del Veneto, cerca di fare quadrato, tanto che ieri mattina a Venezia il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha incontrato il sindaco Luigi Brugnaro per fare il punto della situazione. Il Comune dal canto suo rispedisce al mittente le accuse: «Il Bosco dello sport c’è sempre stato, il decreto del ministero dell’Interno è del 22 aprile 2022 con tutti gli investimenti previsti. Il governo ha tutte le carte richieste, se serve andremo a Roma», dice il direttore generale e capo di gabinetto del sindaco Morris Ceron. Lo stadio e il palasport che il capoluogo di regione attende da una vita rischiano di saltare ancora una volta. Non è sufficiente nemmeno un intervento che prevede i due impianti sportivi (e in futuro anche una piscina olimpionica) in mezzo a 57 ettari di verde, accanto alla bretella autostradale che porta all’aeroporto Marco Polo. Un’operazione da 308 milioni di euro (il caro materiali ha già fatto aumentare il costo di 24 milioni), 93,5 dei quali da fondi del Pnrr (gli altri li metterà il Comune attraverso mutui). Il punto che ha fatto accendere il faro sul Bosco dello sport alla Commissione europea riguarda l’impiego dei finanziamenti, da utilizzare per il recupero di aree degradate.
Ore 10.00 – Cittadella: «Adesso bisogna consolidare questo campionato e portare a termine un obiettivo fondamentale. Abbiamo dimostrato che si poteva fare meglio, nel senso che le qualità le abbiamo e le abbiamo fatte vedere, c’è il rammarico di non aver dato continuità al nostro cammino. Abbiamo commesso degli errori molto spesso individuali che hanno compromesso le partite. Proprio per questo ripeto che non devi sbagliare niente, nemmeno una virgola, perché l’episodio fa la differenza, e noi è lì che dobbiamo crescere. L’ultima partita? Se riguardiamo le immagini della gara, c’è un’occasione del Cittadella clamorosa e due mezze occasioni per loro, eppure la partita finisce 0-2. Non hai visto 20 tiri in porta del Perugia e 3 del Cittadella, bensì un confronto equilibrato dove l’episodio ha fatto la differenza, e noi è lì che dobbiamo crescere, negli episodi. Dobbiamo provare a portarli dalla nostra parte, per cercare a volte di vincere anche le partite in maniera sporca come ha fatto il Perugia contro di noi. Io ripeto sempre che giocare bene porta punti, però arrivati a questo momento del campionato vorrei vincere la partita pure giocando non benissimo. Non dico rubando, ma in maniera anche un po’ sporca. Il Cittadella si deve salvare perché mantenere la categoria è troppo importante»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Stefano Marchetti, direttore generale del Cittadella.
Giovedì 30 marzo
Ore 19.00 – Vicenza: Nella giornata odierna si è tenuta, in videoconferenza, l’udienza a seguito del reclamo presentato dalla società LR Vicenza, contro la sanzione di squalifica di due giornate effettive, inflitte a Kaleb Jimenez, a causa dell’espulsione nel corso della gara Triestina-LR Vicenza. La Corte Sportiva d’Appello Nazionale ha, però, confermato le due giornate di squalifica al calciatore biancorosso.
Ore 17.30 – Serie C: Tirrenia (Pi), 30 marzo 2023. “Gli incontri tra arbitri sono molto importanti per creare un confronto costruttivo, per migliorare e crescere tutti insieme. La Lega Pro sarà sempre dalla parte degli arbitri” ha dichiarato Matteo Marani, Presidente della Lega Pro, alla riunione con gli arbitri della Can C che si è svolta al Centro Coni di Tirrenia. Con il presidente della Lega Pro erano presenti: Maurizio Ciampi, Responsabile e designatore della Can C, Nicola Giovanni Ayroldi, Gianluca Cariolato, Fabio Comito, Oberdan Pantana e Pasquale Rodomonti componenti della Can C ed Emanuele Paolucci, Segretario Generale della Lega Pro.
Ore 16.30 – Pordenone: In blu per l’autismo. Anche quest’anno il Pordenone Calcio ha aderito alla Marcia in Blu per l’Autismo organizzata dalla Fondazione Bambini e Autismo Onlus di Pordenone. Tutti vi possono partecipare pubblicando le proprie foto in blu nei social con l’hashtag #marciainblu2023 e comunicando la propria adesione su bambinieautismo.org. Oggi al De Marchi a vestire l’ormai “storica” t-shirt blu realizzata dal Club e usata in questi anni per promuovere la partnership sono stati capitan Burrai, Giorico e La Rosa. La manifestazione solidale e diffusa avrà il suo epilogo domenica, Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’Autismo, con l’Ultimo miglio della Marcia in blu. I partecipanti si ritroveranno di fronte al comando dei Vigili del Fuoco (via Interna) per poi dirigersi verso la Loggia del Municipio di Pordenone, sede d’arrivo. Il Pordenone Calcio, che in quelle ore sarà in trasferta a Busto Arsizio per la partita con la Pro Patria, ospiterà ragazzi, ragazze e staff della Fondazione Bambini e Autismo allo stadio “Tognon”, in analogia con quanto fatto in passato, l’8 aprile in occasione della gara con la Pro Vercelli.
Ore 16.00 – Trento: Pol Garcia Tena, ex di Vicenza – Trento, è intervenuto sulle colonne de Il Giornale di Vicenza facendo il punto sulla sua situazione fisica. Garcia Tena non ci sarà al Menti: “Mi sono fatto un piccolo stiramento al polpaccio – ha spiegato ai colleghi de Il Giornale di Vicenza. – L’idea era proprio quella di rientrare nella gara del Menti ma sarebbe troppo rischioso. Però un po’ me l’aspettavo. E vorremmo guadagnarci la salvezza proprio al Menti, sarebbe bello ma sappiamo che non sarà per niente facile. Che partita mi aspetto? Tosta come tutte in questo campionato estremamente equilibrato. Il Vicenza sta attraversando un momento difficile ma è forte. E credo che vorrà riscattarsi dopo la sconfitta con l’Arzignano, perciò non penso troveremo una squadra scarica. Le aspettative erano altre all’inizio, purtroppo la partenza è stata complicata, abbiamo avuto anche tanti infortuni. Quando è arrivato Tedino, la musica è cambiata, grazie anche al mercato di gennaio. Abbiamo fatto solo 14 punti nel girone d’andata, abbiamo raddoppiato la velocità… Il rammarico è non aver conquistato qualche punto qua e là all’andata. Spesso abbiamo perso giocando bene. Penso anche al- la gara d’andata persa col Vicenza su un gol incredibile di Oviszach; forse anche lui non sa bene come ha fatto”.
Ore 15.30 – Venezia: Marco Serra tornerà ad arbitrare una partita di Serie B un mese dopo il caso scoppiato con José Mourinho durante Cremonese – Roma. Serra dirigerà Venezia – Como e, nel frattempo, è in attesa di giudizio per l’indagine aperta dalla Procura federale dopo il botta e risposta con José Mourinho durante Cremonese-Roma del 28 febbraio scorso.
Ore 15.00 – Vicenza: Il patron del Vicenza Renzo Rosso è tornato sull’episodio del dito medio alla curva e su Instagram ha risposto così ad un commento: “Ho dato e sto dando il mio massimo al Vicenza, la mia è stata solo una reazione ad una provocazione. Non sono qui per farmi insultare da nessuno. Voglio rispetto o cercate qualcun altro”
Ore 14.30 – Cittadella: Il Direttore Generale del Cittadella STEFANO MARCHETTI è stato premiato dall’Aldini con il premio “Amico dei Bambini…. Un esempio per loro” svoltosi ieri sera, mercoledì 29 marzo, presso La Galleria Lampo in via Valtellina 7 a Milano. In occasione della presentazione del 18° Torneo Amici dei Bambini, l’U.S. Aldini Bariviera in collaborazione con Ai.Bi., ha assegnato i riconoscimenti per il 2022. Stefano Marchetti è stato uno dei premiati, insieme a:
Claudio Lotito (Presidente SS Lazio)
Stefano Pioli (allenatore AC Milan)
Danilo D’Ambrosio (giocatore FC Internazionale)
Mattia Perin (giocatore Juventus Football Club Spa)
Alessio Romagnoli (giocatore SS Lazio)
Andrea Pinamonti (giocatore US Sassuolo)
Nicolò Rovella (giocatore AC Monza)
Gerhard Comper (Presidente Sud Tirol)
Stefano Marchetti (Direttore Generale AS Cittadella)
Claudio Ranieri (allenatore Cagliari Calcio)
Angelo Carbone (Responsabile Settore Giovanile Ac Milan)
Christian Lantignotti (Allenatore Under 17 AC Milan)
Paolo Masini (Direttore Sportivo SG Varesina Calcio)
Monica Bertini (giornalista e conduttrice SportMediaset)
Salvatore Malfitano (giornalista Gazzetta dello Sport)
Marco Griffini – Presidente di Ai.Bi. Amici dei Bambini ha espresso la sua gratitudine per la sensibilità mostrata verso l’associazione : “Anche quest’anno, attraverso il premio Amico dei Bambini e all’amicizia che da tempo ci lega alla U.S. Aldini, abbiamo potuto ‘portare sul palco’ di un contesto così prestigioso e gioioso anche tutti quei bambini abbandonati che non solo non hanno un luogo in cui giocare, ma soprattutto non hanno una mamma e un papà a cui raccontarlo e con i quali giustificarsi per aver fatto tardi tirando calci a un pallone, come a tutti i “nostri” bambini è capitato almeno una volta nella vita. Da 40 anni Ai.Bi. si impegna per far sentire la loro voce e per dare una risposta al loro grido troppo spesso inascoltato. In questo particolare momento storico, il pensiero va, in particolare, ai bambini e le famiglie che in Ucraina da oltre un anno devono fare i conti con la guerra. È per essere al loro fianco che abbiamo lanciato la campagna #BAMBINIxLAPACE, che anche quest’anno Aldini ha deciso di supportare. Per far capire loro che non li abbandoneremo mai e che la speranza può rinascere, sempre”. Sulla stessa linea il Presidente dell’US Aldini Bariviera Massimiliano Borsani: “Ogni anno il Premio Amico dei Bambini, giunto alla 18^ edizione, riscuote consensi sempre maggiori e per questo devo ringraziare l’Aldini e l’ associazione Ai.Bi. – Amici dei Bambini per l’ottimo lavoro svolto, gli Insuperabili che si sono uniti a noi per la prima, spero, di una lunghissima serie, Fabio Caressa, Valentina De Nucci e Gaetano Pecoraro per la collaborazione, gli sponsor per il loro prezioso contributo, il mondo del calcio che, nonostante i mille impegni, risponde sempre presente e tutti gli ospiti. In un periodo in cui sempre più spesso si legge di atti di violenza, razzismo e odio, è confortante vedere come ci siano molte persone che ancora si impegnano per aiutare chi è in difficoltà”. Nel corso dell’evento è stato illustrato lo scopo benefico del torneo, il cui ricavato andrà a sostegno del progetto a cura e sostegno ai bambini e alle famiglie colpite dalla guerra in Ucraina. A un anno dall’inizio del conflitto Amici dei Bambini ha raggiunto oltre 750 famiglie rimaste in Ucraina e 125.200 profughi in Moldova. 200 persone, tra bambini e adulti, hanno trovato accoglienza in Italia e presso le famiglie vicine all’associazione.
Ore 13.30 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Tanner Tessmann rilasciate oggi in conferenza stampa: “La squadra sta bene, abbiamo tutti lo spirito giusto per dare il massimo in queste ultime partite di campionato. È importantissimo trovare i 3 punti contro il Como, è fondamentale non lasciare in questo momento punti per strada, bisogna lottare fino alla fine dando il tutto per tutto. Credo di essere cresciuto molto in questa stagione, in Italia il calcio è molto diverso, qui i tifosi sono fantastici, ti spingono a dare il massimo per la maglia. Il mio obiettivo principale è aiutare la squadra, per me il ruolo è indifferente. La perdita di Jajalo si sente molto in mezzo al campo. Da quando è arrivato mister Vanoli, abbiamo lavorato duramente, i risultati penso si siano visti, siamo sulla strada giusta. In questa stagione siano stati più bravi fuori casa, ma la presenza del nostro pubblico è fondamentale per noi, la prossima partita saranno numerosi e quindi ci teniamo fortemente a vincere. Le squadre più pericolose nella lotta salvezza? tutte, non dobbiamo sottovalutare nessuna”
Ore 13.10 – Verona: Il popolo gialloblù crede ancora nella salvezza. E lo dimostra con i biglietti acquistati per Verona-Sassuolo, prossima sfida casalinga al Bentegodi di sabato 8 aprile al Bentegodi. Alla data e all’ora attuale siamo vicini ai 20mila spettatori già certi della propria presenza
Ore 12.30 – Catanzaro: Intervistato da Il Giornale di Vicenza, il centrocampista del Catanzaro, Antonio Cinelli, ripercorre la trionfale stagione della formazione giallorossa: “È un percorso iniziato l’anno scorso dopo la sconfitta ai playoff contro il Padova, è stato un colpo allo stomaco ma tutto il gruppo voleva reagire e dimostrare di valere la Serie B. Mister Vivarini è stato fondamentale nel ricomporre la squadra, sono rimasti gli stessi giocatori con pochi innesti mirati mantenendo il progetto tattico del mister. Il gruppo è stato fondamentale, con tanti ‘grandi’ in spogliatoio, gente di esperienza che voleva vincere. Mi piacerebbe fare l’allenatore, è un ruolo che mi affascina ma mi rendo anche conto della vita difficile che un tecnico deve affrontare. Vedremo”.
Ore 11.20 – Trento: «Stiamo bene e siamo consapevoli di aver ottenuto un pareggio importante contro la formazione più solida e compatta del campionato. Sinceramente mi aspettavo un girone di ritorno molto positivo. Quando ho scelto di venire qui, l’ho fatto perché conoscevo sia le ambizioni del club che quelle del direttore sportivo, Giorgio Zamuner e dell’allenatore, Bruno Tedino. Ero certo che saremmo riusciti a fare un’ottima seconda parte di stagione. E così è stato. In questo momento i punti in palio pesano molto, credo sarà una partita particolarmente complicata. Dovremo dare il massimo e fare di tutto per centrare un risultato positivo. Dovremo essere bravi a mantenere alta l’intensità, dimostrandoci allo stesso tempo sia coraggiosi che attenti. Ma non partiamo sconfitti, in questo campionato tutte le squadre sono battibili. Dobbiamo guardarci le spalle. È vero che sognare non costa nulla ma dobbiamo essere consci del fatto che nelle ultime tre partite abbiamo raccolto solo un punto». Queste le dichiarazioni di Sergiu Suciu in vista di Vicenza – Trento rilasciate al Corriere del Trentino
Ore 10.40 – Venezia: «Tornerò sabato al Penzo per la prima volta oltre 20 anni. Sarà un’emozione fortissima per me, perché al Penzo ci ero stato l’ultima volta da avversario con la maglia della Sampdoria e poi basta. Ho ricevuto un invito da parte del Venezia che mi ha fatto immensamente piacere. Mi hanno chiamato e non potevo dire di no. Sarà una toccata e fuga con i miei figli e sarà un’emozione fortissima tornare a varcare quei cancelli, vedere il tunnel degli spogliatoi e tornare a respirare l’aria di una volta. I tifosi mi vogliono ancora bene anche se sono passati tanti anni, questo per me conta più di qualsiasi altra cosa. Spero di ricevere una bella accoglienza, per quanto mi riguarda spero anche di portare fortuna perché Venezia – Como è una partita decisiva per la salvezza». Questo l’annuncio fatto da Fabian Valtolina sul Corriere del Veneto in edicola oggi. L’ex centrocampista del Venezia sarà al Penzo per la prima volta dopo vent’anni per assistere a Venezia – Como
Ore 10.00 – Trento: «I punti nel ritorno sono 28 ma nell’andata se ne erano fatti pochi non era semplice ribaltare la situazione: a gennaio via 10 giocatori ne sono arrivati 11, con caratteristiche diverse. Abbiamo messo dentro fisicità, corsa, struttura. Adesso la squadra è competitiva, fosse partita così dall’inizio si sarebbe tolta qualche soddisfazione in più». Vicenza invece in evidente difficoltà: «Ma resta forte e sarà arrabbiata. Con il Pordenone era candidata a vincere il campionato, ha individualità importanti. Evidentemente se hanno cambiato tre allenatori qualche problema ci sarà ma ha giocatori come il capocannoniere Ferrari e poi Dalmonte, Rolfini, Cavion, Ronaldo. Forse non hanno trovato l’incastro giusto. Cercheranno di aggredirci da subito per tornare alla vittoria, dovremo essere bravi a disputare una gara importante con coraggio, senza rintanarci nella nostra area perchè hanno elementi in grado di fare la giocata da soli». A Trento in prestito dal Vicenza il portiere Desplanches: «Non giocando a Vicenza aveva un po’ perso la misura della porta ed era un po’ in ritardo fisicamente ma ha lavorato forte e poi si è fatto trovare pronto. Adesso sta giocando titolare e sta facendo molto bene, ha ottime qualità. Se il Vicenza ce lo lasciasse, lo terremmo volentieri un altro anno». A Vicenza Zamuner, da giocatore, ha lasciato un segno importante: spareggio salvezza a Ferrara col Prato nel 1990, 2-0 gol di Zamuner e Tacchi: «Vicenza è stata una parentesi importante della mia carriera. Venivo dalla vittoria in campionato a Reggio Emilia. Quell’anno però non siamo riusciti a far bene ma allo spareggio oltre al gol ho fatto vedere ai tifosi quello che potevo dare. Vicenza è una piazza che ha una passione smisurata e mi sarebbe piaciuto aver fatto di più».
Queste le dichiarazioni di Giorgio Zamuner al Corriere del Veneto in vista di Vicenza – Trento
Mercoledì 29 marzo
Ore 18.35 – L’emittente modenese TRC ha recuperato un dato sulle squadre del campionato di Serie B piuttosto interessante: il monte ingaggi complessivo delle rose. Come sempre è interessante osservare le marcate discrepanze che in cadetteria si registrano tra gli investimenti e la posizione in classifica. Il Frosinone domina il campionato. pur pagando i propri tesserati la metà del Venezia che occupa i bassifondi. Il Benevento è in zona retrocessione col quinto monte ingaggi, mentre il Südtirol è terzo col terzultimo. Sarebbe clamorosa anche l’assenza del Parma ai playoff, dato che soltanto il Genoa spende più dei Ducali per gli stipendi dei calciatori.
Serie B, ecco il monte ingaggi delle 20 squadre
- Genoa 30.943.955
- Parma 26.171.651
- Venezia 20.857.951
- Cagliari 19.192.799
- Benevento 18.042.322
- Pisa 16.563.533
- Como 15.948.184
- Reggina 12.667.088
- Ternana 11.856.955
- Palermo 10.361.930
- Frosinone 10.148.024
- Spal 10.070.712
- Bari 8.969.812
- Ascoli 8.256.866
- Modena 8.173.543
- Brescia 6.643.276
- Perugia 6.579.175
- Südtirol 6.153.204
- Cosenza 3.265.897
- Cittadella 3.265.897
Ore 15.40 – Udinese: Ti aspettiamo alla Dacia Arena per festeggiare la Pasqua a tinte bianconere! Sono in vendita dalle 16,30 di mercoledì 29 marzo i biglietti per Udinese – Monza in programma il sabato di Pasqua, 8 aprile, alle 12.30 alla Dacia Arena. Per l’occasione, gli under 18 potranno acquistare il biglietto a soli 5€ in tutti i settori! Le vendite sono aperte, online (al sito sport.ticketone.it), presso le rivendite autorizzate e presso i botteghini esterni della Dacia Arena aperti, a partire da lunedì 20 febbraio, nei seguenti orari: mercoledì 29 marzo dalle 16.30 alle 19, giovedì 30 e venerdì 31 dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, sabato 1 aprile dalle 9 alle 13, domenica 2 aprile CHIUSO e da lunedì 3 a venerdì 7 aprile dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Sabato 8 aprile dalle 9 alle 12.30. I biglietti del settore ospiti sono acquistabili , da lunedì 3 aprile, fino alle ore 19 di venerdì 7 aprile. Udinese Calcio declina ogni responsabilità riguardo ad acquisti di tagliandi fatti su siti diversi da quello ufficiale www.sport.ticketone.it. Si sconsiglia l’acquisto di biglietti su piattaforme diverse da quella ufficiale. La tariffa ridotta si applica a donne, over 65 e invalidi 70. Di seguito le tariffe:
Curva Nord/Sud: 15€
Tribune laterali nord/sud: 20€ (intero); 15€ (ridotto); 5€ (under 18)
Distinti: 25€ (intero); 20€ (ridotto); 5€ (under 18)
Tribune centrali nord/sud: 35€ (intero); 30€ (ridotto); 5€ (under 18)
Settore ospiti: 15€
CORPORATE HOSPITALITY
Per acquistare biglietti nelle aree di corporate hospitality di Udinese Club House, si prega di scrivere una mail a
hospitality@udinesespa.it
CAMBIO UTILIZZATORE: Attivo per tagliandi (no settore ospiti) e abbonamenti (eccetto family, studenti e sportivi).
SETTORE OSPITI: biglietti in vendita, da lunedì 3 aprile, fino alle 19:00 di venerdì 7 aprile. Nessuna restrizione.
mercoledì 29 marzo dalle 16.30 alle 19, giovedì 30 e venerdì 31 marzo dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, sabato 1 aprile dalle 9 alle 13, domenica 2 aprile CHIUSO, da lunedì 3 a venerdì 7 aprile dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Sabato 8 aprile dalle 9 alle 12.30.
Ore 15.30 – Triestina: Queste le dichiarazioni di Enrico Celeghin rilasciate oggi in conferenza stampa allo stadio Nereo Rocco: “Sono fiducioso sul mio rientro, spero di tornare il prima possibile, di giorno in giorno grazie anche allo staff sto migliorando tanto. Sono sicuro che faremo una grande partita contro il Piacenza. A Lecco abbiamo fatto bene, non è facile giocare contro una squadra così forte, è stato sicuramente un buon punto”
Ore 15.00 – Triestina: Queste le dichiarazioni di Augusto Gentilini rilasciate oggi in conferenza stampa in vista di Triestina – Piacenza: “È una partita importante come quelle che abbiamo già disputato fino ad adesso, contro il Piacenza daremo il massimo per portarla a casa, stiamo lavorando duramente. Ho sempre creduto in questa squadra, i miei ragazzi sono molto attaccati alla maglia e noi tutti vogliamo raggiungere l’obiettivo salvezza. Mi auguro che anche domenica ci saranno tanti tifosi a sostenerci, siamo orgogliosi di aver riavvicinato il pubblico. Domenica voglio vedere una squadra molto aggressiva e sempre sul pezzo. Non saranno della partita Celeghin e Pezzella(squalificato)”.
Ore 10.40 – Padova: «Tutto è nato alla fine di ottobre quando ho manifestato a Oughourlian il mio desiderio di tornare a far parte del club. Inizialmente si era parlato di una quota di minoranza, il 35% e io avrei dovuto portare con me un socio trevigiano che mi accompagnava in questa avventura. In un primo momento sembrava che si potesse arrivare a un’intesa, ma poi i termini sono cambiati. E abbiamo iniziato a parlare della possibilità che io acquistassi la quota di maggioranza della società. Abbiamo trattato il 61% delle quote, tanto che ci siamo incontrati il giorno in cui Oughourlian è venuto a Padova. Abbiamo parlato e ci siamo scambiati le nostre impressioni. Joseph mi ha detto testualmente “procediamo”, per questo motivo ero convinto che avremmo potuto raggiungere un accordo. Una volta entrati si sarebbero dovuti mettere almeno cinque milioni sull’unghia. Ho proposto che il ricavato di alcuni giocatori della rosa sarebbe andato a Oughourlian come contropartita e tenendo presente che in Serie C qualsiasi club genera perdite e non utili. A quel punto Oughourlian mi ha detto che lui avrebbe voluto vendere tutto il pacchetto del club, non soltanto una parte delle azioni: noi non eravamo pronti a fare un’operazione simile, sia pure nell’ambito di una promessa vincolante che avremmo completato l’ingresso sulla scena acquistando in futuro anche le rimanenti quote. Ci siamo salutati molto cordialmente, anche se non ho capito il motivo per cui mi ha fatto andare a Parigi. A questo punto considero la trattativa conclusa»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Roberto Bonetto, ex presidente del Padova.
Ore 10.00 – Pordenone: «Io non ho mai guardato la classifica e non guardo nemmeno ora ciò che fanno gli altri. Mi interessa solo quello che facciamo noi. Lunedì la squadra ha fornito una buona prestazione. Dovrà ripetersi nei prossimi impegni, garantendo una produttiva continuità. Guarderò la classifica fra 19 giorni»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Matteo Lovisa, direttore dell’area tecnica del Pordenone.
Martedì 28 marzo
Ore 23.30 – A questo link l’editoriale del nostro direttore Dimitri Canello dopo l’ultimo weekend calcistico
Ore 18.45 – Venezia, Denis Cheryshev è intervenuto ai microfoni di Trivenetogoal durante l’incontro con i tifosi al Venezia FC Store di Rialto: “Se battiamo il Como lo avviciniamo a tre soli punti. Loro hanno 39 e noi siamo a 33, una vittoria ci può condurre in un altro tipo di lotta. Sono pronto per questo finale di stagione, sto lavorando bene e credo che ci sia la possibilità di sfruttare il lavoro fatto durante la pausa. Siamo una squadra, prima di tutto, la forza del gruppo ci può portare fuori da questa situazione. Dovremo essere tutti uniti per raggiungere questo risultato che stiamo inseguendo”
Ore 18.40 – Venezia. Michael Svoboda, difensore del Venezia, è intervenuto ai microfoni di Trivenetogoal in occasione dell’incontro con i tifosi al Venezia FC Store di Rialto: “Da quando sono arrivato – spiega – sono cresciuto molto. Avevo 21 anni, ero molto giovane e ho imparato tantissimo nel corso degli anni in cui sono stato qui. Ho imparato una nuova lingua ed è cambiato tanto. Sono sicuro al 100% che ci salveremo perché abbiamo le qualità per arrivare fino in fondo, oltre a uno staff e a giocatori che possono tirarci fuori dai guai”
Ore 18.35 – Venezia: Tommaso Milanese, centrocampista del Venezia, è intervenuto ai microfoni di Trivenetogoal in occasione dell’incontro con i tifosi al Venezia Fc Store di Rialto: “La partita con il Como è la più importante della stagione. Veniamo dalla vittoria con l’Ascoli e vogliamo ripeterci subito. Sarebbe molto importante dare continuità. Per svoltare veramente ci manca qualche punto perso per strada e ovviamente se riuscissimo a vincere due partite consecutive sarebbe una svolta per noi. Il mio ruolo? Quello ideale è mezzala in un centrocampo a tre, ma posso giocare anche in un centrocampo a due e anche più avanzato”
Ore 17.40 – Serie C: Arrivano le decisioni del giudice sportivo dopo l’ultimo turno di campionato. Queste le decisioni sulle squadre trivenete SQUALIFICA PER UNA GARA EFFETTIVA ED EURO 200 DI AMMENDA PEZZELLA SALVATORE (TRIESTINA) per avere, al 41° minuto del secondo tempo, tenuto una condotta gravemente antisportiva nei confronti di un calciatore avversario in quanto, nel contendere il pallone ad un avversario alzava il braccio in maniera pericolosa colpendolo al volto. Misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 39 C.G.S, valutate le modalità complessive della condotta e considerato, da una parte, la pericolosità dell’azione compiuta, e dall’altro, l’assenza conseguenze dannose a carico dell’avversario e le scuse porte dal calciatore dopo avere compiuto il gesto. Fermati per un turno anche Salvatore Milillo e Gianluca Barba (Arzignano) ed Edgaras Dubickas (Pordenone)
Ore 17.30 – Triestina: Ennesima multa per la Triestina, che continua a collezionare sanzioni dall’inizio dell’anno da parte del giudice sportivo: “€ 500 TRIESTINA per essere tre persone non identificate, ma riconducibili alla Società, transitate al termine della gara all’interno del recinto di gioco e del terreno di gioco, mentre i tesserati e la Squadra Arbitrale erano ancora in campo, e per avere sostato nella zona spogliatoi nonostante non fossero inseriti in distinta. Misura della sanzione in applicazione degli artt. 4, 6, 13, comma 2, e 25, comma 3, C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti e considerati i modelli organizzativi adottati ex art. 29 C.G.S (r. proc. fed., r.c.c.)”
Ore 16.10 – Padova: Dopo la fumata nera con Roberto Bonetto e il suo socio trevigiano che avevano tentato l’acquisto del pacchetto di maggioranza del Calcio Padova, è tramontata definitivamente anche la trattativa con Marino Molon. Lo si apprende in questi minuti. Molon era stato abbandonato nei giorni scorsi dal suo legale Manuele Molinari, ma ha tentato ugualmente di proseguire nel suo tentativo di scalata, trovando però porte chiuse. Potrebbe spuntare una terza opzione per la vendita del club al momento sottotraccia, anche se non ci sarebbe nulla in piedi di così avanzato in questo preciso momento della vicenda
Ore 15.00 – Verona – Oggi, martedì 28 marzo, allo Sporting Center ‘Paradiso’, i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: attivazione in palestra, possessi ed esercitazione tattica. Isak Hien e Pawel Dawidowicz rientreranno nella giornata odierna dagli impegni con le rispettive Nazionali. Ondrej Duda e Filippo Terracciano sono rientrati oggi dagli impegni con le rispettive Nazionali ed hanno svolto un lavoro personalizzato. Lavoro a parte per Diego Coppola che, durante l’ultima partita di campionato giocata contro la Sampdoria, ha riportato una distorsione al ginocchio destro con lesione di primo grado al collaterale mediale. Milan Djuric (edema osseo al ginocchio destro riportato durante Sampdoria-Hellas Verona), Darko Lazovic (affaticamento muscolare della coscia destra accusato durante Sampdoria-Hellas Verona), Cyril Ngonge, Ibrahim Sulemana, Simone Verdi e Deyovaisio Zeefuik hanno svolto una seduta di lavoro a parte. Domani, mercoledì 29 marzo, è in programma una doppia seduta di allenamento.
Ore 12.25 – Serie C: Cambiano gli orari di Pergolettese – Vicenza e di Trento – Padova: la prima si giocherà giovedi 6 aprile alle 20 a Crema, la seconda si giocherà sabato 8 aprile alle 14.30 al Briamasco. Cambia anche l’orario di Arzignano – Novara, che si giocherà alla stessa ora e allo stesso giorno di Trento – Padova
Ore 12.00 – Cittadella: «Abbiamo la responsabilità di fare risultati per raggiungere l’obiettivo finale che si merita tutto l’ambiente, la squadra e soprattutto la società. Siamo riusciti a ottenere dei punti contro squadre molto blasonate, e ne abbiamo persi contro altre che sembravano sulla carta in difficoltà: non deve essere una giustificazione, però è un dato di fatto. Tutto questo significa che abbiamo margini di miglioramento, che non ci dobbiamo fare influenzare da risultati delle altre squadre seppur prestigiosi come quello ottenuto dal Cosenza nell’ultimo turno di campionato, e che dobbiamo pensare soltanto a noi stessi, per lanciare un messaggio ben preciso: noi ci siamo, e vogliamo combattere fino all’ultimo. Questo deve essere molto chiaro, a tutti. Salvarci? Possiamo farcela e stiamo lottando per questo. Adesso si deve alzare un po’ l’asticella. Dobbiamo essere molto esigenti con noi stessi da qui alla fine del torneo. Al netto dei risultati che verranno, dovremo dimostrare a noi stessi, quindi alla società e all’intero staff tecnico che amiamo questa realtà. Da fuori si nota l’impegno, e sono convinto che tutti faremo il massimo per questi colori»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Romano Perticone, difensore del Cittadella.
Ore 11.20 – Trento: «Ci servono altri 3-4 punti per essere tranquilli: secondo me con 45 punti ti salvi, e a 46 si può stare tranquilli. Tutte le squadre si stanno muovendo nelle zone pericolose, ma noi abbiamo valori importanti. Il pareggio con la FeralpiSalò ci dà ulteriore fiducia e autostima: dentro di me c’è la voglia di lottare per qualcosa di più, raggiungere i playoff, ma la priorità è salvarci. Mi trovo davvero molto bene al Trento: sono contento che il mister faccia affidamento su di me, sono orgoglioso di questo e voglio ripagare la fiducia che mi dà, con prestazioni all’altezza. La prossima sfida? Quella con il Vicenza è una partita stimolante per noi, contro una squadra vera. Hanno perso l’ultima ma avranno voglia di rivalsa: non so se sia un bene o un male che abbiano subito una sconfitta, ma noi prepareremo la gara con la massima attenzione. Sul futuro mio e del Trento posso dire che vogliamo ambire a qualcosa di importante: abbiamo le capacità per farlo»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del Corriere del Trentino da Leonardo Di Cosmo, jolly del Trento.
Ore 10.50 – Venezia: Nella giornata di mercoledì 5 aprile, lo Stadio Pier Luigi Penzo ospiterà le finali per il terzo e quarto posto e per il primo e secondo posto del “Trofeo Annarosa Sigalotti”, storico torneo di calcio fra le scuole superiori veneziane. Le finali vedranno sfidarsi le squadre Benedetti e Barbarigo per il terzo e quarto posto, mentre Sarpi e Algarotti si contenderanno il primo e il secondo posto. I giocatori che parteciperanno alle finali saranno omaggiati con la maglia del Venezia FC da utilizzare durante il match, e in occasione dell’evento tutti gli studenti delle scuole partecipanti al torneo saranno invitati ad assistere gratuitamente al match Venezia – Como, in programma sabato 1 aprile, valido per la Giornata 31 del campionato di Serie B 2022/23.
Ore 10.00 – Padova: Queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Alessandro Dal Canto e Bepi Pillon, ex allenatori Biancoscudati.
Alessandro Dal Canto: «Mancano quattro partite e credo che i play off siano alla sua portata: i numeri dicono che il girone del Padova è molto equilibrato perché la quota salvezza è altissima e le squadre che si giocano la promozione sono in un fazzoletto di punti. Difficile fare calcoli quando si arriva alle ultime giornate dal momento che sono tutte partite ricche di significato: non c’è nessuna certezza e questo alza la competitività, ma al posto del Padova sarei fiducioso. Incrocio-playoff tra la mia Carrarese e il Padova? Tutto può succedere»
Bepi Pillon: «Il Padova alterna buone cose ad altre meno e non c’è stata continuità di risultati, inoltre ha perso molti punti all’Euganeo. Fuori casa ha una media importante, in casa deve essere più alta perché il fattore campo deve incidere in questo campionato, specialmente a Padova. In vista dei play off è importantissimo il piazzamento in classifica perché hai la possibilità di giocare in casa con il doppio risultato nei turni della prima fase: i biancoscudati deve assolutamente andare agli spareggi e ambire alla migliore posizione possibile. Il Padova deve essere convinto perché ha i mezzi per cercare di migliorare dove sta mancando in questo momento».
Ore 09.30 – «Venezia-Como? Spero davvero che possano salvarsi entrambe e sono convinto che ce la faranno: il Venezia ha una struttura e un impianto che non c’entrano nulla con la bassa classifica, e l’organizzazione di gioco che le ha dato Vanoli è indiscutibile. Sono felicissimo della vittoria di Ascoli, ha un’importanza incalcolabile anche dal punto di vista psicologico: aver fatto un passo in avanti così significativo metterà la carica alla squadra anche in vista della partita con il Como. Gli uomini decisivi? Sicuramente gli attaccanti. Dico Pohjanpalo e Cutrone, tanto per fare due esempi: è a loro che si devono aggrappare le due squadre. Cosa manca al Venezia per cambiare marcia? I gol dei centrocampisti e quelli dei partner in attacco di Pohjanpalo: non può segnare sempre e solo lui. Quale può essere la chiave nella lotta salvezza? La compattezza di squadra e la tenuta mentale: non è facile, quando sei costruito per lottare per altri traguardi, mettere l’elmetto e stare in trincea fino alla fine, perché probabilmente il Venezia dovrà farlo»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Andrea Seno, doppio ex di Venezia e Como.
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