Pordenone, si presenta Stefani: “Dobbiamo seguire la linea che è stata data: da sciocchi stravolgere un lavoro fatto bene”
martedì 7 Marzo 2023 - Ore 13:55 - Autore: Pietro Zaja
Queste le dichiarazioni rilasciate dal nuovo tecnico del Pordenone Mirko Stefani nella conferenza stampa di presentazione di oggi: “Ho ricevuto tanti messaggi, fa piacere, perché significa che negli anni ho lasciato un bel ricordo e dei buoni rapporti, ma fa parte del mestiere. Ho sentito compagni e addetti ai lavori che non sentivo da tanto tempo. Mi piace sentire il loro affetto e la loro stima. E’ chiaro che uno può pensare tantissime cose, poi, nel mio modo di vivere, ragiono sempre finché non succede non vale la pena pensare troppo, per cui in questi mesi mi sono documentato. Nei giorni più recenti ho seguito meglio le partite della squadra e degli avversari, ma la sto vivendo molto serenamente. Ho la fortuna di poter lavorare in un grande staff. Io sono il mister, ma mi è stato affiancato Andrea, di cui mi fido molto e con cui ho lavorato per sette anni, ci capiamo, ma soprattutto abbiamo uno staff che conosce bene la squadra e conosce bene i ragazzi. Dietro le quinte c’è chi lavora sui video, chi lavora a stretto contatto con i giocatori. Devo essere bravo a delegare le attività. Devo essere capace di vivere le situazioni in modo lucido. Conosco l’ambiente e mi toglie delle difficoltà, ma non è tutto. Sapevo a cosa andavo incontro, altrimenti non ci avrei neanche provato. Vorrei ringraziare questi mesi passati con i ragazzi, è stato emozionante. Essere a contatto con sedicenni e diciassettenni mi ha formato molto ed è stato molto bello. Lo rifarei. Questa possibilità me la prendo molto volentieri, ma ho il piacere di ringraziare la società e i ragazzi. E’ merito anche loro. Penso che in questo momento dobbiamo seguire la linea che è stata data, lo stare in campo, quello che è già nelle corde della squadra. Sarebbe sciocco stravolgere un lavoro fatto bene, almeno in questo momento. Dobbiamo dare la giusta continuità con delle correzioni. Davanti si può variare, ma la fortuna di questa rosa è che permette parecchie scelte. Non vorrei inventarmi niente, se non quello di cercare di mettere nella posizione migliore i giocatori con le loro caratteristiche. Tutte le domeniche, contro qualunque squadra, vincere il campionato è difficile. Altrimenti una squadra ne avrebbe moltissimi come il Catanzaro e sarebbe un altro campionato. Tutte le squadre che lottano per vincere devono arrivare a marzo con la possibilità di vincere e questa è la situazione attuale. Questo ragionamento lo fanno anche Lecco, Pro Sesto, Feralpi e Vicenza, ma noi ci siamo e siamo lì per quello. Più avanti è giusto fare anche dei ragionamenti, dove dovremo combattere fino all’ultimo. C’è sempre un’altra possibilità i playoff, penso non farebbe schifo a nessuno, ma adesso non è un scelta. Devo dire che ho avuto la fortuna di avere tanti allenatori bravi nel mio percorso. Ne ho avuti tanti e diversi nel mio percorso. Mentre si gioca si hanno determinate idee, poi si mettono in ballo altre idee. Ho imparato molto: il giusto compromesso tra l’estetica e l’efficacia è un aspetto da non sconsiderare. Per stare sempre ad alti livelli ci vuole grande equilibrio nell’euforia e nelle delusioni, di settimana in settimana. Credo negli ottimi rapporti. Se uno ha costruito dei buoni rapporti vanno bene sempre. Non penso che il conoscersi troppo possano portare a delle problematiche. Ci vuole la giusta intelligenza, ma ora come ora non vorrei ci fosse neanche un grande distacco tra me e i ragazzi. Non voglio cambiare il mio modo di fare, quindi ben venga il contatto a livello personale, che voglio creare con quelli che conosco meno. Sanno come sono e io so come sono loro. Può essere un lavoro accelerato, d’aiuto. Adesso devo fare delle scelte. Non è che un amico gioca perché è stato mio compagno, farò delle scelte per il bene della squadra. Le decisioni vanno accettate”.
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