Triveneto Live 24! Si chiude con Hellas Verona-Salernitana. Vicenza, tre punti per sperare nella vetta. Triestina, una vittoria per la salvezza. Padova raggiunto e contestato. Venezia, sei punti in sette giorni e sogno playoff. Pordenone ancora fermato
lunedì 13 Febbraio 2023 - Ore 08:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
Lunedì 13 febbraio
Ore 17.30 – Venezia: Nella giornata di domani, a partire dalle 17.30 al Vfc Store di Mestre, tre giocatori del Venezia incontreranno i sostenitori arancioneroverdi. A disposizione per foto e autografi ci saranno Matteo Jajalo, Petko Hristov e Jesse Joronen per un momento conviviale con la tifoseria
Ore 16.40 – Triestina: U.S. Triestina Calcio 1918 informa che mercoledì 15 febbraio alle ore 12:45, presso la sala stampa dello Stadio “Nereo Rocco”, avrà luogo la conferenza stampa presieduta dal portiere alabardato Kristjan Matošević e dal difensore Alberto Masi
Ore 16.00 – Padova: Joseph Oughourlian, patron del Padova, è atteso giovedì in città per una serie di appuntamenti che contraddistingueranno la sua toccata e fuga patavina. Oughourlian arriverà in città assieme alla presidente Alessandra Bianchi nella tarda mattinata e incontrerà la stampa nel primo pomeriggio. Dopo pranzo è in programma un incontro con il sindaco Sergio Giordani e una puntata al Centro Geremia della Guizza dove si allena la squadra. Con l’occasione Oughourlian incontrerà prima Vincenzo Torrente e Massimiliano Mirabelli e poi i giocatori. Infine si sposterà a Noventa Padovana, dove si allenano le giovanili e in quell’occasione avrà un faccia a faccia con i soci di minoranza. Infine è in programma anche un incontro con una delegazione di tifosi, fra cui i rappresentanti di Appartenenza Biancoscudata, che avevano invocato la presenza del patron in città qualche settimana fa. Oughourlian lascerà Padova già in serata per altri impegni professionali
Ore 15.20 – Udinese: Jakub Jankto, 27enne ex centrocampista di Sampdoria e Udinese e ora allo Sparta Praga, ha fatto coming out e ha dichiarato la sua omosessualità: “Anche io voglio vivere la mia vita in libertà. Senza paure. Senza pregiudizi. Senza violenza. Ma con amore. Sono omosessuale e non voglio più nascondermi”, si conclude così il suo messaggio postato sui social.
Ore 12.05 – Spal: Daniele De Rossi è stato esonerato da Joe Tacopina. La notizia è trapelata in questi minuti e si conosce già il nome del suo sostituto. Si tratta di Massimo Oddo, ex allenatore del Padova, che sostituirà un altro campione del mondo. A breve si attende l’ufficialità della decisione
Ore 11.20 – Cittadella: «Mi dispiace sia andata a finire in questo modo: se avessimo affrontato la capolista in parità numerica ce la saremmo potuta giocare, anche sotto di un gol. Il rosso a Perticone? Dal campo non mi pareva proprio un’espulsione da dare, non so come il Var l’abbia potuta confermare. L’errore di Kastrati? Ci sta l’infortunio del portiere. Non dimentichiamoci di quante volte Kastrati ci ha tolto le castagne dal fuoco: può sbagliare lui come possono sbagliare gli altri, è la squadra che deve rimediare all’errore del singolo. Non dobbiamo essere scoraggiati, tutt’altro: abbiamo iniziato bene l’anno, e non può essere una sconfitta a farci cadere. In questi casi è meglio gettarsi subito la sconfitta alle spalle, analizzeremo gli errori e guarderemo avanti. All’orizzonte c’è la Reggina e non possiamo permetterci di ripensare troppo a quanto è successo a Frosinone: ha perso tre partite di fila, arriverà da noi con grande voglia di rivalsa, ma lo stesso vale per noi. Sono fiducioso nella squadra e nei compagni: riusciremo certamente a rialzarci»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Simone Branca, centrocampista del Cittadella.
Ore 10.40 – Pordenone: «La squadra che mi piacerebbe vedere sempre in campo con grande cattiveria, attenzione e voglia di vincere è quella rimasta in dieci. Come sempre, prima pensavamo di essere più forti e poi come spesso accade ci siamo trovati sotto. Per provare a ricominciare a vincere bisogna avere subito un atteggiamento agonisticamente feroce, non mostrarlo soltanto dopo aver preso due sberle. È pure vero che nelle ultime partite non siamo stati fortunati, centrando pali e subendo episodi che non ci hanno aiutato, ma se vogliamo raggiungere gli obiettivi prestabiliti il carattere della squadra deve essere sempre quello mostrato quando è rimasta in dieci»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Mauro Lovisa, presidente del Pordenone.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Hellas Verona-Salernitana (ore 18.30). HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Coppola; Depaoli, Tameze, Duda, Doig; Ngonge, Lazovic; Lasagna. All. Zaffaroni. SALERNITANA (4-4-2): Ochoa; Sambia, Bronn, Troost-Ekong, Bradaric; Candreva, Coulibaly, Bohinen, Vilhena; Dia, Bonazzoli. All. Nicola.
Domenica 12 febbraio
Ore 23.00 – Pro Gorizia:La Pro Gorizia torna da Fagagna con il sorriso e ritrova i tre punti dopo le due sconfitte consecutive. Ai biancazzurri bastano due reti, una per tempo, per chiudere la pratica e ritornare a festeggiare. Primo tempo che parte con la Pro Gorizia che pressa alta e mette in difficoltà i padroni di casa. Rossoneri padroni di casa che firmano la prima emozione della sfida all’8’pt, sponda di Del Piccolo per Craviari che calcia alto dal limite. Al 19’pt rispondono i biancazzurri, palla in profondità di Gregoric per Lucheo, l’attaccante conclude, ma Nardoni è attento e tocca il pallone in angolo. Al 25’pt bella incursione di Duca che arriva sul fondo e mette al centro non trovando però nessun compagno in area permettendo così a Drì di liberare. Al 31’pt è ancora Duca a rendersi pericoloso, il suo tocco sotto su invito di Bradaschia supera Nardoni, ma sbatte contro la parte alta della traversa. Sul finire del primo tempo la Pro Gorizia sblocca la partita. Al 41’pt Sambo batte una punizione che viene respinta dalla difesa, il pallone ritorna al centrocampista che serve Samotti che mette al centro trovando Msatfi ben appostato per toccare quel tanto che basta per beffare Nardoni. Nella ripresa la Pro Gorizia controlla il vantaggio, lasciando qualche spazio alla Pro Fagagna, senza però che i padroni di casa riescano ad essere pericolosi. Al 20’st sugli sviluppi di una punizione di Pinzano, la palla smanacciata da Bruno in uscita arriva tra i piedi di Filippo Zuliani che calcia alto. Al 23’st la Pro Gorizia troverebbe il raddoppio con Piscopo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il pallone però era uscito nella traiettoria e l’arbitro annulla. Raddoppio che arriva al 35’st Bradaschia batte una punizione laterale e trova Duca ben appostato in area che gira in rete chiudendo di fatto le ostilità. Nel finale i biancazzurri in contropiede avrebbero la chance per arrotondare il punteggio, ma prima Presti al 41’st e poi Predan al 44’st trovano sulla loro strada Nardoni.
Pro Fagagna – Pro Gorizia 0-2
Marcatori: 41’pt Msatfi, 35’st Duca.
PRO FAGAGNA: Nardoni, Bozzo (36’st Venuti), Righini (15’st Cassin), Del Piccolo, Zuliani Filippo, Peressini, Craviari (28’st Frimpong), Pinzano, Domini Simone, Dri (1’st Zuliani Alessandro), Tell (1’st Domini Tommaso); allenatore: Giatti.
PRO GORIZIA: Bruno, Duca, Vecchio, Samotti, Piscopo, Gregoric, Lucheo (22’st Presti), Kogoi (44’st Franco), Msatfi (35’st Predan), Bradaschia (38’st Zigon), Sambo (22’st Gambino); allenatore: Franti.
Ore 22.50 – Cittadella: “Potevo scegliere di mostrare le immagini e rivendicare. Preferisco chiedere scusa alla squadra, avrei dovuto comunque fare meglio, al netto del giusto o sbagliato. Andiamo avanti a lottare, forza”. Questo il tweet di Romano Perticone dopo l’espulsione rimediata sabato a Frosinone
Ore 22.30 – Serie D: Prosegue la formidabile cavalcata del Legnago, che resta in testa alla classifica del girone C del campionato di Serie D e che punta dritto al ritorno fra i professionisti. Con il Cartigliano finisce 3-1, con i gol di Gatto, Rocco e Baradji. Non molla neppure l’Union Clodiense, che batte 3-1 il Portogruaro e rimane in scia alla capolista, a soli quattro punti di distacco: a segno Aliù, Minicucci e Riccardo Serena. Sta risalendo la classifica il Cjarlins Muzane di Carmine Parlato, che aggancia quota 33 dopo il 3-1 sul Torviscosa. Continua a latitare la Luparense, che rimane invischiata in una posizione di classifica anonima pareggiando il big match al Casée contro l’Adriese con le reti di Beltrame e Tomasi. L’Adriese sale a quota 37, adesso a sei punti dal Legnago primo in classifica
Ore 21.35 – Treviso: Si rialza il Treviso, che espugna San Donà di Piave nonostante il divieto di trasferta imposto ai tifosi. Partita molto combattuta, ma gestita con personalità dai biancocelesti, che migliorando sensibilmente dopo un primo tempo largamente sottotono. Nella ripresa ecco le giocate che cambiano la gara, con il Treviso che riesce a passare in vantaggio con l’ottimo Posocco, che infila Piccolo. Il raddoppio porta la firma di uno dei giocatori più criticati, Simone Salviato, che torna ad essere decisivo. Con questo successo il Treviso raggiunge in vetta la Godigese a quota 50 punti e torna a sperare nella promozione diretta
SAN DONA’ 0-2 TREVISO
MARCATORI: Posocco, Salviato
SAN DONA’ 1922: Piccolo, Donadello, Guizzini, Uliari, Fortunato, Abcha (Crescente), De Stefani (Telesi), Scroccaro, Pasqual (Gashi), Carli, Manentè. All. Davanzo
TREVISO FBC 1993: Lombardi, Shukolli, Mosca, Soncin (Simeoni), Salviato, Severgnini, Stefani, Malagò, Sottovia, Marcolin (Boron), Posocco (Guccione). All. Cunico
AMMONITI: Guizzini, Uliari, Gashi, Malagò, Posocco, Simeoni.
Ore 18.15 – Dolomiti Bellunesi – Mestre 1-2:
DOLOMITI BELLUNESI-MESTRE 1-2
GOL: pt 8’ Corteggiano, 16’ Ndoj; st 28’ Artioli.
DOLOMITI BELLUNESI: Virvilas; Alcides (st 1’ Toniolo), Alari, Sommacal, Macchioni (st 7’ Faraon); De Carli, Conti, Arcopinto (st 1’ Artioli); A. Cossalter (st 34’ Fernandez); Corbanese, Svidercoschi (a disposizione: Patitucci, Sina, Cucchisi, Tuninetti, Vavassori). Allenatore: D. Zanin.
MESTRE: Albieri; Gabrielli (st 16’ Scanagatta), Ndoj, Feltrin; Miccoli (st 32’ Ortega), Finazzi (st 24’ Chin), Corteggiano, Segalina, Pizzul; Cardellino (st 16’ Poletto), Nicoloso (st 380 D’Appollonia) (a disposizione: Pizzolato, Varotto, Costa, Mele). Allenatore: G. Zecchin.
ARBITRO: Giovanni Antonini di Rimini (assistenti: Roberto Lembo di Valdarno e Angelo Macchia di Moliterno).
NOTE. Ammoniti: Alcides, Virvilas, Nicoloso, Chin, Poletto. Angoli: 4-4. Recupero: pt 3’; st 4’.
Dopo due pareggi in successione, la SSD Dolomiti Bellunesi si ferma allo stop. A imporlo è un Mestre cinico e spietato, nel quarto d’ora iniziale: prima Corteggiano, poi Ndoj indirizzano subito il match sul binario arancio-nero. Da apprezzare, comunque, la reazione dei padroni di casa in un secondo tempo scandito dalla rete di Artioli (ottimo l’impatto di Filippo, in campo dopo l’intervallo), da un legno di Corbanese e da un intervento decisivo del portiere mestrino Albieri. Insomma, il rammarico è tanto. Anche perché i dolomitici non hanno mai vinto, di fronte al pubblico amico, nel nuovo anno solare. E la classifica si accorcia, come testimonia l’attuale undicesimo posto, a +1 sulla zona playout.
PRIMO AFFONDO – L’avvio è di marca mestrina. E il primo affondo sfocia in un gol: all’8’, cross di Pizzul, tocco di Cardellino e, dal limite dell’area, Corteggiano lascia esplodere un gran tiro su cui Virvilas non può arrivare. Lo stesso Virvilas si opporrà poi a una splendida rovesciata di Nicoloso, ma non all’incornata di Ndoj sugli sviluppi di un corner: al quarto d’ora lo svantaggio è già doppio. L’unico sussulto dolomitico è riassunto in un destro largo di De Carli, mentre gli ospiti sfiorano il tris con un tacco di Nicoloso e un sinistro di Cardellino, di poco fuori bersaglio.
DOPO L’INTERVALLO – All’intervallo, mister Zanin prova a mischiare le carte: dentro Toniolo e Artioli, fuori Alcides e Arcopinto. E poco più tardi, Faraon rileva Macchioni. La partita cambia: capitan Cobra scuote il palo (esterno) al 7’, mentre Albieri disinnesca una conclusione di Alex Cossalter e una girata di Svidercoschi. Ma, attorno alla mezz’ora, la rete si gonfia, grazie al tiro-cross dell’uomo che dà la scossa: “Pippo” Artioli. Ed è poi Svidercoschi, di testa, a sfiorare il 2-2: Albieri, però, è semplicemente decisivo e vola a deviare un pallone ormai in procinto di varcare la linea. Il bottino pieno è del Mestre.
L’ANALISI – «L’approccio negativo? È la prima volta che succede – afferma mister Diego Zanin, nel post partita – e mi ha sorpreso. Di solito partiamo sempre molto bene e spesso troviamo pure il gol del vantaggio. Stavolta non è accaduto. Dispiace, anche se nel secondo tempo abbiamo messo in campo grinta e orgoglio. Ma non è bastato».
Ore 17.00 – Este – Campodarsego 2-3: Un successo di cuore, di carattere e di squadra. Ma anche di prestigio, d’onore e di cattiveria. Il Campodarsego non solo si conferma imbattuto nel girone di ritorno della serie D, insieme solamente a Cjarlins e Legnago, ma soprattutto lo fa battendo l’Este in trasferta nel derby padovano. La quarta vittoria esterna stagionale dei biancorossi arriva dopo una grande prova: due volte in svantaggio, e due volte capace di rimontare, la formazione di mister Masitto piazza nel finale il colpo del ko e porta a casa tre punti d’oro.
Pronti via, e i padroni di casa passano in vantaggio al 15′, quando Perez commette fallo in area: è rigore, e Santi non sbaglia battendo Boscolo. Il Campodarsego si getta in avanti e reclama ben due volte, prima per un tocco di mano in area al 19′, poi per un sospetto contatto su Diarrassouba al 22′: in entrambi i casi l’arbitro lascia correre. Il pareggio arriva comunque, al 25′: a siglare l’1-1 è capitan Buratto, che dopo una grande azione solitaria per vie centrali, taglia in due gli avversari e arrivato al limite dell’area scaraventa la palla in rete. Dopo un primo tempo con qualcosa in più da parte dei biancorossi, e un risultato in equilibrio, all’inizio della ripresa un’ingenuità difensiva rimanda avanti l’Este: al 15′ Menato riesce a intercettare il pallone di Abatneh e s’invola in solitaria verso la porta, scarta anche il portiere e timbra il 2-1. La reazione del Campodarsego però è da grande squadra: dopo il palo di Diarrassouba (19′) e una conclusione a lato di Guitto (24′), lo stesso Guitto al 29′ pesca Oneto in mezzo alla difesa, che incrocia il destro e insacca il meritato 2-2. Non è finita: al 39′ la rimonta è completa, perchè in azione di contropiede la palla arriva a Buongiorno, che arriva davanti a Agosti e lo supera, mandando in rete il pallone del definitivo 2-3.
ESTE-CAMPODARSEGO 2-3
ESTE: Agosti, Munaretto, Piccardi, Burato (42′ st Perkovic), Cuccato, Giacomazzi, Franzolin, Caccin, Menato, De Vido (38′ st Zanetti), Santi.
A disposizione: Costantini, Moracchiato, Badan, Calgaro, Pellielo, Marchesan, Agostini.
Allenatore: Pagan.
CAMPODARSEGO: Boscolo Palo, Oneto, Abatneh, Buratto, Farabegoli, Guitto, Diarrassouba (47′ st Prevedello), Perez (13′ st Rivi), Buongiorno, Orlandi (41′ st Bertazzolo), Cupani (13′ st Girardello).
A disposizione: Minozzi, Negrin, Michelotto, Verzotto, Vitetta.
Allenatore: Masitto.
Arbitro: Acquafredda di Molfetta.
Reti: 15′ pt rigore Santi, 25′ pt Buratto, 14′ st Menato, 29′ st Oneto, 39′ st Buongiorno.
Note: ammoniti Burato, Cuccato, Perez, Diarrassouba e Minozzi. Calci d’angolo 3-9. Recupero 1′ e 5′.
Ore 15.30 – Udinese: Andrea Sottil, tecnico dell’Udinese, ha commentato il pareggio contro il Sassuolo attraverso i microfoni di DAZN: “Abbiamo fatto un’ottima partita, creando tanto, calciando 17 volte verso la porta e Silvestri che ha fatto zero parate. La squadra è stata brava e si è rimessa subito a giocare dopo ogni incassato. Nel secondo tempo abbiamo avuto due occasioni clamorose e anche chi è entrato ha dato tutto. L’Udinese ha fatto di tutto per vincere la partita contro un Sassuolo con elementi validi sia fra i titolari e la panchina. Faccio i complimenti a Pereyra che con poca condizione ci ha tenuto ad esserci. Se invece ragioniamo solo sul numero di vittorie io faccio un altro mestiere e sono soddisfatto. Questo è un gruppo straordinario, che lavora sodo tutti i giorni e accetta anche di andare in raduno qualche giorno prima dopo una prestazione non bella come quella di Torino. Ci giochiamo la vita e sono molto contento di quello che stanno facendo. Anche un 2006 come Pafundi ha dato tutto. Siamo dispiaciuti per la manca vittoria ma dobbiamo analizzare lucidamente quanto accaduto”.
Il dialogo con i tifosi a fine gara della squadra?
“Conosco bene questi tifosi, anche per i quattro anni da calciatore che ho vissuto qui. Sono sempre persone educate e collaborative. Rispetto i fischi come ci prendiamo gli applausi. Io però oggi non ho visto una squadra senza attributi e la classifica dice che abbiamo 30 punti. Ai tifosi dico che questo gruppo lavora come un forsennato e da tutto per vincere. Sempre”.
Ore 14.30 – UDINE – Abbuffata di gol alla Dacia Arena dove Udinese e Sassuolo pareggiano 2-2 e si dividono la posta in palio. Passano solo trenta secondi e i bianconeri sbloccano il risultato grazie ad Udogie che supera Zortea e con un preciso diagonale batte Consigli. Gli emiliani provano a reagire immediatamente e un’incomprensione tra Perez e Silvestri rischia di ingannare Becao che per poco non commette un autogol. Il Sassuolo continua a giocare in modo vivace e al 6′ pareggia i conti con Henrique. Il match rimane piacevole con occasioni da entrambe le parti: al 25′ Frattesi aggancia un cross di Marchizza e prova il tiro al volo ma la sfera colpisce il palo. Al 28′ è l’Udinese a rompere ancora l’equilibrio con Bijol che di testa insacca una punizione di Samardzic. Le emozioni della prima frazione non sono ancora terminate perché a pochi istanti dal duplice fischio Perez commette un’autorete e le due squadre vanno negli spogliatoi sul 2-2. Al 57′ l’Udinese si divora una grande chance con Beto che davanti alla porta calcia sopra la traversa. Passano i minuti e i bianconeri continuano a premere alla ricerca del tris: al 65′ Udogie e al 72′ Beto mettono in pericolo la Consigli che si salva. Dopo cinque minuti di recupero l’arbitro decreta la fine del match e con questo punto l’Udinese raggiunge il Torino al settimo posto.
Ore 13.20 – Vicenza: Il “day after” la sconfitta, dolorosa e di misura a Vicenza, è ancora all’insegna della rabbia in caaa Renate. Dopo aver visto e rivisto gli episodi “incriminati”, il Direttore Generale è tornato a parlare di quanto accaduto nel tardo pomeriggio di ieri. “Il giorno dopo fa ancora più male rivedere questi episodi che si commentano da soli. È ora che qualcuno prenda provvedimenti nei confronti di certi Ufficiali di Gara. Ieri è successo a noi, ma ormai accade con una frequenza disarmante anche sugli altri campi. E ad essere penalizzate sono le società, a cui viene sempre chiesto di fare sforzi, salvo poi non essere rispettate da arbitri dai toni arroganti e presuntuosi. A noi tutto questo non sta bene. Che qualcuno ai vertici inizi ad assumersi le giuste responsabilità, per far sì che non si ripetano episodi come quelli accaduti a noi ieri. Le partite non possono venire compromesse da errori tecnici così gravi da parte di chi dovrebbe essere garante della regolarità del gioco stesso. Questo è intollerabile”.
Ore 12.00 – Triestina: “E’ stata una partita difficile, all’inizio eravamo un po’ lunghi, poi ci siamo messi bene e sul campo si è visto poi il risultato. Il 4-2-3-1 lo abbiamo provato spesso in settimana, mi devo adattare un po’, ma credo che si possa fare. Due settimane fa, quando arrivai a Trieste, dissi che il gruppo c’era e che avrebbe lottato per l’obiettivo. Io ho visto sempre positività all’interno della squadra. Adesso serve continuità per arrivare più avanti possibile. Mi trovo bene con Paganini, Felici e Mbakogu, in quel ruolo e in quella posizione cerco di dare il mio contributo. Ci alterniamo io e Jerry ad attaccare e a coprire gli spazi. Il rigore? Ho provato a tirare da fuori 2-3 volte ed è andata bene”. Queste le dichiarazioni di Camillo Tavernelli dopo Albinoleffe – Triestina
Ore 11.30 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Luca Ceppitelli rilasciate in conferenza stampa dopo Venezia – Spal: “Credo che il grande valore di questa squadra sia che gli uomini ci siano sempre stati. Anche in momenti più difficili, siamo sempre rimasti uniti, e compatti nel nostro obiettivo. La strada è ancora lunga, ma siamo riusciti a reagire. Questo risultato ci darà sicuramente qualcosa, ma ribadisco che la strada è ancora lunga, e l’obiettivo, quello della salvezza, è ancora tutto da conquistare. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, però potevamo chiudere la partita prima; siamo comunque stati bravi a tenere testa a un’ottima squadra. Effettivamente non concediamo tanto, ma nelle prime occasioni che concediamo, subiamo goal. Vorrà dire che dovremo concedere meno, se non nulla. Magari, anche mentalmente dovremo avere quella convinzione in più. A volte, inconsciamente, il non voler concedere nulla ti fa abbassare troppo e, invece, concedere. Chiariamo che il capitano è, per tutti, Marco Modolo. In questo momento mi fa piacere avere la fascia di capitano, una fascia che, però, meriterebbero anche altri ragazzi. A mio parere era fallo netto a nostro favore. Questa è la sensazione che ho avuto dal campo. Siamo stati bravi a cogliere un passaggio lungo. In questo campionato, sappiamo che dobbiamo essere bravi a sfruttare tutte le occasioni che ci capitano. E’ stato bello ritrovarlo e giocarci insieme. Ma credo non sia questione di uomini, bensì di organizzazione. Non dipende, in altre parole, da chi scende in campo. Ma credo che, come squadra, stiamo giocando molto bene”.
Ore 10.00 – Venezia: Il Venezia FC comunica il passaggio in prestito del Primavera Gabriel Sandberg, di Jack de Vries e di Damiano Pecile al Kotkan Työväen Palloilijat (KTP), club militante nella serie cadetta finlandese. Pecile e Sandberg si uniranno alla formazione scandinava fino al 31 dicembre 2023, mentre Jack de Vries ha sottoscritto un accordo fino al termine della corrente stagione sportiva.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Udinese-Sassuolo (ore 12.30). UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue, Pereyra, Walace, Arslan, Udogie; Beto, Success. All. Sottil. SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Zortea, Erlic, Tressoldi, Marchizza; Frattesi, Obiang, Bajrami; Berardi, Defrel, Laurientè. All. Dionisi.
Sabato 11 febbraio
Ore 20.55 – Pordenone: “Siamo tutti arrabbiati, non riusciamo a concretizzare tutte le occasioni da gol che creiamo. Dobbiamo essere più cattivi sottoporta. Se il Pordenone gioca a ritmi alti, i risultati li facciamo, ma se molliamo sotto il profilo del ritmo andiamo in difficoltà. Mi è piaciuta le reazione della squadra, ma siamo arrabbiati per quello che è successo e per la vittoria che non è arrivata. Ci sono episodi evidenti che non ci vengono attribuiti, ma ultimamente ci gira tutto contro”. Queste le dichiarazioni di Domenico Di Carlo al termine di Pordneone – Mantova
Ore 20.50 – Triestina: “Da un po’ di tempo vedo una convinzione diversa. Dobbiamo crescere in tutto, non abbiamo fatto nulla e il nostro cammino è molto lungo. Dopo aver visto le ultime prestazioni io credo che i ragazzi debbano essere convinti delle proprie qualità. Soprattutto nella fase di possesso abbiamo giocatori con qualità tecniche. Felici ha una distorsione alla caviglia, dobbiamo aspettare i prossimi giorni per capire come starà. Dobbiamo essere compatti e uniti, riuscire a occupare gli spazi nel modo giusto. Stiamo facendo i passi nella giusta direzione. Spero che i ragazzi prendano consapevolezza di quello che possono fare. Secondo me se si riesce a occupare gli spazi, a quel punto penso che possiamo fare qualcosa d’importante. Ci stiamo lavorando ed è importante che i ragazzi ci credano. Possiamo sfruttare le qualità di Felici e Tavernelli, che hanno qualità davvero importanti”. Queste le dichiarazioni di Augusto Gentilini rilasciate dopo Albinoleffe-Triestina
Ore 20.40 – Cittadella: Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini al termine di Frosinone – Cittadella: “Se concedi anche l’inferiorità numerica è dura. Noi siamo venuti qua a fare la nostra partita ma alla fine è andata come è andata. Il Frosinone ha meritato di vincere, ma l’espulsione mi è sembrata affrettata perchè mi è sembrato che Moro fosse scivolato. Siamo stati in partita fino a prima del 2-0, abbiamo cercato di tenere la partita in bilico per sfruttare un possibile episodio, ma dopo il secondo gol è diventato tutto più difficile. All’andata è stata una partita diversa, il Frosinone non era nello stato di grazia in cui è ora e adesso vive di grande entusiasmo. Si vede che i giocatori hanno voglia di rischiare perchè sono in una situazione mentale decisamente positiva. Fino all’ 1-0 la partita è stata combatutta, ma l’espulsione e il 2-0 hanno chiuso la i giochi. Come prima cosa analizzando gli errori, e poi cercando di mettere subito via questa sconfitta per preparare al meglio la gara contro la Reggina. Dobbiamo essere bravi a rialzare subito la testa, ma è un campionato talmente equilibrato che non c’è una squadra o due che si staccano in fondo alla classifica. Dovremo dar battaglia fino alla fine. L’avversario era diverso, l’Ascoli veniva da un momento di difficoltà e noi siamo stati bravi ad enfatizzarle. Il Frosinone invece è in grandissima forma e sta dominando il campionato meritatamente, per noi si è fatta davvero complicata. Il portiere è un ruolo complicato anche per questo, ma Kastrati è un giocatore intelligente che saprà mettere da parte l’errore il più in fretta possibile per ripartire più forte di prima.”
Ore 20.30 – Virtus Verona: “Sono molto contento del pareggio, penso che alla fin fine il pari è risultato più giusto, forse meritavamo anche qualcosa in più noi. Il Padova è una squadra forte, ha un organico che potrebbe lottare per i primi posti in classifica. Loro sono stati bravi a difendere, facevamo fatica a trovare spazi. Nel secondo tempo abbiamo concesso poco. Al goal che cosa ho provato? Non esulto mai troppo nel momento della rete ma sempre a fine partita, sicuramente sono molto soddisfatto dei miei ragazzi”. Queste le dichiarazioni di Luigi Fresco dopo Virtus Verona-Padova
Ore 20.13 – Padova: “È stata una partita equilibrata, questo match si poteva decidere soltanto da calci piazzati e così è stato. Venivamo da una brutta sconfitta contro la Pergolettese e mentalmente ha pesato. Peccato perché bastava un po’ d’attenzione in più per portarla a casa. In generale da quando sono arrivato, posso dire che ci meritavamo qualche vittoria in più”. Queste le dichiarazioni di Vincenzo Torrente dopo Virtus Verona – Padova
Ore 19.45 – Virtus Verona-Padova 1-1: VERONA – I biancoscudati sbattono sull’1-1 contro la Virtus Verona, pareggio amaro per il Padova, che vede sfumare la vittoria nei minuti finali del match. Il Padova non riesce più a vincere. Nel primo tempo la Virtus Verona conquista un calcio di rigore al 15′ e ha la possibilità di portarsi in vantaggio, ma Danti sbaglia dal dischetto e si fa intercettare il tiro da Donnarumma. I biancoscudati trovano il sorpasso nei minuti finali della prima frazione di gara, cross dalla bandierina di Liguori, Vasic si libera bene dalle marcature e incorna di testa il pallone, spingendo la palla in rete. Nel secondo tempo il Padova è bravo a gestire e a resistere le avanzate dei rossoblù, non rischiando praticamente quasi nulla, finché però non arriva la clamorosa beffa finale. Al 92′ la Virtus sfrutta al meglio l’ultima possibilità per riportare in equilibrio la partita, cross dal calcio d’angolo che trova ben piazzato Faedo, che con un bel colpo di testa gonfia la rete e fa esplodere di gioia il Gavagnin-Nocini. Dopo il fischio finale i tifosi biancoscudati contestano la squadra e il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli
Ore 19.40 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Stefano Rosso dopo Vicenza-Renate: “Il ritiro ha portato i suoi frutti? Non so, la squadra oggi ha fatto un’ottima prestazione, ricominciamo da questa continuando a lavorare”
Ore 19.33 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Renzo Rosso dopo Vicenza-Renate: “Un po’ di ossigeno ci voleva. Abbiamo una squadra forte e quando giochiamo sappiamo farlo e si vede che non c’è un vero leader in questo campionato che è molto difficile, speriamo bene. Il mio post? Io sono un grandissimo tifoso, Il Vicenza mi è entrato troppo nel cuore”
Ore 19.24 – Vicenza -Renate 2-1: VICENZA – Dopo una settimana di ritiro il Vicenza torna in un Menti spettrale a causa dello sciopero del tifo e la squadra risponde piegando 2-1 il Renate. Passano trenta secondi e il Vicenza è subito pericoloso con un’incisione in area di Begic che serve Ferrari me il “Loco” a botta sicura si fa respingere palla e nella ribattuta Jimenez non trova la rete. Passano tre minuti e i biancorossi si fanno vedere nuovamente con Della Morte che calcia da limite dell’area ma Drago blocca senza problemi. Il Vicenza dimostra di voler riscattarsi dopo un periodo negativo e al 7′ Begic sblocca il risultato insaccando la rete dopo una bella progressione di Della Morte ed uno scambio con Stoppa. Il Renate aumenta la fisicità e i contrasti causando diverse interruzioni, il Vicenza dal canto suo tiene bene il campo chiudendo gli spazi senza concedere ripartenze agli avversari. Al 28′ bella occasione per Stoppa che propone un tiro a giro bloccato però agevolmente da Drago. La squadra di Modesto ci prova anche al 38′ con Ierardi che dalla trequarti arriva al limite dell’area e lascia partire un tiro che non trova l’incrocio dei pali solo per qualche centimetro. Il Vicenza torna così negli spogliatoi in vantaggio e al rientro in campo ha una grande chance per il raddoppio con un’azione magistrale orchestrata da Stoppa e Ferrari, “El Loco” consegna palla a Valietti che davanti a Drago sciupa clamorosamente. Il Renate subisce particolarmente le progressioni di Greco lungo la fascia mancina e in un paio di occasioni assiste Ferrari che si lascia sorprendere in offside. Il Vicenza non gioca con cinismo al 67′ ne approfittano i piemontesi con Angeli che anticipa Valietti e di testa pareggia i conti. Modesto capisce che la partita di sta mettendo male e al 72′ toglie Stoppa e Jimenez ed inserisce Rolfini e Zonta; il Lane torna a macinare gioco e al 77′ Ierardi recupera palla a metà campo e dai venti metri carica un tiro su cui Drago non può nulla e riporta così in vantaggio il Vicenza. Negli ultimi minuti i ragazzi di Modesto controllano il risultato e dopo quattro minuti di recupero portano a casa tre punti che consentono di avvicinarsi alls vetta distante solo tre lunghezze
Vicenza (3-4-2-1): Confente; Ierardi, Pasini, Bellich; Valietti, Jimenez (dal 70′ Zonta), Greco, Begic; Della Morte (dal 83′ Sandon), Stoppa (dal 70′ Rolfini); Ferrari. A disposizione: Brzan, Iacobucci, Corradi, Ndiaye, Mion, Mogentale, Oviszach, Giacomelli. Allenatore: Modesto
Renate (4-3-3): Drago; Anghileri, Silva, Angeli, Possenti; Baldassin, Esposito, Marano (dal 46′ Sorrentino); Saporetti (dal 63′ Ghezzi), Nepi (dal 79′ Artistico), Anastasia. A disposizione: Furlanetto, Colombini, Nelli, Ermacora, Simonetti. Allenatore: Dossena
Marcatori: 8′ Begic (LRV), 67′ Angeli (R), 77′ Ierardi (LRV)
Arbitro: Frascaro della sezione di Firenze; assistenti: Monaco e Pressato; quarto uomo Gandino
Ammoniti: Esposito (R), Della Morte (LRV), Stoppa (LRV), Saporetti (R), Ferrari (LRV), Anastasia (R), Ierardi (LRV)
Espulso: Ghezzi (R) al 90’+2′
Spettatori: 6.977 di cui 5.980, incasso di 49.427 incluso rateo abbonati
Note: serata fredda, terreno in buone condizioni
Ore 18.17 – Sudtirol: “Sul gol mi sono buttato sul secondo palo e ho colpito la sfera. Sono contento per la rete. C’è un po’ di rammarico ma per com’è arrivato il pareggio. La gara è stata molto equilibrata e sporca. Siamo riusciti a sbloccarla su palla inattiva che era uno dei che avevamo studiato. L’episodio finale ci ha tagliato le gambe ma ci sta. Tante partite le abbiamo recuperate noi alla fine. Ci prendiamo questo punto con serenità ed entusiasmo” queste le parole di Giovanni Zaro al termine dell’incontro
Ore 18.08 – Trento: “E’ stata una partita difficile da affrontare. Ancora una volta si conferma però che il Trento è una formazione difficile da affrontare. Oggi, forse, siamo stati meno brillanti del solito. Probabilmente ho esagerato con il lavoro di preparazione. Non voglio parlare delle condizioni del campo perché non cerco nessun alibi. E’ normale che per una partita di calcio fatta bene, serva anche un bel campo. Se questo non è possibile, pazienza” queste le parole di Tedino al termine del match pareggiato contro la Pro Patria.
Ore 16.35 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Paolo Vanoli dopo Venezia-Spal: “Ho visto anche in altre partite un bel Venezia, giocare con questa personalità è importante. Faccio i complimenti ai ragazzi, la prestazione è il frutto di ciò che viene fatto in settimana. Un difetto? Se non li avessimo non saremmo lì in classifica, sono difetti di gioventù e inesperienza, mi piacerebbe chiudere senza prendere gol. Cambiato il vento? C’è più positività e sono arrivati giocatori importanti come Beghetto e Jajalo.”
Ore 16.22 – Albinoleffe-Triestina 0-1: ZANICA – Gli alabardati tornano a respirare e a sperare. Vittoria pesante contro l’Albinoleffe, per i 3 punti basta il solo goal di Felici. Prima gioia per Gentilini. La Triestina dopo soli 5 minuti, ha già l’occasione per passare in vantaggio, Paganini si presenta dentro l’area di rigore, ma il suo tiro è impreciso e non trova la porta. L’Albinoleffe risponde al 12′, botta dalla distanza di Giorgione, che si stampa sul palo. L’occasione più nitida del primo tempo capita nei piedi di Felici al 22′, il numero 99 alabardato però strozza il tiro e Offredi blocca a presa sicura la sfera. Successivamente i padroni di casa sfiorano il vantaggio al 38′, Manconi si presenta a tu per tu con l’estremo difensore alabardato, tiro in diagonale che scheggia il palo. Nella ripresa Felici sblocca il match, al 51′ l’arbitro assegna il calcio di rigore, l’attaccante alabardato è freddo dal dischetto e spiazza il portiere. Dopo sette minuti la Triestina ha la possibilità di raddoppiare, conclusione di Celeghin deviata che per poco non beffa Offredi. Al 66′ Giorgione il più pericoloso dei suoi, lascia partire un tiro-cross velenoso, Matosevic ci mette una pezza e devia la palla in out. Al 77′ Felici incrocia di sinistro, ma trova l’ottimo intervento di Offredi. Nel finale brivido per la Triestina, conclusione di Rosso che esce di un niente.
Ore 14.40 – Udinese: Mister Sottil, ad inizio intervista, analizza l’andamento della settimana ed il mini ritiro iniziato giovedì: “Questa è una Società di alto livello, formata da uomini straordinari, giocatori e staff, che lavorano tutti i giorni per migliorarci. Dico questo perché è un grande segno di responsabilità, siamo tutti concentrati e lavoriamo tutti i giorni per offrire sempre il meglio di noi stessi. Questo raduno anticipato è significativo e vuol dire che siamo tutti sul pezzo. Nessuno è stato contento della prestazione di Torino, ci interessa il presente e qui abbiamo intensificato ancora di più il lavoro, la parte centrale, il dogma del progetto Udinese”
“Un’ottima settimana quindi, con i ragazzi che si sono allenati come forsennati, con grande fame e concentrazione per preparare questa partita” – conclude l’analisi l’allenatore.
Sottil ha parole di riguardo per l’incidente accaduto a Zaccheroni e spera, come tutti noi, in un veloce recupero: “Sono molto dispiaciuto e mi ha fatto molta tristezza leggere l’accaduto. Un episodio sfortunato. Zaccheroni lo conosco, una bravissima persona e un grandissimo allenatore. Qui ha fatto cose straordinarie. Gli sono vicino e tutta la famiglia Udinese gli è vicino. Gli faccio un grande in bocca al lupo per la sua guarigione.”
Riguardo gli avversari di domani, “il Sassuolo lo rispettiamo, ha all’interno degli ottimi calciatori, sia nei titolari sia nelle alternative. Una squadra che è allenata molto bene da due danni da Dionisi, con una filosofia dal gioco tecnico ed intenso. Li conosciamo bene. È vero che vengono da due vittorie, ma abbiamo veramente la voglia e la determinazione di sfoderare una prestazione di grande livello davanti al nostro pubblico. Attraverso la prestazione cercheremo di portare a casa un risultato importante, senza ossessione, ma con intelligenza e lucidità. Abbiamo le qualità e la forza per mettere in difficoltà il Sassuolo.” – dice Sottil.
“La squadra fisicamente sta bene – l’allenatore fa il punto della situazione – Pereyra è recuperato e lavora con il gruppo già da metà settimana. Sono tutti disponibili. Masina? Sta molto bene, sta recuperando con grande velocità, è un ragazzo straordinario con una grande forza di volontà e uno spirito molto positivo. È la seconda settimana che lavora completamente con la squadra, ci vuole solo un po’ di adattamento. Oggi sta in una buona condizione fisica e può solo migliorare. Siamo tutti contenti di aver recuperato un grande giocatore e grande uomo.”
“Anche Thauvin sta crescendo – spiega l’allenatore – non è arrivato qui fuori condizione, ma non ha giocato tante partite consecutive ed il cambiamento climatico e di campionato può influire sul recupero. Lui oggi ha una buona condizione fisica. In termini di minutaggio forzeremo qualcosa, siamo già nel girone di ritorno inoltrato. Detto questo ha fatto una buona settimana, è arrivato con grande voglia e determinazione.”
Sottil commenta, inoltre, la grande tragedia che ha colpito la Turchia e la Siria: “Una grande tragedia davvero, vedere quelle immagini ti rattrista e non puoi non essere solidale. Sono credente e prego per queste persone. Tolgay è molto abbattutto, è normale che sia così. Io e tutti noi non possiamo fare altro che stare vicino a lui e a tutte le persone coinvolte.”
A fine conferenza, Sottil non ha dubbi sull’atmosfera che troverà domani alla Dacia Arena: “Non ho più parole positive per descrivere i nostri tifosi. Sono sempre stati vicino alla squadra, ci hanno sempre spinto e ci hanno sempre creduto. Sono stati il valore aggiunto. Domani ci sarà uno stadio sicuramente pieno e molto carico. Noi dobbiamo sfoderare una prestazione di livello, come abbiamo sempre fatto e saremo pronti.”
Ore 12.10 – Dolomiti Bellunesi: Diego Zanin ha spento ieri 56 candeline, ma si augura che il più bel regalo di compleanno arrivi domani (domenica 12 febbraio). E che a confezionarglielo siano i suoi ragazzi. Perché, allo stadio polisportivo di Belluno, è in programma il confronto con il Mestre (palla al centro alle ore 14.30). E in ballo, oltre ai tre punti, c’è la possibilità di allontanarsi dalle zone poco piacevoli della graduatoria. Insomma, è una grande occasione per compiere un deciso balzo avanti. E la SSD Dolomiti Bellunesi proverà a sfruttarla al meglio.
INSIDIE – «Se è la sfida più importante della stagione? Lo è solo perché è la prossima da affrontare – argomenta mister Zanin -. Sappiamo che tipo di avversario ci troveremo di fronte: il Mestre è reduce da un buon risultato (2-0 a Bolzano con la Virtus) e, sul mercato, ha portato a termine acquisti notevoli. Tuttavia, dobbiamo pensare solo a noi stessi: ogni sfida nasconde delle insidie che possono essere fatali. Di conseguenza, non rimane che riconoscerle, queste insidie, per poi evitarle. In ogni caso, il numero di errori all’interno delle varie gare è già sceso in maniera progressiva».
DUELLO TATTICO – Zanin contro Zecchin, guida tecnica degli arancio-nero. Sembra un gioco di parole, in realtà è un confronto di assoluto interesse anche sul piano tattico: «Il Mestre forse pensava di condurre un altro percorso, ma un simile campionato ha sorpreso un po’ tutti. Attenzione, però: parliamo di una squadra costruita per stare nella parte alta della classifica. Ha giocatori esperti, giovani molto abili e, nel complesso, una buona struttura fisica. Come tipo di formazione, è sulla falsariga del Cartigliano, affrontato domenica scorsa».
VIRVILAS VERSO IL RECUPERO – A proposito della trasferta in terra vicentina, a distanza di tre mesi si è rivisto in campo Pettinà: «Un ragazzo straordinario – sottolinea Zanin – e un giocatore attento. Il suo rientro è importantissimo». Rispetto all’impiego di Virvilas, invece, non dovrebbero esserci particolari problemi: il diciottenne portiere lituano, uscito per infortunio a Cartigliano, ha rimediato “solo” una contusione. E sembra sulla via del recupero: «È vero, abbiamo compiuto dei passi da gigante – conclude Zanin -. Ma non possiamo abbassare la guardia in un girone così equilibrato e imprevedibile. Bisognerà continuare a lottare».
DESIGNAZIONE – L’arbitro designato per la partita è Giovanni Antonini di Rimini, affiancato dagli assistenti Roberto Lembo di Valdarno e Angelo Macchia di Moliterno. Lo sponsor del match è Calcio Group.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Venezia-Spal (ore 14). VENEZIA (3-5-2): Joronen; Hristov, Ceppitelli, Carboni; Candela, Tessmann, Jajalo, Ellertson, Zampano; Pohjanpalo, Pierini. All. Vanoli. SPAL (3-4-2-1): Alfonso; Peda, Meccariello, Varnier; Dickmann, Prati, Murgia, Celia; Fetfatzidis, Nainggolan; Moncini. All. De Rossi
Venerdì 10 febbraio
Ore 15.05 – Arzignano: Queste le dichiarazioni di Giuseppe Bianchini alla vigilia di Feralpisalò-Arzignano: «Abbiamo chiuso una settimana intensa e impegnativa. Adesso stiamo recuperando energie fisiche e mentali per andare a preparare al meglio la partita di domani che sarà difficile contro una squadra veramente forte, con giocatori importanti e costruita per vincere. Ci attende una gara complicata […] Ci arriviamo bene, consapevoli che dovremo andare a fare un’altra partita perfetta per portare a casa punti […] Di sicuro non andiamo al Turina convinti di perdere né tantomeno di vincere. Andiamo a giocarci la partita come abbiamo sempre fatto, però dobbiamo prepararla bene. La Feralpisalò è una squadra solida […] Dobbiamo rimanere sempre focalizzati sul nostro percorso e sul nostro obiettivo che è quello di cercare di far punti in ogni partita».
Ore 14.45 – Trento: “I 3 punti conquistati all’andata sono un bel ricordo. Ora però dobbiamo concentrarci sulla gara complicata di domani. Loro vengono da una serie positiva e che hanno grandi valori. Mi aspetto una partita complicata. Sono una squadra che rischia poco e non butta via mai la palla. Alla sfida il Trento ci arriva bene. Mi dispiace non poter far giocare tutti i miei calciatori che si sono allenati bene. Domani spero che il pubblico ci dia una forte spinta” queste le parole di Bruno Tedino alla vigilia della sfida contro la Pro Patria.
Ore 14.35 – Le dichiarazioni del nuovo attaccante dell’Hellas Verona, Cyril Ngonge, rilasciate ai microfoni ufficiali del Club in occasione della sua presentazione.
Ciao Cyril, benvenuto di nuovo anche a te all’Hellas Verona. Voglio chiederti: c’è un modo migliore del tuo di presentarsi ai nuovi tifosi? “Credo si possa sempre fare meglio, magari avrei potuto segnare più gol… Penso di essermi presentato nel migliore dei modi in questo bellissimo stadio, segnando la rete del pareggio davanti ai nostri tifosi che ci ha permesso di conquistare un punto importante contro un avversario come la Lazio. Davvero delle bellissime sensazioni”.
Nella tua giovane carriera c’è tanta Olanda: cosa ti ha insegnato l’esperienza nel calcio olandese? “In Olanda ho imparato a giocare in attacco. Lì si gioca un tipo di calcio abbastanza spregiudicato tatticamente, in ogni partita si segnano tanti gol, e quindi ho imparato tanto sul piano offensivo: come affrontare l’avversario nell’uno contro uno, come orientarmi al meglio sul campo per poter avere più chances di segnare”.
Come sei arrivato all’Hellas Verona e perché hai scelto di proseguire qui la tua carriera? “Per me era importante cimentarmi in uno dei migliori campionati d’Europa. Ovviamente conoscevo già il club e non appena ho ricevuto l’offerta, ho chiamato Amrabat, con cui ho giocato al Bruges: mi ha parlato soltanto in maniera positiva della squadra e della città. Non ho avuto dubbi, non ci ho pensato su due volte e così ho accettato la proposta dell’Hellas”.
Quali sono le tue prima impressioni sulla SerieA? “La Serie A è molto diversa dai campionati in cui ho giocato in Belgio o in Olanda. Qui c’è molta più fisicità e in ogni partita si scende in campo contro giocatori forti”.
Come ti stai inserendo nella tua nuova squadra? “Mi sto trovando molto bene con i miei nuovi compagni. La presenza di Zeefuik e Braaf sicuramente mi ha aiutato perché parlano la mia stessa lingua, così come Henry e Tameze che parlano francese. Devo dire che, allo stesso modo, anche i giocatori italiani si fanno capire bene parlandomi in inglese”.
C’è un obiettivo difficile da raggiungere, tu hai espresso un bel concetto nel post partita contro la Lazio, hai parlato di una squadra di fratelli che insieme devono lottare in campo, è così? “La partita con la Lazio credo parli da sola, abbiamo lottato per novanta minuti, giocando l’uno per l’altro come fratelli, tutti uniti per un solo obiettivo. Tutti quanti sappiamo cosa vogliamo ottenere e vogliamo riuscirci. Credo che questo si noti subito dall’atteggiamento con cui scendiamo in campo e affrontiamo le partite”.
Quali saranno gli ingredienti fondamentali per provare a raggiungere l’obiettivo del Club, ovvero quello di restare in Serie A? “Penso che servirà equilibrio, sia che si faccia un buon risultato, come successo contro la Lazio, sia che magari si perda. Dobbiamo continuare su questo percorso che abbiamo intrapreso, facendo sempre di più, settimana dopo settimana. Così, non ho dubbi, l’obiettivo della salvezza sarà alla nostra portata”.
Com’è segnare davanti ai tifosi dell’Hellas Verona? “Incredibile. Quando ho segnato, penso che la gioia che ho provato mi si sia letta in faccia. Poi ho solo pensato a correre verso i miei compagni, abbracciarli ed esultare insieme a loro, davanti e ‘con’ i nostri tifosi: un’emozione bellissima”.
Ore 14.25 – Padova: “Purtroppo contro la Pergolettese non è stata la partita della svolta, non siamo ancora troppo maturi. Veniamo da una bruttissima gara, in cui abbiamo sbagliato tutti. Adesso bisogna andare a Verona con coraggio, cercando di trovare la vittoria e dare così un bella soddisfazione ai nostri tifosi. Mi aspetto una reazione dopo la brutta sconfitta di domenica scorsa. La Virtus Verona è una squadra in fiducia, hanno giocatori di qualità e di esperienza come Haldfresson, Danti e Juanito che conosco molto bene, è il giocatore che avevo pensato anche di portare qui a Padova. Rientra Crivello. Vasic? Sta bene, è disponibile. Per quanto riguarda Dezi, lo stiamo valutando, vedremo se sarà a disposizione, se non ce la farà, è comunque pronto Cretella. Gasbarro è ancora out. Bisogna ripartire da Salò, per ripetere quel tipo di prestazioni. Obiettivo salvezza? Penso una partita alla volta, cercando di dare il massimo in ogni match. Conosco Fresco, ha un modo di giocare che può variare a partita in corso”. Queste le dichiarazioni di Vincenzo Torrente alla vigilia di Virtus Verona-Padova
Ore 14.15 – Triestina: Novità in vista per la Triestina nell’imminenza della partita con l’Albinoleffe: Per quanto riguarda la difesa, a Gentilini dovrebbero venire incontro i rientri di Malomo e Ciofani, assenti da qualche settimana per acciacchi muscolari. I due difensori non erano stati convocati per la partita con la Pro Sesto, ma entrambi venivano annunciati sulla via del completo recupero e pertanto disponibili, anche se ovviamente non ancora al top della condizione, proprio per la sfida con l’Albinoleffe.
Ore 11.30 – Cittadella: «La gara di Frosinone? Io sono pronto alla sfida. Naturalmente l’assenza di Antonucci è importante perché la sua presenza in campo è fondamentale. Se l’allenatore deciderà di mettermi al suo posto io farò il massimo per non deludere la fiducia. A Como non ho trovato molto spazio nella prima parte di stagione, quindi mi serviva una squadra che mi potesse offrire più occasioni per giocare e crescere, e penso che questo sia il posto adatto. Per me è perfetto, ho trovato un ambiente fantastico, una squadra affiatata e dei compagni meravigliosi. La città poi è bellissima. Penso sia stata la scelta migliore che potevo fare. Devo crescere nella resistenza perché non ho ancora i novanta minuti nelle gambe, e migliorare nel colpo di testa. Gorini mi sta aiutando molto, anche nella tattica, mi dice cosa devo fare in campo»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Giuseppe Ambrosino, attaccante del Cittadella.
Ore 11.00 – Südtirol:«La prossima gara con il Como? Sarà una battaglia, non solo questa ma anche quella con il Cosenza per esempio: la dobbiamo comunque vedere come un’opportunità per arrivare al nostro obiettivo. Bisoli? È un martello, non abbassa mai la guardia, veniamo da quattro vittorie consecutive però è sempre uguale, non si rilassa mai, e ci fa stare sempre sull’attenti. Dal punto di vista personale vorrei dare una mano alla squadra e alla società per migliorare sempre di più. Quanto sta facendo la differenza il gruppo? Tanto, sono tutti dei bravi calciatori ma anche dei bravi ragazzi, sono stato accolto ottimamente e questo non può che farmi piacere. Com’è questo Südtirol? Una sorpresa che sta diventando una grande squadra»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Luca Fiordilino, centrocampista del Südtirol.
Ore 10.30 – Virtus Verona: «Sarà una partita durissima, perché quando affronti una squadra forte che sta facendo meno di quello che dovrebbe è la partita peggiore che puoi avere. Se vinciamo agganciamo in classifica il Padova, ed è quello che vogliamo fare domani, ma con il Biancoscudo considero un risultato positivo anche il pareggio proprio perché è una formazione forte che può vincere con chiunque, anche se in questo periodo può pure perdere con qualsiasi avversario. Torrente è un allenatore che mi ha messo sempre in difficoltà quando ci siamo incrociati. Credo che il Padova di quest’anno abbia anche molta sfortuna, è un’annata difficile un po’ per tutti e anche l’allenatore ne risente fermo restando che Torrente è molto preparato»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Gigi Fresco, allenatore della Virtus Verona.
Ore 10.00 – Treviso: Serata ad altissima tensione a Spinea in occasione della sfida tra i padroni di casa e il Treviso: come riporta “Il Gazzettino” gli ultras ospiti hanno anche provato ad “aggirare” l’imponente cordone delle forze dell’ordine per cercare il contatto fisico con quelli di casa, che sarebbero stati spalleggiati da tifosi provenienti da altri luoghi del Veneziano. Una sorta di resa dei conti che però non è andata in scena (a parte, come sottolinea sempre il quotidiano locale, “un paio di ceffoni, ma nessun ferito”), e allora i tifosi trevigiani hanno ben pensato di devastare i bagni dello stadio Allende. A documentare il tutto Elia Bettin, assessore allo sport del Comune di Spinea, che ha pubblicato sul proprio profilo Facebook la foto di un lavandino distrutto, con l’Fc Spinea che sempre sui social l’ha ripresa aggiungendo un proprio messaggio sull’accaduto: “Siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto ieri. Ogni giorno tutto il nostro team cerca di veicolare il valore inclusivo dello sport, la sua alta valenza sociale, il suo potere educativo. Una partita non deve MAI diventare un’occasione per delinquere. Ringraziamo tutti i nostri collaboratori che si sono adoperati per garantire l’utilizzo di due biglietterie, due ingressi separati, di due punti ristoro per limitare, anzi evitare, il più possibile occasioni di contatto tra le due tifoserie. Ringraziamo i numerosi agenti presenti che hanno garantito la sicurezza. All’interno dello stadio non ci sono stati scontri e, non essendoci stati, la tifoseria avversaria ha ritenuto di sfogarsi all’interno della struttura. I servizi igienici erano appena stati sistemati. Le risorse a disposizione non sono tante e, come tutte le società, facciamo sacrifici per far quadrare i conti e non far mancare nulla ai nostri ragazzi. I NOSTRI RAGAZZI, perché tutto quello che facciamo è per loro. Speriamo che i responsabili rispondano dell’azione delinquente compiuta e che non si permetta a questi individui di allontanare le persone per bene dalla pratica sportiva, dal piacere di vedere con la propria famiglia una partita allo stadio”.
Giovedì 9 febbraio
Ore 19.40 – Cittadella: Il Direttore Generale del Cittadella, Stefano Marchetti, è stato raggiunto in esclusiva da Pianeta Serie B per fare un punto sul mercato invernale appena concluso.
Un ritorno in granata quello di Alessandro Salvi che aveva già vestito la maglia del Cittadella tra il 2015 e il 2018, rendendosi anche protagonista della promozione dalla Serie C alla Serie B. Cos’ha convinto il giocatore a tornare a Cittadella?
“Conosceva molto bene la società. Sapeva di tornare in un posto dove si lavora bene, dove c’è molta professionalità. A Cittadella ci ha lasciato il cuore, ha scelto di vivere qui. E’ stato un ritorno che ha tutti questi significati, sia affettivi sia ovviamente professionali. Il fatto che sia tornato mi ha fatto molto piacere”.
Tommy Maistrello è tra i nuovi acquisti granata. Il centravanti la scorsa stagione con il Renate ha segnato ben 16 reti, un giocatore con il fiuto del goal. A Cittadella ha trovato fin da subito la fiducia di Gorini, ma non è ancora riuscito a segnare la sua prima rete. Qual è la sua miglior caratteristica?
“Maistrello sta aiutando la squadra. Anche sabato contro l’Ascoli ha fatto una partita importante. Un attaccante non lo valuti solo quando fa goal, ma anche se fa giocare la squadra, se è un punto di riferimento, se ha buone qualità e tecnica. Maistrello ha tutte queste caratteristiche e le mette a disposizione della squadra. Sicuramente arriveranno anche i goal. Se la rete la segna Antonucci, grazie a Maistrello e si vince, sono più che contento”.
Prima dell’inizio del mercato di riparazione aveva affermato che i nuovi innesti avrebbero portato esperienza e che il potenziale della squadra c’era ma non era ancora stato espresso. A mercato concluso, crede che la rosa con i nuovi innesti abbia raggiunto un maggior livello di esperienza?
“Sono arrivati giocatori liberi mentalmente. Molti magari in altre parti non avevano trovato l’ambiente giusto, vedi Crociata. Sicuramente hanno portato entusiasmo e hanno la testa libera per esprimersi. Il Cittadella era una buona squadra anche prima del mercato di gennaio. La somma di tutti questi fattori ha fatto sì che queste quattro partite le giocassimo abbastanza bene. Sottolineo però, che non abbiamo fatto ancora niente, perchè siamo ancora a due punti dai playout e basta una partita sbagliata per ritrovarsi in acque non tranquille”.
Ore 19.10 – Südtirol: Paolo Bravo, direttore sportivo della sorpresa Sudtirol, ha rilasciato alcune considerazioni circa il suo operato e i possibili risvolti futuri. Queste, come apprendiamo da laprovinciadicomo.it, sono le sue parole: “Sono molto fortunato a lavorare in un club come questo. Qui le decisione si prendono in modo ragionato e ponderato. Mi hanno sempre supportato, anche quando avrebbero potuto mettermi in discussione. Bisoli è un grande allenatore. Con lui si è trovato un incastro fin da subito. Siamo terzi, ma tutti sanno che non è quello il nostro posto. Dobbiamo pensare prima alla salvezza. Masiello ci ha dato qualcosa in più. Belardinelli e Rover andranno presto in Serie A. La Red Bull non sta entrando nella nostra società, voci di giornale. Il Frosinone è la squadra che mi ha più colpito, la migliore che ho visto. Mentre il Parma è la squadra che mi aspetto di vedere presto nelle zone nobili. Idem il Como, che ha una grande rosa. Dispiace per Gattuso, con cui ho giocato. Ma sono certo che avrà altre chance per mettersi in mostra. Gli mando un abbraccio”.
Ore 18.40 – Vicenza: Rinaldo Sagramola, amministratore delegato e direttore generale del Vicenza, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com dopo l’elezione di Matteo Marani alla presidenza della Lega Pro: “Ha presentato un programma ambizioso, sostenuto da un encomiabile entusiasmo. Noi lo abbiamo sostenuto e ora vedremo quello che riuscirà a fare per questa categoria. C’è grande soddisfazione? Sì, molta. Cosa ci aspettiamo dalla riforma del calcio? C’è la domanda di riserva (ride, ndr). Una specializzazione della categoria e la valorizzazione dei giovani che credo sia la funzione principale della Lega Pro”.
Ore 18.15 – Triestina: Daniel Offredi, ex portiere della Triestina, ritrova l’Alabarda dopo i tre anni trascorsi a Trieste: “Farà un effetto decisamente strano – spiega sulle colonne de Il Piccolo – nei tre anni e mezzo che ho passato a Trieste mi sono legato molto alla città e alla gente di Trieste, ho ancora tanti amici che sento tuttora quotidianamente. E poi a Trieste nel 2020 è nata mia figlia, l’altro mio figlio ci ha invece iniziato a giocare a calcio. Devo dire che l’ultimo anno ero entrato proprio in feeling con la città. Quando vai a Trieste ci vai per vincere il campionato, ma ogni anno è una storia a sé: non c’è solamente il rimpianto della finale persa con il Pisa, per me tutti gli anni sono un rimpianto per non essere stati promossi. L’anno scorso quando siamo arrivati ai play-off con il Palermo ci credevamo davvero”. Offredi, come tutti, non si aspettava una stagione così disastrosa per la Triestina: “No, anzi all’inizio pensavo che sarebbe stata una delle favorite. La nuova società ha investito tanto, ha preso giocatori importanti per la categoria, c’erano i presupposti per un campionato di vertice. Poi non so cosa è successo, penso che comunque ci sono talmente tanti ragazzi di qualità, che ci vuole poco per tirarsi fuori. Anche il mercato di gennaio ha dato qualcosa in più, per me è una squadra forte che può uscire da questa situazione. Che partita sarà quella di sabato? Per noi difficile, perché penso che la Triestina sia una squadra comunque di valore, con giocatori che possono fare la differenza. La classifica conta ma relativamente: dirò ai miei compagni che non devono guardare l’ultima posizione della Triestina, ma fare molta attenzione. E poi in questa categoria succede di tutto, lo vediamo a ogni giornata: c’è un grande livellamento e spesso le partite sono decise da un episodio a favore o
a sfavore”
Ore 17.50 – Venezia: “Ritengo che l’arrivo di Vanoli abbia portato tanti cambiamenti in termini di metodologia del lavoro, ora siamo su livelli molto alti. Ho avuto modo di vivere realtà come il Bayer Leverkusen e ne ho conosciuto la quotidianità operativa, dunque i miei apprezzamenti a come ora lavoriamo sono anche riconducibili all’esperienza che ho”. Parla così l’attaccante del Venezia Joel Pohjanpalo intervistato da Pianetaserieb.it facendo il punto sulla risalita del club lagunare nelle ultime settimane: “Ovviamente abbiamo avuto bisogno di tempo per assimilare le sue idee, ora però stiamo raccogliendo i frutti e avremmo meritato anche di più in alcune gare. Abbiamo ottenuto una vittoria importantissima contro il Benevento e ora ci attende un altro match dove non possiamo sbagliare, data la posizione in classifica nostra e della SPAL. A inizio stagione desideravamo lottare per la promozione, ma al momento dobbiamo essere consapevoli del cambiamento di obiettivo. – continua il finlandese parlando del suo ruolo – Quando ho realizzato che avrei lasciato il Bayer Leverkusen, l’intenzione era ovviamente quella di cercare la miglior opzione possibile in Europa, e il progetto Venezia è stato quello che ho ritenuto essere il più calzante. Le prime partite sono state complicate per la disorganizzazione del modo in cui giocavamo, ma da quando è arrivato Vanoli abbiamo trovato una quadratura e per me è stato più agevole esprimermi, ergo le mie statistiche sono migliorate. Comprendo quante aspettative ci fossero su di me, dato che il mio ultimo club è stato di alto profilo, ma bisogna sempre giocare con impegno e convinzione. Le cose ora vanno bene, sto beneficiando di un incredibile supporto da parte della squadra, e mi auguro di poter continuare così fino al termine della stagione. La piazza? Ci tengo a ringraziare il supporto che percepiamo allo stadio. Siamo consapevoli che abbiamo impiegato tanto a raccogliere la prima vittoria tra le mura amiche, ma da quando ciò è accaduto ritengo che le partite casalinghe siano state davvero buone: sentiamo un’energia diversa quando giochiamo al Penzo. Quando giro per Venezia mi capita di avere a che fare con i tifosi, che non smettono mai di sostenerci e immettono in noi energia positiva, soprattutto quando riusciamo a offrire buone prestazioni come stiamo facendo. Gli chiedo di restarci vicino, come stanno facendo, perché daremo il massimo per portare il Venezia in mari meno agitati”
Ore 16.30 – Venezia: Si allontana decisamente la fumata bianca per il ritiro estivo a Falcade per il Venezia. Negli ultimi giorni i contatti fra le parti sono proseguiti, senza però trovare un accordo soddisfacente per entrambi. Al momento fonti vicine alla trattativa indicano in non più del 10% la probabilità di un accordo per l’estate 2023. Probabilmente il Venezia dirigerà le proprie attenzioni altrove
Ore 14.00 – Serie C: Matteo Marani è stato eletto presidente della Lega Pro con 39 voti. Al suo fianco Gianfranco Zola e Giovanni Spezzaferri che in qualità di vicepresidenti lo sosterranno nel prossimo biennio. Lo sfidante Marcel Vulpis ha ottenuto 15 preferenze, 2 le schede bianche e 2 le nulle.
Ore 12.25 – Vicenza: sciopero del tifo sabato contro il Renate per la Curva Sud
Ore 11.50 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate dal nuovo acquisto del Venezia Andrea Carboni, prelevato dal Monza, in conferenza stampa di presentazione, in vista della prossima sfida di campionato di sabato pomeriggio contro la Spal di De Rossi e Nainggolan: “Ho trovato un gruppo molto genuino, molto forte e compatto, che si trova in una situazione non semplice. E’ un momento delicato, ma penso ci siano grandi qualità e penso che la partita con il Benevento era davvero una finale. Il direttore Antonelli mi ha chiamato per un mese, ma ero un po’ bloccato dal Monza, però alla fine è andato in porto il trasferimento. Al Cagliari ho vissuto la più grande delusione calcistica, non è stato semplice, però sono sicuro di potermi riscattare al meglio. Al Monza mi aspettavo altre cose, ma sono arrivato in laguna con voglia e cercherò di dare il massimo per questo gruppo. Non è semplice affrontare una situazione del genere. In difesa siamo tre giocatori che giocano a tre da parecchio tempo: abbiamo lavorato tanto per trovare i meccanismi in poco tempo, ma conosciamo il modulo. Con Ceppitelli siamo in sintonia, abbiamo lavorato tre anni insieme. Il mio idolo è Nainggolan, da quando sono piccolo. Ho avuto anche la fortuna di giocarci insieme. E’ sempre stato il mio punto di riferimento. In difesa, Bastoni, mi piace molto. Cerco di rubare qualcosa anche a Chiellini. E’ un momento dove ogni partita è una finale. Ogni punto è importante ed è fondamentale non perdere. In questo momento è importante richiamare la gente allo stadio. Non dobbiamo pensare alle critiche, dobbiamo uscirne insieme, tifosi e giocatori. Siamo un gruppo che non merita tutto questo. Abbiamo voglia di portare il Venezia in alto. In uno spogliatoio di tante nazionalità, ho trovato un gruppo sano. In campo dobbiamo parlare la stessa lingua, però non è così difficile. Anche i ragazzi stranieri sono apertissimi. Il giocatore più forte che ho affrontato è stato Lukaku, è davvero impressionante. Sto legando con tutti, conoscevo anche già Milanese e Ciervo. Modolo mi ha fatto già sentire a casa, si è preoccupato del fatto che mi integrassi al gruppo. Sono stato tanti anni fa a Mestre per prendere la cintura di jujitsu, ma ci godremo Venezia. Ero più portato al calcio, ma il jujitsu mi ha aiutato tanto. Conoscere altri sport fa sempre tanto bene. Mi ha aiutato anche nel calcio, mi ha insegnato movimenti diversi. Anche Ibra ha fatto arti marziali: mi faceva paura in campo, io a lui facevo molta meno paura”.
Ore 11.20 – Pordenone: «Rimarrò sempre legato ai colori neroverdi: faccio sempre il tifo per il Pordenone, indipendentemente dalla separazione estiva. Ringrazierò sempre la società per le tante emozioni felici vissute in 6 anni intensi: per me è stata una seconda famiglia, da calciatore prima e da dirigente poi. In un campionato ci sono periodi buoni e meno buoni: Arzignano ora deve essere solo un ricordo, mister Di Carlo ha le capacità giuste per raddrizzare la barca. La squadra è forte, ben costruita in estate e puntellata a dicembre: lotterà sino alla fine per la vittoria nel girone. All’ambiente e ai tifosi dico di stare vicini ai ramarri, che presto torneranno in provincia. La serie C è complicata, ma squadra e società sono di categoria superiore»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Emanuele Berrettoni, ex giocatore ed ex ds del Pordenone.
Ore 10.30 – Arzignano: «È un campionato molto particolare: mai vista una stagione così, potrebbe essere vinto non dalla squadra che ha il potenziale più forte ma da chi trova maggiore continuità. Il Pordenone, nonostante la sconfitta, resta una squadra forte, se rimangono uniti e compatti possono vincere il campionato. Di Carlo? È un amico, è stato bello trovarci, ci eravamo sentiti anche prima della partita, è sempre una grande persona. Il calcio è così, abbiamo vinto facendo una buona prestazione, siamo stati fortunati a far gol subito ma loro hanno un potenziale enorme. Il Vicenza? Sta buttando via il campionato con le sue mani. Con la rosa che ha, per come è stata costruita la squadra, solo il Vicenza può perderlo. Ma si trova a 5 punti dalla prima e manca ancora tanto, nel calcio può succedere di tutto, non è finita, ne vedremo delle belle. Il Vicenza non deve mollare, non deve pensare che è perso tutto, c’è ancora la possibilità di farcela, si devono ricompattare, stare uniti e cercare di essere gruppo»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Lino Chilese, presidente dell’Arzignano.
Ore 09.30 – «Sto vivendo una settimana quasi surreale: è la prima volta da avversario a Venezia e devo ammettere che per me è molto strana come sensazione. Sono stato al Penzo tantissime volte, ma rappresentavo il club della mia città, vedevo la mia gente: insomma, ero a casa. Adesso che le strade si sono separate, ritrovare tutto quello che ho contribuito a ricostruire sarà davvero particolare. Venezia-Spal? Di sicuro avrei preferito che questa partita si giocasse in condizioni molto diverse: siamo messi male noi e non sono messi bene neppure a Venezia. Per un pomeriggio saremo rivali e ognuno dovrà pensare a se stesso: siamo in un momento in cui vincere questa partita può significare mettere in grossa difficoltà chi sta dall’altra parte della barricata. Niederauer? Un addio inevitabile, avevamo posizioni lontanissime e del gruppo di lavoro di cui facevo parte non è rimasto praticamente più nessuno. Resto soddisfatto di quello che ho fatto a Venezia. Ho contribuito a portare una nuova proprietà, a far rinascere il club dopo la sparizione dal calcio professionistico e tuttora Niederauer sta guidando la società»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Dante Scibilia, ex dirigente arancioneroverde ora alla Spal con Tacopina.
Mercoledì 8 febbraio
Ore 19.20 – Südtirol: La Gazzetta dello Sport in edicola oggi fa un quadro esaltante del Südtirol, quarto in classifica e addirittura a due punti dal secondo posto. Bilanci giudiziosi e 32 soci: «Prima regola non avere debiti» ha ricordato l’ad Dietmar Pfeifer. Non c’è un presidente-capo, ma 32 soci che nominano un cda e garantiscono continuità. Il consiglio di amministrazione nel 2006 ha eletto appunto Dietmar Pfeifer come amministratore delegato, che spiega come la struttura del club «è come quella di una vera azienda, che non si fa prendere dalle emozioni, che nel calcio fanno brutti scherzi. L’importante è conoscere la via che si vuole percorrere». Pfeifer spiega: «Non capisco perché in Italia debbano arrivare i fondi stranieri: sarebbe meglio creare gruppi di più soci per garantire continuità e solidità ai club, facendo impresa e puntando su competenze che non mancano». Il budget per questo campionato al club costa poco più di 12 milioni. Tra l’altro, il Südtirol è 18° come monte stipendi e ha il 40% del bilancio coperto da 245 sponsor. Ai quali non viene solo garantita la visibilità del marchio, ma anche la possibilità di entrare in una rete commerciale: una volta al mese si ritrovano e creano contatti tra di loro facendo business. Sembrano avanti anni luce rispetto alla maggior parte delle società di calcio italiane. Senza contare il nuovo centro sportivo di Appiano – inaugurato nel 2018 – dove tecnologia e strutture sono all’avanguardia.
Ore 18.45 – Vicenza: Ai microfoni di TuttoC.com l’ex direttore sportivo della Pro Sesto, Jacopo Colombo, dice la sua sulla lotta al vertice del girone A: “Per me la più forte resta sempre Vicenza, ma da tifoso ora dico Pro Sesto. Rispetto le altre non ha nulla da perdere. Ha un gruppo di vecchi molto legati alla maglia vedi capitan Gattoni, un esempio. Spero che lascino lavorare Ds e Mister con le loro teste, senza interferire è così che la Pro Sesto ha da sempre raggiunto i migliori risultati”
Ore 16.40 – Udinese: Stando alla recente classifica stilata dall’osservatorio calcistico del CIES, l’Udinese rientra tra i club che sono in attivo nella compravendita dei calciatori degli ultimi 5 anni. I bianconeri, infatti, sono al decimo posto di questa speciale classifica con un netto di +131 milioni di euro. Protagonista assoluto, in cima alla classifica, il Benfica con un +370 milioni di euro. Ricordando che è stato ceduto, appena pochi giorni fa, Enzo Fernandez al Chelsea in cambio di una cifra record in Premier League (121 milioni di euro).
Ore 16.00 – Serie C: La Lega, anche a ratifica degli accordi intercorsi tra le società interessate, a parziale modifica di cui al Com. Uff. n.119/DIV del 16.12.2022, ha disposto per le sottonotate gare le seguenti variazioni:
SABATO 18 FEBBRAIO 2023
GIRONE A
NOVARA – PRO SESTO Sabato Ore 14.30
RENATE – PIACENZA Sabato Ore 14.30
TRENTO – PORDENONE Sabato Ore 14.30
DOMENICA 19 FEBBRAIO 2023
GIRONE A
JUVENTUS NEXT GEN – LECCO Domenica Ore 12.30
MANTOVA – L.R. VICENZA Domenica Ore 14.30*
* Anticipo disposto anche in relazione alla comunicazione delle autorità competenti – concomitanza altro evento nella città di Mantova.
Ore 14.30 – Padova: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal direttore sportivo del Padova Massimiliano Mirabelli: “Da quando è arrivato Torrente l’equilibrio si era un po’ ritrovato. Ci siamo complicati la vita da soli, con l’aggravante che in settimana non c’erano stati segnali di allarme. Devono finire le chiacchiere, deve finire il piangersi addosso, perché non siamo abituati a lottare per certe posizioni. È difficile dopo una prestazione come quella di domenica far capire ai tifosi che ci serve compattezza. Il nostro stadio non può diventare un nostro nemico. Altrimenti sono dolori e passeremo un finale di stagione complicato. Il problema? Abbiamo fatto di tutto, sono passate 26 partite e cosa ci ha detto il campionato? Che non abbiamo equilibrio, che contro le squadre che non sembrano importanti ci sfaldiamo. Faccio fatica a dire qualcosa ai tifosi, alla squadra il tifo non ha mai fatto mancare nulla, si fatica a trovare giustificazioni. Noi che possiamo cambiare il nostro destino siamo vivi, dobbiamo essere noi a cambiare la situazione. Alla fine tireremo una linea e faremo i conti, dobbiamo fare i fatti. È un momento delicato, anzi più che delicato. C’è da provare vergogna. Non siamo il Real Madrid, si possono anche perdere le partite, ma non si può perdere così. Si pensa troppo all'”io” e non al “noi”. Abbiamo fatto spazientire tutti. Quando ti ritrovi lì sotto i valori scompaiono. Guardate la Triestina, può essere una squadra da ultimo posto? Quando si pensa esclusivamente a se stessi, nascono i problemi. Questi ragazzi sono troppo bravi ragazzi. C’è mancanza di personalità, la nostra squadra deve lavorare come gruppo, bisogna mettersi a disposizione dei compagni. A volte manca la “fame” di fare risultato. Il 90% delle colpe me le prendo io. Sapevamo che sarebbe stata un’annata un po’ particolare, ma non fino a questo punto. Ci sono state situazioni che ci hanno portato a questo. Non siamo riusciti a fare tutto quello che volevamo. Ci sono giocatori che hanno rifiutato due anni e mezzo di contratto, da luglio a gennaio c’è stata la volontà di alleggerire la squadra di alcuni contratti pesanti, ci siamo riusciti solo in parte ma non posso puntare la pistola alla tempia a un giocatore se non se ne vuole andare. Quando sono arrivato qui la situazione era ben diversa, ho accettato di fare due passi indietro con la prospettiva di poter rilanciare questo club nei prossimi anni. A luglio la situazione era più tragica di quello che potete pensare. Non abbiamo leader all’interno della squadra, dobbiamo puntare sul gruppo. I primi ad essere mortificati sono i giocatori. Per non avere queste mortificazioni dobbiamo pensarci prima. Dobbiamo portare la barca in porto. È molto pericoloso entrare nella tempesta perché non siamo abituati a governare la nave in queste acque. Il primo obiettivo è la salvezza. Monaco? Non era autorizzato a fare certe interviste o uscite, potrei pensare che si cerchi di creare ulteriore danno e potremmo multarlo ma non voglio perdere tempo su questo argomento. Sapeva che la lista era piena. Sapeva che non avrebbe avuto possibilità. Bortolussi è uno dei migliori attaccanti di questa categoria, abbiamo messo un pezzo importante per il futuro. Il regista? Avevamo due nomi che sono quelli che sono usciti. Torrente aveva chiesto determinate caratteristiche, nessuno di quei due è stato possibile prenderli, gli altri che ci hanno proposto non avevano la struttura che chiedevo l’allenatore. Non è giustificabile questo campionato, è una cosa vergognosa. Oughourlian? Lo sento e quando ho bisogno vado io da lui, verrà la settimana prossima. La speranza è che questa annata di merda mi auguro che possa servire a qualcosa per un grande rilancio del Padova. La domanda che mi faccio io, se non ci fosse un rilancio, è chi me l’ha fatto fare. Sarebbe una beffa se non si potesse proseguire. Vasic non ha nulla, Dezi ha preso due botte importanti”.
Ore 12.00 – Cittadella: «Antonucci? Siamo due calciatori che si intendono bene, ci piace giocare insieme. Si vede anche in allenamento, ho trovato una bella intesa con Mirko, un giocatore molto intelligente e forte: in partita ci piace stare vicini, provare l’uno-due. Qui a Cittadella ho immediatamente avvertito fiducia attorno alla mia persona, dal direttore sino al tecnico, e non può che giovarmi a livello mentale. Davvero penso che sia scattato qualcosa in me, ci ho lavorato tanto nella testa. La trasferta di Frosinone? Tutte le partite sono da affrontare allo stesso modo: è vero che andiamo a giocare con la squadra che sta dimostrando di essere la più forte di tutte, che è prima in classifica con un certo margine, però penso che si debba vivere ogni gara con lo stesso atteggiamento, con la stessa voglia e determinazione dimostrati con l’Ascoli»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Giovanni Crociata, centrocampista del Cittadella.
Ore 11.20 – Padova: Queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” dagli ex Biancoscudati Marco Cunico e Michele Serena sul momento del Padova:
Marco Cunico: «Dopo il cambio di allenatore e il mercato di riparazione, adesso la luce è proprio tutta sui calciatori perché sono loro ad andare in campo. Ci sta che in questa situazione ci sia un malcontento generale nell’ambiente, ma quando arriva la partita il calciatore deve trasformarlo in energia positiva sul campo. Rappresentare una città e un pubblico come Padova è un’energia in più, non farei mai cambio per giocare in una piazza meno pesante: per poter giocare nel Biancoscudo devi essere adatto, anche nel prenderti le responsabilità in una situazione come quella attuale. Sta ai giocatori incanalarla nella maniera giusta dopodiché se in campo dai tutto, la gente te lo riconosce. La classifica è brutta, ma i biancoscudati devono essere almeno da terzo o quarto posto per rimanere in linea con un’annata nella quale c’è stato un po’ di ridimensionamento e di ringiovanimento della rosa».
Michele Serena: «Anche se erano altre le aspettative iniziali bisogna per forza di cose vivere la realtà e quindi cercare di centrare almeno l’obiettivo minimo, vale a dire l’ingresso nei play off per poi avere quella chance di giocarsela comunque. Un cambio di allenatore c’è stato, tocca ai giocatori che scendono in campo dover dare quello che serve ed è necessario. Sinceramente non ne posso più di vedere fior di allenatori che saltano, è giusto che arrivati a un certo punto si prendano veramente le responsabilità anche i calciatori. É vero che deve guardare anche sotto, ma se riesce a fare due vittorie di fila che ti danno un minimo di continuità sei già dentro ai play off di qualche posizione e penso che sia nelle possibilità del Padova. L’importante è che si cali come squadra nel raggiungere l’obiettivo minimo degli spareggi».
Ore 10.40 – Virtus Verona: «Devo dire che non ho avuto la possibilità di mettermi in mostra, e che la mia esperienza a Padova non mi ha regalato troppe soddisfazioni. Non credo che i tifosi si ricordino di me, io comunque ho sempre cercato di dare il massimo finché sono rimasto a Padova, anche giocando molto poco. Le difficoltà biancoscudate di oggi? La squadra è cambiata tanto, era normale un po’ di assestamento. Non mi aspettavo che scendessero così in basso in classifica, ma è successo e adesso bisogna fare i conti con la realtà. Stando in basso è più facile per le squadre come la Virtus Verona che sono abituate a lottare per la sopravvivenza. Più difficile, invece, per chi, come Padova e Triestina, erano state costruite per stare in alto. Ma non credo che rischino la retrocessione: hanno valori buoni, si tireranno fuori dalle difficoltà, glielo auguro»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Manuel Daffara, ex Biancoscudato e ora difensore della Virtus Verona.
Ore 10.00 – Venezia: «Penso che a inizio anno nessuno si aspettasse di trovare Venezia e Spal in questa posizione di classifica. La vittoria del Venezia a Benevento è stata fondamentale: era una partita spartiacque, l’esame è stato superato brillantemente. Ho ascoltato con attenzione le parole di Vanoli prima dell’ultima partita: ha parlato di qualcuno che ha abbandonato la barca, mi sembra sia stato chiaro. Ci avevo parlato qualche settimana fa e sapevo che ci sarebbero stati alcuni cambiamenti, non mi aspettavo sinceramente così tanti. Molti di quelli che sono partiti, nel corso di quest’anno non si sono mai espressi su livelli neanche lontanamente soddisfacenti. Faccio volentieri un’eccezione, ovvero Crnigoj: è forse l’unico che meritava di giocare in Serie A per quello che ha fatto vedere e infatti ci è andato in Serie A. Sugli altri, Cuisance e Haps su tutti, penso che sia stato meglio che sia finita così. Per tutti»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Michele Serena, ex arancioneroverde.
Martedì 7 febbraio
Ore 18.50 – Triestina: INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’ IN SENO ALLA F.I.G.C. A RICOPRIRE CARICHE FEDERALI ED A RAPPRESENTARE LA SOCIETA’ NELL’AMBITO FEDERALE A TUTTO IL 14 FEBBRAIO 2023 E EURO 500 DI AMMENDA per avere, all’11° minuto del secondo tempo, tenuto una condotta irriguardosa nei confronti dell’Arbitro, in quanto usciva intenzionalmente dall’area tecnica, per dissentire nei confronti di una sua decisione. Misura della sanzione in applicazione degli artt.13, comma 2, e 36, comma 2, lett a), C.G.S., valutate le modalità complessive della condotta (panchina aggiuntiva)
Ore 18.20 – Arzignano: Intervistato da TMW l’attaccante dell’Arzignano, Giacomo Parigi, torna sul prestigioso successo contro la capolista Pordenone: “È stata una vittoria ben più importante dei soli tre punti che abbiamo ottenuto. Per una neopromossa come noi battere la prima in classifica che ha al suo interno giocatori di ben altra categoria rispetto a noi è una grande soddisfazione. Del match ci portiamo a casa, senza dubbio, la prestazione fornita, la cattiveria dimostrata in campo e la voglia di raggiungere il risultato. L’ultima sconfitta risale a dicembre e credo che questo percorso sia la dimostrazione di come siamo cresciuto in termini di consapevolezza nei nostri mezzi. Abbiamo capito che possiamo giocarcela alla pari con tutti. Secondo me siamo più forti. Non voglio togliere niente a chi è partito, ma penso che la conoscenza della categoria che i nuovi elementi hanno portato in seno al gruppo sia un qualcosa che si rivelerà importante per la fase finale della stagione. Contro la Feralpisalò mi aspetto un’altra battaglia contro una grande squadra, che oggi è al secondo posto. Ma se abbiamo vinto contro di loro all’andata non vedo perché non possiamo ripeterci anche al ritorno. Come neo promossa l’obiettivo primario è la salvezza, ma è anche vero che attualmente siamo in zona playoff e dare quello come possibile traguardo per la cena sarebbe troppo facile. Diciamo che sono pronto a portare a cena tutti i miei compagni se arriviamo fra il 4°e il 5° posto. In cosa mi sento cresciuto? Senza alcun dubbio sul piano caratteriale. E il fatto di essere in attesa di una bimba dalla mia compagna mi sta dando ulteriore forza. Sul piano prettamente tecnico sono lo stesso giocatore di prima, le esperienze fatte certamente aiutano, ma è la testa, il carattere, che fa al differenza. E in questo l’Arzignano mi ha spronano tantissimo ad esprimersi al massimo delle mie potenzialità. Non mi precludo niente, ma adesso è fondamentale pensare solo e soltanto al finale di stagione. Come squadra abbiamo un obiettivo importante ancora da raggiungere e non bisogna distrarsi. Sul piano personale, però, è chiaro che a 26/27 anni mi sento pronto per un passo in avanti di categoria”.
Ore 18.00 – Altre multe per Vicenza e Triestina dopo l’ultimo turno di campionato. Ecco le motivazioni
€ 800 L.R. VICENZA
A) per fatti violenti e contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza commessi dai suoi sostenitori, consistiti nell’avere danneggiato i servizi igienici loro riservati;
B) per avere, al termine del primo tempo, una persona non identificata ma riconducibile alla Società, fatto accesso negli spogliatoi a questa riservati e sbattuto con violenza la porta di ingresso dello stesso, causando la rottura di un vetro della finestra.
Misura della sanzione in applicazione degli artt. 6, 13, comma 2, e 26 C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti, rilevato che la Società sanzionata disputava la gara in trasferta (r.c.c., supplemento r.c.c., – documentazione fotografica, obbligo di risarcimento danni se richiesto).
€ 200 TRIESTINA
per avere circa settecento sostenitori, dei circa ottocento presenti nella Curva Furlan, intonato cori oltraggiosi nei confronti di Istituzioni dello Stato, al 3° minuto del primo tempo e al 70° minuto del secondo tempo, per due volte in entrambe le occasioni. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 25, comma 3, C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti e considerate le misure previste e poste in essere in applicazione dei modelli organizzativi attuati ex art. 29 C.G.S. (referto arbitrale, r. proc. fed.).
Ore 17.15 – Cittadella: Mirko Antonucci è stato fermato per una giornata dal giudice sportivo. La motivazione: per comportamento non regolamentare in campo; già diffidato”
Ore 17.00 – Udinese: Il match valido per la 28^ giornata dei bianconeri a Bologna è stato riprogrammato a domenica 2 Aprile alle ore 12,30. La gara era precedentemente in programma lunedì 3 alle ore 20,45.
Ore 16.45 – Di seguito i dati raccolti da stadiapostcards.com sull’affluenza allo stadio dei club di Serie B
CLASSIFICA SPETTATORI SERIE B
- Bari 280.510 (11 partite)
- Genoa 267.990 (11 partite)
- Palermo 224.368 (12 partite)
- Cagliari 156.410 (12 partite)
- Reggina 127.760 (11 partite)
- Parma 122.577 (12 partite)
- Frosinone 110.891 (11 partite)
- SPAL 102.691 (12 partite)
- Modena 101.504 (11 partite)
- Benevento 99.821 (12 partite)
- Pisa 85.783 (11 partite)
- Ascoli 80.797 (11 partite)
- Ternana 67.687 (11 partite)
- Perugia 61.968 (11 partite)
- Cosenza 59.707 (12 partite)
- Brescia 56.377 (12 partite)
- Como 52.342 (12 partite)
- Sudtirol 49.737 (12 partite)
- Venezia 43.504 (12 partite)
- Cittadella 33.335 (11 partite)
Ore 15.30 – Virtus Verona: Matteo Casarotto, punta della Virtus Verona, ha festeggiato il gol pesantissimo del 3-2 a Mantova, che ha regalato la vittoria in dieci contro undici ai rossoblù: “Ero molto dispiaciuto qual- che minuto prima per aver sbagliato il 3-2. Poi i compagni mi hanno tranquillizzato, assicurandomi che un’altra occasione sarebbe arrivata. E quando è capitato ho iniziato a correre che non sapevo neanche dove stavo andando. Penso che, se avessi voluto, sarei potuto tornare pure a Verona correndo…” ha raccontato il 24enne ai colleghi de L’Arena. Un bel modo di celebrare il primo gol tra i professionisti: “Mi mancava, onestamente. Far gol è bello e passare trenta partite senza mai segnare è dura. Però per come è arrivato, per la squadra, per me stesso, al 90’ e in dieci… Penso che chiunque avrebbe fatto la firma per segnare il primo gol in C così. Sì, sono onesto. Abituato com’ero a giocare sempre ho avuto momenti difficili ma anche persone – dai miei genitori al mio procuratore – che mi hanno spiegato che era normale far fatica, venendo da due categorie sotto, e che bisognava soltanto continuare a lavorare. Se anche dentro la Virtus c’è stato qualcuno, in particolare, che mi ha suggerito di tenere duro? Per quello devo ringraziare Juanito, sempre pronto a darmi una mano quando ero giù. Le sue parole, anche due parole, mi facevano la differenza. Persone come lui – che ha fatto anni in A e si fermava a dare consigli a un ragazzo venuto dall’Eccellenza – ne ho conosciute poche”.
Ore 14.45 – Pro Sesto: «Una prestazione matura, la nostra è una squadra molto giovane, a partire dal sottoscritto. Per come siamo, la partita si era messa su dei binari complicati perché noi siamo una squadra d’intensità e molto brava sulle ripartenze, se dobbiamo fare gioco è chiaro che ci vuole più qualità e personalità, cose sulle quali possiamo andare in difetto, ma penso che la pazienza di non andare all’arma bianca sia stata utile, portare troppi giocatori sopra la linea della palla avrebbe per assurdo rischiato di compromettere la partita. I ragazzi hanno avuto pazienza ed equilibrio, di fronte ad una squadra non banale, con una situazione di classifica molto deficitaria. La Triestina è stata costruita per altri obiettivi e giocare in questo stadio non è facile. I ragazzi dal punto di vista della prestazione hanno fatto bene, la mia squadra ha sempre grande cuore e personalità. A questa classifica è giusto fare una fotografia e metterla in un quadretto, qualcosa di irripetibile per una dimensione come la nostra. Un motivo di orgoglio per chi ha costruito questa squadra, il Presidente, il Direttore, e i ragazzi che mi sopportano». Queste le dichiarazioni di Matteo Andreoletti a celebrare il grandissimo momento della Pro Sesto, prima in classifica dopo la vittoria di Trieste
Ore 12.25 – Verona: Verona – Hellas Verona FC in merito alle vicende penali che hanno riguardato Maurizio Setti, sfociate nel sequestro preventivo, emesso dal Giudice delle indagini preliminari di Bologna, poi annullato nel 2022 dalla Corte di cassazione e dal Tribunale di Riesame, rende noto quanto segue. La vicenda si è positivamente conclusa, essendo risultate del tutto insussistenti le ipotesi accusatorie originariamente formulate a carico del Presidente dell’Hellas Verona. Il Giudice delle indagini preliminari – su richiesta degli stessi organi inquirenti – ha infatti disposto l’archiviazione del procedimento penale contro Maurizio Setti, difeso dal prof. avv. Vittorio Manes di Bologna e, per i profili societari, dall’avv. Paolo Pasetto di Unilegal Avvocati Associati di Verona. Maurizio Setti aveva sin da subito manifestato assoluta tranquillità in ordine al proprio operato, affermando di avere sempre agito nel rispetto della legge e a tutela degli interessi della società calcistica. Queste sue affermazioni ora hanno trovato pieno e definitivo riscontro nel decreto di archiviazione, ove si afferma che “si ritengono insussistenti sia il reato di appropriazione indebita che quello di antiriciclaggio” e si evidenzia che Maurizio Setti ha sempre agito “a tutela della Hellas Verona Football Club” e “in modo del tutto legittimo”.
Ore 11.20 – Padova: «Il Padova? Io penso che adesso ci sia anche il rischio di retrocedere: se si dovesse perdere a Verona sabato prossimo, allora si sarebbe a tutti gli effetti coinvolti nella lotta per non scendere in serie D, e questo sarebbe un grosso problema, perché nessuno dei giocatori della rosa al momento ha nel dna quello che serve per navigare in acque torbide. Chi sta deludendo di più? Mi verrebbe da dire Ceravolo, ma poi guardo la sua carta d’identità e penso che sia almeno in parte scusabile. Penso un po’ tutto l’organico non stia rendendo secondo le attese. Se il Vicenza con il Pordenone era la favorita per vincere il girone, il Padova è da quinto-sesto posto, e non cambio idea. Torrente sinora aveva fatto bene, ma questo risultato così brutto rimescola tutto e cancella quanto fatto in precedenza»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” dall’ex Biancoscudato Fulvio Simonini.
Ore 10.40 – Vicenza: «Vicenza in ritiro e Modesto confermato? Due scelte giuste, perché i risultati negativi ora cominciano ad essere tanti, per fortuna anche gli altri giocano in retromarcia. Però c’è da fare più di una riflessione su una squadra che sembra aver perso personalità nei giocatori che la dovrebbero avere: un giocatore può sbagliare un passaggio, può sbagliare un gol o un colpo di testa, è normale che avvenga, ma non può sbagliare l’atteggiamento, l’approccio alla partita, soprattutto quando già di per sé sei una rosa forte. C’è stato un calo generalizzato di tutti i giocatori o quasi, e comunque di quelli che dovrebbero mettersi la squadra sulle spalle e andare. L’impressione che si ha è che tutti siano amici, tutti bravi ed è tutto bello, invece in spogliatoio ogni tanto deve volare anche qualche bottiglia»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” dall’ex Lane Massimo Briaschi.
Ore 09.30 – «Mi sento un po’ più leggero. Sono contento del successo sull’Ascoli: le prestazioni c’erano state anche prima, questa volta abbiamo pure raccolto. Ho rivisto sostanza tanta sostanza e questo mi fa ben sperare per il futuro: la qualità c’era anche prima, probabilmente c’è stato un blocco psicologico perché quando i risultati non arrivano subentra un po’ di paura, è normale. Con l’Ascoli è andato tutto bene, mi sono piaciuti quelli scesi in campo dall’inizio e coloro subentrati nel corso della partita. Ambrosino e Crociata? Quando vieni a Cittadella, se hai qualità tecniche e hai qualità morali, trovi l’ambiente giusto per esprimerti in maniera completa. Vorrei menzionare anche Maistrello che ha fatto una partita di sostanza. La graduatoria è cortissima, adesso devi dare continuità a Frosinone: sono i primi della classe e sarà molto difficile. Raul Asencio? È un giocatore importante, e il fatto che avesse delle richieste vuol dire che è attaccante di valore. Personalmente sono molto contento che sia rimasto, anche se poteva essere un affare cederlo, ma in questo momento la cosa che più mi interessa è centrare l’obiettivo della salvezza, e avere un giocatore come Asencio in più sicuramente porta qualità»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Stefano Marchetti, direttore generale del Cittadella.
Lunedì 6 febbraio
Ore 21.45 – Verona: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa al termine di Verona-Lazio, gara terminata per 1-1 con gol di Pedro e Ngonge, dal tecnico scaligero Marco Zaffaroni, che ha analizzato a tutto tondo la prestazione dei suoi: “Sapevamo quali fossero le caratteristiche della Lazio, che è una squadra importante. Abbiamo affrontato bene ogni momento della gara: il gol subito poteva demoralizzarci, specie avendolo preso all’ultimo secondo del primo tempo, ma siamo rientrati in campo con grande carattere, trovando il pareggio e trovando i presupposti per fare il 2-1. Poi la gara si è risistemata ed è rimasta in equilibrio fino alla fine. Abbiamo fatto una grande gara, siamo molto soddisfatti. Quello che conta ora è lo spirito, la voglia di provarci fino alla fine. La reazione di fronte alle difficoltà che ti dà ogni gara di Serie A. Dobbiamo mantenere sempre queste qualità, perché il percorso sarà duro. Noi ci vogliamo provare fino alla fine. Dobbiamo migliorare nella finalizzazione, ma quello che conta vedere è la prestazione nella sua globalità, che è stata ottima. All’inizio del secondo tempo, quando paradossalmente saremmo potuti andare in difficoltà per il gol subito, abbiamo avuto un quarto d’ora veemente, nel quale abbiamo creato i presupposti per fare il 2-1. Dobbiamo essere soddisfatti di questa partita, ora dobbiamo continuare così. Ngonge e Duda sono giocatori che hanno qualità tecnica, per aumentare la qualità della prestazione serve necessariamente disporne. Ma ad essa dobbiamo accompagnare un atteggiamento, che deve essere sempre corretto. Questi comportamenti, poi, migliorano le qualità tecniche e fisiche della squadra. Cyril ha grandi qualità, ma ha anche margini di miglioramento, soprattutto dal punto di vista fisico, considerando che era la prima partita da titolare per lui. Nella rifinitura di ieri Milan ha subito una botta: stamattina avvertiva dolore e abbiamo dovuto rinunciare a lui. In settimana faremo le verifiche del caso, ha subito una contusione nella zona del ginocchio: non sembra nulla di che, anche se non abbiamo capito bene. Duda ha qualità tecniche, si integra bene con le nostre qualità: ha fatto una prestazione in crescendo, puntiamo molto su di lui. In questa situazione tutte le partite sono importanti per noi: proveremo a prepararla nella maniera giusta, ma dopo ce ne saranno altre importanti. Doig ha avvertito qualche crampo, stasera ha fatto parecchi chilometri. Abildgaard ci dà fisicità, in quel momento cercavano Milinkovic-Savic con grande frequenza, cercando di giocare sulla spizzata, e in quel momento ci serviva un giocatore che lo contrastasse sulle palle aeree. L’ha fatto bene, è un ragazzo che arriva al metro e novanta. È entrato bene, così come Gaich, che ha lottato su tutti i palloni”.
Ore 21.05 – Queste le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Dazn da Ngonge, autore del gol dell’1-1 e giocatore premiato come MVP, al termine dell’incontro del suo Verona contro la Lazio: “E’ sempre bello segnare in Serie A con il Verona. E’ stata una grande emozione. Ho saputo che sarei stato titolare due giorni prima della partita. Ero contento e mi sono fatto trovare pronto. Bisogna continuare questo cammino. Questo punto è buono. Energia e mentalità. La Lazio non è facile da battere ma in questo stadio ho capito che il Verona darà tutto. Ogni punto è importante per restare in Serie A”.
Ore 20.30 – Verona-Lazio 1-1. Prova di forza quella di oggi pomeriggio contro la Lazio del Verona, che ha regalato ai propri tifosi una prestazione soddisfacente sotto tutti i punti di vista. Zaffaroni ha rivitalizzato un gruppo che fino a qualche settimana fa era dato per spacciato e retrocesso in Serie B. Grinta, una mentalità del tutto rivoluzionata e un’organizzazione pensata nei minimi dettagli sia in fase difensiva che in quella offensiva. La salvezza resta complessa da raggiungere, ma non sembra più un’utopia. Merito anche di una campagna acquisti che senza ombra di dubbio ha dato una scossa a tutto l’ambiente. Ngonge sembra arrivato da quest’estate, Duda ha tutte le qualità in regola per comandare a centrocampo. Gli altri si sono visti ancora poco. Hanno debuttato Gaich e Abildgaard. Ancora presto per valutarli al meglio.
Un inizio di gara a tinte biancocelesti, con un riflesso gialloblu sempre più emergente e splendente con lo scorrere dei minuti, troncato al 45′ da una prodezza di Pedro, che senza guardare la porta si è girato in area e ha spedito in rete con il mancino un pallone servitogli da Cataldi. Un bel primo tempo al Bentegodi, equilibrato, ma c’è chi riesce a fare la differenza con una sola giocata. Magia di Pedrito e ospiti in vantaggio: 0-1. Forse la Lazio, però, si aspettava un Verona diverso, più scarno e povero d’idee. Invece, Sarri e compagnia, si sono trovati a lottare con una squadra coraggiosa, solida e organizzata. Soprattutto nella fase difensiva: gli scaligeri hanno messo in campo un pressing ragionato e asfissiante, che non ha permesso ai giocatori laziali di costruire le proprie manovre di gioco con la solita fluidità che le contraddistingue. Zaffaroni si è affidato a un tridente leggero composto da Lazovic, Ngonge e Lasagna, supportato da una mediana di tutto rispetto guidata dal tecnicissimo Duda e dal possente Tameze, che ha obbligato la Lazio a giocare rapida anche dietro e a rimanere sempre vigile a causa delle ripartenze provocate dai molti errori in fase di impostazione dei suoi giocatori. Palla in avanti per il velocista Lasagna nel primo quarto di gara. Tanta corsa, ma nulla di concreto. Le migliori occasioni scaligere arrivano sui piedi di Ngonge e Doig prima e Depaoli poi. Quanto rammarico. La Lazio, dal canto suo, non ingrana mai al 100%. Merito del Verona: Lazovic si tiene a uomo Cataldi, che non è libero di manovrare le azioni di gioco, e Tameze non molla Milinkovic-Savic, che al 10′ aveva rischiato di portare avanti i suoi con un gran tiro direttamente da calcio di punizione, terminato di un soffio a lato, e che con un colpo di testa illuminante aveva spedito Immobile davanti a Montipò. Alla fine, occasione buttata. Domina l’equilibrio, con azioni da una parte e dall’altra. Un Verona libero di mente e coraggioso, una Lazio stupita dall’atteggiamento degli avversari, ma sempre pericolosa con i soliti interpreti. Chiedere a Pedro per credere.
Nella ripresa il Verona scende in campo con la stessa intensità mostrata nei primi 45′ di gioco e dopo qualche minuto trova il gol del pareggio. 1-1. Difesa della Lazio ferma su un calcio di punizione battuto da Lazovic dalla sinistra: sul cross del serbo ci mette la testa Ngonge, che insacca e batte Provedel. Scaligeri scatenati e rivitalizzati: subito dopo Lazovic s’inventa una traiettoria a giro clamorosa, che si spegne sul palo. Trema la porta laziale. Scendere in campo con lo stesso atteggiamento del primo tempo dopo la batosta subita da Pedro non era così scontato… I minuti passano e la trama della partita resta più o meno sempre la stessa. Ci prova anche Doig, due volte, prima con il solito mancino e poi anche con il destro, ma la palla non entra. Gara fisica, con molti scontri in mezzo al campo. D’altronde il Verona è sempre una squadra ostica da affrontare sotto il punto di vista della fisicità. Proprio per questo Sarri toglie dal campo Cataldi e inserisce Vecino, incaricato di dirigere le operazioni in mezzo al duo Milinkovic-Luis Alberto. La situazione non migliora più di tanto: il tempo scorre e la partita non cambia. Nel finale di gara la Lazio prova a imporsi anche con l’ingresso di un giocatore di qualità come Felipe Anderson, che è riuscito a dare più fluidità alla manovra lì davanti, grazie ai fraseggi corti e veloci messi in atto. Al triplice fischio del direttore di gara la partita termina in pareggio: 1-1. Un risultato che va più che bene al Verona. Due pareggi di fila con Udinese e Lazio, ma adesso si può essere più ottimisti di prima. Credere nella salvezza è lecito.
VERONA 1-1 LAZIO
Marcatori: 45′ Pedro (L), 51′ Ngonge (V)
VERONA (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Coppola (79′ Ceccherini); Depaoli, Tameze (86′ Sulemana), Duda, Doig; Lazovic (79′ Abildgaard), Ngonge (68′ Gaich); Lasagna. All.: Zaffaroni. (A disposizione: Berardi, Perilli, Zeefuik, Cabal, Terracciano, Verdi, Braaf, Kallon).
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic, Cataldi (59′ Vecino), Luis Alberto; Pedro, Immobile (68′ Felipe Anderson), Zaccagni. All.: Sarri. (A disposizione: Maximiano, Adamonis, Lazzari, Patric, Pellegrini, Gila, Marcos Antonio, Basic, Cancellieri, Romero).
Ammoniti: 24′ Duda (V), 28′ Zaccagni (L), 34′ Magnani (V), 81′ Hien (V), 87′ Depaoli (V)
Espulsi:
Arbitro: Ayroldi
Assistenti: Costanzo – Passeri
IV: Giua
VAR: Banti
AVAR: Longo S.
Minuti di recupero: pt 1′, st 6′
Ore 19.55 – Verona – Lazio 1-1, esplode il Bentegodi per il pareggio di Ngonge
Ore 19.20 – Verona – Lazio 0-1, fine primo tempo: decide per ora una magia di Pedro
Ore 17.45 – Le formazioni ufficiali di Verona-Lazio
Hellas Verona (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Coppola; Depaoli, Duda, Tameze, Doig; Lazovic, Ngonge; Lasagna A disposizione: Berardi, Perilli, Zeefuik, Verdi, Ceccherini, Terracciano, Braaf, Abildgaard, Kallon, Cabal, Gaich, Sulemana Allenatore: Marco Zaffaroni
Lazio (4-3-3): Provedel; Hyasj, Casale, Romagnoli, Marusic; Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto; Zaccagni, Immobile, Pedro A disposizione: Maximiano, Adamonis, Pellegrini, Patric, Vecino, Marcos Antonio, Felipe Anderson, Cancellieri, Gila, Romero, Basic Allenatore: Maurizio Sarri
Arbitro: Giovanni Ayroldi (Sez. AIA di Molfetta)
Assistenti: Alessandro Costanzo (Sez. AIA di Orvieto), Matteo Passeri (Sez. AIA di Gubbio)
Ore 17.00 – Arzignano: «C’era da fare un’impresa e per farla c’era bisogno di tutti: di chi partiva, di chi subentrava, di chi stava fuori ma dava la carica. Si vedeva che c’era una squadra che voleva vincere. È stata una grande vittoria, il merito è tutto dei ragazzi: alla terza in una settimana giocare con questa qualità e intensità è sensazionale. Bisogna veramente fare i complimenti a tutti, dal primo all’ultimo. Si era detto alla vigilia che noi dovevamo fare la partita perfetta e sperare che loro non la facessero. È andata così e siamo veramente contenti. Il primo tempo probabilmente è stato perfetto, ma anche il secondo l’abbiamo fatto bene, perché non era scontato rientrare riuscendo a non abbassare la tensione e l’attenzione. Il rischio c’era, ma i ragazzi sono stati bravi anche in quello, anche perché poi prendi gol e vai un attimo in apprensione: sai che il Pordenone può far male in qualsiasi momento. Loro hanno sempre giocato, ma questa vittoria parte dalla solidità dietro: hanno battuto non so quanti calci d’angolo e di punizione, ma noi siamo stati veramente bravi. Parte da lì, poi anche davanti si è lavorato tanto, hanno difeso e attaccato, come gli era stato chiesto». Queste le dichiarazioni di Giuseppe Bianchini dopo Arzignano-Pordenone
Ore 16.50 -Südtirol: In relazione a quanto indicato dal responsabile sanitario dr. Marco Cassago si comunica che il giocatore Simone Mazzocchi, assente sabato scorso per un improvviso attacco di emicrania, è completamente recuperato. Il giocatore Gabriel Lunetta da oggi torna a lavorare in gruppo dopo pregresso trauma contusivo al ginocchio sinistro. Simone Davi sta recuperando ed è prossimo al rientro, stimato in circa tre settimane.
Ore 16.45 – Virtus Verona: Queste le dichiarazioni di Luigi Fresco rilasciate dopo Mantova – Virtus Verona: «Questo campo ci porta bene. E pensate che sul 2-0 mi ero già preparato il discorso da sconfitto… Che piuttosto che perdere altrove preferivo averlo fatto qui. Del resto sapete quanto affetto ho io per Mantova… Quando sono entrato in campo ho ricevuto un sacco di applausi da parte della tribuna, io ho ricambiato e la cosa mi ha fatto tanto, tanto piacere. Il mio feeling con questa piazza. è al di sopra di ogni sospetto. Credetemi: sono contento di aver vinto ma quando mi capita qui c’è anche un po’ di dispiacere. Il calcio è strano: io ho visto le partite precedenti del Mantova: ha dominato con la Pro Sesto e ha perso, era stato messo sotto dal Lecco ma ha vinto 2-0. Ormai gli episodi diventano determinanti. Noi all’inizio abbiamo sbagliato qualcosa, loro bravi. Fatto sta che a un certo punto ho avuto paura della goleada. Così ai ragazzi nell’intervallo ho detto “teniamo che se facciamo gol entro il 30′-35′ abbiamo ancora un quarto d’ora per giocarcela”. Ce l’abbiamo fatta, anche con un po’ di fortuna. Sono 42 anni che alleno, credo che non mi fosse mai capitato di rimontare un gol con l’uomo in meno, figuratevi due… Sì, è stata una cosa fantastica».
Ore 16.20 – Padova: “Quando affrontiamo le squadra di bassa classifica e non le big ci capita di sbagliare l’approccio. Questo non è accettabile ed è successo anche ieri. Abbiamo messo la squadra di fronte alle sue responsabilità, non si possono prendere otto gol fra andata e ritorno dalla Pergolettese, con tutto il rispetto per i nostri avversari, che hanno fatto una prestazione importante come all’andata. Ora vogliamo una reazione a partire da sabato prossimo contro la Virtus Verona. Oughourlian verrà a Padova il 16 febbraio, starà mezza giornata. Il suo arrivo è confermato, non ci sono situazioni contrarie”. Queste le dichiarazioni a Trivenetogoal della presidente del Padova Alessandra Bianchi dopo l’incredibile tracollo di ieri del Padova, travolto 3-0 all’Euganeo contro la Pergolettese
Ore 15.40 – Pordenone: All’indomani di Arzignano-Pordenone 3-1 e in vista di Pordenone-Mantova di sabato il presidente Mauro Lovisa ha incontrato questa mattina alla ripresa degli allenamenti la squadra, mister Di Carlo e lo staff. Dichiarazione del presidente Lovisa: “Ripartiamo. Stamattina ci siamo guardati tutti in faccia, con i calciatori, il mister e lo staff, all’interno dello spogliatoio. Un confronto necessario per ritrovare e riaffermare il nostro spirito, quello battagliero e determinato che ci ha permesso sinora di fare un certo tipo di percorso. Che va assolutamente ripreso e migliorato. Ho visto negli occhi di tutti molta convinzione, tanta amarezza, ma soprattutto rabbia per la brutta prestazione di Arzignano. Sabato con il Mantova ci attendiamo tutti una reazione forte”.
Ore 14.30 – Vicenza: La società LR Vicenza comunica che stamane la prima squadra e lo staff tecnico hanno raggiunto il Centro Sportivo Veronello di Calmasino, sede del ritiro biancorosso per i prossimi giorni. Inoltre, il club informa che sino alla partita di sabato 11 febbraio, nessun tesserato rilascerà alcuna dichiarazione alla stampa.
Ore 13.05 – Vicenza: Nessuna notizia da Largo Paolo Rossi, la crisi del Vicenza è sempre più dura ma al momento non si profila un cambio di guida tecnica perchè si intenderebbe proseguire con Modesto in panchina. Il provvedimento preso nei confronti della squadra sembra però essere il ritiro che si svolgerà nel veronese
Ore 12.25 – Mestre: ufficiale l’arrivo di Filippo Carini
Ore 11.20 – Cittadella: «È il miglior momento della mia carriera, ma so che devo lavorare tanto perché tanto ho da migliorare, in particolare nella ricerca del gol. È cambiato tanto nella mia testa, vivo l’allenamento come non avevo mai fatto prima. Il segreto penso stia tutto qui, nel lavoro settimanale, dove provo le cose che poi mi serviranno per la partita. Vivo quindi ogni allenamento come fosse la gara del weekend. Poi c’è la fiducia, la sento attorno a me. Penso di essere anche più maturo rispetto agli altri anni, disputare una stagione come questa a livello personale era una cosa che desideravo da tanto tempo, come pure diventare più incisivo in zona gol. Finalmente ci sto riuscendo e penso che sia molto merito mio perché ho sofferto e lavorato tanto. La doppia cifra? Ne mancano due. Vorrei farne anche di più perché è un obiettivo che mi sono posto, e soprattutto per aiutare la squadra con i miei gol. Se ripenso agli anni passati, dove quasi non trovavo posto in Serie C, mi viene da ridere nell’immaginarmi in Serie A. Per dimostrare di essere pronto lo devo fare ripetendo le prestazioni come quella con l’Ascoli. É bello comunque sognare perché è il mio obiettivo, non lo nego, e secondo me con i gol che sto facendo, e grazie al Cittadella, spero di arrivarci il prossimo anno»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Mirko Antonucci, jolly offensivo del Cittadella.
Ore 10.40 – Udinese: Le dichiarazioni dell’allenatore bianconero al termine della partita contro il Torino: “Il concetto è semplice, se vogliamo essere protagonisti in questo campionato non dobbiamo prendere questi gol – analizza Sottil – Sono situazioni che alleniamo tanto e su cui abbiamo lavorato molto in settimana. Quella palla non la devi lasciare partire, devi attaccarla. Questo dispiace, perché poi c’è stata la reazione. Nel primo tempo, tanti palloni dovevano essere giocati con più impeto ed intensità. Bisogna crescere su coraggio e personalità individuale Lo dico spesso perché so che i miei ragazzi lo possono fare. Se vogliamo alzare l’asticella e fare lo step successivo dobbiamo lavorare su questo Su impegno e dedizione non ho nulla da dire, sono fantastici. È chiaro che – continua l’allenatore – se vieni a Torino a giocare parzialmente con questa mentalità, si va in difficoltà.” Sottil commenta anche il buon ingresso in campo del nuovo attaccante bianconero Florian Thauvin: “è entrato con grande personalità ed impegno. Deve trovare la condizione migliore per partire da titolare, che avverrà nelle prossime settimane. Lui può giocare dietro la punta, esterno o da doppio trequartista che non dà punti di riferimento. Oggi non potevo fare diversamente: l’ho lasciato dietro le due punte, nonostante Success fosse molto stanco, perché stavamo perdendo.” – conclude l’allenatore
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Hellas Verona-Lazio (ore 18.30). HELLAS VERONA (3-4-1-2): Montipò; Magnani, Hien, Ceccherini; Depaoli, Tameze, Duda, Doig; Braaf, Lazovic; Djuric. All. Zaffaroni. LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic; Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. All. Sarri
Domenica 5 febbraio
Ore 17.55 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Francesco Modesto dopo Pro Patria-Vicenza: “Il sono responsabile di questa squadra non mi è piaciuto nulla e faccio mea culpa. Le tensioni vanno superate, ho sbagliato e mi prendo tutte le responsabilità del caso. Alleno questa squadra da tre mesi e oggi non mi è piaciuto nulla. La percezione è di essere vuoti e non riesco a capire il motivo è come tirare fuori ciò che hanno. La sensazione è di patire troppo la responsabilità di qualcosa di importante. Abbiano perso gli occhi di cattiveria. Bisogna rialzarsi ma non ti aiuta nessuno, bisogna farlo da soli, devono guardare dentro loro stessi e a ciò che vogliono fare da grandi. Io non mollo perché ci credo e con questa squadra voglio arrivare fino in fondo. Tutto non mi è piaciuto, nulla, dobbiamo fare mea culpa da me in primis, io ho sbagliato tante cose. Mi riferisco a tutto, più muovi più si sente la puzza. Dobbiamo ritrovare l’autostima scavando dentro noi stessi. Sostegno della società? Non ho ancora avuto colloqui”
Ore 17.50 – Triestina: Queste le dichiarazioni rilasciate da Augusto Gentilini in conferenza stampa al termine della sconfitta per 0-2 subita al Nereo Rocco contro la Pro Sesto: “Devo ringraziare i ragazzi, sono veramente orgoglioso di loro. Hanno messo l’anima e soprattutto, anche in dieci, fino al loro primo gol, non si era notata questa grande difficoltà, ma anzi, abbiamo coperto il campo nella maniera corretta e abbiamo avuto la voglia e la determinazione di cercare il gol, però per me non ci sono alibi. Gli arbitri ci sono e gestiscono loro. Dobbiamo ripartire da questo spirito e da questa voglia, da questa determinazione da parte di tutti, perché anche chi era in panchina era dentro la partita. Questa era la cosa più importante. Non dobbiamo fare tabelle, non dobbiamo guardare la classifica, ma dobbiamo continuare a lottare fino alla fine. Le ingiustizie fanno parte della vita. La forza di un gruppo, di un calciatore, di un uomo, è anche quella di saper gestire situazioni simili, perché altrimenti ci si arrampica sugli specchi e noi non ne abbiamo bisogno. Dobbiamo andare e guardare avanti e credere ancora di più nelle nostre qualità e possibilità. Alla fine tireremo le somme, ma se continuiamo con questo spirito battagliero, determinato all’aiutarsi reciprocamente, al di là delle situazioni tattiche. Dobbiamo imparare a occupare lo spazio, ma anche oggi sono soddisfatto di quello che i miei hanno fatto, ma soprattutto di quello che hanno messo in campo, l’anima. Il nostro campionato è iniziato mercoledì scorso e quindi abbiamo questo mini torneo, dove la necessità e la voglia, ci porta a voler dare e fare il massimo, sempre. Stiamo monitorando, giorno per giorno, grazie allo staff medico, tutte le possibilità. Si cercherà di recuperare più giocatori il prima possibile. Valuteremo giorno per giorno. Ci siamo trovati in una situazione in cui Mbakogu ha avuto l’occasione di fare gol. Nel calcio ci sono quelle situazioni strane in cui in mezzo all’area ne succedono di tutti i colori. Ribadisco, non dobbiamo cercare alibi. Dobbiamo aggrapparci alle nostre qualità, fisiche, tecniche e morali, per tirarci fuori da questa situazione. Volevo ringraziare il nostro pubblico. Hanno apprezzato quello che i nostri ragazzi hanno messo in campo per salvare la squadra di questa città. Crediamoci tutti. E’ nostro dovere crederci e provarci”.
Ore 17.30 – Padova: Queste le dichiarazioni rilasciate da mister Torrente al termine di Padova-Pergolettese: «Non c’è stata partita, abbiamo perso tutti i duelli e i contrasti. È stata una partita brutta sotto tutti gli aspetti, sia fisicamente che tatticamente. Dopo il gol la squadra ha perso gli equilibri in generale. È stata davvero una partita no, neanche i cambi hanno inciso. Dopo il gol non abbiamo reagito, è una partita da dimenticare in fretta. È una partita nata male e finita peggio. Abbiamo perso la testa, e la prestazione è stata pessima. Bisogna solo chiedere scusa ai tifosi»
Ore 17.25 – Pordenone: Queste le dichiarazioni del presidente del Pordenone Mauro Lovisa dopo Arzignano – Pordenone: ““Sono molto arrabbiato e oggi parlo solo io. Per l’ennesima volta siamo andati in svantaggio dopo poco minuti. Stavolta addirittura al primo. È qualcosa di inaccettabile, così come prendere gol a un secondo dall’intervallo. Una squadra esperta come la nostra, con un obiettivo come il nostro, non può scendere in campo così. Non lo accetto. Sapevamo che avrebbero puntato su aggressività e questo tipo di gioco. Noi abbiamo risposto con una prestazione inadeguata: giochicchiando, senza cattiveria, concentrazione e aiuto uno per l’altro. Nulla del nostro dna e nulla rispetto alla prova, totalmente diversa, con il Renate di tre giorni fa. In questi campi bisogna fare partite toste, altrimenti non si portano a casa punti. Dobbiamo riflettere su come e perché non ha funzionato nulla. Mi farò sentire in settimana con il gruppo, il mister e lo staff. Oggi ero presente ad Arzignano, sono stato vicino alla squadra in questi giorni. Non è comprensibile né giustificabile una partita del genere. È l’ennesima opportunità che buttiamo via. La conferma che quando giochiamo tre partite in una settimana raccogliamo poco e nella terza gara, in particolare, manchiamo sul piano nervoso. Anche su questo bisogna ragionare. Dobbiamo ritrovare cattiveria e attenzioni, in difesa come in attacco. Si può perdere, ma prestazioni come quella di oggi non saranno più tollerate. Mi aspetto da parte di tutti che si riaccendano gli occhi giusti, chi non dimostrerà di averli guarderà gli altri giocare.vDispiace per i tifosi, che dimostrano di seguirci sempre e con affetto. Li ringrazio molto e stiano tranquilli che non rivedranno più un Pordenone così”.
Ore 17.15 – MANTOVA – Incredibile impresa della Virtus Verona che, sotto per 2-0 al Martelli, rimonta il Mantova e piazza il sorpasso sul filo di lana con Casarotto. Al 28′ il vantaggio del Mantova: cross di Silvestro, conclusione al volo di D’Orazio defilato sulla sinistra e deviazione appena accennata di Bocalon che manda il pallone in rete. Lo scatenato Bocalon segna anche al 43′: il centravanti veneziano, imbeccato in profondità da D’Orazio, infila Sibi con un preciso rasoterra. La Virtus Verona sembra al tappeto, invece si rialza e a inizio ripresa riapre il match. Gerbaudo perde palla a centrocampo, Casarotto parte in contropiede e pesca Kristoffersen davanti a Chiorra. Il norvegese infila il portiere biancorosso. Sembra finita al 10′, quando Nalini ancora una volta si fa cacciare dal campo per un fallo di Nalini a centrocampo su Mensah Al 34′ arriva il pari: cross di Casarotto e colpo di testa di Gomez che mette dentro. Ma non è finita, perché al 91′ Casarotto con un’azione irresistibile supera in velocità Silvestro e mette alle spalle di Chiorra
MANTOVA-VIRTUS VERONA 2-3
MANTOVA (4-2-3-1): Chiorra; Silvestro, Ghilardi, Padella, Ceresoli (58′ Darrel); Pedone (65′ Procaccio), Gerbaudo; Guccione, Mensah (85′ Rodriguez), D’Orazio (65′ Pierobon); Bocalon. A disp.: Malaguti, Chiesa, Matteucci, Iotti, Conti, Panizzi, Fazzi, Fontana, Messori, Yeboah. All.: Corrent.
VIRTUS VERONA (3-5-2): Sibi; Ruggero, Cella, Faedo; Talarico (46′ Vesentini), Nalini, Lonardi, Danti (78′ Zarpellon), Daffara (78′ Gomez); Kristoffersen (81′ Mazzolo), Fabbro (46′ Casarotto). A disp.: Giacomel, Siaulys, Freddi, Santi, Turra, Priore, Munaretti. All.: Fresco.
ARBITRO: Domenico Leone di Barletta (assistenti: Lauri di Gubbio e Pistarelli di Fermo)
RETI: 28′ e 43′ Bocalon, 51′ Kristoffersen, 79′ Gomez, 91′ Casarotto
NOTE: Espulso Nalini al 55′ per doppia ammonizione. Ammoniti: Daffara, Ceresoli, Ghilardi, Nalini, Lonardi. Calci d’angolo: 3-5. Recupero: 1′ + 7′.
Ore 17.00 –TORINO – Altra sconfitta per l’Udinese, che cade a Torino e che non riesce a ritrovare il feeling con la vittoria della prima parte della stagione. Prima occasione all’8′: punizione di Linetty per Schuurs, che però non trova la porta. Al 24′ Karamoh riesce a tenere in gioco la palla sulla linea di fondo, provando un cross per Buongiorno che, di testa, manda fuori. Al 38′ ancora Karamoh: bellissima azione granata rifinita da Miranchuk e chiusa in area da Karamoh con un tiro respinto bene da Silvestri. Ed è sempre lo scatenato Katramoh a trovare la respinta di Silvestri sulla rovesciata bellissima del match winner. Nella ripresa l’Udinese si va viva con Perez all’8′, ma la migliore chance è ancora per il Torino. Pallone velenoso servito in area, respinto male da Silvestri e poi allontanato da Lovric. Nel finale altra chance per Adopo, chiuso da Silvestri, che evita con un bel riflesso il 2-0
TORINO-UDINESE 1-0 (0-0).
MARCATORI: st 5′ Karamoh.
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic Savic; Djidji, Schuurs, Buongiorno; Aina, Ricci, Linetty (31′ st Vieira), Vojvoda; Miranchuk (42′ st Adopo), Karamoh (10′ st Vlasic); Sanabria (42′ st Seck). A disposizione: Fiorenza, Gemello, Bayeye, Gravillon, Pellegri, Rodriguez, Singo, Gineitis. Allenatore: Juric.
UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Bijol (40′ st Ebosse), Perez (40′ st Pafundi); Ehzibue (27′ st Ebosele), Samardzic (27′ st Thauvin), Walace, Arslan (15′ st Lovric), Udogie; Success, Beto. A disposizione: Padelli, Piana, Masina, Abankwah, Buta. Allenatore: Sottil.
ARBITRO: Prontera di Bologna.
NOTE: ammoniti Lovric, Aina. Recupero 1′.
Ore 16.50 – Alla seconda di Gentilini sulla panchina della Triestina è arrivata una sconfitta. Tanto per cambiare. La scorsa settimana contro la Virtus Verona terzultima in classifica, al debutto del nuovo tecnico in panchina dopo l’esonero di Pavanel in seguito alla sconfitta per 0-2 contro il Trento di Tedino, un pareggio per 0-0 che aveva lasciato pensare a una possibile inversione di rotta. Il trend, però, non è cambiato. Anzi. Sembra essere rimasto sempre lo stesso. Questo pomeriggio, alle 14.30 contro la Pro Sesto allo stadio Nereo Rocco di Trieste, infatti, gli alabardati hanno subito una dura sconfitta per 0-1. Triestina affondata in classifica. Ultimo posto a 19 punti, a -4 dalla zona playoff occupata dal Piacenza. Attacco che rimane sterile e incapace di concretizzare. Gentili avrà ancora da lavorare, per sperare fino all’ultimo secondo in una salvezza che ad ora sembra quasi impossibile da raggiungere.
Questi gli undici spediti in campo da Augusto Gentilini, che ha dovuto rinunciare a Malomo, Ciofani e Pezzella, non convocati: Matosevic, Germano, Masini, Piacentini, Rocchetti, Paganini, Gori, Celeghin, Felici, Mbakogu, Tavernelli. Dentro Mbagoku, attaccante dalla grande esperienza soprattutto in Serie B, arrivato da pochi giorni a Trieste. Il primo tempo è terminato a reti inviolate, ma nella ripresa è esplosa la Pro Sesto, protagonista di un campionato da urlo. Ad agosto pareva dovesse lottare con le unghie per non retrocedere, adesso le ambizioni sono del tutto mutate: la promozione è un sogno concreto in cui credere fino alla fine. Sognare è lecito, visto anche il primo posto in classifica conquistato ai danni del Pordenone, sconfitto dall’Arzignano. Prima Capogna al 77′ e poi Bruschi su calcio di rigore all’84’ hanno regalato i tre punti agli ospiti, che hanno espugnato senza troppe difficoltà lo stadio dell’ultima in classifica. La salvezza è sempre più lontana, ma non bisogna smettere di credere. Testa bassa e pedalare in vista della prossima partita di campionato contro l’AlbinoLeffe.
TRIESTINA 0-2 PRO SESTO
Marcatori: 77′ Capogna (T), 84′ Bruschi rig. (T)
TRIESTINA: Matosevic, Germano, Masini, Piacentini, Rocchetti, Paganini, Gori, Celeghin, Felici, Mbakogu, Tavernelli. All.: Gentilini.
PRO SESTO: Del Frate, Bruschi, Capelli, D’Amico, Della Giovanna, Gattoni, Gerbi, Giubilato, Marchesi, Maurizi, Toninelli. All.: Andreolotti.
Ammoniti: Masi
Espulsi: Masi
Arbitro: Filippo Giaccaglia
Assistenti: Festa – Nasti
IV: Albano
Ore 16.48 – Union Clodiense e Legnago Salus, le prime della classe nel girone C di Serie D, pareggiano e la classifica resta invariata. Union Clodiense seconda a quota 36 punti, a pari merito con l’Adriese, che questo pomeriggio ha pareggiato proprio con i primi della classifica del Legnago, fermi a 40 punti. Allo stadio Aldo e Dino Ballarin di Chioggia, alle ore 14.30, è andato in scena uno scontro tra due squadre che Andreucci, alla vigilia del match, ha definito simili. Pronostico azzeccato: formazioni che si sono annullate in campo. 0-0 il risultato finale al triplice fischio del direttore di gara. Ora il tecnico granata, ripresosi dopo un periodo di alti e bassi, dovrà concentrarsi al massimo per non fallire nella prossima sfida di campionato contro un Portogruaro bloccato nei bassifondi della classifica.
Questi gli undici granata scesi sul terreno di gioco quest’oggi: Zecchin, Marocco, Tinazzi, Serena R, Munaretto, Cuomo, Tognoni, Serena F, Aliu, Fasolo, Issa. Gara molto combattuta, anche sul piano fisico. I padroni di casa ci hanno provato fino alla fine, ma il muro alzato dalla difesa della Luparense ha retto fino all’ultimo secondo: miracoloso Voltan su un’occasione clamorosa da rete di Aliu nel finale. Partita equilibrata. Un po’ più propositiva la formazione di casa, ma occasioni che sono arrivate da entrambe le parti. Alla fine è pareggio. Forse il risultato più giusto per quello che si è visto in campo.
UNION CLODIENSE 0-0 LUPARENSE
UNION CLODIENSE: Zecchin, Marocco, Tinazzi, Serena R, Munaretto, Cuomo, Tognoni, Serena F, Aliu, Fasolo, Issa. All. Andreucci.
LUPARENSE: Voltan, Solerio, Mariutto, Montesano, Bia, Boscolo, Beccaro, Beltrame, Gnago, Mane, Toffanin. All.: Zironelli.
Arbitro: Bonci.
Ore 16.45 – Renate – Trento 0-2: MEDA – Un Trento da sogno espugna Meda, conquista la sesta vittoria nelle ultime sette partite e si allontana rapidamente dalla zona playoff avvicinandosi al contrario a quella playoff . Il Trento va vicinissimo al gol al 35′: traversone di Damian per Attys che, tutto solo sul secondo palo, cerca la conclusione al volo, schiacciando troppo la sfera. Il tiro diventa un assist per Damian che fa da torre per Petrovic, anticipato dalla retroguardia di casa. L’azione prosegue con Attys che crossa da sinistra per la testa di Petrovic, che incorna spedendo però alto. Occasionissima per il Renate al 39′: azione che si sviluppa sulla destra con traversone dalla parte opposta per Anastasia che calcia una prima volta, trovando l’ottima respinta di Marchegiani, riprende Anastasia, il cui diagonale mancino attraversa tutta l’area e termina la propria corsa in fallo laterale. Il Trento passa a inizio ripresa con un meraviglioso gol di Garofalo: l’ex Brescia controlla al limite dell’area e poi insacca con uno splendido sinistro a mezz’altezza fil di palo.Al 21′ botta di Suciu da fuori area e gran volo di Drago, che alza oltre il fondo.Al 23′ girata da centroarea proprio di Sorrentino con palla che termina altissima oltre la traversa. Proprio al novantesimo arriva il raddoppio: cioccolatino di Pasquato per Sipos che schiaccia in rete da due passi
Ore 16.32 – Il Pordenone crolla sul campo dell’Arzignano, i ramarri perdono 3-1 e scivolano al secondo posto. Super vittoria dei giallocelesti, ora il sogno playoff è sempre più reale. L’Arzignano passa avanti dopo soli due minuti di gara, grazie al goal di Grandolfo, che da pochi passi gonfia la rete. Il Pordenone si rende pericoloso in due occasioni, al 26′ Deli si incunea in area di rigore, ma il suo destro viene facilmente deviato da Saio, due minuti più tardi, è il capitano Burrai a spaventare la difesa gialloceleste, tiro al volo che esce di pochissimo fuori. Alla mezz’ora arriva il raddoppio dei padroni di casa, il traversone di Belcastro trova ben piazzato Molnar, che di testa appoggia facilmente la palla in rete. I ramarri sfiorano il goal al 44′, Ajeti stacca bene di testa ma non riesce a inquadrare la porta di qualche centimetro. Nel finale del primo tempo arriva il clamoroso terzo goal dell’Arzignano, tiro da fuori area di Belcastro, Festa respinge male il pallone addosso a Parigi, che è rapido a ribattere in rete. Nella ripresa i neroverdi hanno l’occasione per riaprire il match al 57′, Zammarini impegna non di poco Saio, gran colpo di testa e ottima risposta in tutto del portiere gialloceleste. Pochi minuti più tardi i padroni di casa hanno la chance di portarsi adirittura sul 4-0, Parigi si crea lo spazio per il tiro, conclusione che scheggia la parte alta della traversa e termina in out. Inutile il goal nel finale di Edera, rete che rende solamente meno amara la sconfitta. È mini crisi neroverde?
ARZIGNANO-PORDENONE 3-1
Marcature: 2′ pt Grandolfo, 30′ pt Molnar, 47′ pt Parigi, 45′ st Edera
ARZIGNANO (4-3-1-2): Saio; Lattanzio, Piana, Molnar, Gemignani; Barba (15′ st Nchama), Casini (26′ st Bordo), Antoniazzi; Belcastro (15′ st Fantacci); Grandolfo, Parigi. A disp.: Morello, Pigozzo, Fyda, Cester, Bonetto, Davi, Lunghi, Tremolada, Milillo. All.: Bianchini.
PORDENONE (4-3-1-2): Festa; Zammarini, Pirrello, Ajeti (21′ st Negro), Benedetti (13′ st Ingrosso); Torrasi (30′ st Giorico), Burrai, Gucher (13′ st Edera); Deli (1′ st Piscopo); Candellone, Palombi. A disp.: Martinez, Giust, Dubickas, Maset, La Rosa, Pinato, Destito. All.: Di Carlo.
ARBITRO: Angelucci di Foligno, assistenti Feraboli di Brescia e Giorgi di Legnano. Quarto ufficiale Rodigari di Bergamo.
NOTE: ammoniti Burrai e Belcastro. Angoli 3-11. Recupero: 2′ pt.
Ore 16.23 – BUSTO ARSIZIO- Trasferta da incubo per il Vicenza che contro la Pro Patria cade 2-0, subisce la terza sconfitta consecutiva e ora la panchina di Modesto è a rischio. Nel primo tempo la squadra biancorossa fatica incredibilmente contro i bustocchi e non produce azioni pericolose mentre la Pro Patria controlla il possesso palla. Al 37′ l’unico tiro in porta del Vicenza su calcio di punizione di Ronaldo da posizione defilata ma la palla viene conquistata senza problemi dal portiere della Pro Patria. Passano solo due minuti e i padroni di casa trovano il vantaggio grazie a Piu che viene servito da Vezzoni al centro dell’area di rigore e insacca la porta di Iacobucci. A pochi istanti dal duplice fischio la Pro Patria ha la possibilità di raddoppiare ma il portiere vicentino respinge con il piede. Al rientro in campo dopo l’intervallo Modesto prova delle mosse per cambiare le sorti del match e sostituisce Valietti, Giacomelli e Della Morte con Stoppa, Ferrari e Begic. La prima occasione è però di marca bustocca perchè al 47′ Stanzani raccoglie un pallone perso da Greco e a tu per tu con Iacobucci non riesce ad insaccare la porta. Attorno al 55′ il Vicenza cerca di aumentare l’intensità ma è troppo poco per impensierire la squadra di Vargas che al 75′ raddoppia approfittando di un errore di Pasini e spiazza Iacobucci. Con questa sconfitta il Vicenza viene superato in classifica da Pro Patria e Lecco e scende al al sesto posto con una picchiata clamorosa. A questo punto la panchina di Modesto, dopo tre sconfitte consecutive (e quattro nelle ultime cinque partite), traballa fortemente.
Pro Patria (3-5-2): Del Favero; Molinari, Lombardoni, Boffelli; Perotti (dal 80′ Saporetti), Vezzoni, Bertoni (dal 66′ Brignoli (dal 80′ Vaghi)), Ferri, Ndrecka; Stanzani (dal 66′ Pitou), Piu (dal 86′ Piu). A disposizione: Mangano, Cassano, Sportelli, Piran, Gavioli, Zanaboni. Allenatore: Jorge Vargas.
LR Vicenza (3-4-2-1): Iacobucci; Ierardi, Pasini, Sandon; Valietti (dal 46′ Begic), Ronaldo, Greco, Dalmonte (dal 66′ Oviszach); Della Morte (dal 46′ Ferrari), Giacomelli (dal 46′ Stoppa); Rolfini (dal 81′ Jimenez). A disposizione: Brzan, Confente, Bellich, Zonta, Mion, Cappelletti, Mogentale, Tonin. Allenatore: Francesco Modesto.
Arbitro: Alberto Ruben Arena di Torre del Greco, assistenti Spataru Costin Del Santo di Siena e Fabio Catani di Fermo, quarto ufficiale Giorgio Bozzetto di Bergamo.
Marcatori: 40′ Piu (PP), 75′ Ferri (PP)
Ammoniti: Vezzoni (PP), Ndrecka (PP), Pasini (LRV), Sandon (LRV), Piu (PP), Ierardi (LRV)
Note: giornata fredda, terreno in discrete condizioni
Ore 16.22 – Inguardabili: il Padova perde malamente 0-3 in casa contro la “bestia nera” Pergolettese, che già all’andata aveva vinto 5-0. Alla prima occasione gli ospiti passano in vantaggio: azione insistita con Donnarumma che respinge la conclusione di Abiuso, ma la palla rimane ai gialloblu che gonfiano la rete con Iori, il cui tiro finisce sul palo prima di rotolare lemme lemme in porta. Il Padova prova a reagire, ma Soncin al quarto d’ora fa buona guardia sul destro di Russini e al minuto 34 Delli Carri tutto solo davanti alla porta spara incredibilmente alto di testa. Nella ripresa parte meglio la Pergolettese, ma è il Padova a creare il primo pericolo al nono minuto con una bella azione personale di Vasic che serve Ceravolo, la cui girata da pochi passi termina alta. Da questo momento inizia il tracollo biancoscudato: nel giro di quattro minuti (tra il 62esimo e il 66esimo) gli ospiti prima si portano sullo 0-2 grazie a Villa, che finalizza nel migliore dei modi il contropiede non lasciando scampo a Donnarumma, e quindi calano il tris con Bariti, che sugli sviluppi di un calcio di punizione arriva in corsa e trafigge l’estremo difensore patavino con una staffilata di prima intenzione. Gli ultras Biancoscudati lasciano la tribuna in segno di protesta e la squadra non reagisce minimamente, finendo la gara tra i fischi sonori dei tifosi.
PADOVA-PERGOLETTESE 0-3
Reti: Iori (Pe) al 4′ pt, Villa (Pe) al 17′ st, Bariti (Pe) al 21′ st
PADOVA (4-3-1-2): Donnarumma; Belli, Valentini, Delli Carri, Zanchi; Vasic (dal 10′ st Piovanello), Dezi, Radrezza (dal 1′ st Cretella); Russini (dal 1′ st Cannavò); Ceravolo (dal 10′ st Piovanello), Bortolussi. A disposizione: Fortin, Zanellati, Ilie, Gagliano, Curcio, Franchini. All. Torrente
PERGOLETTESE (3-5-2): Soncin; Tonoli, Arini, Piccinini; Bariti (dal 27′ st Saccani), Mazzarani (dal 42′ st Vitalucci), Artioli (dal 22′ st Andreoli), Varas, Villa; Abiuso (dal 42′ st Cancello), Iori (dal 42′ st Guiu Vilanova). A disposizione: Rubbi, Bevilacqua, Lucenti, Verzeni, Bozzuto. All. Villa
Arbitro: Samuele Andreano di Prato (Peloso-Pilleri). Quarto uomo Piccolo
Ammoniti: Delli Carri, Artioli, Cretella
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Arzignano-Pordenone (ore 14.30). ARZIGNANO (4-3-1-2): Saio; Gemignani, Piana, Millo, Davì; Casini, Bordo, Antoniazzi; Belcastro; Grandolfo, Parigi. All. Bianchini. PORDENONE (4-3-1-2): Festa; Zammarini, Pirrello, Ajeti, Benedetti; Torrasi, Burrai, Pinato; Deli; Candellone, Dubickas. All. Di Carlo
Sabato 4 febbraio
Ore 18.25 – Trento: “𝘘𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘪𝘭 𝘙𝘦𝘯𝘢𝘵𝘦 𝘴𝘢𝘳à 𝘭𝘢 𝘵𝘦𝘳𝘻𝘢 𝘴𝘧𝘪𝘥𝘢 𝘪𝘯 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘪 𝘦 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘦𝘳à 𝘭’𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘰 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘨𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘵𝘰𝘶𝘳 𝘥𝘦 𝘧𝘰𝘳𝘤𝘦 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘨𝘯𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘢𝘨𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘈𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘩𝘦𝘳𝘦𝘮𝘰 𝘶𝘯 𝘶𝘭𝘵𝘦𝘳𝘪𝘰𝘳𝘦 𝘵𝘶𝘳𝘯𝘰𝘷𝘦𝘳 𝘱𝘦𝘳 𝘴𝘤𝘩𝘪𝘦𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰𝘳 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘢 𝘶𝘯 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘱𝘴𝘪𝘤𝘰-𝘧𝘪𝘴𝘪𝘤𝘰: 𝘢𝘧𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘦𝘳𝘦𝘮𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘲𝘶𝘢𝘥𝘳𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘢 𝘶𝘯 𝘰𝘵𝘵𝘪𝘮𝘰 𝘤𝘢𝘭𝘤𝘪𝘰, 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘢 𝘱𝘢𝘭𝘭𝘦𝘨𝘨𝘪𝘢𝘳𝘦, 𝘷𝘦𝘳𝘵𝘪𝘤𝘢𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘳𝘦 𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘭𝘶𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘦 𝘦𝘧𝘧𝘪𝘤𝘢𝘤𝘪𝘢. 𝘜𝘯 𝘦𝘴𝘦𝘮𝘱𝘪𝘰, 𝘪𝘯𝘴𝘰𝘮𝘮𝘢. 𝘕𝘰𝘪 𝘥𝘰𝘷𝘳𝘦𝘮𝘰 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘦 𝘶𝘮𝘪𝘭𝘵à, 𝘴𝘱𝘪𝘳𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘢𝘤𝘳𝘪𝘧𝘪𝘤𝘪𝘰 𝘦𝘥 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘥 𝘢𝘧𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯’𝘢𝘭𝘵𝘳𝘢 𝘣𝘢𝘵𝘵𝘢𝘨𝘭𝘪𝘢, 𝘤𝘰𝘯 𝘢𝘵𝘵𝘦𝘨𝘨𝘪𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘰𝘴𝘪𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘪𝘵𝘪𝘷𝘰. 𝘕𝘰𝘯 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘯𝘶𝘭𝘭𝘢, 𝘭𝘰 𝘳𝘪𝘣𝘢𝘥𝘪𝘴𝘤𝘰 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦: 𝘣𝘪𝘴𝘰𝘨𝘯𝘢 𝘢𝘧𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘢, 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘪𝘭 𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘰 𝘴𝘱𝘪𝘳𝘪𝘵𝘰, 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢𝘯𝘥𝘰 – 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘥𝘰𝘮𝘦𝘯𝘪𝘤𝘢 – 𝘥𝘪 𝘳𝘶𝘣𝘢𝘳𝘦 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘪 𝘢 𝘤𝘩𝘪 𝘤𝘪 𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘢𝘷𝘢𝘯𝘵𝘪, 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢𝘯𝘥𝘰𝘴𝘪 𝘱𝘦𝘳ò 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘱𝘢𝘭𝘭𝘦” queste le parole di Tedino in vista della gara di domani contro il Renate.
Ore 18.00 – Venezia: Il Benevento Calcio comunica di aver sollevato Fabio Cannavaro dal suo incarico di allenatore della prima squadra. Contestualmente sono stati esonerati il vice allenatore Paolo Cannavaro e il Direttore sportivo Pasquale Foggia. Il Club ringrazia il mister, il suo vice ed il Direttore Sportivo per il lavoro sin qui svolto con serietà e massima professionalità augurando a tutti il meglio per il prosieguo della propria carriera.
Ore 17.50 – Union Clodiense: Domani Union Clodiense contro Luparense al Ballarin di Chioggia. Ore 14.30. Alla vigilia del match, il tecnico dei granata Antonio Andreucci ha rilasciato alcune dichiarazioni, raccolte sui profili social della società: “La Luparense è una squadra che ha un organico importante per la categoria. Giocatori bravi e con tutti i reparti coperti a dovere. La società ha investito tanto e stanno facendo il loro campionato. Domani sicuramente vedremo una squadra con dei contenuti tecnici importanti, per cui bisogna giocare con grande umiltà, perché hanno giocatori che per la categoria sono ottimi. Vogliamo dare continuità. Stiamo uscendo da un periodo particolare, ma i ragazzi si sono allenati bene e con grande voglia e siamo pronti per affrontare questa sfida, in un campionato dove ogni giornata ci sono delle sorprese, per cui, dare continuità, è una cosa veramente importante. E’ arrivato Manel Minucucci: un ragazzo che ci ha già fatto vedere le sue qualità tecniche. E’ un esterno d’attacco, giocatore interessante che già conoscevamo e che già quest’estate avevamo pensato di contattare per completare l’organico. Siamo contenti di averlo qui, perché si è presentato bene, con voglia di mettersi a disposizione del gruppo, per cui, chi arriva ora in questo momento, deve fare questo e lui in questa settimana ci ha già dimostrato che lo vuole fare. Assolutamente è disponibile. Vecchione è squalificato, era in diffida, e sarà della partita. Rientra Fasolo, che ha scontato la giornata di squalifica la scorsa settimana contro il Montecchio. Rossi non è disponibile. Speriamo che nel giro di una settimana, dieci giorni, possa partecipare a questa cavalcata. Mi aspetto una gara tecnica contro un avversario che gioca bene, costruisce gioco. Noi siamo una squadra simile e per cui mi aspetto una gara con questi contenuti, giocata bene da entrambe le formazioni e sicuramente ci sono dei singoli che possono risolverla in qualsiasi momento. Non ascolteremo la radiolina per sentire il risultato di Adriese-Legnago. Meglio pensare a noi, perché abbiamo già tanto a cui pensare ed è meglio che restiamo concentrati su quello che dobbiamo fare. Bisogna sapere che ogni gara fa storia a sé, in un campionato dove abbiamo visto che anche le ultime in classifica possono raccogliere punti su ogni campo, quindi, a maggior ragione, in cui affronti squadre come la Luparense, devi fare molta attenzione”.
Ore 17.15 – Südtirol: “Noi dobbiamo salvarci, è il nostro obiettivo. In questo momento siamo a buon punto e non centrare il traguardo sarebbe tragico. La squadra lotta di partita in partita anche quando deve soffrire. Ringrazio i ragazzi per quello che mi danno, la classifica è davvero bella. La squadra è stata costruita con valori tecnici ma soprattutto umani. Oggi abbiamo cambiato 3-4 sistemi e ci siamo cercati la fortuna. Forse il pareggio sarebbe stato giusto, ma noi abbiamo potuto fare anche il 2-0. Siamo una squadra camaleontica, ci divertiamo anche a fare così. Prima di allenarci e giocare scherziamo, ma appena entriamo in campo siamo super concentrati. Questi ragazzi hanno a una disponibilità unica”. Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli rilasciate ai microfoni di Skysport dopo la splendida vittoria di Pisa
Ore 17.10 – Cittadella: “Sono contento. Dal girone di ritorno abbiamo cercato di far quadrato, ci siamo parlati chiaramente. Il mercato è stato molto utile per l’inserimento di giocatori con la testa libera, il problema era diventato di testa. La vittoria di Pisa è stata fondamentale, per ricaricarci e fare ciò che siamo in grado di fare. Tutte le partite sono difficili. Abbiamo fatto le cose che abbiamo provato, sapevamo che era una partita fondamentale, l’abbiamo sbloccata nel primo tempo e questo ci ha aiutato. Il giallo di Antonucci? Non si ricordava di essere diffidato, ci sarebbe servito a Frosinone. Se hai l’approccio giusto sei avvantaggiato, se riesci a gestire la partita cercando di leggerla nel modo accurato e poi il pragmatismo nel chiuderla, è la perfezione. Crociata? Sapevo che era un giocatore forte. E’ arrivato con tanto entusiasmo, sta facendo vedere quello che ci aspettavamo. Gli vanno fatti i complimenti. Anche Maistrello ha fatto una grande partita, con le sue caratteristiche, permettendo l’inserimento dei compagni. Mi aspetto molto anche dagli altri. Ambrosino è entrato molto bene, mi aspetto che cresca dal punto di vista dell’aggressione. Da tutti mi aspetto che diano il proprio contributo per salvarci. Il campionato duro, i problemi non sono spariti ci sono ancora, solo che si affrontano con un altro entusiasmo. La testa fa la differenza. Abbiamo già vissuto momenti troppo brutti per ritornarci. La strada giusta l’abbiamo intrapresa, ora dobbiamo seguirla. Il modulo? Non è il definitivo, dipende tutto dalla squadra che si affronterà. Tutti devono farsi trovare pronti. Tifosi? Fa piacere per loro, fa piacere per tutti noi, soffriamo anche noi, siamo i primi a soffrire. Meritano anche i tifosi le loro soddisfazioni, ci sono sempre stati vicini. E’ un plauso che va fatto a tutti. E’ nel momento di difficoltà che si vede il vero tifoso e loro si sono dimostrati bravi. Fa piacere e tutto aiuta. Essere positivi è molto più utile che essere negativi quando le cose vanno male”. Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini dopo Cittadella-Ascoli
Ore 17.05 – Venezia: “La punizione? E’ andata bene, forse Paleari l’ha vista all’ultimo ed è andata bene. Per noi oggi era una finale e dovevamo fare per forza risultato. Dopo un inizio di girone di ritorno un po’ così, adesso ci siamo rifatti. Siamo stati costruiti per andare in Serie A e tutti sanno in che situazione siamo. Ne dobbiamo uscire con la volontà e il lavoro, oggi ci siamo di nuovo messi sulla strada giusta”. Queste le dichiarazioni di Nicholas Pierini dopo Benevento-Venezia
Ore 16.50 – Cittadella-Ascoli: L’Ascoli ha esonerato Cristian Bucchi dopo la pesante sconfitta per 3-0 contro il Cittadella allo stadio “Tombolato” nella 23esima giornata del campionato di Serie B. Il comunicato ufficiale: “L’Ascoli Calcio 1898 FC S.p.A. comunica di aver sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra il Sig. Cristian Bucchi e i suoi collaboratori. Il Club bianconero saluta Mister Bucchi e il suo staff e augura loro le migliori fortune personali e professionali”.
Ore 16.35 – Venezia: “Sapevamo che per tutte e due le squadre questa partita era veramente importante. Avevo una squadra con tanti giocatori nuovi, che sono arrivati con lo spirito giusto. Sul campo penso che oggi alcune cose potevamo farle meglio. Questo è anche dovuto all’importanza della posta in palio. Per salvarsi bisogna essere lucidi. Una vittoria è arrivata, mi bastano altri 16 pareggi. Giocavamo a specchio del Benevento, ci potevano essere difficoltà da una parte e dall’altra. Nelle difficoltà non riusciamo a gestire le situazioni. Serve più personalità, questo mercato ci ha fatto perdere personalità tecnica, ma abbiamo guadagnato nello spirito. Ho visto una squadra compatta che aveva voglia di fare risultato e di ottenere la salvezza. Quando si va in vantaggio a Benevento serve più personalità, ma quando i punti iniziano a pesare, subentra la paura. Potevamo respirare molto di più”. Queste le parole di Paolo Vanoli in conferenza stampa dopo Benevento – Venezia.
Ore 16.03 – Benevento – Venezia 1-2: BENEVENTO – Il Venezia non intende arrendersi alla retrocessione e a Benevento piega gli stregoni 2-1. Già al 4′ la squadra di Vanoli mostra di aver determinazione e forza di volontà: Pierini va al tiro e complice un errore di Paleari piazza nel “sette” la palla per il vantaggio arancioneroverde. Il Benevento è in grande difficoltà e al 16′ Ellertsson si inserisce in area e solo l’uscita dell’estremo difensore di casa evita il raddoppio lagunare. Al 35′ il Venezia trova il secondo gol con Pohjanpalo da pochi passi ma l’arbitro annulla la rete per offside. Sul finale della prima frazione i campani aumentano l’intensità e al quarto minuto di recupero Tello approfitta di un errore di Ceppitelli e devia in rete un tiro di Veseli per il gol che pareggia i conti. Nella ripresa si lotta su ogni pallone, il Benevento fatica però a creare vere occasioni da gol e il Venezia cerca di arginare ogni possibile ripartenza. Al 70′ arriva l’urlo arancioneroverde grazie a Pohjanpalo che insacca un cross al bacio di Candela e riporta in vantaggio la squadra di Vanoli. Il Benevento non reagisce come ci si aspetterebbe e al 74′ Johnsen viene servito dal perfetto Pohjanpalo ma Tasca ci mette una pezza. Dopo questa chance la partita è ormai indirizzata poiché i campani sembrano non credere al pareggio e, anche grazie alla superiorità numerica per l’espulsione di Viviani all’89′ il Venezia conduce in porto una vittoria fondamentale in chiave salvezza.
BENEVENTO: Acampora G. (dal 14′ st Viviani M.), Improta R. (dal 14′ st Ciano C.), Jureskin R., La Gumina A., Leverbe M. (dal 29′ st El Kaouakibi H.), Paleari A. (Portiere), Pettinari S. (dal 14′ st Simy), Schiattarella P. (dal 22′ st Karic N.), Tello A., Tosca A., Veseli F.. A disposizione: Capellini R., Ciano C., El Kaouakibi H., Farias D., Foulon D., Karic N., Koutsoupias I., Kubica K., Manfredini N. (Portiere), Pastina C., Simy, Viviani M. Allenatore: Cannavaro F..
VENEZIA: Candela A., Carboni A., Ceppitelli L., Ellertsson M. E. (dal 30′ st Andersen M. K.), Hristov P. (dal 11′ st Svoboda M.), Jajalo M., Joronen J. (Portiere), Pierini N. (dal 22′ st Johnsen D.), Pohjanpalo J., Tessmann T. (dal 12′ st Busio G.), Zampano F. (dal 12′ st Beghetto A.). A disposizione: Andersen M. K., Beghetto A., Bruno (Portiere), Busato L., Busio G., Cheryshev D., Ciervo R., Johnsen D., Maenpaa N. (Portiere), Milanese T., Novakovich A., Svoboda M. Allenatore: Vanoli P..
Reti: al 45’+4 pt Tello A. (Benevento) al 3′ pt Pierini N. (Venezia) , al 25′ st Pohjanpalo J. (Venezia) .
Ammonizioni: al 17′ pt Acampora G. (Benevento), al 38′ pt Schiattarella P. (Benevento), al 32′ st Viviani M. (Benevento) al 45′ st Johnsen D. (Venezia).
Espulsioni: al 44′ st Viviani M. (Benevento).
Ore 16.01 – Pisa – Südtirol 0-1: A inizio stagione pareva più uno scontro decisivo ai fini della salvezza, adesso un vero e proprio duello per posizionarsi in zona play-off. All’Arena Garibaldi si sono date battaglia fino all’ultima goccia di sudore Pisa e Südtirol, i primi spediti in campo da D’Angelo con un 4-3-1-2 con Nagy in mediana e Morutan sulla trequarti alle spalle del tandem Gliozzi-Moreo, mentre i secondi con il solito 4-4-1-1 targato Bisoli, con Rover dietro a Odogwu e il nuovo arrivato Celli sulla corsia sinistra di difesa. Dalla panchina Larrivey, ultimo colpo di mercato. Out Torregrossa per infortunio. Il primo tempo può essere riassunto con una semplice immagine: Moreo sconsolato, che, al termine di uno scatto in avanti su un passaggio mal calibrato di un compagno, scuote la testa insoddisfatto della prestazione dei suoi. Pisa padrona del campo, ma deludente nei primi 45′ di gioco. Poche idee e poca concretezza. Un frizzante Morutan, di netto il migliore in campo, prova in tutti i modi a imbucare per i propri compagni: tocchi soffici e precisi per le sponde dei due pivot Moreo e Gliozzi, che proteggono la sfera e fanno girare la manovra, filtranti per gli inserimenti delle due mezzali De Vitis e Tourè e continui scambi con il regista della squadra Nagy. Che intesa, ma nulla da fare. La palla non gira come D’Angelo s’aspettava a inizio gara. L’unica vera occasione da rete arriva sull’asse Nagy-Gliozzi-Moreo al 27′. L’ungherese sfodera un lancio in avanti per Gliozzi, che controlla con il petto e indirizza a Moreo, che al volo spedisce a lato. Contro le due linee a quattro di difesa schierate da Bisoli, però, non è mai semplice. Il Südtirol alza il ponte levatoio e Poluzzi, mai impegnato in corso d’opera, osserva le conclusioni toscane passare a lato della porta. Prima Morutan al volo con il destro, poi Nagy con il sinistro. La trama della partita è sempre la stessa: il Pisa crea, senza capitalizzare, il Südtirol si difende e riparte con la propria arma migliore, il contropiede. Odogwu lanciato in profondità fa paura e proprio da una ripartenza veloce della squadra altotesina arriva il corner che porta in vantaggio gli ospiti. Calcio d’angolo battuto dalla destra della porta di Nicolas, gol di testa di Belardinelli, che anticipa i difensori e insacca il gol dello 0-1 all’11’. Primo gol in Serie B per lui e decima rete di testa per i biancorossi in campionato. Letali. In mezzo al campo non ci sono spazi, forse D’Angelo avrebbe dovuto pensare a schierare due ali, per creare più superiorità numerica sulle corsie. D’altronde, sulle fasce, a spingere, sono solo i due esterni Beruatto e Esteves. Sempre ben posizionata e puntuale la difesa del Südtirol, abile nell’allontanare la sfera anche sui cross dei due laterali pisani.
Nella ripresa D’Angelo effettua due cambi: dentro Tramoni M. e Gargiulo, fuori De Vitis e Tourè. Fuori due mezzali e squadra che cambia. Tramoni si va a posizionare sulla trequarti, con Morutan che arretra la sua posizione sulla linea a tre di centrocampo. La partita, però, resta sempre la stessa. Pisa che spinge con la fantasia di Morutan e Tramoni, ospiti che si difendono con grinta e agonismo e che provano a ripartire in contropiede anche con gli innesti di Larrivey e Carretta, entrati al posto di Siega e Rover. Al 60′ arriva la più grande occasione per i padroni di casa: da un calcio di punizione dalla sinistra, Rus impensierisce Poluzzi, che la para, ma rischia di buttarsela in porta da solo. Sfera che, prima di uscire dallo specchio, si scontra con il palo e poi con la traversa. Südtirol miracolato. Nel corso della seconda frazione di gioco Bisoli alza ancora di più il muro difensivo: è un continuo assedio al fortino biancorosso, Masiello e Zaro comandano la retroguardia alla perfezione e concedono solo tiri dalla distanza, quasi mai insidiosi. Unico squillo toscano degno di nota, la botta da fuori di Morutan al 79′. Südtirol compatto e ordinato in chiusura, che riparte con i soliti contropiedi: al 73′ Odogwu parte palla al piede verso la porta di Nicolas a tutta velocità. Occasione sprecata e pallonetto tentato innocuo. Gol del raddoppio a un passo, ma che opportunità sprecata. All’87’ ci prova Morutan direttamente da calcio di punizione: palla che scavalca la barriera, ma conclusione facile facile da parare per Poluzzi. Il secondo tempo continua allo stesso modo del primo, ma le cose non cambiano. Anche nel recupero, di ben 6′, succede poco o nulla, in termini di concretezza. Al triplice fischio di Piccinini la gara finisce sul risultato di 0-1 per gli ospiti, che si presentano all’Arena Garibaldi con un’organizzazione difensiva impeccabile. Bisoli non concede nulla a D’Angelo, nonostante la creatività spedita in campo con i due fratelli Tramoni, subentranti entrambi nel secondo tempo, e Morutan, il più propositivo della partita. Niente da fare per il Pisa, a portarsi a casa i tre punti è il Südtirol.
PISA 0-1 SÜDTIROL
Marcatori: 11′ Belardinelli (S)
PISA (4-3-1-2): Nicolas; Esteves, Rus, Barba, Beruatto (83′ Tramoni L.); Tourè (52′ Gargiulo), Nagy (72′ Mastinu), De Vitis (Tramoni M.); Morutan; Gliozzi, Moreo (72′ Masucci). All.: Luca D’Angelo. (A disposizione: Guadagno, Livieri, Caracciolo, Hermannsson, Zuelli, Sussi, Calabresi).
SÜDTIROL (4-4-1-1): Poluzzi; De Col, Zaro, Masiello, Celli; Siega (62′ Larrivey), Tait, Belardinelli, Casiraghi (88′ Fiordilino); Rover (62′ Carretta); Odogwu (75′ Eklu – 88′ Vinetot). All.: Pierpaolo Bisoli. (A disposizione: Minelli, Dregan, Berra, Cissè, Pompetti, Giorgini, Schiavone).
Arbitro: Piccinini
Ammoniti: 59′ Siega (S), 68′ Larrivey (S), 70′ Rus (P), 83′ Gliozzi (P), 83′ Poluzzi (S), 90+1′ Belardinelli (S), 90+1′ Mastinu (P)
Minuti di recupero: pt 1′, st 6′
Ore 16.00 – Cittadella-Ascoli: CITTADELLA – Un Citta super si impone per 3-0 contro l’Ascoli. I granata escono dalla zona retrocessione dopo la grande vittoria di oggi. Ora l’obiettivo sono i Play-off? Il Cittadella entra subito nel vivo del match, andando vicina alla rete del sorpasso al 5′, rinvio impreciso di Leali, che regala il pallone a Vita, il centrocampista granata tenta lo scavetto ma non inquadra la porta. Al 18′ arriva il primo goal della gara, Crociata si presenta a tu per tu con il portiere e non sbaglia, palla nell’angolino dove Leali non può arrivare. L’Ascoli sfiora il pareggio al 27′, conclusione di Adjapong dal limite dell’area di rigore, furori di poco. Nel secondo tempo ritmi più lenti, il Citta prova a gestire il vantaggio, senza rischiare praticamente mai nulla. Al 75′ arriva il raddoppio granata, grazie al rigore messo a segno da Antonucci. Dopo soli 3 minuti, il numero 10 granata chiude i conti e spedisce da pochi passi la palla in rete, realizzando la doppietta personale.
Ore 15.58 – Serie B: i finali: Pisa-Südtirol 0-1, Benevento-Venezia 1-2, Cittadella-Ascoli 3-0
Ore 14.54 – Serie B, fine primi tempi: Pisa-Südtirol 0-1 (Belardinelli), Benevento-Venezia 1-1 (Pierini, Tello), Cittadella-Ascoli 1-0 (Crociata)
Ore 14.50 – Verona: Queste le dichiarazioni di Marco Zaffaroni rilasciate oggi in conferenza stampa in vista di Verona – Lazio
Come si gestiscono le energie in questo momento? Che analisi fa del mercato?
“Vanno gestite da un punto di vista mentale. Bisogna stare attenti: il rischio è cominciare a guardare la classifica, i risultati delle altre… Giochiamo ancora di lunedì sera, e quindi è inevitabile farlo. Se non sei forte mentalmente queste cose ti tolgono qualche energia. Dobbiamo avere la forza di non farci condizionare, ma pensare al nostro percorso, senza disperdere energie in altro. Riconosco sia difficile, ma ritengo sia la chiave fondamentale da qui ai prossimi mesi. Ora sappiamo che dobbiamo arrivare in fondo con questi giocatori, tutti devono essere focalizzati sull’obiettivo, che è rimanere dentro il campionato fino alla fine”.
Duda sarà il vostro regista?
“Può giocare in tutti i ruoli del centrocampo: ha maturato una discreta esperienza, anche con la sua Nazionale, è un giocatore tecnico, tratta bene la palla. Per noi sarà sicuramente un’arma importante”.
Immagina di fare ricorso agli ultimi arrivati? In che condizioni sono arrivati Abildgaard e Gaich?
“Hanno fatto gli ultimi allenamenti, ma da un punto di vista fisico sono assolutamente arruolabili. Non c’è ancora una conoscenza di tutti gli aspetti, ma sono giocatori che mi sono sembrati un buone condizioni fisiche, e dunque convocabili”.
L’aria è cambiata nello spogliatoio?
“Ho sempre visto una squadra che ha voglia di provare a raggiungere l’obiettivo. Sono i risultati a determinare l’umore, e gli ultimi hanno migliorato il clima all’interno dello spogliatoio. Non dobbiamo dimenticare la nostra realtà, al di là del buon percorso che stiamo facendo. Bisogna essere molto bravi a mantenere equilibrio in un posto che ti porta ad avere disequilibrio. È giusto essere fiduciosi, ma lo è altrettanto riconoscere la situazione in cui ancora ci troviamo”.
Che opinione ha della Lazio di Sarri? Doig è a disposizione? Come hanno reagito Verdi e Lasagna?
“Giochiamo contro una delle squadre top di questo campionato: hanno delle qualità tecniche elevatissime, in tutti i ruoli, e hanno un’organizzazione di gioco tra le migliori, sia difensivamente che offensivamente. Nel palleggio sono tra i migliori in Italia, con movimenti codificati e studiati, fatti con grande tecnica: il quoziente di difficoltà sarà elevatissimo. Dovremo fare una gara di assoluto livello, cercando di andare un po’ oltre le nostre qualità: per colmare il gap serviranno spirito, atteggiamento e carattere. Doig si è ripreso ed è a disposizione. Su Verdi e Lasagna, dico che sono abituato a guardare i comportamenti: non ho mai percepito, nemmeno settimana scorsa, alcun problema dal punto di vista comportamentale. Si sono sempre allenati molto bene, anche nei giorni successivi alla fine del mercato. Li ritengo assolutamente all’interno del gruppo”.
Che impressione le ha fatto Gaich?
“Quando arriva un ragazzo nuovo è normale che mostri grande entusiasmo e voglia di far parte di questa squadra, e anche lui si è allineato agli altri che sono arrivati. Fisicamente sta bene, sarà convocato: sull’utilizzo deciderò”.
Ngonge l’ha sorpresa? Come sta Faraoni?
“Ngonge e Braaf sono arrivati da più tempo: uno ha giocato dall’inizio a Udine, l’altro è subentrato. Le valutazioni che si fanno oggi sono diverse da quelle del mercato estivo: l’inserimento deve avvenire in maniera diversa, e i giocatori li puoi valutare inserendoli in partite di campionato. Il percorso sarà lo stesso anche per tutti gli altri: il tempo per fare amichevoli non c’è. Faraoni ha fatto tutto quello che doveva fare, da settimana prossima comincerà ad allenarsi insieme alla squadra”.
Ore 14.40 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Francesco Modesto alla vigilia di Pro Patria-Vicenza: “Cosa sta succedendo? Siamo tutti sotto esame, ogni partita lo è. I giocatori devono essere essere bravi a stare nel modo giusto e non è mai finita. È normale che squadra e ambiente accusino il colpo, non ho mai avuto nessun sentore di cambiamento, non dovrebbero succedere a noi è il percorso deve cambiare. Ognuno di loro deve fare il calciatore che è, gli errori poi li facciamo tutti, io in primis, però dobbiamo ripartire. Dobbiamo essere bravi a tirare fuori l’orgoglio, io credo nel raggiungere l’obiettivo perché io ci credo. La situazione dell’infermeria? Il mercato è finito e questa è la nostra rosa, noi abbiamo avuto una flessione e chiunque di noi si mette sotto esame. Ferrari, Dalmonte, Zonta? Ci sono, hanno recuperato. Lei è soddisfatto del mercato? Non parlo più, andiamo avanti per la nostra strada. Si sono aggiunti Iacobucci, Ndiaye e Della Morte. Che partita sarà? Tosta, si giocherà molto sui duelli, dobbiamo fare una partita vera sapendo soffrire e aver coraggio. Se la squadra si allunga poi tutti andiamo in difficoltà, bisogna ragionare da squadra e capire come comportarci. Cosa è cambiato rispetto a quando è arrivato? Abbiamo preso gol evitabili, ad esempio il secondo con il Novara è stato un errore gravissimo. Problema di personalità come dice Sagramola? Il momento si supera giocando un calcio più semplice, parlo ad esempio anche per i giocatori più esperti come Ronaldo. I giocatori dimostrano incazzatura? Loro ci tengono tantissimo, hanno sentimento e se non lo avessero non potrebbero giocare a calcio”
Ore 14.30 – Pordenone: “L’obiettivo è di puntare ai tre punti ed è quello che faremo. Dobbiamo continuare a giocare con questa intensità e con questa qualità. Dobbiamo essere più concreti e portare a casa la vittoria, senza fermarci al pareggio. L’Arzignano è una bellissima realtà, danno pochi spazi e lottano sempre fino al 95′. Chiederò molta intensità e concentrazione, dovrò vedere come stanno i ragazzi e chi avrà le energie migliori dopo le due gare ravvicinate. Gucher e Edera sono due giocatori di grande qualità, presto si ritaglieranno uno spazio importante. Bisogna andare in campo per i 3 punti ad ogni partita, è un girone molto difficile ed equilibrato. Bisogna avere autostima di squadra e nei singoli giocatori senza innervosirsi. Solo così possono arrivare grandi risultati”. Queste le dichiarazioni di Domenico Di Carlo alla vigilia di Arzignano – Pordenone
Ore 10.00 – Le probabili formazioni di Benevento-Venezia (ore 14). BENEVENTO (3-5-2): Paleari; Leverbe, Capellini, Tosca; El Kaouakibi, Tello, Schiattarella, Acampora, Foulon; Simy, Pettinari. All. Cannavaro. VENEZIA (3-5-2): Joronen; Hristov, Ceppitelli, Carboni; Zampano, Milanese, Jajalo, Busio, Beghetto; Pohjanpalo, Johnsen. All. Vanoli
Venerdì 3 febbraio
Ore 22.20 – Südtirol: Di seguito l’elenco dei 24 convocati di Pierpaolo Bisoli per Pisa-Südtirol, in programma domani all’Arena Garibaldi
PORTIERI: Dregan, Minelli, Poluzzi
DIFENSORI: Berra, Celli, De Col, Giorgini, Masiello, Vinetot, Zaro
CENTROCAMPISTI: Belardinelli, Casiraghi, Eklu, Fiordilino, Pompetti, Schiavone, Siega, Tait
ATTACCANTI: Carretta, Cissé, Larrivey, Mazzocchi, Odogwu, Rover.
Ore 19.10 – Spal: Duro attacco in conferenza stampa di Daniele De Rossi, allenatore della Spal, al direttore sportivo Fabio Lupo. Colpevole, a suo dire, di aver disatteso tutte le indicazioni di mercato fornite prima della sessione: “La prima esperienza col mercato è stata abbastanza surreale, non saprei come altro descriverla – ha attaccato De Rossi – Ho letto che il direttore Lupo ha detto che sono soddisfatto: in genere sono abituato a parlare per me e lui sa che quanto ha dichiarato non è vero. Sono soddisfatto dei giocatori che ho, ma secondo me in un rapporto di collaborazione bisognerebbe ascoltare le indicazioni dell’allenatore sulle caratteristiche. Purtroppo da due mesi a questa parte questo non è mai, mai, mai, mai successo. Anzi, mi sono trovato giocatori presi quando era già stato firmato tutto. Questa è una situazione che mi è dispiaciuta tanto: lo sa Tacopina e lo sanno i dirigenti perché gliel’ho detto in faccia. Fortunatamente non si parlerà più di mercato, ma non è che siccome sono giovane e al primo anno mi devo far andare bene tutto. Sono nel calcio da tanto tempo e so come le cose vanno fatte. Penso che si possa non arrivare a un giocatore. Quindi se ne va a prendere un altro con quelle caratteristiche ma un po’ meno forte. Poi non si arriva neppure a quello perché le società non si mettono d’accordo per i soldi o altro, si seguono altri con quelle caratteristiche fino ad arrivare a uno delle Serie C, che magari neppure gioca sempre. Le richieste dell’allenatore andrebbero seguite. Questo purtroppo non è mai successo e quindi mi dispiace che Lupo dica che sono soddisfatto. Lo sono dei giocatori che ho”.
Ore 17.15 – Padova: allenamento mattutino per il Padova alla Guizza. Vincenzo Torrente ha fatto diverse prove di formazione in vista della partita con la Pergolettese. Due i dubbi principali dell’allenatore: il primo riguarda il reparto offensivo, dove una soluzione è rappresentata da Ceravolo e Bortolussi assieme con Russini probabile trequartista. Non ci saranno, infatti, né Liguori, né Jelenic squalificati. L’altra soluzione potrebbe prevedere Bortolussi centravanti, Cannavò a destra e Russini a sinistra nel 4-3-3. A centrocampo il ballottaggio è fra Radrezza e Cretella, con Igor leggermente favorito. Gli unici assenti saranno Crivello, che la settimana prossima dovrebbe rientrare in gruppo e Gasbarro, alle prese con un problema muscolare
Ore 16.50 – Vicenza: Riccardo Cataldi è stato operato oggi al San Bortolo e queste sono le sue parole postate su Instagram: “Anche questo secondo piccolo intervento è andato bene, era uno stop già programmato e fondamentale per il recupero. Ora non vedo l’ora di uscire e riniziare per tornare presto e bene in campo”
Ore 16.45 – Padova: Dopo la fine del mercato di gennaio, tiene ancora banco la vicenda di Salvatore Monaco, che ha rifiutato diverse offerte di contratto, fra cui Triestina e Potenza (che offrivano due anni e mezzo di vincolo) e Taranto, senza contare il Cesena: “L’avevo cercato sia in estate – spiega a Trivenetogoal il direttore sportivo del Potenza Natino Varrà – che in inverno. Gli abbiamo offerto i sei mesi che mancavano alla scadenza, più altri due anni di contratto, ma lui ha rifiutato. Mi dispiace, perché avrei voluto prenderlo, ma purtroppo lui ha scelto in altro modo”
Ore 15.50 – Trento: Parte oggi la campagna “mini abbonamenti” promossa dal Trento calcio. Obiettivo: riempire il Briamasco nelle prossime sfide casalinghe. L’abbonamento sarà sottoscrivibile online sino al 9 febbraio. Di seguito i dettagli:
LA DURATA DEL MINI ABBONAMENTO.
Acquistando il mini abbonamento si avrà diritto ad accedere allo stadio “Briamasco” in occasione delle prossime quattro gare casalinghe del Trento (contro Pro Patria, Pordenone, Lecco e Pergolettese) ed occupare sempre il posto scelto al momeno della sottoscrizione.
I PREZZI.
Il prezzo del mini abbonamento nei settori B e C della Tribuna Nord è fissato in 70 euro per gli uomini, con riduzione del 50% (35 euro) per le donne. Nei settori A, D, E, della Tribuna Nord i prezzi sono di 40 euro per gli uomini e 20 euro per le donne. In Curva Mair il miniabbonamento costerà 30 euro per gli uomini e 15 euro per le donne.
COME ACQUISTARE O PRENOTARE IL MINI ABBONAMENTO.
È possibile acquistare in totale autonomia (scelta del posto e pagamento dell’importo) il mini abbonamento sul sito www.vivaticket.com, seguendo la medesima procedura dell’acquisto dei tagliandi e scegliendo poi la voce “mini abbonamento”.
Una volta completata la procedura sarà sufficiente possederne copia su carta semplice, da presentare al momento dell’ingresso allo stadio “Briamasco” in occasione delle quattro gare in oggetto.
In alternativa è possibile prenotare il proprio mini abbonamento inviando un’e mail all’indirizzo biglietteria@actrento.com, allegando alla richiesta copia (fronte e retro) del documento d’identità – in corso di validità – del richiedente.
Ore 15.15 – Verona: Conferenza stampa post mercato oggi a Verona per Sean Sogliano. Queste le sue principali dichiarazioni
Dove le sembra di aver migliorato la squadra?
“Quello che mi rende più felice è rivedere una squadra che ha voglia di tirare fuori tutto. Abbiamo alzato la testa dopo un periodo difficile: dieci sconfitte di fila non sono normali, e al mio arrivo avevo trovato un gruppo molto deluso. Ora c’è grande voglia di lottare, nonostante ci siano dei limiti: i giocatori danno tutto sul campo, alzando la testa. Non che prima non ci fosse questa voglia, ma sicuramente non era così”.
Che effetto le fa aver messo a segno il colpo in uscita più importante?
“Il calcio italiano ha difficoltà importanti, in questo momento. Non è facile vendere i giocatori, nemmeno quelli bravi. Le prime attenzioni che questo club vanno nella direzione di tenere il bilancio in ordine: questo club non salta un pagamento da dieci anni. Il Torino ci aveva proposto di inserire Hien nell’affare Ilic: non è andata in porto, ma non sono deluso da questo. Dovesse continuare così, sarà un investimento che porterà risultati”.
Perché il Verona ha sempre la necessità di vendere?
“Ci sono plusvalenze e plusvalenze. Quella di Ilic è stata una buona operazione, ma era anche stato pagato tanto: i margini non sono elevatissimi da questo punto di vista. Vendere, per il Verona, significa tenere i bilanci a posto. Poi ovviamente non dobbiamo essere un supermercato, ma sono il primo a capire che le cessioni servono per reinvestire, e per credere nel settore giovanile”.
Ilic sarebbe rimasto in prestito fosse andato al Marsiglia?
“Quando arrivano due squadre non si capisce mai quale sia la soluzione migliore, soprattutto a parità di offerte. Anche il giocatore era indeciso: quello che ci ha danneggiato è che sia stata una trattativa troppo lunga. Ma in generale credo che quando un giocatore viene venduto debba andare via. A Ivan auguriamo il meglio, ma soprattutto nella nostra situazione abbiamo bisogno di gente che sia dentro a questo momento particolare, che per noi resta molto difficile. Se il campionato finisse oggi, piangeremmo”.
Ci dice qualcosa di Abildgaard?
“A parte Duda, che avevamo chiuso prima del mercato, volevamo inserire un altro centrocampista, considerando le uscite di Ilic e Hongla e i problemi muscolari di Veloso. Avevamo delle ipotesi che non si sono concretizzate, per vari motivi: Abildgaard era stato valutato in una fase iniziale del mercato, poi eravamo andati su altri profili. Però lo conoscevamo, e ha delle caratteristiche che mancavano in rosa: ha grande fisicità, è alto un metro e novanta, è mancino… Ha le qualità per calarsi in una realtà che ha bisogno di gente che lotta. È stato capitano del Rubin Kazan, ha giocato in Scozia… già dai primi allenamenti si capisce che voleva fortemente venire qua. L’abbiamo preso a due ore dalla fine del mercato, stava firmando con una squadra danese: questo fa capire con che entusiasmo sia arrivato. L’ho apprezzato molto”.
Ngonge e Duda hanno fatto bene a Udine. Cosa possono darvi?
“Devono scrivere qualcosa nel loro futuro, ma hanno voglia che i tifosi inizino a imparare il loro nome. E soprattutto hanno delle qualità: che le riescano tirare fuori subito, lo vedremo. Ma hanno certamente delle qualità”.
Esce Ilic, entrano giocatori più fisici. È una scelta precisa da parte vostra?
“Trovare un sostituto non è facile. Credo che anche Duda possa giocare in quel ruolo. La fisicità è importante, ma lo è ancora di più l’atteggiamento. Dobbiamo lottare su ogni pallone, come stiamo facendo: nelle ultime partite abbiamo portato a casa punti con le unghie e con la voglia. Non c’è da vergognarsene, ma c’è da unirsi ancora di più in virtù di questo. Senza questa voglia di soffrire, prima, non erano stati fatti punti”.
È un Verona rimasto forse troppo aggrappato a un certo tipo di calcio: ora c’è meno bellezza e più pragmatismo?
“Dobbiamo correre tanto e più degli altri. Non è che prima si desse per scontato fare risultato, ma al di là dell’aspetto fisico o della mentalità, una cosa non può mancare: il cuore. Facciamo punti se i giocatori sentono il calore dei tifosi, se si crea quella scintilla, senza la quale non possiamo fare niente. E io inizio a sentirla. Vedere un abbraccio vero tra Bocchetti e Zaffaroni, per me, significa che è partita qualche cosa”.
Molte operazioni non si sono concluse in extremis. Tra queste c’è quella di Verdi: un commento su quello che è successo? E cos’è accaduto con Lasagna?
“Nel mercato ci sono tante situazioni che nascono e finiscono in pochi giorni, o addirittura in poche ore. Avevamo affrontato il discorso con Verdi: non ha ancora lasciato il segno da noi, non per colpa sua, ma perché non ha caratteristiche adatte al modo in cui giochiamo. C’era la possibilità che si trasferisse, lui lo sapeva, ma non è andata in porto. Non abbiamo preclusioni nei confronti di nessuno: Simone è un nostro tesserato, indossa la nostra maglia. Vorrà dire che era scritto rimanesse qua, e magari ci farà fare qualche punto importante”.
Ore 15.00 – Arzignano: Tommaso Fantacci ha firmato sul gong finale di calciomercato il suo trasferimento all’Arzignano: «Ho sensazioni positive e ringrazio i Direttori, la società e tutto lo Staff. Siamo riusciti a concludere il mio arrivo ad Arzignano quasi allo scadere del mercato: sono contento perché ho bisogno di stimoli nuovi, di ripartire e rimettermi in gioco. Fin da bambino ho seguito tutto il settore giovanile ad Empoli. Uscito dalla Primavera sono andato al Padova per la mia prima esperienza tra i Professionisti. Ho girato poi varie squadre: Prato, Carpi, Pistoia, di nuovo Empoli, Juve Stabia, Gubbio, Pontedera nella prima parte di questa stagione e finalmente Arzignano. Credo che il Girone A sia leggermente più tecnico rispetto ai Gironi B e C. Qui ad Arzignano mi aspetto di riuscire a dare un contributo importante, valorizzando anche quelle che sono le mie qualità. Cosa che non sono riuscito a fare al meglio a Pontedera ma anche negli anni precedenti. È stato questo il mio tallone d’Achille. Mi definisco un ragazzo solare e semplice. So che qui c’è un bel gruppo e il mio obiettivo è quello di integrarmi il prima possibile cercando di dare una mano anche in ambito calcistico alla squadra e alla società». In Gialloceleste Fantacci vestirà la maglia numero 33. «Sotto consiglio del Direttore Sportivo ho ripreso il 33. È stato il mio numero alla Juve Stabia dove ho fatto una stagione positiva. Quindi ho accettato con il sorriso di indossarlo di nuovo».
Ore 14.10 – Venezia: Paolo Vanoli ha diramato la lista dei convocati per la trasferta di Benevento in programma allo stadio Ciro Vigorito domani alle 14 per la ventitreesima giornata di campionato di B
Portiere: Bruno Bertinato, Jesse Joronen, Niki Mäenpää
Difensori: Andrea Beghetto, Lorenzo Busato, Antonio Candela, Andrea Carboni, Luca Ceppitelli, Petko Hristov, Michael Svoboda, Francesco Zampano
Centrocampisti: Magnus Andersen, Gianluca Busio, Mikael Egill Ellertsson, Mato Jajalo, Tommaso Milanese, Tanner Tessmann
Attaccanti: Denis Cheryshev, Riccardo Ciervo, Dennis Johnsen, Andrija Novakovich, Nicholas Pierini, Joel Pohjanpalo
Ore 14.00 – Venezia: “Domani ci aspetta una partita difficile sotto l’aspetto tattico e mentale, sarà una vera e propria finale. Che ricordi ho di Cannavaro? Ho avuto il privilegio di giocare con lui, avere un compagno di reparto come Fabio, rendeva tutto più semplice. La squadra è viva. I nuovi arrivati? Sono un mix tra giocatori esperti e calciatori giovani con tanti margini di miglioramento. Sono felice di quelli che ho a disposizione , credo molto in loro. La situazione attuale non mi spaventa, a me piacciono le sfide, sono molto più carico di prima. Voglio dire grazie ai nostri tifosi, ho attaccato la loro lettera negli spogliatoi, dobbiamo combattere e crederci tutti insieme,fino alla fine. Come rinforzi avevo chiesto un braccetto e un attaccante con caratteristiche differenti da quelli che avevamo già in rosa, ringrazio il lavoro del direttore. Litigio con Crnigoj? Voci assolutamente non vere. Auguro il meglio ai miei ex calciatori volati in serie A, speriamo di rincontrarli un giorno nella massima serie. Contro il Benevento non ci saranno solo Modolo, Redan e Sverko. Il nuovo capitano?Sarà una sorpresa”. Queste le parole di Paolo Vanoli alla vigilia di Benevento – Venezia
Ore 13.45 – Cittadella: “Visentin? Sono d’accordo con la posizione presa dalla Società. Non posso dire oltre sulla vicenda e non intendo giudicare nessuno fino a quando non ci sarà una sentenza definitiva, di certo è una cosa brutta. Il ragazzo, da quando è stato con noi, ha sempre avuto un comportamento esemplare. Dispiace perchè perdiamo un elemento importante – ha dichiarato Gorini -. Asencio? Ci devo parlare, in settimana doveva nascere la figlia ma poi non è ancora successo. Si è allenato a singhiozzo perchè è dovuto andare a Benevento, è comunque a disposizione e negli ultimi due giorni ha lavorato in gruppo. Finalmente il mercato è finito. Sono contento di ciò che è stato fatto, è arrivata gente pronta a dar battaglia per ottenere la salvezza. La continuità di risultati è importante ma ora bisogna metter dentro qualche vittoria, questo ci impone la situazione di classifica, osando di più e cercando maggiormente il gol. Polemiche dopo la gara d’andata con l’Ascoli? Sono dinamiche che succedono a caldo, magari si dicono delle cose andando oltre, forse sbagliando, ma poi finiscono lì. Noi, come l’Ascoli, vogliamo fare di tutto per vincere le partite e c’è sempre tensione al termine del match. E’ chiaro che i social enfatizzano un po’ tutto quello che viene detto e poi ci sono degli strascichi che vanno avanti. Dobbiamo essere bravi restando concentrati solo sulla partita, cercando di vincerla. Entrambe le squadre sono in una situazione difficile di classifica, sappiamo che è una sfida importante, con una posta in palio alta. Mi aspetto una gara tirata e tesa, che si deciderà sugli episodi, ogni duello farà la differenza. Nel girone di ritorno la cosa principale diventa il risultato, anche a scapito del gioco. L’attacco? Rientra Magrassi ed avremo un’arma in più. Anche Ambrosino è arrivato con molta voglia di fare ed apprendere, sta crescendo. Sono felice di poter scegliere tra tanti giocatori”. Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini alla vigilia di Cittadella – Ascoli
Ore 13.30 – Vicenza: Continua la sfortuna del Vicenza a metà campo: nella sfida contro il Novara Michele Cavion ha riportato infatti un infortunio per una lesione di primo grado che lo terrà fuori circa venti giorni. L’infortunio del centrocampista scledense si aggiunge a quelli di Cataldi e Scarsella e complica le cose al tecnico Modesto.
Ore 13.15 – Cittadella: Domani in campo per la 23ª giornata di Serie BKT, Cittadella – Ascoli al Tombolato con fischio d’inizio alle ore 14.00. Rientrano dopo il turno di stop Mastrantonio, Salvi e Branca. In diffida oltre a Salvi, Lores Varela e Kastrati c’è, dopo il giallo di Venezia, anche Antonucci. Rientra Magrassi, non convocati Baldini, Danzi e Felicioli, il resto della squadra è a disposizione. 23 per mister Gorini domani:
PORTIERI
36 KASTRATI Elhan
77 MANIERO Luca
DIFENSORI
2 PERTICONE Romano
5 DEL FABRO Dario
14 SALVI Alessandro
15 FRARE Domenico
17 DONNARUMMA Daniele
18 MATTIOLI Alessandro
19 CIRIELLO Federico
98 GIRAUDO Federico
CENTROCAMPISTI
16 VITA Alessio
20 CARRIERO Giuseppe
23 BRANCA Simone
21 CROCIATA Giovanni
26 PAVAN Nicola
29 MASTRANTONIO Valerio
ATTACCANTI
7 EMBALO Carlos
10 ANTONUCCI Mirko
30 LORES VARELA Ignacio
32 MAISTRELLO Tommy
70 AMBROSINO Giuseppe
90 ASENCIO Raul
99 MAGRASSI Andrea
Ore 09.30 – «È un Pisa completamente diverso rispetto alla gara d’andata: è arrivato D’Angelo che l’ha stravolto, gli ha dato un’identità, e ha risalito velocemente la classifica arrivando a 14 risultati utili di fila. Che gara mi aspetto? Ogni partita è una curva, c’è una buca da evitare, non ci sono gare scontate in serie B come avviene a volte in serie A. Il mercato? Finalmente è chiuso, anche se a noi tanta noia non ci ha dato, ma un po’ di subbuglio sì, adesso ritorniamo alla normalità. Larrivey e Cissè? Sono giocatori importanti, il primo lo conoscevo, l’ho già avuto due volte con me, a Cagliari per poco e l’anno scorso a Cosenza dove ha fatto otto gol nel girone di ritorno, uno di altissimo livello, alla Masiello per intenderci, che ha giocato la Coppa America. Cissè è uno di prospettiva, che ci serviva per le caratteristiche di attaccare la profondità. Ho detto che il mio gruppo non l’avrei mai toccato, qualcuno ha voluto andare via e lo ha fatto, io sarei stato felice anche se non ci fossero stati movimenti»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Pierpaolo Bisoli, allenatore del Südtirol, in vista della sfida di domani contro il Pisa.
Giovedì 2 febbraio
Ore 18.10 – Cittadella: Anche i Rabaltai prendono posizione contro Santiago Visentin, sospeso dal Cittadella dopo la condanna in primo grado per stupro di gruppo subita dal Tribunale di Verona: “Amiamo il Cittadella e onoriamo il Calcio” A. Gabrielli. Da cittadellesi – scrivono gli ultras granata – pretendiamo che la nostra maglia venga affidata a chi ha testa e cuore per credere in queste parole. Da sostenitori pretendiamo che la nostra maglia sia indossata da giocatori che sappiano dimostrare i valori umani su cui è stata fondata questa società”. Secondo i Rabaltai, visti gli ultimi sviluppi, Visentin non avrebbe mai dovuto vestire la maglia granata
Ore 17.40 – Vicenza: L’attuale concessione dello stadio comunale Romeo Menti è in scadenza il 30 giugno prossimo e non sarà rinnovabile. E’ necessario quindi procedere a un nuovo affidamento che avrà la forma della concessione di servizi secondo il codice dei contratti, che prevede procedure di selezione pubblica. Per questa ragione il Comune ha pubblicato un avviso esplorativo finalizzato esclusivamente a ricevere manifestazioni di interesse a partecipare alla successiva gara per l’affidamento in concessione della gestione E’ previsto l’uso esclusivo dello stadio da parte della squadra cittadina maggiormente rappresentativa della città nel gioco del calcio. La durata della concessione sarà di tre anni, eventualmente rinnovabile di ulteriori due. Il canone annuo è variabile in base al campionato a cui sarà iscritta la squadra che utilizzerà in via esclusiva lo stadio. In particolare, 60.000 euro più Iva in serie C/Lega Pro; 80.000 euro più Iva in serie B e 120.000 euro più Iva in serie A. Possono presentare manifestazione di interesse gli operatori economici previsti dal codice dei contratti, in possesso dei requisiti generali per contrarre con la pubblica amministrazione, con capacità operativa, in termini di risorse umane, strumentali, finanziarie e organizzative, sufficienti a garantire la regolare ed efficace gestione dell’impianto. E’ inoltre richiesto di aver gestito, direttamente o in forma associata, almeno un impianto sportivo analogo (capienza almeno pari al Menti) per il periodo almeno di tre anni negli ultimi cinque e per almeno 12 mesi consecutivi. La manifestazione di interesse deve essere presentata attraverso PEC all’indirizzo vicenza@cert.comune.vicenza.it entro il 18 febbraio 2023. Successivamente il Comune stilerà l’elenco dei partecipanti aventi i requisiti previsti e procederà a indire una procedura negoziata per l’affidamento della concessione. Informazioni dettagliate sono pubblicate nell’avviso Informazioni e contatti: Ufficio Sport del Comune di Vicenza, tel. 0444222152-57, email uffsport@comune.vicenza.it.
Ore 17.25 – Südtirol: “Sono venuto qui per diversi motivi. Quando una persona ha una famiglia, ci pensa diverse volte prima di spostarsi. Ci hanno parlato benissimo sia della città che della società. Quando è arrivata questa proposta, non ho avuto dubbi. Sono molto contento e fiducioso. Ho avuto un’impressione spettacolare. Sono qui per dare una mano al gruppo e aggiungermi a loro che stanno già facendo benissimo. Mister Bisoli lo conosco abbastanza bene, lo scorso anno abbiamo raggiunto assieme un obiettivo importante. So quanto è difficile raggiungere la salvezza. Il primo obiettivo è raggiungerla, poi vedremo” queste le prime parole in biancorosso di Joaquín Larrivey.
Ore 17.10 – Verona: Verona – Hellas Verona FC informa che domani – venerdì 3 febbraio – alle ore 14.30, nella sede del Club gialloblù, in via Olanda 11, a Verona – si terrà la conferenza stampa del Direttore Sportivo Sean Sogliano.
Ore 16.40 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Filippo Antonelli rilasciate oggi in conferenza stampa dopo la chiusura di gennaio: “Sono convinto che la squadra sia stata rinforzata, abbiamo cercato di inserire giocatori più funzionali al suo modo di intendere il calcio. Ho grande fiducia nel ruolo dell’allenatore. Io ero a Monza tre anni fa, il Venezia che vinse la Serie B lo fece con uno dei budget più bassi. Le squadre per vincere hanno bisogno di un’anima. Questa squadra aveva un’anima depressa. Nessuno ha mai detto che questi erano cattivi giocatori, tanto che in tre sono saliti in Serie A. L’alchimia di questo gruppo andava cambiata. Neri è un ragazzo di nostra proprietà che abbiamo dato alla Feralpisalò. Abbiamo cercato di capire se possiamo continuare con lui anche l’anno prossimo. La cessione di Haps ce l’avevamo nella testa già prima dell’espulsione, che c’entra relativamente. Le coppie sugli esterni sono Zampano-Candela e Beghetto-Ciervo”
Ore 16.25 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Filippo Antonelli rilasciate oggi in conferenza stampa a proposito della chiusura del mercato di gennaio e delle operazioni svolte: “Sono state fatte tante operazioni, da 26 giocatori di movimento più tre portieri, siamo passati a 22 giocatori di movimento più quattro portieri. Abbiamo fatto tantissime operazioni in uscita, abbiamo fatto 29 operazioni in entrata e in uscita, altre nei prossimi giorni solo in uscita. Avevo preparato un piano A e un piano B. Ho sempre ritenuto questa squadra potenzialmente forte, ma abbiamo scelto il piano B, perché siamo ultimi e abbiamo fatto 20 punti in 21 partite, neppure uno a gara. Ho sempre detto che avrei voluto vedere a Venezia giocatori motivati. Sono molto contento dell’operato di Vanoli, ma grazie alla garanzia che ci ha dato abbiamo spinto per cambiare. Nella partita col Südtirol ho visto qualcosa che non mi è piaciuto, ho visto una serie di frustrazioni. Vanoli ci aveva chiesto un centrocampista centrale e un braccetto di sinistra, alla fine ne abbiamo presi due per avere una garanzia in più di questo ruolo. A volte spendere di più ti porta a vincere ma non è una regola. Quando sono arrivato il presidente mi aveva chiesto di riequilibrare la rosa e come cercare di avere una rosa equilibrata, non solo dal punto di vista dei costi, quanto piuttosto sul fatto della resa dei giocatori. Sono a Venezia da due mesi, ho visto cose diverse da quello che ho letto. Mikaelsson e Enem li abbiamo prestati per valorizzarli. L’operazione Wisniewski ci è dispiaciuta farlo, ma è stata la terza o la quarta operazione più onerosa del mercato di gennaio. Avevamo parlato con lo Spezia inizialmente di trattenere il ragazzo fino a giugno, poi lo Spezia ha venduto Kiwior all’Arsenal e mi pareva corretto non farlo andare. Ellertson è una mezzala mancina, è arrivato al posto di Fiordilino, mentre Cnrigoj ha espresso la volontà di andare a giocare in Serie A. Di fronte all’occasione della Salernitana voleva andarci, ci è stato concesso un prestito oneroso e abbiamo sostituito Domen con Crnigoj. Hristov abbiamo fatto un prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione in Serie A. Oggi la classifica ci ha condizionato sul mercato. Per Ceccaroni ho avuto molte pressioni degli agenti e c’era la volontà del ragazzo di andare a giocare in Serie A. Avevamo pronto Zeegelaar, ma alla fine abbiamo preso in prestito Carboni e un ragazzo dalla Eredivisie. Il mio progetto è stato fatto con raziocinio, ho cercato di fare le cose in una maniera lineare. Ho voluto cambiare l’alchimia di questo gruppo. Oggi per noi inizia un nuovo campionato, della vecchia guardia sono rimasti pochi giocatori, Johnsen e Modolo, con Svoboda sono i rappresentanti del vecchio corso, quelli che sono arrivati all’inizio dell’anno dovranno aiutare i nuovi. Voglio parlare chiaro alla tifoseria. So di aver messo in difficoltà Vanoli, ma l’ho visto lavorare in questi due mesi e mi fido di lui. Chiedo un ulteriore sforzo alla tifoseria, non l’ho vista distaccata dalla squadra. Chiedo di ricompattarci. Milanese ha giocato con Ciervo nella Roma, Hristov ha giocato con Ellertson, ho cercato di mettere dentro giocatori che si conoscessero. A Redan darei tempo, l’aspettativa ce l’ho su altri giocatori. A fronte di attaccanti importanti, non abbiamo trovato quello che si incastrava nel modo giusto. Due anni fa Novakovich ha fatto 11 gol, Pierini è andato in doppia cifra in Serie C, Johnsen fu protagonista due anni fa, Cheryshev spero ci possa dare una mano. Mi aspetto un atteggiamento diverso da parte di tutti”
Ore 15.40 – Venezia “Sin dal primo momento mi sono sentito subito a casa, 3 anni pieni di emozioni dalla salvezza del primo anno a quell’incredibile promozione del 27 maggio 2021, momenti che porterò sempre con me. Così come l’anno scorso in Serie A dove, nonostante tutto, penso che questo club mi abbia aiutato a crescere come calciatore e come uomo. Voglio ringraziare tutti, i miei compagni e amici, il Presidente e tutta la dirigenza, gli allenatori e tutti i membri dello staff, fisioterapisti e dottori, cri e mek, il mio collega Vincenzo e tutti voi tifosi che mi avete sempre sostenuto nei momenti più belli ma anche in quelli di difficoltà. Non so se in futuro le nostre strade si rincontreranno ma per il momento vi posso solamente ringraziare per tutto quello che mi avete dato. Grazie Venezia non ti dimenticherò mai”. Questo il commiato su Instagram di Pietro Ceccaroni dopo il trasferimento andato in porto nelle ultime ore di mercato
Ore 14.10 – Vicenza: emerge un retroscena di mercato importante in queste ore in casa Vicenza. L’infortunio muscolare piuttosto serio di Fabio Scarsella ha fatto saltare a ridosso della chiusura della sessione uno scambio col Pescara che avrebbe previsto l’arrivo in biancorosso del centravanti Edoardo Vergani. Le due società si erano accordate per uno scambio di prestiti, ma poi il ko do Scarsella ha fatto saltare tutto
Ore 12.30 – Udinese: Il direttore generale dell’Udinese Pierpaolo Marino ha parlato in occasione della conferenza stampa di presentazione di Florian Thauvin del bilancio del mercato di gennaio: “Concordo con Florian quando dice che il campionato messicano non sia povero di contenuti ma di qualità: è un campionato competitivo. Io penso che la presenza di Thauvin ci farà sognare. Il mio pensiero su di lui è positivo, farà di certo aumentare l’entusiasmo alla Dacia Arena. Il bilancio del mercato? Da un punto di vista dell’area tecnica, sono felice che sia finito. Giocare cinque gare di campionato con il mercato aperto ha generato trambusti in tutte le squadre. All’ultimo giorno di mercato sono arrivate offerte importantissime, qualsiasi altro club probabilmente avrebbe accettato quelle cifre, come quella che ci è arrivata per Beto, quello che avete letto è tutto vero. Se avessimo avuto una Proprietà meno appassionata e meno legata a questo club avremmo avuto brutte sorprese e ne saremmo usciti indeboliti. Invece la Famiglia Pozzo ha voluto trattenere i big e, anzi, ha sostenuto questo grandissimo acquisto. In questo mercato ci sono state tre cessioni e tre acquisti, considerando anche Martins ora al Watford. È un mercato che tutti avremmo firmato in questo modo, ci siamo rafforzati.”
Ore 12.00 – Udinese: Giornata di presentazioni in casa Udinese, dov’è andata in scena la prima di Florian Thauvin: “I primi giorni sono andati benissimo. Volevo ringraziare la Società e il Direttore per aver fatto il possibile per farmi venire qui, in uno dei campionati migliori al mondo. Sono molto contento, il club è bellissimo. Sono rimasto impressionato per le strutture, lo stadio, il campo da gioco. Ho scelto l’Udinese – continua Florian – perché ho ricevuto tante chiamate della Società. Per un giocatore è importante sentire la fiducia e quando la Società ha un piano per lui. Ringrazio per questa fiducia e voglio mettermi subito a disposizione lavorando duramente. Ho fatto la preparazione con il Tigres, ma ho giocato poche partite in questa prima parte di campionato. Fisicamente sto bene, ma ho bisogno di qualche giorno di lavoro e minutaggio per dare il massimo. So che il club gioca solitamente con il modulo 3-5-2, nasco come esterno a destra, ma tante volte a Marsiglia ho giocato come secondo attaccante, in grado di muovermi liberamente per il campo, dietro la prima punta. Questa è la mia posizione ideale. In Messico è stata una bella esperienza: è un campionato competitivo, difficile da giocare per le condizioni climatiche, dovute al grande caldo e l’altitudine in alcune zone. Se non sei abituato non è semplice adattarsi. È un campionato, inoltre. Obiettivi personali e di squadra? Per prima cosa voglio ripagare la fiducia del club. Arrivo in una squadra che sta facendo un bel campionato e settimo in classifica. Voglio adattarmi presto ai miei compagni per essere disponibile, dare una mano e vincere più partite possibili”
Ore 10.00 – «La squadra ha fatto tutto quello che doveva per provare a vincere la gara, ma la palla proprio non è entrata: peccato per il pari, nonostante le tante occasioni avute. Gucher ed Edera hanno qualità importanti da aggiungere a un gruppo già forte. I ragazzi stanno bene e questo mi conforta per il futuro»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Mimmo Di Carlo, allenatore del Pordenone, dopo il pari interno con il Renate.
Mercoledì 1 febbraio
Ore 23.35 – Vicenza: Francesco Modesto, tecnico del Vicenza, ai microfoni di Rai Sport ha commentato la sconfitta in rimonta contro il Novara: “Questa è la seconda gara che nel secondo tempo come atteggiamento ci abbassiamo un po’. Oggi eravamo un po’ in emergenza ma dobbiamo rimboccarci le maniche. Ci manca un po’ di equilibrio, se ti apri e lasci spazi agli avversari, ti fanno male. Dobbiamo lavorarci, dobbiamo fare bene le cose. I fischi dalla curva? I tifosi non sono contenti, sono arrabbiati, è normale. Il Vicenza deve avere in testa l’obiettivo. Fino ad oggi ci hanno sempre sostenuto, adesso con queste sconfitte di troppo hanno il loro modo di esternare. Classifica corta? Possiamo ripartire ma serve l’umiltà giusta. Ho tanti calciatori bravi ma dobbiamo lavorare come gli operai. Pressione lenta, non bene sulle seconde palle. Colpa mia, dovevo spingerli ancora di più”.
Ore 22.15 – Virtus Verona: Queste le dichiarazioni di Luigi Fresco dopo Virtus Verona – Triestina: “È stata una partita dura, loro erano molto aggressivi. Pari stretto?Quando muovi la classifica, va più che bene. Il mio sogno nel cassetto? Salvarci e magari raggiungere l’ultimo posto dei play off. Sulla fascia sinistra ci hanno messo in seria difficoltà, soprattutto con Felici. A Mantova andremo lì per vincere, è una sfida importantissima per noi, in chiave salvezza. Kristoffersen? Gli manca ancora il ritmo partita, son sicuro che ci darà una grande mano”
Ore 21.40 – Trento: “Mi aspettavo una partita identica a quella che poi è stata. Sono contentissimo perché, preparare in tre giorni una gara contro un avversario com’è l’Arzignano, non era facile. E’ stata una partita maschia, ricca di duelli individuali. La squadra ha dato dei segnali importanti sotto il punto di vista caratteriale e mentale. La squadra ha fatto quello che doveva fare. Dispiace perché avremmo dovuto terminare il primo tempo in vantaggio. I cambi? Oggi la partita è stata complicata e con ritmi alti. Per chi è entrato non è stato facile. Sipos, Damian hanno fatto comunque abbastanza bene. Ballarini è entrato in un momento difficile. Semprini ha fatto una buona partita. La squadra ha fatto una buona prestazione: vogliosa e determinata” queste le parole di Tedino al termine della sfida pareggiata contro l’Arzignano.
Ore 21.20 – Triestina: Queste le dichiarazioni di Augusto Gentilini dopo il pareggio di oggi contro la Virtus Verona: “Sono contento dell’atteggiamento della squadra, ho cercato di portare ai calciatori, la giusta motivazione fin da quando sono arrivato. Abbiamo tante qualità per combattere e crederci fino alla fine. Dobbiamo lottare tutti insieme per Trieste, assieme anche ai nostri tifosi. Dobbiamo essere sereni e credere di più nei propri mezzi, oggi ho visto lo spirito giusto. Qui in casa della Virtus, hanno faticato molte squadre. Devo ringraziare tutti i miei ragazzi, anche chi non ha giocato ha supportato tutti quelli in campo e questo fa sicuramente bene all’intero gruppo”
Ore 20.45 – Padova: “Abbiamo avuto un po’ di difficoltà nel primo tempo, poi siamo usciti nel secondo tempo. Abbiamo portato a casa un buon pari, dobbiamo continuare su questa strada, perché stiamo facendo prestazioni importanti. Sul campo abbiamo dimostrato di non meritare la posizione in classifica che occupiamo. Dobbiamo cercare di dare ancora di più, i pareggi ci stanno stretti, dobbiamo riuscire a conquistare le vittorie. Il mio ruolo? Mi adatto a giocare davanti alla difesa, non è propriamente il mio ruolo, ma mi piace e cerco di farlo nella maniera migliore. La Pergolettese? Troverà un Padova super agguerrito, dobbiamo fare più punti possibili da qui alla fine. Ci crediamo sempre, è iniziato un nuovo cammino, ma servono la vittoria”. Queste le dichiarazioni di Jacopo Dezi al termine di Feralpisalò-Padova
Ore 20.30 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Rinaldo Sagramola dopo Vicenza-Novara: “Ci dobbiamo ritrovare, siamo stati messi di fare quello che volevano e ci assumiamo la responsabilità: questi siamo e questi rimaniamo. Abbiamo dimostrato di essere più forti e dobbiamo capire il motivo dell’ involuzione, né risponderemo nei confronti di proprietà e tifosi. Chiunque è venuto qui lo ha fatto sapendo cosa doveva fare, sappiamo che dobbiamo solo lavorare e fare meglio di così. Il mercato? Si era cercato un attaccante per aumentare la competitività e tenere tutti sulle spine, per il resto si sarebbe fatto qualunque cosa per migliorare la squadra ma non si è trovato e non si è preso. Abbiamo preso Ndiaye ma sfortunatamente si è fatto male. C’è un evidente problema di personalità e abbiamo commesso errori banalissimi. Siamo ritornati a novembre, dovremo lavorare su noi stessi cercando di farlo con serenità. Qualche giocatore con potenzialità potrebbe fare molto di più. Il cambio di Zonta? Si era infortunato”
Ore 20.20 – Padova: “Nel secondo tempo abbiamo fatto molto meglio del primo. Abbiamo creato almeno tre situazioni per fare gol, gli ingressi di Radrezza e di Russini hanno portato più qualità, abbiamo alzato il baricentro e direi che siamo andati bene. Abbiamo acquisito maggiori certezze, in queste sei partite di ritorno abbiamo affrontato le prime tre della classe, abbiamo giocato alla pari e non abbiamo mai perso. C’è una crescita continua, manca soltanto un filotto di 2-3 vittorie per migliorare la nostra classifica. I ragazzi meriterebbero qualche vittoria in più. Sono convinto di quello che faccio e quando ci sono partite ravvicinate la più complicata è sempre la terza”. Queste le dichiarazioni rilasciate da Vincenzo Torrente dopo Feralpisalò-Padova
Ore 20.05 – TRENTO – Finisce 1-1 la sfida tra Trento e Arzignano. Al vantaggio di Petrovic, risponde Parigi. Il trentini firmano il settimo risultato utile consecutivo. I veneti il sesto. Succede tutto nel primo tempo. Nel secondo tempo la gara corre via liscia, senza brillare di particolari emozioni. Mister Tedino sceglie il 4-3-1-2 con Desplanches tra i pali. In difesa schierati Vitturini e Fabbri sulle corsie esterne con Barison e Garcia Tena al centro. In mezzo al campo Suciu agisce da playmaker con Di Cosmo e Attys interni, mentre capitan Pasquato opera da trequartista alle spalle del tandem offensivo composto da Carletti e Petrovic. Al 7′ il Trento si rende pericoloso con un piazzato di Pasquato che supera la barriera e termina sull’esterno della rete. Due giri di lancette più tardi, Belcastro cerca la rete dell’ex ma la conclusione si spegne alta sopra la traversa. Alla mezz’ora i gialloblù vanno a centimetri dal vantaggio: Pasquato calcia un preciso corner sul quale Attys di testa è fermato solo dal palo con il portiere già battuto. Succede tutto sul finire di frazione. Al 43′ il Trento si porta avanti con la deviazione di testa di Petrovic, qualche istante più tardi è l’Arzignano a festeggiare. Semprini, bravo pochi istanti prima a confezionare l’assist per Petrovic, atterra Antoniazzi e permette il penalty ai veneti. Dal dischetto Parigi non sbaglia e porta in pareggio la gara. Nella ripresa succede poco o nulla. Le due formazioni trovano un pareggio importante in ottica salvezza.
TRENTO-ARZIGNANO VALCHIAMPO 1-1
Marcatori: 43’ pt Petrovic, 46’ pt Parigi
TRENTO (4-3-1-2): Desplanches; Vitturini (22’ Semprini), Garcia Tena, Barison, Fabbri; Di Cosmo (11’st Ballarini), Suciu, Attys (22’st Damian); Pasquato; Petrovic, Carletti (11’st Sipos). All. Tedino
ARZIGNANO VALCHIAMPO (4-3-1-2): Saino; Davi, Piana, Milillo, Gemignani; Casini, Bordo (43’st
Tardivo), Antoniazzi; Belcastro (16’st Tremolada); Parigi (31’st Fyda), Grandolfo (16’st Cester). All. Bianchini
Arbitro: Ramondino di Palermo
Note: Ammoniti: Garcia Tena, Sipos Recupero 3’+5
Ore 20.00 – VERONA – La Triestina sbatte contro la Virtus Verona e non va oltre lo 0-0. Gentilini comincia la sua avventura in alabardato con un pareggio in trasferta dopo otto sconfitte. Se da un lato manca la vittoria, dall’altro almeno non si è perso. Continua invece la striscia positiva di risultati per gli uomini di Fresco. Al 17′ arriva la prima occasione pericolosa del match dei rossoblù, punizione velenosa di Danti, Matosevic si distende alla sua destra e con un ottimo intervento devia la palla fuori dallo specchio della porta. Pochi minuti più tardi, cross insidioso di Danti, Kristoffersen stacca di testa ma non inquadra la porta. Gli alabardati si rendono pericolosi dalle parti di Sibi, solo al 45′ con il primo tiro in porta, Tavernelli lascia partire il destro, tiro però troppo debole per impensierire l’estremo difensore della Virtus Verona. Nella ripresa la Triestina entra più viva nel match. Mbakogu al 51′ si presenta a tu per tu con il portiere, ma spreca tutto calciando a lato. Tre minuti più tardi è Tavernelli a sfiorare il goal del vantaggio, destro insidioso che termina vicino al palo. La Virtus va vicinissima al sorpasso con Danti al 56′, il capitano rossoblù si coordina bene e lascia partire un tiro al volo dentro l’area di rigore, sfera che termina fuori di pochissimo.
Ore 19.53 – SALO’ – Gran dinamismo in campo e qualche colpo ai limiti del regolamento. E’ questa Feralpisalò-Padova, che si gioca senza tirarsi indietro su entrambi i fronti e che finisce senza reti. Pari all’andata, pari al ritorno, un risultato che non fa fare i salti di gioia a nessuno dei due allenatori per motivi diversi: Vincenzo Torrente non riesce a cambiare marcia pur proseguendo la serie positiva, Stefano Vecchi resta dietro al Pordenone rallentando ancora. Di occasioni ce ne sono diverse, ma nessuna veramente capace di sbloccare lo stallo: al 18′ diagonale di Cannavò, para a terra Pizzignacco, un minuto dopo Siligardi ci prova da fuori in diagonale, respinge Donnarumma. La migliore chance per la Feralpisalò arriva al 26′: scambio tra Zennaro e Siligardi in area, diagonale che colpisce il palo alla sinistra di Donnarumma. Ma il gioco era fermo per un fuorigioco e un eventuale gol sarebbe stato dunque annullato. Spinge forte la Feralpisalò nel finale di frazione: al 38′ Balestrero entra in area e serve Pittarello, girata da pochi passi e pallone deviato da un grande intervento di Valentini in angolo. Al 41′ su azione d’angolo Legati da pochi passi spedisce a lato senza che nessuno dei suoi compagni intervenga a battere Donnarumma. Ripresa scoppiettante, in cui le due squadre continuano a creare occasioni da gol. All’8′ l’ex Pittarello solo davanti a Donnarumma alza malamente un pallonetto che non entra in porta. Il Padova risponde al 15′, andando vicinissimo al vantaggio: cross di Liguori e colpo di testa di Vasic e splendida parata di Pizzignacco che evita l’1-0 biancoscudato. Altra nitida palla gol per il Padova al 24′: cross perfetto di Russini per Liguori che di testa spreca alzando sopra la traversa da ottima posizione. Buon finale del Padova, che si lancia alla ricerca del successo, senza tuttavia trovare il gol libera-tutti.
FERALPISALÒ-PADOVA 0-0
FERALPISALÒ (4-3-3) : Pizzignacco; Salines, Legati, Bacchetti, Tonetto; Zennaro (22′ st Carraro), Hergheligiu (41′ st Icardi), Balestrero; Siligardi (22′ st Voltan), Butic (44′ st Pietrelli), Pittarello (22′ st Guerra). A disp.: Volpe, Venturelli, Bergonzi, Musatti, Palazzi, Panico, Pilati. All.: Vecchi.
PADOVA (4-3-3): Donnarumma; Belli, Valentini, Delli Carri, Curcio (20′ st Zanchi); Vasic (34′ st Franchini), Dezi, Jelenic (10′ st Radrezza); Liguori (34′ st Ceravolo), Bortolussi, Cannavò (10′ st Russini). A disposizione: Zanellati, Rossi, Ilie, Piovanello, De Marchi. All.: Torrente
Arbitro: Del Rio di Reggio Emilia
Ammoniti: Tonetto, Liguori, Jelenic, Vecchi, Siligardi, Bacchetti, Legati
Minuti di recupero: pt 1′, st 4′
Ore 19.52 – Vicenza-Novara 1-2: Ora è ufficialmente crisi: il Vicenza perde in casa 2-1 contro il Novara e dopo la sconfitta contro la Juventus racimola il terzo risultato negativo in quattro partite. Modesto concede un turno di riposo a Ferrari e schiera Rolfini come punta centrale e alle sue spalle le coppia Dalmonte-Stoppa. Il Vicenza comincia subito aggressivo e al 4′ Stoppa conclude verso la porta ma il tiro è poco potente e Pissardo respinge senza problemi. Il Novara non intende però rimanere a guardare e al 7′ risponde ai biancorossi con Calcagni che approfitta di una dormita difensiva del Lane e va al tiro che impensierisce Confente. La gara prosegue con parecchio nervosismo in campo: al 15′ viene ammonito Zonta che per bloccare un contropiede piemontese atterra Vuthaj e al 25′ è Rolfini a ricevere il cartellino giallo per una gomitata su Illanes. Il Novara attende le ripartenze del Vicenza che commette troppe imprecisioni: Dalmonte e Stoppa “litigano” con il pallone e agevolano il lavoro dei difensori piemontesi. Al 29′ l’azione che cambia il match: Greco va in progressione lungo la fascia mancina e crossa al centro dove trova Rolfini che di esterno manda in rete la palla del vantaggio biancorosso. Il Novara risponde subito con Spalluto che entra in area ma la sua conclusione viene bloccata in due tempi da Confente. Dopo l’intervallo Modesto sorprende tutti ed inserisce il neoarrivato Della Morte per Zonta, passano quattro minuti e il Novara gela il Menti con un gol di Masini che dal vertice dell’area lascia partire un tiro rasoterra che beffa Confente. Il Menti capisce il momento di difficoltà della squadra e spinge i ragazzi di Modesto che continuano a peccare di precisione così al 66′ il tecnico del Lane toglie Rolfini e Cappelletti e manda in campo Ferrari e Oviszach. Il Vicenza è ormai in balìa degli avversari e al 77′ Rocca viene servito da Galuppini e a tu per tu con Confente mette palla nel sette per il gol che ribalta il risultato. Con questa rete il Vicenza va al tappeto, subisce la contestazione della Curva e ora il prosieguo del campionato si fa sempre più difficile.
Ore 19.20 – Dolomiti Bellunesi: La società SSD Dolomiti Bellunesi, non nascondendo stupore e incredulità, ha appreso solo ieri dagli organi di stampa del coinvolgimento di un proprio tesserato, Daniel Onescu, in fatti di grave rilevanza, con risvolti penalistici che riguardano il predetto giocatore nel periodo in cui lo stesso non era tesserato con la società. La SSD Dolomiti Bellunesi prende atto che la sentenza emessa dal Tribunale di Verona non è definitiva e che la condanna inflitta potrebbe essere oggetto di riforma nei successivi gradi di giudizio. Tuttavia, la medesima società – alla luce della gravità dei fatti contestati – ha ritenuto di sospendere da ogni attività in via cautelare e a tempo indeterminato il giocatore, sig. Daniel Onescu. Infine, dispiace rilevare che alcuni organi di stampa abbiano frainteso le parole del presidente Paolo De Cian, che ovviamente si associa al pensiero espresso in queste poche righe dall’intero cda della società.
Ore 18.58 – Cittadella: Nella giornata odierna, dopo le Dolomiti Bellunesi che hanno sospeso Daniel Onescu da tutte le attività dopo la condanna in primo grado a sei anni di reclusione per stupro di gruppo, ecco la decisione del Cittadella su Santiago Visentin: “A.S. Cittadella srl, tenuto conto della gravità del comportamento ascritto al tesserato, Santiago Visentin, intende avviare l’iter volto alla sospensione dell’attività sportiva del giocatore dal club. La società, pur ben sapendo che vale la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva e augurandosi che il calciatore possa dimostrare la propria estraneità ai fatti addebitati nei prossimi gradi di giudizio, ritiene confliggenti con i principi che fondano l’ordinamento sportivo e i valori che da sempre la società rappresenta le accuse mosse in primo grado a carico del proprio tesserato”.
Ore 18.00 – Pordenone: Queste le dichiarazioni di Mauro Lovisa dopo Pordenone-Renate rilasciate in conferenza stampa: “Siamo contenti della prestazione ma arrabbiati per il risultato. Ultimamente siamo sfortunati, domenica scorsa a Padova e oggi contro il Renate, abbiamo preso un sacco di pali. L’atteggiamento della squadra però mi è piaciuto molto, se giochiamo sempre così ne perderemo poche, la strada è in discesa. Mi ha sorpreso in positivo la reazione dei ragazzi dopo il goal preso a inizio partita. Dobbiamo migliorare a prendere meno goal, ed entrare in campo subito concentrati. Gucher? Ha tanta personalità, è sicuramente un calciatore di un’altra categoria. I nuovi acquisti? Ci daranno sicuramente la giusta spinta. Purtroppo non abbiamo avuto a disposizione per tante partite i nostri due attaccanti Palombi e Magnaghi, adesso però il mister ha tante alternative in avanti, quindi è tutto più semplice”
Ore 16.28 – LIGNANO SABBIADORO – Due pali, tanta imprecisione sottoporta e un altro pareggio. Non è fortunato, il Pordenone, che non va oltre l’1-1 a Lignano con il Renate e che adesso può essere raggiunto dalla Feralpisalò in vetta in caso di vittoria sul Padova e avvicinato dal Vicenza impegnato alle 18 con il Novara. Al 4′ il vantaggio immediato del Renate: palo di Sorrentino da pochi passi e tap-in vincente di Nepi, con Festa che non può nulla. Il Pordenone, colpito a freddo, reagisce immediatamente. Le occasioni, comunque, non mancano e al 5′ Zammarini spedisce sul fondo una bella palla. Al 10′ corner di Burrai e colpo di testa sul fondo di Pinato. Un minuto dopo tiro al volo di Giorico e pronta reazione di Drago che devia in angolo. Fioccano le chance per rimettere in piedi la partita: al 30′ cross di Bruscagin e colpo di testa di Zammarini sul fondo. Al 33′ clamoroso palo di Burrai, il pallone sbatte poi sulla schiena di Drago negando il pari ai Ramarri. Per il pareggio, però, è questione di poco: Pinato serve Palombi, bravo a liberarsi al tiro e superare Drago con un destro preciso all’angolino. Clamorosa chance per il Renate nel finale di frazione: Sorrentino conclude verso la porta ma Festa blocca in due tempi e salva il risultato. La ripresa comincia con un monologo neroverde: al 13′ Zammarini serve in area Palombi che conclude di sinistro a lato della porta avversaria. Al 41′ il Pordenone va vicinissimo al vantaggio: cross di Deli e colpo di testa di Piscopo deviato sul palo da Drago. In pieno recupero altra clamorosa chance per Dubickas, con Drago che devia in angolo il suo colpo di testa da pochi passi
PORDENONE-RENATE 1-1
Marcatori: 4′ pt Nepi, 34′ Palombi.
PORDENONE (4-3-1-2): Festa; Bruscagin, Pirrello, Ajeti, Benedetti; Giorico (40′ st Gucher), Burrai, Pinato (11′ st Deli); Zammarini (40′ st Edera); Candellone (11′ st Dubickas), Palombi (20′ st Piscopo). A disp.: Martinez, Giust, Maset, La Rosa, Torrasi, Ingrosso, Negro, Puzzangara. All. Di Carlo.
RENATE (4-3-3): Drago; Anghileri, Angeli, Silva, Possenti (29′ st Colombini); Baldassin, Esposito (30′ st Nelli), Marano (30′ st Simonetti); Nepi (36′ st Ghezzi), Sorrentino, Saporetti. A disp.: Furlanetto, Ciarmoli, Ermacora. All. Dossena.
ARBITRO: Pascarella di Nocera Inferiore, assistenti Pascali di Bologna e Bianchini di Perugia. Quarto ufficiale Poli di Verona.
NOTE: ammoniti Pinato, Baldassin, Angeli e Bruscagin. Angoli 7-3. Recupero: 4′ pt, 6′ st.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Pordenone-Renate (ore 14.30). PORDENONE (4-3-1-2): Festa; Bruscagin, Pirrello, Ajeti, Benedetti; Zammarini, Burrai, Pinato; Deli; Candellone, Palombi. All. Di Carlo. RENATE (4-4-3): Drago, Ermacora, Anghileri, Angeli, Silva, Esposito, Baldassin, Marano, Rossetti, Malotti, Moracchioli. All. Dossena
Martedì 31 gennaio
Ore 21.05 – Venezia: Operazione per la Primavera per il Venezia nell’ultimo giorno della sessione trasferimenti invernale. Alessandro De Luca, centrocampista classe 2005 della primavera della Triestina, è passato in arancioneroverde.
Ore 21.00 – Vicenza: Matteo Stoppa e il Vicenza, una storia tutta da scrivere. Alle 20 del 31 gennaio non c’è stato il tempo per sottoscrivere l’acquisizione a titolo definitivo del cartellino di proprietà della Sampdoria ma è già stato tutto definito per la prossima sessione di giugno con il giocatore che ha dato il suo assenso all’operazione. Matteo Stoppa diventerà un giocatore del Vicenza.
Ore 20.37 – Triestina. ufficiale l’arrivo di Piacentini dal Modena
Ore 20.27 – Venezia: ufficiale l’arrivo di Redan dall’Hertha Berlino
Ore 20.21 – Venezia: ufficiale Karlsson alla Virtus Francavilla in prestito
Ore 20.15 – Triestina: ufficiale la cessione in prestito di Sottini all’Avellino
Ore 20.06 – Venezia: ufficiale l’arrivo di Sverko dal Groningen
Ore 20.00 – Triestina: ufficiale l’arrivo di Mbakogu
Ore 19.57 – Venezia: ufficiale la cessione in prestito di Haps al Genoa
Ore 19.47 – Vicenza: Il Vicenza gioca in anticipo per il prossimo anno e cerca di assicurarsi l’intero cartellino di Stoppa dalla Samp. Possiamo rivelare che arrivano conferme sulla trattativa in corso con i doriani
Ore 19.34 – Venezia: Si sta concludendo in questi minuti il passaggio in prestito di Ottar Magnus Karlsson alla Virtus Francavilla. Operazione che dovrebbe andare in porto a un passo dal gong
Ore 19.26 – Venezia: ufficiale l’arrivo di Andrea Carboni
Ore 19.21 – Triestina: ufficiale Pisseri in prestito al Monopoli
Ore 19.19 – Verona: ufficiale la cessione in prestito di Hongla al Valladolid
Ore 19.18 – Verona: ufficiale l’arrivo di Oliver Abildgaard Nielsen
Ore 19.15 – Venezia: ufficiale l’arrivo di Tommaso Milanese dalla Cremonese
Ore 18.37 – Padova: Termina il mercato invernale del Padova senza altre operazioni. Monaco ha rifiutato tutte le proposte arrivate sul suo conto, il Taranto non ha voluto aspettare Busellato e Gagliano ha rifiutato tutte le opzioni proposte. Le mancate cessioni hanno bloccato il mercato in entrata e non arriverà il regista chiesto da Torrente
Ore 18.35 – Venezia: ufficiale il passaggio di Ceccaroni al Lecce
Ore 18.30 – Triestina: ufficiale l’arrivo di Tessiore dal Latina
Ore 18.25 – Venezia: Bel colpo del Venezia, che chiude in questi minuti la trattativa col Monza per Andrea Carboni. Trattativa che vi abbiamo riferito fin dal proprio sviluppo e che adesso va a buon fine. Il giocatore è stato convinto ad accettare il trasferimento grazie al pressing del ds Filippo Antonelli
Ore 18.20 – Verona: ufficiale il riscatto della Fiorentina, che acquista a titolo definitivo Barak
Ore 18.15 – Arzignano: ufficiali Fantacci dall’Empoli e Morello dal Vicenza
Ore 18.10 – Triestina: ufficiale Matteo Di Gennaro alla Feralpisalò.
Ore 18.05 – Trento: ufficiale l’arrivo di Garofalo
Ore 18.00 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Francesco Modesto alla vigilia di Vicenza-Novara: “Sconfitta destabilizzante? Penso che per 65′ abbiamo fatto una buona gara, siamo andati meritatamente in vantaggio e deve scattare qualcosa che va oltre, dobbiamo essere ordinati e fare le cose giuste. Stare attenti ai dettagli, non è solo un errore quando prendi gol ma un susseguirsi di errori e poi ne abbiamo parlato. È stato un peccato. La soglia di attenzione dev’essere massimale, voglio giocatori che pensino positivo che parlino tra di loro. Non bisogna essere disordinati ma giocare come sempre, dobbiamo migliorare e l’equilibrio va tenuto, il pericolo è dove non c’è la palla. Nel girone di ritorno ogni partita è difficile, ciò che non deve mancare è l’attenzione e noi dobbiamo essere un po’ sopra gli avversari. Ogni partita va giocata come fosse l’ultima. Domani giocheremo da Vicenza con le nostre armi. Mi fido dei giocatori che ho. Le ammonizioni? Giocando così aggressivi c’è questo rischio. Stoppa? Domani gioca. Lui è quasi sempre stato in campo, deve avere più continuità nel gioco. Lo dico per lui perché ha talento, deve avere cattiveria, lui lo può e lo deve fare. Mi aspetto un Novara cattivo con gli stimoli che non gli mancano. È un test importante, non è la prima volta, affrontiamola come dobbiamo. Il mercato? Non mi preoccupa perché non c’ho pensato, la società sa il mio pensiero, guardo ai giocatori che ho oggi. Cosa potrà dare Della Morte? È simile a Stoppa, più potente e ci darà una grossa mano. Era super contento quando è arrivato qui. In difesa siamo forti? No, ho ancora qualche dubbio in testa”
Ore 18.00 – Verona: ufficiale la risoluzione del prestito di Piccoli, che torna all’Atalanta. Poi sarà Empoli
Ore 17.50 – Pordenone: Quando era tutto pronto per gli annunci, è saltata la trattativa fra il Pordenone e Luca Marrone. Si era davvero alle firme, con il placet del Monza, ma qualcosa è andato storto al momento del nero su bianco. Non parte più Stefano Negro, che rimane neroverde
Ore 17.35 – Triestina: ufficiale la risoluzione del prestito di Federico Furlan, che torna alla Ternana. Poi andrà al Latina
Ore 17.19 – Triestina: ufficiale la cessione di Ganz al Latina
Ore 16.55 – Venezia: Doppia operazione in chiusura per il Venezia. Dall’Utrecht arriva l’attaccante Daishawn Redan. Il classe 2001 atterrerà in Italia alle 18. Inoltre, dal Groeningen arriva anche un vecchio pallino di Alex Menta, il difensore croato classe 1998 Marin Sverko.
Ore 16.40 – Triestina: E’ fatta per Jerry Mbakogu alla Triestina. Il Gubbio ha trovato il sostituto e ha sbloccato l’affare, chiuso già dalla giornata di ieri
Ore 16.30 – Venezia: Si attende solo l’annuncio per il trasferimento di Ridgeciano Haps al Genoa. Il giocatore, intanto, è stato squalificato per tre turni dopo l’ultimo turno di campionato “per avere, al 35° del secondo tempo, con il pallone non a distanza di giuoco, colpito con i tacchetti la caviglia di un calciatore della squadra avversaria
Ore 16.20 – Padova: in questi minuti Massimiliano Busellato sta decidendo se accettare la proposta del Taranto. La trattativa è stata rimessa in piedi nel primo pomeriggio e Busellato comunicherà a breve la propria scelta
Ore 15.58 – Vicenza: ufficiale il passaggio in prestito di Tommaso Busatto alla Fermana
Ore 15.52 – Pordenone: Il Pordenone Calcio comunica il trasferimento alla Cremonese del difensore centrale Lorenzo Esosa Tiozzo Bon. Tiozzo, classe 2007, è stato uno dei maggiori protagonisti della prima parte del campionato Under 16. La Società fa un grande in bocca al lupo a Lorenzo, certa che saprà farsi valere anche in maglia grigiorossa.
Ore 15.45 – Südtirol: E’ fatta per Joaquin Larrivey al Südtirol. Un’operazione fortemente voluta da Pierpaolo Bisoli, nonostante i 38 anni dell’attaccante ex Cosenza, che arriva per sostituire Michele Marconi
Ore 15.25 – Verona: ufficiale il trasferimento in prestito alla Sampdoria di Koray Günter
Ore 15.20 – Triestina: ultime ore di mercato per la Triestina, che cerca un attaccante per completare la rosa. Con l’arrivo di Gentilini in panchina si dovrebbe giocare con il 4-4-2 e questo spiega le ultime operazioni. Oltre a Tessiore, in arrivo dal Latina, le opzioni in attacco sono due. La prima è Jerry Mbakogu, per il quale esiste un accordo col Gubbio, che però non riesce a trovare un sostituto. Se dovesse saltare la scelta ricadrebbe su Karlsson, tornato al Venezia e per il quale il club di Duncan Niederauer cerca una sistemazione
Ore 15.08 – Vicenza: ufficiale il trasferimento all’Empoli di Alessio
Ore 15.05 – Pordenone: ufficiale l’arrivo di Robert Gucher dal Pisa
Ore 14.39 – Triestina: È fatta per Matteo Di Gennaro alla Feralpisalò. Il difensore della Triestina si trasferisce ai Leoni del Garda in prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione
Ore 14.31 – Pordenone: ufficiale Dubickas al Pisa, ma resta in neroverde fino a giugno
Ore 14.25 – Triestina: Altre novità sull’asse Trieste – Latina. Le ultime danno Furlan orientato ad accettare il trasferimento assieme a Simone Ganz. Quanto a Paganini, potrebbe essere reintegrato
Ore 14.03 – Südtirol: ufficiale la cessione di Marconi all’Avellino
Ore 14.00 – Pordenone: ufficiale l’arrivo di Edera dal Torino
Ore 13.53 – Vicenza: È di ieri la notizia riportata da TMW dell’interesse del Vicenza per Federico Pace, terzino del Brescia che Cellino difficilmente lascerà andare. Il club di Rosso proverà un’offensiva senza però troppi patemi consapevole di avere già fatto una squadra competitiva per la promozione.
Ore 13.38 – Trento: saltato Scavone, arriva Garofalo dal Brescia in prestito con diritto di riscatto
Ore 12.10 – Udinese: ufficiale l’arrivo di Thauvin
Ore 11.50 – Venezia: ufficiale Makadji al Torino
Ore 11.27 – Arzignano: Tommaso Fantacci passa all’Arzignano. Colpo a sorpresa dei giallocelesti, che sorpassano altri tre club e chiudono per l’ex Padova
Ore 11.22 – Venezia: L’ultimo via libera che mancava è arrivato. È fatta per Pietro Ceccaroni al Lecce. Si attende adesso di capire quale sarà il suo sostituto
Ore 11.19 – Pordenone: Pordenone scatenato in questo finale di mercato. È fatta per a Luca Marrone, che ha accettato il trasferimento in neroverde. Il difensore del Monza ha avuto un colloquio con Domenico Di Carlo, che lo aspetta a braccia aperte. In uscita Stefano Negro, che può andare a Cesena
Ore 11.10 – Venezia: Il Venezia FC comunica il passaggio dell’attaccante della Primavera Jay Enem alla Vis Pesaro, militante in Serie C, con la formula del prestito fino al termine della stagione. Enem, 19 anni, si è unito al Venezia FC Primavera nell’agosto 2022 e ha segnato tre gol in quattro presenze con la formazione di Andrea Soncin, per poi debuttare in Prima Squadra nella Giornata 21 del campionato di Serie B 2022/23.
Ore 11.01 – Triestina: Nell’ambito del passaggio di Ganz e Paganini al Latina, dal club pontino può arrivare il centrocampista Tessiore. I due club stanno discutendo in questi minuti il trasferimento
Ore 10.20 – Verona: fatta per Gunter alla Sampdoria, in corso le visite mediche
Ore 09.37 – Pordenone: Luca Marrone é vicinissimo al passaggio al Pordenone. Oltre a Gucher e a Edera, sta per andare a segno, dunque, il terzo colpo di questa campagna acquisti per i Ramarri, che puntano decisi alla Serie B.
Ore 09.30 – Udinese: Autore del gol del pareggio, Lazar Samardzic analizza la partita con l’Hellas Verona: “Penso che abbiamo giocato una grande gara di squadra. Un’altra grande prestazione, è un vero peccato che non sia arrivato il secondo gol”. Il centrocampista commenta ai microfoni la rete realizzata: “L’azione del gol l’abbiamo provata anche in allenamento. Penso sia stato un bel gol, ho visto la palla e mi è subito venuto in mente di calciare di prima intenzione, non avevo tempo per aprire la gamba e sono andato di esterno. Per quanto riguarda me penso di aver giocato una buona partita. Peccato che non sia arrivata la vittoria”.
Ore 09.03 – Verona: arriva anche dal club gialloblù l’ufficialità dell’arrivo di Adolfo Gaich
Lunedì 30 gennaio
Ore 23.35 – Vicenza: -1 al gong e il Vicenza dopo aver messo a segno il colpo Della Morte vuole regalare a mister Modesto un altro giocatore. Complici l’infortunio di lunga durata di Cataldi e la difficoltà degli interpreti della metà campo di arginare le ripartenze degli avversari si cerca di individuare un centrocampista di struttura da posizionarsi davanti alla difesa. Da evidenziare anche che pure l’infortunio muscolare di Scarsella complica le cose.
Ore 23.00 – Vicenza: Fabio Scarsella non sta disputando la miglior stagione della sua carriera e dopo la promozione da protagonista con il Modena auspicava (come i tifosi biancorossi) di contribuire molto di più per la causa vicentina. Durante questo mercato vi è stato anche un sondaggio da parte del Pescara ma la settimana scorsa il centrocampista si è procurato uno strappo ai flessori della coscia che lo terranno lontano dal campo per diverse settimane. Per questo motivo una sua partenza dal capoluogo berico è ormai assai improbabile.
Ore 22.55 – Padova: Ha davvero dell’incredibile quello che accade in questi minuti. Salvatore Monaco sembra intenzionato a rifiutare anche il Cesena, che avrebbe virato su di lui nel ballottaggio con Stefano Negro in attesa della scelta definitiva di domani. Il difensore ha un rinnovo automatico in caso di Serie B a Padova e potrebbe essere questo il motivo, per quanto remoto, a spingerlo a un simile atteggiamento. Il Padova è stanco di questa situazione ed è furioso, ma il muro contro muro potrebbe continuare e Monaco restare altri sei mesi fuori lista, con un anno intero fuori dal progetto
Ore 22.40 – Udinese-Verona 1-1: Aspettando Thauvin e l’ultimo giorno di calciomercato. Tra un infortunio difficile da digerire come quello di Deulofeu, momenti di grande forma, ex di turno e debutti… Duello tutto triveneto a chiudere la prima giornata del girone di ritorno di Serie A nel Monday Night. Udinese contro Hellas Verona. Alla Dacia Arena, alle ore 20.45, si sono affrontate le due compagini guidate da Sottil e Zaffaroni. Un, due, tre ed è già gol… Partono fortissimo gli scaligeri, che appena dopo 4′ passano in vantaggio. Beto perde palla sulla propria trequarti grazie a un intervento di Lazovic. Il serbo non ci pensa due volte e calcia dalla distanza. Deviazione di testa di Becao, sfera che assume una strana traiettoria e si insacca alle spalle di uno spiazzato Silvestri. 0-1. Tempo di elaborare il colpo subito e arriva la reazione dei padroni di casa che dominano in lungo e in largo tutta la prima frazione di gioco: al 12′ Samardzic allarga sulla destra per Ehizibue, che la mette dentro per Success. L’ex Watford davanti a Montipò si lascia ipnotizzare e parare un tap-in facile facile. Al 17′ viene concesso un calcio di punizione dal limite per un fallo di mano di Magnani: sul punto di battuta si presenta Samardic, che centra la barriera. Sulla ribattuta Arslan impensierisce un prontissimo Montipò, che riesce a parare nonostante la deviazione della difesa. Un Samardzic in formato Dybala e scambi rapidi tra gli attaccanti e gli esterni, che si abbassano sulla trequarti per creare gioco e spazi per gli inserimenti: questi gli ingredienti per la ricetta del pareggio, firmato proprio da Samardzic. Beto controlla la palla in area su una gran palla in mezzo di Ehizibue, la protegge e la scarica sul classe 2002, che con il mancino d’esterno lascia partire una conclusione rasoterra che si infila all’angolino basso alle spalle del portiere ex Benevento. 1-1 al 21′ di gara. Sfida frizzante, prima controllata dal Verona e poi da una vivace Udinese. Blackout totale degli scaligeri, che non riescono più a calciare verso la porta di Silvestri. Al 32′ Bijol va a centimetri dal gol del vantaggio: corner dalla destra, sulla sfera si avventa il difensore sloveno, che non riesce a colpirla al meglio in acrobazia. Palla di un soffio fuori. Qualche minuto più tardi uno scatenato Beto aggancia in mezzo all’area, si gira e prova a colpire con il mancino. Montipò in uscita la respinge e sulla ribattuta Udogie non riesce a superare il mare di gambe gialloblu che protegge la porta. Ci prova anche Success dalla distanza: saluti alla luna. Finisce così il primo tempo. 1-1 alla Dacia Arena.
Inizio schock per l’Udinese nella ripresa: palla in profondità per Lasagna dopo appena dieci secondi, la difesa pasticcia e mette in affanno Silvestri, costretto a uscire alla disperata. In qualche modo i friulani riescono ad allontanare. Beffa evitata, ma in fin dei conti i bianconeri scendono in campo con la giusta mentalità, tanto che al 48′ hanno una grande occasione dalla bandierina, ma Perez non riesce a dare forza al proprio stacco. Montipò con tutta serenità accoglie la sfera tra le sue mani. Subito dopo il solito Samardzic sfodera un mancino pericoloso da calcio piazzato, ma Montipò in tuffo spinge in corner. È un assedio al fortino scaligero: la partita sembra essersi trasformata in un allenamento sui calci d’angolo per i friulani. La trama della partita è sempre la stessa e con il passare dei minuti il ritmo partita si abbassa, fino al 74′, quando il subentrato Ngonge, voglioso di mettersi in mostra al debutto, salta un avversario e scarica con il destro un tiro potente, su cui Silvestri si deve impegnare per respingere. Stanchezza e sostituzioni, le squadre si allungano e ripartono in contropiede. Continui ribaltamenti di fronte da una parte all’altra. Silvestri regala a Lasagna l’opportunità della rete del vantaggio, ma ad avvicinarsi al secondo gol è Lovric, che all’81’ smorza un po’ troppo la sua conclusione con il sinistro. Cinque minuti di recupero dopo i 90′ di gioco, ma a portarsi a casa i tre punti sono solo i fantallenatori che avranno scommesso su Samardzic, ad occhi chiusi il migliore in campo. Udinese e Verona si spartiscono un punto a testa, che va meglio ai bianconeri che agli scaligeri, in piena lotta per non retrocedere. I punti iniziano a farsi pesanti per tutti. Testa alle prossime uscite.
UDINESE 1-1 HELLAS VERONA
Marcatori: 4′ aut. Becao (V); 21′ Samardzic (U)
UDINESE (3-5-2):Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue (85′ Ebosele), Samardzic, Walace, Arslan (65′ Lovric), Udogie (85′ Ebosse); Beto, Success (90+2′ Vivaldo). All. Sottil. (A disposizione: Masina, Abankwah, Buta, Padelli, Pereyra, Pafundi, Piana).
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Ceccherini (46′ Coppola); Depaoli (58′ Terracciano), Tameze, Sulemana (58′ Duda), Lazovic; Braaf (73′ Ngonge), Lasagna; Djuric (86′ Piccoli). All. Zaffaroni. (A disposizione: Joselito, Zeefuik, Verdi, Berardi A., Kallon, Cabal, Perilli).
Ammoniti: 17′ Magnani (V), 30′ Beto (U), 41′ Ceccherini (V), 50′ Sulemana (V)
Espulsi: /
Arbitro: Pairetto
Assistenti: Zingarelli – Trinchieri
IV: Meraviglia
VAR: Mazzoleni
AVAR: Paganessi
Ore 22.35 – Triestina: Alla fine Simone Ganz si sarebbe deciso ad accettare il Latina. Con lui andrebbe anche Federico Furlan. Ma non c’è ancora il sì del centrocampista al trasferimento. Furlan si è preso una notte di riflessione prima di decidere
Ore 22.10 – Venezia: Il Venezia ha trovato il sostituito di Pietro Ceccaroni e ha accettato la proposta del Lecce. Non c’è ancora l’accordo totale. Ma c’è un’intesa di massima, con la promessa di arrivare domani alla chiusura definitiva. Non ancora noto il nome del sostituto di Ceccaroni
Ore 21.30 – Vicenza: Tommaso Busatto lascia il Vicenza, l’attaccante 2002 da inizio mercato è sul piede di partenza e ora è stata trovata la destinazione per la giovane punta. Busatto andrà a giocare in prestito alla Fermana.
Ore 21.10 – Padova: Il Cesena pesca in Triveneto per rinforzare la difesa e sceglierà domani fra due profili: Stefano Negro del Pordenone oppure Salvatore Monaco del Padova. In entrambi i casi coinvolti due club del territorio
Ore 19.57 – Pordenone: Alla fine il Pordenone piazza il colpo in attacco. E’ fatta per Simone Edera, che arriva a titolo definitivo dal Torino. Presto gli annunci
Ore 19.55 – Venezia: come vi abbiamo raccontato, tutti i contratti pesanti della rosa del Venezia sono possibili di cessione. Se si sta cercando una soluzione per Gianluca Busio, che piace al Pisa ma che ha qualche interessamento anche dall’estero, il giocatore che ha meno probabilità di una cessione è Pietro Ceccaroni. Su di lui è tornato il Lecce, ma la cessione andrebbe in porto solo nel caso in cui venga reperito un sostituto all’altezza in queste ultime ore di calciomercato. Operazione tutt’altro che semplice.
Ore 19.45 – Verona: ufficiale l’arrivo di Adolfo Gaich dal CSKA Mosca
Ore 19.35 – Vicenza: Arrivano le decisioni del giudice sportivo dopo l’ultimo turno di campionato. Il Vicenza perde tre giocatori, tutti per cumulo di ammonizioni: si tratta di Mario Ierardi, Ronaldo Pompeu Da Silvia e Nicola Pasini
Ore 19.30 – Padova: cambio di programma rispetto a quanto emerso nella prima parte del mese a Padova. Michael De Marchi è stato tolto dal mercato e rimarrà biancoscudato fino a giugno. Difficile che parta anche Fabio Ceravolo: l’unica squadra interessata era la Triestina, ma le dimissioni di Massimo Pavanel, con cui Ceravolo aveva segnato 10 gol nel girone d’andata nel campionato scorso, raffreddano la pista
Ore 19.20 – Vicenza: ufficiale l’arrivo di Matteo Della Morte
Ore 19.10 – Padova: nonostante le voci di una cessione rimbalzate più volte nel corso del mese di gennaio, Igor Radrezza alla fine non si muoverà da Padova. Il centrocampista padovano ha valutato le offerte pervenute sul suo conto e ha deciso di proseguire la sua avventura in biancoscudato. Ultimamente Torrente gli ha dato più spazio e Radrezza si augura, grazie alle sue prestazione, di aumentare il minutaggio all’interno della rosa
Ore 18.45 – Udinese: Udinese Calcio comunica la cessione a titolo definitivo al Lorient FC di Jean-Victor Makengo. Il centrocampista francese lascia l’Udinese dopo due stagioni e mezzo e 72 presenze, con un gol, tra campionato e coppa Italia. A Jean i migliori auguri per il prosieguo di carriera.
Ore 17.30 – Südtirol: ufficiale l’arrivo di Moustapha Cissé dall’Atalanta in prestito
Ore 17.25 – Verona: in dirittura d’arrivo il passaggio di Hongla al Valladolid
Ore 17.15 – Venezia: ufficiale il passaggio in prestito di Michael Cuisance alla Sampdoria
Ore 15.45 – Trento: Altra operazione in uscita per il Trento, che restituisce al Bologna Dion Ruffo Luci. Il centrocampista va alla Turris, sempre in prestito
Ore 15.17 – Vicenza: Niente da fare per il trasferimento di Tommaso Busatto al Renate. Il club lombardo ha chiuso per Gabriele Artistico dal Parma via Gubbio e non procederà con l’attaccante del Vicenza, che dovrà cercarsi un’altra sistemazione
Ore 14.55 – Venezia: Ridgeciano Haps al Genoa, accordo raggiunto. Il terzino del Venezia lascerà gli arancioneroverdi e, salvo sorprese sempre possibili fino al momento delle firme, si trasferirà in prestito alla corte di Alberto Gilardino. Si attendono le firme, dopo che verranno sistemati alcuni dettagli che non sembrano poter pregiudicare la fumata bianca
Ore 12.55 – Cittadella: Gian Filippo Felicioli lascia il Cittadella. È in discussione in questi minuti il suo trasferimento al Monopoli, a cui andrebbe a titolo definitivo
Ore 12.50 – Verona: ufficiale il passaggio di Ilic al Torino
Ore 12.45 – Venezia: altra traccia confermata. Ridgeciano Haps si prepara a lasciare il Venezia ed è in trattativa avanzata col Genoa. Presto novità
Ore 12.40 – Pordenone: Robert Gucher ha firmato il contratto che lo legherà al Pordenone. Il nero su bianco è arrivato pochi minuti fa. Tutto confermato, dunque
Ore 11.40 – Triestina: La società Triestina Calcio ringrazia per il lavoro svolto con passione e serietà mister Massimo Pavanel. In vista della partita di mercoledì 1 febbraio contro la Virtus Verona, e per il proseguimento del campionato, la panchina sarà affidata al tecnico della primavera alabardata Augusto Gentilini che seguirà la squadra già durante il primo allenamento (in mattinata).
Ore 10.50 – Venezia: visite mediche in corso per Michael Cuisance alla Sampdoria
Ore 10.40 – Cittadella: «È stato un derby molto combattuto, proprio come ce lo aspettavamo. Il Venezia è una squadra forte e attrezzata per la categoria, la sua classifica non rispecchia assolutamente il valore della rosa. I nuovi hanno portato qualcosa in più, contribuendo al cambio di marcia della squadra: adesso dobbiamo continuare così, cercando di raccogliere il maggior numero di punti da qui al termine della stagione. Dal punto di vista personale proverò a fare più gol che posso per aiutare la squadra: la classifica è corta, quindi basta infilare una serie di risultati positivi per cambiare tante cose. Due, tre vittorie consecutive ci permetterebbero di fare un bel salto in avanti. Per migliorare nella realizzazione dobbiamo cominciare da noi stessi, il segreto è il lavoro: centrocampisti e i difensori lavorano per gli attaccanti, noi dobbiamo finalizzare. Mercato? So che qualche squadra mi ha cercato, ma anche per un fatto mio personale, per il percorso che ho deciso di intraprendere mi sembra giusto portare a termine la stagione a Cittadella, in una società che mi ha dato tanto. È il migliore momento della mia carriera, ma so che devo lavorare tanto perché tanto ho da migliorare, in particolare nella ricerca del gol»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Mirko Antonucci, jolly offensivo del Cittadella.
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Udinese-Hellas Verona (ore 20.45). UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue, Samardzic, Walace, Arslan, Udogie; Beto, Success. All. Sottil. HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Ceccherini; Depaoli, Tameze, Sulemane, Doig; LAsagna; Lazovic, Djuric. All. Zaffaroni
Domenica 29 gennaio
Ore 23.20 – Triestina: ore di riflessione in casa Triestina. E’ iniziata la ricerca del nuovo allenatore, che non sarà Andrea Bonatti. Niente cavalli di ritorno quindi, ma verrà fatto un tentativo disperato per scuotere una squadra che sembra inerme. Serve un sergente di ferro, un caratteriale: dietro le quinte fra i papabili si fa il nome di Andrea Mandorlini, uno dei tecnici che vengono valutati in queste ore convulse. In tribuna oggi al Rocco c’era Luigi Del Neri. Solo un caso?
Ore 22.40 – Vicenza: Matteo Della Morte ha giocato oggi la sua ultima partita con la Pro Vercelli e ha vinto il derby contro il Novara. Domani mattina è atteso a Vicenza per le firme sul contratto e il primo allenamento con i biancorossi in vista della partita di mercoledì contro il Novara, proprio la squadra affrontata oggi dal giocatore piemontese.
Ore 22.20 – Venezia: Operazione in vista fra Venezia e Torino. Il giovane 2004 Morre Makadji passa in granata in prestito con diritto di riscatto. A breve gli annunci
Ore 20.25 – Pordenone: Il Pordenone cerca un gran colpo in attacco per completare la campagna trasferimenti. È stato fatto un tentativo per Michele Marconi, su cui però è ancora in vantaggio l’Avellino, che ha fatto un’offerta più alta, con un ingaggio addirittura di 350mila euro. Difficile che ci sia un sorpasso in extremis, l’impressione è che i Ramarri dovranno guardare altrove
Ore 20.15 – Triestina: Sono ore di riflessione in casa Triestina dopo le dimissioni di Massimo Pavanel. C’è una prima certezza da cui ripartire. Non ci sarà il ritorno di Andrea Bonatti, questo l’orientamento del club trapelato in questi minuti. Si cerca un tecnico capace di scuotere un gruppo che sembra inerte prigioniero di se stesso. Presto una decisione
Ore 20.00 – Südtirol: Adesso ci sono le conferme totali. È fatta per Moustapha Cissé al Südtirol. Traccia confermata, dunque, quella rivelata il 18 gennaio scorso e affare fatto per un altro attaccante alla corte di Pierpaolo Bisoli
Ore 19.30 – Trento: “Barison ha avuto un piccolo problema alla caviglia, per questo abbiamo deciso di non rischiarlo. La Triestina è partita meglio in avvio di gara, poi nella parte centrale e finale di primo tempo, così come nel secondo tempo, abbiamo fatto meglio noi. Coloro che sono entrati durante la gara sono ragazzi che stanno trovando meno spazio ma che per me sono giocatori forti. Abbiamo preservato Pasquato in vista di questo trittico difficile. Ci abbiamo sempre creduto. Non abbiamo mai mollato, nemmeno nei momenti più difficili. Il mio obiettivo è quello di fare il massimo per questo club. Sono in debito con la società perché, anche quando abbiamo raccolto sei sconfitte di fila, ha continuato a credere in me. Voglio conquistare la salvezza con questa squadra” queste le parole di Tedino al termine della vittoria contro la Triestina.
Ore 17.30 – Triestina: “Un conto è quello che uno fa in passato, un conto è quello che fa in questo momento. Questo mio percorso attuale alla Triestina, non è sostenuto dai risultati. In un mondo che vive di risultati, io oggi faccio un passo indietro. Ringraziando tutta la città. Mi dispiace tantissimo ma la squadra deve avere un’altra possibilità. Credo sia giusto da parte mia fare questo gesto: la società deve avere un’altra possibilità. Si vede che non sono riuscito ad incidere come volevo. Ci ho messo anima e cuore ma non sono riuscito a fare di più ” queste le parole di mister Pavanel al termine della partita contro il Trento.
Ore 17.15 – Triestina: Massimo Pavanel ha rassegnato le dimissioni da allenatore della Triestina. Il tecnico lo ha annunciato in conferenza stampa. Questo lo stringato comunicato del club per ratificare la scelta: ” In questa situazione complessa prendiamo atto con dispiacere per le dimissioni di mister Pavanel. La società si riunirà immediatamente per fare una profonda riflessione in un momento così delicato e difficile”.
Ore 17.00 – Pordenone: “Da quando è arrivato Torrente il Padova è un’altra squadra e penso che arriverà nelle prime posizioni. Noi abbiamo sfiorato il gol in almeno tre occasioni, ma anche loro hanno avuto la possibilità di portarla a casa. Penso che il pubblico abbia visto una bella partita e credo che il pareggio sia giusto. Entrambe abbiamo cercato di vincerla fino alla fine. Nessuno ha speculato sul risultato. Non sarà semplice per nessuno portare a casa punti con i biancoscudati, Torrente ha sistemato la squadra. Per quest’anno speriamo di non incontrare più Vasic, è veramente un bel giocatore”. Queste le dichiarazioni di Domenico Di Carlo rilasciate in conferenza stampa dopo Padova – Pordenone.
Ore 16.55 – Padova: Queste le dichiarazioni rilasciate da mister Torrente al termine di Padova-Pordenone: «È stata una bella partita, abbiamo giocato alla pari con la capolista. Nel finale potevamo vincerla come perderla. La prestazione c’è stata, così come la reazione dopo il gol preso. Non ho visto questa grande differenza tra noi e loro. Abbiamo provato a vincerla fino all’ultimo cambiando anche modulo, peccato ma ci prendiamo questo punto. Bortolussi e Cannavò hanno fatto entrambi bene, ci danno la possibilità di variare anche modulo. Il rammarico c’è, ma le prestazioni sono positive: mi dispiace per i ragazzi perché si impegnano, e quindi meriterebbero di più. Il gol di Vasic? Bellissimo, è un ragazzo di grandi prospettive che avrà un grande futuro»
Ore 16.34 – Feralpisalò-Virtus Verona 0-2: SALO’ – Super vittoria della Virtus Verona, i ragazzi di Fresco si impongono per 2-0 contro la Feralpisalò e conquistano altri 3 punti d’oro in chiave salvezza. Occasione sprecata, quella dei Leoni Del Garda, che non sfruttano il ko del Vicenza ad Alessandria e il pareggio del Pordenone a Padova. La Virtus passa dopo soli 4′ di gara grazie alla rete realizzata dal capitano Danti, uno-due con Gomez e destro a giro che non lascia scampo a Pizzignacco. Al 10′ sempre Danti ci prova dalla distanza e sfiora la doppietta personale, bolide da fuori area che impegna non di poco l’estremo difensore della Feralpi. I leoni del Garda rispondono al 28′ con Butic, tiro a giro sul secondo palo, ottima risposta in tuffo di Sibi, che salva il risultato. Agli sgoccioli del primo tempo i padroni di casa, sfiorano nuovamente il pareggio, cross insidioso di Voltan dentro l’area di rigore, che pesca Guerra, l’attaccante impatta il pallone di testa ma non dà la giusta forza per impensierire Sibi. Nella riapertura Siligardi dal limite dell’area, lascia partire il sinistro, Sibi si distende e dice ancora una volta no. Al 54′ la Virtus raddoppia, grazie alla sfortunata autorete di Panico. L’ultima occasione per riaprire il match capita nei piedi di Guerra, destro a botta sicura con porta sguarnita, Vesentini salva prontamente sulla linea di porta.
Ore 16.33 – Montecchio – Union Clodiense 0-1: Al Cosaro di Montecchio Maggiore l’Union Clodiense Sottomarina vince 1-0 e piega i padroni di casa. All’11 buona azione di Filippo Serena ma il granata viene fermato da Issa. Per vedere il Montecchio in avanti bisogna attendere il 39′ con Gulic che si accentra, calcia in porta ma trova Zecchin reattivo. Al 48′ arriva il vantaggio dell’Union Clodiense con Aliu che di testa batte Petre. All’81′ i granata hanno la possibilità di raddoppiare ancora con Aliu e solo il palo gli nega la rete. Dopo cinque minuti di recupero i castellani crollano in casa e i granata possono festeggiare.
Ore 16.28 – TRIESTE – Il Trento fa la storia. Per trovare cinque vittorie consecutive tra i professionisti in casa gialloblù, bisogna tornare alla stagione 1977-1978 con David in panchina. Una vita fa. E ora, Tedino e i suoi ragazzi, hanno nel mirino il primato assoluto. Mercoledì, nel turno infrasettimanale, al Briamasco arriverà l’Arzignano e i gialloblù potrebbero scrivere una pagina di storia. Dall’altra parte c’è la Triestina che non riesce più a svoltare la stagione. Perde ancora e vede allontanarsi ancora di più la zona salvezza. A decidere l’incontro una rete per tempo: nella prima frazione quella di Garcia Tena, nella seconda quella di Sangalli. Mister Pavanel sceglie il 4-3-1-2 con Matosevic tra i pali. In attacco il tandem è composto da Adorante e Felici, supportato da Tavernelli. Modulo speculare per Mister Tedino che in difesa deve rinunciare a Barison e manda in campo al suo posto Garcia Tena al fianco di Vitturini, Fabbri e Ferri. In mezzo al campo Suciu agisce da playmaker con Ballarini e Damian interni, mentre Pasquato opera da trequartista alle spalle del tandem offensivo composto da Carletti e Sipos. All’8 la Triestina si propone nella metà campo avversaria con Tavernelli che aggancia in area e calcia con il mancino. La conclusione termina sull’esterno della rete. Poco prima della mezz’ora il Trento si rende pericoloso con il corner calciato da Pasquato, sul quale Sipos devia di testa, non trovando la rete per un intervento prodigioso di Matosevic. E’ però un momento positivo per i gialloblù e per il loro attaccante che dopo poco conclude nuovamente verso lo specchio avversario, trovando ancora un’ottima risposta dell’estremo difensore locale. Al terzo tentativo il Trento passa in vantaggio: corner dalla destra di Pasquato, sul quale la difesa respinge. La palla giunge a Damian che di mancino si coordina e calcia, incontrando la deviazione decisiva di Garcia Tena che spiazza Matosevic. Dagli spogliatoi esce meglio la Triestina. Al 53′ Felici scappa sulla corsia di destra per poi rientrare e calciare con il mancino: la sua conclusione si spegne però di poco alla destra di Marchegiani. Al 73′ ci prova Carletti, il suo tiro termina alta sopra la traversa. La formazione di mister Pavenel ci prova ma non da mai l’impressione di riusicire ad impensierire la solida retroguardia gialloblù. A segnare invece sono i gialloblù che nei minuti finali trovano il raddoppio grazie ad una potente conclusione di Sangalli. Il Trento mette la quinta e non si ferma più, salendo in quindicesima posizione in graduatoria a +2 dalla Virtus Verona. Per la Triestina la situazione è sempre più nera: ultimo posto in solitaria e distanza che diventa di cinque lunghezze dal Piacenza.
TRIESTINA – TRENTO 0-2
RETI: 32’pt Garcia Tena, 43’st Sangalli
TRIESTINA (4-3-1-2) Matosevic, Ghislandi (22’st Ganz), Di Gennaro, Ciofani, Rocchetti (41’st Furlan); Gori (41’st Lovisa), Germano, Celeghin; Tavernelli (22’st Minesso); Adorante, Felici. All. Pavanel
TRENTO (4-3-1-2): Marchegiani; Fabbri, Garcia Tena, Ferri (14’st Galazzini), Vitturini; Ballarini, Suciu, Damian (30’st Di Cosmo); Pasquato (18’st Attys); Carletti (20’st Sangalli), Sipos (18’st Petrovic). All. Tedino
Note: Recupero 0’+4′
Ore 16.27 – Arzignano – Pergolettes e0-0: A piccoli passi ma con tanta continuità l’Arzignano prosegue la marcia verso la salvezza e al “Dal Molin” impatta 0-0 con la Pergolettese. Con questo pareggio i giallocelesti raggiungono quota 34 punti e restano all’interno della zona playoff
Ore 16.25 – Pari e patta: termina 1-1 tra Padova e Pordenone, con i ramarri che restano in vetta alla classifica. Bisogna aspettare 24 minuti di schermaglie per assistere alla prima vera occasione pericolosa, ed è targata Pordenone: destro di prima intenzione di Candellone dall’interno dell’area, Donnarumma si supera e con una grande parata respinge la sfera. I Biancoscudati provano a reagire con due conclusioni velleitarie di Vasic e Jelenic, e nel capovolgimento di fronte sono i neroverdi a portarsi in vantaggio: cross dalla sinistra di Benedetti, sul secondo palo Torrasi anticipa Zanchi e di testa trafigge Donnarumma. Il Padova si riorganizza, e dopo otto minuti trova il pareggio con una bellissima azione corale culminata con un cross di esterno destro di Jelenic per Vasic, che sul secondo palo non lascia scampo a Festa con un piatto destro volante. Al minuto 53 il Pordenone va vicinissimo al raddoppio: sugli sviluppi di un calcio di punizione la palla arriva a Dubickas, che da pochi passi coglie incredibilmente il montante a Donnarumma battuto. Molte emozioni in pieno recupero: prima Festa nega a Bortolussi (colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo) il primo gol in Biancoscudato e quindi Burrai e Piscopo mancano il gol della vittoria.
PADOVA-PORDENONE 1-1
Reti: Torrasi (Pn) al 30′ pt, Vasic (Pd) al 38′ pt
PADOVA (4-3-3): Donnarumma; Belli, Valentini, Delli Carri, Zanchi; Vasic (dal 33′ st Radrezza), Dezi, Jelenic (dal 26′ st Cretella); Liguori, Bortolussi, Cannavò (dal 26′ st De Marchi). A disposizione: Zanellati, Fortin, Ilie, Piovanello, Ceravolo, Curcio, Franchini. All. Torrente
PORDENONE (4-3-1-2): Festa; Giorico, Bruscagin, Ajeti, Benedetti; Torrasi (dal 14′ st Negro), Burrai, Pinato (dal 27′ st Deli); Zammarini; Dubickas (dal 44′ st Piscopo), Candellone (dal 27′ st Palombi). A disposizione: Martinez, Giust, Andreoni, Maset, La Rosa, Baldassar. All. Di Carlo
Arbitro: Davide Di Marco di Ciampino (Votta-Centrone). Quarto uomo Rinaldi
Ammoniti: Candellone, Burrai, Delli Carri, Giorico, Zammarini
Ore 16.15 – Vicenza: Queste alcune dichiarazioni di Michele Cavion dopo Juve Next Gen-Vicenza: “Siamo tutti incazzati neri, la partita doveva finire dopo il nostro vantaggio, invece poi abbiamo subito i loro due gol: una cosa brutta e siamo tutti incazzati ovviamente”
Ore 15.50 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Francesco Modesto al termine di Juve Next Gen-Vicenza: “Abbiamo sbloccato la partita con diverse occasioni create, alcune anche clamorose, poi subito l’1-1 dovevamo essere più cattivi. Dobbiamo crescere di squadra e farlo in fretta perché non possiamo avere 5 minuti di blackout totali. Abbiamo avuto anche occasioni per raddoppiare e non l’abbiamo fatto: dobbiamo percepire il campionato, vincere oggi era importantissimo, se vogliamo avere in testa l’obiettivo dobbiamo crescere sulla cattiveria di raggiungere il risultato finale. Spero che la squadra si renda conto perché buttare via punti così fa male
Ore 15.07 – Udinese: Dopo la vittoria contro la Sampdoria nell’ultimo turno di campionato, “il morale è buono, la squadra sta molto bene e mi hanno dimostrato, anche se non avevo alcun dubbio, di avere un gruppo formato da grandi uomini responsabili, molto uniti e con grande senso di appartenenza. Questa settimana – continua l’allenatore – è stata una settimana all’insegna del fare e non del dire. Torniamo a giocare in casa, nell’aria respiro un’atmosfera battagliera, è arrivato il momento di giocare con una determinazione e una concentrazione superiore alle partite precedenti, mantenendo la stessa qualità che abbiamo sempre dimostrato. Mi aspetto una grande partita domani.” Nonostante la mancanza di vittorie, “la squadra ha sempre giocato con grande qualità. Ora abbiamo invertito la rotta, basta errori, basta sbavature, altrimenti si rimane solo con le parole, mentre a me piace una squadra operaria, che fa , che esegue. Continuiamo a ragionare in questo modo e vogliamo dare continuità. Rispettiamo il Verona, ma siamo consapevoli di voler essere protagonisti di questo campionato.” – dice Sottil. A proposito dell’avversario di domani, “il Verona lo conosciamo benissimo e ci siamo preparati a dovere – conferma l’allenatore – li rispettiamo molto ma vorrei concentrarmi su quello che dobbiamo fare noi. Fino alla fine dobbiamo dare battaglia, questo è lo spirito che la squadra mi ha fatto vedere, soprattutto negli ultimi giorni. Grande intensità negli allenamenti, lavoro individuale e collettivo di grande livello. Dobbiamo fare una grande prestazione davanti ai nostri tifosi.” “Noi sappiamo che dobbiamo continuare dalla prestazione – continua Sottil – Si parte sempre da qui senza avere l’ossessione del risultato. Siamo una squadra competitiva quando siamo battaglieri, con tanta fame ma sempre rimanendo umili. La serie A è molto equilibrata, lo si vede in ogni giornata, non ci sono mai risultati scontati. Per questo dobbiamo andare sempre in campo con umiltà, ognuno deve mettere in campo quello che sa fare per il collettivo. Sono sicuro che lo stadio sarà pieno e sentiremo grande trasporto dal popolo friulano ed anche per questo dobbiamo fare una gran prestazione.” Il capitano non sarà a disposizione per la partita di domani, come conferma lo stesso allenatore bianconero: “Pereyra sta recuperando da un problema muscolare che ha avuto. Non credo che sarà della partita. L’intelaiatura dell’Udinese rimane la stessa, perché è super collaudata e ci lavoriamo da mesi. È chiaro che con le assenze di Pereyra e Deulofeu, che sono molto importanti per noi, cambieranno alcune cose. Nello specifico, saranno le diverse caratteristiche di ogni giocatore a fare la differenze e il mio lavoro sarà proprio quello di renderle al massimo – analizza Sottil– Lazar ha nelle sue corde grande qualità per contribuire a fare gol o a fare assist. Ehizibue ha fatto una buona partita a Genova ed una buona settimana di lavoro, potrebbe ancora essere titolare.” Al termine della conferenza, Sottil si aspetta grande calore ed entusiasmo domani alla Dacia Arena: “Non sono un tipo che fa tante sviolinate. Conosco bene i tifosi, sono molto passionali, attaccati alla squadra e sanno capire i momenti. Mi aspetto uno stadio pieno. Questo connubio tra proprietà e tifosi è il nostro vero punto di forza. Quello che dobbiamo fare noi, sarà sfoderare delle prestazioni da Udinese e sono sicuro che i ragazzi lo faranno.” – conclude l’allenatore.
Ore 14.25 – JUVE NEXT GEN-VICENZA 2-1 ALESSANDRIA – Errori in attacco ed in difesa, la Juve Next Gen rimonta i biancorossi, piega la squadra di Modesto 2-1 e ora il Lane si allontana dalla vetta. Nel primo tempo il Vicenza comincia subito in modo minaccioso e al 2′ Greco è autore di una buona ripartenza sulla sinistra, crossa in mezzo per Dalmonte che però di testa non trova lo specchio della porta. La Juve si mostra in avanti al 14′ con Savona che entra in area e lascia partire un tiro che Ierardi è bravo a deviare in corner. Il Vicenza cresce piano piano e al 22′ Ferrari serve di tacco Dalmonte che di prima intenzione mette palla vicino all’incrocio dei pali e sfiora il vantaggio. Passano tre minuti e i biancorossi hanno un’occasionissima con Rolfini che da posizione ravvicinata non riesce a battere il portiere bianconero e non sfrutta a dovere un cross di Valietti. Fino al 45′ le due squadre mantengono i ritmi piuttosto bassi e giocano una partita fisica che comporta le ammonizioni di Ierardi, Ronaldo e Valietti (i primi due dovranno saltare la sfida di mercoledì con il Novara perché diffidati). Anche nella ripresa il protagonista indiscusso è Rolfini che al 56′ sciupa un’altra grande chance: l’attaccante biancorosso parte in contropiede e a tu per tu con Crespi si lascia ipnotizzare e gli tira palla addosso. Proprio l’ex attaccante dell’Ancona si riscatta mettendo a segno la rete del vantaggio dopo un cross di Dalmonte deviato da Valietti. La Juve Next Gen non si demoralizza e al 65′ pareggia i conti con un rigore di Barrenechea dopo un fallo di mano di Pasini (ammonito e quindi anche lui salterà il match con il Novara). Il Vicenza è quindi colpito a livello psicologico e al 75′ Pecorino entra incredibilmente in area di rigore e con un mancino fulmina Confente e ribalta con il risultato. Modesto inserisce Stoppa, Zonta, Oviszach e Begic ma nonostante il forcing finale non riesce a recuperare e ad Alessandria subisce la settima sconfitta di questa stagione.
Juventus Next Gen (3-5-2): Crespi; Savona, Riccio, Huijsen; Barbieri, Sersanti, Barrenechea, Zuelli, Akè (dal 71′ Mulazzi); Sekulov (dal 77′ Cudrig), Pecorino. A disposizione: Raina, Daffara, Stramaccioni, Nzouango, Compagnon, Bonetti, Lipari, Ntenda, Palumbo, Besaggio, Turicchia. Allenatore: Massimo Brambilla.
L.R. Vicenza (3-4-2-1): Confente; Ierardi, Pasini, Bellich; Valietti (dal 86′ Begic), Ronaldo (dal 86′ Oviszach), Cavion (dal 73′ Zonta), Greco; Rolfini (dal 73′ Stoppa), Dalmonte; Ferrari. A disposizione: Brzan, Iacobucci, Cappelletti, Sandon, Ndiaye, Jimenez, Giacomelli, Alessio, Busatto. Allenatore: Francesco Modesto.
Arbitro: sig. Simone Galipò della sezione di Firenze, Fabio Mattia Festa di Avellino e Andrea Nasti di Napoli, quarto uomo Alessandro Pizzi di Bergamo.
Marcatori: 58′ Rolfini (LRV), 64′ Barrenechea (JNG), 75′ Pecorino (JNG)
Ammoniti: Ierardi (LRV), Ronaldo (LRV), Valietti (LRV), Pasini (LRV), Cavion (LRV), Riccio (JNG), Barbieri (JNG)
Note: giornata fredda, terreno in discrete condizioni
Ore 09.30 – Le probabili formazioni di Padova-Pordenone (ore 14.30). PADOVA (4-3-3): Donnarumma; Belli, Valentini, Delli Carri, Zanchi; Vasic, Dezi, Jelenic; Liguori, Bortolussi, Cannavò. All. Torrente. PORDENONE (4-3-1-2): Festa; Andreoni, Bruscagin, Ajeti, Benedetti; Torrasi, Burrai, Pinato; Zammarini; Dubickas, Candellone. All. Di Carlo
Sabato 28 gennaio
Ore 22.10 – Triestina: Di Luca Paganini vi avevamo parlato ieri sera, al momento non si segnalano offerte concrete per l’acquisizione del suo cartellino e oggi è arrivata a sorpresa la sua esclusione dai convocati per la partita di domani contro il Trento. Questo cambia radicalmente il futuro dell’esterno che potrebbe anche arrivare alla risoluzione consensuale del contratto.
Ore 21.35 – Vicenza: Sono 230 i tifosi ospiti che domani seguiranno il Vicenza nella trasferta di Alessandria contro la Juve Next Gen. Questo il dato ufficiale della prevendita.
Ore 20.40 – In vista della ventiquattresima giornata di campionato Triestina-Trento, in programma domani allo stadio “Nereo Rocco” con calcio d’inizio alle 14:30, l’allenatore alabardato Massimo Pavanel ha convocato i seguenti 21 giocatori:
PORTIERI: 1 Mastrantonio 22 Pozzi 23 Matoševic
DIFENSORI: 2 Ghislandi 4 Galliani 13 Ciofani 30 Di Gennaro 26 Masi 31 Rocchetti 74 Sarzi Puttini
CENTROCAMPISTI: 5 Gori 7 Furlan 14 Germano 17 Lovisa 28 Celeghin
ATTACCANTI: 9 Ganz 11 Adorante 16 Tavernelli 18 Minesso, 21 Iacovoni 99 Felici
NON CONVOCATI: Marco Crimi, Lorenzo Lollo, Cristiano Lombardi, Alessandro Malomo, Luca Paganini, Lorenzo Pellacani, Salvatore Pezzella, Matteo Pisseri, Edoardo Sottini
Ore 20.00 – Padova-Pordenone: Arriva il dato definitivo della prevendita per il settore ospiti di Padova – Pordenone. Sono 850 paganti, dei quali 187 ospiti. Ospiti dato definitivo
Ore 19.00 – Pordenone: adesso ci sono anche gli accordi e il sì di Robert Gucher. Il Pordenone ha chiuso l’intesa con il Pisa che prevede l’arrivo in neroverde del centrocampista austriaco in cambio di Edgaras Dubickas, che rimarrà in prestito in Friuli fino al termine della stagione.
Ore 18.25 – Vicenza: Fabio Scarsella, assente dalla lista dei convocati per la partita di domani ad Alessandria contro la Juventus Next Gen, è uno dei possibili partenti da qui a martedì. La trattativa col Cesena è fallita, mentre resta in piedi quella col Pescara, a patto che il club abruzzese ceda un giocatore entro la fine della campagna acquisti, in quanto al momento la lista è piena. Solo in quel caso il ds Daniele Delli Carri prenderebbe in considerazione l’acquisto di Scarsella
Ore 18.05 – Triestina: ufficiale anche l’arrivo di Alberto Masi dalla Pro Vercelli. Contratto di due anni fino al 30 giugno 2025
Ore 18.00 – Arzignano: queste le dichiarazioni di Giuseppe Bianchini alla vigilia di Arzignano – Pergolettese: «Andiamo ad affrontare la Pergolettese, reduce da una sconfitta ma arrivata al 90° contro una squadra forte, la Feralpisalò. Troviamo una squadra in salute che ha un bel gioco arioso con giocatori di qualità in qualsiasi zona. Dobbiamo preparare bene la partita perché per noi questo è un momento importante. Dobbiamo cercare di dare continuità ai risultati, facendo la gara giusta […] Contro di loro dovremmo ritornare a riproporre una gara tosta difendendoci e attaccando bene […] È un match importante per loro, ma lo è altrettanto per noi. Fare punti significa tenerci ancora distanti dalla zona pericolosa. Le insidie in questo campionato arrivano in ogni partita».
Ore 17.45 – Südtirol: “Fino ad oggi, non mi era mai capitato di fare gol durante il giorno del mio compleanno. A fine partita mi sono emozionato. Io qui sto bene e la società credo abbia fiducia in me quindi non ci saranno problemi a rimanere, seppur io sia in scadenza. Ad inizio anno non mi aspettavo di essere in grado di fare, dopo queste giornate, già otto gol. Mister Greco, invece, mi ha sempre detto che sarei stato determinante ed aveva ragione” queste le parole di Raphael Odogwu, oggi autore (nel giorno del suo compleanno) di una doppietta contro la Reggina.
Ore 17.35 – Legnago: ufficiale l’arrivo di Sinani
Ore 17.25 – Cittadella: “Oggi abbiamo raccolto un punto facendo una partita di sofferenza e penso sia stato un punto meritato. Negli scontri diretti i punti pesano, aggiungiamo un punto e diamo continuità al girone di ritorno che stiamo interpretando bene. Abbiamo subito la loro partenza, poi abbiamo creato qualche occasione in più, cercando di sfruttare la superiorità numerica nel finale. Si poteva perdere, ma anche vincere. Per salvarci dovremo lottare. I pareggi sono sempre valorizzati se alla prossima batteremo l’Ascoli. Proveremo a fare i tre punti, tutte le partite sono importanti, siamo tutte vicine e bisogna essere bravi a tenere questo spirito. Dietro hanno vinto tutte, anche il Cosenza ha fatto tre punti col Parma. Non sono sorpreso. Asencio? Il mercato durante le partite è devstante. Viene da una fascite plantare e sta recuperando. Mi auguro che il mercato finisca presto”. Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini al termine di Venezia-Cittadella
Ore 17.00 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Michael Svoboda dopo Venezia-Cittadella: “E’ stato un pareggio deludente, ma rispetto alla precedente partita abbiamo fatto dei passi in avanti. Le difficoltà in casa? Non so spiegarmele, a dire il vero. Quest’anno abbiamo il problema che non facciamo tanti gol e, nel contempo, ne subiamo in maniera stupida. Adesso dobbiamo dare di più. Non dipende dalla circostanza se giochiamo in casa o fuori. I tifosi hanno ragione. Per questa città e per questi supporters dobbiamo dare di più. Va detto che l’anno scorso, in serie A, abbiamo iniziato bene ma poi siamo retrocessi, quest’anno abbiamo iniziato male. Ma ribadisco: noi dobbiamo fare di più per questi tifosi, che ci seguono sempre in tutte le partite”.
Ore 16.45 – Venezia: Queste le dichiarazioni di Paolo Vanoli dopo il pareggio interno col Cittadella che inchioda gli arancioneroverdi all’ultimo posto in classifica: “Sappiamo che il derby era una partita speciale, anche per le condizioni in cui le squadre erano. Era il match che mi aspettavo, in parte giocato bene. Gli episodi però da quando sono arrivato, anche per colpa nostra, condizionano le partite. Non ho ancora visto il fallo in cui è stato espulso Haps, mi è sembrato un po’ troppo severo. Hanno ammonito Ceppitelli che nel cadere ha fatto fallo. Ma dobbiamo andare oltre. Dobbiamo rimanere sul pezzo. Oggi ho visto una squadra un po’ più col mio carattere. so che i tifosi sono delusi. Adesso ci aspetta una battaglia col Benevento. questo campionato, fino alla fine, ci darà sorprese. quindi lucidità massima. questo è lo spirito per andare avanti, l’ho detto ai ragazzi, ora però dovremo essere bravi noi. Mi è dispiaciuto per il pubblico, che si meriava questa vittoria. Sono sempre stato preoccupato, sin da quando sono arrivato qui. Non ho mai pensato che fossimo fuori. Questo campionato è difficile e non solo per il Venezia. ho cercato in tutti i modi di farlo capire ai giocatori. Dobbiamo, ripeto, rimanere lucidi e vedere partita dopo partita. L’unica cosa che so fare è lavorare. Rispetto a quella contro il Sudtirol è stata una gara diversa. I ragazzi devono credere nel lavoro. Haps? A volte la voglia di aiutare la squadra, il fatto di entrare in un derby… ma qualunque sia l’episodio, non si deve mai perdere la testa. Comunque non è una scusa, ma anche questo fa parte di un processo di crescita. Adesso subentrano le paure, le giocate magari meno lucide, ma oggi ho visto in questa squadra l’umiltà di voler provare. Siamo una squadra che fino alla fine, sicuramente, lotterà. Ci sono piccoli passaggi che però incidono sulla sofferenza di questo club. Ora dovremo dimenticarci quanto siamo bravi a giocare a calcio e andare a lottare per il risultato. Il mercato si evolve. Avevo chiesto un play ala società. Ma si sa che il mercato è tutto un uscire e un mettere. Penso che gli acquisti siano funzionali, per noi. Comunque ripeto: non guardo il mercato. Altra cosa: i giocatori che sono usciti sono poi andati in serie A, il che significa che qualcosa di buono è stato fatto. Faccio un grande in bocca al lupo ai ragazzi che sono andati per altre destinazioni. Oggi però dobbiamo uscire come squadra. Jajalo – che è uscito per crampi – funge da guida, io ho la fortuna di poterlo allenare. I problemi in casa? Ci ho pensato, sì. La fatica di vincere in casa c’è. La difficoltà di questa squadra è riuscire a far trovare la chiave per far capire dove eravamo. Adesso, secondo me, veramente si parla di paura. Ma adesso ci vogliono gli uomini. Prima ci volevano i giocatori, adesso ci vogliono gli uomini. qui sta a differenza. Ma nonostante la delusione, credo che siano stati fatti tanti piccoli passi, che non si vedono ma ci sono. Chi è entrato ha dato il massimo, pur essendo rimasti in dieci. Siamo stati arbitrati da un signor arbitro. Comunque gli episodi non devono essere alibi. Noi, ripeto dobbiamo essere bravi e prepararci con più testa e, come detto, lucidità. L’unica delusione è stata per i nostri tifosi. Ma l’importante non è pensare che la prossima sarà difficile”.
Ore 16.40 – Verona: queste le dichiarazioni di Marco Zaffaroni a due giorni da Verona-Udinese:
Che Udinese affronterà il Verona? “Una squadra forte, soprattutto fisicamente e con giocatori di grande qualità sia in mezzo al campo che in avanti, molto temibile sulle palle inattive e che alla Dacia Arena è sempre difficile da affrontare. È una gara che nasconde tante insidie. Noi dovremo metterci tanta attenzione e l’atteggiamento giusto, voglia e mentalità, senza mai mollare per tutti i novanta minuti, reggendo su ogni duello: lì si giocherà la partita”.
Quali sono le differenze tra Ilic e Duda, se ci sono? “Le caratteristiche di Ilic le conosciamo, è stato qui tanto ed è stato un giocatore importante. Parlerò di Duda se e quando lo vedrò al campo”.
Rispetto al recente passato, oggi possiamo tornare a considerare anche il pareggio un risultato utile? “Il nostro percorso dev’essere chiaro, ovvero quello di riuscire a rimanere dentro questo campionato per giocarcela fino alla fine. Ci vorrà forza per migliorare la qualità delle prestazioni, ma anche forza mentale e nervosa. L’esperienza, se andiamo a guardare gli scorsi campionati, ci insegna che, spesso, tutti i calcoli che si fanno da questo periodo della stagione in poi vengono smentiti: ci sono sempre molte sorprese. Il rischio attuale è quindi quello di focalizzarsi troppo sulle ipotesi e questo non dobbiamo farlo”.
È preoccupato per la rivisitazione in corso a centrocampo? “È logico che non è stata una settimana come le altre, però dal punto di vista pratico siamo riusciti a fare tutto quello che era in programma. Dobbiamo avere questa grande capacità di riuscire a rimanere concentrati su quello che ci serve ora, sul nostro obiettivo. Andiamo ad affrontare una squadra forte e quindi occorreva preparare questa partita bene sotto tutti i punti di vista. Abbiamo fatto il massimo di quello che si poteva fare”.
Rientrerà qualcuno tra coloro che erano indisponibili? “Purtroppo Veloso ha avuto un problema durante la scorsa rifinitura e quindi non sarà convocato nemmeno per Udine. Faraoni è tornato a lavorare sul campo questa settimana e nella prossima aumenterà i carichi di lavoro: è sulla via del recupero. Rientrerà Verdi, che si è allenato con la squadra”.
Ha sperato di poter continuare a contare su Ilic per il resto della stagione? Quanto pesa questa perdita? “Non possiamo permetterci di pensare ad altro. In questo periodo ci sono dinamiche tecniche e altre societarie, sulle quali non voglio entrare. Abbiamo avuto Ilic fino alla scorsa partita, d’ora in poi non ci sarà: rimaniamo concentrati su chi sarà con noi”.
Ci saranno variazioni sulla trequarti con l’Udinese? “Ngonge, Zeefuik e Braaf si sono allenati con continuità. Hanno bisogno di acquisire condizione sul piano fisico e lo stanno facendo. Si stanno integrando sempre di più”.
Abbiamo chiuso l’andata a testa alta, ma i numeri stessi dicono che per salvarsi bisogna viaggiare al doppio rispetto al girone d’andata… “Dobbiamo riuscire a ragionare nel breve periodo. Se ti poni un obiettivo del genere, può sembrare più grande di quello che è. Settimana dopo settimana, le gare saranno sempre complicate, per noi come per tutti. Poi, nel girone di ritorno, si innescano dinamiche diverse e, ripeto, le sorprese ci sono sempre, basti vedere la Salernitana della scorsa stagione”.
Ore 16.30 – Padova: Questa la lista dei convocati da Mister Vincenzo Torrente per Padova-Pordenone, 24° giornata di Serie C Girone A Girone di Ritorno in programma domani ore 14:30 Stadio Euganeo:
PORTIERI: 22 Donnarumma, 12 Fortin, 1 Zanellati
DIFENSORI: 4 Belli, 27 Curcio, 2 Delli Carri, 5 Ilie, 3 Valentini, 29 Zanchi
CENTROCAMPISTI: 24 Cretella, 11 Dezi, 33 Franchini, 23 Jelenic, 10 Radrezza, 14 Vasic
ATTACCANTI: 32 Bortolussi, 28 Cannavò, 9 Ceravolo, 37 De Marchi, 21 Liguori, 7 Piovanello
Ore 16.25 – Südtirol: “Godiamoci questa vittoria, meritata, contro la seconda della classe. Playoff e Serie A? No, pensiamo solo alla salvezza. Ho una grande squadra, perché altrimenti i risultati non arriverebbero. Non sono mai cambiato rispetto a prima. Il nostro segreto? Andiamo tutti al campo, tutti sono titolari e tutti si riserve. Odogwu? Per me potrebbe fare bene anche in Serie A. Speriamo che non me lo portino via. Abbiamo una società organizzata e un grande centro sportivo. Stiamo insieme come una famiglia. Sono tutti allineati, sono molto orgoglioso dei miei ragazzi”. Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli a Skysport dopo Südtirol-Reggina
Ore 16.10 – Trento: “La squadra in questa settimana ha lavorato bene. Dobbiamo però continuare a guardare le prossime sfide con umiltà e spirito di sacrificio. Mi aspetto una gara complicata perché la Triestina ha dei valori importanti. Noi dovremo essere bravi a metterli in difficoltà. Dovremo fare uno sforzo fisico e mentale. Terrani? E’ un giocatore che non ha bisogno di presentazioni. E’ un ragazzo dotato di una buona tecnica e di una buona gamba. E’ motivato a fare bene. Zamuner è una sicurezza per quanto riguarda il mercato”queste le parole di Tedino alla vigilia della sfida contro la Triestina.
Ore 16.00 – Südtirol-Reggina 2-1 BOLZANO – Sono ormai finite le parole per descrivere questo Südtirol. Bisoli dal suo arrivo a Bolzano, è riuscito a portare i biancorossi dall’ultimo al quarto posto in classifica. Contro la Reggina Tait e compagni hanno trovato un’altra prestazione positiva che si tramuta nel terzo successo di fila, conquistato contro una formazione in lotta per la promozione diretta in Serie A. Cronaca. Al 16′ ci prova Hernani con una conclusione potente che si spegne alta sopra la traversa. Qualche minuto più tardi sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi, questa volta con Menez, la cui conclusione si stampa contro la traversa. Al 36′, alla prima conclusione nello specchio, passa in vantaggio il Südtirol: Rover entra in area di rigore e dalla linea di fondo pesca Odogwu. L’attaccante è attento e preciso a deviare in rete. Trascorrono pochi giri di lancette e al 42′ la Reggina trova il pareggio grazie ad una bellissima conclusione dalla distanza di Menez, sulla quale Poluzzi non arriva. Al 65′ la Reggina si propone nuovamente in fase offensiva grazie alla deviazione area di Gori che esce alla destra di Poluzzi. Al 76′ Curto, seduto in panchina dopo essere stato avvicendato da Bisoli, viene ammonito per la seconda volta e conseguentemente espulso. Nel finale il Südtirol, sempre con Oodogwu, torna avanti. Questa volta, l’attaccante veronese, è abile a battere l’estremo difensore ospite con un preciso colpo di testa direttamente da calcio d’angolo. Finisce 2-1 in favore dei biancorossi che ora si portano al quarto posto in classifica. Domenica prossima il Sudtirol giocherà in trasferta contro il Pisa.
Ore 15.57 – VENEZIA – E’ il derby della paura, più di un anno e mezzo dopo quel 27 maggio 2021 che mise in palio al Penzo la Serie A. Oggi, invece, si lotta e si sgomita per non retrocedere, senza potersi permettere un altro passo falso. Alla fine spunta un 1-1 che non risolve i problemi delle due sorelle, inguaiando soprattutto il Venezia, che non vince dall’11 dicembre, quando sconfisse al Penzo il fanalino di coda Cosenza. La tensione si sente e si avverte, sia in campo che in panchina, dove Paolo Vanoli è quasi sfigurato dalla sofferenza per una vittoria che non ne vuole sapere di arrivare. Al 14′ grande occasione per il Venezia: cross dalla destra di Andersen per il colpo di testa di Pohjanpalo che sfiora l’incrocio dei pali. Al 26′ momento chiave del match: Giraudo aggancia in area Jajalo, furbo nel cercare il contatto. Per Valeri è rigore: sul dischetto si presenta Pohjanpalo, che trasforma con un tiro perfetto a incrociare alle spalle di Kastrati. Ma la gioia veneziana dura poco: al 35′ contatto in area Ceppitelli – Antonucci, Valeri lascia proseguire ma due minuti dopo il Var interviene per una revisione della decisione. A quel punto è penalty, trasformato con freddezza da Antonucci. Al 42′ il Venezia potrebbe tornare avanti, ma Kastrati è protagonista di un grande intervento: cross di Zampano, sponda di Candela per Johnsen che colpisce a botta sicura ma il portiere albanese si supera e manda in angolo. In pieno recupero altro brivido per la porta di Kastrati, con Frare che colpisce la traversa della sua porta nel tentativo di liberare. Nella ripresa all’8′ è ancora Pohjanpalo ad avere sul piede il pallone del 2-1, ma è ancora Kastrati a salvare il risultato. Al 36′ Pohjanpalo imbeccato da Jajalo ha l’occasione per il nuovo sorpasso, ma il suo pallonetto si alza sopra la traversa. Finale incandescente, con Haps che, appena entrato, viene espulso dopo l’intervento del Var per una tacchettata a Mattioli. Il Cittadelle preme, senza però riuscire a trovare il gol scacciacrisi
VENEZIA-CITTADELLA 1-1
Marcatori: 29′ pt Pohjanpalo rig, 38′ pt Antonucci
Venezia (3-5-2): Joronen 6; Svoboda 6, Ceppitelli 5,5, Ceccaroni 6; Candela 6, Tessmann 6, Jajalo 6,5 (42′ st Beghetto sv), Andersen 5,5 (19′ st Busio 5,5), Zampano 6 (27′ st Haps 4); Johnsen 6 (19′ st Pierini 5,5), Pohjanpalo 7 (41′ st Novakovich sv). All. Vanoli 5,5
Cittadella (4-3-1-2): Kastrati 7; Mattioli 6, Frare 6, Visentin 6, Giraudo 5; Vita 6, Pavan 6,5, Crociata 5,5; Antonucci 7 (32′ st Carriero sv); Maistrello 5,5 (32′ st Embalo sv), Ambrosino 5 (22′ st Lores Varela 6,5). All. Gorini 6
Arbitro: Valeri 5,5
Espulso: Haps al 36′ st per gioco violento
Ammoniti: Vita, Johnsen, Pohjanpalo, Ceppitelli, Antonucci
Note: spettatori 3308 di cui 993 abbonati e 194 ospiti per un incasso lordo di 33676,57 euro. Minuti di recupero: pt 4′, st 5′
Ore 15.30 – Pordenone: “Abbiamo fatto una buona settimana, sono contento per come abbiamo lavorato in vista della partita contro il Padova. Loro con il cambio di allenatore hanno ritrovato qualità e solidità, i biancoscudati sono di certo una squadra che dovrebbe stare tra le prime quattro posizioni. Domani sarà una partita difficile, bisogna stare dentro il match per tutti i 90 minuti e tirare fuori il meglio di noi. Siamo primi in classifica e vogliamo continuare ad esserlo. Pirrello e Ingrosso non sono disponibili, ma son sicuro che chi andrà a sostituirli farà molto bene. Il girone quest’anno è molto equilibrato, noi dobbiamo però pensare solo a noi stessi. Per noi è molto stimolante provare a vincere domani, ma per ottenere i 3 punti contro il Padova bisogna fare una grande prestazione sotto l’aspetto tecnico. Cercheremo di regalare una bella gioia anche ai nostri tifosi che verranno a sostenerci”. Queste le dichiarazioni di Domenico Di Carlo alla vigilia di Padova-Pordenone
Ore 14.40 – Vicenza: Queste le dichiarazioni di Francesco Modesto alla vigilia di Juve Next Gen-Vicenza: “Mi aspetto una squadra sempre uguale rispetto all’inizio del nostro percorso, poi ci sta che i risultati possano cambiare ma per noi conta non abbassare il livello. Serve pensare partita per partita: voglia di sorprendere e avere coraggio. Il percorso che stanno facendo i ragazzi è importante e ne va dato merito.
Come stanno i ragazzi?
Scarsella e Corradi hanno avuto un problema e devono essere valutati. Ho utilizzato tutti della rosa quindi voglio che tutti siano pronti e determinati.
Quali sono le squadre che si sono rinforzate di più nel mercato?
Sinceramente non ho guardato, Non mi interessa, ho avuto un bellissimo meeting con i Rosso, Sagramola e Balzaretti su cosa ci può dare una mano.
Dove si può migliorare in questi ultimi giorni di mercato?
Ci sono alcune cose, vedremo…
Dalmonte può essere riproposto davanti? Penso di fare le cose giuste per il ragazzo, è stato bravo sia in fase difensiva che nelle ripartenze. Non ho problemi con lui, so quello che ci può dare. Comunque io voglio bene ai ragazzi, guai a chi me li tocca.
Sarà una lotta a tre per il campionato? Per me conta la continuità dei risultati, dietro qualcuna sta correndo, noi dobbiamo essere bravi a guardare noi stessi, questo girone è molto equilibrato.
Un titolare? “Cavion”
Ore 14.00 – Trento: ufficiale l’arrivo di Terrani dal Padova. Contratto fino al 30 giugno 2025
Ore 13.25 – Padova: “Il Pordenone ha un’organico costruito per andare in serie B, è una squadra importante e molto propositiva, ci aspetta una partita difficile però siamo davanti al nostro pubblico e vogliamo tornare alla vittoria. Loro vengono da sei risultati positivi, sarà sicuramente un bel match. La squadra sta bene. Gli unici indispobibili sono Russini, Gagliano, Curcio e Crivello. Devo ringraziare il direttore Mirabelli, Bortolussi e Cannavò sono due grandi rinforzi, conoscono bene il nostro sistema di gioco. È possibile che giochino anche dall’inizio. Non dobbiamo guardare la classifica, bisogna pensare di partita in partita, cercheremo di battere il Pordenone. L’obiettivo? Continuare a fare bene e migliorare la classifica. Belli? Ha recuperato. L’atteggiamento contro la Pro Patria mi è piaciuto molto. Gucher e e Pompetti? Son due giocatori che mi interessavano, ma non credo arriveranno. Mercato in uscita? Qualcosa si muoverà credo, ci sono dei calciatori che non trovano tanto spazio e hanno bisogno di giocare”. Queste le dichiarazioni di Vincenzo Torrente alla vigilia di Padova – Pordenone
Ore 12.15 – Triestina: un nome, quello di Fabio Ceravolo, emerso nei giorni scorsi in casa Triestina per la stima di Massimo Pavanel, con cui segnò dieci gol nel girone d’andata dello scorso anno e che adesso torna di attualità in queste ultime ore di mercato. Se la Triestina deciderà di affondare il colpo, a quel punto da Padova partirebbe Ceravolo e De Marchi resterebbe per fare la riserva di Bortolussi. Ritorno di fiamma, invece, per Scozzarella, che era stato praticamente preso all’inizio di gennaio e che adesso torna in primo piano nelle ultime ore di campagna trasferimenti alabardata
Ore 11.50 – Triestina: ufficiale il ritorno di Matosevic
Ore 11.30 – Pordenone: In sei per la punta: stando a quanto riportato sulle colonne dell’edizione odierna de “Il Gazzettino”, sulle tracce dell’attaccante Simone Magnaghi ci sarebbe un sestetto di squadre composto da Ancona, Gubbio, Lecco, Reggiana, Rimini e Triestina.
Ore 11.00 – Le probabili formazioni di Südtirol-Reggina (ore 14)
SÜDTIROL (4-4-1-1): Poluzzi; Curto, Zaro, Masiello, Celli; De Col, Tait, Fiordilino, Casiraghi; Rover; Odogwu. All. Bisoli
REGGINA (4-3-3): Contini; Pierozzi, Cionek, Gagliolo, Di Chiara; Fabbian, Crisetig, Hernani; Canotto, Menez, Rivas. All. Inzaghi
Ore 10.00 – Le probabili formazioni di Venezia-Cittadella (ore 14). VENEZIA (3-5-2): Joronen; Svoboda, Ceppitelli, Ceccaroni; Zampano, Andersen, Jajalo, Tessmann, Johnsen; Novakovich, Pohjanpalo. All. Vanoli. CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati; Mattioli, Perticone, Frare, Donnarumma; Vita, Pavan, Crociata; Antonucci; Lores Varela, Maistrello. All. Gorini
Venerdì 27 gennaio
Ore 20.45 – Vicenza: lo spiraglio che si era aperto ieri si è rivelato quello giusto in cui infilarsi. Il Vicenza ha rotto gli indugi e ha scelto il suo attaccante mancino tanto desiderato dalla dirigenza che valga uno sforzo economico importante per il mercato di gennaio. Questa la premessa che porterà in biancorosso Matteo Della Morte, Vicenza e Pro Vercelli hanno infatti trovato l’accordo per il trasferimento a titolo definito del giocatore piemontese che lunedì firmerà il contratto fino al 2026 con il club di Largo Paolo Rossi.
Ore 19.14 – Triestina: Luca Paganini e la Triestina, una storia con un finale ancora da scrivere. L’esterno alabardato era stato oggetto delle attenzioni dell’Avellino ma l’affare è poi sfumato e ora, a quattro giorni dal gong, ogni strada è ancora possibile. Se non arrivasse un’offerta concreta Il giocatore potrebbe anche rimanere a Trieste
Ore 19.10 – Venezia: Harvey St Clair passa alla Vis Pesaro. Arriva un’altra cessione sul mercato del Venezia. che mette dunque in uscita anche il centrocampista scozzese, mai impiegato nel corso dell’attuale campionato
Ore 19.00 – Triestina: doppio colpo centrato per la Triestina, che si rinforza ancora. E’ fatta per Alberto Masi e Kristjan Maosevic. Quest’ultimo arriverà indipendentemente dalla cessione di Pisseri, che potrebbe finire al Monopoli. Il comportamento del portiere alabardato non è piaciuto alla dirigenza e il club ha dato via libera a sostituirlo indipendentemente dal buon esito della trattativa col Monopoli
Ore 18.45 – Padova: Queste le dichiarazioni della presidente del Padova Alessandra Bianchi rilasciate in occasione dell’inaugurazione della mostra per i 113 anni del Calcio Padova: “Siamo contenti di essere ritornati con un temporary store in centro a Padova. Le maglie storiche sono una più bella dell’altra. La prossima partita mi auguro che il Padova vinca per celebrare al meglio il giorno del compleanno. Quest’anno è di transizione, penso che il direttore abbia fatto comunque un mercato soddisfacente. Vedo un miglioramento nella squadra, abbiamo tutti fiducia in quello che potremo fare. Il mercato? In entrata non penso arriveranno altri rinforzi”.
Ore 18.30 – Vicenza: saranno più di 200 i tifosi biancorossi presenti al Moccagatta di Alessandria per Juve Next Gen-Vicenza. Questo il dato ad ogni
Ore 18.25 – Triestina: Oggi pomeriggio al Rocco il direttore generale della Triestina Giancarlo Romairone ha svolto una conferenza stampa in cui ha parlato della situazione generale della squadra e degli ultimi scossoni societari: “La sconfitta di Lignano col Pordenone prima di Natale è stata un duro colpo per tutti e ha creato tensioni anche in società. Peccato, perché sarebbe stato importante muoversi in anticipo a livello di mercato, ma la cosa più importante è che ora abbiamo ritrovato il presidente e la sua energia. C’è stato un confronto sereno e diretto con lui, ma le criticità emerse lo hanno riportato dentro alle problematiche societarie: ciò che è stato perso in quei giorni lo abbiamo riavuto totalmente in società e parzialmente a livello tecnico. Il nostro unico obiettivo è quello di salvare la squadra, il resto non conta. Se ce la faremo, i meriti saranno di tutti, altrimenti mi prendo tutte le colpe. A me premeva il rapporto con il presidente e capire quali fosse le intenzioni. Quando c’è stata chiarezza in questo senso per me non c’erano altri problemi, eventuali nuovi soci non sono una questione che mi riguarda, anche se ho avuto modo di parlare con chi potrebbe entrare. Il mercato? Rimarranno 12-13 giocatori, ma non perché ci sono buoni e cattivi ma per questioni tecnico-tattiche. Soltanto Pisseri ha espressamente chiesto di essere ceduto, anche se fuori tempo. Se troverà una squadra è libero di andare e lo sostituiremo. Altri quattro già sono stati presi e chi è arrivato è una prima scelta, anche se non è facile muoversi sul mercato, vista la classifica e i tempi stretti. Lavoreremo in queste ultime ore per colmare le lacune, in particolare davanti ma non solo, tenendo conto che in un paio di settimane contiamo di riavere anche Sottini e Pezzella. Arriveranno almeno altri due-tre giocatori, se saremo bravi anche quattro-cinque”.
Ore 17.30 – Venezia: Sono 22 i giocatori convocati dal tecnico Paolo Vanoli per la Giornata 22 del campionato di Serie B 2022/23, che vedrà il Venezia affrontare il Cittadella domani alle ore 14:00 allo Stadio Pier Luigi Penzo.
Portieri: Bruno Bertinato, Jesse Joronen, Niki Mäenpää
Difensori: Andrea Beghetto, Lorenzo Busato, Antonio Candela, Pietro Ceccaroni, Luca Ceppitelli, Ridgeciano Haps, Petko Hristov, Michael Svoboda, Francesco Zampano
Centrocampisti: Magnus Andersen, Gianluca Busio, Mikael Egill Ellertsson, Mato Jajalo, Tanner Tessmann
Attaccanti: Denis Cheryshev, Dennis Johnsen, Andrija Novakovich, Nicholas Pierini, Joel Pohjanpalo
Ore 17.10 – Venezia: ufficiale l’arrivo di Riccardo Ciervo in prestito dal Sassuolo
Ore 16.30 – Venezia: “Il Cittadella è una squadra tosta, noi però abbiamo delle qualità importanti per metterli in difficoltà. Dobbiamo avere tanta fame ed essere umili per battere squadre come il Cittadella, giocare in casa è sicuramente un vantaggio per noi. Siamo consapevoli che questa partita è determinante. Adesso inizierà ad esserci un po’ di paura, le partite si stanno accorciando e non si possono più fare troppi passi falsi. Bisogna essere più concreti. I nuovi arrivati? Sono giocatori funzionali e molto disponibili, daranno una grande mano alla squadra. Le cessioni? Non posso impedire a dei giocatori di andare in serie A, a me comunque personalmente non interessano i singoli, io voglio una squadra che esalti il pubblico, lottando fino all’ultimo. Modolo è l’unico indisponibile. Johnsen? Pretendo molto da giocatori come lui, possiede tante qualità”. Queste le dichiarazioni rilasciate da Paolo Vanoli in conferenza stampa alla vigilia di Venezia-Cittadella
Ore 16.15 – Cittadella: “La squadra si è allenata bene, è consapevole che è una partita difficile e che è uno scontro diretto. Ci vorrà una concentrazione molto alta, abbiamo assenze molto importanti, ma abbiamo una rosa abbastanza ampia e possiamo ovviare alle assenze. La finale di due anni fa? Ogni tanto viene fuori, ma ormai è passata e bisogna pensare al presente. Sono nato a Venezia, ho giocato nel Venezia e ci ho passato la mia infanzia. Dobbiamo mettere da parte i ricordi e serve far punti perché sono un professionista e bisogna fare il bene del Cittadella. Asencio? Ha superato la fascite plantare ed è a disposizione”. Queste le dichiarazioni di Edoardo Gorini alla vigilia di Venezia-Cittadella. Fermati per un turno dal Giudice sportivo in tre: Mastrantonio, Salvi e Branca, in diffida Lores Varela e Kastrati. Out, oltre a Baldini, anche Felicioli, Danzi e Magrassi, torna Ciriello.
20 i convocati da mister Gorini:
PORTIERI
36 KASTRATI Elhan
77 MANIERO Luca
DIFENSORI
2 PERTICONE Romano
5 DEL FABRO Dario
6 VISENTIN Santiago
15 FRARE Domenico
17 DONNARUMMA Daniele
18 MATTIOLI Alessandro
19 CIRIELLO Federico
98 GIRAUDO Federico
CENTROCAMPISTI
16 VITA Alessio
20 CARRIERO Giuseppe
21 CROCIATA Giovanni
26 PAVAN Nicola
ATTACCANTI
7 EMBALO Carlos
10 ANTONUCCI Mirko
30 LORES VARELA Ignacio
32 MAISTRELLO Tommy
70 AMBROSINO Giuseppe
90 ASENCIO Raul
Ore 15.20 – Trento: Svolta a sorpresa nella trattativa fra il Trento e Giovanni Terrani. Dopo che ieri il dg Giorgio Zamuner aveva deciso di ritirarsi dalla corsa per lo stipendio troppo elevato del centrocampista del Padova, oggi la svolta. Accordo raggiunto con il contributo di tutte e tre le parti in causa e fumata bianca in arrivo
Ore 14.20 – Triestina: la Triestina cerca un difensore centrale in questi ultimi giorni di calciomercato. E’ in corso una trattativa per Alberto Masi della Pro Vercelli, che potrebbe essere un rinforzo last minute per l’Alabarda
Ore 13.35 – Udinese: Udinese Calcio comunica che, all’esito del consulto specialistico effettuato, Gerard Deulofeu dovrà sottoporsi ad un intervento di rinforzo capsulare al ginocchio destro al fine di incrementarne la stabilità. L’intervento sarà effettuato presso la clinica Villa Stuart di Roma.
Ore 12.50 – Vicenza: ufficiale il rinnovo di Mario Ierardi fino al 30 giugno 2025
Ore 12.25 – Südtirol: “Dopo due vittorie il morale è alto. Ora dobbiamo tornare con i piedi per terra, sapendo che la partita sarà diffile e che giocheremo contro la seconda della classe, candidata anche a lottare per le prime posizioni. Dovremo fare una partita da cattivi, chiudendo gli spazi. Dobbiamo resettare quanto abbiamo fatto fino ad ora e ripartire. Tranne Lunetta sono tutti arruolabili. Loro hanno un atteggiamento diverso rispetto a Frosinone e Parma. La squadra ha capito che dobbiamo giocare alla morte ogni gara” queste le parole di Bisoli alla vigilia della gara contro la Reggina.
Ore 10.45 – Cittadella: «Ho recuperato dall’infortunio al polpaccio, mi sto allenando con i compagni e spero di raggiungere la migliore condizione al più presto. A Pisa abbiamo conquistato una vittoria fondamentale, con il Cagliari siamo stati costretti a giocare tutta la ripresa con l’uomo in meno e a difenderci, raccogliendo alla fine un punto prezioso. É importante muovere la classifica in ogni turno: abbiamo iniziato bene ma non possiamo accontentarci di una vittoria e un pareggio, la strada da percorrere è ancora tanto lunga. La trasferta di Venezia? Non sarà decisiva ma ha un peso significativo. Un nostro successo ci farebbe fare un bel salto in classifica ma sappiamo che sarà un confronto difficilissimo, contro un’avversaria forte, che si trova nei bassifondi come noi ma ha tutte le potenzialità per disputare un altro genere di torneo. Quando vedo il nome Venezia mi viene sempre in mente la finale dei play off persa»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Alessio Vita, centrocampista del Cittadella.
Ore 09.30 – «Ho recuperato dall’infortunio al polpaccio, mi sto allenando con i compagni e spero di raggiungere la migliore condizione al più presto. A Pisa abbiamo conquistato una vittoria fondamentale, con il Cagliari siamo stati costretti a giocare tutta la ripresa con l’uomo in meno e a difenderci, raccogliendo alla fine un punto prezioso. É importante muovere la classifica in ogni turno: abbiamo iniziato bene ma non possiamo accontentarci di una vittoria e un pareggio, la strada da percorrere è ancora tanto lunga. La trasferta di Venezia? Non sarà decisiva ma ha un peso significativo. Un nostro successo ci farebbe fare un bel salto in classifica ma sappiamo che sarà un confronto difficilissimo, contro un’avversaria forte, che si trova nei bassifondi come noi ma ha tutte le potenzialità per disputare un altro genere di torneo. Quando vedo il nome Venezia mi viene sempre in mente la finale dei play off persa»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Alessio Vita, centrocampista del Cittadella.
Giovedì 26 gennaio
Ore 23.30 – Pordenone: il Pordenone gioca su più tavoli, alla ricerca del rinforzo giusto in ogni reparto. Se per Robert Gucher siamo ai dettagli, Luca Marrone è qualcosa più di una pista calda mentre per l’attacco il dt Matteo Lovisa studia un nuovo assalto ad Andrea Magrassi. Non è detto che il Cittadella decida di cederlo, ma i Ramarri ci proveranno fino a martedì. Resta in ballo per la porta anche Demba Thiam. Per la Spal era un affare fatto, in realtà il problema è trovare una sistemazione a Festa
Ore 22.15 – Verona: Quadratura trovata e accordo raggiunto. Ilic passa al Torino e torna a lavorare con Ivan Juric. Le due società hanno trovato l’intesa e anche il giocatore ha accettato il trasferimento. Grave perdita per il Verona, che perde uno dei suoi principali punti di forza
Ore 21.50 – Venezia: Altra cessione in porto per il Venezia, che si libera di un altro ingaggio pesante (1 milione di euro), quello di Mikael Cuisance che si trasferisce alla Sampdoria. Affare fatto, mancano solo le firme e gli annunci
Ore 20.15 – Pordenone: non Loiacono e neppure Stramaccioni, come spiegavamo ieri. Il difensore che il Pordenone sta trattando con insistenza è Luca Marrone, che è il vero obiettivo neroverde per questi ultimi giorni di mercato. Trattativa avanzata, si può chiudere a breve
Ore 19.45 – Venezia: “Due anni e mezzo fa mi hai accettato tra i tuoi colori. Sono arrivato in questo club con grande volontà, voglia e grinta. Venezia è diventata subito casa mia. In ogni partita ho lasciato il cuore in campo per questi colori e per questa squadra. Durante questo periodo ho vissuto enormi emozioni e ricordi indimenticabili. Sono grato di averli potuto condividere con i miei fantastici compagni di squadra, tutti i membri dello staff, fisioterapisti, dottori, magazzinieri e voi tifosi. Vorrei ringraziarvi per tutto! Il Venezia mi ha dato tanto, e spero di avervelo restituito sul campo, grazie per aver creduto in me e per avermi sostenuto sia nei momenti belli che in quelli difficili. Il mio viaggio continua in un’altra direzione ed è per questo che oggi vi saluto. Una parte del mio cuore resterà con Te Venezia … per sempre. Grazie e buona fortuna !!” Con queste parole Domen Črnigoj si è congedato dal Venezia dopo il suo passaggio alla Salernitana sul suo profilo instagram
Ore 18.50 – Trento: Giovanni Terrani cerca una sistemazione da qui a martedì. In queste ultime ore il Trento ha sondato ripetutamente il terreno, ma il ds Giorgio Zamuner si è ritirato dall’affare. Troppo elevato lo stipendio del centrocampista biancoscudato e affare impossibile per le casse del club di Mauro Giacca
Ore 18.25 – Vicenza: Il Vicenza fino a questo momento può dire di aver fatto un mercato in sostanziale “saving” economico con due entrate che non vanno ad intaccare il budget: Iacobucci non configura un +1 a livello economico in quanto rappresenta il sostituto di Grandi e Ndiaye è arrivato in prestito dalla Cremonese, senza pertanto il pagamento per il cartellino. Questo significa che “il tesoretto” per il mercato invernale dev’essere ancora investito e l’obiettivo è di farlo per un giocatore che sposti gli equilibri della rosa e che sia in grado di portare un valore aggiunto. Considerato che il focus è rivolto all’inserimento di un attaccante esterno per la corsia mancina, la dirigenza biancorossa sta valutando tutti gli scenari possibili e uno dei profili a lungo seguiti è Davide Merola di proprietà dell’Empoli in prestito al Cosenza, ma il suo tergiversare porta la società di Largo Paolo Rossi a fare altre valutazioni, quali ad esempio ottenere un giocatore di prospettiva che possa aumentare il suo valore anche negli anni a venire patrimonializzando così l’investimento. Diventa pertanto d’attualità un nome del quale non avevamo ancora parlato in quanto fino a questo momento le condizioni non permettevano l’instaurarsi di una trattativa (costi fuori budget) ma ora il Vicenza ha deciso di rompere gli indugi e mettere sul piatto una proposta che diventerebbe affrontabile dalla controparte: stiamo parlando di Matteo Della Morte della Pro Vercelli, le due squadre stanno trattando un trasferimento in prestito con un obbligo di acquisto a delle condizioni già fissate che porterebbe così il giocatore a divenire biancorosso almeno fino al 2026 (attualmente ha un contratto con i piemontesi fino al giugno di quell’anno). La strada per arrivare alla fumata bianca non è semplice ma il percorso è tracciato e si lavora su tutti i fronti per giungere all’epilogo auspicato dal Vicenza anche se le insidie non mancano perché il giocatore è oggetto del desiderio di altri club tra cui il Cittadella in serie B. Il “gioco delle parti” porta il Ds della Pro Vercelli a dire che: “noi non avremmo proprio intenzione di privarci di Matteo, uno dei giocatori più forti di tutta la serie C e per di più di grande prospettiva, dato che è classe 1999. Su di lui noi puntiamo tanto: fondiamo la ripartenza, per ritornare nella zona playoff della classifica”, ma si sa, gli ultimi giorni di mercato possono lasciare spazi a trattative che fino a poco fa potevano essere impensabili e in questo caso il Vicenza auspica di arrivare a dama con i piemontesi per Della Morte
Ore 18.20 – Pordenone: Il Comune di Fontanafredda e il Pordenone Calcio comunicano che i lavori di adeguamento dello stadio “Omero Tognon” si concluderanno a metà febbraio. Nei giorni successivi, entro fine febbraio, sarà organizzata un’amichevole con il Fontanafredda Calcio, realtà con cui sarà condiviso l’impianto, come evento ufficiale di inaugurazione della rinnovata struttura. Il cronoprogramma definitivo è stato condiviso oggi con tutte le componenti che hanno preso parte al tavolo tecnico indetto dalla Prefettura di Pordenone. Il primo incontro neroverde di Serie C a essere ospitato al “Tognon”, considerato che in calendario il 18 e il 27 febbraio ci sono due trasferte, sarà quindi – ottenuti nel frattempo tutti i necessari via libera di Figc e Lega Pro – Pordenone-Pergolettese di domenica 5 marzo. Si è convenuto tra le parti di prolungare i tempi degli interventi, a parziale modifica di quanto precedentemente comunicato, per permettere la miglior tenuta futura possibile del terreno di gioco, il cui rifacimento (in corso) è stato molto rallentato dalle avverse condizioni meteo dell’ultimo periodo.
Ore 17.45 – Padova: dopo aver rifiutato Potenza e Triestina, Salvatore Monaco ha rifiutato anche il Taranto. Sembra davvero incredibile che nessuna soluzione proposta dal club trovi il gradimento del giocatore, disposto a restare altri sei mesi fuori lista piuttosto che andare a giocare altrove. La società gli ha ribadito che non verrà reintegrato. Una situazione, questa, già vissuta dal diretto interessato a Perugia e che si ripropone anche quest’anno a Padova
Ore 17.30 – Pordenone: il Pordenone è convinto di chiudere a stretto giro di posta per Robert Gucher con il Pisa. Nell’affare potrebbe rientrare Edgaras Dubickas, a condizione che l’attaccante venga lasciato in Friuli fino al termine della stagione. Le due società trattano ancora, presto una soluzione e una risposta definitiva
Ore 17.10 – Venezia: ufficiale anche l’arrivo di Andrea Beghetto in prestito dal Perugia
Ore 17.00 – Padova: Nel corso del mercato di gennaio più volte era stato spiegato come il Padova cercasse anche un regista, individuato il Robert Gucher, in uscita da Pisa. L’inserimento del Pordenone, che sembrerebbe averla spuntata, ha cambiato le cose e adesso il Padova con l’arrivo di Mattia Bortolussi, per il quale è stato fatto un importante sforzo economico, potrebbe anche aver esploso l’ultimo colpo in entrata per gennaio. Fonti vicine al Südtirol, infatti, non concedono nessuna apertura per Marco Pompetti, un nome di proprietà dell’Inter che piace alla dirigenza biancoscudata e a Vincenzo Torrente. A questo punto salvo un colpo di scena per Gucher potrebbero, dunque, non esserci altre operazioni in entrata. In uscita rimangono da piazzare Busellato, Terrani e Monaco (che fa muro a qualsiasi opzione possibile), Gagliano, uno fra Curcio e Zanchi. Per Radrezza la decisione spetta al centrocampista. Per De Marchi, infine, sembra che ci possa essere un cambio di vedute. Nonostante la presenza di tre centravanti in rosa, non è da escludere che l’ex Südtirol possa restare, mentre Fabio Ceravolo non ha mercato
Ore 16.20 – Triestina: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa di presentazione da Enrico Celeghin, nuovo centrocampista della Triestina, proveniente dal Como: “Mi ha convinto sicuramente l’importanza della piazza. Questo è stato uno dei motivi che mi ha spinto a venire qua e non ci ho pensato un attimo. Sappiamo della situazione della squadra, siamo ultimi, ne siamo consapevoli, ma penso che salvarsi qui sia un obiettivo tanto importante quanto potrebbe significare vincere da altre parti. Per noi la salvezza equivale a una vittoria del campionato. Abbiamo quattro mesi e quindici partite da adesso. Nel gruppo e nell’ambiente c’è della giusta positività, vista la situazione di classifica. E’ giusto non deprimersi, visti i risultati, ma è giusto affrontare il tutto nel modo migliore. Sono arrivato qualche giorno prima di Tavernelli e ho trovato un gruppo sano, forse un po’ provato dalla difficoltà di questi mesi, visti anche i presupposti che c’erano a inizio stagione. Però, siamo tutti concentrati, sul pezzo, perché inizia adesso, con la fine del mercato, un nuovo campionato. Sono quindici partite, ma possiamo recuperare. Ho sempre fatto il centrocampista, ma ho fatto sia la mezzala che il play. Domenica sono entrato come mezzala ed è un ruolo che riconosco mio, spero di dare un contributo in entrambe le fasi. L’annata scorsa a Renate è stata positiva, ho trovato continuità e buone prestazioni. Sono rimasto dopo il prestito a Como, ma ho trovato solo un po’ di spazio all’inizio. Poi, sempre di meno, un po’ per vari motivi, anche perché la rosa che il mister aveva a disposizione è molto ampia. Ho visto delle differenze rispetto alla C, però penso sia nelle possibilità di diversi giocatori della C ambire a qualcosa in più. Le cose fondamentali sono il lavoro, la continuità, la professionalità e la voglia di migliorarsi. Poi, c’è chi riuscirà a fare il salto di categoria e chi no. Io mi auguro di riuscire a farlo il prima possibile, ma abbiamo questi mesi a disposizione per un obiettivo che è molto grande. Sento la responsabilità, ma sono un ragazzo ambizioso e autocritico e la pressione me la metto già io personalmente. Sono contento la piazza si aspetti buone cose da me, è una responsabilità che mi prendo volentieri. Il direttore mi ha chiesto di portare anche spensieratezza e entusiasmo. Ha stemperato la tensione della situazione. Conosco le mie potenzialità e penso ci sia solo bisogno di mettersi al servizio delle squadra. Ho vissuto anche l’anno scorso il Girone A di Serie C, e ho notato che nella parte bassa della classifica c’erano squadre meno organizzate e questo complica un po’ la situazione, ma siamo una squadra forte. Un filotto ci potrebbe dare una mano, ma dobbiamo pensare di partita in partita e dobbiamo lavorare su noi stessi. Così ne usciremo secondo me. Anche solo dalla tribuna ci si rende conto di che stadio è questo. L’anno scorso ero squalificato e non ho giocato qui da avversario, però, anche solo entrare in campo e vedere l’ambiente, avere un’idea dell’importanza della squadra e dello stadio… Vedremo che impressioni darà. Sappiamo che nel girone di ritorno le partite non tornano più e alla fine del girone, dove ci saranno delle possibili parità, sappiamo che partite come questa che affronteremo con il Trento, sono importanti”.
Ore 16.10 – Triestina: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa di presentazione da Camillo Tavernelli, nuovo attaccante della Triestina, proveniente dal Novara: “Non è stato difficile scegliere. La piazza ha la sua storia e mi è piaciuto fin da subito il rapporto che ho avuto con il direttore, che mi ha spiegato anche il progetto futuro. L’obiettivo, adesso, è quello di centrare la salvezza. Io sono arrivato venerdì sera, la sera prima di Vercelli. Devo dire che quando ti presenti in situazioni come queste ti aspetti sempre un po’ di caos, però, nonostante sia arrivato durante il ritiro, la sera prima della partita con la Pro Vercelli, ho trovato un ambiente sereno, unito, compatto. Tutti sono consapevoli dell’obiettivo da raggiungere e questo mi ha stupito. Tutti mi dicevano che mi avrebbe aspettato un ambiente diviso, invece non è stato così. Anzi. Questa cosa mi ha reso felice e mi ha dato la consapevolezza della scelta che ho fatto. Al Novara ho fatto per la prima parte di campionato l’esterno, ma preferisco giocare per vie centrali: seconda punta o comunque nelle zone interne, ma all’evenienza faccio senza problemi anche l’esterno. L’anno scorso ho deciso assieme al direttore Marchetti del Cittadella di andare a giocare di più a Novara e ne ho ricavato beneficio, perché ho fatto le mie prestazioni e le mie presenze. Ora lo farò qui. Questo era l’obiettivo e ci stiamo riuscendo. Non c’era ancora la trattativa quando ho affrontato la Triestina con il Novara. Non avevamo fatto un tiro in porta e mi aveva colpito la compattezza di questa squadra. Quando fai delle scelte così, però, ti aspetti che i tifosi vogliano molto. Cerchiamo di accantonare questo periodo negativo anche con la spensieratezza. Riusciremo a fare un campionato importante. Servono due o tre vittorie di fila per il nostro morale, ma penso che possiamo farne anche di più. La squadra ha delle grandi potenzialità, è solo questione di tempo. Questo stadio ti lascia un po’ con il fiato sospeso, sempre, quindi la squadra di casa ha sempre una forza in più, anche se non è pieno. Pensiamo di partita in partita. Prepariamo la gara con il Trento, poi verranno le prossime”.
Ore 15.50 – Venezia: ufficiale la cessione di Wisniewski allo Spezia
Ore 15.40 – Venezia: Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Joel Pohjanpalo, attaccante del Venezia, autore di 7 reti e 4 assist in 20 presenze in Serie B, a due giorni dal derby veneto con il Cittadella di sabato pomeriggio: “Abbiamo respirato un po’ di delusione dopo la partita con il Sudtirol. Non siamo contenti dei nostri risultati, ma il calcio è così. Ci sono momenti alti e bassi, ma non dobbiamo pensare solo al risultato, perché poi ci demoralizziamo. Andiamo avanti. Dobbiamo pensare di partita in partita e sappiamo che la prossima sarà veramente complicata in casa nostra. Con il Cittadella sarà veramente importante. Loro giocano molto bene in difesa e proveremo a portare a casa i tre punti. Abbiamo imparato la lezione con il Sudtirol e proveremo a non commettere gli stessi errori. Spesso partite importanti si giocano verso la fine della finestra invernale di mercato. E’ una realtà che abbiamo imparato ad accettare, non ci influenza molto. Ogni volta che perdiamo una partita siamo arrabbiati e delusi. Se perdi perdi, ma è così. Siamo professionisti e quando il risultato è negativo ci arrabbiamo sempre se perdiamo, a prescindere dalla prestazione. Ci siamo confrontati con una squadra che si è subito chiusa e che, difendendosi bene, ha concesso poco. Anche noi abbiamo difeso bene, ma praticamente nell’unico tiro in porta che hanno fatto hanno anche segnato. Quando entrambe si chiudono, una delle due spinge e lascia dei buchi per l’altra che ne approfitta e fa gol. Il calcio è così. Mi piace giocare d’inverno, non mentirò, però non lo considero un vantaggio. Sono solo abituato al clima freddo. Il Sudtirol ha un gioco più cinico e aggressivo, come abbiamo visto. Penso sia una caratteristica delle squadre come il Sudtirol, arrivato dalla Serie C. In Italia tutte le squadre difendono molto bene, in ogni categoria, bisogna tenerne considerazione. Non ci sono molti gol, perché il gioco è estremamente tattico, forse a parte l’Atalanta in Serie A, però ci sono delle grandi differenze rispetto agli altri campionati. Qua prevale la tattica, ma è molto diverso anche dalla Bundesliga. A volte, al Leverkusen, certe partite terminavano con molti gol di scarto, 6-0, 6-1. Qui no. Mi devo adattare, ma posso anche migliorare. Con il Cittadella mi aspetto una partita simile. Loro sono molti bravi nei calci piazzati e nei corner. Non dobbiamo concedere nulla. Dobbiamo difendere bene e evitare di ripetere gli errori che abbiamo già commesso. E’ fondamentale concentrarsi sulla prossima partita, senza guardare troppo lontane. Le prossime squadre che affronteremo sono tutte vicine a noi in classifica, ma facciamo un passo alla volta. A piccoli passi. Non penso che quello che è successo al campo prima del fischio d’inizio con il Sudtirol possa aver influenzato la partita. Succede, ma non ci ha influenzato. E’ stato un evento sfortunato. Vivere sull’isola mi piace tantissimo. E’ uno stile di vita particolare. Vado ogni mattina a prendere il caffè nello stesso bar. I veneziani sono contenti che io abbia deciso di vivere qui, a contatto con loro, con i tifosi. Venezia mi piace tantissimo e ho voluto fare una scelta particolare. E poi, vedo così tanti veneziani e conosco sempre persone diverse! Hristov non lo conoscevo, quindi impareremo a conoscerci. Jajalo lo avevo già incontrato in altre occasioni, sia in Germania che in Nazionale, e porterà molta esperienza in un reparto che a livello anagrafico è molto giovane. Porterà anche fisicità. Spero possa aiutarci a creare anche più occasioni in attacco. Ce ne servono di più lì davanti. Non ho alcun motivo di muovermi da qui. Non c’è pericolo, sia dal lato personale, perché sto bene, mi trovo proprio bene, e poi, il regolamento non me lo permetterebbe. Non potrei muovermi, ho già giocato per due squadre quest’anno, il Leverkusen e il Venezia, quindi non potrei neanche volendo (ride ndr.). Un altro attaccante in rosa? Non so se possa servire, sono domande da fare ai dirigenti.”.
Ore 15.20 – Venezia: ufficiale l’arrivo di Ellertson a titolo definitivo
Ore 13.20 – Padova: Queste le dichiarazioni di Mattia Bortolussi, presentato oggi ufficialmente come nuovo centravanti del Padova: “La trattativa è stata lunga e tortuosa ed è iniziata diverse settimane fa. Non è stato così difficile convincermi. Con il Novara mi sono lasciato in maniera serena, quando è arrivata la proposta del Padova l’ho ritenuta migliorativa per me e per la mia carriera. Ce la metterò tutta e darò tutto in campo. Ho firmato per due anni e mezzo, la stessa durata che avevo a Novara. C’erano anche altre squadre ma col Novara ci siamo lasciati in buonissimi rapporti. A Novara la concorrenza penso che abbia fatto sempre bene, a volte le stagioni non riescono tutte nello stesso modo. So che ci sono grandi aspettative su di me, io spero di poter dimostrare quello che valgo. Nelle ultime tre stagioni sono sempre andato sempre in doppia cifra, conosco Russini con cui ho avuto in comune l’esperienza di Cesena. L’addio di Zebi a Novara è stato uno dei motivi che mi ha portato a decidere di andare via. Ci sono tutti i presupposti per fare al meglio, Torrente lo conosco perché ci ho giocato contro e perché ho fatto le giovanili a Gubbio. Nel 4-3-3 mi trovo benissimo, è un modulo con cui penso di poter dare il meglio. L’attacco mi sembra un reparto molto ben assortito, abbiamo tante possibilità per segnare. Avremo due partite belle toste in tre giorni in cui potremo cercare di far risultato. Ci sono margini per recuperare anche perché la classifica è corta. Cosa mi manca per la B? La risposta la dobbiamo trovare nel quotidiano, devo colmare passo dopo passo le lacune che ci sono per migliorare il più possibile”
Ore 12.30 – Venezia: ufficiale l’arrivo di Hristov
Ore 11.50 – Triestina: ufficiale la cessione di Sabbione all’Alessandria
Ore 11.20 – Südtirol: «Südtirol-Reggina? Mi aspetto una partita diversa da quella dell’andata, quando il Südtirol era ancora un po’ acerbo ora è una squadra sicuramente più forte, più concreta e con un’identità di gioco chiara. Sarà una sfida molto equilibrata ma allo stesso tempo divertente. La Reggina è forte, il Südtirol dovrà stare attento soprattutto alla velocità dei loro attaccanti, in particolare Rivas e Canotto. Sarà dura per i biancorossi, anche se credo che la giocheranno nel loro solito modo, mettendosi dietro e cercando di fare male con le ripartenze. Avrei voluto esserci anch’io alla partita di sabato, purtroppo però quanto accaduto fa parte del nostro mestiere e devo accettarlo, adesso comunque sto bene alla Fermana. Il Südtirol così in alto non se l’aspettava nessuno, però in B bisogna stare attenti, perdi due o tre partite di fila e in classifica ti ritrovi in difficoltà»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere dell’Alto Adige” da Manuel Fischnaller, doppio ex di Südtirol e Reggina.
Ore 11.10 – Padova: ufficiale l’arrivo di Bortolussi a titolo definitivo dal Novara
Ore 10.40 – Cittadella: «Giraudo? Lo conosco da un po’ di tempo, ho saputo che ci poteva forse essere questa opportunità, ci ho provato ed è andata bene. È voluto venire a Cittadella lasciando una piazza come Reggio Calabria, che sta lottando per la serie A. La sua motivazione per me è stata importante, potrà darci una grossa mano: con lui il reparto arretrato del Cittadella è a posto. Il nostro mercato? Credo sia stato di spessore: abbiamo preso due terzini, un centrocampista e due attaccanti. Ho raggiunto gli obiettivi che mi ero posto, ma il mercato non è chiuso, forse ci potrebbero essere delle uscite. Tutto può ancora succedere. La cosa più importante è che abbia raggiunto i miei scopi»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Stefano Marchetti, direttore generale del Cittadella.
Ore 10.05 – Venezia: ufficiale Crnigoj alla Salernitana
Ore 10.00 – Trento: «Il percorso è ancora lungo. La speranza è di raggiungere la salvezza quanto prima: da questa condizione passa il nostro progetto. Il mercato? Dobbiamo ancora prendere due giocatori, un centrocampista e un attaccante. Per la mediana voglio Manuel Scavone: è un tipo di giocatore come Barison e Suciu, capace di alzare i parametri della squadra. Per l’attacco cerco una punta dalle caratteristiche diverse di quelli che abbiamo già in organico: dev’essere in grado di spaccare le partite, bravo nell’uno contro uno, che possa creare la superiorità numerica. Veloce, dinamico, bravo ad attaccare la profondità»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Trentino” da Giorgio Zamuner, direttore sportivo del Trento.
Ore 09.30 – «Il percorso è ancora lungo. La speranza è di raggiungere la salvezza quanto prima: da questa condizione passa il nostro progetto. Il mercato? Dobbiamo ancora prendere due giocatori, un centrocampista e un attaccante. Per la mediana voglio Manuel Scavone: è un tipo di giocatore come Barison e Suciu, capace di alzare i parametri della squadra. Per l’attacco cerco una punta dalle caratteristiche diverse di quelli che abbiamo già in organico: dev’essere in grado di spaccare le partite, bravo nell’uno contro uno, che possa creare la superiorità numerica. Veloce, dinamico, bravo ad attaccare la profondità»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Trentino” da Giorgio Zamuner, direttore sportivo del Trento.
Mercoledì 25 gennaio
Ore 22.50 – Pordenone: il Pordenone potrebbe piazzare ben tre colpi da qui a martedì prossimo. Il più vicino è Robert Gucher, il quale sono stati raggiunti tutti gli accordi e mancano solo pochi dettagli alla fumata bianca. Poi un difensore che, secondo quanto risulta a Trivenetogoal, non sarà né Loiacono né Stramaccioni, che ieri era molto vicino. Un nome importante, che scenderebbe di categoria dalla B. E infine l’attaccante: in ballo fra gli altri Galano e Magrassi. Piace molto il primo ma è un’operazione non semplice economicamente, stuzzica molto anche il secondo, che potrebbe lasciare il Cittadella a stretto giro di posta. In uscita Negro (Feralpisalò o Viterbese), Magnaghi (tante opzioni in ballo) e forse Festa. In quest’ultimo caso arriverebbe Thiam dalla Spal
Ore 20.30 – Vicenza: Avanti senza fretta: questo è il diktat del Vicenza a sei giorni dal termine del mercato invernale. La netta vittoria contro l’Albinoleffe ha confermato l’idea che la rosa a disposizione di Modesto possa garantire la lotta per la promozione e degli interventi verranno fatti solo nel caso in cui si creino le opportunità per inserire giocatori che aumentino il valore degli effettivi. Rientra in quest’ottica anche l’affaire che riguarda Davide Merola per il quale è stato trovato un accordo con Empoli e Cosenza e si aspetta la scelta del giocatore. Il prossimo weekend, l’ultimo prima della fine del mercato, sarà decisivo anche per capire se l’attaccante esterno in prestito al club calabrese avrà possibilità di giocarsi le sue carte in B o sceglierà di essere protagonista del rush finale di campionato dei biancorossi.
Ore 20.10 – Südtirol: ufficiale il passaggio di D’Orazio al Cosenza
Ore 19.45 – Venezia: sono giorni caldissimi per il Venezia, che deve fare i conti con la sopravvenuta necessità di liberarsi dei contratti più pesanti in rosa. Questo spiega la cessione di Domen Crnigoj alla Salernitana, le trattative con Sampdoria e Trabonzpor per Michael Cuisance e il possibile addio di un altro primattore come Gianluca Busio. Secondo quanto appreso da Trivenetogoal, anche il centrocampista statunitense, che ha uno dei contratti più pesanti della rosa, potrebbe essere ceduto da qui a martedì se si troverà la soluzione che soddisfi tutte le parti in causa
Ore 18.55 – Südtirol: Tommaso D’Orazio lascia il Südtirol ed è a un passo dal Cosenza. Trattativa alle battute finali, D’Orazio si prepara a un cambio di maglia
Ore 18.25 – Triestina: è fatta per Alessio Sabbione all’Alessandria, operazione di cui vi abbiamo dato conto ieri. Accordo raggiunto su tutta la linea e firma attesa per la tarda serata di oggi.
Ore 18.15 – Udinese: Un nuovo giovane talentuoso e di prospettiva arriva in bianconero. Udinese Calcio comunica di aver ingaggiato Sekou Diawara dal Genk. L’attaccante belga ha sottoscritto un contratto che lo legherà al Club fino al 30 giugno 2027. Punta con ottime doti fisiche e tecniche, Diawara è un ragazzo dal grande potenziale che si è già messo in luce con la squadra riserve del Genk. Nato a Deinze l’8 febbraio del 2004, si è formato all’interno del florido vivaio del Genk, uno dei migliori del Belgio, prima di trasferirsi al Genk nel 2018. Con l’under 19 del Genk ha disputato anche la UEFA Youth League, competizione in cui ha esordiato ad appena 15 anni nel settembre 2019 e nella quale ha realizzato 3 gol in 4 apparizioni nella passata stagione ed uno in 2 presenze in questa edizione. Nella stagione attuale, con il Jong Genk, ha giocato in Challenger Pro League (seconda serie belga) segnando 4 reti in 11 presenze. Diawara è, sin da giovanissimo con l’under 15, nel giro delle nazionali giovanili del Belgio. Attualmente gioca con la selezione under 19 con cui è già andato a segno tre volte in altrettante presenze. Sekou andrà a rinforzare la formazione Primavera guidata da mister Jani Stur
Ore 18.00 – Verona: “Operazione ok! Grazie a tutti i tifosi per la vicinanza, inizierò subito a lavorare per tornare a lottare in campo”. Con questo messaggio su instagram Thomas Henry ha salutato i tifosi del Verona dopo l’intervento chirurgico al ginocchio eseguito oggi e che lo terrà lontano dai campi di gioco per tutta la stagione
Ore 17.00 – Venezia: Michael Cuisance vuole lasciare il Venezia da qui al termine di gennaio. Diverse le trattative imbastite dai suoi agenti, una su tutte con il Trabzonspor, mentre in Italia l’unico club che ha avanzato una proposta concreta è la Sampdoria, come riferito dal Secolo XIX. Si tratta a oltranza, nel tentativo di arrivare a un accordo
Ore 16.25 – Triestina: la Triestina tenta un affondo (difficile) per Facundo Lescano, che è stato per tutto il mercato di gennaio un obiettivo del Padova. Il club alabardato ha presentato una ricca offerta all’agente del giocatore, Jerry Palomba, che la sta valutando assieme al suo assistito
Ore 16.10 – Venezia/Cittadella: sia Venezia che Cittadella potrebbero aggiungere una punta al reparto offensivo entro martedì prossimo. Fra le varie opzioni valutate dai due club, c’è anche Marco Sau, 35 anni, svincolato.
Ore 15.30 – Cittadella: ufficiale Federico Giraudo
Ore 14.50 – Verona: “Ammenda di € 5.000,00: alla Soc. HELLAS VERONA per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, intonato cori beceri nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria”. Questo il comunicato del giudice sportivo per comunicare la multa al Verona dopo l’ultima partita col Lecce
Ore 14.00 – Udinese. Finalmente una vittoria. Sembra un paradosso, visto l’inizio sprint della squadra di Sottil, che era riuscita a portarsi a casa sei risultati utili consecutivi a inizio campionato. Prima della partita di Marassi contro la Samp, vinta per 1-0, però, sono arrivate ben dieci partite senza i tre punti. Troppe. Ora la squadra di Sottil è chiamata a un cambio di marcia. Il momento di gustarsi il buon avvio è trascorso, bisogna stare attenti alle inseguitrici e puntare sempre più in alto. Magari a partire proprio dalla prossima sfida al Verona, in forma dopo la convincente prestazione che ha portato alla vittoria per 2-0 sul Lecce di Baroni. Sottil vorrà continuare nella striscia positiva, ma dovrà fare a meno di Pereyra, almeno dal 1′. Come riferisce “Il Gazzettino”, infatti, il “Tucu”, fermatosi a causa di un risentimento muscolare avvertito durante la rifinitura della partita con la Sampdoria, non si sta allenando in gruppo e un suo recupero non è certo per il Monday Night con gli scaligeri alla Dacia Arena. Tutto da vedere. Potrebbe riuscire a sedersi in panchina dall’inizio e subentrare a gara in corso, ma saranno i prossimi giorni a darci indicazioni più precise sulle sue condizioni fisiche. Al suo posto, sulla corsia di destra, dovrebbe essere confermato Ehizibue, autore del gol vittoria contro i blucerchiati. Il ragazzo ha tutte le carte in regola per dire la sua in questa Serie A.
Ore 13.50 – Venezia: È fatta per Domen Crnigoj alla Salernitana. Domani è atteso l’annuncio: prestito oneroso a 350mila euro con diritto di riscatto a 1,5 milioni. Non sono previste contropartite tecniche
Ore 12.50 – Udinese: Udinese Calcio comunica che, in seguito a ripetuti episodi di instabilità al ginocchio destro, avvertiti da Gerard Deulofeu, in assenza di traumi distorsivi, ha deciso, di comune accordo con il giocatore, di ricorrere ad una consulenza specialistica per valutare l’iter di recupero più idoneo.
Ore 12.30 – Triestina: Si sa, la Triestina è alla ricerca di un attaccante. Il nome preferito dalla dirigenza, come riferisce “Il Piccolo di Trieste” è quello di De Marchi, in uscita dal Padova, su cui però è forte la concorrenza del Trento, attivissimo in questa sessione invernale di calciomercato. Sfida non solo in campo quella che si preannuncia tra Triestina e Trento, che si affronteranno nel prossimo turno di campionato, ma anche sul mercato per l’attaccante classe ’94. Scotta la situazione in porta: se Pisseri dovesse trasferirsi in un altro club, potrebbe essere richiamato Matosevic del Cosenza. Si tratterebbe di un ritorno all’Unione, visto che aveva già militato tra le file dell’alabarda tra il 2019 e il 2020. A centrocampo piace, invece, Urso della Fidelis Andria. Su di lui anche Rimini e Pontedera. In uscita Sabbione, che potrebbe andare all’Alessandria, e Furlan, in ottica Pordenone. Infine, Ala-Myllymaki, in accordo con il Venezia, è tornato in patria, in Finlandia, all’Ilves Tampere. Pavanel dovrà fare a meno di Malomo con il Trento, ammonito nell’ultimo incontro da diffidato e quindi squalificato per un turno.
Ore 12.00 –Udinese: Udinese che sta cercando di definire gli ultimi movimenti sia in entrata che in uscita negli ultimi giorni di mercato. Come riferisce “Il Gazzettino”, Deulofeu dovrebbe rimanere a Udine almeno fino al termine della stagione. Sospiro di sollievo per i tifosi bianconeri, che non volevano perdere la loro punta di diamante. Ai dettagli l’operazione che porta a Sekou Diawara del Genk, mentre sembrerebbe sfumato l’approdo in Friuli di Oscar Gloukh, trequartista israeliano del Maccabi Tel Aviv in procinto di accasarsi al Salisburgo. L’ultima idea della società, invece, è Josip Brekalo, su cui si è mossa in maniera insistente nelle scorse settimane la Fiorentina. Il croato sta temporeggiando con i viola. Per quanto riguarda Porteous dell’Hibernian c’è l’accordo con il giocatore, ma non con il club scozzese.
Ore 11.35 – Venezia: ufficiale Ullmann al Magdeburg. Il Venezia FC comunica che è stato definito il passaggio del difensore austriaco Maximilian Ullmann all’FC Magdeburg Spielbetriebs, club militante in 2. Bundesliga, con la formula del prestito fino al termine della stagione 2022/23. Dal suo arrivo in laguna nel gennaio 2021, Ullmann ha collezionato un totale di 10 presenze ed un assist tra Serie A, Serie B e Coppa Italia.
Ore 11.30 – Venezia: Già note le situazioni di Wisniewski, Crnigoj e Johnsen in uscita e di Hristov, Ellertson e Milanese in entrata, il Venezia, come riferito da “Il Gazzettino di Venezia” sembrerebbe interessato anche a Simone Edera, attaccante di proprietà del Torino. Con un trascorso di appena sei mesi in arancioneroverde in Serie C nella stagione 2016/2017 con Filippo Inzaghi in panchina, potrebbe rappresentare una valida alternativa per il reparto offensivo. Più attaccante di Edera potrebbe essere Sibilli del Pisa, su cui però c’è mezza Serie B. Il sogno resta Iljia Nestorovski, che però difficilmente accetterà una sfida simile. Il macedone potrebbe accasarsi alla Sampdoria in Serie A o alla Reggina. Club con obiettivi ben differenti rispetto a quelli dei lagunari. Nel frattempo, il finlandese Ala-Myllymaki è tornato in patria all’Ilves Tampere. Zero presenze in arancioneroverde per lui, dopo anche una bruttissima parentesi alla Triestina nella prima parte di stagione.
Ore 11.00 – Verona: Zaffaroni in panchina è riuscito a rivitalizzare una squadra che fino a qualche settimana fa sembrava smorta e arresa al proprio destino di retrocessa in Serie B. Adesso, le cose sono cambiate. Basti pensare all’ultima vittoria per 2-0 sul Lecce in campionato. Qualcosa è mutato all’interno della società, ma ora è il turno dell’organico, in piena sessione di calciomercato. Come riferito da “Il Corriere di Verona”, Sean Sogliano, dopo essersi assicurato Braaf, Ngonge e Zeefuik, sta lavorando sia in entrata che in uscita, per cercare di rinforzare la rosa il più possibile. Ilic sembra essere sempre più in ottica Marsiglia: dovrebbe però concludere la stagione in maglia gialloblu. Torino al momento beffato. Juric lo voleva, ma l’OM ha scavalcato i granata trovando un accordo con gli scaligeri. A questo punto, Hien potrebbe restare a Verona e non approdare alla corte di Juric. In via di definizione la trattativa che porterà nella città di Romeo e Giulietta Ondrej Duda dal Colonia, in prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza per una cifra attorno ai 2.5 milioni di euro. Piace Gaich, ex Benevento, attualmente di proprietà del Cska Mosca. L’argentino avrebbe accettato la proposta di Sogliano, ma il club russo non è convinto della formula: un prestito con diritto di riscatto. Piccoli, infine, potrebbe trovare sistemazione in Serie B. Capitolo infortuni: Thomas Henry verrà operato in giornata in Francia per la ricostruzione del crociato anteriore del ginocchio destro, rotto nella partita con il Lecce. Stagione finita per l’ex Venezia.
Ore 10.50 – Padova: Sembra arrivata a una svolta la trattativa che dovrebbe portare Mattia Bortolussi al Padova. É di questi minuti una forte accelerazione per il centravanti del Novara, che adesso è davvero a un passo dal diventare biancoscudato. Non ci sono ancora le firme, ma l’affare è vicino alla conclusione. Si attendono ulteriori conferme, ma la trattativa sembra indirizzata in modo chiaro
Ore 10.33 – Venezia: Il Venezia sta rompendo gli indugi per un esterno sinistro e, dopo aver tentato più volte di arrivare ad Andrea Carboni del Monza, è vicino ad Andrea Beghetto, in uscita dal Perugia. Trattativa molto avanzata, buone le possibilità che si arrivi a chiudere
Ore 10.30 – Vicenza: Tuttofare in mezzo al campo: trequartista, esterno sia a sinistra che a destra. Con la fascia di capitano del Vicenza domenica, Nicola Dalmonte si è raccontato in un’intervista a Tva di “RigorosamenteCalcio”, raccolta da “Il Corriere del Veneto”: “Dobbiamo rimanere agganciati, ci tenevamo a portare a casa i tre punti. Avevamo fatto una serie di risultati positivi di fila, undici, poi è arrivato lo stop col Lecco che qualcosa ci ha insegnato. Adesso dobbiamo continuare così, come avevamo finito l’anno”. La prossima partita è con la Juve Next Gen: “Sono veramente bravi, tutti ragazzi giovani, hanno gamba, sono tecnici. Anche il Padova come singoli è una buona squadra e pure la Pro Vercelli. Con la Feralpi abbiamo perso in casa, poteva finire 0-0 ma non mi ha impressionato particolarmente, però prendono pochi gol e sono solidi”. Autore di 7 gol e 6 assist in campionato. Un bottino non da poco: “Ne sceglierei due. Il gol a Sangiuliano perché è stata la prima vittoria esterna. C’era Baldini in panchina, arrivata all’ultimo minuto, è stato molto bello con l’esultanza tutti insieme. Ma mi è piaciuto molto quello contro l’Arzignano, il mio primo gol con il nuovo allenatore, lo considero importante. Il più difficile? Forse contro l’Albinoleffe all’andata, controllo e tiro”. Preferenze in campo? Nessun problema: “Ma io gioco dove mi fanno giocare, anche quarto a destra mi piace, i gol fatti sono stati quasi tutti da lì. Non l’avevo mai fatto, non ero così attento alla fase difensiva, ma ci sto lavorando da quest’anno, già con Baldini: la diagonale e anche tutto il resto, quello che devi fare lo impari. Mi sto trovando bene e lo dico a tutti che mi piace giocare lì”. Per quanto riguarda il calciomercato, infine, non ci sono particolari novità per il Lane.
Ore 10.10 – Arzignano: Alessio Milillo è un nuovo giocatore dell’Arzignano Valchiampo. Classe ’97, due metri di altezza, il difensore centrale originario di Pescara arriva a titolo definitivo dalla Fidelis Andria (Serie C, Girone C) e firma un contratto fino a giugno 2023. Cresciuto nelle giovanili del Pescara, dopo un’esperienza di un anno al Notaresco nella massima Serie Dilettantistica, comincia da giovane il suo percorso nei Professionisti militando in Serie C nei Gironi A, B e C. Indossa i colori di Teramo, Viterbo, Lecco, Mantova (dove ha siglato 3 reti) e Fidelis Andria
Ore 10.00 – Cittadella: Contro il Cagliari uno squalificato, Salvi, e due ammoniti che erano in diffida, Branca e Mastrantonio. Questi tre giocatori non ci saranno contro il Venezia sabato alle 14 e costringeranno il tecnico a stravolgere il proprio centrocampo: potrebbero giocare Vita a destra, Pavan nel mezzo e Crociata a sinistra. Arrivano anche notizie confortanti dai campi di allenamento per Gorini. Come riportato da “Il Gazzettino di Padova”, infatti, sono rientrati a lavorare in gruppo sia Ciriello che Magrassi. Ancora lavoro differenziato per Danzi, unico acciaccato della squadra. Capitolo mercato: oggi è il giorno dell’arrivo di Giraudo dalla Reggina. Accordo raggiunto tra le parti, mancano solo la firma sul contratto e l’ufficialità del buon esito della trattativa.
Ore 09.30 – Venezia: In casa Venezia la situazione non è delle più rosee. Una classifica deludente e un percorso in salita. La squadra può provare a risollevarsi grazie al mercato, ma non sarà semplice. Neanche impossibile, però. In più, se ci mettiamo le voci su una possibile cessione della società da parte di Niederauer le cose non migliorano di molto. Come riportato da “Il Corriere di Venezia”, il club arancioneroverde è pronto a salutare due giocatori: Crnigoj, ormai in orbita Salernitana, e Wisniewski, pronto ad accasarsi allo Spezia, rimasto orfano di Kiwior, trasferitosi all’Arsenal. In cambio, però, i lagunari riceveranno sia Ellertson, giovane attaccante, e Hristov, difensore centrale. Per il centrocampo è stato bloccato Milanese della Cremonese, mentre in attacco non si esclude il possibile arrivo di Ciervo, magari in uno scambio con Johnsen. Discussioni aperte con il Frosinone.
Martedì 24 gennaio
Ore 00.00 – A questo link l’editoriale del nostro direttore Dimitri Canello sull’ultimo weekend calcistico
Ore 22.00 – Pordenone: Stefano Negro si prepara a lasciare il Pordenone. Su di lui ci sono 2-3 squadre, fra cui la Viterbese che ha formulato una proposta proprio in queste ore e che attende una risposta dal diretto interessato
Ore 21.35 – Pordenone: Pordenone scatenato sul mercato. Oltre a Robert Gucher a un passo, è in chiusura anche la trattativa per Diego Stramaccioni. Una notizia del 12 gennaio, che adesso trova la conferma della probabile chiusura. Non è ancora fatta, ma le parti sono vicine e fra giovedì e venerdì si dovrebbe arrivare alla fumata bianca
Ore 19.50 – Triestina: si apre il caso Matteo Pisseri alla Triestina. Il portiere alabardato avrebbe ventilato nelle ultime ore l’ipotesi di un addio, ma in questo momento non ha una destinazione e una squadra pronta a prenderlo. La Triestina si è cautelata bloccando Matosevic, ma se Pisseri non va via l’affare non verrà concluso. Intanto novità anche per Sabbione, che domani potrebbe firmare per l’Alessandria. Se l’affare dovesse saltare, il difensore alabardato andrebbe alla Viterbese
Ore 19.40 – Pordenone: non siamo ancora alle firme, ma l’accordo fra il Pordenone e Robert Gucher è davvero a un passo. I Ramarri sembrano aver battuto la concorrenza del Padova e giovedì potrebbe essere il giorno della fumata bianca. I biancoscudati, a questo punto, cercheranno di dare l’assalto a Marco Pompetti
Ore 19.35 – Padova: Michael De Marchi al passo d’addio. Il centravanti saluterà il Padova dopo l’arrivo del nuovo centravanti. Fra le varie opzioni in ballo, ne spiccano due: Triestina o Trento, in questo momento, sono le favorite per acquistarne il cartellino
Ore 19.10 – Venezia: conferme totali. E’ fatta per Mikael Egill Ellertsson, attaccante dello Spezia che arriverà a Venezia nell’ambito dell’affare Wisniewski. Ma non è tutto, perché siamo ai dettagli anche per Petko Hristov, altro nome voluto fortemente dal Venezia e che rinforzerà il reparto difensivo
Ore 18.10 – Triestina: Ezio Rossi dalle colonne de Il Piccolo-Trieste, si è così espresso sulla crisi senza fine della Triestina, ultima in classifica nel Girone A di Serie C: “Ho visto un primo tempo molto preoccupante, una squadra in grande difficoltà sotto tutti punti di vista. Nel secondo un po’ meglio, il gol su calcio piazzato ha rianimato i giocatori spenti ma alla fine non ci sono state tante occasioni, dunque non si può recriminare troppo. Non ho visto altre partite ma leggo, se però la Triestina è quella del primo tempo sarà dura salvarsi. Mi auguro che i nuovi arrivi portino entusiasmo e volontà per scongiurare almeno la retrocessione diretta. Seguo molto la D, per quanto visto ci sono giocatori della Triestina che avrebbero fatto fatica anche lì. Cosa servirebbe? Un attaccante di peso penso sia la prima cosa da trovare sul mercato”.
Ore 18.00 – Cittadella: per Raul Asencio restano alte le possibilità di una cessione entro martedì prossimo. Sull’attaccante è piombato il Brescia, che adesso presenterà una proposta al Cittadella. L’ostacolo più duro, come sempre, è il club granata, che per cedere Asencio chiede soldi
Ore 17.20 – Trento: il Trento guarda con rinnovata fiducia agli ultimi giorni di calciomercato. Il ds Giorgio Zamuner, che ha contribuito in modo determinante alla risalita della squadra vorrebbe inserire ancora due pedine per completare la campagna trasferimenti. Sul taccuino c’è sempre Manuel Scavone, per il quale è stata presentata una nuova offerta in queste ore. E’ possibile che si vada all’ultimo giorno di gennaio per la fumata bianca. In attacco si cerca un giocatore in grado di attaccare la profondità, se non si dovesse trovare il nome giusto potrebbe essere fatto un tentativo per Michael De Marchi, in uscita da Padova e che piace anche alla Triestina. In uscita ci potrebbe essere Semprini, sul quale da un paio di giorni c’è il Mantova
Ore 17.00 – Triestina: € 200 TRIESTINA per avere i propri sostenitori, presenti nella Curva Est, intonato cori oltraggiosi nei confronti di Istituzioni dello Stato, al 16° minuto del primo tempo per tre volte ed al 36° minuto del secondo tempo per tre volte. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 25, comma 3, C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti, rilevato che la Società sanzionata disputava la gara in trasferta e considerati i modelli organizzativi adottati ex art. 29 C.G.S. (r. proc. fed.).
Ore 16.20 – Triestina: Si muove il mercato del Pordenone, che oggi registra novità su vari fronti. C’è una trattativa in corso con la Triestina per Federico Furlan, che ha chiesto di lasciare l’Alabarda. Presto novità, in un senso o nell’altro
Ore 14.20 – Padova: ufficiale l’arrivo in prestito di Cannavò dalla Vis Pesaro
Ore 13.25 – Triestina: Dopo sei mesi da separato in casa a Trieste, Lauri Ala-Myllymaki torna in Finlandia e si trasferisce all’Ilves Tampere. Operazione a titolo definitivo con il placet del Venezia, proprietario del cartellino
Ore 13.00 – Cittadella: Il giudice sportivo, come previsto, mette i bastoni fra le ruote al Cittadella in vista del derby di Venezia. Fermati per un turno per cumulo di ammonizioni Valerio Mastrantonio, Alessandro Salvi e Simone Branca, che non ci saranno al Penzo
Ore 12.00 – Virtus Verona: Julian Kristoffersen si presenta così all’inizio della nuova avventura con la Virtus Verona: «La Virtus è una bella occasione. Proverò a sfruttarla in tutti i modi. Non ho giocato tanto finora in Italia ma adesso ne ho assolutamente bisogno. Voglio fare bene. Fresco mi chiamava tutti i giorni, ha dimostrato di volermi fortemente. Se sono alla Virtus è soprattutto per lui. Ho avvertito subito la sua fiducia. C’erano altre società che mi hanno cercato, con Fresco però c’è stato subito grande feeling. La città poi è bellissima. Ho già visitato Verona. Magnifica»
Ore 11.48 – Pordenone: il Pordenone cerca un centrocampista di qualità per alzare il livello della rosa. Da giorni il club è in contatto con Robert Gucher, che è un obiettivo anche del Padova. Situazione aperta a ogni sviluppo
Ore 11.30 – Südtirol: Il Corriere dell’Alto Adige fa il punto sul mercato in vista del rush finale della campagna acquisti: “In tema di mercato un nuovo nome sull’agenda di Bravo è quello del centravanti Sebastiano Esposito, 20enne dell’Anderlecht ma di proprietà dell’Inter: c’è da vincere la concorrenza soprattutto della Ternana. Rimane in piedi per l’attacco la pista Cissè, appetito anche dagli svizzeri del San Gallo. Come esterno basso, se dovesse partire D’Orazio (in tribuna nelle ultime due partite) potrebbe arrivare in prestito dal Parma il franco – maliano Woyo Coulibaly, che compirà 24 anni a maggio.
Ore 11.00 – Trento: Queste le dichiarazioni di Filippo Damian rilasciate al Corriere del Trentino: «È sempre bello fare gol. Se poi sono decisivi ben venga. Soprattutto per me che non ne faccio tantissimi. Sono a 3 gol quest’anno, ho eguagliato il mio record. Mi fa piacere di averli fatti in match importanti. Ancora di più di averli realizzati in casa. Non riuscivamo a darci una spiegazione su queste difficoltà nel fare punti nei match casalinghi. Ci tenevamo tanto a vincere anche al Briamasco, soprattutto in una gara importante come con Mantova. Il momento peggiore? Inizialmente l’esonero di Lorenzo D’Anna. Ero venuto per lui in estate. Poi, però, in Bruno Tedino ho ritrovato un grande allenatore e un’ottima persona. Umanamente mi piace molto. Sincero e diretto. Ha sempre toccato le corde giuste. Stiamo bene fisicamente e mentalmente. Abbiamo entusiasmo. Si respira un’aria diversa, anche per merito dei nuovi che si sono inseriti bene. Attenzione, anche i ragazzi di prima erano bravi. Ma qualcosa non è andato. Sapevo sarebbe arrivato un momento come questo».
Ore 10.30 – Pordenone: Il Gazzettino di Pordenone in edicola oggi fa il punto della situazione in casa neroverde in vista di Padova – Pordenone: “Non mancheranno- scrive il quotidiano – all’importante appuntamento nemmeno i soliti aficionados neroverdi, in particolare quelli di Pn Neroverde 2020, che hanno organizzato la trasferta in corriera e che sapranno certamente farsi sentire dai ramarri anche in mezzo alla bolgia biancorossa. Altri potrebbero raggiungere Padova con mezzi propri. L’obiettivo è superare nell’occasione le 160 presenze ospiti registrate nella sfida al Rocco con la Triestina, vinta 2-0, nella prima partita di questo campionato.
Ore 09.30 – Cittadella: “Il principio che deve passare, ben chiaro a tutti, è che noi ogni allenamento, ogni minuto di lavoro dobbiamo dedicarlo a costruire il risultato del sabato. Lo stiamo facendo, i risultati si vedono, lo spirito di squadra c’è. La mentalità deve essere questa per chiudere il 19 maggio senza nessun tipo di rimpianto, consci di avere dare tutto. Io chiaramente ho delle responsabilità perché sono più il più vecchio e devo dare l’esempio. Caratterialmente sono uno che non si tira mai indietro, dà il massimo e questo sicuramente poi viene trasmesso a livello di comportamento alla squadra. Col Cagliari forse si poteva sperare in qualcosa di più, l’inferiorità numerica sicuramente ci ha penalizzato. Ma resta la prestazione gagliarda, perché non è semplice tenere testa al Cagliari che ha fatto quaranta minuti dentro la nostra metà campo. Ora è inutile stare a pensare a situazioni e dinamiche diverse da quanto è successo, piuttosto guardiamo già al derby di Venezia». Dove mancheranno tre pedine importanti come Salvi, Branca e Mastrantonio. «Sì, ma noi a Cittadella siamo abituati a dare più valore alla squadra che al singolo, quindi andiamo avanti. Chi dovrà sostituire i ragazzi che hanno giocato le ultime due partite saranno all’altezza, non ho dubbi. Abbiamo passato un periodo difficile, sofferto a livello mentale dopo il successo prestigioso di Genova. Non ci possiamo mai permettere cali, perché siamo una squadra che fa dell’agonismo e dell’attenzione le proprie caratteristiche, e quindi non possiamo mai mollare da questo punto di vista. Sono nel dna del Cittadella da sempre». Queste le dichiarazioni di Romano Perticone sulle colonne del Gazzettino odierno
Lunedì 23 gennaio
Ore 23.20 – Verona: il Verona gioca su più tavoli per sostituire l’infortunato Thomas Henry. C’è una pista che porta ad Adolfo Gaich, ma Sean Sogliano sta cercando di convincere Eldor Shomurodov, in uscita dalla Roma e cercato anche dal Torino. La Roma ha aperto al prestito con diritto di riscatto, una formula che il Verona potrebbe sostenere
Ore 23.10 – Padova: salta definitivamente il passaggio di Massimiliano Busellato al Taranto. Il club pugliese ha dubbi sulle condizioni del centrocampista biancoscudato, fermo da mesi con solo due presenze in Coppa Italia e reduce da una stagione travagliata, quella scorsa, con un infortunio muscolare piuttosto serio. Il ds Massimiliano Mirabelli dovrà trovare un’altra soluzione e, a una settimana dal gong, la situazione si complica.
Ore 18.15 – Triestina: l’ex Carmine Gautieri è il nuovo allenatore del Sangiuliano City
Ore 18.00 – Venezia: A partire dalle ore 10:00 di martedì 24 gennaio sarà attiva la prevendita per Venezia – Cittadella, gara valida per la Giornata 22 del campionato di Serie B 2022/23 che si disputerà sabato 28 gennaio alle ore 14:00 allo Stadio Pier Luigi Penzo. Per questa partita, tutti gli abbonati potranno acquistare in prevendita il biglietto per uno o più amici nel proprio settore al prezzo di € 3,00 presentandosi negli Store Ufficiali del Venezia FC con l’abbonamento ed un documento d’identità. I biglietti in Curva Sud “Michael Groppello” saranno in vendita al prezzo unico di € 5,00.
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