DOLOMITI BELLUNESI-UNION CLODIENSE CHIOGGIA 2-1
GOL: pt 27’ Svidercoschi, 45’ Artioli; st 14’ rigore di Calabrese.
DOLOMITI BELLUNESI: Virvilas; Cucchisi, Alari, Sommacal, Macchioni; De Carli, Onescu, Arcopinto (st 29’ Tuninetti); Artioli (st 37’ Conti); Corbanese, Svidercoschi (a disposizione: Saccon, A. Cossalter, Toniolo, T. Cossalter, Alcides, Faraon). Allenatore: D. Zanin.
UNION CLODIENSE CHIOGGIA: Zecchin, Nalesso, Tinazzi, Duse (st 1’ Tognoni), Salvi, Cuomo, F. Serena, Vecchione (st 35’ R. Serena)), Aliu, Fasolo (st 1’ Issa), Calabrese (st 32’ Ndreca) (a disposizione: Petre, Munaretto, Monticelli, Cocetta, Giannini). Allenatore: A. Andreucci.
ARBITRO: Michele Pasculli di Como (assistenti: Nicolas Prestini di Pavia e Francesco Tragni di Matera).
NOTE. Spettatori: 500 circa. Ammoniti: Macchioni, Onescu, Aliu, Sommacal, De Carli. Angoli: 6-1 per la Clodiense. Recupero: pt 3’; st 9’.
Dolomiti patrimonio Unesco: per un giorno, anche a livello calcistico. Perché il successo sulla vice capolista Union Clodiense racchiude tutto: la freddezza di Svidercoschi, la qualità di Artioli, un Virvilas in versione-muro (rigore parato e un altro paio di interventi decisivi). Ma racchiude, in particolare, la compattezza di un gruppo granitico, la capacità di soffrire, di leggere al meglio i vari momenti del match, la ferma volontà di non arretrare di un millimetro. E allora, al di là di qualche inevitabile patema d’animo nella ripresa, ben venga questa vittoria contro una big del girone: è meritata. E matura a distanza di 40 giorni dall’ultimo urrà casalingo. Una liberazione e, allo stesso tempo, un segnale di continuità: perché è il quinto risultato utile nelle ultime sette partite. La partita è stata sospesa per cinque minuti per lancio di fumogeni in campo
INVITO A NOZZE – Passando alla cronaca, è il 27’, quando Cucchisi sfonda sulla destra e mette in mezzo un pallone, o meglio, un invito a nozze. Svidercoschi è al posto e nel momento giusto. E non si lascia pregare: 1-0 dolomitico. Ma 7’ più tardi, lo stesso Svidercoschi, nell’area amica, sbilancia Fasolo in seguito a un ripiegamento difensivo. E l’arbitro decreta la massima punizione: lo stesso Fasolo si presenta sul dischetto, ma Virvilas lo ipnotizza e, con il piede di richiamo, intercetta il rigore. L’intervento è strepitoso. E allo scadere, Artioli si traveste da slalomista: semina avversari, inquadra l’angolino e infila il pallone in buca con un diagonale di rara precisione. Golasso da vero “numero 10”: numero che Filippo mette in bella mostra nell’esultanza.
REAZIONE AVVERSARIA – La Clodiense, però, reagisce. E l’ingresso di Issa rivitalizza la squadra di Andreucci, che al quarto d’ora della ripresa usufruisce di un secondo penalty: questa volta, tira e trasforma Calabrese. E Virvilas, che intuisce ancora, non arriva per un soffio. C’è da soffrire, ma è normale e legittimo di fronte a un avversario attrezzato per la vetta: Alari salva nei pressi della linea, il portiere lituano mette i guantoni su un paio di tiri velenosissimi, ma la SSD Dolomiti Bellunesi non trema. E regge. Non solo: troverebbe pure il gol della sicurezza, di testa, grazie a Corbanese. Solo che il guardalinee lo cancella, sbandierando il fuorigioco. Poco male: la festa è dolomitica. Nonostante un recupero degno dei Mondiali in Qatar: 9 minuti, giustificati comunque dallo stop per il lancio di un fumogeno dal settore ospiti.
L’ANALISI – «I ragazzi hanno risposto in maniera efficace – analizza mister Diego Zanin nel post partita -; l’approccio alla sfida e la determinazione nel voler ottenere il risultato a ogni costo hanno fatto la differenza. Rispetto all’attenzione, alla concentrazione, ai raddoppi, al significato di “essere squadra”, abbiamo aggiunto un ulteriore mattone. Poi è chiaro che partite ben condotte come nel primo tempo non andrebbero riaperte. Ma i tre punti erano fondamentali. E anche da questo confronto ci portiamo a casa un insegnamenti importanti. Abbiamo avuto coraggio, volontà e ci abbiamo sempre creduto. Tuttavia, voglio avere delle riconferme nelle prossime gare».