Verona-Spezia, Setti: “Mi sto ammalando per questo club: devo riflettere, ho messo tutti in discussione”
domenica 13 Novembre 2022 - Ore 18:04 - Autore: Staff Trivenetogoal
Queste le dichiarazioni del presidente del Verona Maurizio Setti, che si presenta in conferenza stampa al posto di Salvatore Bocchetti
Cos’ha in mente di fare ora, presidente?
“Bella domanda. In questo momento ho messo tutti in discussione, è una cosa che non mi sarei mai aspettato. Oggi in campo c’erano nove undicesimi della squadra dello scorso anno, più Verdi e Djuric. Non posso pensare che questa sia una squadra che non possa salvarsi. Non siamo retrocessi, ma è una cosa che faccio fatica a capire dopo la Juve. Questi alti e bassi vanno capiti”.
Un commento sulla contestazione della Curva? Vuol fare chiarezza sulla vendita della società?
“Non abbiamo smantellato la squadra, ogni anno determinati giocatori vanno via perché questo è un club che deve seguire questa linea e perché i calciatori ceduti, nella maggior parte dei casi, vogliono andare via per guadagnare molto di più, per andare a giocare le coppe o calcare palcoscenici più importanti. Il Verona è questo. Forse ne ho parecchi di meriti in questi dieci anni, ma dieci sconfitte di fila sono dieci sconfitte di fila. C’è poco da commentare, bisogna fare delle riflessioni. Mi spiace che i tifosi prendano me come esempio di un presidente che vuole disfare ogni anno, quando noi spendiamo sempre più di quello che incassiamo. È vero che ci sono interessamenti riguardo alla società, ma non c’è una vendita in ballo, gli interessamenti ci sono ogni anno. Non c’è nessuna vendita, in questo momento ce n’è ancora meno”.
Come si supera questo momento? E in panchina cambierà?
“Mi sto ammalando per il Verona… In questo momento devo riflettere. Le persone nel club sono capaci, e possono fare il bene della società. Oggi sono sconvolto, e ripeto che mi sto ammalando per il Verona, sono dieci giorni che non dormo. Questa rosa è più forte dell’anno scorso, tranne nei singoli là davanti. Non devo trovare giustificazioni, ma medicine. Non ci si arrende oggi: siamo in una situazione molto critica, non posso credere che la squadra sia questa. Non mi voglio arrendere e soprattutto non voglio retrocedere”.
C’è stata troppo confusione a livello tattico? Ci sarà uno sforzo in più sul mercato?
“Sicuramente qualcosa faremo sul mercato. Non sono d’accordo sulla confusione tattica: abbiamo scelto un mister che doveva fare cose che alla fine non sono state fatte. Bocchetti era l’espressione migliore del nostro modo di concepire il calcio, sono altrettanto allibito del fatto che non si sia fatto nemmeno un risultato. Le riflessioni saranno su tutto”.
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