Venezia, Lupo: “Il mio addio una ferita che ho faticato a cicatrizzare. E mi dispiace per Poggi e Collauto…”
giovedì 28 Luglio 2022 - Ore 10:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
«In cadetteria l’italianità è un valore calcistico e morale fondamentale, molto più che in A e in C. A mio avviso conta tanto quanto l’identità tattica in campo. Ciò non significa che lo straniero non possa fare bene, vedi il Lecce, e noi stessi ne valutiamo alcuni. Mi spiace non ci siano più Collauto e Poggi, rappresentavano la venezianità, un valore importantissimo come il loro amore. Personalmente il mio addio al Venezia è stato una ferita che ho faticato a cicatrizzare, perché avevamo trovato un equilibrio produttivo tra tutte le componenti, valori tecnico-umani e morali con tutto l’ambiente. Sapevo che quel lavoro straordinario avrebbe potuto dare frutti, era noto il mio entusiasmo nel rappresentare Venezia. Oggi ormai mi restano solo le sensazioni belle. Credo che la B di quest’anno sarà ancora più complicata, perché Genoa, Cagliari e Venezia, pur retrocesse in maniera clamorosa, restano tre big. E altrettanto lo sono Bari, Palermo e, per solidità, pure le altre due promosse dalla C Modena e Sudtirol. Per non parlare della competitività di chi ci ha provato ma non è riuscito a tornare in A, Pisa, Benevento, Ascoli e Frosinone e altre. Sarà un campionato eccezionale in tutti i sensi, quindi molto bello. Genoa e Cagliari con Coda e Lapadula si sono presentate in un certo modo, ma il mercato è ancora bloccato e solo dopo ferragosto diventerà di fuoco»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Fabio Lupo, ex direttore sportivo del Venezia ora alla Spal.
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