Venezia, Scibilia: “Non vedo più in questo Venezia qualcosa che c’era in quello che è partito dalla D. E tornare al Penzo sarà…”
lunedì 18 Luglio 2022 - Ore 11:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
«Ritrovare da avversario il Venezia? Sicuramente sarà un’emozione forte ritornare al Penzo. Dopo l’ultima partita col Perugia nel 2020, con cui si chiuse quella stagione, non ci sono più entrato: al Venezia ho dedicato quasi 15 anni della mia vita, con vari incarichi, tra cui gli ultimi sette da direttore generale. Come mai con l’arrivo di Niederauer è finita quell’avventura? Non c’erano i presupposti per continuare assieme. Abbiamo avuto cinque-sei mesi di convivenza, in cui abbiamo fatto di tutto per conseguire la salvezza, in una stagione difficile per via della pandemia, e per me è stata gestita bene. Ma aveva idee di calcio e soprattutto di identità completamente diverse dalle mie, questo ha portato alla separazione. Gli addii di Poggi e Collauto? Non so quali siano le motivazioni, ma non penso paghino responsabilità di tipo sportivo, non credo che a Collauto sia imputabile qualcosa. Ho sempre voluto persone legate a Venezia, perché da ex calciatori avevano facilità a far entrare chiunque in sintonia con la città. Nel calcio serve un gruppo unito e compatto, per un giocatore la motivazione non può essere lo stipendio a fine mese, ma serve trasmettergli un concetto importante come l’identità, quella che consente di creare unità d’intenti tra club, tifosi e città. E che porta grandi risultati. Non riesco più a vedere in questo Venezia qualcosa che c’era invece nel Venezia che è partito dalla serie D ed è arrivato alle porte della massima serie. Loro hanno fatto una scelta diversa, indirizzata verso l’internazionalità, che può portare effetti positivi e negativi: lo giudicheremo dai fatti»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Dante Scibilia, ex direttore generale del Venezia e responsabile finanziario della Spal di Tacopina.
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