Dolomiti Bellunesi, conferma per capitan Corbanese: «Nessun problema ad arrivare a un incontro»
giovedì 30 Giugno 2022 - Ore 09:50 - Autore: Staff Trivenetogoal
Capitan Simone Corbanese e la SSD Dolomiti Bellunesi: la storia continua. Una storia fatta di gol e di emozioni, di sudore e sacrificio, di valori e condivisione.
CHIAREZZA – Il filo che lega il bomber alla società nata dalla fusione tra Belluno, Union Feltre e San Giorgio Sedico non solo non si spezza, ma si rafforza. E la soddisfazione è unanime: «Ci siamo venuti incontro – spiega il Cobra -. Ho apprezzato la chiarezza del direttore generale, Luca Piazzi: credo nelle sue parole, nel suo modo di lavorare, come credo che questo club abbia un futuro importante. Di conseguenza, non abbiamo avuto problemi ad arrivare a un accordo».
CRESCERE INSIEME – A breve il centravanti conoscerà anche mister Lucio Brando: «La società mi ha chiesto di portare la mia esperienza all’interno del gruppo e di metterla a disposizione dei giovani. Ne sono felice: ci tengo ed è così da sempre. Non vedo l’ora di aiutare i ragazzi alle prime armi». Corbanese è carico: «Amo questo territorio, rappresentarlo è un onore. Sento di poter dare qualcosa alla mia provincia, dal punto di vista calcistico. Con la società ci sono i presupposti per crescere: insieme».
SFIDA PERSONALE – Corbanese è reduce da un campionato chiuso per l’ennesima volta in doppia cifra: 13 centri. Nonostante un infortunio (la lesione soleo) lo abbia costretto a rimanere ai margini del rettangolo verde per oltre un mese: «I miei compagni mi dicono che prima o poi dovranno trascinarmi fuori dal campo – sorride il bomber – perché sono troppo vecchio. In realtà vivo una continua sfida personale dentro di me: voglio sempre dimostrare a me stesso di essere all’altezza della situazione. Quando perderò questo stimolo, allora sarà giunto il momento di fare un passo indietro. Ma ho ancora tanta voglia di dimostrare il mio valore». Una promessa per l’ambiente dolomitico. Una “minaccia” per gli avversari. Il Cobra morde ancora.
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