Venezia-Inter, Recoba: “Il Penzo è unico! E Cordoba mi aveva invitato allo stadio per la finale con il Cittadella, ma…”
sabato 27 Novembre 2021 - Ore 13:30 - Autore: Staff Trivenetogoal
«Abitandoci, forse, non cogli la bellezza, arrivi quasi a pensare che sia tutto normale, ma Venezia non è normale. È pura magia». Sulle colonne de “La Gazzetta dello Sport” Alvaro Recoba apre l’album dei ricordi arancioneroverdi, aggiungendo: «Gennaio 1999, arrivo in Laguna. Eravamo quasi retrocessi. Rischiavamo tutti: io, l’allenatore Novellino, il presidente Zamparini, il d.g. Marotta, ma da lì è nata una cavalcata magnifica, un girone di ritorno incredibile. Adesso sono contentissimo che la squadra sia tornata in A: prima del ritorno playoff col Cittadella, il mio amico Cordoba mi aveva invitato allo stadio. Ma ho detto di no: se non avessero vinto, sarei stato un “portasfiga”. Là mi vogliono ancora tutti bene: la gente si ricorda se hai avuto rispetto, non solo se hai segnato qualche gol. Un posto del cuore a Venezia? Troppo facile dire una chiesa o una strada, allora dico il Penzo. Ho avuto la fortuna di giocare nei più grandi teatri del mondo, ma un posto così, in cui arrivi in vaporetto e dopo 50 metri entri negli spogliatoi, non l’ho mai visto. Ogni stadio ti racconta una storia e il Penzo, per come è fatto e dove è messo, ne ha una bellissima».
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