Cittadella, Gabrielli: “In poco tempo abbiamo ritrovato il nostro spirito: ci godiamo questo inizio”
martedì 7 Settembre 2021 - Ore 13:28 - Autore: Staff Trivenetogoal
Tanti i temi toccati ieri sera in diretta tv su Telechiara dal presidente del Cittadella Andrea Gabrielli. Il numero uno granata, ospite negli studi della trasmissione “Rigorosamente Cittadella” condotta da Johnny Lazzarotto si è espresso così su questo inizio di campionato: “Non guardiamo la classifica e ovviamente i conti si faranno alla fine, adesso lasciano il tempo che trovano. Ma è chiaro che comunque le vittorie in Coppa Italia contro il Monza e quelle in campionato con Vicenza e Crotone ci hanno regalato un ottimo inizio. E’chiaro però che io sono in questo momento il presidente più felice del mondo. Ho visto un bell’approccio alle gare, sopra alle aspettative. A fine stagione scorsa abbiamo vissuto un momento abbastanza difficile dopo la sconfitta in finale a Venezia e non era scontato ripartire bene. Lo abbiamo fatto, abbiamo rimotivato il team; i punti di domanda relativi al cambio di allenatore e al ritiro di Manuel Iori non erano di poco conto. Eppure in poco tempo siamo riusciti a ritrovare lo spirito che da anni ci contraddistingue e, per quanto possano essere attendibili tre partite, abbiamo comunque iniziato con il piede giusto.
Ancora una volta Marchetti ha fatto un grandissimo lavoro; e lo spirito di gruppo si è ancor più rafforzato. Ci godiamo questo inizio, consapevoli che non sarà facile e che la serie B si è ulteriormente livellata verso l’alto. Ma contiamo di fare ancora quello che come Cittadella abbiamo dimostrato in questi anni.
Sul fronte stadio l’iter prosegue. A Cittadella tra un mese ci sono le elezioni amministrative e di conseguenza è un periodo in cui, per qualche settimana, il dialogo con l’amministrazione va inevitabilmente a rilento. Ma riprenderà a pieno regime a elezioni passate. Nel frattempo stiamo a vedere se anche il prezzo delle materie prime, schizzato verso l’alto nei mesi scorsi, tornerà a valori un po’più normali. Non è un problema insormontabile, ma è chiaro che se prevedi una spesa che poi, all’improvviso, si rivela decisamente più alta rispetto a quanto avevi preventivato, qualche riflessione bisogna farla. L’auspicio comunque, a parte il discorso stadio, è che le persone e i nostri tifosi tornino sempre più numerosi allo stadio. Non vorrei si fossero abituati troppo bene a seguirci comodamente seguiti davanti alla tv; li aspettiamo sempre più numerosi al Tombolato perché la squadra ha bisogno del sostegno, dal vivo, dei tifosi. Anche di coloro che al momento sono ancora restii a varcare i cancelli dello stadio”.
Gabrielli ha poi così commentato la classifica secondo la quale il valore attuale della rosa del Cittadella è all’ultimo posto nella serie B. La squadra granata, sulla carta, varrebbe 9,8 milioni di euro; subito sopra e in penultim posizione c’è la neopromossa Alessandria con 10,3 mentre al primo e secondo posto si trovano il Parma con una rosa da quasi 84 milioni di euro e il Monza il cui organico si attesta sui 50 milioni di euro: “Sono classifiche che lasciano il tempo che trovano. Attribuire un valore a un giocatore non è sempre facile; dipende quali interessi ci sono attorno al giocatore, se ci sono trattative o più squadre in corsa. Di solito queste classifiche di inizio campionato non ci sorprendono più perché siamo solitamente tra le ultime posizioni, poi ci sarà quella dei compensi dei giocatori e anche lì non saremo nelle prime posizioni. Però è chiaro che si evidenzia la portata di certe compagini che puntano assolutamente o a risalire in serie A o di arrivarci dopo qualche anno di sofferenza e di investimenti notevoli; Monza, Brescia, Lecce, Benevento ma non solo, sono società con grandi disponibilità e voglia di far bene e di arrivare in alto. Noi diamo un valore più ad elementi che non sono misurabili in queste classifiche; quegli elementi che riusciamo poi a tirar fuori dall’individuo e anche dall’organico nel suo complesso. Sono undici giocatori che giocano contro undici giocatori; sulla carta possono esserci valori, ma poi nella pratica si sconvolge molto spesso questo tipo di categorizzazioni. La somma dei singoli senza un buon amalgama e se non sai schierarli bene in campo non porta a risultati assicurati. Serve uno spirito di gruppo, serve uno spogliatoio unito”.
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