Caos Treviso, Dondi: “C’è tempo fino a giovedì, ma dipende tutto da Nardin!”
martedì 24 Gennaio 2017 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Nel pomeriggio di oggi Claudio Dondi spiegherà la sua verità sulla tragicomica fine del Calcio Treviso e sul ruolo che nella vicenda ha avuto, anzi sta avendo, Tiziano Nardin. Appuntamento all’Hotel Maggior Consiglio. Sarà presentata una brochure a testimoniare, scripta manent, le comunicazioni ed i rapporti scritti avuti con il titolare della Sun Trades. Da parte sua Dondi fa capire che la partita non è ancora del tutto conclusa e che in ogni caso lui si sta muovendo anche a livello federale. «La mancata disputa della partita di domenica credo abbia procurato un danno anche alla Figc» afferma l’imprenditore mantovano «so che l’assessore Michielan ha inviato una raccomandata a Nardin con l’importo che l’amministrazione avanza da lui (circa 4 mila euro, ndr): se entro giovedì non provvederà a pagare, come promesso metterà i sigilli al Tenni e buonanotte. Anche lui ne ha piene le scatole ed ha ragione: con Michielan invece devo ammettere che non ho mai avuto problemi, è stato gentile e disponibile anche sabato scorso a far giocare la juniores al Tenni, una volta accertato che a Carbonera non si poteva andare (hanno di nuovo sospeso l‘erogazione di gas e luce, ndr). Il problema resta ovviamente Nardin: non capisco, a me continua a sembrare strano che rifiuti le mie proposte a prescindere, in fondo accettare sarebbe suo interesse, gli pagherei alcuni dei suoi debiti. Invece niente, prosegue nel suo atteggiamento negativo. Mah. In quanto alla conferenza stampa, l’ho organizzata per far capire a tutti che io ho fatto il possibile per salvare il Treviso. Da questa storia insomma ne vorrei uscire pulito ed a testa alta».
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Ma se Nardin mollasse, i giocatori sono recuperabili? «Se non proprio tutti, la maggior parte sì. Mi sembra evidente tuttavia che non li possiamo chiamare al sabato per giocare la domenica; fra l’altro per risolvere c’è tempo sino a giovedì, meglio ancora nelle prossime ore ma la vedo dura: da Nardin solo silenzio, né telefonate né mail. Per andare avanti bisognerebbe che Nardin mi fornisse delle risposte chiare: io vorrei andare avanti, quantomeno per rientrare dalle spese che ho sostenuto finora. Il progetto e le persone che avevamo impostato ci sono ancora, chiaro che ci sono rimasti tutti male, a me basta solo che qualcuno mi dia il via libera. Quindi resto tuttora a completa disposizione. Ripeto: tutto dipende da Nardin, cioè dalla persona che a tutt’oggi risulta essere il presidente dell’Acd Treviso. Se lui non si fa vivo noi possiamo fare quello che vogliamo, ma evidentemente non cambierà nulla».
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(Fonte: Tribuna di Treviso. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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