Mister, il Chievo chiude l’andata con una vittoria convincente contro una squadra capace di stare in alto negli ultimi anni: la soddisfazione è tanta.
“Assolutamente, perché abbiamo battuto una signora squadra. Noi eravamo anche un po’ stanchi, perché era la quarta partita in 10 giorni. Abbiamo vinto con il cuore e con lo spirito, è la vittoria del gruppo. Abbiamo rischiato poco, anche se il 2-1 ha cambiato un po’ le carte in tavola. Faccio i complimenti ai ragazzi, che hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo. La vittoria è importante sotto tanti punti di vista”.
Meglio gli attaccanti per loro grande lavoro o i centrocampisti che hanno retto contro avversari decisamente esperti?
“La partita è stata di sacrifico, ma lo sapevamo. Gli attaccanti devono dare anche una mano e oggi lo hanno fatto molto bene, così come i centrocampisti. Oggi abbiamo preparato la partita cercando di non subire la palla tra le linee e li abbiamo limitati molto, non subendo quasi niente nel primo tempo. Nella ripresa siamo riusciti a raddoppiare, non stavamo soffrendo e il loro gol è nato sulla nostra unica disattenzione. Abbiamo sofferto un po’ nel finale, ma come ho già detto altre volte portare a casa partite in questo modo dà ancora più convinzione e fiducia”.
Rispetto allo scorso anno e con avversari più forti, il Chievo ha 6 punti in più: qualcosa vorrà pur dire.
“L’ho detto nel pre partita: noi siamo una buona squadra, ma poi ci sono squadre come Lecce, Frosinone e Monza che hanno qualcosa in più di noi. Se noi abbiamo questi numeri, vuol dire che il gruppo è buono e che ci sta mettendo voglia. Altrimenti, in un campionato così difficile, non avremmo questi numeri qua: abbiamo la seconda miglior difesa, siamo imbattuti da 10 partite e ne abbiamo perse solo 3. Ci sono tanti numeri che potrei dire, ma la cosa che più mi preme è che siamo in una posizione inaspettata ad inizio stagione e giocando un buon calcio. Credo che il Chievo si caratterizzi anche per questo, dobbiamo continuare così e vedremo alla fine dove il Chievo è riuscito ad arrivare”.
La partita col Pescara quasi coincide con la chiusura del mercato: come stai vivendo questi ultimi giorni di trattative?
“Sono sereno, il gruppo che ho a disposizione dovrà essere un po’ sfoltito perché siamo in tanti. Vista la nostra posizione di classifica, mi auguro che sia riesca a rinforzare la squadra: non sul piano numerico, perché tutti stanno lavorando bene. E’ chiaro che, se riuscissimo a piazzare un paio di colpi per alzare la qualità della rosa, ben venga. Il mercato di gennaio comunque non è mai facile e rischi di prendere giocatori in difficoltà sul piano fisico e dell’adattamento. Se arriva qualcuno, deve farci fare il salto di qualità”.