Emergenza Coronavirus, Zaia: “Assembramenti immondi nel weekend. Vomitevole la cultura di chi lo percepisce come “il virus dei vecchi” “
lunedì 14 Dicembre 2020 - Ore 14:28 - Autore: Giulio Pavan
Queste le dichiarazioni del Presidente del Veneto Luca Zaia nel consueto punto stampa riguardante l’emergenza Coronavirus: “La situazione è di un assembramento che oramai è continuo, io l’ho detto moltissime volte, al punto tale che regioni con aree o fasce diverse dalla nostra hanno ripreso la crescita dei contagi. A conferma che il bacino più pesantemente toccato dal Covid resta il nostro. La partita degli assembramenti è la vera partita, lo spettacolo immondo di quello che è accaduto nel fine settimana nonostante Covid e crisi e pericolo contagio è vergognoso. Le città sono state letteralmente prese d’assalto. Quando il sindaco di Treviso si vede costretto a chiudere il corso principale della città, o piazza Ferretto a Mestre, a Verona, a Padova, capite che è difficile vincere una battaglia senza la collaborazione dei cittadini. Oggi alle 14.30 incontrerò i sindaci. La base sono le restrizioni nei festivi e prefestivi. Da qui quindi il Veneto partirà per delineare una nuova strategia per limitare gli assembramenti. Occorre regolamentare ogni singola azione dei cittadini? Per assurdo sembra proprio di sì: «La chiusura dei negozi la domenica dovrebbe prevedere anche una norma per vietare le passeggiate perché oramai si ragiona così: è cambiato lo spirito, non c’è più lo spirito di marzo, si sta verificando quello che dicevo, che l’idea è che il Covid sia un problema di chi è in ospedale. Mi pare che una quota di popolazione deleghi il benessere collettivo alle autorità: il contagio si diffonde grazie agli assembramenti, a condizioni di poco distanziamento o mancanza di dispositivi. Immondo e vomitevole che ci sia una cultura strisciante per la quale questo viene percepito come “il virus dei vecchi”.
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