E’ il weekend del Triveneto: vincono tutte (o quasi) e i pareggi assomigliano a vittorie. Trieste, ecco Pillon
domenica 29 Novembre 2020 - Ore 23:50 - Autore: Dimitri Canello
Splende il sole nel Triveneto. Vincono (quasi) tutte. In A Verona e Udinese centrano due imprese fantastiche, in B trionfano Venezia, Cittadella e Pordenone, pareggia il Vicenza sul campo della capolista Empoli e perde solo il Chievo, peraltro in modo immeritato. In C la “fedina penale” è pulita: Padova e Virtus Verona sprintano, pareggiano Südtirol, Legnago e Triestina.
A Trieste si cambia. Non è bastato il pareggio di Carpi a Carmine Gautieri. Come già emerso dopo la partita di Salò, a Mauro Milanese era venuta la tentazione di cambiare. Poi l’ad ha soprasseduto, ritenendo fosse ancora presto per una svolta, ma è rimasto spiazzato dal ko di Gubbio, senza attenuanti per la qualità del gioco prodotto. A quel punto si è deciso. Solo che le decisioni, per una serie di ragioni, non sono immediate. Milanese ha incassato il via libera dall’Australia e da Mario Biasin, poi ha incontrato Giuseppe Pillon. E lo ha blindato, anche al di là del risultato del Cabassi. Certo, se fosse arrivata una vittoria per 3-0, magari poteva esserci un ripensamento. Ma così la svolta è certificata dai fatti e, se tutto era effettivamente già deciso, allora quanto accaduto oggi va a favore della svolta. Pillon sale sull’ennesimo treno in corsa e ha detto no al Pescara preferendo Trieste al ritorno in Abruzzo. Avrà il compito di traghettare l’Alabarda a lottare per il primo posto e ha tutti i mezzi per poterlo fare.
Per il resto solo sorrisi o quasi. Difficile dire quale sia il successo più importante. Fantastica l’impresa del Verona a Bergamo. Partita magnifica, nonostante le assenze. Difesa perfetta, Silvestri monumentale, Veloso sembrava quello di dieci anni fa e il resto della squadra gioca a memoria. L’Atalanta, è evidente, non regge le due competizioni. Così come la Lazio, che viene messa sotto da una grande Udinese. E’ un piccolo capolavoro, il successo di Luca Gotti che, nonostante le assenze legate al covid e senza il suo condottiero in panchina, offre una prova tatticamente perfetta, sfruttando la velocità di Arslan, Pereyra e Pussetto. Complimenti sinceri.
Pesa molto il 2-1 del Venezia all’Ascoli, che provoca l’esonero di Valerio Bertotto (già delegittimato e poi incredibilmente riabilitato da patron Pulcinelli) e che spinge sempre più in alto la creatura di Paolo Zanetti. Il Venezia è una delle più belle realtà di questo campionato: se non avesse preso gol al 94′ a Brescia sarebbe in odor di trionfo, ma anche così vola. Il gol di Aramu in rovesciata si candida a uno dei più belli della stagione, quello di Fiordilino conferma la bontà del lavoro di Zanetti, che porta a segnare anche centrocampisti che non lo avevano mai fatto in carriera. Da applausi il blitz del Pordenone a Pescara e anche qui esonero per Massimo Oddo, disastroso ancora una volta nella gestione ordinaria di una squadra che fa acqua da tutte le parti. Ma in vetrina finisce pure il 4-1 del Cittadella a Pisa, un blitz che rimette in marcia la truppa granata, senza dimenticare che il Vicenza incerottato che si vede sulla scena al Castellani merita elogi e pacche sulle spalle. Difficile fare punti con mezza squadra alle prese col covid e l’altra metà appena rientrata ad allenarsi. Il 2-2 a Empoli vale come una vittoria, con la capolista che ancora una volta limiti preoccupanti nella gestione del risultato e che per la seconda volta prende gol in pieno recupero.
Reagisce nella maniera migliore il Padova, che gioca una partita zemaniana contro la Vis Pesaro e vince addirittura 5-3. Alcuni dei gol sono pezzi di bravura di singoli fortissimi, la squadra è coperta in tutti i reparti e la sensazione a volte che lotti soprattutto contro se stessa. Nicastro da centravanti è una bellissima scoperta, Bifulco anche quando non è in giornata ha i colpi da fuoriclasse per la C e anche i ricambi sono all’altezza. Difficilmente, poi, si potrà rinunciare a Ronaldo, che dimostra ancora una volta di fare la differenza. Il Südtirol blocca il Perugia e dimostra di poter stare fra le grandi: quando avrà recuperato tutti gli infortunati, sarà sicuramente una delle pretendenti per giocarsela fino alla fine per la B. Assieme a Padova, Perugia, Triestina e Modena.
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