Venezia, pensieri da big: Padova, reazione e primo posto, riflessioni in corso a Trieste
domenica 15 Novembre 2020 - Ore 23:31 - Autore: Dimitri Canello
Non c’è la Serie A e non c’è nemmeno la Serie B. O meglio, non tutta. Perché il recupero di Chiavari consegna al Venezia le chiavi del terzo posto. Spazzati via i dubbi emersi a Reggio Emilia, Zanetti alla vigilia parla per la prima volta di playoff come obiettivo stagionale e la squadra, anziché spaventarsi, risponde con una prestazione ad alta qualità. Primo tempo tenace, secondo all’arrembaggio, con due palle da fermo decisive e un Ceccaroni superstar. Il resto lo fanno un Antonio Vacca grandi firme e Francesco Forte, al suo quarto gol stagionale, che si sta prendendo il Venezia confermando che quello di Castellammare non era un anno isolato. I numeri ci sono, la personalità pure e il peso di quanto speso dalla società in estate non si fa sentire per niente, anzi è uno stimolo in più. Se il Venezia sia davvero da playoff lo scopriremo presto, Duncan Niederauer si gode una partenza sprint che fa ben sperare e che mette in luce i frutti di una campagna acquisti coraggiosa e, sinora, indovinata.
In mezzo alla bufera covid, la vetrina è tutta per la Serie C. Il Padova a metà settimana era incappato in un incidente di percorso che rischiava di ridimensionare tutto il lavoro fatto sinora. Lo 0-3 di Perugia pesava come un macigno, anche perché Andrea Mandorlini aveva giocato al rischiatutto cambiando uomini e modulo proprio nella supersfida del girone. Probabilmente non lo ammetterà mai, ma sentendolo parlare la sensazione è che forse si sia reso conto anche lui che la strada non fosse quella giusta. Col Matelica, di ben altro livello ma partito a razzo e non per caso lassù con le big, ecco il solito 4-3-3 e una prestazione tutta sostanza, con un ribaltamento totale delle posizioni. Da 0-3 a 3-0, con vista primo posto in solitaria fa tutto un altro effetto.
A Trieste siamo alle solite. Non ci sono mezze misure, o si vince o si perde, il pareggio è (quasi) sconosciuto, a Salò il grande ex Massimo Pavanel si prende una rivincita al veleno e adesso Mauro Milanese dovrà decidere cosa fare. Chi lo ha visto da vicino lo descrive come imbufalito per il ko, per un rigore non concesso e alle prese con profonde riflessioni, che coinvolgono anche Carmine Gautieri. E’ difficile dire se il tecnico sia o meno in discussione, nelle ultime ore circolano i nomi di Vincenzo Vivarini e di Giuseppe Pillon, ma è tutt’altro che certo che la Triestina cambierà allenatore. Anche perché c’è ancora il recupero di Gubbio e, per certi versi, Milanese è tentato di aspettare e vedere se la squadra, una volta recuperati i propri primattori, si rimette a correre. Anche in questo caso ci sono tante componenti esterne che concorrono alla riflessione in corso, fra cui la situazione covid che ha messo a dura prova la squadra negli ultimi giorni. Il dubbio è se resistere oppure se cambiare rotta, presto si saprà.
Passano le settimane e il quesito si fa incalzante: sospendere i campionati causa covid, a cominciare dalla C, o andare avanti? Per ora tutte le componenti istituzionali vogliono proseguire, ma sono in molti fra i club a chiedere lo stop. Una sorta di reset, per sistemare la situazione e poi ricominciare. A fine mese le prime risposte. Nel frattempo il virus impazza, purtroppo, ad ogni latitudine. E mette a rischio il lavoro di tutti.
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