Vicenza, occhio a questa B, Juric top player del Verona: è un Padova grandi firme e il flagello covid fa paura
lunedì 26 Ottobre 2020 - Ore 23:37 - Autore: Dimitri Canello
Questa Serie B è una categoria dove devi stare attento, altrimenti rischi di essere stritolato. Basti vedere il Pescara: ultimo in classifica dopo aver puntato poco comprensibilmente su Massimo Oddo in panchina, è già in affanno. Il Vicenza è partito maluccio, non ha ancora vinto, ha perso due volte a Venezia e a Ferrara e deve recuperare la partita col Monza. Non è ancora tempo di un allarme rosso, ma salvarsi senza patemi non è scontato, più che mai dopo aver appreso l’infortunio di Ierardi, che priva per due mesi la difesa dell’unico ricambio veramente all’altezza della categoria. Non è che non funzioni nulla al quartier generale di Domenico Di Carlo, ma a mio avviso le aspirazioni di Renzo Rosso che ha parlato di playoff potrebbero essere fuori luogo, quantomeno inizialmente. Perché l’obiettivo primario dev’essere quello di conservare la categoria e quest’anno si fatica molto a individuare sulla carta le quattro che a fine stagione verranno retrocesse. C’è ancora tempo per rimediare, ma bisogna rimboccarsi le maniche e la partita di sabato col Pisa offre un’occasione irripetibile per prendersi la prima vittoria stagionale.
Non ha ancora vinto neppure il Pordenone, che colleziona pareggi e, nonostante i quattro gol segnati sinora da Davide Diaw, non riesce a cambiare marcia. Anche in questo caso il prossimo weekend offre un’occasione irripetibile, sul campo di un Ascoli che sulla carta è sicuramente inferiore ai neroverdi. Il Venezia non ha giocato per i soliti problemi covid e c’è da augurarsi che la situazione non sfugga di mano, perché in tutta onestà i segnali che arrivano sono inquietanti. Il Chievo sale, espugna anche Monza e si arrampica nella zona alta della classifica, mentre è costretto a fermarsi pure il Cittadella per la tempesta perfetta che ha colpito la Reggiana (27 positivi e a Salerno si giocherà con la Primavera per evitare una sconfitta a tavolino).
Che Verona a Torino! Juric, vero top player gialloblù, sfiora l’impresa all’Allianz Stadium, comanda per diversi tratti della gara, poi subisce il pareggio di Kulusevski e deve sudare per portare a casa un punto storico. La traccia sembra quella dello scorso anno, avanti di questo passo ci si toglieranno tante soddisfazioni. Arranca l’Udinese, che non demerita a Firenze, ma che non porta a casa nulla e ci si comincia a preoccupare.
In Serie C è un Padova grandi firme, quello che batte il Südtirol 2-0 e che pianta la bandiera sulla vetta della classifica del girone B. L’organico è completo, l’acquisto di Giacomo Beretta è una scommessa che valeva la pena fare, le avversarie sono avvisate. Per la corsa promozione c’è anche Andrea Mandorlini, la cui squadra assomiglia molto adesso alla sua idea di gioco che l’ha reso celebre nel corso degli anni, con le memorabili cavalcate di Verona a nobilitarne la carriera. Vecchi paga le assenze di Odogwu e Fischnaller, l’organico è “lungo”, ma non tanto quello dei biancoscudati, che possono permettersi di rinunciare a Paponi, Kresic e Valentini senza che la qualità complessiva ne risenta. La Triestina spreca un’occasione unica per salire in vetta, proprio nell’unica volta in cui sceglie la mezza misura, ossia il pareggio. Sinora aveva sempre vinto o perso, ma la partita con la Virtus Verona era da portare a casa, senza “se” e senza “ma”.
Chiusura dedicata, purtroppo, al flagello covid. L’epidemia è letteralmente esplosa, al punto che al momento sembra davvero fuori controllo e c’è da augurarsi che le misure studiate dal Governo funzionino, altrimenti saranno guai seri. Sono sempre di più le partite rinviate, dall’Eccellenza in giù si è fermato tutto, la Serie D è appesa a un filo, senza pubblico, senza incassi al botteghino, con gli sponsor in fuga. Realtà che accomuna la categoria anche a quanto accade nelle serie superiori. Questa pandemia sta distruggendo il mondo dello sport e rischia di fermare i campionati con un lavoro ai fianchi che, purtroppo, sta diventando sempre più asfissiante. Rinvii, tamponi, positività (la Reggiana ne ha avute addirittura 27), tornei che rischiano di essere falsati e sotto attacco. Si salvi chi può
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