Padova, Pordenone e Triestina, avanti tutta: Verona, Südtirol, Cittadella e Venezia stop e paletta rossa
domenica 5 Luglio 2020 - Ore 23:37 - Autore: Dimitri Canello
Il calcio d’estate nel 2020 non regala un attimo di pausa. Si gioca in continuazione e fra Serie A, B e C, non ci si ferma praticamente mai facendo le ore piccole più volte a settimana e per fare un resoconto bisogna trovare uno spazio libero fra mille slot occupati. La domenica sera propone i seguenti verdetti: Padova e Triestina ai playoff nazionali di Serie C, il Verona si ferma inaspettatamente a Brescia e l’Udinese si butta via col Genoa. Il venerdì aveva portato altre sentenze: stop e paletta rossa per Cittadella e Venezia, Pordenone di nuovo a mille e in scia al Crotone.
Cominciamo dalla coda e cioè dalla domenica. Nessuno si aspettava che il Brescia liquidasse il Verona con un netto 2-0, Juric si è subito messo davanti a tutti per difendere la squadra e ha stoppato le polemiche: “I giocatori sono spompati”. Spiegazione lapalissiana e da accettare nella sua interezza, così come va accettata la sfuriata di Gotti, che dice: “Così vanifichiamo tutti gli sforzi fatti”. Fra rigore e primo gol del Genoa, c’è molto in effetti da recriminare. Cronologicamente parlando partiamo da Südtirol-Triestina, con una vittoria che fa rumore dell’Alabarda. A segnare un difensore (Brivio) con una deviazione che aiuta gli audaci, perché Gautieri ha voluto fortemente questo successo e la voglia di avanzare lo ha premiato. Vecchi ha pagato le tante defezioni e un attacco spuntato. Il Padova batte la Feralpisalò con una magia di Ronaldo e avanza al terzo turno, il primo della fase nazionale come la Triestina. Domani alle 11 il sorteggio dell’avversario e ci sarà da divertirsi perché adesso si entra nel vivo. La Feralpi contesta il gol annullato a Rinaldi, le immagini non chiariscono ma si parla di offside di Baldassin, considerato evidentemente attivo. Il calcio vive di episodi e, come era accaduto a parti inverse al Turina, è successo quello che può spostare gli equilibri quando si gioca una partita secca sui novanta minuti.
Ma anche venerdì erano arrivate sentenze importanti scritte su pietra. Il Cittadella caduto a Pisa dimostra una sola cosa: se si vuole il secondo posto bisognerà per forza di cose battere il Crotone, altrimenti quasi sicuramente (calendario alla mano) bisognerà accontentarsi (si fa per dire) dei playoff. Contro una coppia di centrali super come Varnier-Caracciolo, la verve di Diaw si spegne e Venturato continua a non trovare nella rosa di giocatori a disposizione un partner all’altezza, così come lo fu lo scorso anno un certo Gabriele Moncini. Se avesse Moncini il Cittadella sarebbe la favorita per salire, così dovrà superarsi per l’impresa. E di imprese ne sa qualcosa il Pordenone, che in quattro giorni ha ribaltato la disfatta di Trapani e adesso bussa di nuovo al secondo posto. Il calcio triveneto va, se il Chievo entra nei playoff ancora una volta questo spicchio di paese sarà in grado di regalare emozioni ai tifosi. Paletta rossa per il Venezia, che si era quasi sistemato battendo Ascoli e Livorno. Invece inciampa di nuovo con l’Empoli con una partita sottotono e rimette tutto in discussione. Sarebbe bastato un pari, per respirare altre sensazioni, invece adesso c’è il Benevento di Inzaghi, che difficilmente regalerà punti. Ci sarà da soffrire fino alla fine.
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